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Sventola bandiera rossa

Sventola bandiera rossa
[1921?]
Ne “I canti di Spartaco ed altri celebri inni sociali”, Roma, Mondini, 1944
Ascoltabile in “Sventolerai lassù. Antologia della canzone comunista in Italia 2”, Milano, I dischi del Sole, Ds 1078-80, aprile 1977 (ma forse si tratta di una ristampa di un disco degli anni 60).
La trovo anche interpretata dal Coro della Bassa Romagna nel CD allegato al volume intitolato “Noi siam le canterine antifasciste. I canti delle mondine di Lavezzola”, a cura di Cristina Ghirardini, pubblicato nel 2012. Originariamente nell'LP “Unità e lotta. Lotta e unità”, pubblicato negli anni 70.

"All'inizio del 1920 mi trovo a Torino e qui i compagni annunciarono sull' 'Avanti!' e con manifesti murali, che sul palcoscenico del teatro della Casa del Popolo, Spartacus Picenus avrebbe intonato le sue canzoni in una festa a beneficio dei Mutilati della Lega Proletaria. Non potevo rifiutarmi, sebbene fossi... (Continues)
T'amo con tutto il cuore
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/7 - 14:13
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E-tal ar groaz

E-tal ar groaz
[1976]
Musica, recitazione e canto di Alan Stivell
Poesia di Yann Sohier (1933/35)
Album: Trema'n inis

Musique, récitation et chant d'Alan Stivell
Poème de Yann Sohier (1933/35)
Album: Trema'n inis

Sonerezh, dibunadur ha kan: Alan Stivell
Barzhoneg Yann Sohier [1933/35]
Album: Trema'n inis

Si dice che E-tal ar groaz, messa in musica, recitata e cantata da Alan Stivell nel 1976, sia stata l'unica poesia scritta in bretone da Yann Sohier. Nato il 10 settembre 1901 a Loudéac, Yann Sohier morì il 21 marzo 1935 a Plourivo per una una broncopolmonite fulminante, all'età di soli 34 anni. Come parecchi altri militanti bretoni, Yann Sohier era un insegnante elementare.

Figlio di un gendarme a cavallo, Yann Sohier (all'anagrafe francese: Jean Lucien Léon Marie Sohier) visse l'infanzia e l'adolescenza in varie località bretoni (il padre, lasciata la gendarmeria, si era impiegato come esattore... (Continues)
E-tal ar groaz
(Continues)
Contributed by Richard Gwenndour 2017/3/7 - 13:29
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Cesare Basile: Cincu pammi

Cesare Basile: Cincu pammi
[2017]
Cesare Basile
Album: U fujutu su nesci chi fa?

Cincu Pammi, cinque palmi.
Tanto misura il bastone siciliano, scelto con cura fra le piante selvatiche dell’isola, in particolari periodi dell’anno, indurito e modellato con il fuoco.
Il maestro Alfio Di Bella danza e fa volteggiare il bastone, disegna mulinelli nell’aria ed esplode in affondi diretti e potenti. I suoi movimenti sembrano racchiudere l’essenza di queste terre, un’elegante e armoniosa compostezza contrapposta al caos e all’imprevedibilità della sorte.
Sono i movimenti della “paranza rutata”, antica tecnica di combattimento vernacolare, nata nel mondo agro-pastorale del 1300 e sopravvissuta a una lunga clandestinità.
Sono anche i movimenti di una vita, il continuo tendere a una perfezione impossibile, passo dopo passo, nell’attesa del momento opportuno.

A scola è longa quantu è longu u vastuni
Cu cogghi u fruttu prima do so tempu cogghi amarizza
Camina comu na tartaruga
Sauta comu na buffa
Fonte
Mi fici 'n lignu
(Continues)
Contributed by adriana 2017/3/7 - 08:30
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Lijatura

Lijatura
[2017]

Album: U fujutu su nesci chi fa?

Della sua nuova fatica discografica, Basile scrive:
 
"Questa è la storia della Dannata, la città in cui per sortilegio gli offesi sono grati a chi li offende. La storia della tromba d'aria che viene a distruggerla, la storia che si racconta quando una donna si fa scuro e tempesta per giustizia o per vendetta. La vigilia, la sorte improvvisa, i passi di un bastone che ruota nella quiete, il gioco dell'oca della rivolta, il fuoco della sconfitto deriso e beffato financo dal demonio. È storia narrata agli angoli delle piazze della voce consumata di un vecchio cuntista. Ed è la paura, il nostro insoddisfatto bisogno di consolazione".
Ci vinni na bella pinsata
(Continues)
Contributed by adriana 2017/3/7 - 08:01
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Non vogliamo più la guerra

Non vogliamo più la guerra
Canto del secondo dopoguerra, registrato negli anni 70 da un coro di mondine di Lavezzola, frazione di Conselice, Ravenna.
Nel volume con CD intitolato “Noi siam le canterine antifasciste. I canti delle mondine di Lavezzola”, a cura di Cristina Ghirardini, pubblicato nel 2012.

