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No sé qué pasará
![No sé qué pasará](img/upl/Mari_Trini1.jpg)
Tantos mares, tantas tierras
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/31 - 09:09
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
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A cántaros
![A cántaros](img/upl/2048.jpg)
[1972]
Parole e musica di Pablo Guerrero
La canzone che dà il titolo all'album del 1972
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone che, pur non essendo esplicitamente di denuncia, divenne un inno contro il franchismo negli ultimi anni del regime...
Parole e musica di Pablo Guerrero
La canzone che dà il titolo all'album del 1972
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone che, pur non essendo esplicitamente di denuncia, divenne un inno contro il franchismo negli ultimi anni del regime...
Tú y yo, muchacha, estamos hechos de nubes
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/31 - 08:28
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Askwazukuhamba
Anonymous
![Askwazukuhamba](img/upl/durbansign.jpg)
[Periodo imprecisato del XX secolo]
(Unknown period in the 20th Century]
Canto tradizionale Xhosa
Xhosa traditional song
Qualche tempo fa, è stata costruita un'intera pagina su Shosholoza, l'antico canto di minatori (originariamente in lingua ndebele / zulu, ma cantato anche in xhosa) che è diventato come il “secondo inno nazionale” del Sudafrica dopo la fine dell'apartheid. Un canto talmente famoso, lo Shosholoza, che ha dato origine a tutta una serie di “derivati”, che si potrebbero chiamare gli “shosholozidi”; e questo che qui si presenta, è appunto uno “shosholozide”.
Se lo Shosholoza ha fatto il giro del mondo, Askwazukuhamba non lo ha fatto per nulla. Forse perché è ben più esplicito dello Shosholoza, da cui chiaramente deriva. E' cantato in lingua xhosa, che era la lingua madre di Nelson Mandela. Non ne ho trovato registrazioni originali, anche se probabilmente si adatta allo Shosholoza; ma è una mia ipotesi che non posso dimostrare. [RV]
(Unknown period in the 20th Century]
Canto tradizionale Xhosa
Xhosa traditional song
Qualche tempo fa, è stata costruita un'intera pagina su Shosholoza, l'antico canto di minatori (originariamente in lingua ndebele / zulu, ma cantato anche in xhosa) che è diventato come il “secondo inno nazionale” del Sudafrica dopo la fine dell'apartheid. Un canto talmente famoso, lo Shosholoza, che ha dato origine a tutta una serie di “derivati”, che si potrebbero chiamare gli “shosholozidi”; e questo che qui si presenta, è appunto uno “shosholozide”.
Se lo Shosholoza ha fatto il giro del mondo, Askwazukuhamba non lo ha fatto per nulla. Forse perché è ben più esplicito dello Shosholoza, da cui chiaramente deriva. E' cantato in lingua xhosa, che era la lingua madre di Nelson Mandela. Non ne ho trovato registrazioni originali, anche se probabilmente si adatta allo Shosholoza; ma è una mia ipotesi che non posso dimostrare. [RV]
Askwazukuhamba
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/3/30 - 20:49
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Animales
![Animales](img/upl/4270712860_d2ca53620d.jpg)
[1988]
Parole e musica di Ángel Parra
Nell'album intitolato “El bandido americano viene a bailar”
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Ángel Parra
Nell'album intitolato “El bandido americano viene a bailar”
Testo trovato su Cancioneros.com
En lo alto de una montaña
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/30 - 09:02
Gira e volta...
A. Gaccione
![Gira e volta...](img/upl/attquest.png)
[post 1974]
Testo in parte anonimo,
in parte riattualizzato da A. Gaccione
Sull'aria de "La luna nel rio"
(Panzeri-Rastelli-Testoni, 1955)
Santo Catanuto e Franco Schirone, nel loro testo basilare sul canto anarchico (Il canto anarchico in Italia nell'Ottocento e nel Novecento, 2a ed. Milano, Zero in Condotta, 2009) informano che si tratta di un ”testo in parte anonimo, in parte riattualizzato da A. Gaccione” (al quale lo attribuiamo qui). Il testo è depositato presso l'Archivio Proletario Internazionale di Milano. Deve essere cantato sull'aria de La luna nel rio (a volte nominata come Chi gettò la luna nel rio), di Panzeri-Rastelli-Testoni, una canzonetta del 1955 portata al successo da Claudio Villa (ma interpretata anche da Nilla Pizzi). Il testo détourné, per gli avvenimenti nominati, è sicuramente posteriore al 1974.
