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Die drei Soldaten und die Reichen

Die drei Soldaten und die Reichen
[1930-31]
Versi di Bertolt Brecht, seconda poesia da “Die drei Soldaten. Ein Kinderbuch”, volumetto pubblicato nel 1932 con le illustrazioni di George Grosz (1893-1959), grande pittore espressionista berlinese, comunista.
Non ho trovato grandi tracce di qualche esecuzione famosa, ma il brano – forse solo recitato – sta in mezzo a tanti lieder brechtiani nello spettacolo musicale "Wie gehts? Danke, brechtig!" della cantante viennese Helga Porpaczy-Zdenek.

“I tre soldati” è tutt'altro che un'opera per bambini, o forse sì, che le sue rime baciate dicono in modo semplice molte verità.
Come quella che la guerra non è mai finita, perchè è la guerra dei 100.000 anni che i ricchi fanno ai poveri, come direbbe il nostro Marco Valdo M.I.

Qui, finita la guerra propriamente detta, nonostante il grande sfoltimento operato dal cannone, i ricchi non si sentono ancora sicuri nelle loro belle case perchè... (Continues)
Die Reichen saßen in ihrem schönen Haus
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/10 - 19:19
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No borders

No borders
2016
Hate & hope
No one! No one! No one is illegal!
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/10 - 17:31
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Eroi senza volto

Eroi senza volto
2011
Eroi senza volto

Il singolo "EROI SENZA VOLTO" è il racconto degli NH3 di una realtà in cui il precariato rappresenta il denominatore comune di situazioni differenti. In particolare, il singolo racconta in maniera cruda e sincera della condizione di migliaia di lavoratori, precari su tutti i fronti, dalla sicurezza sul lavoro alla sicurezza salariale.
Il brano è impreziosito dalla voce di Olly, già cantante degli Shandon e dei Madbones ed attualmente voce dei The Fire.
piange solo il sindacato, io cadevo e non mi ha preso
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/10 - 17:27
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Malcolm X

Malcolm X
2013
Rise up!

Malcolm X, nato Malcolm Little, anche noto come Detroit Red, El-Hajj Malik El-Shabazz e Omowale (Omaha, 19 maggio 1925 – New York, 21 febbraio 1965), è stato un attivista statunitense a favore dei diritti degli afroamericani e dei diritti umani in genere. Disertore durante la seconda guerra mondiale (psichicamente non adatto; in seguito, Malcolm X sostenne di aver finto una patologia mentale per evitare le armi.)
In prigione a 20 per furto e rapina, rimase affascinato dallla Nation of Islam (NOI). La NOI si autodefiniva una "setta islamica militante". La sua tesi centrale era che la maggior parte degli schiavi africani erano musulmani prima di venire catturati e che quindi i neri avrebbero dovuto riconvertirsi all'Islam. La NOI era inoltre un gruppo "nazionalista nero", ossia auspicava la creazione di una nazione nera separata all'interno degli Stati Uniti.
Nel 1950 l'FBI... (Continues)
La dignità di una vita che lotta
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/10 - 17:08
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Against racism

Against racism
2013
Rise up!

feat. Los fastidos & Redska
La sola preghiera in cui io credo
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/10 - 16:52
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Lied der Galgenvögel

Lied der Galgenvögel
[1918]
Versi e musica di Bertolt Brecht, in un taccuino intitolato “Lieder zur Klampfe von Bert Brecht und seinen Freunden” (“Canzoni per chitarra di Bert Brecht e i suoi amici”)
Testo trovato su Der Funke

Una canzone giovanile decisamente poco nota (non trovo registrazioni del brano su Discogs) ma che in italiano, con il titolo “Canzone dei pendagli da forca”, è stata interpretata da Milva (in “Milva canta un nuovo Brecht", 1996) e dal duo queer post-industrial Black Sun Productions, ossia gli svizzeri Massimo e Pierce, noti anche come Anarcocks (in “OperettAmorale”, 2005)
Dass euer schlechtes Brot uns nicht tut drunken
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/10 - 09:51
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Terra desolata

