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Die drei Soldaten und die Reichen
![Die drei Soldaten und die Reichen](img/upl/brecht-grosz-50watts.jpg)
Die Reichen saßen in ihrem schönen Haus
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/10 - 19:19
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No borders
![No borders](img/upl/_dwn1486744321_772933245.jpg)
2016
Hate & hope
Hate & hope
No one! No one! No one is illegal!
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Contributed by dq82 2017/2/10 - 17:31
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Eroi senza volto
![Eroi senza volto](img/upl/_dwn1486744052_1350698719.jpg)
2011
Eroi senza volto
Il singolo "EROI SENZA VOLTO" è il racconto degli NH3 di una realtà in cui il precariato rappresenta il denominatore comune di situazioni differenti. In particolare, il singolo racconta in maniera cruda e sincera della condizione di migliaia di lavoratori, precari su tutti i fronti, dalla sicurezza sul lavoro alla sicurezza salariale.
Il brano è impreziosito dalla voce di Olly, già cantante degli Shandon e dei Madbones ed attualmente voce dei The Fire.
Eroi senza volto
Il singolo "EROI SENZA VOLTO" è il racconto degli NH3 di una realtà in cui il precariato rappresenta il denominatore comune di situazioni differenti. In particolare, il singolo racconta in maniera cruda e sincera della condizione di migliaia di lavoratori, precari su tutti i fronti, dalla sicurezza sul lavoro alla sicurezza salariale.
Il brano è impreziosito dalla voce di Olly, già cantante degli Shandon e dei Madbones ed attualmente voce dei The Fire.
piange solo il sindacato, io cadevo e non mi ha preso
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/10 - 17:27
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Malcolm X
![Malcolm X](img/upl/malcolm_x_poster.png)
2013
Rise up!
Malcolm X, nato Malcolm Little, anche noto come Detroit Red, El-Hajj Malik El-Shabazz e Omowale (Omaha, 19 maggio 1925 – New York, 21 febbraio 1965), è stato un attivista statunitense a favore dei diritti degli afroamericani e dei diritti umani in genere. Disertore durante la seconda guerra mondiale (psichicamente non adatto; in seguito, Malcolm X sostenne di aver finto una patologia mentale per evitare le armi.)
In prigione a 20 per furto e rapina, rimase affascinato dallla Nation of Islam (NOI). La NOI si autodefiniva una "setta islamica militante". La sua tesi centrale era che la maggior parte degli schiavi africani erano musulmani prima di venire catturati e che quindi i neri avrebbero dovuto riconvertirsi all'Islam. La NOI era inoltre un gruppo "nazionalista nero", ossia auspicava la creazione di una nazione nera separata all'interno degli Stati Uniti.
Nel 1950 l'FBI... (Continues)
Rise up!
Malcolm X, nato Malcolm Little, anche noto come Detroit Red, El-Hajj Malik El-Shabazz e Omowale (Omaha, 19 maggio 1925 – New York, 21 febbraio 1965), è stato un attivista statunitense a favore dei diritti degli afroamericani e dei diritti umani in genere. Disertore durante la seconda guerra mondiale (psichicamente non adatto; in seguito, Malcolm X sostenne di aver finto una patologia mentale per evitare le armi.)
In prigione a 20 per furto e rapina, rimase affascinato dallla Nation of Islam (NOI). La NOI si autodefiniva una "setta islamica militante". La sua tesi centrale era che la maggior parte degli schiavi africani erano musulmani prima di venire catturati e che quindi i neri avrebbero dovuto riconvertirsi all'Islam. La NOI era inoltre un gruppo "nazionalista nero", ossia auspicava la creazione di una nazione nera separata all'interno degli Stati Uniti.
