Jo vull ser rei
Canción muy republicana, en la que el cantante se pregunta por qué él no puede ser rey, con todas las facilidades que eso conllevaría. Predomina la ironía, y la letra está bien trabajada.
YO QUIERO SER REY
(Continues)
(Continues)
2017/10/31 - 23:03
A veces
Come viene precisato su Cancioneros.com, la parte introduttiva di questa canzone è il testo di una poesia, rinvenuto su di una cartina da tabacco, scritta verosimilmente alla fine degli anni '70 da un anonimo prigioniero politico uruguayo, detenuto in un carcere di massima sicurezza che sorge (ancora operativo, nonostante la sua estrema pericolosità) in una cittadina del dipartimento di San José, a una cinquantina di km da Montevideo.
Ironia vuole che quel posto si chiami “Libertad”.
La poesia venne raccolta insieme a molte altre nel 1980 dal Grupo de Madres y Familiares de Procesados por la Justicia Militar.
La poesia venne messa in musica per primo dall'oggi compianto Daniel Viglietti, che la inserì ne “La canción de los prisioneros", un recital scritto insieme all'amico Eduardo Galeano e presentato a Madrid nel 1983.
L'anno seguente fu lo stesso Galeano a scrivere la prefazione al volumetto “La canción de los presos”, realizzato dal gruppo di familiari dei prigionieri politici di cui sopra.
Ironia vuole che quel posto si chiami “Libertad”.
La poesia venne raccolta insieme a molte altre nel 1980 dal Grupo de Madres y Familiares de Procesados por la Justicia Militar.
La poesia venne messa in musica per primo dall'oggi compianto Daniel Viglietti, che la inserì ne “La canción de los prisioneros", un recital scritto insieme all'amico Eduardo Galeano e presentato a Madrid nel 1983.
L'anno seguente fu lo stesso Galeano a scrivere la prefazione al volumetto “La canción de los presos”, realizzato dal gruppo di familiari dei prigionieri politici di cui sopra.
B.B. 2017/10/31 - 14:47
Tous les cris, les SOS
Beh...veramente è un po' più introspettiva...di canzoni sulla guerra più celebri scritte da Daniel c'è Viens danser.
Marina Santoni 2017/10/31 - 11:20
A desalambrar!
Elegia per Daniel Viglietti.
di Alessio Lega
Mentre sono in Austria a cantare Bella Ciao, mi sveglio incongruamente presto e vengo a sapere che Daniel Viglietti è morto.
Gigante della canzone di ispirazione popolare, ma di realizzazione colta - Daniel era un fenomenale chitarrista classico imprestato all’urgenza della testimonianza - i suoi quasi ottanta anni passati per il mondo, l’ultimo concerto solo pochi giorni fa. Daniel era un bengala nel buio, una risorsa, una memoria del futuro, quando questa parola ancora suonava più come speranza che come paura.
Daniel era radicalissimo nei contenuti ed estremamente complesso nei modi - i suoi accompagnamenti sono un manuale di raffinatezza e sperimentazione - uno di quelli che ha sempre pensato che i proletari meritano il massimo.
Uruguaiano fiero e rivendicativo, come solo chi ha presente le catene del colonialismo, era in realtà un patriota... (Continues)
di Alessio Lega
Mentre sono in Austria a cantare Bella Ciao, mi sveglio incongruamente presto e vengo a sapere che Daniel Viglietti è morto.
Gigante della canzone di ispirazione popolare, ma di realizzazione colta - Daniel era un fenomenale chitarrista classico imprestato all’urgenza della testimonianza - i suoi quasi ottanta anni passati per il mondo, l’ultimo concerto solo pochi giorni fa. Daniel era un bengala nel buio, una risorsa, una memoria del futuro, quando questa parola ancora suonava più come speranza che come paura.
Daniel era radicalissimo nei contenuti ed estremamente complesso nei modi - i suoi accompagnamenti sono un manuale di raffinatezza e sperimentazione - uno di quelli che ha sempre pensato che i proletari meritano il massimo.
