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Drone

Drone
2016
I Dreamed An Island

"Drone” riconduce l’album all’attualità di un attacco di droni in Siria.

Although I Dreamed An Island is inspired by the lost multi-cultural idyll of 12th century Norman Sicily, I wanted the album to flow, both musically and narratively between the past and the contemporary. Drone, as its title suggests, brings us back to the present day where silent unmanned aircraft have replaced the dagger and sword and the thunder of galloping horses as the new messengers of death, wreaking havoc in the night. The song describes the aftermath of a drone strike in Syria.
I saw my town disappear in smoke
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/11 - 15:58
Song Itineraries: Damned drones
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Bring Down the Wall

Bring Down the Wall
2016
I Dreamed An Island

lyrics in Salentino by Mauro Durante

More and more walls are going up around the world. Whether it’s Donald Trump’s idea for a great wall of Mexico or the Calais fence, stories of structures or barriers that separate one people from another fill the airwaves and screens of the world’s daily news. On my Island utopia, child-like as it may be, the walls would all come down.
Bring down the wall break it stone by stone
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/11 - 15:53

To Britain

Anonymous
To Britain
[1777]
Canzone di anonimo partigiano americano pubblicata sul “The Craftsman; or Say's Weekly Journal” nel pieno della Rivoluzione.

Certo, si tratta di una canzone di propaganda pro ribelli, ma non così fortemente anti britannica, piuttosto un appello per il riconoscimento dell'indipendenza, la fine della guerra fratricida e la pace che sola può garantire la prosperità.

“During the Revolutionary period, music was spread primarily through the print media; therefore, it was tightly controlled by the social elites of the time. Songs were written by well-educated individuals whereas common folk, the ones most affected by war and thus the ones most likely to argue for peace, didn’t have a public voice. Thus, the vast majority of protest songs from this era followed a propaganda-like style.

This perspective is epitomized by tunes like “To Britain,” a song originally published in The Craftsman’s... (Continues)
Blush Britain! Blush at thy inglorious war,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/11 - 13:57
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La caduta di Livorno

La caduta di Livorno
[1849]
Versi di Pirro Giacchi, pubblicati con lo pseudonimo di Michele Stagi
(Dalla raccolta "Due anni di vita di un emigrato [ecc.]")
Musica: Sull'aria di "Numi, voi foste spietati"
Esecuzione di Pardo Fornaciari




"Canzone di Pirro Giacchi che celebra la sfortunata Difesa di Livorno del 10-11 maggio 1849 contro la soldataglia austroungarica ed estense. Cantata sull'aria di "Numi voi foste spietati". Pirro Giacchi con lo pseudonimo di Michele Stagi pubblicò "Anni di vita di un emigrato" in cui racconta la sfortunata battaglia contro l'esercito imperiale, la fuga verso Roma alla difesa della Repubblica,la seconda sconfitta con la trafila garibaldina fino a Comacchio e l'esilio in Corsica." (Pardo Fornaciari)

La versione de “La caduta di Livorno” eseguita da Pardo Fornaciari (e dal suo Coro Garibaldi d'Assalto) è in realtà abbreviata di parecchie strofe rispetto alla poesia, o canto,... (Continues)
Siam raminghi Livornesi,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/4/11 - 12:04
Song Itineraries: Exiles and exilees
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Полководец

Полководец
Połkovodec
Questo pezzo è uno delle quattro "Danze della morte".

Canti e danze della morte
Ciclo di quattro canti per voce e pianoforte

Musica: Modest Musorgskij
Testo: A. A. Goleniscev-Kutuzov

Ninna nanna (re diesis minore)
Dedica: A. J. Vorobeva-Petrova
Serenata (re diesis minore)
Dedica: L. I. Sestakova
Trepak (re minore)
Dedica: O. A. Petrov
Il condottiero (mi bemolle minore)


Dedica: A. A. Goleniscev-Kutuzov

Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1875 - 1877
Edizione: Bessel, San Pietroburgo, 1882