Nel 1950 l'FBI... (Continues)
La dignità di una vita che lotta
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/10 - 17:08
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
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Lied der Galgenvögel
![Lied der Galgenvögel](img/upl/milva-milva_canta_un_nuovo_brecht-front.jpg)
[1918]
Versi e musica di Bertolt Brecht, in un taccuino intitolato “Lieder zur Klampfe von Bert Brecht und seinen Freunden” (“Canzoni per chitarra di Bert Brecht e i suoi amici”)
Testo trovato su Der Funke
Una canzone giovanile decisamente poco nota (non trovo registrazioni del brano su Discogs) ma che in italiano, con il titolo “Canzone dei pendagli da forca”, è stata interpretata da Milva (in “Milva canta un nuovo Brecht", 1996) e dal duo queer post-industrial Black Sun Productions, ossia gli svizzeri Massimo e Pierce, noti anche come Anarcocks (in “OperettAmorale”, 2005)
Versi e musica di Bertolt Brecht, in un taccuino intitolato “Lieder zur Klampfe von Bert Brecht und seinen Freunden” (“Canzoni per chitarra di Bert Brecht e i suoi amici”)
Testo trovato su Der Funke
Una canzone giovanile decisamente poco nota (non trovo registrazioni del brano su Discogs) ma che in italiano, con il titolo “Canzone dei pendagli da forca”, è stata interpretata da Milva (in “Milva canta un nuovo Brecht", 1996) e dal duo queer post-industrial Black Sun Productions, ossia gli svizzeri Massimo e Pierce, noti anche come Anarcocks (in “OperettAmorale”, 2005)
Dass euer schlechtes Brot uns nicht tut drunken
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/10 - 09:51
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power
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Terra desolata
![Terra desolata](img/upl/5316619jpg.jpg)
Musica: Roby Facchinetti
Parole: Valerio Negrini
Quarta treccia di “Opera prima” del 1971, la canzone ricorda i drammatici tre anni della “guerra nel deserto” (’40 – ’43) in Africa settentrionale, combattuta sui territori dell’Egitto, Libia, Algeria, Marocco e Tunisia, dall’esercito nazifascista tedesco, francese e italiano da un lato, e dall’altro, lo schieramento dei comandanti inglesi e statunitensi su tutti, con la partecipazione dell’africa francese, la Polonia, l’Australia, il Sudafrica, la Nuova Zelanda.
Tra aeroplani come rondini di platino, elicotteri in fiamme come carri d’argento che bruciano sopra le piramidi, e le carovane degli sfollati che attraverseranno “ponti senza fiumi”, significativi sono i versi “Statue che/ somigliano a noi/ contro il cielo piangono”. Si rimarca l’estraneità delle civiltà che assistevano a quel conflitto sul proprio suolo, senza prenderne parte... (Continues)
Parole: Valerio Negrini
Quarta treccia di “Opera prima” del 1971, la canzone ricorda i drammatici tre anni della “guerra nel deserto” (’40 – ’43) in Africa settentrionale, combattuta sui territori dell’Egitto, Libia, Algeria, Marocco e Tunisia, dall’esercito nazifascista tedesco, francese e italiano da un lato, e dall’altro, lo schieramento dei comandanti inglesi e statunitensi su tutti, con la partecipazione dell’africa francese, la Polonia, l’Australia, il Sudafrica, la Nuova Zelanda.
Tra aeroplani come rondini di platino, elicotteri in fiamme come carri d’argento che bruciano sopra le piramidi, e le carovane degli sfollati che attraverseranno “ponti senza fiumi”, significativi sono i versi “Statue che/ somigliano a noi/ contro il cielo piangono”. Si rimarca l’estraneità delle civiltà che assistevano a quel conflitto sul proprio suolo, senza prenderne parte... (Continues)
Volano
(Continues)
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Contributed by Salvo Lo Galbo 2017/2/10 - 08:26
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Odio l'America
![Odio l'America](img/upl/Destir_logo.jpg)
Rispondendo all'appello di Riccardo, un nostro visitatore, Paolo, ci ha fornito le parole di questa canzone dei Destir. Abbiamo rimesso un po' a posto il testo e ricontrollato all'ascolto. Visto che gli stessi Destir sono intervenuti sul nostro sito aspettiamo dal gruppo qualche notizia in più anche su questa canzone (date, album....).
Candy sfida questo vento,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Paolo + CCG Staff 2017/2/9 - 23:40
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Moderne Legende
![Moderne Legende](img/upl/117300665.jpg)
[1914]
Versi di Bertolt Brecht, pubblicati sotto lo pseudonimo di Berthold Eugen su “Die Ernte”, un giornale studentesco stampato ad Augsburg che ebbe vita breve: sei solo numeri tra il 1913 ed il 1914.
Messi in musica sia da Ernst Busch che da Hanns Eisler
Interpretata molte volte da Busch, a cominciare dal disco “Legenden, Lieder Balladen 1914-1934” pubblicato nel 1965. Poi anche da Gisela May, su musica di Eisler, in “Gisela May Singt Brecht - Eisler – Dessau”, 1968.