Uruguaiano fiero e rivendicativo, come solo chi ha presente le catene del colonialismo, era in realtà un patriota... (Continues)
2017/10/31 - 09:29
Macchinista
Anonymous
Mi ha fatto molto piacere ritrovare gli archetipi militari della strofetta che noi bambini bresciani cantavamo nei primi anni '60 del secolo scorso, sul finire delle tre settimane di "soggiorno obbligato" nella colonia estiva "Stella Marina" a Cesenatico. La riporto per gli eventuali nostalgici.
Macchinista, macchinista brescianino
metti l'olio nei tuoi stantuffi
di colonia siamo stuffi
ed a ca' vogliamo andar
Tra il 1961 e il 1966 ho fatto sei anni consecutivi di colonia: due a Cesenatico, due a Cimbergo in Valle Camonica e due a Giulianova (TE) e mentre via via si attenuava la nostalgia di casa aumentava il piacere di vivere in una dimensione tutto sommato esotica.
Nel frattempo si perfezionava la disciplina ma pure ci si sgamava. L'ultima stagione, avevo dodici anni, io e quel disgraziato di Baffo Blu (un romagnolo precocemente peloso) non perdevamo occasione di sbirciare in spiaggia... (Continues)
Macchinista, macchinista brescianino
metti l'olio nei tuoi stantuffi
di colonia siamo stuffi
ed a ca' vogliamo andar
Tra il 1961 e il 1966 ho fatto sei anni consecutivi di colonia: due a Cesenatico, due a Cimbergo in Valle Camonica e due a Giulianova (TE) e mentre via via si attenuava la nostalgia di casa aumentava il piacere di vivere in una dimensione tutto sommato esotica.
Nel frattempo si perfezionava la disciplina ma pure ci si sgamava. L'ultima stagione, avevo dodici anni, io e quel disgraziato di Baffo Blu (un romagnolo precocemente peloso) non perdevamo occasione di sbirciare in spiaggia... (Continues)
Andrea Breda 2017/10/29 - 14:55
Història d'Espanya (explicada pels espanyols)
d’après la version italienne de Riccardo Venturi
d’une chanson catalane – Història d’Espanya (explicada pels espanyols) – Brams – 2014
Texte : Francesc Ribera
Musique : Xevi Vila
Une « histoire de l’Espagne » ironique des origines à nos jours, avec des moments très significatifs comme lorsque les habitants originaires du continent américain sont si émerveillés par leurs conquérants qu’ils meurent par milliers dans les mines d’or pour se payer le catéchisme et les leçons d’espagnol. Intéressant aussi lorsque le général Franco remporte les élections de 1936 en devenant le fondateur de la démocratie !
Dialogue maïeutique
Évidemment, tout le monde sait que ce n’est pas Franco Bahamonde – Generalísimo Francisco Franco, Caudillo de España por la Gracia de Dios – qui inventa la démocratie, mais bien Hégésippe Simon ; on se souvient encore de l’inauguration de sa statue sur la place principale... (Continues)
d’une chanson catalane – Història d’Espanya (explicada pels espanyols) – Brams – 2014
Texte : Francesc Ribera
Musique : Xevi Vila
Une « histoire de l’Espagne » ironique des origines à nos jours, avec des moments très significatifs comme lorsque les habitants originaires du continent américain sont si émerveillés par leurs conquérants qu’ils meurent par milliers dans les mines d’or pour se payer le catéchisme et les leçons d’espagnol. Intéressant aussi lorsque le général Franco remporte les élections de 1936 en devenant le fondateur de la démocratie !
Dialogue maïeutique
Évidemment, tout le monde sait que ce n’est pas Franco Bahamonde – Generalísimo Francisco Franco, Caudillo de España por la Gracia de Dios – qui inventa la démocratie, mais bien Hégésippe Simon ; on se souvient encore de l’inauguration de sa statue sur la place principale... (Continues)
L’HISTOIRE D’ESPAGNE (EXPLIQUÉE AUX ESPAGNOLS)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/10/28 - 09:33
Espera'm assegut
Chanson catalane – Espera'm assegut – Brams – 1992
« Vous pouvez toujours courir ». Quel titre curieux, encore une fois, Marco Valdo M.I. mon ami. Sache que pour ce qui est de courir, nous les ânes, on est assez doués. Plus doué encore que nous, il y a notre cousin d’Asie, l’onagre qui bat aisément à la course les chevaux les plus racés, les plus rapides et il est même plus endurant qu’eux. Ce serait déjà une réponse. Cependant, je suppose que ce n’est pas pour m’inciter à la course que cette chanson a été écrite.
