Il giorno di San Patrizio
Il mondo delle Destre è talmente variegato che non si può generalizzare. Nel video sopra postato vedo una testa rasata con musica skinhead in sottofondo. Gli Antica Tradizione non c'entrano nulla con simili imbecilli. Paolo
2017/3/4 - 22:09
Μουσολίνι άλλαξε γνώμη
Che bello che anche in Italia si parli di Markos Vamvakaris e dell'antifascismo greco, che è da sempre, e tutt'oggi, valore molto sentito e condiviso (porcate tipo Alba Dorata a parte...)
2017/3/4 - 21:12
Immobili
(2017)
dal nuovo album di Angela Baraldi, Tornano sempre
con Giorgio Canali, Vittoria Burattini (batterista dei Massimo Volume), Stewie Dalcol (Frigidaire Tango)
in questa canzone al basso Gianni Maroccolo
Lo scorrere continuo nella storia di vite spezzate e ammutolite dall’eterno conflitto che nessun progresso è riuscito a fermare: la guerra.
rockit
dal nuovo album di Angela Baraldi, Tornano sempre
con Giorgio Canali, Vittoria Burattini (batterista dei Massimo Volume), Stewie Dalcol (Frigidaire Tango)
in questa canzone al basso Gianni Maroccolo
Lo scorrere continuo nella storia di vite spezzate e ammutolite dall’eterno conflitto che nessun progresso è riuscito a fermare: la guerra.
rockit
Erano anime in fila anime
(Continues)
(Continues)
2017/3/4 - 20:05
Por eso mato
Album: Dirty Bailarina (2010)
Hay una canción, ‘Por eso mato’, por la que te preguntará mucho la prensa, en la que mencionas la palabra “maricón” y “lesbiana” y además en el libreto “lesbiana” aparece con mayúsculas. ¿Por qué ese hincapié?
Aún no me lo ha preguntado nadie. Estoy loca por que me lo pregunten. Todas las letras en el libreto están hechas adrede, con más versos que en la propia canción. Son pensamientos, es como el diario de esta persona que escribe y hace conjeturas. Esa canción es un monólogo que te lleva a la conclusión de que el verde es el color del campeón, es la esperanza, el futuro… Vivimos en un mundo que lo único que hace es crear asesinos, crear hijos de puta, seres malvados… en esta situación lo único que se provoca es que nos levantemos contra el otro. En esta canción digo: “La religión es la mejor mentira para aplacar mi corazón mareado con todo tipo de entretenimiento”.... (Continues)
Hay una canción, ‘Por eso mato’, por la que te preguntará mucho la prensa, en la que mencionas la palabra “maricón” y “lesbiana” y además en el libreto “lesbiana” aparece con mayúsculas. ¿Por qué ese hincapié?
Aún no me lo ha preguntado nadie. Estoy loca por que me lo pregunten. Todas las letras en el libreto están hechas adrede, con más versos que en la propia canción. Son pensamientos, es como el diario de esta persona que escribe y hace conjeturas. Esa canción es un monólogo que te lleva a la conclusión de que el verde es el color del campeón, es la esperanza, el futuro… Vivimos en un mundo que lo único que hace es crear asesinos, crear hijos de puta, seres malvados… en esta situación lo único que se provoca es que nos levantemos contra el otro. En esta canción digo: “La religión es la mejor mentira para aplacar mi corazón mareado con todo tipo de entretenimiento”.... (Continues)
A la mierda las instituciones
(Continues)
(Continues)
2017/3/4 - 13:20
Êxodo
2016
Horizonte
Lyrics: Teresa Salgueiro
Music: Teresa Salgueiro | RuiLobato, Óscar Torres, Marlon Valente | Graciano Caldeira
Horizonte
Lyrics: Teresa Salgueiro
Music: Teresa Salgueiro | RuiLobato, Óscar Torres, Marlon Valente | Graciano Caldeira
Internazionale
Numero 1194
3/9 marzo 2017
Playlist Pier Andrea Canei
Resistenza esoplanetaria
Teresa Salgueiro
Êxodo
La cantante dei MadreDeus in zona di guerra, tra raffiche di mitra, esplosioni e colonne di profughi.
Un lamento lirico alla ricerca di orizzonti di pace. Uno dei momenti più forti nel suo ultimo lavoro, O horizonte, in cui, scortata da un accordeon e pochi altri strumenti, ripercorre il mondo desolato dei migranti. Ha la memoria del fado, ma senza richiami alla tradizione se non nell’uso del portoghese, così naturalmente venato di toni malinconici. Toni che Salgueiro non asseconda mai troppo, opponendo una resistenza fatta di una sottile energia.
Numero 1194
3/9 marzo 2017
Playlist Pier Andrea Canei
Resistenza esoplanetaria
Teresa Salgueiro
Êxodo
La cantante dei MadreDeus in zona di guerra, tra raffiche di mitra, esplosioni e colonne di profughi.
Un lamento lirico alla ricerca di orizzonti di pace. Uno dei momenti più forti nel suo ultimo lavoro, O horizonte, in cui, scortata da un accordeon e pochi altri strumenti, ripercorre il mondo desolato dei migranti. Ha la memoria del fado, ma senza richiami alla tradizione se non nell’uso del portoghese, così naturalmente venato di toni malinconici. Toni che Salgueiro non asseconda mai troppo, opponendo una resistenza fatta di una sottile energia.