La Morte è raffigurata come un ufficiale al comando delle truppe defunte di due eserciti dopo una terribile battaglia. Mentre le truppe sfilano al suo cospetto, proclama il suo ricordo duraturo di tutti loro.
Грохочет битва, блещут брони,
(Continues)
Contributed by Silva 2017/4/11 - 11:41
Song Itineraries: Anti-war classical music
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I matri

I matri
testo : Jaka
musica : Jaka / Princevibe / Fede k 9
Album: Forza originaria (2011)
le madri piangono per i figli che scelgono la strada della malavita
(Continues)
2017/4/10 - 20:39
Song Itineraries: Mafia and Mafias

Welcome Mother Jones

first sung, by himsthe author, at a UMW meeting October 13, 1902

Mary Harris Jones, born in Cork in 1837; Grew up in Toronto; became an organizer for railroad workers in 1873; served labor and unions as a part of every great labor struggle until 1919. Especially active in the coal mines where the worst conditions in America were. Died 1930.

Testo tratto da traditionalmusic.co.uk
All hail, Mother Jones, to Mahaska,
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/10 - 18:44
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The Spirit of Mother Jones

The Spirit of Mother Jones
2010
Abocurragh
Words and Music by Andy Irvine

Mary Harris “Mother” Jones (1837 – 30 November 1930) was an Irish-born American schoolteacher and dressmaker who became a prominent labor and community organizer. She helped coordinate major strikes and cofounded the Industrial Workers of the World.

Jones worked as a teacher and dressmaker, but after her husband and four children all died of yellow fever in 1867 and her dress shop was destroyed in the Great Chicago Fire of 1871, she began working as an organizer for the Knights of Labor and the United Mine Workers union. From 1897, at about 60 years of age, she was known as Mother Jones. In 1902 she was called “the most dangerous woman in America” for her success in organizing mine workers and their families against the mine owners. In 1903, to protest the lax enforcement of the child labor laws in the Pennsylvania mines and silk mills, she organized a children’s march from Philadelphia to the home of President Theodore Roosevelt in New York.
Mother Jones is dead and gone she could no longer stay
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/10 - 15:53

Tom Mooney Is Free

Tom Mooney Is Free
1967
Hard Hitting Songs For Hard Hit People, 2012 - Guthrie, Lomax, & Seeger

Thomas Joseph "Tom" Mooney (December 8, 1882 – March 6, 1942) was an American political activist and labor leader, who was convicted with Warren K. Billings of the San Francisco Preparedness Day Bombing of 1916. Believed by many to have been wrongly convicted of a crime he did not commit, Mooney served 22 years in prison before finally being pardoned in 1939.
Mister Tom Mooney is free!
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/10 - 15:37
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Take It Back

Take It Back
(1967)
da Disraeli Gears, secondo album della celebre blues band inglese.

Parole di Pete Brown
Musica di Jack Bruce

Un classico blues dall'album dei Cream che contiene il loro maggiore successo, Sunshine Of Your Love. La canzone è ispirata alle immagini degli studenti statunitensi che bruciavano le cartoline di leva durante la guerra in Vietnam.
Take it back, take it back, take that thing right out of here.
(Continues)
2017/4/9 - 22:08
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Maria

Maria
(1969)
Album: Here We Are Again
Maria, I'm growing so tired of fighting this war,
(Continues)
2017/4/9 - 21:55
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Vietato morire

Vietato morire
[2017]
Parole e musica di Ermal Meta
Canzone presentata all'ultima edizione del Festival di Sanremo e uscita come singolo estratto dall'omonimo album.

