Erin Go Bragh
I’ll sing you a song of a row in the town,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2016/8/26 - 21:01
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
Lied von Sachsenburg
Anonymous
[1933]
L’attribuzione di questo canto è incerta. Alcune fonti parlano di un giornalista di Lipsia, tal R. Seidel (sul quale non ho trovato alcuna informazione), altre l’associano a Rudi Reinwarth (1907-1971), artigiano bavarese, militante comunista, redattore in un giornale del partito. Fu arrestato, come tanti altri, già nel 1933 e si fece alcuni anni in campo di concentramento. Poi venne arruolato nella Wehrmacht e finì prigioniero dei sovietici. Dopo la guerra è stato un dirigente politico in Germania Est.
Sulla melodia di “Arbeitsmann, du lebst in Not” (così almeno si afferma su Music and Holocaust), canzone agit-prop che deve aver prestato la musica a molti canti composti da prigionieri politici nei campi di concentramento nazisti.
Come spesso mi capita ultimamente, devo la comprensione di questo testo alla traduzione in francese fatta dal pastore luterano Yves Kéler, curatore del... (Continues)
L’attribuzione di questo canto è incerta. Alcune fonti parlano di un giornalista di Lipsia, tal R. Seidel (sul quale non ho trovato alcuna informazione), altre l’associano a Rudi Reinwarth (1907-1971), artigiano bavarese, militante comunista, redattore in un giornale del partito. Fu arrestato, come tanti altri, già nel 1933 e si fece alcuni anni in campo di concentramento. Poi venne arruolato nella Wehrmacht e finì prigioniero dei sovietici. Dopo la guerra è stato un dirigente politico in Germania Est.
Sulla melodia di “Arbeitsmann, du lebst in Not” (così almeno si afferma su Music and Holocaust), canzone agit-prop che deve aver prestato la musica a molti canti composti da prigionieri politici nei campi di concentramento nazisti.
Come spesso mi capita ultimamente, devo la comprensione di questo testo alla traduzione in francese fatta dal pastore luterano Yves Kéler, curatore del... (Continues)
Gefüget aus Beton und Stahl,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/26 - 09:09
Song Itineraries:
Extermination camps, From World Jails
Il 23 novembre 1980
(1981)
Testo tratto da Il Deposito
Il 23 novembre 1980, alle 19.34, un terremoto di 6.5 gradi della scala Richter colpì la zona dell'Irpinia, nel sud Italia, colpendo principalmente la Campania e la Basilicata. Il terremoto provoco circa 2.900 morti, 8.000 feriti e 290.000 sfollati.
Ci furono molte polemiche sui soccorsi, in particolare sui ritardi. Significativa fu l'opera di volontari per aiutare le popolazioni colpite.
Testo tratto da Il Deposito
Il 23 novembre 1980, alle 19.34, un terremoto di 6.5 gradi della scala Richter colpì la zona dell'Irpinia, nel sud Italia, colpendo principalmente la Campania e la Basilicata. Il terremoto provoco circa 2.900 morti, 8.000 feriti e 290.000 sfollati.
Ci furono molte polemiche sui soccorsi, in particolare sui ritardi. Significativa fu l'opera di volontari per aiutare le popolazioni colpite.
C'è carne da cannone, carne d'appalto
carne da intrallazzo
carne da intrallazzo
Nelle narici l'odore del tabacco
(Continues)
(Continues)
Contributed by segnalata da Roberta del Deposito 2016/8/25 - 22:12
Song Itineraries:
Earthquakes
Sad Man's Tongue
Album: Rock the Rebel/ Metal the Devil (2007)
-Michael Poulsen
As I remember, I wrote it about this guy who is a drifter. He is kind of his own spirit, traveling around the world. He’s a pretty lonely guy who kind of goes by his own rules. He’s a rebel. Until they want to get him into the military, and he’s trying everything he possibly can to just stay as a free spirit on the road, because he goes against the weapons and everything. He just wants to have a simple life, and he doesn’t see any kind of responsibility going into Uncle Sam, and doing work for him. He refuses to bear weapons, because nobody has done anything harmful to him, so why should he be a bad guy to anybody else but himself? So he pretty much tried to live the free life.
