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Il partigiano Ezio

Roberto e Lara Villani
Il partigiano Ezio
2017
Testo: Roberto Villani, nipote di Ezio Villani, con la figlia Lara
Musica Gianluca Spirito e Marino Severini

La canzone è stata scritta da Roberto Villani nipote di Ezio Villani, presentata dal vivo il 2/4/2017 allo SCUP di Roma.
Il testo era stato inizialmente trascritto dall'ascolto del pessimo video. Grazie all'intervento diretto dell'autore, abbiamo inserito il nome corretto degli autori: Roberto Villani e sua figlia Lara, e il testo corretto.

Ezio Villani, da Pietro e Anna Baccillieri; nato il 10 gennaio 1892 a Galliera (BO). Meccanico. 
Iscritto al PSI.

Prese parte alla prima guerra mondiale. 
Trasferitosi a Ferrara nel 1906, nel 1920 fu eletto vice segretario della CCdL e nominato vice direttore de "La Scintilla", il settimanale locale del PSI. 
Il 20 dicembre 1920 fu arrestato con l'accusa di avere preso parte allo scontro che, in quel giorno, si era svolto tra fascisti... (Continues)
È scesa la sera sopra a Galliera
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/4/4 - 13:21

Pieśń obozowa

Pieśń obozowa
[Aprile 1945]
Testo: Zbigniew Koczanowicz
Musica: a) Canzone popolare russa
b) Ludwik Żuk-Skarszewski (melodia originale)

Questa canzone fu scritta il 24 aprile del 1945 dall'attore e regista teatrale e cinematografico Zbigniew Koczanowicz. Nato nel 1909, Koczanowicz si era fatto tutta la sua terribile “trafila” durante la guerra e l'occupazione nazista: prima arrestato e rinchiuso nel carcere varsaviese di Pawiak, il 28 settembre 1942; poi trasferito a Auschwitz il 19 novembre 1942, a Gross-Rosen il 13 marzo 1943 e infine a Sachsenhausen il 21 aprile 1943. Sono tutte date registrate precisamente sull'elegante foglio di composizione di questa canzone, interamente redatto a mano, proveniente dal “sottolager” di Falkensee, filiale o sezione di Sachsenhausen. E' dall'immagine di questo foglio, reperibile da questa pagina in lingua inglese, che sono tratte queste notizie ed è stato ricopiato... (Continues)
Odcięto nas drutem od świata
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/4/4 - 03:22
Song Itineraries: Extermination camps

אין געטאָ הערשט הײַנט רו

Anonymous
אין געטאָ הערשט הײַנט רו
Im geto hersht haynt ru
(ca 1941/42?)
Canzone popolare del ghetto di Łódź

La canzone proviene dal ghetto di Łódź; come per molte altre canzoni registrate dalla Commissione Storica Ebraica di Monaco, nel 1946, non si ha nessuna notizia né sull'autore del testo, né su chi la abbia mai eseguita. Fu pubblicata parzialmente nell'antologia Min hametsar karati, a Gerusalemme nel 1954 (p. 66). La melodia è quella di una canzone popolare yiddish; il testo, sia in caratteri ebraici che in trascrizione, proviene da Heartstrings, "Corde del Cuore", la sezione musicale dello Yad Vashem.

Si tratta di una tipica “canzone di strada” del ghetto di Łódź, quello gestito con ferrea mano ed in pieno “spirito di collaborazione” da Chaim Mordechai Rumkowski e dal suo Judenrat. Come parecchie altre canzoni del ghetto di Łódź, è in forma assolutamente ironica e umoristica (il famoso, e spesso amaro, umorismo... (Continues)
אין געטאָ הערשט הײַנט רו
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/4/3 - 21:07
Song Itineraries: Ghettos
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Truth

Truth
La canzone appare sull'album The World As It Is Today (1981).
Then I went walking
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2017/4/3 - 18:15
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Law

Law
La canzone appare sull'album The World As It Is Today (1981).
I saw our masters
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2017/4/3 - 18:07
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Democracy

Democracy
[1981]
Album : The World As It Is Today

Il testo è opera di Chris Cutler.