Aromas e flores
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/3/4 - 10:22
Uommene
Repubblica 3/02/2017
Musica, è morta a Genova Roberta Alloisio
La cantautrice stroncata in casa da un malore a 53 anni
É morta questa mattina, improvvisamente, Roberta Alloisio, cantautrice, attrice, targa Tenco nel 2011. Cinquantatré anni appena compiuti, una carriera artistica che la portava ad emergere sul piano nazionale, esponente di punta ed erede della scuola cantauatorale genovese, si trovava in casa con il marito, nella loro casa nel centro storico di Genova.
Il legame fortissimo con don Gallo, il suo impegno culturale che é stato anche azione sociale, l' instancabile collaborazione con il Suq di Carla Peirolero, la ricerca per aggiornare e far continuamente germinare l'alta tradizione musicale genovese, hanno incastonato Roberta Alloisio, sorella del cantautore Gian Piero, nel panorama artistico italiano. E adesso la cultura non solo genovese e ligure è in lutto profondissimo.
Musica, è morta a Genova Roberta Alloisio
La cantautrice stroncata in casa da un malore a 53 anni
É morta questa mattina, improvvisamente, Roberta Alloisio, cantautrice, attrice, targa Tenco nel 2011. Cinquantatré anni appena compiuti, una carriera artistica che la portava ad emergere sul piano nazionale, esponente di punta ed erede della scuola cantauatorale genovese, si trovava in casa con il marito, nella loro casa nel centro storico di Genova.
Il legame fortissimo con don Gallo, il suo impegno culturale che é stato anche azione sociale, l' instancabile collaborazione con il Suq di Carla Peirolero, la ricerca per aggiornare e far continuamente germinare l'alta tradizione musicale genovese, hanno incastonato Roberta Alloisio, sorella del cantautore Gian Piero, nel panorama artistico italiano. E adesso la cultura non solo genovese e ligure è in lutto profondissimo.
Dq82 2017/3/4 - 08:14
Lisístrata
(2015)
dall'EP "Anclas" del 2015
Si definiva "rappera di notte, poetessa di giorno e politologa a tratti", era considerata la nuova promessa dell'hip hop spagnolo, ma una malattia cardiaca se l'è portata via ieri, a soli 26 anni.
Ana Isabel García, andalusa, autrice di canzoni con una forte carica politica che mescolavano il linguaggio moderno del rap con la tradizione del flamenco, ci ha lasciato solo una manciata di canzoni (il suo primo album "Banzai" era previsto per la metà del 2017), tra cui questa interessante rivisitazione della Lisistrata, un vero e proprio manifesto politico femminista che cita la scrittrice Silvia Federici e il saggio Teoria di King Kong della scrittrice femminista francese Virginie Despentes.
dall'EP "Anclas" del 2015
Si definiva "rappera di notte, poetessa di giorno e politologa a tratti", era considerata la nuova promessa dell'hip hop spagnolo, ma una malattia cardiaca se l'è portata via ieri, a soli 26 anni.
Ana Isabel García, andalusa, autrice di canzoni con una forte carica politica che mescolavano il linguaggio moderno del rap con la tradizione del flamenco, ci ha lasciato solo una manciata di canzoni (il suo primo album "Banzai" era previsto per la metà del 2017), tra cui questa interessante rivisitazione della Lisistrata, un vero e proprio manifesto politico femminista che cita la scrittrice Silvia Federici e il saggio Teoria di King Kong della scrittrice femminista francese Virginie Despentes.
Yo no camelo perfumes de Nina Ricci
(Continues)
(Continues)
2017/3/3 - 23:28
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Adios Berta Cáceres Flores
Hoy dia 8 de Marzo 2016, el dia de la mujer en todo el mundo, dejo este homenaje, a una mujer valiente como ninguna, que lucho por los derechos humanos, por la naturaleza y el cosmos, gracias Berta!!!
Berta Isabel Cáceres Flores (Honduras, 4 marzo 1971, 1972 o 1973 – La Esperanza, 3 marzo 2016) è stata un'ambientalista e attivista honduregna.
Leader del popolo indigeno Lenca e co-fondatrice del Consiglio delle organizzazioni popolari ed indigene dell'Honduras (COPINH), è stata insignita di diversi premi, tra cui il Goldman Environmental Prize 2015, per la campagna di salvaguardia ambientale con cui è riuscita a evitare la costruzione di una diga sul Río Gualcarque,[6] considerato sacro dai Lenca, ad opera di una joint venture tra la compagnia honduregna DESA e la cinese Sinohydro, il più gran costruttore di dighe al mondo. Dopo anni di minacce, è stata assassinata nella sua casa da intrusi armati nelle prime ore del 3 marzo 2016.
Berta Isabel Cáceres Flores (Honduras, 4 marzo 1971, 1972 o 1973 – La Esperanza, 3 marzo 2016) è stata un'ambientalista e attivista honduregna.
Leader del popolo indigeno Lenca e co-fondatrice del Consiglio delle organizzazioni popolari ed indigene dell'Honduras (COPINH), è stata insignita di diversi premi, tra cui il Goldman Environmental Prize 2015, per la campagna di salvaguardia ambientale con cui è riuscita a evitare la costruzione di una diga sul Río Gualcarque,[6] considerato sacro dai Lenca, ad opera di una joint venture tra la compagnia honduregna DESA e la cinese Sinohydro, il più gran costruttore di dighe al mondo. Dopo anni di minacce, è stata assassinata nella sua casa da intrusi armati nelle prime ore del 3 marzo 2016.