Traccia d'apertura dell'album, il brano funge da seguito per il singolo “Lettera a mio padre” del 2014, nel quale Meta descriveva il rapporto conflittuale con una figura paterna violenta. In questo testo viene invece trattato il tema più generale della violenza domestica.
Il brano è di speranza ed è dedicato alla madre, che trovò il coraggio di lasciare il marito e successivamente di trasferirsi con i tre figli in Italia, lasciandosi il passato alle spalle.” (it.wikipedia)

Abbiamo già incontrato Ermal Meta su queste pagine come autore di 28-03-1997 del gruppo la Fame di Camilla, una canzone sulla strage della Katër i Radës, la nave carica di profughi albanesi che il 28 marzo di 20 anni fa venne speronata ed affondata da un'unità della marina militare italiana.
Ricordo quegli occhi pieni di vita
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/9 - 21:07
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Non me ne frega niente

Non me ne frega niente
[2017]
Scritta da Claudia Lagona, in arte Levante
Singolo estratto dall'album “Nel caos di stanze stupefacenti”

Canzone interessante, ma qualcuno aiuti Levante a trovare una copertina migliore per il prossimo disco... Bella la coscia, però...
Sogno
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/9 - 20:38
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The Good Soldier

The Good Soldier
[2007]
Scritta da Trent Reznor e Atticus Ross
Nell'album “Year Zero”

“Year Zero” è un concept album – e come tale forse andrebbe contribuito per intero – ambientato in un prossimo futuro distopico (“or the present, depending on how you look at the post-Trump world”, scrivono i NIN sul loro sito), quando il mondo è ormai avviato inesorabilmente verso la sua fine, causata dalla rapacità e dalla ferocia dell'apparato militare-industriale statunitense, che esprime da sempre i vertici politici del paese.
In “The Good Soldier” il protagonista è un soldato, di una delle tante guerre americane di questi ultimi decenni, che probabilmente viene investito dall'esplosione di un cosiddetto IED (“improvised explosive device”), le mine artigianali ad alto potenziale che tante vittime hanno mietuto tra i soldati a stelle e strisce e delle coalizioni internazionali soprattutto in Afghanistan e Iraq.

“This... (Continues)
Gun fire in the street
(Continues)
Contributed by B.B. 2017/4/8 - 22:14
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Capital G

Capital G
[2007]
Scritta da Trent Reznor e Atticus Ross
Nell'album “Year Zero”

G come “Greed”, ma anche come George W. Bush, che a Trent Reznor e ai suoi doveva stare particolarmente antipatico già solo per il fatto che nella prigione di Guantánamo si era soliti usare la musica della band industrial di Cleveland per torturare i prigionieri...
I pushed a button and elected him to office and... ha
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/8 - 21:13
Song Itineraries: George Walker Bush II
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Bombers

Bombers
[1978]
Scritta da Gary Numan sotto lo pseudonimo di Valerian
Singolo uscito nel 1978

La guerra, un bombardamento imminente su di una città, il panico fra la gente, i soldati che si preparano allo scontro maledicendo il giorno in cui si sono arruolati, la gelida tracotanza del pilota che sta per sganciare il suo carico di morte...
Una canzone che nel testo ricorda molto Five Years di David Bowie.
Look up I hear the scream of sirens on the wall
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/8 - 15:01
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Islamic Bomb

Islamic Bomb
[2004]
Parole e musica di Jello Biafra
Nel disco intitolato “Never Breathe What You Can't See”, nel quale Jello Biafra si accompagna con i Melvins, storica band alternative rock / hardcore punk capitanata da Roger "Buzz" Osborne.
The sun sets on the desert
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/8 - 14:29
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Fall Dog Bombs the Moon

Fall Dog Bombs the Moon
[2003]
Parole e musica di David Bowie
Nell'album “Reality”


The sword… is unsheathed. The blade… stands ready.
(Oliver North, Fox News, 18 March 2003)

Reality was a wartime album, written and cut during the United States’ invasion of Iraq in the spring of 2003. It was the record of a man living in a city whose attack had provided the justification for the war; it was the work of a British expatriate sickened by the war’s long, seemingly orchestrated media buildup.