-Michael Poulsen
Well my mama told me, "Son you better watch out
(Continues)
(Continues)
Contributed by Matt 2016/8/25 - 22:01
We Were Men
Album: "The Truth Is..." (2011)
Woke up screaming in bed
(Continues)
(Continues)
Contributed by Matt 2016/8/25 - 21:54
Ein jeder von uns sechsen (oder Die Jauchkolonne)
[1935-37]
Versi di Ludwig Bendix (1877-1954), avvocato e notaio ebreo tedesco, composti in prigionia a Lichtenburg oppure a Dachau.
Su di una qualche melodia non nota o composta dallo stesso Bendix
Testo trovato sul dal Volks Lieder Archiv e compreso grazie alla traduzione offerta dal pastore Yves Kéler, curatore del sito Chansons Protestants.
Nel volume intitolato “Des Lagers Stimme - Musik im KZ. Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933 bis 1936”, a cura di Guido Fackler, edizioni Temmen, Brema, 2000.
Laureato in legge, avvocato in Berlino dal 1907, notaio dal 1923, fondatore e direttore della rivista giuridica “Die Justiz”, Ludwig Bendix perse tutto con l’avvento del nazismo e nel 1935 fu internato in uno dei primi campi di concentramento allestiti dai nazisti, quello ospitato nel castello di Lichtenburg, in Sassonia. In seguito fu trasferito a Dachau, da dove nel... (Continues)
Versi di Ludwig Bendix (1877-1954), avvocato e notaio ebreo tedesco, composti in prigionia a Lichtenburg oppure a Dachau.
Su di una qualche melodia non nota o composta dallo stesso Bendix
Testo trovato sul dal Volks Lieder Archiv e compreso grazie alla traduzione offerta dal pastore Yves Kéler, curatore del sito Chansons Protestants.
Nel volume intitolato “Des Lagers Stimme - Musik im KZ. Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933 bis 1936”, a cura di Guido Fackler, edizioni Temmen, Brema, 2000.
Laureato in legge, avvocato in Berlino dal 1907, notaio dal 1923, fondatore e direttore della rivista giuridica “Die Justiz”, Ludwig Bendix perse tutto con l’avvento del nazismo e nel 1935 fu internato in uno dei primi campi di concentramento allestiti dai nazisti, quello ospitato nel castello di Lichtenburg, in Sassonia. In seguito fu trasferito a Dachau, da dove nel... (Continues)
Ein jeder von uns sechsen
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/25 - 09:22
Song Itineraries:
Extermination camps, From World Jails
Giacomo Lubrano: Terremoto orribile accaduto in Napoli l'anno 1688
[1688]
Sonetto di Giacomo Lubrano (Paolo Brinacio)
Pubblicato nel 1690
(Scintille Poetiche o poesie sacre, e morali di Paolo Brinacio Napoletano, Dedicate All'illustriss.mo & Ecc.mo Sig.re D. Marcello Mastrilli Duca di Marigliano, &c. In Napoli nella nuova stampa dei Socii Dom. Antonio Parrino, e Michele Luigi Mutii 1690. Con licenza de' superiori.)
Si dice che, dove passa il terremoto, passa la guerra. Può succedere anche che un terremoto, se certamente non causato, sia quanto meno aiutato da certe invisibili e subdole guerre dichiarate in nome di profitti, di avidità, di leggerezze. Nelle nostre terre, i terremoti non sono cosa di oggi, e nemmeno di ieri o dell'altro ieri; terre ballerine. Mi è capitato di leggere che un amministratore di questo sito partirà forse oggi o domani per Amatrice, a dare una mano: è un medico. Che il terremoto e la guerra sono mortali fratelli, se... (Continues)
Sonetto di Giacomo Lubrano (Paolo Brinacio)
Pubblicato nel 1690
(Scintille Poetiche o poesie sacre, e morali di Paolo Brinacio Napoletano, Dedicate All'illustriss.mo & Ecc.mo Sig.re D. Marcello Mastrilli Duca di Marigliano, &c. In Napoli nella nuova stampa dei Socii Dom. Antonio Parrino, e Michele Luigi Mutii 1690. Con licenza de' superiori.)
Si dice che, dove passa il terremoto, passa la guerra. Può succedere anche che un terremoto, se certamente non causato, sia quanto meno aiutato da certe invisibili e subdole guerre dichiarate in nome di profitti, di avidità, di leggerezze. Nelle nostre terre, i terremoti non sono cosa di oggi, e nemmeno di ieri o dell'altro ieri; terre ballerine. Mi è capitato di leggere che un amministratore di questo sito partirà forse oggi o domani per Amatrice, a dare una mano: è un medico. Che il terremoto e la guerra sono mortali fratelli, se... (Continues)
Mortalità, che sogni? ove ti ascondi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/8/25 - 08:24
Song Itineraries:
Earthquakes, From olden times: Songs against war, inside war, around war
IKEA
[2005]
Parole e musica di Mitch Benn, musicista satirico, ospite fisso alla BBC Radio.