Berta era esa mujer
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/3 - 22:32
All We Need Is Peace and Love
2016
People are Confusion
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/3 - 22:27
Mandela Thanks
Free Africa
Mandela hombre de gran corazon e inteligencia nos enseño a todos como trabajar por la paz y la libertad, gracias MANDELA POR TODO!!!
Mandela hombre de gran corazon e inteligencia nos enseño a todos como trabajar por la paz y la libertad, gracias MANDELA POR TODO!!!
Mandela we always
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/3 - 22:12
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Jerusalén
Desde aqui un grito por la paz...los pueblos no deben enfrentarse, ni por religiones ni por odios, solo deseo que reine el amor el respeto la igualdad y los derechos humanos, la tierra es de todos y hemos llegado a un punto que no se puede soportar, lleno de unas multinacionales que es como una grave enfermedad, los jovenes solo sueñan con marcas y cosas superfluas, que falta de entendimiento y cultura, asi no se puede vivir con tantas clases de personas que necesitan atencion y caridad y nadie las atiende, muy triste!
Jerusalén Jerusalén
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/3 - 22:05
Minarets
Album: Remember Two Things (1993)
Written about the persian gulf war (1990-1991), specifically how minarets were used to broadcast air raid sirens in baghdad, while americans sat safely in their living rooms watching the missile attacks on CNN like it was a fireworks show. The song reminds it wasn't a show, it was people dying.
Written about the persian gulf war (1990-1991), specifically how minarets were used to broadcast air raid sirens in baghdad, while americans sat safely in their living rooms watching the missile attacks on CNN like it was a fireworks show. The song reminds it wasn't a show, it was people dying.
Santa Maria choose your children
(Continues)
(Continues)
Contributed by Amy 2017/3/3 - 02:27
חד גדיא
Hebrew version: Chava Alberstein
Arabic translation: Yusef Asfour & Shireen Daniel
Arabic translation: Yusef Asfour & Shireen Daniel
דזַבִּין אַבָּא בִּתרֵי זוּזֵי
(Continues)
(Continues)
Contributed by Idan Toledano 2017/3/2 - 23:20
Torino è la mia città
[1982]
La canzone che dà il titolo al primo ed unico EP di questa band punk oi! Torinese composta da Tony (basso), Nico (batteria), Franco (chitarra) e Piero (voce). Prodotti da Giulio Tedeschi, pioniere della musica underground.
Piero è Piero Maccarino, scomparso prematuramente nel 1999. A lui gli Statuto dedicarono la loro “Fiore nel cemento”
Nico è Nicola Paparella, ovvero Papa Nico, poi percussionista negli Africa Unite
Torino è la mia città, la più “disoccupata” del nord Italia, con una percentuale che è esattamente la media del tasso di disoccupazione globale del paese...
Torino è la mia città, quella dove un quinto della ricchezza prodotta in un anno va nelle tasche di poco più del 3% della popolazione (almeno, stando a quello che costoro dichiarano...)
Torino è la mia città, quella dove circa 150.000 persone, oltre il 15% della popolazione, guadagnano meno di 1.000 euro al mese,... (Continues)
La canzone che dà il titolo al primo ed unico EP di questa band punk oi! Torinese composta da Tony (basso), Nico (batteria), Franco (chitarra) e Piero (voce). Prodotti da Giulio Tedeschi, pioniere della musica underground.
Piero è Piero Maccarino, scomparso prematuramente nel 1999. A lui gli Statuto dedicarono la loro “Fiore nel cemento”
Nico è Nicola Paparella, ovvero Papa Nico, poi percussionista negli Africa Unite
Torino è la mia città, la più “disoccupata” del nord Italia, con una percentuale che è esattamente la media del tasso di disoccupazione globale del paese...
Torino è la mia città, quella dove un quinto della ricchezza prodotta in un anno va nelle tasche di poco più del 3% della popolazione (almeno, stando a quello che costoro dichiarano...)
Torino è la mia città, quella dove circa 150.000 persone, oltre il 15% della popolazione, guadagnano meno di 1.000 euro al mese,... (Continues)
Crescer nella noia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/2 - 22:01
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery, War on Earth
Menez Daou
dq82 e Riccardo, lo sapevate che Loran ha vissuto per ben tredici anni in una comunità alternativa in Italia? Si è stabilito nel Finistère all'inizio degli anni duemila autodefinendosi "futuro rifugiato politico in una regione in resistenza". Sarà forse anche per questo che Bella Ciao fu cantata mescolando bretone, francese e italiano: certo che unita alla melodia di Kan Bale An ARB di Glenmor suonata da bombarda e biniou, a mo' di inno anarco-punk, mentre l'anziana Louise Ebrel seduta li vicino, li stava ad ascoltare prima di cantare Dans Gwadek in omaggio a sua madre e alle sue care, famose ziette, les Soeurs Goadec, mi fa comunque un certo effetto...
Flavio Poltronieri 2017/3/2 - 21:09
C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
Gianluca Spirito e i Ned Ludd tutti hanno ormai stretto una grande amicizia e una collaborazione artistica con i Gang. Negli ultimi anni avranno suonato insieme più di una decina di volte; Gianluca è stato anche in tour coi Gang. Domenica scorsa in occasione della presentazione del nuovo album dei Gang, Gianluca ha presentato la sua "Calibro 77". La prima canzone che ha presentato è questa.
dq82 2017/3/2 - 09:30
Che il Mediterraneo sia
Bellissima!!!!!!!
