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Come fosse un gioco
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La fonderia Peraro di Padova in via Monta' non chiuse negli anni '70, bensì negli anni '80. C'è una bella differenza visto che ho assistito nel magazzino spedizioni alla nostra vittoria ai campionati del mondo di calcio.
Alessio 2017/1/16 - 16:59
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No
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[2016]
Parole e musica di Nicolas Jaar (1990-), musicista e compositore di musica elettronica e sperimentale, newyorkese ma di origine cilena.
Testo trovato su Genius
Nicolas Jaar è nato a New York nel 1990. I suoi genitori si erano lì trasferiti nel 1982, provenienti dal Cile. Suo padre è Alfredo Jaar (1956-), importante artista visuale cileno, cresciuto anche artisticamente nel pieno del regime di Pinochet e divenuto oppositore della dittatura. “Sono nato in Cile sessanta anni fa: ho visto la dittatura di Pinochet e il golpe contro Allende; per fare arte, ho imparato a parlare fra le righe. Era l’arte della Resistenza”, racconta Alfredo Jaar.
Nicolas Jaar ha esordito come compositore di musiche da club, ma ben presto la sua attenzione si è spostata sulla sperimentazione musicale. Ha fondato un'etichetta e ha prodotto lavori di artisti come Lydia Lunch e William Basinski. Ha composto... (Continues)
Parole e musica di Nicolas Jaar (1990-), musicista e compositore di musica elettronica e sperimentale, newyorkese ma di origine cilena.
Testo trovato su Genius
Nicolas Jaar è nato a New York nel 1990. I suoi genitori si erano lì trasferiti nel 1982, provenienti dal Cile. Suo padre è Alfredo Jaar (1956-), importante artista visuale cileno, cresciuto anche artisticamente nel pieno del regime di Pinochet e divenuto oppositore della dittatura. “Sono nato in Cile sessanta anni fa: ho visto la dittatura di Pinochet e il golpe contro Allende; per fare arte, ho imparato a parlare fra le righe. Era l’arte della Resistenza”, racconta Alfredo Jaar.
Nicolas Jaar ha esordito come compositore di musiche da club, ma ben presto la sua attenzione si è spostata sulla sperimentazione musicale. Ha fondato un'etichetta e ha prodotto lavori di artisti come Lydia Lunch e William Basinski. Ha composto... (Continues)
(Alfredo Jaar): Pongamos un poco de música y bailamos? Para hacer la película más entretenida?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/1/16 - 08:54
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Kalinaw
Manny Lapingcao
helo. gudmorning. is it possible that u can send
me a copy of manny lapingcao:
music sheet namely:
gozos and pit senyor for our music teacher to play during the mass.. thanks u may email it to: margieng@ymail.com
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margie 2017/1/16 - 03:14
8 aprile 1877
![8 aprile 1877](img/thumb/c35172_130x140.jpeg?1328536302)
Puoi trovare il testo della mia canzone "La Mattanza"su Youtube Benito merlino U filicudaru di Capistello Uno squarcio di vita.Ciao e grazie. Benito Merlino
2017/1/15 - 20:22
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Tutto fin qui
![Tutto fin qui](img/upl/_dwn1484496637_1464410287.jpg)
2016
Tutto fin qui
Singolo dell'album "Che spettacolo è"
Tutto fin qui
Singolo dell'album "Che spettacolo è"
Il prestigiatore mentre ti distrae
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/1/15 - 17:10
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South Africa
![South Africa](img/upl/R-1009485-1429321376-9059.jpeg.jpg)
1988
South Africa
feat. Ruud Gullit
South Africa
feat. Ruud Gullit
South African, downpressorman
(Continues)
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Contributed by dq82 2017/1/15 - 16:42
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
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Monsieur Thiébat
![Monsieur Thiébat](img/upl/enricothiebat.jpg)
2016
La macchina del tempo
Enrico Thiébat (Aosta, 2 agosto 1949 – Verrayes, 14 dicembre 1992) è stato un cantautore, cabarettista, produttore televisivo e scultore italiano, anarchico.
La macchina del tempo
Enrico Thiébat (Aosta, 2 agosto 1949 – Verrayes, 14 dicembre 1992) è stato un cantautore, cabarettista, produttore televisivo e scultore italiano, anarchico.