Testo in parte anonimo,
in parte riattualizzato da A. Gaccione
Sull'aria de "La luna nel rio"
(Panzeri-Rastelli-Testoni, 1955)
Santo Catanuto e Franco Schirone, nel loro testo basilare sul canto anarchico (Il canto anarchico in Italia nell'Ottocento e nel Novecento, 2a ed. Milano, Zero in Condotta, 2009) informano che si tratta di un ”testo in parte anonimo, in parte riattualizzato da A. Gaccione” (al quale lo attribuiamo qui). Il testo è depositato presso l'Archivio Proletario Internazionale di Milano. Deve essere cantato sull'aria de La luna nel rio (a volte nominata come Chi gettò la luna nel rio), di Panzeri-Rastelli-Testoni, una canzonetta del 1955 portata al successo da Claudio Villa (ma interpretata anche da Nilla Pizzi). Il testo détourné, per gli avvenimenti nominati, è sicuramente posteriore al 1974.
Chi gettò le bombe a Milano, chi le gettò?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/3/30 - 02:07
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White People and the Damage Done
![White People and the Damage Done](img/upl/a0197030797_5.jpg)
[2013]
Title track dell'album del 2013 (Alternative Tentacles prod.), con la band “The Guantanamo School Of Medicine”
Più esplicito di così!?! Ce n'è per tutti! Una bella sintesi di alcuni decenni di storia recente...
Title track dell'album del 2013 (Alternative Tentacles prod.), con la band “The Guantanamo School Of Medicine”
Più esplicito di così!?! Ce n'è per tutti! Una bella sintesi di alcuni decenni di storia recente...
White people and the damage done
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/29 - 22:10
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Night Flight
![Night Flight](img/upl/Led-Zeppelin-Physical-Graffiti.jpg)
[1971]
Scritta in gran parte dal bassista e tastierista John Paul Jones, con Jimmy Page e Robert Plant
Originariamente composta per “Led Zeppelin 4” e poi scivolata in “Physical Graffiti” del 1975
Esistono brani dei Led Zeppelin che non siano immortali?
Forse sì, sicuramente pochissimi, ma questo è tra i tanti indimenticabili di certo, e per di più fino a qualche minuto fa non sapevo che fosse una CCG/AWS. Già, perchè “Volo di notte” parla di un ragazzo che cerca di sfuggire al servizio militare. Mica lo dico io, l'ha detto Robert Plant, qui più smagliante che mai...
Proprio a John Paul Jones dobbiamo gran parte del merito per quel che riguarda la successiva canzone, ovvero la dinamica "Night Flight (Volo Notturno)". Come molto spesso avviene quando è il bassista a dettare legge, la canzone mette in risalto la sezione ritmica della band. Cosicché, sono la batteria di Bonzo e l'organo... (Continues)
Scritta in gran parte dal bassista e tastierista John Paul Jones, con Jimmy Page e Robert Plant
Originariamente composta per “Led Zeppelin 4” e poi scivolata in “Physical Graffiti” del 1975
Esistono brani dei Led Zeppelin che non siano immortali?
Forse sì, sicuramente pochissimi, ma questo è tra i tanti indimenticabili di certo, e per di più fino a qualche minuto fa non sapevo che fosse una CCG/AWS. Già, perchè “Volo di notte” parla di un ragazzo che cerca di sfuggire al servizio militare. Mica lo dico io, l'ha detto Robert Plant, qui più smagliante che mai...