Testo trovato su Erinnerungsort.de
Versi di Bertolt Brecht, pubblicati sotto lo pseudonimo di Berthold Eugen su “Die Ernte”, un giornale studentesco stampato ad Augsburg che ebbe vita breve: sei solo numeri tra il 1913 ed il 1914.
Messi in musica sia da Ernst Busch che da Hanns Eisler
Interpretata molte volte da Busch, a cominciare dal disco “Legenden, Lieder Balladen 1914-1934” pubblicato nel 1965. Poi anche da Gisela May, su musica di Eisler, in “Gisela May Singt Brecht - Eisler – Dessau”, 1968.
Testo trovato su Erinnerungsort.de
Als der Abend übers Schlachtfeld wehte
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/9 - 22:55
Leur bon Président
![Leur bon Président](img/upl/Trump.png)
Chanson parodique de langue française – Leur bon Président – Marco Valdo M.I. – 2017
inspirée par Eugène Pottier et sa chanson Leur bon Dieu – 1884
L’autre soir, Lucien l’âne mon ami, j’ai reçu moi aussi la visite d’un revenant inquiet. Souviens-toi de la Commune, souviens-toi de Nuremberg, il est des massacreurs, il est des assassins qu’il vaut mieux arrêter avant qu’ils ne sévissent.
Un revenant, un fantôme, tu en as d’étranges visiteurs nocturnes ? Marco Valdo M.I. mon ami. Je me demande qui ça peut être et pourquoi tu en parles ici.
Il m’a dit : prends une de mes chansons et fais-en une bigarade contre ce gros balourd étazunien. Peut-être, lui demandai-je, veux-tu dire une arlequinade, une pasquinade, enfin bref, un pasquin.
Et il m’incite plus encore : fais-en une moquerie, une raillerie, un brocard, une goguenardise, une ironie, envoie-lui des lazzi et des gros mots. Cet... (Continues)
inspirée par Eugène Pottier et sa chanson Leur bon Dieu – 1884
L’autre soir, Lucien l’âne mon ami, j’ai reçu moi aussi la visite d’un revenant inquiet. Souviens-toi de la Commune, souviens-toi de Nuremberg, il est des massacreurs, il est des assassins qu’il vaut mieux arrêter avant qu’ils ne sévissent.
Un revenant, un fantôme, tu en as d’étranges visiteurs nocturnes ? Marco Valdo M.I. mon ami. Je me demande qui ça peut être et pourquoi tu en parles ici.
Il m’a dit : prends une de mes chansons et fais-en une bigarade contre ce gros balourd étazunien. Peut-être, lui demandai-je, veux-tu dire une arlequinade, une pasquinade, enfin bref, un pasquin.
Et il m’incite plus encore : fais-en une moquerie, une raillerie, un brocard, une goguenardise, une ironie, envoie-lui des lazzi et des gros mots. Cet... (Continues)
Au citoyen Donald Trump de New-York.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/2/9 - 21:01
Song Itineraries:
Donald Trump
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Ballade vom ertrunkenen Mädchen
![Ballade vom ertrunkenen Mädchen](img/upl/rrosacolor.jpg)
[1919]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”), pubblicata nel 1927
Musica di Kurt Weill, nella cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928
Questa “Ballata della ragazza annegata” è una delle poesie più note di Brecht.
Racconta semplicemente del corpo di una donna annegata, trasportato dalle acque del fiume, che col passare del tempo lentamente e dolcemente si disgrega e si perde nella natura. Una giovane donna, uccisa forse, o suicida, che rimane sconosciuta, proprio come il soldato protagonista delle due ballate comprese da Weill nella stessa cantata.
Se fosse solo per questo, avrei potuto proporre questo bellissimo brano – magistralmente interpretato da Therese Giehse, da Gisela May, da Lotte Lenya e anche dalla nostra Milva – semplicemente... (Continues)
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”), pubblicata nel 1927
Musica di Kurt Weill, nella cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928
Questa “Ballata della ragazza annegata” è una delle poesie più note di Brecht.
Racconta semplicemente del corpo di una donna annegata, trasportato dalle acque del fiume, che col passare del tempo lentamente e dolcemente si disgrega e si perde nella natura. Una giovane donna, uccisa forse, o suicida, che rimane sconosciuta, proprio come il soldato protagonista delle due ballate comprese da Weill nella stessa cantata.