Terra desolata
Musica: Roby Facchinetti
Parole: Valerio Negrini

Quarta treccia di “Opera prima” del 1971, la canzone ricorda i drammatici tre anni della “guerra nel deserto” (’40 – ’43) in Africa settentrionale, combattuta sui territori dell’Egitto, Libia, Algeria, Marocco e Tunisia, dall’esercito nazifascista tedesco, francese e italiano da un lato, e dall’altro, lo schieramento dei comandanti inglesi e statunitensi su tutti, con la partecipazione dell’africa francese, la Polonia, l’Australia, il Sudafrica, la Nuova Zelanda.

Tra aeroplani come rondini di platino, elicotteri in fiamme come carri d’argento che bruciano sopra le piramidi, e le carovane degli sfollati che attraverseranno “ponti senza fiumi”, significativi sono i versi “Statue che/ somigliano a noi/ contro il cielo piangono”. Si rimarca l’estraneità delle civiltà che assistevano a quel conflitto sul proprio suolo, senza prenderne parte... (Continues)
Volano
(Continues)
Contributed by Salvo Lo Galbo 2017/2/10 - 08:26
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Odio l'America

Odio l'America
Rispondendo all'appello di Riccardo, un nostro visitatore, Paolo, ci ha fornito le parole di questa canzone dei Destir. Abbiamo rimesso un po' a posto il testo e ricontrollato all'ascolto. Visto che gli stessi Destir sono intervenuti sul nostro sito aspettiamo dal gruppo qualche notizia in più anche su questa canzone (date, album....).
Candy sfida questo vento,
(Continues)
Contributed by Paolo + CCG Staff 2017/2/9 - 23:40
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Moderne Legende

Moderne Legende
[1914]
Versi di Bertolt Brecht, pubblicati sotto lo pseudonimo di Berthold Eugen su “Die Ernte”, un giornale studentesco stampato ad Augsburg che ebbe vita breve: sei solo numeri tra il 1913 ed il 1914.
Messi in musica sia da Ernst Busch che da Hanns Eisler
Interpretata molte volte da Busch, a cominciare dal disco “Legenden, Lieder Balladen 1914-1934” pubblicato nel 1965. Poi anche da Gisela May, su musica di Eisler, in “Gisela May Singt Brecht - Eisler – Dessau”, 1968.
Testo trovato su Erinnerungsort.de
Als der Abend übers Schlachtfeld wehte
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/9 - 22:55

Leur bon Président

Leur bon Président
Chanson parodique de langue française – Leur bon Président – Marco Valdo M.I. – 2017
inspirée par Eugène Pottier et sa chanson Leur bon Dieu – 1884

L’autre soir, Lucien l’âne mon ami, j’ai reçu moi aussi la visite d’un revenant inquiet. Souviens-toi de la Commune, souviens-toi de Nuremberg, il est des massacreurs, il est des assassins qu’il vaut mieux arrêter avant qu’ils ne sévissent.

Un revenant, un fantôme, tu en as d’étranges visiteurs nocturnes ? Marco Valdo M.I. mon ami. Je me demande qui ça peut être et pourquoi tu en parles ici.

Il m’a dit : prends une de mes chansons et fais-en une bigarade contre ce gros balourd étazunien. Peut-être, lui demandai-je, veux-tu dire une arlequinade, une pasquinade, enfin bref, un pasquin.
Et il m’incite plus encore : fais-en une moquerie, une raillerie, un brocard, une goguenardise, une ironie, envoie-lui des lazzi et des gros mots. Cet... (Continues)
Au citoyen Donald Trump de New-York.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/2/9 - 21:01
Song Itineraries: Donald Trump
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Ballade vom ertrunkenen Mädchen

Ballade vom ertrunkenen Mädchen
[1919]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”), pubblicata nel 1927
Musica di Kurt Weill, nella cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928