Il volume è stato realizzato nell’ambito delle attività del Centro per il dialetto romagnolo della Fondazione Casa di Oriani e ripercorre le attività del coro delle mondine di Lavezzola – che preferiva farsi chiamare Coro della Bassa Romagna - e i suoi legami con la Federbraccianti, il Partito Comunista e il mondo cooperativo, che lo hanno portato a cantare anche nella ex Jugoslavia, nell’URSS e in Germania.

Il CD allegato al volume ripropone i canti delle mondariso, alcuni dei quali furono registrati in un LP intitolato “Unità e lotta. Lotta e unità” prodotto negli anni Settanta proprio a cura della Fedrbraccianti CGIL. I brani sono stati digitalizzati nel laboratorio musicale del Dipartimento Beni Culturali dell'Università di Bologna.
Non vogliamo più la guerra
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/6 - 22:36
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Vota Cthulhu!

Vota Cthulhu!
[2015]
Parole di Helios Pu (ovvero Porz, frontman della band)
Musica di Lanzoni (Simone, ovvero Mort)
Da “Swinesong”, l'ultimo – proprio l'ultimo – album della band folk black metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)

Copio e incollo dal booklet dell'album dei Malnàtt:
“L’Ordine Mistico Musicale di Malnàtt è stato fondato il 31 ottobre 1999 in una birreria di Monaco. O forse era una pizzeria di San Giovanni in Persiceto in provincia di Bologna. Non è importante. Il mondo è una palla di fango, che a una pozzanghera venga dato il nome di Monaco, Bologna, Oslo o Göteborg è assolutamente indifferente. Tutte le città sono identiche: gli stessi negozi, le stesse facce alienate, le stesse religioni con regole assurde, gli stessi format televisivi per rendere più stupida la gente...

A noi fanno schifo tutte le band che cantano in inglese. Anche quelle... (Continues)
Ritorno alla terra, autarchia, orto e campo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/6 - 20:53
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Piramide

Piramide
[2015]
Parole di Helios Pu (ovvero Porz, fontman della band) e Magoni (Marcello, ossia Gumira)
Musica di Lanzoni (Simone, ovvero Mort)
Da “Swinesong”, l'ultimo – proprio l'ultimo – album della band folk black metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)

Copio e incollo dal booklet dell'album dei Malnàtt:
“Malnàtt da sempre è un gruppo apolitico. La band non promuove né ideali né partiti né movimenti politici neppure sotto il pagamento di cospicue somme di denaro.
Malnàtt è contro tutto e contro tutti, sempre.
Però se credi di essere nazifascista o se hai mai votato un partito che promuovesse qualsiasi forma di nazismo, fascismo, capitalismo, neoliberismo o neomercantilismo, sappi che ci fai schifo ci fa schifo pensare che un album di Malnàtt si trovi in casa tua.
Ti preghiamo di buttare via tutti i nostri cd o di regalarli a qualcuno di più intelligente... (Continues)
Arrivano i mostri della propaganda
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/6 - 20:26
Abd el-Salam el-Danaf
A murdered worker
Piacenza, Italy, September 14, 2016

A song by Alessio Lega
Riccardo Venturi 2017/3/6 - 11:39
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Abd el-Salam

Abd el-Salam
[2017]
Parole e musica di Alessio Lega
Lyrics and music by Alessio Lega
Paroles et musique d'Alessio Lega

Va bene anche allearsi con la morte
di Riccardo Venturi.

Abd el-Salām el-Danaf, 53 anni, egiziano, padre di cinque figli, operaio; ma un operaio che, in Egitto, insegnava. Faceva il professore.

Piacenza. La città di Piacenza è uno dei principali poli della logistica in Italia; la logistica (termine di precisa derivazione militare) è quella cosa per la quale io, tu, tutti noi -ad esempio- ci riempiamo il frigorifero, la casa o l'azienda di prodotti. Le merci sono sì prodotte con sfruttamenti vari, ma poi qualcuno le deve pure portare a destinazione, trasferendo così quegli sfruttamenti vari dalla produzione alla distribuzione. Quando si entra nel bel supermercato, ipermercato, centro commerciale così ben fornito, lo si fa a partire dalle otto di mattina; nessuno ci va alle tre... (Continues)
Va bene anche allearsi con la morte
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/3/6 - 10:58
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Don Matteo

Don Matteo
[2012]
Parole di Pu
Musica di Malnàtt
Nell'album “Principia Discordia” della band folk black metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)

Ancora in questi giorni siamo costretti a leggere di vecchie e nuove atrocità praticate da rappresentanti della Chiesa cattolica.