Certainement pas, Lucien l’âne mon ami, même si cette course imaginaire entre les brillants chevaux du roi et les ânes sauvages peut être une parabole. Nous verrons si cela est possible. En attendant, laisse-moi d’abord préciser le contexte : à savoir qu’il s’agit d’une chanson catalane et qu’elle date de 25 ans déjà et que par certains aspects, elle paraît bien s’inscrire tout... (Continues)
« Vous pouvez toujours courir ». Quel titre curieux, encore une fois, Marco Valdo M.I. mon ami. Sache que pour ce qui est de courir, nous les ânes, on est assez doués. Plus doué encore que nous, il y a notre cousin d’Asie, l’onagre qui bat aisément à la course les chevaux les plus racés, les plus rapides et il est même plus endurant qu’eux. Ce serait déjà une réponse. Cependant, je suppose que ce n’est pas pour m’inciter à la course que cette chanson a été écrite.
Certainement pas, Lucien l’âne mon ami, même si cette course imaginaire entre les brillants chevaux du roi et les ânes sauvages peut être une parabole. Nous verrons si cela est possible. En attendant, laisse-moi d’abord préciser le contexte : à savoir qu’il s’agit d’une chanson catalane et qu’elle date de 25 ans déjà et que par certains aspects, elle paraît bien s’inscrire tout... (Continues)
VOUS POUVEZ TOUJOURS COURIR
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/10/26 - 19:44
La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida]
Masi chi trasi
breve documentario, su e con Pino Masi realizzato nel 2005 sotto la regia di Alberto Comandini.
breve documentario, su e con Pino Masi realizzato nel 2005 sotto la regia di Alberto Comandini.
krzyś 2017/10/26 - 19:09
Viva l’America!
Chanson italienne – Viva l’America! – Pino Masi – 1987
Viva l’America ! Vive l’Amérique ! Quel titre ! Quel titre !, Marco Valdo M.I. mon ami, dit Lucien l’âne un rien énervé. Quel titre encore une fois ! Un titre si plein enthousiasme et si je ne te connaissais pas comme je te connais, je pourrais penser que cette exclamation juvénile serait une innocente marque d’admiration pour une région lointaine. J’imagine que ce n’est nullement le cas et qu’il faut comprendre différemment ce sursaut d’ardeur patriotique à l’égard d’un continent étranger.
Figure-toi, Lucien l’âne mon ami, que j’ai eu la même réaction que toi quand j’ai lu pour a première fois cette chanson italienne pur déterminer si j’allais ou non en donner une version française, car comme tu peux le penser, je choisis ce que je traduis et il me faut souvent renoncer à cet exercice, qui est quand même assez laborieux et demande... (Continues)
Viva l’America ! Vive l’Amérique ! Quel titre ! Quel titre !, Marco Valdo M.I. mon ami, dit Lucien l’âne un rien énervé. Quel titre encore une fois ! Un titre si plein enthousiasme et si je ne te connaissais pas comme je te connais, je pourrais penser que cette exclamation juvénile serait une innocente marque d’admiration pour une région lointaine. J’imagine que ce n’est nullement le cas et qu’il faut comprendre différemment ce sursaut d’ardeur patriotique à l’égard d’un continent étranger.
Figure-toi, Lucien l’âne mon ami, que j’ai eu la même réaction que toi quand j’ai lu pour a première fois cette chanson italienne pur déterminer si j’allais ou non en donner une version française, car comme tu peux le penser, je choisis ce que je traduis et il me faut souvent renoncer à cet exercice, qui est quand même assez laborieux et demande... (Continues)
VIVE L’AMÉRIQUE !