Corroborante!!!!
Piena!!
Corposa!!!!
Corroborante!!!!
Piena!!
Corposa!!!!
Maria teresa 2017/3/1 - 21:06
Les Ambassadrices
Le Rêve oublié
Après le Rêve de Guillaume, premier tome des Histoires d’Allemagne, le second tome intitulé : Le Rêve de Weimar, le troisième intitulé Le Rêve d’Adolf, voici un autre livre de Marco Valdo M.I. : il s’intitule le Rêve oublié et couvre les années 1946 à 1963, les années où une Allemagne, toujours sous le choc du Millénaire avorté, divisée et désillusionnée essaye de se réconcilier avec le monde. Une période difficile qui commence dans les ruines et la honte et qui finit dans les confortables habitudes retrouvées des uns et les premières révoltes des générations d’après.
Ce qu’il faut absolument dire ici, ce qui mérite d’être dit et souligné ici, c’est que sans les Chansons contre la Guerre (CCG), cette édition papier n’aurait sans doute jamais existé puisque toutes les chansons et tous les textes (ou presque) qui y figurent viennent en droite ligne des C.C.G. Ils y ont été... (Continues)
Marco Valdo M.I. 2017/3/1 - 19:06
Corazón maldito
non so lo spagnolo ma ho imparato a memoria questa canzone tanti anni fa accompagnandomi con la chitarra. ho sempre pensato che "tu me desvelas" fosse riferito alla "carabela" e quindi fosse una sorta di"come la caravella nella tempesta tu mi strappi le vele" e contemporaneamente "mi svegli. Puó essere?
2017/3/1 - 12:11
Días y flores
[1974]
Parole e musica di Silvio Rodríguez
La canzone che dà il titolo al suo album del 1975
Testo trovato su Cancioneros.com
Come per L’œuf dur (La grasse matinée) di Prévert, anche questi versi di Rodríguez mi hanno ricordato quelli della Carta d'identità del poeta palestinese Mahmoud Darwish:
Parole e musica di Silvio Rodríguez
La canzone che dà il titolo al suo album del 1975
Testo trovato su Cancioneros.com
Come per L’œuf dur (La grasse matinée) di Prévert, anche questi versi di Rodríguez mi hanno ricordato quelli della Carta d'identità del poeta palestinese Mahmoud Darwish:
“…non odio nessuno e neppure rubo
ma quando mi affamano
mangio la carne del mio oppressore
attento alla mia fame,
attento alla mia rabbia.”
ma quando mi affamano
mangio la carne del mio oppressore
attento alla mia fame,
attento alla mia rabbia.”
Si me levanto temprano,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/28 - 23:18
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Sueño con serpientes
[1974]
Parole e musica di Silvio Rodríguez
L'introduzione parlata è la versione spagnola di una strofa dalla “Kantate zu Lenins Todestag”, la “Cantata in morte di Lenin” di Bertolt Brecht e Hanns Eisler.
Nell'album di Silvio Rodríguez intitolato “Días y flores”, pubblicato nel 1975
Interpretata anche da Luis Eduardo Aute, Mercedes Sosa, León Gieco e Los Bunkers
Testo trovato su Cancioneros.com
Sul sito carusopascoski trovo una bella descrizione di questa canzone, messa in relazione con il 25 aprile e con Stefano Giaccone e i suoi Franti, mitico gruppo hardcore folk torinese degli anni 80:
Qui la storia di una delle più belle canzoni antifasciste che conosca, sulla forma più subdola e pericolosa di fascismo che si insinua anche nelle più celebrate democrazie: l’imperialismo. Buona liberazione!
Un pomeriggio d’estate, in un prato fresco dietro a una casa di campagna, ho ascoltato con... (Continues)
Parole e musica di Silvio Rodríguez
L'introduzione parlata è la versione spagnola di una strofa dalla “Kantate zu Lenins Todestag”, la “Cantata in morte di Lenin” di Bertolt Brecht e Hanns Eisler.
Nell'album di Silvio Rodríguez intitolato “Días y flores”, pubblicato nel 1975
Interpretata anche da Luis Eduardo Aute, Mercedes Sosa, León Gieco e Los Bunkers
Testo trovato su Cancioneros.com
Sul sito carusopascoski trovo una bella descrizione di questa canzone, messa in relazione con il 25 aprile e con Stefano Giaccone e i suoi Franti, mitico gruppo hardcore folk torinese degli anni 80:
Qui la storia di una delle più belle canzoni antifasciste che conosca, sulla forma più subdola e pericolosa di fascismo che si insinua anche nelle più celebrate democrazie: l’imperialismo. Buona liberazione!
Un pomeriggio d’estate, in un prato fresco dietro a una casa di campagna, ho ascoltato con... (Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/28 - 22:54
Die Dummheit
Chanson allemande – Die Dummheit – Erika Mann – 1934
Poème d’Erika et Klaus Mann
Musique de Magnus Henning (1904-1995), compositeur et pianiste bavarois
Dans le spectacle de cabaret intitulé « Die Pfeffermühle », « le Moulin à poivre », imaginé par Erika et Klaus Mann, avec la collaboration de Walter Mehring et de Wolfgang Koeppen, et interprété par la même Erika, son amie Therese Giehse et d’autres acteurs et de danseurs (Lotte Goslar, Sybille Schloß, Cilli Wang et Igor Pahlen.)