Bonsoir Monsieur Thiébat, bonsoir
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/1/15 - 14:49
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La guerre
![La guerre](img/upl/Marignano.jpg)
Cari amici, vi invio il testo di questa canzone rinascimentale, che ho appena ascoltato su Radio 3 (Concerti del Quirinale). Non è propriamente una canzone contro la guerra, però racconta di una battaglia (quella di Merignano, o Melegnano, vicino a Milano) del 1515 tra Francesi e Svizzeri, che provocò la morte di più di 15.000 uomini. Sconfitti, gli Svizzeri stipularono una pace, che fu l'inizio della loro scelta perpetua di neutralità.
Escoutez, tous gentilz Galloys,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2017/1/15 - 13:09
Song Itineraries:
Anti-war classical music
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La frontiera
![La frontiera](img/upl/Un-dettagli-della-copertina-di-Apriti-Cielo-il-nuovo-album-di-Mannarino-oto-Ilaria-Magliocchetti-Lombi-artwork-di-Nazario-Graziano.jpg)
2017
Apriti cielo
È senz’altro un disco di fuga; di gente che non sente di appartenere alle sue bandiere e alle sue preghiere. È un disco di guerra sporca, palesato nella title-track, ma anche nella commovente La frontiera, tra le cime più alte del disco. Mannarino disegna due uomini che fanno l’amore davanti a soldati in combattimento che in fila per uno vanno via non appena vedono loro due che, nudi, insegnano come “sono nati gli esseri umani”. Un orgasmo in mezzo alla guerra tracciato con un’eleganza da far invidia a tutti gli storytellers del mondo. Un orgasmo che ricorda che dietro a quelle guerre senza senso ci sono vite umane.
spettakolo.it
Apriti cielo
È senz’altro un disco di fuga; di gente che non sente di appartenere alle sue bandiere e alle sue preghiere. È un disco di guerra sporca, palesato nella title-track, ma anche nella commovente La frontiera, tra le cime più alte del disco. Mannarino disegna due uomini che fanno l’amore davanti a soldati in combattimento che in fila per uno vanno via non appena vedono loro due che, nudi, insegnano come “sono nati gli esseri umani”. Un orgasmo in mezzo alla guerra tracciato con un’eleganza da far invidia a tutti gli storytellers del mondo. Un orgasmo che ricorda che dietro a quelle guerre senza senso ci sono vite umane.
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Una voce più forte dell'altra parlò dal balcone
(Continues)
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Contributed by Dq82 2017/1/15 - 10:39
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, Make Love, Not War
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Friedenspanzer
![Friedenspanzer](img/upl/Panzerose.png)
Chanson allemande – Friedenspanzer – Rod Gonzalez & Farin Urlaub (Die Ärzte) – 1994
"Friedenspanzer" [LE PANZER DE LA PAIX] est une chanson punk du groupe allemand Die Ärzte, une chanson à propos d’une machine de guerre qui répand la paix, l’amour, les solutions aux problèmes et aide les gens.
Dialogue maïeutique
Vois-tu, Lucien l’âne mon ami, dit Marco Valdo d’un ton un petit peu docte, contrairement à ce qu’on raconte, la naïveté n’est pas un vilain défaut, même quand elle est fausse.
Et c’est précisément le ton de cette chanson que cette fausse naïveté, voulue ou non, ce n’est pas la vraie question. La vraie question est toujours est-ce une bonne chanson ? Raconte-t-elle quelque chose qui intéresse ?
Car il y a mille et une manières de faire une chanson, comme il y avait mille et une manières de charmer un sultan par des contes susurrés à son oreille. Il n’y faut pas nécessairement... (Continues)
"Friedenspanzer" [LE PANZER DE LA PAIX] est une chanson punk du groupe allemand Die Ärzte, une chanson à propos d’une machine de guerre qui répand la paix, l’amour, les solutions aux problèmes et aide les gens.
Dialogue maïeutique
Vois-tu, Lucien l’âne mon ami, dit Marco Valdo d’un ton un petit peu docte, contrairement à ce qu’on raconte, la naïveté n’est pas un vilain défaut, même quand elle est fausse.
Et c’est précisément le ton de cette chanson que cette fausse naïveté, voulue ou non, ce n’est pas la vraie question. La vraie question est toujours est-ce une bonne chanson ? Raconte-t-elle quelque chose qui intéresse ?