Questa “Ballata della ragazza annegata” è una delle poesie più note di Brecht.
Racconta semplicemente del corpo di una donna annegata, trasportato dalle acque del fiume, che col passare del tempo lentamente e dolcemente si disgrega e si perde nella natura. Una giovane donna, uccisa forse, o suicida, che rimane sconosciuta, proprio come il soldato protagonista delle due ballate comprese da Weill nella stessa cantata.
Se fosse solo per questo, avrei potuto proporre questo bellissimo brano – magistralmente interpretato da Therese Giehse, da Gisela May, da Lotte Lenya e anche dalla nostra Milva – semplicemente... (Continues)
Als sie ertrunken war und hinunter schwamm
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/8 - 21:40
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Zweiter Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen

Zweiter Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Lieder Gedichte Chöre, 1918-1933”, pubblicata nel 1934
Musica di Kurt Weill, quinto movimento della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928.

Seconda parte della canzone del “Milite ignoto sotto l'Arco di Trionfo”, cui rimando per l'introduzione.

Qui Brecht abbandona il grottesco e ammette che mai potrà esserci resurrezione per quel soldato assassinato, massacrato, dilaniato, smembrato e reso così ignoto. Non ci sarà mai un Giorno del Giudizio. E allora voi, maledetti che l'avete ucciso, potete star tranquilli, ma almeno rimuovete quella pietra tombale, quell'arco di trionfo, e smettetela coi vostri inutili ed oltraggiosi inni di vittoria che mi feriscono, io che ogni giorno continuo a chiedermi: perchè non siete voi ad essere morti, perchè non siete stati uccisi voi? Perchè no?
Alles was ich euch sagte
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/8 - 20:12
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Gardien de la paix

Luciole
Una canzone sulla "ZAD" (Zone à defendre) ovvero i territori occupati in protesta alla costruzione di una pista d'aereoporto a Notre Dame des Landes
Gardien de la paix
(Continues)
Contributed by leoskini 2017/2/8 - 17:59
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Alla patria

Anonymous
Ben poche notizie si sanno di questo bellissimo canto popolare certamente nato, come tanti altri di questo genere, nel periodo delle grandi guerre e forse anche prima. Il tema è sempre quello della tragedia dell'addio e l'incertezza del ritorno dalla guerra. Questi canti sembravano un ricordo di un tempo lontano, ma la triste realtà della cronaca di questi giorni rende quanto mai attuale il sentimento di precarietà di ogni partenza per il fronte, ugualmente oggi come tanti anni fa.
Tra le canzoni del repertorio del Coro Edelweiss
Alla Patria vola il mio pensiero,
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/2/8 - 15:46
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Erster Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen

Erster Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Lieder Gedichte Chöre, 1918-1933”, pubblicata nel 1934
Musica di Kurt Weill, quarto movimento della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928.

Una poesia, trasformata da Weill in canzone, che fa il paio con la Legende vom toten Soldaten del 1918 e la supera nella già inarrivabile feroce e grottesca ironia. Là il soldato morto veniva “resuscitato” a guerra quasi finita per farlo partecipare alla grancassa della propaganda e morire eroicamente una seconda volta; qui invece un soldato qualunque, un poveraccio, viene scelto ed ucciso dagli altri – di tutte le nazionalità, si badi bene – il suo corpo viene orrendamente massacrato in modo da renderlo irriconoscibile e farne così il “milite ignoto”, per poi seppellirlo con tutti gli onori sono una pesante pietra... (Continues)
Wir kamen von den Gebirgen und vom Weltmeer,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/7 - 22:37
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Divide and Conquer

Divide and Conquer
This song is a commentary on the ongoing conflicts in the middle east. Listen out for some soundbytes from western leaders such as David Cameron, John Kerry, Hillary Clinton, Barack Obama and Nicolas Sarkozy concerning the war in Libya that provide additional context as to what this song is specifically condemning.

From the songwriter:

"It deals with what’s really going on in the Middle East. The media only give us one side of the story, but when you dig deeper, you find layers of truth about natural resources, like oil, that are influencing the region. The media report on how the new political regime has brought democracy to the region but maybe the inhabitants were better off before. What the West are really delivering is mainly destruction. They’re making people fight each other and when the West conquers, the big companies come in and make money.”
Divide and conquer
(Continues)
2017/2/7 - 15:28
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Dancing in a Hurricane

Dancing in a Hurricane
This song is about the children living amidst warzones, attempting to have a childhood in spite of the chaos. It is written from the perspective of the mother of one of these children, who watches her "rays of light" play, while reflecting on the state of their home.