Zurich, 1er janvier 1934. C’est le premier anniversaire du « Moulin à Poivre ». La famille Mann a fui l'année précédente l’Allemagne et Erika rencontre un succès avec son Kabarett anti-nazi en tournée en Europe … Le rideau s’ouvre et voici Erika qui introduit le spectacle en chantant la chanson Kälte – FROID. Puis apparaît sur scène Thérèse Giehse, debout sur un piédestal, un bras levé comme certaines statues... (Continues)
Poème d’Erika et Klaus Mann
Musique de Magnus Henning (1904-1995), compositeur et pianiste bavarois
Dans le spectacle de cabaret intitulé « Die Pfeffermühle », « le Moulin à poivre », imaginé par Erika et Klaus Mann, avec la collaboration de Walter Mehring et de Wolfgang Koeppen, et interprété par la même Erika, son amie Therese Giehse et d’autres acteurs et de danseurs (Lotte Goslar, Sybille Schloß, Cilli Wang et Igor Pahlen.)
Zurich, 1er janvier 1934. C’est le premier anniversaire du « Moulin à Poivre ». La famille Mann a fui l'année précédente l’Allemagne et Erika rencontre un succès avec son Kabarett anti-nazi en tournée en Europe … Le rideau s’ouvre et voici Erika qui introduit le spectacle en chantant la chanson Kälte – FROID. Puis apparaît sur scène Thérèse Giehse, debout sur un piédestal, un bras levé comme certaines statues... (Continues)
LA BÊTISE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/2/28 - 22:17
Hañvezh ar bonedoù ruz
Anche "Gwerz Goulven Salaun" dal cd "Portraits" descrive la rivolta dei “berretti rossi”, che iniziata con questo rintocco di campane, alla fine costò la vita a 30.000 Bretoni.
Flavio Poltronieri 2017/2/28 - 19:45
Prince qu'en mains tenez
Il titolo del disco è l'enfatico recitato posto a conclusione del medesimo con accompagnamento musicale dei Tri Yann è opera dello scrittore nantese Morvan Lebesque. Trattasi di un piccolo estratto da pagina 18 (qui sotto tradotto in italiano) del libro "Comment Peut-On Etre Breton?" pubblicato sei anni prima, nel 1970 e sottotitolato "Essai sur la démocratie française". Qui il giornalista-scrittore si interroga sull'esistenza di una reale democrazia francese nel momento in cui non vengono rispettate e addirittura sono oppresse culturalmente le minoranze e auspica un'Europa che raggruppi i veri popoli che la costituiscono. Vengono rievocati dapprima la vergogna e in seguito l'onore di essere bretoni. I Tri Yann hanno fatto di questo testo un po' il loro manifesto. Vorrei ricordare che Nantes (Naoned) si trova nel dipartimento della Loira Atlantica, non nella Bretagna geografica, bensì in... (Continues)
Flavio Poltronieri 2017/2/28 - 19:23
Dans l'cul (Chant national des evadés de guerre)
super ! J'aimerais bien la chanter pour certains aujourd'hui.....
2017/2/28 - 17:46
Gwerz ar vezhinerien
Caro Riccardo, aggiungo che l'autore Bernez Tangi aveva cantato Plac'h Landelo nel 1990 nella cassetta audio intitolata KEST AL LEC'H e in seguito l'ha riproposta nel 2009 nel cd LAPOUS AN TAN.
Flavio Poltronieri 2017/2/28 - 04:37
Pierre de Grenoble
la canzone è interpretata nel 2014 anche dal gruppo Sourdeline nel cd in edizione limitata "Sourdeline & Friends"
Etichetta:
Reverb Worship – RW 261
Etichetta:
Reverb Worship – RW 261
Flavio Poltronieri 2017/2/28 - 04:20
El Aguante
(2014)
Album: MultiViral
“El Aguante” transporta a distintas regiones y matices a través de una canción que plantará bandera dentro de un espacio universal. Nos habla de ciencia, anatomía, la hambruna, las guerras, la represión, el racismo, los embates de la naturaleza, los fenómenos astrales, los modelos económicos, el abuso de poder, las dictaduras y las ejecuciones.
Sobre la canción, René dijo que “nace gracias a las influencias musicales celta-irlandesas. Irlanda tiene fama de ser un país lleno de tabernas (pubs) y de gente feliz, que trabaja duro, peculiarmente capaces de tolerar la bebida”.
Genius
Album: MultiViral
“El Aguante” transporta a distintas regiones y matices a través de una canción que plantará bandera dentro de un espacio universal. Nos habla de ciencia, anatomía, la hambruna, las guerras, la represión, el racismo, los embates de la naturaleza, los fenómenos astrales, los modelos económicos, el abuso de poder, las dictaduras y las ejecuciones.
Sobre la canción, René dijo que “nace gracias a las influencias musicales celta-irlandesas. Irlanda tiene fama de ser un país lleno de tabernas (pubs) y de gente feliz, que trabaja duro, peculiarmente capaces de tolerar la bebida”.
Genius
Nacimos para aguantar lo que el cuerpo sostiene
(Continues)
(Continues)
2017/2/27 - 21:49
Run and Hide
Questa canzone vuol essere una canzone contro ogni tipo di guerra, anche se è stata immaginata nei panni di un iracheno costretto ad affrontare ogni giorno della sua vita pericoli tremendi. Volendo trasportarla ai giorni nostri, potrebbe essere immaginata nei panni di un siriano. Sconfiggere la guerra sarebbe la vittoria più grande dell'umanità.