Se fosse solo per questo, avrei potuto proporre questo bellissimo brano – magistralmente interpretato da Therese Giehse, da Gisela May, da Lotte Lenya e anche dalla nostra Milva – semplicemente... (Continues)
Als sie ertrunken war und hinunter schwamm
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/8 - 21:40
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Zweiter Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen
![Zweiter Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen](img/upl/8-mai-2012-arc-trimphe-2.jpg)
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Lieder Gedichte Chöre, 1918-1933”, pubblicata nel 1934
Musica di Kurt Weill, quinto movimento della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928.
Seconda parte della canzone del “Milite ignoto sotto l'Arco di Trionfo”, cui rimando per l'introduzione.
Qui Brecht abbandona il grottesco e ammette che mai potrà esserci resurrezione per quel soldato assassinato, massacrato, dilaniato, smembrato e reso così ignoto. Non ci sarà mai un Giorno del Giudizio. E allora voi, maledetti che l'avete ucciso, potete star tranquilli, ma almeno rimuovete quella pietra tombale, quell'arco di trionfo, e smettetela coi vostri inutili ed oltraggiosi inni di vittoria che mi feriscono, io che ogni giorno continuo a chiedermi: perchè non siete voi ad essere morti, perchè non siete stati uccisi voi? Perchè no?
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Lieder Gedichte Chöre, 1918-1933”, pubblicata nel 1934
Musica di Kurt Weill, quinto movimento della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928.
Seconda parte della canzone del “Milite ignoto sotto l'Arco di Trionfo”, cui rimando per l'introduzione.
Qui Brecht abbandona il grottesco e ammette che mai potrà esserci resurrezione per quel soldato assassinato, massacrato, dilaniato, smembrato e reso così ignoto. Non ci sarà mai un Giorno del Giudizio. E allora voi, maledetti che l'avete ucciso, potete star tranquilli, ma almeno rimuovete quella pietra tombale, quell'arco di trionfo, e smettetela coi vostri inutili ed oltraggiosi inni di vittoria che mi feriscono, io che ogni giorno continuo a chiedermi: perchè non siete voi ad essere morti, perchè non siete stati uccisi voi? Perchè no?
Alles was ich euch sagte
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/8 - 20:12
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
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Gardien de la paix
Luciole
Una canzone sulla "ZAD" (Zone à defendre) ovvero i territori occupati in protesta alla costruzione di una pista d'aereoporto a Notre Dame des Landes
Gardien de la paix
(Continues)
(Continues)
Contributed by leoskini 2017/2/8 - 17:59
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Alla patria
Anonymous
Ben poche notizie si sanno di questo bellissimo canto popolare certamente nato, come tanti altri di questo genere, nel periodo delle grandi guerre e forse anche prima. Il tema è sempre quello della tragedia dell'addio e l'incertezza del ritorno dalla guerra. Questi canti sembravano un ricordo di un tempo lontano, ma la triste realtà della cronaca di questi giorni rende quanto mai attuale il sentimento di precarietà di ogni partenza per il fronte, ugualmente oggi come tanti anni fa.
Tra le canzoni del repertorio del Coro Edelweiss
Tra le canzoni del repertorio del Coro Edelweiss
Alla Patria vola il mio pensiero,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/2/8 - 15:46
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
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Erster Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen
![Erster Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen](img/upl/60_inhumation.jpg)
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Lieder Gedichte Chöre, 1918-1933”, pubblicata nel 1934
Musica di Kurt Weill, quarto movimento della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928.
Una poesia, trasformata da Weill in canzone, che fa il paio con la Legende vom toten Soldaten del 1918 e la supera nella già inarrivabile feroce e grottesca ironia. Là il soldato morto veniva “resuscitato” a guerra quasi finita per farlo partecipare alla grancassa della propaganda e morire eroicamente una seconda volta; qui invece un soldato qualunque, un poveraccio, viene scelto ed ucciso dagli altri – di tutte le nazionalità, si badi bene – il suo corpo viene orrendamente massacrato in modo da renderlo irriconoscibile e farne così il “milite ignoto”, per poi seppellirlo con tutti gli onori sono una pesante pietra... (Continues)
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Lieder Gedichte Chöre, 1918-1933”, pubblicata nel 1934
Musica di Kurt Weill, quarto movimento della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928.