Car il y a mille et une manières de faire une chanson, comme il y avait mille et une manières de charmer un sultan par des contes susurrés à son oreille. Il n’y faut pas nécessairement... (Continues)
LE PANZER DE LA PAIX
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/1/14 - 12:59
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In viaggio
![In viaggio](img/upl/wvxo4asx.jpg)
2011
Nell’album intitolato “Sud”
(Cesare Chiodo, Bungaro, Fiorella Mannoia)
Fiorella Mannoia presenta questa canzone, nei live, raccontando che in quel periodo suonava con musicisti stranieri (africani e sudamericani) e che ha messo in musica i loro racconti: immaginando il saluto si una madre ad un figlio che parte, emigra... Alcune volte questa presentazione è più esplicitamente rivolta all'emigrazione, altre volte più intima parlando di un generico saluto materno al propri* figli*. Ma considerando anche il titolo dell'album in cui è inserita secondo me è una CCG a tutti gli effetti
Nell’album intitolato “Sud”
(Cesare Chiodo, Bungaro, Fiorella Mannoia)
Fiorella Mannoia presenta questa canzone, nei live, raccontando che in quel periodo suonava con musicisti stranieri (africani e sudamericani) e che ha messo in musica i loro racconti: immaginando il saluto si una madre ad un figlio che parte, emigra... Alcune volte questa presentazione è più esplicitamente rivolta all'emigrazione, altre volte più intima parlando di un generico saluto materno al propri* figli*. Ma considerando anche il titolo dell'album in cui è inserita secondo me è una CCG a tutti gli effetti
Domani partirai
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/1/14 - 09:58
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Mother's Pride
![Mother's Pride](img/upl/CD2002311.b.jpg)
Testo, musica e arrangiamento di George Michael.
Bella e potente ma al tempo stesso semplice e piena di grazia nel suo dipingerci - con immagini vivide che sfumano l'una nell'altra - il quadro di un tragico "passaggio di consegne" generazionale. Nel segno immutato ed immutabile, da una decade all'altra, della guerra.
E' tratta da "Listen Without Prejudice vol. 1" (1990), album ricco di momenti intensi, riflessivi e cantautoriali (vero atto di coraggio per una popstar dal successo planetario che avrebbe voluto essere riconosciuta per quello che era: un'anima - sincera ed ispirata - innanzitutto).
"The track "Mother's Pride" was played often on US radio stations during the first months of the Gulf War in 1991. Programmers took telephone calls from soldiers' loved ones and mixed their greetings into the song as tributes, along with other patriotic sound bites" (dall'edizione in lingua inglese di Wikipedia)
Bella e potente ma al tempo stesso semplice e piena di grazia nel suo dipingerci - con immagini vivide che sfumano l'una nell'altra - il quadro di un tragico "passaggio di consegne" generazionale. Nel segno immutato ed immutabile, da una decade all'altra, della guerra.
E' tratta da "Listen Without Prejudice vol. 1" (1990), album ricco di momenti intensi, riflessivi e cantautoriali (vero atto di coraggio per una popstar dal successo planetario che avrebbe voluto essere riconosciuta per quello che era: un'anima - sincera ed ispirata - innanzitutto).
"The track "Mother's Pride" was played often on US radio stations during the first months of the Gulf War in 1991. Programmers took telephone calls from soldiers' loved ones and mixed their greetings into the song as tributes, along with other patriotic sound bites" (dall'edizione in lingua inglese di Wikipedia)
Oh she knows
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2017/1/14 - 02:58
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Killing Time
![Killing Time](img/upl/jaar-025.jpg)
[2016]
Parole e musica di Nicolas Jaar (1990-), musicista e compositore di musica elettronica e sperimentale, newyorkese ma di origine cilena.
Testo trovato su Genius
Nicolas Jaar è nato a New York nel 1990. I suoi genitori si erano lì trasferiti nel 1982, provenienti dal Cile. Suo padre è Alfredo Jaar (1956-), importante artista cileno, cresciuto anche artisticamente nel pieno del regime di Pinochet e divenuto oppositore della dittatura. “Sono nato in Cile sessanta anni fa: ho visto la dittatura di Pinochet e il golpe contro Allende; per fare arte, ho imparato a parlare fra le righe. Era l’arte della Resistenza”, racconta Alfredo Jaar.