Alessandro 2017/2/27 - 19:37
La casa in riva al mare
Un tuffo di struggente nostalgia - per me - nel passato, con una dolcissima Fiorella, voce e persona adorabile
Abi52 2017/2/27 - 19:26
Катюша
CURDO (KURMANJI)/KURDISH (KURMANJI)
da lyricstranslate.com
da lyricstranslate.com
Katyûşa
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/27 - 16:52
Катюша
CURDO (SORANI)/KURDISH (SORANI)
da lyricstranslate.com
da lyricstranslate.com
کاتیوشا
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/27 - 16:50
Gloria
(2015)
feat. Camila Moreno
Canzone dedicata a Gloria Lagos, giovane militante dei MIR (Movimiento de Izquierda Revolucionaria) madre di tre figli, arrestata nel 1974, violentata e uccisa dagli sbirri del regime di Pinochet mentre era al terzo mese di gravidanza.
feat. Camila Moreno
Canzone dedicata a Gloria Lagos, giovane militante dei MIR (Movimiento de Izquierda Revolucionaria) madre di tre figli, arrestata nel 1974, violentata e uccisa dagli sbirri del regime di Pinochet mentre era al terzo mese di gravidanza.
Desespero, terror.
(Continues)
(Continues)
2017/2/26 - 22:19
Maquinas sin dios
(2015)
Album: Mala Madre
Album: Mala Madre
“Aquí la búsqueda del sentido va por el lado más religioso, entregándole simbolismo a cosas y matándonos por ello. Un paganismo de lo ritual, lo natural, de entregarle un sentido al porvenir. “Yo vi la sangre, yo vi los cuerpos…” hace alusión a los 43 de México; traté de imaginar eso o lo que pasó en Auschwitz, ¿Cómo la humanidad logra hacer estas cosas? Yo prefiero ser, me considero, una maquina con Dios. Porque yo tuve una experiencia con Dios… y fue increíble, es algo que va más allá de la religión, es místico, es algo de una experiencia propia que va más allá de ti y logras sentirte parte de algo más grande, como la naturaleza o el universo”.
Camila Moreno
Camila Moreno
Todos los feos viven en mí
(Continues)
(Continues)
2017/2/26 - 21:48
Катюша
A proposito della parodia italiana non è goliardica in origine, ma nasce nel 1941 con le truppe dello CSIR e poi.dell'ARMIR. La versione originale riporta in tutte le stofe Katiusha, e altre strofe, come
O Katusha, scavagli la fossa,
Gliel'han date le Camicie Nere,
Gliel'han date a colpi di pugnal
O Katusha, scavagli la fossa,
Gliel'han date le Camicie Nere,
Gliel'han date a colpi di pugnal
Ambrogio Ghisolfa 2017/2/26 - 21:46
Libres y estupidos
Primo singolo dal disco "Mala Madre" della cantautrice cilena (2015)
“Es una crítica a la sociedad, a los políticos. Me cuesta hablar de temas puntuales, pero refleja una sensación de todo, de las guerras, las dictaduras, de las opciones humanas que hemos tomado con nuestra libertad, ¿de verdad somos libres? Pero hacemos tantas estupideces, la guerra en Irak donde se mató a gente, la misma humanidad destruye las cosas tratándole de entregar un sentido a esa destrucción. Somos bastante estúpidos”.
Camila Moreno
Camila Moreno
Me pudro como un niño envejeciendo
(Continues)
(Continues)
2017/2/26 - 21:40
Millones
(2009)
Album: Almismotiempo
“Millones”, canción de Camila Moreno, por la cual fue nominada a mejor canción alternativa en los grammy latino, es un tema que Camila lo canta con rabia, como un grito de confrontación hacia la “maquina”, que utiliza al pueblo manteniendolo vivo para su conveniencia, dejándolo morir cuando ya no lo necesita, haciendo creer a la multitud que son los salvadores.
Camila Moreno en el festiva del Huaso de Olmue dedicó la canción
una clara alusión al empresario-presidente Sebastian Piñera, quien es además dueño de la estación de televisión “chilevisión” que trasmite el festival.
desde mi libertad
Album: Almismotiempo
“Millones”, canción de Camila Moreno, por la cual fue nominada a mejor canción alternativa en los grammy latino, es un tema que Camila lo canta con rabia, como un grito de confrontación hacia la “maquina”, que utiliza al pueblo manteniendolo vivo para su conveniencia, dejándolo morir cuando ya no lo necesita, haciendo creer a la multitud que son los salvadores.
Camila Moreno en el festiva del Huaso de Olmue dedicó la canción
“A la gente que cree que que puede
comprar todo con
dinero, incluso a un país”,
comprar todo con
dinero, incluso a un país”,
una clara alusión al empresario-presidente Sebastian Piñera, quien es además dueño de la estación de televisión “chilevisión” que trasmite el festival.
desde mi libertad
Una vida se apaga porque le estorba
(Continues)
(Continues)
2017/2/26 - 21:26
Nevermind
C'è anche una bellissima foto in bianco e nero che non sono in grado di inviarvi nel post del 27 Novembre 2016 by DrHGuy su cohencentric.
