Je vous remercie, après tant d'années de trouver enfin les paroles de cette magnifique chanson des Ogres sur ce non moins magnifique album. Il faut dire que certaines strophes ne sont pas très claires à l'écoute.
Elle a bercée mes sombres années lycée.
Je l'écoute là en écrivant ce commentaire et comme à chaque fois les larmes me montent aux yeux. Pour moi le plus beau morceau des Ogres.
Merci.
La ragione per cui ho proposto le poesie di Wittlin
Non è una presa di posizione
È un fatto storico... Wittlin
Che ha avuto luogo...
:\
Krzysiek 2016/8/29 - 23:34
Caro Krzysiek, queste poesie sono molto interessanti e devo dire che trovo le tue traduzioni italiane molto poetiche, a modo loro, nonostante qualche articolo mancante. Pero' questo sarebbe un sito di canzoni (anche se si fanno spesso delle eccezioni), mi chiedevo quindi se siano mai state musicate...
Secondo me saranno :)
Lo spero, vista la frase classica che non ha niente a che vedere con il pum pum del rap odierno per esempio
Ma sto per smmettere comunque, Wittlin tanto le è scritte poche
L'articolo mancante è l'immancabile retaggio delle lingue slave (bulgaro e macedone a parte) e di qualsiasi altra lingua che non lo ha: m'immagino un polacco che deve imparare come mai a volte si dice "una casa", e altre "la casa" quando lui con il suo "dom" è bell'e a posto :-P. Vedi il famoso allenatore Vujadin Boškov: "testa di calciatore buona per portare cappello!" (Salud!)
Mi scuso se, come dire, ho risolto un po' il problema "a modo mio". E' pur vero che i componimenti di Józef Wittlin sono poesie non musicate (magari, chissà, leggendole in questo sito a qualcuno ne verrà la voglia); ma è altrettanto vero che sono emozionanti e bellissime poesie contro la guerra, senza se e senza ma. Non le definirei soltanto "interessanti" (specifico che ho una diffidenza naturale verso l'aggettivo "interessante"). Indi per cui, le ho spostate tutte negli "Extra", ma, sottolineo, esclusivamente per il fatto che si tratta di poesie e non di canzoni.
Colgo l'occasione. In assenza di una qualche introduzione/spiegazione, il mio modo di procedere è quello che segue: do una passatina al traduttore di Google, ebbene sì. Non mi vergogno affatto a dirlo, visto che è necessaria una immediata visione sia pure sommaria del testo, e che non sono ancora capace di averla col polacco... (Continues)
Vi ho mandato Klosz, vi ho madato un sacco di roba buona ma |Voi preferite cazzate di cavin Kostner, disgraziati...
Fatti vostri
ciau
krzyś 2016/8/30 - 03:43
ciao krzyś, il problema e' che noi non sappiamo il polacco. Riccardo un pochino, tutti gli altri zero totale. Quindi ci arrangiamo cercando traduzioni già fatte o con il mitico google translate che traduce il tuo nome con Chris Crow. Quel che abbiamo capito che molta della roba buona che avevi mandato era buona più che altro da fumare.... per il resto magari ci sarebbe anche qualcosa che con due parole di introduzione in più forse sarebbe passata.
da "L'origine du monde" a "L'Origine de la guerre"
Il celebre dipinto erotico con cui abbiamo scelto di illustrare questa canzone di Brassens ha subito un détournement - o se vogliamo una reinterpretazione- da parte dell'artista francese Orlan (1947-), che si è semplicemente limitata a fotografare il quadro di Courbet e declinarlo al maschile. L'opera è significativamente intitolata "L’Origine de la guerre".
L'operazione, volutamente provocatoria, ci spinge a porsi varie domande, le cui risposte non necessariamente devono coincidere con l'interpretazione dell'artista. Prima di tutto ci porta a interrogarci sulla asimmetria nella rappresentazione del corpo maschile e femminile, un dato di fatto che vale la pena contestare o almeno far notare.
Inoltre, con la scelta del titolo, l'autrice sembra sposare la tesi - che è un po' quella dell'autore dell'introduzione di questa pagina ma anche... (Continues)
2016/8/29 - 19:59
Questa polemica qua
Como dice B.B.
La trovo abbastanza
Stucchevole
Però!
Per Bacco!
Che cazzone!
Chanson étazunienne – Der Fuerher’s face – Spike Jones – 1942
Mon ami Lucien l’âne, voici une chanson qui va te réjouir, toi et bien d’autres personnes ; que tu la connaisses déjà ou non. Car si tu ne la connais pas tu vas découvrir un grand moment de la chanson de dérision , de la parodie et si tu la connais déjà, tu t’en délecteras d’autant plus volontiers. Cependant, dans les deux cas, tu ne l’auras jamais rencontrée en langue française. Je viens de la faire cette version française et je t’assure que c’est une sorte de gageure que d’adapter du Spike Jones en délire dans une autre langue. D’ailleurs, lui-même, dans quelle langue l’a-t-il écrite cette chanson ? En nazigermanglisch ? Seul, Viktor Klemperer pourrait en déceler les mystères.