Questo meraviglioso trio glaciale e militante si congedò definitivamente all'alba degli anni '80, con questo terzo ellepì dal titolo apocalittico
I saw a lion and a snake
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2017/4/3 - 14:10
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Abbi pietà di noi

Abbi pietà di noi
[2016]

Album :Lotto infinito

Featuring Marianna Fontana & Angela Fontana

Il momento più intenso dell’album è lasciato ad Abbi pietà di noi, cantata insieme con le gemelle Angela e Marianna Fontana, protagoniste del film di Edoardo De AngelisInvisibili. Un atto di dolore nei confronti dei paesi avvelenati dall’ecomafia, che diventa ad un certo punto una  litania di misericordia e di riparazione di chi implora, ai piedi dei territori inquinati, perdono per i propri peccati:“Qualiano terra appicciata, abbi pietà di noi. Caivano terra appicciata, abbi pieta di noi. Orta di Atella terra appicciciata, abbi pietà di noi…”.
bandadicefali.it
Locuzione "terra appicciata"
(Continues)
Contributed by adriana 2017/4/3 - 10:47
Song Itineraries: Mafia and Mafias, War on Earth
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La fabbricante d'angeli

La fabbricante d'angeli
[1974]
Scritta da Antonio Pagliuca, Gian Piero Reverberi ed Aldo Tagliapietra
Nell'album “Contrappunti”, pubblicato nell'estate del 1974

Evidentemente una canzone contro l'aborto clandestino... La legge 194 sarebbe arrivata solo quattro anni dopo...
Dal più profondo buio della notte
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/2 - 22:13
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India

India
[1974]
Scritta da Antonio Pagliuca ed Aldo Tagliapietra
Nell'album “Contrappunti”, pubblicato nell'estate del 1974

L'India, il paese del Mahatma Gandhi, la meta ideale del Viaggio per tanti giovani occidentali negli anni 60, realizzò il suo primo test nucleare militare nel maggio del 1974. Il nome di quel primo esperimento era “Smiling Buddha”, ma il Buddha avrebbe avuto ben poco da sorridere...
Mistica donna dal corpo di bronzo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/2 - 22:01
Song Itineraries: War on Earth
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Le Orme: Ad Gloriam

Le Orme: Ad Gloriam
[1969]
Parole di Nino Smeraldi
Musica di Italo Salizzato e Aldo Tagliapietra
Title track dell'album di esordio de Le Orme

Per me, un capolavoro assoluto.
Un possibile manifesto di tanti, forse anche il mio ed il vostro, sicuramente quello di tutti i precari, i sottopagati, gli sfruttati, gli esodati, i fottuti da questo nostro, anzi, loro sistema economico.
Ho lavorato tutta la mia vita ma
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/2 - 21:04
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Cemento armato

Cemento armato
[1971]
Parole di Antonio Pagliuca
Musica di Gian Piero Reverberi e Aldo Tagliapietra
Nell'album “Collage”
Cemento armato, la grande città
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/2 - 20:43
Song Itineraries: War on Earth
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Qui suis-je ?

Qui suis-je ?
Qui suis-je ?

Chanson française – Qui suis-je ? – Guy Béart – 1965



Mon ami Lucien l’âne, je suppose que comme moi, tu connais – au moins de nom, Guy Béart. J’en suis même certain. Je me persuade assez que tu sais qu’il est né en Égypte, qu’il parcourut le monde toute sa prime jeunesse à la suite de ses parents, qu’il vécut longuement au Liban avant de finir en France. Mais rassure-toi, je n’ai pas l’intention de faire la biographie de Béart, d’autres s’en sont chargés.

Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, nous ne sommes pas des biographes et si jamais, il te venait à l’idée de t’atteler à une biographie, j’aimerais mieux que tu fasses la tienne, car il y a tant de choses à comprendre dans la vie de chacun et tant de zones grises, tant de moments enfuis et enfouis qu’il est toujours intéressant de tenter de s’en souvenir. Cependant, il n’y a rien là d’urgent, ni de nécessaire. Je disais ça... (Continues)
Je suis né dans un arbre 
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/4/2 - 11:53
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Volare controvento

Volare controvento
2017
Mani come rami, ai piedi radici

Primo singolo e primo video ufficiale del nuovo album dei MCR, album meno esplicitamente combat, se vogliamo meno "radicato" nell'attualità o nella storia rispetto al precedente, a dispetto del titolo. Ma questa mi sembra una CCG a pieno titolo, indica dei comportamenti controvento, contro chi semina violenza e per chi distribuisce pace e amore. Anche il video, che vede la regia di Andrea Fontanesi e che vede protagonisti della band ma nei panni di marionette umane che suonano per una platea di bambini, indica che spesso siamo marionette inconsapevoli, ma che è facile liberarci dai fili che ci muovono.
C'è chi cerca amore, e chi amore trova
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/1 - 14:54
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Adivinanzas

Adivinanzas
Versi di Nicolás Guillén (1902-1989), poeta e giornalista cubano, nella raccolta “West Indies Ltd” del 1934

Musica di Luís Pastor, cantautore spagnolo
Nell'album di Luis Pastor intitolato “Fidelidad”, pubblicato nel 1975
En los dientes, la mañana,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/1 - 13:41
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Contre tous les Pouvoirs

Contre tous les Pouvoirs
Contre tous les Pouvoirs

Chanson française – Contre tous les Pouvoirs – Guy Béart – 1981
Contre tous les pouvoirs !
(Continues)
2017/4/1 - 09:29
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No sé qué pasará

No sé qué pasará
[1969]
Parole e musica di Luis Eduardo Aute
Interpretata dalla cantante María Trinidad Pérez de Miravete-Mille y Pascual del Riquelme, in arte Mari Trini (1947-2009) nel suo disco d'esordio.

Solo una canzone d'amore, ma che nella Spagna sotto la dittatura di Franco aveva un sapore ancora più amaro...
Tantos mares, tantas tierras
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/31 - 09:09
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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A cántaros

A cántaros
[1972]
Parole e musica di Pablo Guerrero
La canzone che dà il titolo all'album del 1972
Testo trovato su Cancioneros.com

Una canzone che, pur non essendo esplicitamente di denuncia, divenne un inno contro il franchismo negli ultimi anni del regime...
Tú y yo, muchacha, estamos hechos de nubes
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/31 - 08:28
Song Itineraries: Anti War Love Songs

Askwazukuhamba

Anonymous
Askwazukuhamba
[Periodo imprecisato del XX secolo]
(Unknown period in the 20th Century]
Canto tradizionale Xhosa
Xhosa traditional song

Qualche tempo fa, è stata costruita un'intera pagina su Shosholoza, l'antico canto di minatori (originariamente in lingua ndebele / zulu, ma cantato anche in xhosa) che è diventato come il “secondo inno nazionale” del Sudafrica dopo la fine dell'apartheid. Un canto talmente famoso, lo Shosholoza, che ha dato origine a tutta una serie di “derivati”, che si potrebbero chiamare gli “shosholozidi”; e questo che qui si presenta, è appunto uno “shosholozide”.

Se lo Shosholoza ha fatto il giro del mondo, Askwazukuhamba non lo ha fatto per nulla. Forse perché è ben più esplicito dello Shosholoza, da cui chiaramente deriva. E' cantato in lingua xhosa, che era la lingua madre di Nelson Mandela. Non ne ho trovato registrazioni originali, anche se probabilmente si adatta allo Shosholoza; ma è una mia ipotesi che non posso dimostrare. [RV]
Askwazukuhamba
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/3/30 - 20:49

Animales

Animales
[1988]
Parole e musica di Ángel Parra
Nell'album intitolato “El bandido americano viene a bailar”
Testo trovato su Cancioneros.com
En lo alto de una montaña
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/30 - 09:02

Gira e volta...