Proprio a John Paul Jones dobbiamo gran parte del merito per quel che riguarda la successiva canzone, ovvero la dinamica "Night Flight (Volo Notturno)". Come molto spesso avviene quando è il bassista a dettare legge, la canzone mette in risalto la sezione ritmica della band. Cosicché, sono la batteria di Bonzo e l'organo... (Continues)
I received a message from my brother across the water
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/29 - 21:42
Song Itineraries:
Deserters
Canción sobre el hombre blanco, del pueblo Piaroa
![Canción sobre el hombre blanco, del pueblo Piaroa](img/upl/eduardo-galeano-memoria-del-fuego-3-tomos-1los-nacimientos-5021-MLA4062946851_032013-F.jpg)
Canto del popolo Piaroa (o Kuakua) nativo della Colombia e del Venezuela, riportato in spagnolo da Eduardo Galeano nella sua “Memoria del fuego”, tomo primo, Los nacimientos, 1982.
El agua del río está mala.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/29 - 12:02
Song Itineraries:
Native American Genocide, War on Earth
Pika moj Ameriqì
Anonymous
![Pika moj Ameriqì](img/upl/13esodo_migranti_albania_puglia_vlora.jpeg)
[19° secolo]
Uno dei tanti canti del kurbèt, termine turco che significa emigrazione e che designa la diaspora albanese, raccolti e tradotti in italiano da Gëzim Hajdari (1957-), poeta, scrittore, giornalista ed esule albanese in Italia.
Nella raccolta “I canti del kurbèt - Këngët e kurbetit” (ignoro se sia già stata pubblicata)
Testo trovato su L'Ombra delle Parole - Rivista Letteraria Internazionale
I canti del kurbèt rappresentano i canti popolari albanesi della migrazione durante l’occupazione Ottomana (1468–1912, quest’ultimo anno dell’Indipendenza dell’Albania dalla Turchia). Due anni fa, il sottoscritto diede alle stampe I Canti dei nizam (i canti dei soldati albanesi che combattevano per l’Impero dei Sultani di Istanbul), edito da Besa, 2012. Sono due opere monumentali della memoria collettiva del Paese delle Aquile, nonché parte integrante della memoria della cultura europea.... (Continues)
Uno dei tanti canti del kurbèt, termine turco che significa emigrazione e che designa la diaspora albanese, raccolti e tradotti in italiano da Gëzim Hajdari (1957-), poeta, scrittore, giornalista ed esule albanese in Italia.
Nella raccolta “I canti del kurbèt - Këngët e kurbetit” (ignoro se sia già stata pubblicata)
Testo trovato su L'Ombra delle Parole - Rivista Letteraria Internazionale
I canti del kurbèt rappresentano i canti popolari albanesi della migrazione durante l’occupazione Ottomana (1468–1912, quest’ultimo anno dell’Indipendenza dell’Albania dalla Turchia). Due anni fa, il sottoscritto diede alle stampe I Canti dei nizam (i canti dei soldati albanesi che combattevano per l’Impero dei Sultani di Istanbul), edito da Besa, 2012. Sono due opere monumentali della memoria collettiva del Paese delle Aquile, nonché parte integrante della memoria della cultura europea.... (Continues)
E po seç na u hap një kurbet i ri
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/29 - 08:22
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Zunë yjet po rrallojnë
Anonymous
![Zunë yjet po rrallojnë](img/upl/13esodo_migranti_albania_puglia_vlora.jpeg)
[19° secolo]
Uno dei tanti canti del kurbèt, termine turco che significa emigrazione e che designa la diaspora albanese, raccolti e tradotti in italiano da Gëzim Hajdari (1957-), poeta, scrittore, giornalista ed esule albanese in Italia.
Nella raccolta “I canti del kurbèt - Këngët e kurbetit” (ignoro se sia già stata pubblicata)
Testo trovato su L'Ombra delle Parole - Rivista Letteraria Internazionale
I canti del kurbèt rappresentano i canti popolari albanesi della migrazione durante l’occupazione Ottomana (1468–1912, quest’ultimo anno dell’Indipendenza dell’Albania dalla Turchia). Due anni fa, il sottoscritto diede alle stampe I Canti dei nizam (i canti dei soldati albanesi che combattevano per l’Impero dei Sultani di Istanbul), edito da Besa, 2012. Sono due opere monumentali della memoria collettiva del Paese delle Aquile, nonché parte integrante della memoria della cultura europea.... (Continues)
Uno dei tanti canti del kurbèt, termine turco che significa emigrazione e che designa la diaspora albanese, raccolti e tradotti in italiano da Gëzim Hajdari (1957-), poeta, scrittore, giornalista ed esule albanese in Italia.