From the songwriter:
"The title comes from a line in Spectre [the James Bond film] and the lyrics were inspired by the current refugee crisis around the world. It’s the idea of children trying to enjoy their childhood in an unsafe environment; they’re literally dancing in a hurricane and I find it very sad. As a mother, I’m concerned about the well-being of children around the world. Here, our children are fed and they have a roof over their heads and I think we maybe take it for granted.”
We are force to live in silence
(Continues)
2017/2/7 - 15:10
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Supernature

Supernature
[1977]
Scitta da Alain Wisniak e Marc Cerrone (1952-), compositore e produttore musicale francese tra i più importanti nella stagione d'oro della disco music.
Celeberrimo brano riempipista che intitolava il terzo album di Cerrone
Al primo posto nelle US disco/dance charts nelle prime settimane del 1978.

Chi l'ha detto che la disco music celebrava soltanto il disimpegno dopo l'ubriacatura politica degli anni della contestazione?

Un brano seminale che ritroviamo nelle sonorità di parecchi brani attuali, soprattutto in quelli realizzati dal mitico duo Daft Punk (che - guarda caso - sono francesi).
Once upon a time science opened up the door
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/7 - 14:11
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Le prince d'Orange

Le prince d'Orange
Nonostante la foto della copertina della raccolta postuma a cappella Vox del 1996 sembra ispirare, la canzone era apparsa precedentemente in Pierre de Grenoble nel 1973 e Malicorne en public nel 1979. Il pezzo fa riferimento alla morte avvenuta nel 1544 del capitano di Charles Quint, René de Nassau, prince d'Orange. Venne composta in quello stesso anno ma subì in seguito numerose varianti nel testo...
Certo di far piacere a qualcuno di cui non riferisco più neppure il nome (o uno dei tanti appellativi di cui si fregia), ne approfitto per esporre le circostanze dell'incontro tra Gabriel Yacoub e Hughes de Courson. Esso avvenne nell'autunno del 1972 nell'infermeria della caserma di Mont Valérien, dove i due giovani stavano tentando di farsi riformare: il primo rifiutando di alimentarsi e il secondo dichiarando dolori addominali insostenibili. Fortunatamente riuscirono entrambi nell'intento... (Continues)
Flavio Poltronieri 2017/2/5 - 10:53

Ferramonti Walzer

Ferramonti Walzer
VALZER DI FERRAMONTI
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/4 - 22:07
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Vaterland

Vaterland
Chanson allemande – Vaterland – Vorkriegsjugend – 1984



Lucien l’âne mon ami, il te souviendra de ce groupe punk-hard-rock du Kreuzberg qui s’appelle Vorkriegsjugend – Jeunesse d’avant la [prochaine] guerre et qui chantait Wir sind die Ratten – Nous sommes les rats.

Oui, oui, certainement, Marco Valdo M.I. mon ami, et toute cette histoire du Kreuzberg que tu nous avais fait connaître en plus. À cet égard, je pense que ce genre de combat contre les spéculateurs et les promoteurs immobiliers et les prometteurs de jours meilleurs mener au Kreuzberg – en pleine grande ville – par les squatteurs et plus au-delà par la suite, par l’ensemble des habitants du quartier dans les années 80 du siècle dernier, peut être rapproché des combats des paysans sans terre d’Amérique latine ou par exemple d’Italie.