A. Gaccione
Gira e volta...
[post 1974]
Testo in parte anonimo,
in parte riattualizzato da A. Gaccione
Sull'aria de "La luna nel rio"
(Panzeri-Rastelli-Testoni, 1955)

Santo Catanuto e Franco Schirone, nel loro testo basilare sul canto anarchico (Il canto anarchico in Italia nell'Ottocento e nel Novecento, 2a ed. Milano, Zero in Condotta, 2009) informano che si tratta di un ”testo in parte anonimo, in parte riattualizzato da A. Gaccione” (al quale lo attribuiamo qui). Il testo è depositato presso l'Archivio Proletario Internazionale di Milano. Deve essere cantato sull'aria de La luna nel rio (a volte nominata come Chi gettò la luna nel rio), di Panzeri-Rastelli-Testoni, una canzonetta del 1955 portata al successo da Claudio Villa (ma interpretata anche da Nilla Pizzi). Il testo détourné, per gli avvenimenti nominati, è sicuramente posteriore al 1974.
Chi gettò le bombe a Milano, chi le gettò?
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/3/30 - 02:07
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White People and the Damage Done

White People and the Damage Done
[2013]
Title track dell'album del 2013 (Alternative Tentacles prod.), con la band “The Guantanamo School Of Medicine”

Più esplicito di così!?! Ce n'è per tutti! Una bella sintesi di alcuni decenni di storia recente...
White people and the damage done
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/29 - 22:10
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Night Flight

Night Flight
[1971]
Scritta in gran parte dal bassista e tastierista John Paul Jones, con Jimmy Page e Robert Plant
Originariamente composta per “Led Zeppelin 4” e poi scivolata in “Physical Graffiti” del 1975

Esistono brani dei Led Zeppelin che non siano immortali?
Forse sì, sicuramente pochissimi, ma questo è tra i tanti indimenticabili di certo, e per di più fino a qualche minuto fa non sapevo che fosse una CCG/AWS. Già, perchè “Volo di notte” parla di un ragazzo che cerca di sfuggire al servizio militare. Mica lo dico io, l'ha detto Robert Plant, qui più smagliante che mai...

Proprio a John Paul Jones dobbiamo gran parte del merito per quel che riguarda la successiva canzone, ovvero la dinamica "Night Flight (Volo Notturno)". Come molto spesso avviene quando è il bassista a dettare legge, la canzone mette in risalto la sezione ritmica della band. Cosicché, sono la batteria di Bonzo e l'organo... (Continues)
I received a message from my brother across the water
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/29 - 21:42
Song Itineraries: Deserters

Canción sobre el hombre blanco, del pueblo Piaroa

Canción sobre el hombre blanco, del pueblo Piaroa
Canto del popolo Piaroa (o Kuakua) nativo della Colombia e del Venezuela, riportato in spagnolo da Eduardo Galeano nella sua “Memoria del fuego”, tomo primo, Los nacimientos, 1982.


El agua del río está mala.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/29 - 12:02

Pika moj Ameriqì

Anonymous
Pika moj Ameriqì
[19° secolo]
Uno dei tanti canti del kurbèt, termine turco che significa emigrazione e che designa la diaspora albanese, raccolti e tradotti in italiano da Gëzim Hajdari (1957-), poeta, scrittore, giornalista ed esule albanese in Italia.
Nella raccolta “I canti del kurbèt - Këngët e kurbetit” (ignoro se sia già stata pubblicata)
Testo trovato su L'Ombra delle Parole - Rivista Letteraria Internazionale


I canti del kurbèt rappresentano i canti popolari albanesi della migrazione durante l’occupazione Ottomana (1468–1912, quest’ultimo anno dell’Indipendenza dell’Albania dalla Turchia). Due anni fa, il sottoscritto diede alle stampe I Canti dei nizam (i canti dei soldati albanesi che combattevano per l’Impero dei Sultani di Istanbul), edito da Besa, 2012. Sono due opere monumentali della memoria collettiva del Paese delle Aquile, nonché parte integrante della memoria della cultura europea.... (Continues)
E po seç na u hap një kurbet i ri
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/29 - 08:22