Tra le sue installazioni - esposte alle biennali di Venezia, São Paulo e Istanbul nei maggiori musei d'arte contemporanea in tutto il mondo – c'è “Infinite Cell” (2004), ricostruzione della cella in cui fu rinchiuso Antonio Gramsci. Il visitatore è invitato... (Continues)
Parole e musica di Nicolas Jaar (1990-), musicista e compositore di musica elettronica e sperimentale, newyorkese ma di origine cilena.
Testo trovato su Genius
Nicolas Jaar è nato a New York nel 1990. I suoi genitori si erano lì trasferiti nel 1982, provenienti dal Cile. Suo padre è Alfredo Jaar (1956-), importante artista cileno, cresciuto anche artisticamente nel pieno del regime di Pinochet e divenuto oppositore della dittatura. “Sono nato in Cile sessanta anni fa: ho visto la dittatura di Pinochet e il golpe contro Allende; per fare arte, ho imparato a parlare fra le righe. Era l’arte della Resistenza”, racconta Alfredo Jaar.
Tra le sue installazioni - esposte alle biennali di Venezia, São Paulo e Istanbul nei maggiori musei d'arte contemporanea in tutto il mondo – c'è “Infinite Cell” (2004), ricostruzione della cella in cui fu rinchiuso Antonio Gramsci. Il visitatore è invitato... (Continues)
I think we’re just out of time
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2017/1/13 - 23:30
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La complainte de Rossel
Anonymous
![La complainte de Rossel](img/thumb/c5389_130x140.jpeg?1328631001)
Magnifique complainte en honneur de Louis Nathaniel, cousin germain de mon arrière grand-père. Mon frère s'appelle Louis et mon petit-fils Nathaniel en son souvenir.
Andréa Aguirre 2017/1/13 - 22:09
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How Does the Grass Grow?
![How Does the Grass Grow?](img/upl/83dc50db.jpg)
[2010-12]
Parole e musica di David Bowie.
Il riff del ritornello è mutuato da “Apache”, brano stumentale di cui fu autore Jerry Lordan (1934–1995), cantautore e compositore inglese e che fu portato al successo da The Shadows nel 1960 e poi di nuovo nel 1973 nella versione della Incredible Bongo Band.
Nell’album “The Next Day” del 2013
L’ambientazione, esplicitata nella prima strofa, è quella di una qualche paese sovietico o post-sovietico. “Le ragazze che indossano gonne di nylon e sandali ungheresi e i ragazzi in sella ai loro Riga” (motorini di fabbricazione lettone, prodotti tra il 1952 e il 1992) è una descrizione di un villaggio sovietico ripresa pari pari da uno scritto (in “Twenty Letters to a Friend”) del 1967 di Svetlana Alliluyeva, che pur essendo figlia di Stalin fu una dissidente e nel 1966 fuggì dal suo paese rifugiandosi negli USA (dove è morta nel 2011).
Il protagonista... (Continues)
Parole e musica di David Bowie.
Il riff del ritornello è mutuato da “Apache”, brano stumentale di cui fu autore Jerry Lordan (1934–1995), cantautore e compositore inglese e che fu portato al successo da The Shadows nel 1960 e poi di nuovo nel 1973 nella versione della Incredible Bongo Band.
Nell’album “The Next Day” del 2013
L’ambientazione, esplicitata nella prima strofa, è quella di una qualche paese sovietico o post-sovietico. “Le ragazze che indossano gonne di nylon e sandali ungheresi e i ragazzi in sella ai loro Riga” (motorini di fabbricazione lettone, prodotti tra il 1952 e il 1992) è una descrizione di un villaggio sovietico ripresa pari pari da uno scritto (in “Twenty Letters to a Friend”) del 1967 di Svetlana Alliluyeva, che pur essendo figlia di Stalin fu una dissidente e nel 1966 fuggì dal suo paese rifugiandosi negli USA (dove è morta nel 2011).
Il protagonista... (Continues)
There’s a graveyard by the station
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2017/1/13 - 09:03
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Maria coraggio
![Maria coraggio](img/thumb/c53737_130x140.jpeg?1479295760)
"A lottare la PIOVRA".... mi sembra più che chiaro a cosa si riferisce!