Nelle scorse settimane a Tuam, contea di Galway, nella verde Irlanda, è stata ritrovata una fossa comune con i resti di circa 800 bambini, da pochi mesi fino a tre anni di età. L'agghiacciante sepoltura si trova in una proprietà che fino ai primi anni 60 ospitò una “Casa Magdalene”, o “Casa del Buon Soccorso”, una delle tante istituzioni religiose che nella cattolicissima Irlanda si sono “prese cura” in passato delle ragazze madri (rese spesso madri giovani e sole dalla violenza dei maschi e dall'abbandono da parte di famiglie e comunità) e dei loro bambini. Quello di Tuam è stato un vero... (Continues)
Il mio orecchio è quello di Dio,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/6 - 10:42
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Sleipnir, il progresso

Sleipnir, il progresso
[2015]
Parole di Pu
Musica di Lanzoni
Da “Swinesong”, l'ultimo – proprio l'ultimo – album della band folk black metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)

Nella mitologia norrena Sleipnir è il cavallo di Óðinn. Il significato del suo nome è "colui che scivola rapidamente", anche grazie al fatto che h ben otto zampe... Una canzone che mi riporta ad un mio contributo recente, Torino è la mia città: anche qui sempre più spesso il cielo ha degli splendidi colori rosso, verde ed arancione...

Copio e incollo dal booklet dell'album dei Malnàtt:
“Malnàtt da sempre è un gruppo apolitico. La band non promuove né ideali né partiti né movimenti politici neppure sotto il pagamento di cospicue somme di denaro.
Malnàtt è contro tutto e contro tutti, sempre.
Però se credi di essere nazifascista o se hai mai votato un partito che promuovesse qualsiasi forma di... (Continues)
Inneggiamo al movimento, la macchina è la divinità
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/6 - 09:48
Song Itineraries: War on Earth
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Who Shot Ya?

Who Shot Ya?
(2016)
Cover di un celebre brano del rapper Notorious B.I.G. del 1994

Nel 2016 i Living Colour sono tornati con una interpretazione di un vecchio brano di Notorious B.I.G., generalmente interpretato in riferimento alla faida tra rapper della West Coast e della East Coast in cui furono uccisi sia il rivale Tupac Shakur che lo steosso Notorious B.I.G.

Nella versione dei Living Colour la canzone diventa una denuncia contro le violenze della polizia contro la comunità afro-americana,
[Intro: ?]
(Continues)
2017/3/5 - 23:34
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La lancetta di Longino

La lancetta di Longino
[2015]
Parole di Pu
Musica di Lanzoni
Da “Swinesong”, l'ultimo – proprio l'ultimo – album della band folk black metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)

Copio e incollo dal booklet dell'album:

“Malnàtt da sempre è un gruppo apolitico. La band non promuove né ideali né partiti né movimenti politici neppure sotto il pagamento di cospicue somme di denaro.
Malnàtt è contro tutto e contro tutti, sempre.
Però se credi di essere nazifascista o se hai mai votato un partito che promuovesse qualsiasi forma di nazismo, fascismo, capitalismo, neoliberismo o neomercantilismo, sappi che ci fai schifo ci fa schifo pensare che un album di Malnàtt si trovi in casa tua.
Ti preghiamo di buttare via tutti i nostri cd o di regalarli a qualcuno di più intelligente di te.
Nel caso decidessi di buttarli: il jewel box va nel bidone della plastica, il booklet in quello della carta mentre il cd va portato in un’oasi ecologica poiché di difficile smaltimento.”
Sangue e Merda e nessuna medaglia
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/5 - 20:55

La guerra di Berto

La guerra di Berto
[1916?]
Parole e musica di Berto Bernardini (?) e di alcuni suoi commilitoni, mentre combattevano nella Grande Guerra.
Berto era cugino di Maria Bernardini, informatrice di questo testo, e come lei originario di Pavana, frazione di Sambuca, sull'appennino pistoiese.
Testo e commento di Francesco Guccini trovati sulla rivista Il Cantastorie dell'agosto/novembre 1968.

« La guerra di Berto » fa parte di una serie di canti registrati la scorsa estate a Pavana, Pistoia; Pavana è un paese dell’Appennino tosco-emiliano, in posizione particolare nella valle del Limentra. Posto a circa trenta chilometri da Pistoia, si trova invece circondato da località bolognesi, e Porretta Terme, il primo centro di una certa importanza che si incontra, è a soli quattro chilometri. Le tradizioni popolari mostrano quindi spesso elementi di fusione tosco-emiliana, caratteristica riscontrabile specialmente nel dialetto.
Il... (Continues)
Benché sia un po’ confusa la mia mente
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/5 - 14:54
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Nexşe Mîrzo

Nexşe Mîrzo
[1997]
Nell'album intitolato “Dergüş”
Poi nella colonna sonora del documentario “La espalda del mundo”, diretto nel 2000 dal regista peruviano Javier Corcuera Andrino. Uno dei tre episodi del film è dedicato a Leyla Zana, scrittrice e parlamentare turca di etnia curda, più volte incarcerata dal governo di Ankara.
Kanya jorê cot kanî ne
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/4 - 23:23
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Immobili