Zunë yjet po rrallojnë

Anonymous
Zunë yjet po rrallojnë
[19° secolo]
Uno dei tanti canti del kurbèt, termine turco che significa emigrazione e che designa la diaspora albanese, raccolti e tradotti in italiano da Gëzim Hajdari (1957-), poeta, scrittore, giornalista ed esule albanese in Italia.
Nella raccolta “I canti del kurbèt - Këngët e kurbetit” (ignoro se sia già stata pubblicata)
Testo trovato su L'Ombra delle Parole - Rivista Letteraria Internazionale


I canti del kurbèt rappresentano i canti popolari albanesi della migrazione durante l’occupazione Ottomana (1468–1912, quest’ultimo anno dell’Indipendenza dell’Albania dalla Turchia). Due anni fa, il sottoscritto diede alle stampe I Canti dei nizam (i canti dei soldati albanesi che combattevano per l’Impero dei Sultani di Istanbul), edito da Besa, 2012. Sono due opere monumentali della memoria collettiva del Paese delle Aquile, nonché parte integrante della memoria della cultura europea.... (Continues)
Zunë yjet po rrallojnë
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/29 - 08:09

L'orribile naufragio della Katër i Radës

L'orribile naufragio della Katër i Radës
[28 marzo 2017]
scritta sull'aria di quando si scappava noialtri,
ovvero del Tragico naufragio del vapore Sirio

E così sono passati vent'anni da quel ventotto marzo del '97, quando una brillante azione congiunta della marina militare italiana, con la fregata Zeffiro e la corvetta Sibilla, riuscì, dopo epica lotta marinara nel Canale di Otranto,ad avere la meglio su una carretta arrugginita albanese, l'ex motosilurante Katër i Radës (”Quattro in Rada”), rubata da alcuni criminali nel porto di Saranda per trasbordare in Italia una massa di disperati che scappavano dall'Albania, allora in preda al caos. Ora l'Albania si qualifica per gli Europei di calcio, se hai bisogno di qualcosa per il tuo telefonino o per il computer ti risponde il call center da Tirana, prima o poi entrerà nell'Unione Europea (ci vorrà pur qualcuno per sostituire il Regno Unito...) e le macchine ci hanno pure le targhe... (Continues)
Da Valona,
(Continues)
2017/3/28 - 23:33
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Ballata degli impiccati

Ballata degli impiccati
Questa è l'ultima canzone che ascolto oggi prima di tornarmene a casa mia e mi torna improvvisamente alla mente la bella versione di questo capolavoro letterario ad opera di un cantautore erroneamente abbastanza ignorato, mi pare: Stefano Tessadri. E' un autore interessante che credo abbia realizzato solamente tre dischi dal 2004 al 2008: "Dietro ogni attesa", "Malacuore", "Passione e veleno". Poi solo silenzio discografico: peccato! Ma sono davvero tempi duri, questi e bisogna accontentarsi....almeno non dimentichiamo ("finisce la strada, comincia il confine").
Milanese, classe 1974, mi piace la zona d'ombra in cui nascono le sue canzoni, da Tom Waits al mariachi, da Morricone al tango, il suo modo nevrotico di raccontare il macabro esorcismo della vita e della morte. "Amor di sangue" sono certo che parla dell'omicidio di Erba. Quella coppia di "normali sanguinari" che invece di smorzarsi a vicenda la violenza, fecero il contrario. Bene, la commedia umana continua("in questo enorme girotondo, non vedi come casca il mondo")
Flavio Poltronieri 2017/3/28 - 14:34
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28-03-1997

28-03-1997
[2009]
Scritta da Ermal Meta, Giovanni Colatorti, Emanuele Diana, Berardino Rubini
Nell'album d'esordio del gruppo barese fondato nel 2007 e scioltosi nel 2013, dopo una fugace apparizione al festival di Sanremo nel 2010.