Nell'album intitolato “Crimes Against Music”, con la band The Distractions
Quel che non è riuscito ad Hitler – una Glande Germania estesa su tutto il globo terracqueo – è riuscito invece in pieno allo svedese Ingvar Feodor Kamprad, classe 1926, che giovanissimo s'inventò l'IKEA, un esercito di centri commerciali che oggi domina il mondo.
E non molti sanno che l'intraprendente imprenditore Ingvar Kamprad fu anche un fervente nazista, militante fino al 1945 inoltrato del gruppo fascista e nazionalista “Nysvenska Rörelsen” (Nuovo Movimento Svedese) e pure reclutatore per conto del Partito Nazional-Socialista Svedese (Svensk Socialistisk Samling – SSS), direttamente affiliato al nazismo hitleriano. E se i nazisti svedesi formalmente non sopravvissero dopo la guerra, i fascisti invece sì, ed esistono tutt'oggi... (Continues)
Parole e musica di Mitch Benn, musicista satirico, ospite fisso alla BBC Radio.
Nell'album intitolato “Crimes Against Music”, con la band The Distractions
Quel che non è riuscito ad Hitler – una Glande Germania estesa su tutto il globo terracqueo – è riuscito invece in pieno allo svedese Ingvar Feodor Kamprad, classe 1926, che giovanissimo s'inventò l'IKEA, un esercito di centri commerciali che oggi domina il mondo.
E non molti sanno che l'intraprendente imprenditore Ingvar Kamprad fu anche un fervente nazista, militante fino al 1945 inoltrato del gruppo fascista e nazionalista “Nysvenska Rörelsen” (Nuovo Movimento Svedese) e pure reclutatore per conto del Partito Nazional-Socialista Svedese (Svensk Socialistisk Samling – SSS), direttamente affiliato al nazismo hitleriano. E se i nazisti svedesi formalmente non sopravvissero dopo la guerra, i fascisti invece sì, ed esistono tutt'oggi... (Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/24 - 23:08
Kartoffelschällied
[1935-37]
Versi di Ludwig Bendix (1877-1954), avvocato e notaio ebreo tedesco.
Su di una qualche melodia non nota o composta dallo stesso Bendix
Testo trovato sul dal Volks Lieder Archiv e compreso, almeno in parte, grazie alla traduzione della prima strofa offerta dal pastore Yves Kéler, curatore del sito Chansons Protestants.
Nel volume intitolato “Des Lagers Stimme - Musik im KZ. Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933 bis 1936”, a cura di Guido Fackler, edizioni Temmen, Brema, 2000.
Laureato in legge, avvocato in Berlino dal 1907, notaio dal 1923, fondatore e direttore della rivista giuridica “Die Justiz”, Ludwig Bendix perse tutto con l’avvento del nazismo e nel 1935 fu internato in uno dei primi campi di concentramento allestiti dai nazisti, quello ospitato nel castello di Lichtenburg, in Sassonia. In seguito fu trasferito a Dachau, da dove nel 1937 fu... (Continues)
Versi di Ludwig Bendix (1877-1954), avvocato e notaio ebreo tedesco.
Su di una qualche melodia non nota o composta dallo stesso Bendix
Testo trovato sul dal Volks Lieder Archiv e compreso, almeno in parte, grazie alla traduzione della prima strofa offerta dal pastore Yves Kéler, curatore del sito Chansons Protestants.
Nel volume intitolato “Des Lagers Stimme - Musik im KZ. Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933 bis 1936”, a cura di Guido Fackler, edizioni Temmen, Brema, 2000.