Immobili
(2017)
dal nuovo album di Angela Baraldi, Tornano sempre
con Giorgio Canali, Vittoria Burattini (batterista dei Massimo Volume), Stewie Dalcol (Frigidaire Tango)
in questa canzone al basso Gianni Maroccolo

Lo scorrere continuo nella storia di vite spezzate e ammutolite dall’eterno conflitto che nessun progresso è riuscito a fermare: la guerra.
rockit
Erano anime in fila anime
(Continues)
2017/3/4 - 20:05
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Sabato

Sabato
dal disco "Domenica" (2014)

La voce è tratta dal documentario D'amore si vive diretto dal regista Silvano Agosti composto di interviste raccolte a Parma nei primi anni '80.

In questo spezzone Franck, un bambino di nove anni, descrive le prime esperienze sentimentali e sessuali e commenta l'atteggiamento degli adulti.
- Eh. Mi spiego con le mie parole
(Continues)
2017/3/4 - 18:12
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De la Tierra

De la Tierra
(2016)
con Gata Cattana
Album: The Blues

Sul finale citazione di un flamenco tradizionale.
Secuestraron a una mora y a España se la trajeron
(Continues)
2017/3/4 - 17:43
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Por eso mato

Por eso mato
Album: Dirty Bailarina (2010)


Hay una canción, ‘Por eso mato’, por la que te preguntará mucho la prensa, en la que mencionas la palabra “maricón” y “lesbiana” y además en el libreto “lesbiana” aparece con mayúsculas. ¿Por qué ese hincapié?

Aún no me lo ha preguntado nadie. Estoy loca por que me lo pregunten. Todas las letras en el libreto están hechas adrede, con más versos que en la propia canción. Son pensamientos, es como el diario de esta persona que escribe y hace conjeturas. Esa canción es un monólogo que te lleva a la conclusión de que el verde es el color del campeón, es la esperanza, el futuro… Vivimos en un mundo que lo único que hace es crear asesinos, crear hijos de puta, seres malvados… en esta situación lo único que se provoca es que nos levantemos contra el otro. En esta canción digo: “La religión es la mejor mentira para aplacar mi corazón mareado con todo tipo de entretenimiento”.... (Continues)
A la mierda las instituciones
(Continues)
2017/3/4 - 13:20
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Êxodo

Êxodo
2016
Horizonte

Lyrics: Teresa Salgueiro
Music: Teresa Salgueiro | RuiLobato, Óscar Torres, Marlon Valente | Graciano Caldeira

Internazionale
Numero 1194
3/9 marzo 2017

Playlist Pier Andrea Canei
Resistenza esoplanetaria

Teresa Salgueiro
Êxodo
La cantante dei MadreDeus in zona di guerra, tra raffiche di mitra, esplosioni e colonne di profughi.
Un lamento lirico alla ricerca di orizzonti di pace. Uno dei momenti più forti nel suo ultimo lavoro, O horizonte, in cui, scortata da un accordeon e pochi altri strumenti, ripercorre il mondo desolato dei migranti. Ha la memoria del fado, ma senza richiami alla tradizione se non nell’uso del portoghese, così naturalmente venato di toni malinconici. Toni che Salgueiro non asseconda mai troppo, opponendo una resistenza fatta di una sottile energia.
Aromas e flores
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/3/4 - 10:22
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Lisístrata

Lisístrata
(2015)
dall'EP "Anclas" del 2015

Si definiva "rappera di notte, poetessa di giorno e politologa a tratti", era considerata la nuova promessa dell'hip hop spagnolo, ma una malattia cardiaca se l'è portata via ieri, a soli 26 anni.

Ana Isabel García, andalusa, autrice di canzoni con una forte carica politica che mescolavano il linguaggio moderno del rap con la tradizione del flamenco, ci ha lasciato solo una manciata di canzoni (il suo primo album "Banzai" era previsto per la metà del 2017), tra cui questa interessante rivisitazione della Lisistrata, un vero e proprio manifesto politico femminista che cita la scrittrice Silvia Federici e il saggio Teoria di King Kong della scrittrice femminista francese Virginie Despentes.
Yo no camelo perfumes de Nina Ricci
(Continues)
2017/3/3 - 23:28
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Adios Berta Cáceres Flores

Adios Berta Cáceres Flores
Hoy dia 8 de Marzo 2016, el dia de la mujer en todo el mundo, dejo este homenaje, a una mujer valiente como ninguna, que lucho por los derechos humanos, por la naturaleza y el cosmos, gracias Berta!!!

Berta Isabel Cáceres Flores (Honduras, 4 marzo 1971, 1972 o 1973 – La Esperanza, 3 marzo 2016) è stata un'ambientalista e attivista honduregna.