La Fame di Camilla hanno una particolarità: la storia del cantante Ermal Meta, che ha i suoi natali in Albania e da piccolo con la famiglia ha attraversato quello stretto braccio di Adriatico che lo separava da Bari alla ricerca di una vita migliore. La composizione dei testi e la profondità delle musiche, le macchie di sangue e le cicatrici sulla pelle e sul cuore, la fuga da una prigione a cielo aperto da cui è impossibile scappare e la ricostruzione di un’infanzia interrotta, la speranza e l’orgoglio di chi ce l’ha fatta sono frammenti di suoni che non prescindono dal ricordo di questo viaggio verso l’ignoto.

E ciò si riscontra in particolar modo nella meravigliosa... (Continues)
Carne e sale
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/28 - 10:11

Wo Gewalt herrscht, wird Widerstand zur Pflicht

Wo Gewalt herrscht, wird Widerstand zur Pflicht
Chanson allemande – Wo Gewalt herrscht, wird Widerstand zur Pflicht – Bettina Wegner – 1985



En 1985, Lucien l’âne mon ami, l’Allemagne est toujours divisée et se trouve toujours encore au cœur du nœud noué à la fin du Reich de Mille Ans qui n’en a duré que douze. Avec d’un côté comme de l’autre, de très puissants « alliés », lesquels ont installé sur son territoire des troupes, des bases militaires pour les héberger, des aériennes et bien entendu, des rampes de fusées, potentiellement équipées d’ogives nucléaires.

Comme qui dirait, tout est prêt pour le grand feu d’artifice, dit Lucien l’âne.

Oui et depuis un certain temps déjà, Lucien l’âne mon ami. On comprend que les populations aient eu peur de cette situation et aussi qu’elles en ont aussi marre de vivre dans l’appréhension, d’autant que le fait n’est pas récent. Ça faisait quarante ans que cette tension quotidienne durait.
Auparavant,... (Continues)
OÙ RÈGNE LA VIOLENCE, LA RÉSISTANCE EST UN DEVOIR
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/3/27 - 19:22
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Back Home In Derry

Back Home In Derry
Bellissime le traduzioni, Bobby Sands scrisse il testo come una poesia durante lo sciopero della fame in carcere e subito dopo la sua morte già circolava una versione cantata; Christy Moore che si trovava nel Derry per una serie di concerti la sentì in più occasioni e trascrisse il testo, fu lui ad abbinarlo con la melodia “Wreak of the Edmond Fitzgerald” di Gordon Lightfoot ( in Summertime Dream 1976 album finito subito nella classifica “Billboard 200” i 200 più venduti negli States).
L’ultima strofa è certamente autobiografica e la colonia penale in Tasmania è in realtà The Maze, il labirinto, la prigione di massima sicurezza del Regno Unito costruita proprio nel 1976 con gli H Blocks. La struttura è stata chiusa nel 2000 e demolita in buona parte, l’area è in attesa di riqualificazione e oggetto di un decennale dibattito per la destinazione a Centro per la Pace
Cattia Salto 2017/3/27 - 13:47
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La ballata di Laika

La ballata di Laika
[1975]
Parole di Beppe Chierici
Musica di Daisy Lumini
Nell’album di Daisy Lumini e Beppe Chierici intitolato “Il paese dei bambini con la testa”, pubblicato da I Dischi Dello Zodiaco

Per la storia di Laika si veda l'omonima canzone dei Mecano
Sono Laika una bianca cagnolina
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/27 - 12:42
Song Itineraries: War against Animals
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The Grave

The Grave
L''altra occasione televisiva in cui George Michael, sempre nel 2003, scelse di eseguire la sua cover di The Grave fu il Graham Norton Show su Channel Four. Dal min. 19'06'' del relativo filmato l'artista londinese spiega che all'età di appena 7 anni rimase fortemente colpito dalla canzone di Don McLean:
"Even though I was 7 it totally and utterly made an imprint on me (...) the terror of war and what the actual reality of it was. I think it's incredibly powerful if it can reach children (...). And I think that ultimately it says a lot about what music is for (...). The idea of something which was so early in my life, and so important, really was a cornerstone of the way I see war. To have the privilege to sing in this situation, and trying to help others to see war for what it is, is just amazing".
Segue l'esecuzione del brano.