Laureato in legge, avvocato in Berlino dal 1907, notaio dal 1923, fondatore e direttore della rivista giuridica “Die Justiz”, Ludwig Bendix perse tutto con l’avvento del nazismo e nel 1935 fu internato in uno dei primi campi di concentramento allestiti dai nazisti, quello ospitato nel castello di Lichtenburg, in Sassonia. In seguito fu trasferito a Dachau, da dove nel 1937 fu... (Continues)
Des Abends nach dem Fraße:
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/24 - 21:32
Song Itineraries:
Extermination camps, From World Jails
I.P.E.R. - Ancora in piedi
2012
Indipendenti per Emilia Romagna e Lombardia
Autori del testo: S. Bellotti, F. Blasi, P. Capovilla, F. Miglietta, L. Persico, E. Rubbi, F. Vaglio, T. Zanello
compositori della musica: E. Rubbi e T. Zanello
Coordinati da Tommaso "Piotta" Zanello, promotore dell’idea, hanno aderito più di 20 importanti artisti della scena indie: 99 Posse, Roberto Angelini, Pierpaolo Capovilla (Teatro degli orrori), Enrico Capuano, Cisco, Combass (Apres La Classe), Dellera (Afterhours), Dj Aladyn, Andrea Ferro & Marco “Maki” Coti Zelati (Lacuna Coil), Le Braghe Corte, Lemmings, Erica Mou, Federico Poggipollini, Eva Poles, Quintorigo, Sud Sound System, Velvet.
Posto oggi questa canzone sulla scia delle emozioni del nuovo terremoto che ha colpito il centro Italia e sopratutto la mia regione. Ho scelto questa canzone e non altre più note (tipo Domani scritta da Pagani e con un cast ben più stellare), perché questa ha qualche garanzia in più che non sia stata fatta solo per farsi pubblicità (e ha sicuramente avuto meno notorietà).
Indipendenti per Emilia Romagna e Lombardia
Autori del testo: S. Bellotti, F. Blasi, P. Capovilla, F. Miglietta, L. Persico, E. Rubbi, F. Vaglio, T. Zanello
compositori della musica: E. Rubbi e T. Zanello
Coordinati da Tommaso "Piotta" Zanello, promotore dell’idea, hanno aderito più di 20 importanti artisti della scena indie: 99 Posse, Roberto Angelini, Pierpaolo Capovilla (Teatro degli orrori), Enrico Capuano, Cisco, Combass (Apres La Classe), Dellera (Afterhours), Dj Aladyn, Andrea Ferro & Marco “Maki” Coti Zelati (Lacuna Coil), Le Braghe Corte, Lemmings, Erica Mou, Federico Poggipollini, Eva Poles, Quintorigo, Sud Sound System, Velvet.
Posto oggi questa canzone sulla scia delle emozioni del nuovo terremoto che ha colpito il centro Italia e sopratutto la mia regione. Ho scelto questa canzone e non altre più note (tipo Domani scritta da Pagani e con un cast ben più stellare), perché questa ha qualche garanzia in più che non sia stata fatta solo per farsi pubblicità (e ha sicuramente avuto meno notorietà).
[Cisco]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/8/24 - 17:56
Song Itineraries:
Earthquakes
Alles fügt sich und erfüllt sich
[1935]
Versi del poeta tedesco Christian Morgenstern (1871-1914), dalla raccolta “Ich und die Welt” pubblicata a Berlino nel 1898. Il titolo originale della poesia è “Stilles Reifen”
Testo trovato sul Volks Lieder Archiv
Musica composta da Eva Rutkowski Lippold (1909-1994), poetessa e scrittrice, militante comunista, attivista del Soccorso Rosso tedesco e componente della resistenza antinazista a Berlino, durante i lunghi anni di detenzione nelle carceri naziste di Jauer (Jawor, in Polonia) e Waldheim (Sassonia).
Versi del poeta tedesco Christian Morgenstern (1871-1914), dalla raccolta “Ich und die Welt” pubblicata a Berlino nel 1898. Il titolo originale della poesia è “Stilles Reifen”
Testo trovato sul Volks Lieder Archiv
Musica composta da Eva Rutkowski Lippold (1909-1994), poetessa e scrittrice, militante comunista, attivista del Soccorso Rosso tedesco e componente della resistenza antinazista a Berlino, durante i lunghi anni di detenzione nelle carceri naziste di Jauer (Jawor, in Polonia) e Waldheim (Sassonia).
Alles fügt sich und erfüllt sich,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/24 - 08:53
Song Itineraries:
From World Jails
The Numbers
[2014-16]
Nell'album “A Moon Shaped Pool”, pubblicato l'8 maggio 2016
Una canzone che – non a caso – Thom Yorke presentò a Parigi nel dicembre del 2015 alla conferenza mondiale sui cambiamenti climatici. Allora il titolo era “Silent Spring”. E mi pare che non sia solo una canzone ecologista ma anche contro il modello di globalizzazione corrente, ultracapitalista, inumana e genocida.