En effet, c’est tout à fait parallèle et relève de la même logique de confrontation. Et ce n’est... (Continues)
PATRIE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/2/4 - 20:43
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Italia

Italia
padroni di cani che leccano il culo alla serva,
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/4 - 17:22
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Cavaddu cecu de la minera

Cavaddu cecu de la minera
CAVALLO CIECO DELLA MINIERA
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/4 - 16:51
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Tre madri

Tre madri
Io, invece, che la versione siciliana era di Giorgio
e non di Don Quijote

corretto, grazie
Cristina 2017/2/4 - 14:57
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Azadî bo Kurdistan

Gianni Sartori 2017/2/4 - 13:37
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Spansk Soldatervise

Spansk Soldatervise
È una traduzione, l'originale è qui: https://www.antiwarsongs.org/canzone.p...
Karel Vissers 2017/2/3 - 21:19
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Stari Most

Stari Most
Nessun altro aveva avuto il coraggio di denunciare i «talebani cristiani», cantori integralisti di una patria etnica contro l'altra, che hanno contribuito ad insanguinare la Jugoslavia. Se n'è andato oggi Predrag Matvejević.
Lorenzo 2017/2/2 - 23:09
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Mein Gott, warum hast du mich verlassen? (Psalm 22)

Mein Gott, warum hast du mich verlassen? (Psalm 22)
SALMO 22. DIO MIO, PERCHÈ MI HAI ABBANDONATO?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/2 - 22:56
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Wir sind die Ratten

Wir sind die Ratten
Chanson allemande – Wir sind die Ratten – Vorkriegsjugend – 1983

Il n’y a pas à dire, dit Lucien l’âne, il y a quand même des chansons qui ont des titres bizarres. Qu’est-ce que c’est que ce titre incroyable : « Nous sommes des rats », alors que ce sont manifestement des humains qui chantent ? Je n’ai rien contre les rats, ni même contre les humains, mais il ne faut pas tout mélanger. C’est comme si je disais moi qui suis un âne, que je suis un humain. Enfin, dans mon cas, c’est relativement vrai. Je suppose donc qu’il s’agit de « rats » humains, d’une utilisation symbolique du nom de « rat ».

Précisément, répond Marco Valdo M.I. en souriant, il s’agit de rats symboliques, d’humains qui se désignent eux-mêmes comme des rats. Enfin, pas exactement. Ils ne se désignent eux-mêmes comme des rats que par référence au fait que d’autres humains les considèrent comme tels, d’une part ; mais aussi,... (Continues)
NOUS SOMMES LES RATS
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/2/2 - 21:40
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Der Pflaumenbaum

Der Pflaumenbaum
“Bertolt Brecht. Poesie e canzoni”, a cura di Ruth Leiser e Franco Fortini (Einaudi, 1962)
IL SUSINO
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 2017/2/2 - 18:55
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Rum e polvere da sparo

Rum e polvere da sparo
Prendendo la canzone da questo link youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=SFnZuPpTP-U

alla quinta strofa ultima riga, trovo 1 errore.
Qui sul sito c'è scritto: "Se tu vuoi, cambiare rotta se vuoi"

ascoltando la canzone da youtube ,invece io sento chiaramente: Se tu vuoi, cambiare rotta si può

Abbiamo provveduto a correggere
CCG/AWS staff
Manuel 2017/2/2 - 13:21
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Sora Rosa

Sora Rosa
La bella interpretazione di SYMO



Le mie radici, la mia sensibilità e la mia voce passano per la cultura della città dove sono nata. Ho voluto reinterpretare un grande brano di Antonello Venditti che parla della rabbia e della speranza che appartengono alla città di Roma. Il brivido che si prova a cantare SORA ROSA è qualcosa di indescrivibile.
dq82 2017/2/2 - 08:55
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Stage degli innocenti

Stage degli innocenti
Si illudeva di sicuro Pino allora, ma a parte le bestemie il discorso regge fino oggi

666
Cześć

krzyś 2017/2/2 - 06:41
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L'Internationale

L'Internationale
The Austrian German version you have matches the standard German version minus one verse. It's not a new version, it's just the same thing with an Austrian accent.
2017/2/1 - 19:36
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La fille soldat