Leader del popolo indigeno Lenca e co-fondatrice del Consiglio delle organizzazioni popolari ed indigene dell'Honduras (COPINH), è stata insignita di diversi premi, tra cui il Goldman Environmental Prize 2015, per la campagna di salvaguardia ambientale con cui è riuscita a evitare la costruzione di una diga sul Río Gualcarque,[6] considerato sacro dai Lenca, ad opera di una joint venture tra la compagnia honduregna DESA e la cinese Sinohydro, il più gran costruttore di dighe al mondo. Dopo anni di minacce, è stata assassinata nella sua casa da intrusi armati nelle prime ore del 3 marzo 2016.
Berta era esa mujer
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/3 - 22:32
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All We Need Is Peace and Love

All We Need Is Peace and Love
2016
People are Confusion
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/3 - 22:27
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Mandela Thanks

Mandela Thanks
Free Africa

Mandela hombre de gran corazon e inteligencia nos enseño a todos como trabajar por la paz y la libertad, gracias MANDELA POR TODO!!!
Mandela we always
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/3 - 22:12
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Jerusalén

Jerusalén
Desde aqui un grito por la paz...los pueblos no deben enfrentarse, ni por religiones ni por odios, solo deseo que reine el amor el respeto la igualdad y los derechos humanos, la tierra es de todos y hemos llegado a un punto que no se puede soportar, lleno de unas multinacionales que es como una grave enfermedad, los jovenes solo sueñan con marcas y cosas superfluas, que falta de entendimiento y cultura, asi no se puede vivir con tantas clases de personas que necesitan atencion y caridad y nadie las atiende, muy triste!
Jerusalén Jerusalén
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/3 - 22:05
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Minarets

Minarets
Album: Remember Two Things (1993)

Written about the persian gulf war (1990-1991), specifically how minarets were used to broadcast air raid sirens in baghdad, while americans sat safely in their living rooms watching the missile attacks on CNN like it was a fireworks show. The song reminds it wasn't a show, it was people dying.
Santa Maria choose your children
(Continues)
Contributed by Amy 2017/3/3 - 02:27
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Torino è la mia città

Torino è la mia città
[1982]
La canzone che dà il titolo al primo ed unico EP di questa band punk oi! Torinese composta da Tony (basso), Nico (batteria), Franco (chitarra) e Piero (voce). Prodotti da Giulio Tedeschi, pioniere della musica underground.
Piero è Piero Maccarino, scomparso prematuramente nel 1999. A lui gli Statuto dedicarono la loro “Fiore nel cemento”
Nico è Nicola Paparella, ovvero Papa Nico, poi percussionista negli Africa Unite

Torino è la mia città, la più “disoccupata” del nord Italia, con una percentuale che è esattamente la media del tasso di disoccupazione globale del paese...

Torino è la mia città, quella dove un quinto della ricchezza prodotta in un anno va nelle tasche di poco più del 3% della popolazione (almeno, stando a quello che costoro dichiarano...)

Torino è la mia città, quella dove circa 150.000 persone, oltre il 15% della popolazione, guadagnano meno di 1.000 euro al mese,... (Continues)
Crescer nella noia
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/2 - 22:01
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Primo Levi: Nulla rimane della scolara di Hiroshima

Primo Levi: Nulla rimane della scolara di Hiroshima
20 novembre 1978
Primo Levi, Ad ora incerta, Garzanti, Milano



Sadako Sasaki ( (佐々木禎子, Sasaki Sadako?); Hiroshima, 7 gennaio 1943 – Hiroshima, 25 ottobre 1955) fu una sopravvissuta al bombardamento atomico di Hiroshima del 6 agosto 1945.

La piccola Sadako si trovava a casa, a circa 1,7 chilometri di distanza dal luogo dell'esplosione. Crescendo divenne forte e atletica, ma nel 1954, all'età di undici anni, mentre si stava allenando per un'importante gara di corsa, fu colta da vertigini e cadde a terra. Le fu diagnosticata una grave forma di leucemia, conseguenza delle radiazioni della bomba atomica.

La sua migliore amica, Chizuko Hamamoto, le parlò di un'antica leggenda secondo cui, chi fosse riuscito a creare mille gru - uccello simbolo di lunga vita - con la tecnica dell'origami avrebbe potuto esprimere un desiderio. Chizuko stessa realizzò per lei la prima, Sadako continuò nella... (Continues)
Poiché l'angoscia di ciascuno è la nostra
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/2 - 11:09
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I didn't raise my boy to be a soldier

I didn't raise my boy to be a soldier
based on lyrics by Alfred Bryan
Hebrew version: Eli Bijaoui
Arabic translation: Shireen Daniel Music: Mika Danny

We would like to share with you Rana – Arab-Jewish women's choir's renewed version of the song "I didn't raise my boy to be a soldier" - the lyrics of which are based on a song that was written during World War 1 in the USA by Alfred Bryan and Al Piantadosi, with a new melody composed by Mika Danny. The song is sung in Hebrew, Arabic & English and has an option for subtitles in French, German, Spanish, Portuguese & Italian.
לא גידלתי את בני להיות חייל,
(Continues)
Contributed by Idan Toledano 2017/3/1 - 23:10
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Días y flores