Una poesia, trasformata da Weill in canzone, che fa il paio con la Legende vom toten Soldaten del 1918 e la supera nella già inarrivabile feroce e grottesca ironia. Là il soldato morto veniva “resuscitato” a guerra quasi finita per farlo partecipare alla grancassa della propaganda e morire eroicamente una seconda volta; qui invece un soldato qualunque, un poveraccio, viene scelto ed ucciso dagli altri – di tutte le nazionalità, si badi bene – il suo corpo viene orrendamente massacrato in modo da renderlo irriconoscibile e farne così il “milite ignoto”, per poi seppellirlo con tutti gli onori sono una pesante pietra... (Continues)
Wir kamen von den Gebirgen und vom Weltmeer,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/7 - 22:37
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
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Divide and Conquer
![Divide and Conquer](img/upl/epica_simonemark_grand.jpg)
This song is a commentary on the ongoing conflicts in the middle east. Listen out for some soundbytes from western leaders such as David Cameron, John Kerry, Hillary Clinton, Barack Obama and Nicolas Sarkozy concerning the war in Libya that provide additional context as to what this song is specifically condemning.
From the songwriter:
From the songwriter:
"It deals with what’s really going on in the Middle East. The media only give us one side of the story, but when you dig deeper, you find layers of truth about natural resources, like oil, that are influencing the region. The media report on how the new political regime has brought democracy to the region but maybe the inhabitants were better off before. What the West are really delivering is mainly destruction. They’re making people fight each other and when the West conquers, the big companies come in and make money.”
Divide and conquer
(Continues)
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2017/2/7 - 15:28
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Dancing in a Hurricane
![Dancing in a Hurricane](img/upl/_dL_5a553f33_75cf716b.jpg)
This song is about the children living amidst warzones, attempting to have a childhood in spite of the chaos. It is written from the perspective of the mother of one of these children, who watches her "rays of light" play, while reflecting on the state of their home.
From the songwriter:
"The title comes from a line in Spectre [the James Bond film] and the lyrics were inspired by the current refugee crisis around the world. It’s the idea of children trying to enjoy their childhood in an unsafe environment; they’re literally dancing in a hurricane and I find it very sad. As a mother, I’m concerned about the well-being of children around the world. Here, our children are fed and they have a roof over their heads and I think we maybe take it for granted.”
From the songwriter:
"The title comes from a line in Spectre [the James Bond film] and the lyrics were inspired by the current refugee crisis around the world. It’s the idea of children trying to enjoy their childhood in an unsafe environment; they’re literally dancing in a hurricane and I find it very sad. As a mother, I’m concerned about the well-being of children around the world. Here, our children are fed and they have a roof over their heads and I think we maybe take it for granted.”
We are force to live in silence
(Continues)
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2017/2/7 - 15:10
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Il flessibile
![Il flessibile](img/upl/Flexibilit25C325A9.png)
Chanson italienne – Il flessibile – Banda Putiferio – 2007
Travailler aujourd’hui : comment survivre ?
Un livre à plusieurs voix tente d’y répondre qui, à partir d’un projet commun, a impliqué des écrivains et des musiciens : une œuvre collective, née du désir de s’amuser et d’amuser, propre à dénoncer des situations qu’il y a seulement dix ans, nous n’aurions pas considérées comme acceptables.
Une chanson pour chaque récit, un récit pour chaque profession.
Le résultat est une anthologie chorale, ironique et coupante, et un cd à la musique simple et jamais banale. Nous entrons dans la vie de chauffeurs, de coiffeurs et de balayeurs, mais aussi de députés et de publicitaires, pour découvrir qu’au fond nous sommes tous, également, travailleurs. Et c’est vraiment à eux que ce livre donne un mot d’ordre : Attention ! Sortie d’ouvriers.
Dialogue maïeutique
Cette fois, Lucien l’âne mon ami,... (Continues)
Travailler aujourd’hui : comment survivre ?
Un livre à plusieurs voix tente d’y répondre qui, à partir d’un projet commun, a impliqué des écrivains et des musiciens : une œuvre collective, née du désir de s’amuser et d’amuser, propre à dénoncer des situations qu’il y a seulement dix ans, nous n’aurions pas considérées comme acceptables.
Une chanson pour chaque récit, un récit pour chaque profession.
Le résultat est une anthologie chorale, ironique et coupante, et un cd à la musique simple et jamais banale. Nous entrons dans la vie de chauffeurs, de coiffeurs et de balayeurs, mais aussi de députés et de publicitaires, pour découvrir qu’au fond nous sommes tous, également, travailleurs. Et c’est vraiment à eux que ce livre donne un mot d’ordre : Attention ! Sortie d’ouvriers.