When Leonard Cohen Was “The only tourist in Havana”
Come, my brothers,
let us govern Canada,
let us find our serious heads,
let us dump asbestos on the White House,
let us make the French talk English,
not only here but everywhere,
let us torture the Senate individually
until they confess,
let us purge the New Party,
let us encourage the dark races
so they’ll be lenient
when they take over,
let us make the CBC talk English,
let us all lean in one direction
and float down
to the coast of Florida,
let us have tourism,
let us flirt with the enemy,
let us smelt pig-iron in our back yards,
let us sell snow
to under-developed nations,
(It is true one of our national leaders
was a Roman Catholic?)
let us terrorize Alaska,
let us unite
Church... (Continues)
When Leonard Cohen Was “The only tourist in Havana”
Come, my brothers,
let us govern Canada,
let us find our serious heads,
let us dump asbestos on the White House,
let us make the French talk English,
not only here but everywhere,
let us torture the Senate individually
until they confess,
let us purge the New Party,
let us encourage the dark races
so they’ll be lenient
when they take over,
let us make the CBC talk English,
let us all lean in one direction
and float down
to the coast of Florida,
let us have tourism,
let us flirt with the enemy,
let us smelt pig-iron in our back yards,
let us sell snow
to under-developed nations,
(It is true one of our national leaders
was a Roman Catholic?)
let us terrorize Alaska,
let us unite
Church... (Continues)
Flavio Poltronieri 2017/2/26 - 21:04
Ciudadana del mundo
Disco: Depura (2015)
feat Carmen Lienqueo
feat Carmen Lienqueo
Somos las venas abiertas
(Continues)
(Continues)
2017/2/26 - 17:53
La complainte du coureur de bois
Caro Riccardo, fatto interessante e credo abbastanza inedito è che la foto della copertina sia presa da un vagone originale dell'Orient-Express, presso il Musée du chemin de fer (SNCF) e che il personaggio che rappresenta il nostro caro Adélard altro non è che un manichino di cera raffigurante Gesù e recuperato dal Museo Grevin, che si trova in Boulevard Montmartre a Parigi.
Flavio Poltronieri 2017/2/26 - 11:30
La fiancée du timbalier
Caro Riccardo, vorei contribuire ricordando che la scelta di musicare una poesia del padre del Romanticismo francese Victor Hugo, non era del tutto casuale: ne "Les Orientales" pubblicato nel 1829, figurano parecchie ballate nello stile dei canti popolari.
Per questa interpretazione i Malicorne si affidarono ad un arrangiatore esterno, Jean-Daniel Mercier, che introdusse ottoni e percussioni pieni di vigore. Il gruppo suona un po' "progressive" e sono evidenti i richiami all'aria di Alison Gross degli altrettanto immensi Steeleye Span.
Per questa interpretazione i Malicorne si affidarono ad un arrangiatore esterno, Jean-Daniel Mercier, che introdusse ottoni e percussioni pieni di vigore. Il gruppo suona un po' "progressive" e sono evidenti i richiami all'aria di Alison Gross degli altrettanto immensi Steeleye Span.
Flavio Poltronieri 2017/2/26 - 11:05
La fille aux chansons, ou Marion s'y promène [Isabeau s'y promène; Sur le bord de l'eau et alia]
Caro Riccardo, sono molto affezionato a questo brano, non vorrei sbagliarmi ma credo sia stato addirittura il primo che ho ascoltato del gruppo, capivo poco in quel tempo del francese ma fu un bene, perchè quando si è ragazzi l'immaginazione vola a mille....mi ero convinto allora che fosse un ratto piratesco, l'interpretazione dei Malicorne mi seduceva più di tutte le altre canzoni anche se la musica era veramente gracile rispetto a molte delle loro interpretazioni.
E' molto curioso il ricordo di Laurent Vercambre al proposito, più o meno lui raccontò: registrammo in quattro l'accompagnamento ritmico di Marion, una penitenza di quindici strofe con accordi iper-lenti che non finiva mai. Quando finalmente terminammo, riscoltando il risultato, ci rendemmo conto costernati che c'era uno spazio vuoto, un respiro un po' più lungo, un leggero ritardo sull'accordo che seguiva...non era possibile... (Continues)
E' molto curioso il ricordo di Laurent Vercambre al proposito, più o meno lui raccontò: registrammo in quattro l'accompagnamento ritmico di Marion, una penitenza di quindici strofe con accordi iper-lenti che non finiva mai. Quando finalmente terminammo, riscoltando il risultato, ci rendemmo conto costernati che c'era uno spazio vuoto, un respiro un po' più lungo, un leggero ritardo sull'accordo che seguiva...non era possibile... (Continues)
Flavio Poltronieri 2017/2/26 - 10:47
Ke Sakihitin Awasis
[2015]
Album :POWER IN THE BLOOD
"Title is in the Cree language and it means “I love you, Baby.” I dedicate it to all the generations of Indigenous people who keep Native America alive in our hearts, in our cultures, and in our actions towards our most sacred mother, Nature."
Album :POWER IN THE BLOOD
"Title is in the Cree language and it means “I love you, Baby.” I dedicate it to all the generations of Indigenous people who keep Native America alive in our hearts, in our cultures, and in our actions towards our most sacred mother, Nature."
He’s not like a stranger he’s more like a vision you’d seen
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2017/2/26 - 09:48
Song Itineraries:
Native American Genocide
The Uranium War
[2015]
Album :POWER IN THE BLOOD
"A true story from within the American Indian movement.
This is a prequel to my other song “Bury My Heart at Wounded Knee,” and I dedicate it to the family of the late Anna Mae Aquash whom I mention in both songs. A real tragedy."
Album :POWER IN THE BLOOD
"A true story from within the American Indian movement.