Nella raccolta “I canti del kurbèt - Këngët e kurbetit” (ignoro se sia già stata pubblicata)
Testo trovato su L'Ombra delle Parole - Rivista Letteraria Internazionale
I canti del kurbèt rappresentano i canti popolari albanesi della migrazione durante l’occupazione Ottomana (1468–1912, quest’ultimo anno dell’Indipendenza dell’Albania dalla Turchia). Due anni fa, il sottoscritto diede alle stampe I Canti dei nizam (i canti dei soldati albanesi che combattevano per l’Impero dei Sultani di Istanbul), edito da Besa, 2012. Sono due opere monumentali della memoria collettiva del Paese delle Aquile, nonché parte integrante della memoria della cultura europea.... (Continues)
Zunë yjet po rrallojnë
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/29 - 08:09
L'orribile naufragio della Katër i Radës
![L'orribile naufragio della Katër i Radës](img/upl/kater_i_rades.jpg)
[28 marzo 2017]
scritta sull'aria di quando si scappava noialtri,
ovvero del Tragico naufragio del vapore Sirio
E così sono passati vent'anni da quel ventotto marzo del '97, quando una brillante azione congiunta della marina militare italiana, con la fregata Zeffiro e la corvetta Sibilla, riuscì, dopo epica lotta marinara nel Canale di Otranto,ad avere la meglio su una carretta arrugginita albanese, l'ex motosilurante Katër i Radës (”Quattro in Rada”), rubata da alcuni criminali nel porto di Saranda per trasbordare in Italia una massa di disperati che scappavano dall'Albania, allora in preda al caos. Ora l'Albania si qualifica per gli Europei di calcio, se hai bisogno di qualcosa per il tuo telefonino o per il computer ti risponde il call center da Tirana, prima o poi entrerà nell'Unione Europea (ci vorrà pur qualcuno per sostituire il Regno Unito...) e le macchine ci hanno pure le targhe... (Continues)
scritta sull'aria di quando si scappava noialtri,
ovvero del Tragico naufragio del vapore Sirio
E così sono passati vent'anni da quel ventotto marzo del '97, quando una brillante azione congiunta della marina militare italiana, con la fregata Zeffiro e la corvetta Sibilla, riuscì, dopo epica lotta marinara nel Canale di Otranto,ad avere la meglio su una carretta arrugginita albanese, l'ex motosilurante Katër i Radës (”Quattro in Rada”), rubata da alcuni criminali nel porto di Saranda per trasbordare in Italia una massa di disperati che scappavano dall'Albania, allora in preda al caos. Ora l'Albania si qualifica per gli Europei di calcio, se hai bisogno di qualcosa per il tuo telefonino o per il computer ti risponde il call center da Tirana, prima o poi entrerà nell'Unione Europea (ci vorrà pur qualcuno per sostituire il Regno Unito...) e le macchine ci hanno pure le targhe... (Continues)
Da Valona,
(Continues)
(Continues)
2017/3/28 - 23:33
Song Itineraries:
Shipwrecks, The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
U nisa, o shokë
Anonymous
![U nisa, o shokë](img/upl/13esodo_migranti_albania_puglia_vlora.jpeg)
[19° secolo]
Uno dei tanti canti del kurbèt, termine turco che significa emigrazione e che designa la diaspora albanese, raccolti e tradotti in italiano da Gëzim Hajdari (1957-), poeta, scrittore, giornalista ed esule albanese in Italia.
Nella raccolta “I canti del kurbèt - Këngët e kurbetit” (ignoro se sia già stata pubblicata)
Testo trovato su L'Ombra delle Parole - Rivista Letteraria Internazionale
I canti del kurbèt rappresentano i canti popolari albanesi della migrazione durante l’occupazione Ottomana (1468–1912, quest’ultimo anno dell’Indipendenza dell’Albania dalla Turchia). Due anni fa, il sottoscritto diede alle stampe I Canti dei nizam (i canti dei soldati albanesi che combattevano per l’Impero dei Sultani di Istanbul), edito da Besa, 2012. Sono due opere monumentali della memoria collettiva del Paese delle Aquile, nonché parte integrante della memoria della cultura europea.... (Continues)
Uno dei tanti canti del kurbèt, termine turco che significa emigrazione e che designa la diaspora albanese, raccolti e tradotti in italiano da Gëzim Hajdari (1957-), poeta, scrittore, giornalista ed esule albanese in Italia.