Angela 2017/1/12 - 17:07
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Rosso colore
![Rosso colore](img/upl/pierangelo-bertoli-rosso-colore-dell-amore-1974.jpg)
La canzone pubblicata nel 1977 è la fusione di tre canzoni (con la stessa musica e con parte del testo ripetuto) pubblicate nell'album di esordio del cantautore emiliano, inizialmente uscito come vinile (come supplemento al n° 5 di Mezzo cielo, rivista del movimento politico Lega del Vento Rosso, di cui Bertoli all'epoca faceva parte, e che pubblicava alcuni dischi di musica militante come allegati alla rivista), ristampato come musicassetta l'anno successivo (ed allegato al n° 30 del 14 settembre 1974 della rivista Servire il popolo), ed infine stampato sotto forma di CD nel 2006.
Le tre canzoni erano Rosso, Rosso Colore e Rosso colore dell'amore.
Riportiamo le due che hanno delle strofe aggiuntive non riprese nella versione del 1977
0.00 Rosso
3.02 Rosso colore
8.08 Rosso colore dell'amore
Le tre canzoni erano Rosso, Rosso Colore e Rosso colore dell'amore.
Riportiamo le due che hanno delle strofe aggiuntive non riprese nella versione del 1977
0.00 Rosso
3.02 Rosso colore
8.08 Rosso colore dell'amore
ROSSO
(Continues)
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2017/1/11 - 23:16
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The Case of Otto Schwarzkopf
![The Case of Otto Schwarzkopf](img/thumb/c54826_130x140.jpeg?1484174019)
La traduzione inglese originale di Neville Teller, dal suo libro “One Man's Israel”
THE CASE OF OTTO SCHWARZKOPF
Your case
Otto Schwarzkopf
has reached Jerusalem.
In the leather A.L.L.l
branded black
and Otto Schwarzkopf
a Prague address.
On the back
a hotel sticker
mountains of the Tyrol
prayer-shawl draped
with snow
pine pierced blue skies
a lake you swam in?
You went up into the mountain
alone
or was it a family outing?
The case gapes wide
a soundless cry
they pause to gaze at it at you
Otto.
Where now your content?
Under-wear
towel toothbrush shirt socks
the works of Heinrich Heine.
Family snaps.
In the winter of forty-four
the German order
just take what you need
twenty kilos apiece
one suitcase each
you’re off to the east
no fuss leave everything else to us.
Now it’s here
on show
the handle
your palm warmed Otto
cold
iron clasps rust covered.
Reference... (Continues)
THE CASE OF OTTO SCHWARZKOPF
Your case
Otto Schwarzkopf
has reached Jerusalem.
In the leather A.L.L.l
branded black
and Otto Schwarzkopf
a Prague address.
On the back
a hotel sticker
mountains of the Tyrol
prayer-shawl draped
with snow
pine pierced blue skies
a lake you swam in?
You went up into the mountain
alone
or was it a family outing?
The case gapes wide
a soundless cry
they pause to gaze at it at you
Otto.
Where now your content?
Under-wear
towel toothbrush shirt socks
the works of Heinrich Heine.
Family snaps.
In the winter of forty-four
the German order
just take what you need
twenty kilos apiece
one suitcase each
you’re off to the east
no fuss leave everything else to us.
Now it’s here
on show
the handle
your palm warmed Otto
cold
iron clasps rust covered.
Reference... (Continues)
Bernart Bartleby 2017/1/11 - 22:45
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Tre uomini di troppo (liberi liberi)
![Tre uomini di troppo (liberi liberi)](img/thumb/c54088_130x140.jpeg?1484146741)
grazie a Roberto dello staff dei Gang, che ci ha scritto per darci nuove informazioni su questa canzone inedita (riportate nell'introduzione). La canzone è dedicata a Sofri, Bompressi e Pietrostefani.
CCG Staff 2017/1/11 - 15:58
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Les cathédrales de l'industrie
![Les cathédrales de l'industrie](img/thumb/c47601_130x140.jpeg?1403528296)
Quando Gabriel Yacoub canta "andrò in queste città dell'inferno dell'est che portano tutte nomi d'angelo" l'immagine richiama gli altoforni di Uckange,Gandrange e Florange en Lorraine che stavano chiudendo una dopo l'altra.
Flavio Poltronieri 2017/1/11 - 14:19
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Fünf vor zwölf
![Fünf vor zwölf](img/upl/Toten2BHosen.png)
Chanson allemande – Fünf vor zwölf – Campino (Andreas Frege) et Andi (Andreas Meurer) [Die Toten Hosen] – 1990
Reprise sur le disque collectif intitulé : « Nazis Raus ! (Nazis Dehors !) » en 1991, republié en CD en 2003.