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/10/26 - 12:48
The Suburbs
"Perciò riesci a capire perchè voglio una figlia mentre sono ancora giovane? Voglio tenerla per mano e mostrarle qualcosa di bello prima che il disastro sia compiuto..."
B.B. 2017/10/25 - 21:26
Lettera di Walter Ulanowsky
Lettere di Walter "Josef" Ulanowsky, da Momenti della vita partigiana
B.B. 2017/10/24 - 13:45
Lettera Di Un Condannato A Morte Della Resistenza Europea
La lettera originale completa.
.15 novembre
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/24 - 12:52
Masters Of War
ITALIANO / ITALIAN [9] - Luca Taddia
Versione italiana di Luca Taddia (riprende sostanzialmente la versione di Tito Schipa Jr. salvo alcune piccole modifiche, incipit in primis)
Nude (2015)
Versione italiana di Luca Taddia (riprende sostanzialmente la versione di Tito Schipa Jr. salvo alcune piccole modifiche, incipit in primis)
Nude (2015)
SIGNORI DELLA GUERRA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/24 - 12:08
Cinque parole
Ad oggi la canzone, con un'introduzione di Mario Bonanno, era attribuita al percorso sulla dittatura argentina, ho trascritto all'ascolto il recitativo di Marco Paolini, nel quale si parla di Cile, cambio percorso ed elimino l'introduzione presente che lascio qui sotto a memoria:
Un ritratto del mondo alla fine del mondo, cupo, crepuscolare, assediato dalle ombre e dai fantasmi dell'Argentina di Jorge Videla.
(da "Rosso sopra verde è la mia divisa - canzoni d'autore contro la guerra" di Mario Bonanno, Bastogi editore)
(da "Rosso sopra verde è la mia divisa - canzoni d'autore contro la guerra" di Mario Bonanno, Bastogi editore)
Dq82 2017/10/24 - 10:04
Constantine's Dream
Luca Lanzi della Casa del vento racconta un aneddoto riguardo a questo brano, alla fine della registrazione Sauro Lanzi (il fisarmonicista) disse (alla toscana): "Bello questo brano, semmai un po' 'orto"
Dq82 2017/10/24 - 09:18
Quadras do poeta Aleixo
24 ottobre 2017 01:52
QUARTINE DEL POETA ALEIXO
(Continues)
(Continues)
2017/10/24 - 01:53
Muntuñmageyiñ tayiñ mapu
(Op. cit., pp. 5/7)
HANNO RUBATO LA NOSTRA TERRA
(Continues)
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2017/10/23 - 23:37
Stranamore (pure questo è amore)
Non so perché, ce l'avevo in testa e non ricordavo alcune strofe, così l'ho cercata con G. Grazie per l'ottima spiegazione (mi son sempre chiesto chi era Marco).
2017/10/23 - 23:14
La guerra di Piero
SPAGNOLO / SPANISH [2] - Mercedes Sanchez Marco
Versione spagnola di Mercedes Sanchez Marco
da Via del campo
Versione spagnola di Mercedes Sanchez Marco
da Via del campo
LA GUERRA DE PIERO
(Continues)
(Continues)
2017/10/23 - 23:06
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Dr. Godofredo Arauzo.
Al ensañamiento se añadiría la burla y mientras llegaba el postrero
instante del cumplimiento de la sentencia, se forjaron once coronas de
hierro con puntas muy agudas que le pusieron en la cabeza, en
representación de los 11 títulos que se dio, entre ellos de emperador.
Igualmente le colocaron un collar de hierro en el cuello con 2
platinas rodeadas de puntas muy pesadas que simbolizaba la orden del
Gran Paitití del que se tituló Gran Maestro. Por la parte posterior de
la cabeza le introdujeron 3 puntas de hierro ardiendo que le salían
por la boca, demostración de los 3 bandos que mandó publicar; uno de
ellos declarando al Rey Católico usurpador sacrílego de sus dominios.
En las primeras horas del día del cumplimiento de la sentencia,
Areche, que dictó su muerte se confesó y comulgó por las... (Continues)