Nella raccolta “I canti del kurbèt - Këngët e kurbetit” (ignoro se sia già stata pubblicata)
Testo trovato su L'Ombra delle Parole - Rivista Letteraria Internazionale
I canti del kurbèt rappresentano i canti popolari albanesi della migrazione durante l’occupazione Ottomana (1468–1912, quest’ultimo anno dell’Indipendenza dell’Albania dalla Turchia). Due anni fa, il sottoscritto diede alle stampe I Canti dei nizam (i canti dei soldati albanesi che combattevano per l’Impero dei Sultani di Istanbul), edito da Besa, 2012. Sono due opere monumentali della memoria collettiva del Paese delle Aquile, nonché parte integrante della memoria della cultura europea.... (Continues)
U nisa, o shokë
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/28 - 13:43
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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28-03-1997
![28-03-1997](img/upl/Lo-scafo-arrugginito-della-Kater-I-Rades1.jpg)
[2009]
Scritta da Ermal Meta, Giovanni Colatorti, Emanuele Diana, Berardino Rubini
Nell'album d'esordio del gruppo barese fondato nel 2007 e scioltosi nel 2013, dopo una fugace apparizione al festival di Sanremo nel 2010.
La Fame di Camilla hanno una particolarità: la storia del cantante Ermal Meta, che ha i suoi natali in Albania e da piccolo con la famiglia ha attraversato quello stretto braccio di Adriatico che lo separava da Bari alla ricerca di una vita migliore. La composizione dei testi e la profondità delle musiche, le macchie di sangue e le cicatrici sulla pelle e sul cuore, la fuga da una prigione a cielo aperto da cui è impossibile scappare e la ricostruzione di un’infanzia interrotta, la speranza e l’orgoglio di chi ce l’ha fatta sono frammenti di suoni che non prescindono dal ricordo di questo viaggio verso l’ignoto.
E ciò si riscontra in particolar modo nella meravigliosa... (Continues)
Scritta da Ermal Meta, Giovanni Colatorti, Emanuele Diana, Berardino Rubini
Nell'album d'esordio del gruppo barese fondato nel 2007 e scioltosi nel 2013, dopo una fugace apparizione al festival di Sanremo nel 2010.
La Fame di Camilla hanno una particolarità: la storia del cantante Ermal Meta, che ha i suoi natali in Albania e da piccolo con la famiglia ha attraversato quello stretto braccio di Adriatico che lo separava da Bari alla ricerca di una vita migliore. La composizione dei testi e la profondità delle musiche, le macchie di sangue e le cicatrici sulla pelle e sul cuore, la fuga da una prigione a cielo aperto da cui è impossibile scappare e la ricostruzione di un’infanzia interrotta, la speranza e l’orgoglio di chi ce l’ha fatta sono frammenti di suoni che non prescindono dal ricordo di questo viaggio verso l’ignoto.
E ciò si riscontra in particolar modo nella meravigliosa... (Continues)
Carne e sale
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/28 - 10:11
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La ballata di Laika
[1975]
Parole di Beppe Chierici
Musica di Daisy Lumini
Nell’album di Daisy Lumini e Beppe Chierici intitolato “Il paese dei bambini con la testa”, pubblicato da I Dischi Dello Zodiaco
Per la storia di Laika si veda l'omonima canzone dei Mecano
Parole di Beppe Chierici
Musica di Daisy Lumini
Nell’album di Daisy Lumini e Beppe Chierici intitolato “Il paese dei bambini con la testa”, pubblicato da I Dischi Dello Zodiaco
Per la storia di Laika si veda l'omonima canzone dei Mecano
Sono Laika una bianca cagnolina
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/27 - 12:42
Song Itineraries:
War against Animals
D'nanz na mànn
![D'nanz na mànn](img/thumb/a14505_130x140.jpeg)
A Faeto, in provincia di Foggia, un paesino con poco più di 600 abitanti, vent'anni dopo la morte di Federico II, avvenuta nel 1250, gli Angioini inviarono un corpo di cavalieri scelti per annientare l'ultimo drappello di soldati saraceni fedeli all'imperatore svevo. Così nacquero Faeto e Celle di San Vito, dove ancora oggi giovani e anziani parlano la lingua di quei cavalieri: il franco-provenzale. Faeto e Celle di San Vito rappresentano aree linguistiche molto particolari perché la lingua che si parla non è semplice francese, ma il francese che si parlava ottocento anni fa. Molte associazioni attive sul territorio cercano di preservare l'utilizzo del franco-provenzale. E da qualche anno anche la Provincia ha istituito anche uno sportello per la salvaguardia della lingua, favorendo la pubblicazione di libri in lingua e invitando studiosi da tutto il mondo.