La spada... è sguainata. La lama... è pronta.
(Oliver North, Fox News, il 18 marzo 2003)

“Reality” era un album in tempo di guerra, scritto apposta per l'invasione degli Stati Uniti dell'Iraq nella primavera del 2003. E' stato la testimonianza di un uomo che viveva nella città il cui attacco aveva fornito la giustificazione per la guerra; è stato il lavoro di un espatriato britannico disgustato dalla lunga preparazione di... (Continues)
Hope, little girl
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/7 - 22:49
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Cellblock Door

Cellblock Door
[2011]
Parole di Daniel “Mudcat” Dudeck
Musica di Daniel Dudeck, Eskil Wetterqvist, Joe Burton e Shannon Kirk
Nell'album intitolato “American Idle”
Testo trovato sul sito dei Mudcat su Bandcamp
It’s a cold feeling when they lock the cellblock door
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/6 - 22:27
Song Itineraries: From World Jails
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Commodicide

Commodicide
[2013]
Parole di Daniel “Mudcat” Dudeck
Musica di Daniel Dudeck, Eskil Wetterqvist, David Evans e Joseph Burton
Nell'album intitolato “You Better Mind”
Testo trovato sul sito dei Mudcat su Bandcamp
It’s all in the way
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/6 - 22:12
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This World Is Not Our Home (One of These Days)

This World Is Not Our Home (One of These Days)
[2003]
Scritta da Donnie McCormick and Mudcat, band folk-country-Americana (nel senso del sottogenere del folk) originaria di Atlanta, Georgia.
Nel loro album intitolato “Kickin' Chicken”
Testo trovato sul loro sito su Bandcamp

Si tratta di una bella rivisitazione in chiave pacifista e antimilitarista della melensa (certamente come testo, ma a me la country comunque mi piace!) “This World Is Not My Home”, inno cristiano reso famoso nel 1962 dalla calda voce di Jim Reeves. A lui non portò molto bene, visto che morì un paio di anni dopo in un disastro aereo...
This world is not our home
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/6 - 21:43
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La ballata delle morti bianche

La ballata delle morti bianche
2013
Uniko Neurone
Sono costretto a lavorare
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/6 - 13:35
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Signori della guerra

Signori della guerra
2013
Uniko Neurone
Voi non avete
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/6 - 13:33
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The Durham Light Infantry

The Durham Light Infantry
1989 (Re-edition 1994)
Nee Gud Luck
When I was just a young lad
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/6 - 13:20
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Going to the Mine

Going to the Mine
1998
Think Positive

(Johnny Handle)
Into the smoky morning
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/6 - 13:10
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One Soldier's Thoughts

One Soldier's Thoughts
2010
Reflections on War
I just called round to say farewell
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/6 - 12:59
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Soldiers of the Lord

Soldiers of the Lord
2010
Reflections on War
Over ‘No Man’s Land’ march the Ghosts of Agincourt
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/6 - 12:58
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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A Hospital Ship at Tobruk

A Hospital Ship at Tobruk
2010
Reflections on War

Inspired by 'A Hospital Ship at Tobruk', the memoirs of Effie Townend, a nurse from Selby, awarded the Royal Red Cross for her duty aboard HMHS Somersetshire; Nurse Effie, a painting by Beryl Trist; and comments by Chris Chambers.
Reading your memoirs transported me
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/6 - 12:56
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Somewhere at the Front, Somewhere

Somewhere at the Front, Somewhere
2010
Reflections on War
Somewhere at the front, somewhere
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/6 - 12:49
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Bold as Brass

Bold as Brass
2010
Reflections on War
Sat in your uniform looking real class
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/6 - 12:47
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Please Monsieur

Please Monsieur
2015
A Carousel for Fools

La preghiera di un militare di non essere amputato...
Please Monsieur a penny for mi’ keep sir
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/6 - 12:38
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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You Should Have Been There

You Should Have Been There
2015
A Carousel for Fools
I well remember Martin Luther King
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/6 - 12:33
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Workers Song (American Boy American Girl)

Workers Song (American Boy American Girl)
2011
Another dead end job
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/6 - 11:41
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They Don't Care About Us

They Don't Care About Us
[1995]
Parole e musica di Michael Jackson
Nell'album “HIStory” (per esteso “HIStory: Past, Present and Future - Book I”