Quoi ? Qui ? Viktor Klemperer ? Le frère du chef d’orchestre, Otto.
Oui, c’est bien à lui que je fais allusion et à son ouvrage L.T.I. (Lingua... (Continues)
Dopo l’attacco di Pearl Harbor, i Walt Disney Studios furono messi sottosopra in quanto venivano fatte richieste di film propagandistici dal Ministero del Tesoro, dell’Agricoltura, dell’Aeronautica, della Marina e dallo stesso presidente Roosevelt. Il personaggio disneyano che fu scelto per incarnare gli ideali degli Americani durante il periodo di guerra fu Paperino, già utilizzato precedentemente per incitare i cittadini a pagare le tasse, a comprare beni di lusso ecc, Paperino diventa l’occasione per ridicolizzare il Furher e i modi retorici della Germania Nazista.
Qui troviamo il povero Paperino che viene svegliato da una marcia che canta in onore delle virtù naziste: la banda include l’imperatore del Giappone Hirohito al bassotuba ,
Mussolini alla grancassa e il militare tedesco Goering all’ottavino. La svastica è ovunque: sulla carta parati, sulla sveglia, sugli oggetti domestici…... (Continues)
Il testo definitivo inciso da Lavrendis Maheritsas
dal disco Δεν έχει...Μα (Non ci sono ...ma)
Come segnalava Gian Piero nel 2014 la prima versione pubblicata in anteprima nel disco ha cambiato titolo, diventando Ο ήχος της καμπάνας (Il suono della campana) ed è interpretata da Lavrendis Macherits. Qui il testo completo:
Ce chant a été chanté par des vieux blancs du village des Hattes en Guyane française, je l'ai entendu dans une version enregistrée de 1953,mais je pensais que le poème était d'un bagnard, retranscrit par le capitaine médecin Fitoussi ?
Bonne soirée
Dominique
2016/8/28 - 19:01
Encore moi, une information erronée sous l'image d'un extrait du journal de Fitoussi : "Bagnard" sur l'air des bateliers de la Volga, indiquant qu'il s'agit du prisonnier Fitoussi qui a écrit ce texte. Or, il n'y a pas de M.Fitoussi dans le registre des bagnards à l'ANOM; DE source sûre (les ayant-droits de M.Fitoussi) M.Fitoussi était médecin capitaine au bagne.
Il faudrait donc, je pense, rectifier ou supprimer la légende sous l'image.
Voir aussi la revue sitographique très bien référencée
Criminocorpus qui parle de Marcel Fitoussi. Mais chacun s'inspirant d'une page d'un autre site, voilà que de fausses informations circulent.
Enfin, je prépare un Master 2 sur les bagnes coloniaux français et les pratiques musicales au sein des bagnes, d'où mon attention tout particulière sur ce sujet.
Con soddisfazione Vi segnalo che quest'anno Denez è stato insignito del premio di poesia Imram, per il suo contributo in lingua bretone. Il premio viene attribuito ogni quattro anni a Saint-Malo, alla Maison internationale des poètes et des écrivains, e al castello de la Briantais ed è sponsorizzato dall'Unesco.
Nell'occasione invito a deliziarsi con la ripresa della gwerz ad opera della soprano australiana Greta Bradman nel suo cd "Grace" del 2011
Gortoz a Ran - Greta Bradman - Lyrics C7: Brezhoneg (Breton) ...
Mi si scusi se sono un po'...intervenuto su questa pagina, in primis per cambiare il titolo della canzone. Non risulta che Peadar Kearney abbia scritto la canzone in gaelico irlandese, ed il suo titolo è nella forma anglicizzata: Erin Go Bragh. E' il motivo, tra le altre cose, per cui il termine “Bragh” non si troverà mai un un dizionario irlandese: la forma anglicizzata (dalla pronuncia /ˌɛrɪn ɡə ˈbrɑː/ e scritta, a volte, persino Erin Go Braugh) è quella che ha ottenuto la maggiore diffusione e per un certo tempo si è trovata scritta persino sulla bandiera dell'Eire (tra le altre cose, nella foto riportata da Bernart Bartleby la si vede abbastanza chiaramente). Ciò non toglie, naturalmente, che la forma originale gaelica sia Éirinn go brách, laddove brách non significa tanto “per sempre”, quanto “eternità, fine dei tempi”. In gaelico, si usa anche la forma bráth, dal medesimo significato;... (Continues)
Elle a bercée mes sombres années lycée.
Je l'écoute là en écrivant ce commentaire et comme à chaque fois les larmes me montent aux yeux. Pour moi le plus beau morceau des Ogres.
Merci.
.Ex Tenebrae Lucis.