Días y flores
[1974]
Parole e musica di Silvio Rodríguez
La canzone che dà il titolo al suo album del 1975
Testo trovato su Cancioneros.com

Come per L’œuf dur (La grasse matinée)‎ di Prévert, anche questi versi di Rodríguez mi hanno ricordato quelli della Carta d'identità del poeta palestinese ‎Mahmoud Darwish:

“…non odio nessuno e neppure rubo
ma quando mi affamano
mangio la carne del mio oppressore
attento alla mia fame,
attento alla mia rabbia.”
Si me levanto temprano,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/28 - 23:18
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Sueño con serpientes

Sueño con serpientes
[1974]
Parole e musica di Silvio Rodríguez
L'introduzione parlata è la versione spagnola di una strofa dalla “Kantate zu Lenins Todestag”, la “Cantata in morte di Lenin” di Bertolt Brecht e Hanns Eisler.
Nell'album di Silvio Rodríguez intitolato “Días y flores”, pubblicato nel 1975
Interpretata anche da Luis Eduardo Aute, Mercedes Sosa, León Gieco e Los Bunkers
Testo trovato su Cancioneros.com

Sul sito carusopascoski trovo una bella descrizione di questa canzone, messa in relazione con il 25 aprile e con Stefano Giaccone e i suoi Franti, mitico gruppo hardcore folk torinese degli anni 80:

Qui la storia di una delle più belle canzoni antifasciste che conosca, sulla forma più subdola e pericolosa di fascismo che si insinua anche nelle più celebrate democrazie: l’imperialismo. Buona liberazione!

Un pomeriggio d’estate, in un prato fresco dietro a una casa di campagna, ho ascoltato con... (Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/28 - 22:54
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El Aguante

El Aguante
(2014)
Album: MultiViral

“El Aguante” transporta a distintas regiones y matices a través de una canción que plantará bandera dentro de un espacio universal. Nos habla de ciencia, anatomía, la hambruna, las guerras, la represión, el racismo, los embates de la naturaleza, los fenómenos astrales, los modelos económicos, el abuso de poder, las dictaduras y las ejecuciones.

Sobre la canción, René dijo que “nace gracias a las influencias musicales celta-irlandesas. Irlanda tiene fama de ser un país lleno de tabernas (pubs) y de gente feliz, que trabaja duro, peculiarmente capaces de tolerar la bebida”.
Genius
Nacimos para aguantar lo que el cuerpo sostiene
(Continues)
2017/2/27 - 21:49
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Gloria

Gloria
(2015)
feat. Camila Moreno

Canzone dedicata a Gloria Lagos, giovane militante dei MIR (Movimiento de Izquierda Revolucionaria) madre di tre figli, arrestata nel 1974, violentata e uccisa dagli sbirri del regime di Pinochet mentre era al terzo mese di gravidanza.
Desespero, terror.
(Continues)
2017/2/26 - 22:19
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Maquinas sin dios

Maquinas sin dios
(2015)
Album: Mala Madre

“Aquí la búsqueda del sentido va por el lado más religioso, entregándole simbolismo a cosas y matándonos por ello. Un paganismo de lo ritual, lo natural, de entregarle un sentido al porvenir. “Yo vi la sangre, yo vi los cuerpos…” hace alusión a los 43 de México; traté de imaginar eso o lo que pasó en Auschwitz, ¿Cómo la humanidad logra hacer estas cosas? Yo prefiero ser, me considero, una maquina con Dios. Porque yo tuve una experiencia con Dios… y fue increíble, es algo que va más allá de la religión, es místico, es algo de una experiencia propia que va más allá de ti y logras sentirte parte de algo más grande, como la naturaleza o el universo”.

Camila Moreno
Todos los feos viven en mí
(Continues)
2017/2/26 - 21:48
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Libres y estupidos

Libres y estupidos
Primo singolo dal disco "Mala Madre" della cantautrice cilena (2015)

“Es una crítica a la sociedad, a los políticos. Me cuesta hablar de temas puntuales, pero refleja una sensación de todo, de las guerras, las dictaduras, de las opciones humanas que hemos tomado con nuestra libertad, ¿de verdad somos libres? Pero hacemos tantas estupideces, la guerra en Irak donde se mató a gente, la misma humanidad destruye las cosas tratándole de entregar un sentido a esa destrucción. Somos bastante estúpidos”.

Camila Moreno

Me pudro como un niño envejeciendo
(Continues)
2017/2/26 - 21:40
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Millones

Millones
(2009)
Album: Almismotiempo

“Millones”, canción de Camila Moreno, por la cual fue nominada a mejor canción alternativa en los grammy latino, es un tema que Camila lo canta con rabia, como un grito de confrontación hacia la “maquina”, que utiliza al pueblo manteniendolo vivo para su conveniencia, dejándolo morir cuando ya no lo necesita, haciendo creer a la multitud que son los salvadores.

