Dans ce morceau Claudio Lolli raconte toute sa vie et il en tire son motif de pessimisme. Il est d’un pessimisme tout à fait radical qui ne couvre pas seulement la nature des choses, mais aussi leur réelle importance de communication de l’expérience.
Honnêtement, j’ignorais cette chanson, je l’ai découverte dans Calibre 77 de Gang. Avec Lorenzo, nous nous sommes dits qu’elle manquait… Certes, elle parle de prison et de guerre, mais en s’arrêtant à une lecture superficielle, on peut penser que Lolli parle vraiment d’une prison avec ses barreaux et d’une guerre avec ses bombes, ses chars et cetera, mais on parle d’une prison intérieure et d’une guerre intérieure. Cependant peut-être, parle-t-il de la tristement célèbre guerre de 100 000 ans qui nous relègue à vivre à la marge.
Suite au commentaire de Marco Valdo M.I., nous avons retrouvé une version « poétique » de la canzone. La conséquence est que le commentaire renvoie à une version du texte qui n’est plus visible et qui était la suivante :
In seguito al commento di Marco Valdo M.I. abbiamo ritrovato una versione "poetica" della canzone (dividendo i versi secondo le rime). Di conseguenza il commento rinvia a una versione del testo che era la seguente:
« Io ti racconto lo squallore di una vita vissuta a ore, di gente che non sa più far l'amore.
Ti dico la malinconia di vivere in periferia, del tempo grigio che ci porta via.
Io ti racconto la mia vita il mio passato il mio presente, anche se a te, lo so, non importa niente.
Io ti racconto settimane, fatte di angosce sovrumane, vita e tormenti di persone strane.
E di domeniche feroci passate ad ascoltar le voci, di amici reclutati in pizzeria.
Io ti racconto... (Continues)
In realtà si tratta della traduzione di Giuseppina Dilillo solo leggermente modificata, ma forse un po' più aderente al testo originale. E' un mio personale ricordo per il cinquantesimo anniversario del golpe militare fascista in Grecia.
Certo non è bella come Holy War e se vogliamo il testo è un po' più banalotto ma comunque una bella ballata soul che ha tutto il diritto di stare qui. Sono d'accordo con Bartleby sul discorso sui pregiudizi contro il pop. Pop significa semplicemente popular e molte canzoni belle e importanti sono canzoni pop in tutto e per tutto.
Sono anche convinto che Freedom di Beyoncé sia un'ottima canzone anche se proviene da un album che ha venduto oltre mezzo milione di copie solo nella prima settimana....
D'altra parte anche i Beatles erano pop e Imagine è stata prodotta da Phil Spector.
Detto questo c'è pop e pop e Laura Pausini non sarà mai Alicia Keys...
Lorenzo 2017/4/18 - 23:31
D'accordirrimo, non sarà mai un'Alicia Keys, o una Beyoncé, ma anche tu nel tuo intervento confermi un poco il pregiudizio di cui stiamo parlando e precisamente nel non evidenziare che sulle CCG ci sono ben due canzoni della Laura Pausini, la quale andava quindi linkata come autore presente sul sito.
In questo periodo sono occupato in una grossa impresa farmaceutica e tra le mie mansioni c'è il recupero di alcune migliaia di laptop e di desktop appartenenti alla vecchia multinazionale padrona della fabbrica, cui ne è subentrata un'altra.
Gli utenti arrivano alla spicciolata e lasciano il materiale loro assegnato a suo tempo, previa compilazione di un brevissimo questionario.
La cosa si svolge così:
"...Nome...? Cognome...? ID Utente vecchio...? ID Utente nuovo...? Edificio e reparto...? Quale coltello useresti su Laura pausini [per i maschi] / su Gigi d'Alessio [per le femmine]...?"
Non ho potuto per ovvi motivi usare il nome di Maicol Gecson, né lo avrei comunque fatto. A tutto c'è un limite.
In tre mesi, comunque, una simile domanda a bruciapelo non ha mai levato reazioni indignate, del tipo "ma come ti permetti disgraziato, è il mio cantante preferito"; anzi, in vari casi ho ottenuto dal soggetto interrogato la descrizione accurata dei materiali utilizzati all'occorrenza e di precise sequenze procedurali...
Attento a pronunciare quel Nome invano!
Pentiti, peccatore, e Lui saprà perdonarti!
E adesso vai subito ad ascoltarti "Thriller" per intero almeno 10 volte.
Sento l'impellente bisogno, in tutto questo profluvio di Alici Chiavi e di "pop", di alcuni pope e della salvifica ieraticità della liturgia greco ortodossa:
Mi consola solo il fatto che a Maicol Gècson sarebbe stato severamente vietato l'accesso al Sacro Monte e che egli sia sprofondato con assoluta certezza nelle fiamme dell'Inferno. Quanto a voialtri, che il canto dell'Ἀγνὴ Παρθένε Δέσποινα, la Vergine Pura, dedicato alla Santa Madre Theotokos, vi illumini e vi persuada ad abbandonare le voglie mondane e facili giovinette discinte.
Se fossi accademico, fossi maestro o dottore ti insignirei in toga di quindici lauree ad honorem, ma a scuola ero scarso in latino e il "pop" non è fatto per me: ti diplomerò in canti e in vino qui in via Paolo Fabbri 43!
Ben contenta di aver dato un piccolo contributo, ho ripreso mano alle ballate cercando di ripulirle da errori e sviste; oggi è tutto più semplice con le traduzioni con tutto il supporto di internet..
In merito al gioco della palla anch'io l'ho archiviato nel cervello come un grosso punto interrogativo: suggestionata dalla mia esperienza sulla danza medievale, mi veniva da prenderlo come un passatempo delle giovinette e dei fanciulli che si esercitavano (un po' per divertimento e un po' come lezioni di galateo) appunto nelle danze di corte; poi quando invece ho trovato la descrizione più dettagliata al gioco della palla ho pensato che anche dove non veniva descritto il riferimento però fosse sempre quello, e come osservi tu di giochi con la palla ce n'erano di molti tipi nel medioevo... sono certa che adesso non ci dormirò più la notte per andare a spulciare in merito!!
Segnalo che, con la nuova introduzione a questa canzone (q.v.) e con la traduzione italiana è stato istituito il Percorso sul Luddismo, rigorosamente riservato a canzoni storiche e moderne incentrate su tale movimento e su sue eventuali riproposizioni attuali, ideali e/o fattive.
"Leggende e false attribuzioni a parte - che non citerò per non dar loro credibilità storica - è certo che quella di "Greensleeves" sia una delle melodie più celebri tramandateci dal XVI secolo inglese. Come tutte le melodie, che viaggiano fra le voci di tanti diversi cantori e suonatori, ne esistono diverse e varie versioni testuali. Chi può dire dove e quando sia nata la melodia originale? Inizialmente aveva già un testo o c'era solo una melodia?
Lasciando ad altre voci e ad altri spazi la risposta, senza addentrarmi nella ricerca e nella conseguente discussione (che renderebbe ancor più interminabile la descrizione di questo video-brano), mi interessa affermare invece, per l'economia di questa pubblicazione, che non tutte le versioni testuali arrivate fino a noi facciano riferimento alla "Dama dalle verdi Maniche", Lady Greensleeves.
Una versione italiana che traducesse ritmicamente... (Continues)