Repubblica.it
Repubblica.it
"Indifferenza", "Egoismo", Violenza"
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/26 - 18:23
Ciant' d' lo spatrià
A Faeto, in provincia di Foggia, un paesino con poco più di 600 abitanti. Vent'anni dopo la morte di Federico II, avvenuta nel 1250, gli Angioini inviarono un corpo di cavalieri scelti per annientare l'ultimo drappello di soldati saraceni fedeli all'imperatore svevo. Così nacquero Faeto e Celle di San Vito, dove ancora oggi giovani e anziani parlano la lingua di quei cavalieri: il franco-provenzale. Faeto e Celle di San Vito rappresentano aree linguistiche molto particolari perché la lingua che si parla non è semplice francese, ma il francese che si parlava ottocento anni fa. Molte associazioni attive sul territorio cercano di preservare l'utilizzo del franco-provenzale. E da qualche anno anche la Provincia ha istituito anche uno sportello per la salvaguardia della lingua, favorendo la pubblicazione di libri in lingua e invitando studiosi da tutto il mondo.
Repubblica.it
"Bisogna aver vissuto... (Continues)
Repubblica.it
"Bisogna aver vissuto... (Continues)
P'tutt' l' vi d' lu munn' n' stun ciam'nan:
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/26 - 18:15
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Da Ursi (Storia vera)
![Da Ursi (Storia vera)](img/upl/_dwn1490483440_1849233484.jpg)
1978
A mio nonno ambulante
Sicuramente vera dall'inizio alla fine (purtroppo) la storia degli operai della ditta Orsi di Tortona prestigiosa fabbrica di trattori la cui produzione è stata adattata anche per funzioni belliche nella seconda guerra mondiale
A mio nonno ambulante
Sicuramente vera dall'inizio alla fine (purtroppo) la storia degli operai della ditta Orsi di Tortona prestigiosa fabbrica di trattori la cui produzione è stata adattata anche per funzioni belliche nella seconda guerra mondiale
Da Ursi j'uperai i ruscan fort
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/26 - 00:05
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
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Dark Horse on the Wind
![Dark Horse on the Wind](img/art/t1944221.jpg)
CAVALLO NERO NEL VENTO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2017/3/17 - 12:52
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Stourmoù Breizh
Lama Meur ha Yann Ber
![Stourmoù Breizh](img/thumb/c51176_130x140.jpeg?1450807207)
Caro Richard forse ho una buona notizia per te:
mi sono ricordato di qualche altro testo di Lama Meur (e forse addirittura di qualche rigo musicale)composto circa all'epoca di Stourmoù Breizh. Ora come ora non mi viene in mente il titolo ma la tematica è più o meno sempre quella. Non saprei dirti se siano stati mai da lui incisi ma nutro seri, serissimi dubbi a tal proposito. Potrebbe forse averlo fatto in qualche disco collettivo a sostegno della lotta o più probabilmente solo dal vivo, ma sono solo supposizioni. Sono sicuro invece di averli anche se dovrei immergermi totalmente nel mio archivio di carte e cartacce e quando lo faccio esco sempre con qualcosa di inaspettato. Pensa che l'ultima volta mi sono capitati in mano numerosi testi scritti ma mai cantati da Gilles Servat, mentre cercavo una immagine navale da una cartolina che mi aveva messo dentro un LP che mi aveva spedito tanti... (Continues)