Dialogue maïeutique
Cette fois, Lucien l’âne mon ami,... (Continues)
FLEXIBLE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/2/5 - 15:14
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Geordie, or My Geordie Will Be Hanged In A Golden Chain
Anonymous
![Geordie, <i>or</i> My Geordie Will Be Hanged In A Golden Chain](img/thumb/c6782_130x140.jpeg?1328566134)
Ho in mano una copia de "Il popolo dell'abisso" di Jack London, un testo con pretesa di indagine sociologica sullo East End londinese di inizio '900.
In uno dei capitoli l'A. enumera sentenze di tribunali di contea, a suo dire raccolte "dai registri della polizia" (qualunque cosa fossero) facenti riferimento ad una sola settimana.
Tra questi,
Sessioni per reati minori di Taunton. John Painter, uomo corpulento e massiccio, di professione manovale, accusato di percosse alla moglie. La moglie aveva entrambi gli occhi tumefatti e semichiusi, e il viso gonfio e pieno di lividi. Multa di 1 sterlina e 8 scellini, spese comprese, e ammonizione perché la cosa non si ripeta.
In un altro caso di percosse alla moglie un individuo "cinque volte recidivo" era stato condannato a due sterline e due scellini di multa.
Poi:
Tribunale dello sceriffo di Perth. Alla presenza dello sceriffo Sym. David Mitchell,... (Continues)
In uno dei capitoli l'A. enumera sentenze di tribunali di contea, a suo dire raccolte "dai registri della polizia" (qualunque cosa fossero) facenti riferimento ad una sola settimana.
Tra questi,
Sessioni per reati minori di Taunton. John Painter, uomo corpulento e massiccio, di professione manovale, accusato di percosse alla moglie. La moglie aveva entrambi gli occhi tumefatti e semichiusi, e il viso gonfio e pieno di lividi. Multa di 1 sterlina e 8 scellini, spese comprese, e ammonizione perché la cosa non si ripeta.
In un altro caso di percosse alla moglie un individuo "cinque volte recidivo" era stato condannato a due sterline e due scellini di multa.
Poi:
Tribunale dello sceriffo di Perth. Alla presenza dello sceriffo Sym. David Mitchell,... (Continues)
Io non sto con Oriana 2017/2/5 - 12:06
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Vaterland
![Vaterland](img/upl/ob_04b256_patrie-vaterland.png)
Chanson allemande – Vaterland – Vorkriegsjugend – 1984
Lucien l’âne mon ami, il te souviendra de ce groupe punk-hard-rock du Kreuzberg qui s’appelle Vorkriegsjugend – Jeunesse d’avant la [prochaine] guerre et qui chantait Wir sind die Ratten – Nous sommes les rats.
Oui, oui, certainement, Marco Valdo M.I. mon ami, et toute cette histoire du Kreuzberg que tu nous avais fait connaître en plus. À cet égard, je pense que ce genre de combat contre les spéculateurs et les promoteurs immobiliers et les prometteurs de jours meilleurs mener au Kreuzberg – en pleine grande ville – par les squatteurs et plus au-delà par la suite, par l’ensemble des habitants du quartier dans les années 80 du siècle dernier, peut être rapproché des combats des paysans sans terre d’Amérique latine ou par exemple d’Italie.
En effet, c’est tout à fait parallèle et relève de la même logique de confrontation. Et ce n’est... (Continues)
Lucien l’âne mon ami, il te souviendra de ce groupe punk-hard-rock du Kreuzberg qui s’appelle Vorkriegsjugend – Jeunesse d’avant la [prochaine] guerre et qui chantait Wir sind die Ratten – Nous sommes les rats.
Oui, oui, certainement, Marco Valdo M.I. mon ami, et toute cette histoire du Kreuzberg que tu nous avais fait connaître en plus. À cet égard, je pense que ce genre de combat contre les spéculateurs et les promoteurs immobiliers et les prometteurs de jours meilleurs mener au Kreuzberg – en pleine grande ville – par les squatteurs et plus au-delà par la suite, par l’ensemble des habitants du quartier dans les années 80 du siècle dernier, peut être rapproché des combats des paysans sans terre d’Amérique latine ou par exemple d’Italie.