This is a prequel to my other song “Bury My Heart at Wounded Knee,” and I dedicate it to the family of the late Anna Mae Aquash whom I mention in both songs. A real tragedy."
Ay ha ay ha yo Ho
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2017/2/26 - 09:37
Song Itineraries:
Native American Genocide
Kälte
Chanson allemande – Kälte – Erika Mann – 1933
Poème d’Erika et Klaus Mann
Musique de Magnus Henning (1904-1995), compositeur et pianiste bavarois
Dans le spectacle de cabaret intitulé « Die Pfeffermühle », « le Moulin à poivre », imaginé par Erika et Klaus Mann, avec la collaboration de Walter Mehring et de Wolfgang Koeppen, et interprété par la même Erika, son amie Therese Giehse et d’autres acteurs et de danseurs (Lotte Goslar, Sybille Schloß, Cilli Wang et Igor Pahlen.)
En 1933, la majeure partie des cabarettistes allemands avait déjà quitté l’Allemagne. Il fut alors qu’Erika et son frère Klaus – en guerre ouverte avec l’encombrante figure de leur père Thomas Mann, jusqu’à ce moment silencieux face au nazisme alors triomphant – décidèrent de se charger de cette scène littéraire et théâtrale en extinction et de la proposer de manière ouvertement anti-nazie.
« Die Pfeffermühle », « le... (Continues)
Poème d’Erika et Klaus Mann
Musique de Magnus Henning (1904-1995), compositeur et pianiste bavarois
Dans le spectacle de cabaret intitulé « Die Pfeffermühle », « le Moulin à poivre », imaginé par Erika et Klaus Mann, avec la collaboration de Walter Mehring et de Wolfgang Koeppen, et interprété par la même Erika, son amie Therese Giehse et d’autres acteurs et de danseurs (Lotte Goslar, Sybille Schloß, Cilli Wang et Igor Pahlen.)
En 1933, la majeure partie des cabarettistes allemands avait déjà quitté l’Allemagne. Il fut alors qu’Erika et son frère Klaus – en guerre ouverte avec l’encombrante figure de leur père Thomas Mann, jusqu’à ce moment silencieux face au nazisme alors triomphant – décidèrent de se charger de cette scène littéraire et théâtrale en extinction et de la proposer de manière ouvertement anti-nazie.
« Die Pfeffermühle », « le... (Continues)
FROID
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/2/25 - 22:02
La ragazza e la miniera
Ma il fuochista non muore nel naufragio del Titanic?
Bruno 2017/2/25 - 18:58
Marcha del ERP
Anonymous
La Marcha del ERP fue el himno oficial del Ejército Revolucionario del Pueblo (más conocido por su abreviatura "ERP") grupo guerrillero y estructura militar del Partido Revolucionario de los Trabajadores, liderado por Mario Roberto Santucho, en la Argentina, durante los años 1970.
Por las sendas argentinas
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2017/2/25 - 10:11
Eredi della Sconfitta
Eredi della Sconfitta può sembrare un titolo pessimista e disilluso: nulla di più lontano dal vero. Fronte Unico parte da una considerazione realista: l’antagonismo italiano del 2017 nasce dalle sconfitte di chi lo ha preceduto. Se ancora stiamo a parlare di femminismo, antifascismo, antisessismo e antirazzismo allora chi ci ha preceduto ha fallito. Ma forti di questo, possiamo continuare la lotta, ereditare la sconfitta passata di mano in mano dalla Resistenza al G8 di Genova per arrivare alla vittoria.
La titletrack che apre LP, infatti, parla proprio di questo, di chi sono le persone che ancora combattono per un mondo più giusto e della necessità di trasformare la sconfitta in vittoria. Figli della Resistenza e del revisionismo storico, della strategia della tensione e della violenza di Stato che non è mai stata processata che raccolgono e fanno tesoro degli errori delle generazioni che li hanno preceduti per combattere ancora finché non ci sarà più sconfitta.
La titletrack che apre LP, infatti, parla proprio di questo, di chi sono le persone che ancora combattono per un mondo più giusto e della necessità di trasformare la sconfitta in vittoria. Figli della Resistenza e del revisionismo storico, della strategia della tensione e della violenza di Stato che non è mai stata processata che raccolgono e fanno tesoro degli errori delle generazioni che li hanno preceduti per combattere ancora finché non ci sarà più sconfitta.
Figli della Resistenza di una storia riscritta
(Continues)
(Continues)
Contributed by Stefano 2017/2/25 - 07:52
I muri del ventuno
Da un po' di tempo non è più inedita: è stata infatti pubblicata nella raccolta "Nevica sulla mia mano", nel 2013, in una versione dal vivo del 1976 che si sente comunque molto bene (cfr.: Nevica sulla mia mano)
Vito Vita 2017/2/25 - 04:26
Rodeo
Da un po' di tempo non è più inedita: è stata infatti pubblicata nella raccolta "Nevica sulla mia mano", nel 2013, in una versione dal vivo del 1976 che si sente comunque molto bene (cfr.: Nevica sulla mia mano)
Vito Vita 2017/2/25 - 04:25
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Nell'album intitolato “Dergüş”
Poi nella colonna sonora del documentario “La espalda del mundo”, diretto nel 2000 dal regista peruviano Javier Corcuera Andrino. Uno dei tre episodi del film è dedicato a Leyla Zana, scrittrice e parlamentare turca di etnia curda, più volte incarcerata dal governo di Ankara.