All'epoca di “HIStory”, Michael Jackson usciva dalla prima causa giudiziaria intentagli per presunti abusi sessuali su di un minorenne. L'accusa si rivelò essere soltanto un bieco tentativo di estorsione ma segnò l'artista per tutta la vita, una vera persecuzione che ebbe termine solo nel 2005 con la piena assoluzione. E nonostante questo ancora oggi è molto diffusa l'erronea opinione che Michael Jackson sia stato uno schifoso pedofilo... Il pregiudizio accompagnò anche questa canzone, che venne accusata addirittura di antisemitismo... Niente di più falso: l'uso delle espressioni “Jew me” e “Kike me” (Kike è un termine spregiativo per ebreo) era assolutamente chiaro nel contesto, cioè, “puoi picchiarmi, puoi odiarmi, puoi trattarmi da negro o da ebreo, ma non potrai mai... (Continues)
Skin head, dead head, everybody gone bad
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/5 - 22:28
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SHE

SHE
2017
SHE

www.she.org.au

SHE is a not for profit organisation that provides specialist counselling services for women who are currently or have experienced family and domestic violence.
The lyrics of SHE the song are based on the words and stories of Tasmanian women who have suffered from domestic violence.
Oh he calls me a bitch and he calls me a whore
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/5 - 15:59
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Young Bosnia

Young Bosnia
2017
August 1914

Un concept album sulle guerre del XX secolo. La copertina è il dipinto "The Inexorable Flow of History" di Jakub Rozalski
They’ve burned the bridge outside our holdings
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/5 - 15:21
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's
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Philistine

Philistine
2017
August 1914

Un concept album sulle guerre del XX secolo. La copertina è il dipinto "The Inexorable Flow of History" di Jakub Rozalski
I don’t want to need you
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/5 - 15:19
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Petrograd

Petrograd
2017
August 1914

Un concept album sulle guerre del XX secolo. La copertina è il dipinto "The Inexorable Flow of History" di Jakub Rozalski
Wildcat howling in the distant snow
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/5 - 15:16
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We Are All Going to Die

We Are All Going to Die
2017
August 1914

Un concept album sulle guerre del XX secolo. La copertina è il dipinto "The Inexorable Flow of History" di Jakub Rozalski
Like before you never speak your pretty mind
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/5 - 15:13
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Pezzi di cielo

Pezzi di cielo
2013
Portavérta

Una canzone antimilitarista, durante il servizio militare invece di suonare il silenzio, suona La Bamba
Sopra di noi spostano pezzi di cielo
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/5 - 14:59
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Il partigiano Ezio

Roberto e Lara Villani
Il partigiano Ezio
2017
Testo: Roberto Villani, nipote di Ezio Villani, con la figlia Lara
Musica Gianluca Spirito e Marino Severini

La canzone è stata scritta da Roberto Villani nipote di Ezio Villani, presentata dal vivo il 2/4/2017 allo SCUP di Roma.
Il testo era stato inizialmente trascritto dall'ascolto del pessimo video. Grazie all'intervento diretto dell'autore, abbiamo inserito il nome corretto degli autori: Roberto Villani e sua figlia Lara, e il testo corretto.

Ezio Villani, da Pietro e Anna Baccillieri; nato il 10 gennaio 1892 a Galliera (BO). Meccanico. 
Iscritto al PSI.

Prese parte alla prima guerra mondiale. 
Trasferitosi a Ferrara nel 1906, nel 1920 fu eletto vice segretario della CCdL e nominato vice direttore de "La Scintilla", il settimanale locale del PSI. 
Il 20 dicembre 1920 fu arrestato con l'accusa di avere preso parte allo scontro che, in quel giorno, si era svolto tra fascisti... (Continues)
È scesa la sera sopra a Galliera
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/4/4 - 13:21

Pieśń obozowa

Pieśń obozowa
[Aprile 1945]
Testo: Zbigniew Koczanowicz
Musica: a) Canzone popolare russa
b) Ludwik Żuk-Skarszewski (melodia originale)