Il significato è abbastanza chiaro, per nulla ermetico, come invece tanti altri brani dei Radiohead. L'unico verso che forse merita una spiegazione è nella seconda strofa, “The wings of a butterfly”, che potrebbe riferirsi al cosiddetto “effetto farfalla”, concetto della teoria del caos in base al quale all'interno di un dato sistema piccole variazioni iniziali possono provocare grandi ed impensabili mutamenti finali. E' su questo concetto che si basano parecchia letteratura fantascientifica e distopica, ma... (Continues)
Nell'album “A Moon Shaped Pool”, pubblicato l'8 maggio 2016
Una canzone che – non a caso – Thom Yorke presentò a Parigi nel dicembre del 2015 alla conferenza mondiale sui cambiamenti climatici. Allora il titolo era “Silent Spring”. E mi pare che non sia solo una canzone ecologista ma anche contro il modello di globalizzazione corrente, ultracapitalista, inumana e genocida.
Il significato è abbastanza chiaro, per nulla ermetico, come invece tanti altri brani dei Radiohead. L'unico verso che forse merita una spiegazione è nella seconda strofa, “The wings of a butterfly”, che potrebbe riferirsi al cosiddetto “effetto farfalla”, concetto della teoria del caos in base al quale all'interno di un dato sistema piccole variazioni iniziali possono provocare grandi ed impensabili mutamenti finali. E' su questo concetto che si basano parecchia letteratura fantascientifica e distopica, ma... (Continues)
It holds us like a phantom
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/23 - 22:54
Song Itineraries:
War on Earth
Józef Wittlin: Litania
[1937]
Versi di Józef Wittlin
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Versi di Józef Wittlin
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia
O wszystkim, co się teraz dzieje – milczę.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/8/23 - 18:56
Real Revolutionaries
ft. General Levy and Paolo Fresu
M1: Bob hit the nail
(Continues)
(Continues)
Contributed by leoskini 2016/8/23 - 17:36
Song Itineraries:
Thomas Sankara
99%
Il pezzo è tratto dall'album AP2P (All power to the people), collaborazione tra i rapper M1 (Dead Prez) e Bonnot.
In questa canzone sentiamo anche Militant A (Assalti Frontali) e Talib Kweli (del cui contributo non ho trovato trascrizione, e la mia conoscenza dell'american english in versione rap, ha, come dire, delle lacune. Evidentemente non sono il solo.)
Lo inserisco come autore a parte, che mi sembra la cosa più sensata.
In questa canzone sentiamo anche Militant A (Assalti Frontali) e Talib Kweli (del cui contributo non ho trovato trascrizione, e la mia conoscenza dell'american english in versione rap, ha, come dire, delle lacune. Evidentemente non sono il solo.)
Lo inserisco come autore a parte, che mi sembra la cosa più sensata.
M1
(Continues)
(Continues)
Contributed by leoskini 2016/8/23 - 17:33
Józef Wittlin: Żydom w Polsce
[1942]
New York
30 agosto 1942
Versi di Józef Wittlin
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
New York
30 agosto 1942
Versi di Józef Wittlin
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia
Krew z waszej starej krwi, kość z waszej kruchej kości,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/8/23 - 15:41
Song Itineraries:
Ghettos
Bang Bang
(2016)
Primo singolo estratto dall'album "Revolution Radio"
I Green Day tornano con un nuovo album che si preannuncia fortemente politico. Il primo singolo "Bang Bang" è dedicato alle periodiche stragi con arma da fuoco negli Stati Uniti ed è scritto dal punto di vista del killer.
Dall'intervista a Rolling Stone (qui in italiano)
Puoi parlarci di Bang Bang e di cosa l’ha ispirata? Non voglio metterti le parole in bocca, ma sembra scritta dalla prospettiva di un cecchino di massa.
Sì. Parla della cultura delle sparatorie di massa che sono successe in America, miscelata al narcisismo da social media. C’è questa specie di violenza che sta accadendo, ma ora viene anche filmata e tutti noi siamo sempre sorvegliati. Per me la situazione è così contorta. Entrare nel cervello di qualcun altro in questo modo è stato fuori di testa. Mi ha fatto impazzire. Dopo averla scritta, tutto quello che... (Continues)
Primo singolo estratto dall'album "Revolution Radio"
I Green Day tornano con un nuovo album che si preannuncia fortemente politico. Il primo singolo "Bang Bang" è dedicato alle periodiche stragi con arma da fuoco negli Stati Uniti ed è scritto dal punto di vista del killer.