Camila Moreno en el festiva del Huaso de Olmue dedicó la canción

“A la gente que cree que que puede
comprar todo con
dinero, incluso a un país”,


una clara alusión al empresario-presidente Sebastian Piñera, quien es además dueño de la estación de televisión “chilevisión” que trasmite el festival.

desde mi libertad
Una vida se apaga porque le estorba
(Continues)
2017/2/26 - 21:26
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Ciudadana del mundo

Ciudadana del mundo
Disco: Depura (2015)
feat Carmen Lienqueo
Somos las venas abiertas
(Continues)
2017/2/26 - 17:53
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Corrido de Donald Trump (El Donald de Alambre)

Corrido de Donald Trump (El Donald de Alambre)
Buenos días, señores,
(Continues)
Contributed by adriana 2017/2/26 - 10:14
Song Itineraries: Donald Trump
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Ke Sakihitin Awasis

Ke Sakihitin Awasis
[2015]

Album :POWER IN THE BLOOD

"Title is in the Cree language and it means “I love you, Baby.” I dedicate it to all the generations of Indigenous people who keep Native America alive in our hearts, in our cultures, and in our actions towards our most sacred mother, Nature."
He’s not like a stranger he’s more like a vision you’d seen
(Continues)
Contributed by adriana 2017/2/26 - 09:48
Song Itineraries: Native American Genocide
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The Uranium War

The Uranium War
[2015]

Album :POWER IN THE BLOOD

"A true story from within the American Indian movement.
This is a prequel to my other song “Bury My Heart at Wounded Knee,” and I dedicate it to the family of the late Anna Mae Aquash whom I mention in both songs. A real tragedy."
Ay ha ay ha yo Ho
(Continues)
Contributed by adriana 2017/2/26 - 09:37
Song Itineraries: Native American Genocide
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Marcha del ERP

Anonymous
La Marcha del ERP fue el himno oficial del Ejército Revolucionario del Pueblo (más conocido por su abreviatura "ERP") grupo guerrillero y estructura militar del Partido Revolucionario de los Trabajadores, liderado por Mario Roberto Santucho, en la Argentina, durante los años 1970.
Por las sendas argentinas
(Continues)
Contributed by adriana 2017/2/25 - 10:11
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Eredi della Sconfitta

Eredi della Sconfitta
Eredi della Sconfitta può sembrare un titolo pessimista e disilluso: nulla di più lontano dal vero. Fronte Unico parte da una considerazione realista: l’antagonismo italiano del 2017 nasce dalle sconfitte di chi lo ha preceduto. Se ancora stiamo a parlare di femminismo, antifascismo, antisessismo e antirazzismo allora chi ci ha preceduto ha fallito. Ma forti di questo, possiamo continuare la lotta, ereditare la sconfitta passata di mano in mano dalla Resistenza al G8 di Genova per arrivare alla vittoria.
La titletrack che apre LP, infatti, parla proprio di questo, di chi sono le persone che ancora combattono per un mondo più giusto e della necessità di trasformare la sconfitta in vittoria. Figli della Resistenza e del revisionismo storico, della strategia della tensione e della violenza di Stato che non è mai stata processata che raccolgono e fanno tesoro degli errori delle generazioni che li hanno preceduti per combattere ancora finché non ci sarà più sconfitta.
Figli della Resistenza di una storia riscritta
(Continues)
Contributed by Stefano 2017/2/25 - 07:52
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I muri del ventuno

I muri del ventuno
Da un po' di tempo non è più inedita: è stata infatti pubblicata nella raccolta "Nevica sulla mia mano", nel 2013, in una versione dal vivo del 1976 che si sente comunque molto bene (cfr.: Nevica sulla mia mano)
Vito Vita 2017/2/25 - 04:26
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Rodeo

Rodeo
Da un po' di tempo non è più inedita: è stata infatti pubblicata nella raccolta "Nevica sulla mia mano", nel 2013, in una versione dal vivo del 1976 che si sente comunque molto bene (cfr.: Nevica sulla mia mano)
Vito Vita 2017/2/25 - 04:25
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Io non ti voto più

Io non ti voto più
2013
Oggi ho deciso,
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/24 - 15:40
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Senza dire niente (mio padre)

Senza dire niente (mio padre)
2012
Chi si accontenta muore

Dedicata al giornalista Beppe Alfano, vittima di mafia nel 1993
Mio padre entrava in camera la sera, mai la solita ora
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/24 - 15:38
Song Itineraries: Mafia and Mafias
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L'Air de la Bêtise