En effet, c’est tout à fait parallèle et relève de la même logique de confrontation. Et ce n’est... (Continues)
PATRIE
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/2/4 - 20:43
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Italia
![Italia](img/thumb/c55186_130x140.jpeg?1486225466)
padroni di cani che leccano il culo alla serva,
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Contributed by dq82 2017/2/4 - 17:22
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Cavaddu cecu de la minera
![Cavaddu cecu de la minera](img/thumb/c55184_130x140.jpeg?1486234843)
CAVALLO CIECO DELLA MINIERA
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Contributed by dq82 2017/2/4 - 16:51
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Tre madri
![Tre madri](img/thumb/c51695_130x140.jpeg?1457611445)
Io, invece, che la versione siciliana era di Giorgio
e non di Don Quijote
e non di Don Quijote
corretto, grazie
Cristina 2017/2/4 - 14:57
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Spansk Soldatervise
![Spansk Soldatervise](img/art/t401513.jpg)
È una traduzione, l'originale è qui: https://www.antiwarsongs.org/canzone.p...
Karel Vissers 2017/2/3 - 21:19
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Stari Most
![Stari Most](img/upl/predrag-matvejevic-450x244.jpg)
Nessun altro aveva avuto il coraggio di denunciare i «talebani cristiani», cantori integralisti di una patria etnica contro l'altra, che hanno contribuito ad insanguinare la Jugoslavia. Se n'è andato oggi Predrag Matvejević.
Lorenzo 2017/2/2 - 23:09
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Mein Gott, warum hast du mich verlassen? (Psalm 22)
![Mein Gott, warum hast du mich verlassen? (Psalm 22)](img/thumb/c55177_130x140.jpeg?1486111710)
SALMO 22. DIO MIO, PERCHÈ MI HAI ABBANDONATO?
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Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/2 - 22:56
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Wir sind die Ratten
![Wir sind die Ratten](img/thumb/c55176_130x140.jpeg?1486233296)
Chanson allemande – Wir sind die Ratten – Vorkriegsjugend – 1983
Il n’y a pas à dire, dit Lucien l’âne, il y a quand même des chansons qui ont des titres bizarres. Qu’est-ce que c’est que ce titre incroyable : « Nous sommes des rats », alors que ce sont manifestement des humains qui chantent ? Je n’ai rien contre les rats, ni même contre les humains, mais il ne faut pas tout mélanger. C’est comme si je disais moi qui suis un âne, que je suis un humain. Enfin, dans mon cas, c’est relativement vrai. Je suppose donc qu’il s’agit de « rats » humains, d’une utilisation symbolique du nom de « rat ».
Précisément, répond Marco Valdo M.I. en souriant, il s’agit de rats symboliques, d’humains qui se désignent eux-mêmes comme des rats. Enfin, pas exactement. Ils ne se désignent eux-mêmes comme des rats que par référence au fait que d’autres humains les considèrent comme tels, d’une part ; mais aussi,... (Continues)
Il n’y a pas à dire, dit Lucien l’âne, il y a quand même des chansons qui ont des titres bizarres. Qu’est-ce que c’est que ce titre incroyable : « Nous sommes des rats », alors que ce sont manifestement des humains qui chantent ? Je n’ai rien contre les rats, ni même contre les humains, mais il ne faut pas tout mélanger. C’est comme si je disais moi qui suis un âne, que je suis un humain. Enfin, dans mon cas, c’est relativement vrai. Je suppose donc qu’il s’agit de « rats » humains, d’une utilisation symbolique du nom de « rat ».
Précisément, répond Marco Valdo M.I. en souriant, il s’agit de rats symboliques, d’humains qui se désignent eux-mêmes comme des rats. Enfin, pas exactement. Ils ne se désignent eux-mêmes comme des rats que par référence au fait que d’autres humains les considèrent comme tels, d’une part ; mais aussi,... (Continues)
NOUS SOMMES LES RATS
(Continues)
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/2/2 - 21:40
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Der Pflaumenbaum
![Der Pflaumenbaum](img/upl/leiserfortini.jpg)
“Bertolt Brecht. Poesie e canzoni”, a cura di Ruth Leiser e Franco Fortini (Einaudi, 1962)
IL SUSINO
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Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 2017/2/2 - 18:55
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Rum e polvere da sparo
![Rum e polvere da sparo](img/thumb/c53706_130x140.jpeg?1479131520)
Prendendo la canzone da questo link youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=SFnZuPpTP-U
alla quinta strofa ultima riga, trovo 1 errore.