Alberta Beccaro - Venezia 2017/3/27 - 01:16
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L'eroica morte del tenente Condamine de la Tour

L'eroica morte del tenente Condamine de la Tour
La poesia originale di Péret, pubblicata nel 1926 sulla rivista “La Révolution surréaliste” e poi inclusa nella raccolta “Je ne mange pas de ce pain-là” pubblicata nel 1936.
LA MORT HÉROÏQUE DU LIEUTENANT CONDAMINE DE LA TOUR
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/26 - 21:51
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Alla stazion di Monza

Alla stazion di Monza
Chanson italienne – Alla stazion di Monza – Anonyme – 1900 – Joe Fallisi – 2014
Tiré des « Canti satirici anticlericali » – Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti, Giulio Savelli éditeur, Rome, 1975.
Joe Fallisi l’a incluse dans son album de 2014 intitulé “L’uovo di Durruti” (L’Oeuf de Durruti).

À LA GARE DE MONZA
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/3/26 - 19:38
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È la guerra

È la guerra
1975
Il tempo degli dei

Autori: Donatello, Gianfranco Manfredi
Il sole
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/26 - 19:06
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Ἀσπίδι μεν Σαίων τις ἀγάλλεται [Fr. West 5, Tarditi 8]

Ἀσπίδι μεν Σαίων τις ἀγάλλεται [Fr. West 5, Tarditi 8]
Beppe Chierici e Daisy Lumini
La cattiva erba (1970)

Autori: Archiloco di Paros, Beppe Chierici, Daisy Lumini


La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.

Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè... (Continues)
LO SCUDO PERDUTO
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/26 - 00:44
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Le dormeur du val

Le dormeur du val
La cattiva erba (1970)

Autori: Daisy Lumini, Palatroni, J. A. Rimbaud


La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.

Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP nel 1970, non saremmo... (Continues)
IL SOLDATO DORMIENTE
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/26 - 00:42
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Kerfank 1870

Kerfank 1870
Anche Wig a Wag, dell'omonimo gruppo, nel suo primo disco del 1999, contiene un brano intitolato "Avel Conlie" (Vento di Conlie" su un testo in bretone del cantante Loïc Chavigny.
Flavio Poltronieri 2017/3/25 - 12:59
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Shock in My Town

Shock in My Town
[1998]
Versi di Manlio Sgalambro
Musica di Franco Battiato
Nell'album intitolato “Gommalacca”

1998: L'umanità, colpita dall'inguaribile ed eterno morbo del tempo, si avvicina inesorabilmente alle porte del Terzo Millennio, ma le nubi sull'avvenire sembrano ben lungi dal diradarsi: la tecnologia ed il progresso, con i quali l'uomo aveva spadroneggiato sul pianeta fino a poco tempo fa, si sono ribellati al controllo del loro creatore minacciando la Fine Del Mondo. La popolazione mondiale, soggiogata dai potenti a suon di ipnotici reality show e ingannevoli messaggi pubblicitari, sembra non volersi accorgere di quanto le stia succedendo attorno. In mezzo a quest'Apocalisse di Fine Millennio si erge una voce, un grido solitario, un urlo esasperato che racchiude in sé tutto il disprezzo contro il Male Contemporaneo: "...Shock in my town, shock in my town, velvet underground..." ; la voce che... (Continues)
Shock in my town
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/25 - 12:04
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L'ultimo insegnamento

L'ultimo insegnamento
Io non sto con Oriana 2017/3/25 - 09:48
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L'enfant soldat

L'enfant soldat
[2006]
Parole e musica di Gérard Manset
Nell'album intitolato “Obok”
Enrôlé de force
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/24 - 09:21
Song Itineraries: Child Abuse




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