Questa canzone fu scritta il 24 aprile del 1945 dall'attore e regista teatrale e cinematografico Zbigniew Koczanowicz. Nato nel 1909, Koczanowicz si era fatto tutta la sua terribile “trafila” durante la guerra e l'occupazione nazista: prima arrestato e rinchiuso nel carcere varsaviese di Pawiak, il 28 settembre 1942; poi trasferito a Auschwitz il 19 novembre 1942, a Gross-Rosen il 13 marzo 1943 e infine a Sachsenhausen il 21 aprile 1943. Sono tutte date registrate precisamente sull'elegante foglio di composizione di questa canzone, interamente redatto a mano, proveniente dal “sottolager” di Falkensee, filiale o sezione di Sachsenhausen. E' dall'immagine di questo foglio, reperibile da questa pagina in lingua inglese, che sono tratte queste notizie ed è stato ricopiato... (Continues)
Odcięto nas drutem od świata
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/4/4 - 03:22
Song Itineraries: Extermination camps

אין געטאָ הערשט הײַנט רו

Anonymous
אין געטאָ הערשט הײַנט רו
Im geto hersht haynt ru
(ca 1941/42?)
Canzone popolare del ghetto di Łódź

La canzone proviene dal ghetto di Łódź; come per molte altre canzoni registrate dalla Commissione Storica Ebraica di Monaco, nel 1946, non si ha nessuna notizia né sull'autore del testo, né su chi la abbia mai eseguita. Fu pubblicata parzialmente nell'antologia Min hametsar karati, a Gerusalemme nel 1954 (p. 66). La melodia è quella di una canzone popolare yiddish; il testo, sia in caratteri ebraici che in trascrizione, proviene da Heartstrings, "Corde del Cuore", la sezione musicale dello Yad Vashem.

Si tratta di una tipica “canzone di strada” del ghetto di Łódź, quello gestito con ferrea mano ed in pieno “spirito di collaborazione” da Chaim Mordechai Rumkowski e dal suo Judenrat. Come parecchie altre canzoni del ghetto di Łódź, è in forma assolutamente ironica e umoristica (il famoso, e spesso amaro, umorismo... (Continues)
אין געטאָ הערשט הײַנט רו
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/4/3 - 21:07
Song Itineraries: Ghettos
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Truth

Truth
La canzone appare sull'album The World As It Is Today (1981).
Then I went walking
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2017/4/3 - 18:15
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Law

Law
La canzone appare sull'album The World As It Is Today (1981).
I saw our masters
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2017/4/3 - 18:07
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Freedom

Freedom
Dopo questo ho visto moltitudini
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2017/4/3 - 11:41
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Bulat Šalvovič Okudžava / Булат Шалвович Oкуджава: Франсуа Вийон (Молитва)

Bulat Šalvovič Okudžava / Булат Шалвович Oкуджава: Франсуа Вийон (Молитва)
Caro Krzys,
in mezzo alla valanga di cd ricevuti da ogni dove, durante la mia assenza forzata, ne ho trovato uno polacco di Michael Fedoroff: Piosenki Bułata Okudżawy i Włodzimierza Wysockiego...veramente, veramente avaro di crediti. Conosci i titoli originali o tradotti in inglese delle canzoni? Non viene citato neppure quali sono di Volodja e quali di Bulat...a occhio vedo che la 5 è questa dedicata a Villon, comunque il testo mi sembra diverso da quello che hai inviato tu...
1. Nadja, Nadieńka
2. Ech Raz, Jeszcio Raz?
3. Kolokolczik
4. Fonariki
5. Modlitwa
6. Wasze Błagarodzje
7. Padmaskownyje Wieciera
8. Butyłoćka Wina
9. Bradjaga
10. Taganka
Flavio Poltronieri 2017/4/3 - 11:17
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Abbi pietà di noi

Abbi pietà di noi
[2016]