Qui sul sito c'è scritto: "Se tu vuoi, cambiare rotta se vuoi"
ascoltando la canzone da youtube ,invece io sento chiaramente: Se tu vuoi, cambiare rotta si può
https://www.youtube.com/watch?v=SFnZuPpTP-U
alla quinta strofa ultima riga, trovo 1 errore.
Qui sul sito c'è scritto: "Se tu vuoi, cambiare rotta se vuoi"
ascoltando la canzone da youtube ,invece io sento chiaramente: Se tu vuoi, cambiare rotta si può
Abbiamo provveduto a correggere
CCG/AWS staff
CCG/AWS staff
Manuel 2017/2/2 - 13:21
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Sora Rosa
![Sora Rosa](img/thumb/c18343_130x140.jpeg?1374615868)
La bella interpretazione di SYMO
Le mie radici, la mia sensibilità e la mia voce passano per la cultura della città dove sono nata. Ho voluto reinterpretare un grande brano di Antonello Venditti che parla della rabbia e della speranza che appartengono alla città di Roma. Il brivido che si prova a cantare SORA ROSA è qualcosa di indescrivibile.
Le mie radici, la mia sensibilità e la mia voce passano per la cultura della città dove sono nata. Ho voluto reinterpretare un grande brano di Antonello Venditti che parla della rabbia e della speranza che appartengono alla città di Roma. Il brivido che si prova a cantare SORA ROSA è qualcosa di indescrivibile.
dq82 2017/2/2 - 08:55
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Romanca o trzech siostrach emigrantkach
![Romanca o trzech siostrach emigrantkach](img/thumb/c54973_130x140.jpeg?1484769817)
La rotta delle conifere esiste da sempre...
krzyś 2017/2/2 - 07:52
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Stage degli innocenti
![Stage degli innocenti](img/thumb/c46435_130x140.jpeg?1389101521)
Si illudeva di sicuro Pino allora, ma a parte le bestemie il discorso regge fino oggi
666
Cześć
666
Cześć
krzyś 2017/2/2 - 06:41
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L'Internationale
![L'Internationale](img/thumb/c2003_130x140.jpeg?1338673231)
The Austrian German version you have matches the standard German version minus one verse. It's not a new version, it's just the same thing with an Austrian accent.
2017/2/1 - 19:36
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La fille soldat
![La fille soldat](img/thumb/c3261_130x140.jpeg?1379278967)
Verso fine luglio del 1973 Gabriel Y stava raggiungendo Stivell in Bretagna (in occasione di una delle sue ultime apparizioni in seno al suo gruppo, ovvero il secondo Kertalg Festival).Era in macchina con la moglie Marie Sauvet e l'amico Hughes de Courson e la loro direzione era Moëlan-sur-Mer, situato nel dipartimento del Finistère. La decisione di formare un nuovo gruppo era già stata presa ma ancora stavano pensando a come chiamarlo quando attraversarono il villaggio di Malicorne-sur-Sarthe, nei pressi di Mans. Questo nome significa "svolte pericolose" e fa riferimento ai meandri che appunto il fiume Sarthe compie proprio in prossimità del borgo abitato. Il misto di sonorità poetica e l'inquitudine evocata affascinò non poco Yacoub, che aveva scartato dapprima Saulge Violine e poi Merlicorne e fu così che si decise senza altro indugio per MALICORNE.
Flavio Poltronieri 2017/2/1 - 18:26
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Versi di Bertolt Brecht, seconda poesia da “Die drei Soldaten. Ein Kinderbuch”, volumetto pubblicato nel 1932 con le illustrazioni di George Grosz (1893-1959), grande pittore espressionista berlinese, comunista.
Non ho trovato grandi tracce di qualche esecuzione famosa, ma il brano – forse solo recitato – sta in mezzo a tanti lieder brechtiani nello spettacolo musicale "Wie gehts? Danke, brechtig!" della cantante viennese Helga Porpaczy-Zdenek.
“I tre soldati” è tutt'altro che un'opera per bambini, o forse sì, che le sue rime baciate dicono in modo semplice molte verità.
Come quella che la guerra non è mai finita, perchè è la guerra dei 100.000 anni che i ricchi fanno ai poveri, come direbbe il nostro Marco Valdo M.I.
Qui, finita la guerra propriamente detta, nonostante il grande sfoltimento operato dal cannone, i ricchi non si sentono ancora sicuri nelle loro belle case perchè... (Continues)