LA TOSCANA DI CATERINA
di Morsiglione Diamanto
(a nome e per conto di quel disperato del possidente Goyassel La Zucca)
Per tramite di Pigrecoemme Forum
Ninne nanne, giocose filastrocche, lamenti di carcerati, canti di lavoro e di protesta, stornelli sul matrimonio, tresconi, bruscelli: sono solo alcune delle tessere del composito mosaico della Toscana cantata da Caterina Bueno. Una Toscana povera e rurale, ma allo stesso tempo festosa e scanzonata che proprio nell’ironia e nell’irriverenza trova l’arma migliore per far fronte alle avversità della vita. È la Toscana di Logiardo e di Rodolfo Foscati, del grillo e della formicuzza, del figlio di Sbiloncolo di Valle e della figlia di Mascherone; la Toscana dei lavoratori stagionali e delle fanciulle in età da marito, delle Fondaccine e della Mea, dell’aristocratica guerrafondaia e della plebea pacifista: tutti eroi senza volto di una società... (Continues)
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 2017/3/16 - 23:43
Che ridere. Tutti che si credono migliori di un altro solo perché questo si dice "cattolico romano".
E se non si è innervosito il sig. Giorgio Canali, perché si deve innervosire il super-sinistrone di turno?
Tommaso 2017/3/16 - 15:47
PGR ovvero Państwowe gospodarstwo rolne (PGR)
A State Agricultural Farm (Polish: Państwowe Gospodarstwo Rolne, PGR) was a form of collective farming in the People's Republic of Poland, similar to Soviet sovkhoz and to the East German Volkseigenes Gut.
They were created in 1949 as a form of socialist ownership of agricultural land by the government. They were primarily formed on the Regained Territories - lands that Poland acquired from Germany after the Second World War - but existed throughout Poland. Some farms took over farms of monasteries, eg. in Szczyrzyc, see the picture. Relatively inefficient and subsidized by the government, most PGRs went bankrupt quickly after the fall of communism and adoption of a market economy by Poland.
The state run many specialised farms, which bred and trained horses (especially Arabians, eg. Bask), bred cows, fishes, produced certified seed and potatoes.... (Continues)
“L'amore come vino” – si, esatto. Ma è una canzoncina d'amour... ma se vuoi. E poi se vai a leggere biografia di Eleni, scoprirai che tra i nostri greci e noi le cose non sempre si mettevano così bene, non erano sempre "fiori e rose". Lei ha subito anche una grande tragedia qua, perdendo la sua unica figlia, diciassettenne Afrodita.
Personalmente, più che le sdolcinate canzoni pop di Eleni, mi ha attirato da sempre la produzione di artisti polacchi (ma greci:), quali Jorgos Skolias e Apostolis "Lakis" Anthimos. Qua sotto nel un brano di gruppo "Krzak" intitolato: "Kim jesteś – listonoszem?"(Chi sei – un postino?).
Trio di Apostolis
E poi come cantata Jorgos sono proprio pochi ovunque, non solo in Polonia. Mi fa ricordare sempre Demetrio Stratos, il più bravo di tutti i tempi.
Salud
ps
L'unica cosa che non sono riuscito a chiarire nel tuo articolo è la scrittura corretta del nome nuovo, polacco, della signora Evangelia Chondroyannis. E va be', pazienza, la cosa secondaria.
di Morsiglione Diamanto
(a nome e per conto di quel disperato del possidente Goyassel La Zucca)
Per tramite di Pigrecoemme Forum
Ninne nanne, giocose filastrocche, lamenti di carcerati, canti di lavoro e di protesta, stornelli sul matrimonio, tresconi, bruscelli: sono solo alcune delle tessere del composito mosaico della Toscana cantata da Caterina Bueno. Una Toscana povera e rurale, ma allo stesso tempo festosa e scanzonata che proprio nell’ironia e nell’irriverenza trova l’arma migliore per far fronte alle avversità della vita. È la Toscana di Logiardo e di Rodolfo Foscati, del grillo e della formicuzza, del figlio di Sbiloncolo di Valle e della figlia di Mascherone; la Toscana dei lavoratori stagionali e delle fanciulle in età da marito, delle Fondaccine e della Mea, dell’aristocratica guerrafondaia e della plebea pacifista: tutti eroi senza volto di una società... (Continues)