L'Air de la Bêtise
He hum... Et si tout simplement l'auteur de la phrase mystérieuse sur l'Opéra Fantôme "La Vie Quotidienne" avait voulu faire une métaphore plaisante, inscrivant un air qui traite de la bêtise dans la vie quotidienne, où effectivement on rencontre souvent la bêtise ? A travers l'image d'un opéra inventé pour la circonstance et perceptible seulement par les lecteurs avisés ?
Avant d'enfourcher un cheval fougueux, s'assurer qu'il est bien équipé de brides et de mors. Autre métaphore.
Quant aux ânes....ils ne s'appellent pas tous Martin.
Michel 2017/2/24 - 09:52
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Gelato in febbraio

Gelato in febbraio
2010
Storie di non lavoro

E’ la sera del 23 Febbraio 1986. Luca ed un amico, giovani militanti e studenti universitari non ancora ventenni, stanno correndo per prendere la filovia in Piazzale Lugano, quartiere Bovisa di Milano. In un altro punto della stessa piazza, alcune persone discutono prima con calma e poi sempre più animatamente e scoppia una rissa. Una delle persone coinvolte è un agente fuori servizio in forza alla Digos. La rissa è un susseguirsi di pestaggi e discussioni e dopo oltre quindici minuti finisce senza che l’agente chiami rinforzi. Due delle persone coinvolte fuggono in auto ed il poliziotto incapace di affrontare la situazione con la ragione e l’autorità richieste, estrae la sua pistola d’ordinanza ed in posizione di tiro, facendo arbitrariamente e illegittimamente uso delle armi, spara ad altezza d’uomo per colpire i fuggitivi. Uno dei proiettili ferisce a morte... (Continues)
23 di febbraio, piazzale Lugano,
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/2/24 - 07:04

Soffriamo! Ne' giorni che il popolo langue (Inno anarchico)

Soffriamo! Ne' giorni che il popolo langue (Inno anarchico)
[1878]
Sapevamo già che Giovanni Pascoli compose un'ode all'anarchico Passannante, sfortunato attentatore di Umberto I nel 1878, la cui missione fu portata a termine da Gaetano Bresci una ventina d'anni dopo... Quel sentimento di solidarietà con il mancato regicida, poi fatto marcire in carcere, costò a Pascoli qualche settimana di galera ma il suo componimento non sopravvisse se non nel verso «Con la berretta d'un cuoco faremo una bandiera», con riferimento ad uno dei mestieri praticati dal Passannante...

Ignoravo però completamente che il Pascoli in quello stesso 1878 compose per l'Internazionale anarchica un inno che invece ci è giunto. Lo ha scoperto una decina d'anni fa Elisabetta Graziosi, studiosa dell'Università di Bologna, scartabellando tra i volumi della biblioteca di palazzo Filomarino a Napoli, dove visse quel Benedetto Croce che di Pascoli era stato un detrattore e che in... (Continues)
Soffriamo! Ne’ giorni che il popolo langue
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/23 - 22:46
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Lucio Battisti: Il nostro caro angelo

Lucio Battisti: Il nostro caro angelo
Quanto qualunquismo nelle parole di Riccardo. Stai muovendo le stesse critiche che venivano mosse a Mogol dalle femministe in quegli anni: l'essere misogino, reazionario, soppressore di coscienze e chi più ne ha più ne metta. Mogol attraverso le canzoni che tu hai citato (una minimissima parte dell'immensa teoria di "tipi" che ha messo in versi) non ha fatto altro che mettere in circolo, appunto, dei "tipi" di uomini e di donne, senza per forza apporre un giudizio preciso. Il sempliciotto, l'emancipata, il piccolo-borghese, la prostituta: sono tutti tipi che esprimono la contraddizione della società del tempo (caos e inquietudini cittadine contro la secolarità e la stabilità reazionaria della campagna, in cui sono sacrificati certi valori in favore di altri e viceversa). Sono idee tutt'altro che univoche o che sopiscono la capacità critica, ma anzi pongono interrogativi profondi su diverse... (Continues)
Stebre 2017/2/23 - 22:46
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Forty Acres And A Mule

Forty Acres And A Mule
Mi sa che il testo contribuito 10 anni fa vada un po' verificato...
B.B. 2017/2/22 - 21:52

Minaccia di chiusura: manifestazione a Cagliari

Minaccia di chiusura: manifestazione a Cagliari
[primi anni 70]
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog

Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994

Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Fiorirono i mandorli
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/22 - 13:18
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Sigue caminando

Sigue caminando
2014
Contratiempos

La terra sta diventando un deserto...
Dicen que en otro tiempo
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/22 - 11:25
Song Itineraries: War on Earth
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La serie dei numeri

La serie dei numeri
adattamento testi in francese di Étienne Roda-Gil.

LA SÉRIE DES NOMBRES
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/22 - 10:37
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A Torino, piazza San Carlo

Anonymous
Le prime due strofe sono sicuramente popolari, a Bergamo si cantano uguali ma dicendo a Venezia in Piazza San Marco.
Alberto 2017/2/22 - 09:28




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