Album :Lotto infinito

Featuring Marianna Fontana & Angela Fontana

Il momento più intenso dell’album è lasciato ad Abbi pietà di noi, cantata insieme con le gemelle Angela e Marianna Fontana, protagoniste del film di Edoardo De AngelisInvisibili. Un atto di dolore nei confronti dei paesi avvelenati dall’ecomafia, che diventa ad un certo punto una  litania di misericordia e di riparazione di chi implora, ai piedi dei territori inquinati, perdono per i propri peccati:“Qualiano terra appicciata, abbi pietà di noi. Caivano terra appicciata, abbi pieta di noi. Orta di Atella terra appicciciata, abbi pietà di noi…”.
bandadicefali.it
Locuzione "terra appicciata"
(Continues)
Contributed by adriana 2017/4/3 - 10:47
Song Itineraries: Mafia and Mafias, War on Earth
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Bundeslied für den Allgemeinen deutschen Arbeiterverein, oder Bet und arbeit

Bundeslied für den Allgemeinen deutschen Arbeiterverein, <i>oder</i> Bet und arbeit
Trascrizione in caratteri latini:
UN DU AKERST
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/4/3 - 01:22
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Bundeslied für den Allgemeinen deutschen Arbeiterverein, oder Bet und arbeit

La versione (parziale) in yiddish di Chaim Zhitlovski (Chaim Zhitlowsky, Хаим Осипович Житловский [1865-1943])

Interpretata da Dorel Livianu, 1979


Un du akerst, la versione yiddish di Chaim Zhitlovski, utilizza soltanto alcune strofe del testo originale di Georg Herwegh, oppure ne "concentra" alcune altre. Cantata sulla musica di Eisler, Zhitlovski vi aggiunse un ritornello „onomatopeico“ (da cantarsi dopo ogni strofa) che non ha nessun riscontro nell'originale.
און דו אַקערסט
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/4/3 - 01:02
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Bundeslied für den Allgemeinen deutschen Arbeiterverein, oder Bet und arbeit

Bundeslied für den Allgemeinen deutschen Arbeiterverein, <i>oder</i> Bet und arbeit
2-4-2017 23:55

Nota a margine. Leggo che Georg Herwegh fu comunista già dal 1842. Nel 1843, trovandosi a Parigi, ebbe a frequentare assiduamente Karl Marx e la moglie Jenny, Michail Bakunin, Moses Hess, George Sand, Victor Hugo, Béranger e altri (!!!). Contemporaneamente, si mise a posto sposando Emma Siegmund, figlia di un ricchissimo mercante di seta e banchiere di Berlino. [RV]
ORA ET LABORA
(Continues)
2017/4/2 - 23:59
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La fabbricante d'angeli

La fabbricante d'angeli
[1974]
Scritta da Antonio Pagliuca, Gian Piero Reverberi ed Aldo Tagliapietra
Nell'album “Contrappunti”, pubblicato nell'estate del 1974

Evidentemente una canzone contro l'aborto clandestino... La legge 194 sarebbe arrivata solo quattro anni dopo...
Dal più profondo buio della notte
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/2 - 22:13
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India

India
[1974]
Scritta da Antonio Pagliuca ed Aldo Tagliapietra
Nell'album “Contrappunti”, pubblicato nell'estate del 1974

L'India, il paese del Mahatma Gandhi, la meta ideale del Viaggio per tanti giovani occidentali negli anni 60, realizzò il suo primo test nucleare militare nel maggio del 1974. Il nome di quel primo esperimento era “Smiling Buddha”, ma il Buddha avrebbe avuto ben poco da sorridere...
Mistica donna dal corpo di bronzo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/2 - 22:01
Song Itineraries: War on Earth
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Le Orme: Ad Gloriam

Le Orme: Ad Gloriam
[1969]
Parole di Nino Smeraldi
Musica di Italo Salizzato e Aldo Tagliapietra
Title track dell'album di esordio de Le Orme

Per me, un capolavoro assoluto.
Un possibile manifesto di tanti, forse anche il mio ed il vostro, sicuramente quello di tutti i precari, i sottopagati, gli sfruttati, gli esodati, i fottuti da questo nostro, anzi, loro sistema economico.
Ho lavorato tutta la mia vita ma
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/2 - 21:04
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Cemento armato

Cemento armato
[1971]
Parole di Antonio Pagliuca
Musica di Gian Piero Reverberi e Aldo Tagliapietra
Nell'album “Collage”
Cemento armato, la grande città
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/2 - 20:43
Song Itineraries: War on Earth




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