mi sono ricordato di qualche altro testo di Lama Meur (e forse addirittura di qualche rigo musicale)composto circa all'epoca di Stourmoù Breizh. Ora come ora non mi viene in mente il titolo ma la tematica è più o meno sempre quella. Non saprei dirti se siano stati mai da lui incisi ma nutro seri, serissimi dubbi a tal proposito. Potrebbe forse averlo fatto in qualche disco collettivo a sostegno della lotta o più probabilmente solo dal vivo, ma sono solo supposizioni. Sono sicuro invece di averli anche se dovrei immergermi totalmente nel mio archivio di carte e cartacce e quando lo faccio esco sempre con qualcosa di inaspettato. Pensa che l'ultima volta mi sono capitati in mano numerosi testi scritti ma mai cantati da Gilles Servat, mentre cercavo una immagine navale da una cartolina che mi aveva messo dentro un LP che mi aveva spedito tanti... (Continues)
Flavio Poltronieri 2017/3/17 - 09:38
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Caterina Bueno: Eran tre falciatori
![Caterina Bueno: Eran tre falciatori](img/thumb/c48904_130x140.jpeg?1422605047)
LA TOSCANA DI CATERINA
di Morsiglione Diamanto
(a nome e per conto di quel disperato del possidente Goyassel La Zucca)
Per tramite di Pigrecoemme Forum
Ninne nanne, giocose filastrocche, lamenti di carcerati, canti di lavoro e di protesta, stornelli sul matrimonio, tresconi, bruscelli: sono solo alcune delle tessere del composito mosaico della Toscana cantata da Caterina Bueno. Una Toscana povera e rurale, ma allo stesso tempo festosa e scanzonata che proprio nell’ironia e nell’irriverenza trova l’arma migliore per far fronte alle avversità della vita. È la Toscana di Logiardo e di Rodolfo Foscati, del grillo e della formicuzza, del figlio di Sbiloncolo di Valle e della figlia di Mascherone; la Toscana dei lavoratori stagionali e delle fanciulle in età da marito, delle Fondaccine e della Mea, dell’aristocratica guerrafondaia e della plebea pacifista: tutti eroi senza volto di una società... (Continues)
di Morsiglione Diamanto
(a nome e per conto di quel disperato del possidente Goyassel La Zucca)
Per tramite di Pigrecoemme Forum
Ninne nanne, giocose filastrocche, lamenti di carcerati, canti di lavoro e di protesta, stornelli sul matrimonio, tresconi, bruscelli: sono solo alcune delle tessere del composito mosaico della Toscana cantata da Caterina Bueno. Una Toscana povera e rurale, ma allo stesso tempo festosa e scanzonata che proprio nell’ironia e nell’irriverenza trova l’arma migliore per far fronte alle avversità della vita. È la Toscana di Logiardo e di Rodolfo Foscati, del grillo e della formicuzza, del figlio di Sbiloncolo di Valle e della figlia di Mascherone; la Toscana dei lavoratori stagionali e delle fanciulle in età da marito, delle Fondaccine e della Mea, dell’aristocratica guerrafondaia e della plebea pacifista: tutti eroi senza volto di una società... (Continues)
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 2017/3/16 - 23:43
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Ragazze dell'Est
![Ragazze dell'Est](img/thumb/c55472_130x140.jpeg?1489862561)
Grazie
Una bella canzone.
Però non credo che esiste al mondo una ragazza a cui piacerebbe sentirsi dire: "Povera ragazza".
Ma canzone bella.
Una bella canzone.
Però non credo che esiste al mondo una ragazza a cui piacerebbe sentirsi dire: "Povera ragazza".
Ma canzone bella.
Krzysiek 2017/3/16 - 21:28
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Apocalipse
![Apocalipse](img/upl/Manuel-dNovas.jpeg)
“Apocalipse” fu scritta da Manuel d'Novas (1938-2009), uno dei poeti e compositori capoverdiani più stimati ed amati.
Bernart Bartleby 2017/3/16 - 20:18
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A greva di i pialinchi
![A greva di i pialinchi](img/thumb/c44930_130x140.jpeg?1372171796)
Alla pagina è stato finalmente aggiunto il video dell'interpretazione della canzone da parte dei Gargarozzi di Bonifacio, che permette di ascoltarla.