Canzones
Lucien l’âne, à voir ce qu’on y raconte, on ne dirait pas que c’est une chanson qui date de plus d’un quart de siècle. Elle raconte l’attaque d’un commerçant, un verdurier, un épicier turc quelque part dans une ville allemande.
Chez nous aussi, il y a des commerçants turcs qui vendent les légumes, le pain, l’épicerie. Il y a aussi le « paki », le « marocain »… Drôle comme on désigne les gens ainsi par une sorte de qualificatif générique. Comme si parlant de moi, il dirait « l’âne » ; pas Lucien l’âne, mais juste « l’âne ». À propos, le garagiste du coin est d’origine turque, mais tout le monde l’appelle Jacky. Il y a plus de vingt ans qu’il est là. Mais en... (Continues)
Reprise sur le disque collectif intitulé : « Nazis Raus ! (Nazis Dehors !) » en 1991, republié en CD en 2003.
Canzones
Lucien l’âne, à voir ce qu’on y raconte, on ne dirait pas que c’est une chanson qui date de plus d’un quart de siècle. Elle raconte l’attaque d’un commerçant, un verdurier, un épicier turc quelque part dans une ville allemande.
Chez nous aussi, il y a des commerçants turcs qui vendent les légumes, le pain, l’épicerie. Il y a aussi le « paki », le « marocain »… Drôle comme on désigne les gens ainsi par une sorte de qualificatif générique. Comme si parlant de moi, il dirait « l’âne » ; pas Lucien l’âne, mais juste « l’âne ». À propos, le garagiste du coin est d’origine turque, mais tout le monde l’appelle Jacky. Il y a plus de vingt ans qu’il est là. Mais en... (Continues)
MOINS CINQ
(Continues)
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/1/11 - 12:05
Ils ont brûlé
![Ils ont brûlé](img/upl/ekmqXSE.jpg)
Mi dispiace per I'Rovo. Davvero.
Ma sapessi quanti casolari abbandonati ho visto bruciati così... Proprio per il fatto che qualcuno cercava di "disabbandonarli".
Eh, tanto tutto è una questione di convenzione, purtroppo.
https://www.youtube.com/watch?v=qVpnsFjrY6A
Nell'anno nuovo getto uno appello... difendiamo àsto animaletto!!!
https://it.wikipedia.org/wiki/Desmana_...
Buom mondo
Ma sapessi quanti casolari abbandonati ho visto bruciati così... Proprio per il fatto che qualcuno cercava di "disabbandonarli".
Eh, tanto tutto è una questione di convenzione, purtroppo.
https://www.youtube.com/watch?v=qVpnsFjrY6A
Nell'anno nuovo getto uno appello... difendiamo àsto animaletto!!!
https://it.wikipedia.org/wiki/Desmana_...
Buom mondo
krzyś 2017/1/11 - 00:56
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Te recuerdo Amanda
![Te recuerdo Amanda](img/upl/amanda-jara.jpg)
Amanda è anche il nome della figlia di Victor Jara, che dopo la morte del padre è fuggita con la madre in Inghilterra. In questo recente articolo Amanda ripercorre la sua storia e il suo rapporto con la memoria del padre.
Habla la hija de Victor Jara
Habla la hija de Victor Jara
2017/1/9 - 23:51
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Versi di Klabund, da “Chinesische Gedichte. Nachdichtungen”, raccolta di traduzioni di antiche poesie e canzoni cinesi tratte dallo “Shījīng”, di parecchi secoli avanti Cristo.
Musica di Hanns Eisler
Testo trovato su Project Gutenberg
Nel 1916 Hanns Eisler fu richiamato in guerra. Venne ferito e ricoverato diverse volte, e in queste “pause” continuò a comporre. Nel 1917 scrisse un intero oratorio intitolato “Gegen den Krieg” (“Contro la guerra”, proprio lo stesso titolo della composizione creata 20 anni più tardi su testo di Brecht), che andò perduto nell'incendio della baracca dove era acquartierato, e mise in musica alcune poesie di Klabund, adattamento di antichi canti cinesi tratti dallo Shījīng, la più antica raccolta di testi poetici cinesi di cui si sia a conoscenza, datata tra tra il X° e il VII° secolo avanti Cristo. (Purtroppo non saprei indicare al link citato quale sia il canto originale corrispondente)