La fille soldat
Verso fine luglio del 1973 Gabriel Y stava raggiungendo Stivell in Bretagna (in occasione di una delle sue ultime apparizioni in seno al suo gruppo, ovvero il secondo Kertalg Festival).Era in macchina con la moglie Marie Sauvet e l'amico Hughes de Courson e la loro direzione era Moëlan-sur-Mer, situato nel dipartimento del Finistère. La decisione di formare un nuovo gruppo era già stata presa ma ancora stavano pensando a come chiamarlo quando attraversarono il villaggio di Malicorne-sur-Sarthe, nei pressi di Mans. Questo nome significa "svolte pericolose" e fa riferimento ai meandri che appunto il fiume Sarthe compie proprio in prossimità del borgo abitato. Il misto di sonorità poetica e l'inquitudine evocata affascinò non poco Yacoub, che aveva scartato dapprima Saulge Violine e poi Merlicorne e fu così che si decise senza altro indugio per MALICORNE.
Flavio Poltronieri 2017/2/1 - 18:26
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Happy Xmas (War is Over)

Happy Xmas (War is Over)
Traducanzone di Andrea Buriani

Come è noto, John Lennon intendeva scrivere una canzone pacifista, il cui testo invitasse tutti i popoli della terra a superare le controversie e, prendendo spunto dal messaggio natalizio, decidessero di cessare per sempre ogni ostilità. Purtroppo, come spesso avviene, il messaggio è stato ignorato e la suadente melodia è stata presa dal vorticoso business che ruota intorno al Natale, per farne un potente mezzo di spinta al consumo.
Il brano è così diventato uno dei più conosciuti Auguri Natalizi, la colonna sonora più usata durante lo scambio dei regali, ma nessuno ormai più fa caso alle parole del testo
COSI E’ NATALE
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/1 - 17:58
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Lo avrai camerata Kesselring

Lo avrai camerata Kesselring
La versione di Giulio De Paola

dq82 2017/2/1 - 16:52
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You Want It Darker

You Want It Darker
Josh Ritter, Lee Ranaldo, Richard Thompson and More Pay Tribute to Leonard Cohen
The Village Voice, by Jonathan Bernstein

“Leonard Cohen has a pill for every illness,” said Josh Ritter shortly before Tuesday night’s tribute to the Canadian songwriter—titled “Sincerely L. Cohen”—at the Music Hall of Williamsburg. Less than three months after Cohen’s death, a group of more than a dozen songwriters and musicians gathered in Brooklyn for a loving, thoughtful tribute to Cohen’s life in music and poetry.

With a first-rate collection of local musicians led by Josh Kaufman, and including Walter Martin (keys), Annie Nero (bass) and Ray Rizzo (drums) serving as the house band, a parade of artists ranging from Elvis Perkins to Lee Ranaldo took the stage during the two-plus hour performance.

The backing band was modeled, roughly, after the extensive, impeccable touring outfit Cohen had gathered... (Continues)
Flavio Poltronieri 2017/2/1 - 14:16
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American Land

American Land
Tonight we want to add our voices to the thousands of Americans who are protesting at airports around the country the Muslim Ban and the detention of foreign nationals and refugees. America is a nation of immigrants and we find this anti-democratic and fundamentally un-American

Adelaide - January 30, 2017


dq82 2017/2/1 - 13:00

Konstanty Ildefons Gałczyński: Na śmierć Esteriny, deportowanej przez hitlerowców, Wenecjanki

Konstanty Ildefons Gałczyński: Na śmierć Esteriny, deportowanej przez hitlerowców, Wenecjanki
Credo che Esterina fu una amica d'infanzia di Konstanty Ildefons, lo si evince dal testo... credo. Negli stalag (da lager, ГУЛаг - Главное управление исправительно-трудовых лагерей) stavano i soldati e i sotto-ufficiali. Anche i piantoni (il personale) erano maschi. Ma anche questa è solo una mia supposizione. Perché poi questa ragazza ebrea era anche veneziana... non sacci. La poesia è del 1948 e pure questo dovrebbe far pensare a una scoperta del fatto della morte dell'amica dopo il ritorno dalla prigione.
Krzysiek 2017/1/31 - 22:10
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Lost in the Stars

Lost in the Stars
PERSI NELLE STELLE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/1/31 - 09:12




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