Riccardo Venturi 2017/3/16 - 14:14
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De igual a igual
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Traducanzone di Andrea Buriani
ALLA PARI UGUAL
(Continues)
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Contributed by dq82 2017/3/15 - 15:22
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Kuiama
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Greatest anti-war song ever. Very deep & emotional track which tells a fictitious human tragedy that could have happened just like it is told. The song was recorded in one take, no edits. The instrumental part starting at 5:23 is just fantastic and includes the greatest violin solo in Rock Music History (played by Wilf Gibson).
ELO's and Songwriter Jeff Lynne's Music is immortal.
Finally they'll be inducted into the Rock'N'Roll Hall of Fame in April 2017. More than deserved.
ELO's and Songwriter Jeff Lynne's Music is immortal.
Finally they'll be inducted into the Rock'N'Roll Hall of Fame in April 2017. More than deserved.
Werner Bednarzik 2017/3/15 - 14:49
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Fabrizio De André: Un Medico
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"Antologia Spoon River", Państwowy Instytut Wydawniczy, Warszawa 1981
DOKTOR SIEGFRIED ISEMAN
(Continues)
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Contributed by Krzysiek Wrona 2017/3/15 - 13:15
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Un matto [Dietro ogni scemo c'è un villaggio]
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"Antologia Spoon River", Państwowy Instytut Wydawniczy, Warszawa 1981
FRANK DRUMMER
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Contributed by Krzysiek Wrona 2017/3/15 - 12:55
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Un blasfemo [Dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato]
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"Antologia Spoon River", Państwowy Instytut Wydawniczy, Warszawa 1981
WENDELL P. BLOYD
(Continues)
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Contributed by Krzysiek Wrona 2017/3/15 - 12:44
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La riva bianca, la riva nera
![La riva bianca, la riva nera](img/thumb/c448_130x140.jpeg?1330182497)
Verzija na srpskom (latinica)
Si tratta della precedente versione trascritta in latinica. Le corrispondenze tra i due alfabeti sono del resto perfette. [CCG/AWS Staff]
BELA OBALA, CRNA OBALA
(Continues)
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Contributed by CCG/AWS Staff 2017/3/15 - 10:29
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Giovanettini che andate alla guerra
Anonymous
![Giovanettini che andate alla guerra](img/thumb/c51283_130x140.jpeg?1452252479)
Qui la riproduzione integrale del 1° volume dei Canti popolari toscani, corsi, illirici e greci curati da Niccolò Tommaseo e pubblicati a Venezia nel 1841. Le ottave qui riportate si trovano a pagina 184. Come si può vedere, i canti raccolti dal Tommaseo sono divisi in "sezioni tematiche", tipo "Gli occhi", "Il viso" ecc.; la sezione che contiene queste ottave è, ovviamente, "La guerra" (la quale segue a "La notte" e a "L'addio"). La sezione contiene altri frammenti di canti attinenti al tema.
Riccardo Venturi 2017/3/15 - 10:12
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Here I Am
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Come suggeritoci da un contributore anonimo ecco una canzone dal film "The Boys in the company C"
dq82 2017/3/15 - 09:48
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La riva bianca, la riva nera
![La riva bianca, la riva nera](img/thumb/c448_130x140.jpeg?1330182497)
Ravie de retrouver ce chant enseigne par ma prof d italien au lycee ds les annees 1973 74.
marie 2017/3/14 - 22:43
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Mr Custer
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Grazie. Le ascolterò.
In cambio posso consigliare la visione del film russo del 2007
"Cargo 200" (Gruz 200)
Ecco il relativo soundtracks:
Saluti
In cambio posso consigliare la visione del film russo del 2007
"Cargo 200" (Gruz 200)
Ecco il relativo soundtracks:
Saluti
Krzysiek 2017/3/14 - 22:38
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Parole e musica di Luis Eduardo Aute
Interpretata dalla cantante María Trinidad Pérez de Miravete-Mille y Pascual del Riquelme, in arte Mari Trini (1947-2009) nel suo disco d'esordio.
Solo una canzone d'amore, ma che nella Spagna sotto la dittatura di Franco aveva un sapore ancora più amaro...