Dall'intervista a Rolling Stone (qui in italiano)
Puoi parlarci di Bang Bang e di cosa l’ha ispirata? Non voglio metterti le parole in bocca, ma sembra scritta dalla prospettiva di un cecchino di massa.
Sì. Parla della cultura delle sparatorie di massa che sono successe in America, miscelata al narcisismo da social media. C’è questa specie di violenza che sta accadendo, ma ora viene anche filmata e tutti noi siamo sempre sorvegliati. Per me la situazione è così contorta. Entrare nel cervello di qualcun altro in questo modo è stato fuori di testa. Mi ha fatto impazzire. Dopo averla scritta, tutto quello che... (Continues)
This is definitely not the first video to surface of an execution. ...of men, they claimed responsibility for the executions. Described as severely mentally disturbed. Videos show another hostage executed by the terrorist group. Deserve to be annihilated.
(Continues)
(Continues)
2016/8/23 - 12:08
Song Itineraries:
Weapons: our daily home war
Ja, am Alex, ja, am Alex
Anonymous
[1934]
Canto di donne berlinesi arrestate dai nazisti per motivi politici e detenute nel Polizei-Praesidium di Alexanderplatz, in attesa di essere trasferite nella prigione di Moabit.
Ho incontrato questo testo sul Volks Lieder Archive ma si trattava di una versione parziale. Per fortuna il pastore Yves Kéler, curatore del sito Chansons Protestants ne ha pubblicata la versione integrale, con tanto di note e traduzione in francese. La fonte citata è il volume “Lieder aus den faschistischen Konzentrationslagern” (Hofmeister, Leipzig 1962) curato dalla celebre ricercatrice musicale, ebrea tedesca, Inge Lammel (1924-2015), coadiuvata nel lavoro da Günter Hofmeyer.
“Alex” era il modo in cui i berlinesi indicavano il vecchio quartier generale della polizia in Alexanderplatz, un maestoso edificio costruito alla fine dell’800 e che nel 1933 divenne la sede della Gestapo nazista. Distrutto dai... (Continues)
Canto di donne berlinesi arrestate dai nazisti per motivi politici e detenute nel Polizei-Praesidium di Alexanderplatz, in attesa di essere trasferite nella prigione di Moabit.
Ho incontrato questo testo sul Volks Lieder Archive ma si trattava di una versione parziale. Per fortuna il pastore Yves Kéler, curatore del sito Chansons Protestants ne ha pubblicata la versione integrale, con tanto di note e traduzione in francese. La fonte citata è il volume “Lieder aus den faschistischen Konzentrationslagern” (Hofmeister, Leipzig 1962) curato dalla celebre ricercatrice musicale, ebrea tedesca, Inge Lammel (1924-2015), coadiuvata nel lavoro da Günter Hofmeyer.
“Alex” era il modo in cui i berlinesi indicavano il vecchio quartier generale della polizia in Alexanderplatz, un maestoso edificio costruito alla fine dell’800 e che nel 1933 divenne la sede della Gestapo nazista. Distrutto dai... (Continues)
Ja, am Alex, ja, am Alex
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/23 - 09:10
Song Itineraries:
From World Jails, Violence on Women: just like and worse than war
W łódzkim getcie 1942
[1942]
Basata su Ojciec zadżumionych di Juliusz Słowacki
Musica: [?]
Racconta Miriam Goldberg-Harel (sempre dal volume Singing for Survival di Gila Flam), che suo padre, come tutti gli Ebrei osservanti, portava una lunga barba. Si era rifiutato di tagliarsela anche quando lei gli aveva detto che i tedeschi la facevano brutalmente tagliare via agli Ebrei che incontravano per le strade del ghetto. In seguito, permise a sua moglie di tagliargliela un po', ma non servì a nulla: venne il 1942, e con esso il Groyse Shpere, il “Grande Blocco” durante il quale il ghetto di Łódź fu chiuso con un coprifuoco ferreo, e buona parte della popolazione ebraica fu “trasferita” (vale a dire avviata ai campi di sterminio). Fu durante il Grande Blocco che tutta la famiglia di Miriam (i genitori, le due sorelle e il fratello) furono deportati. Il padre fu il primo ad essere portato via; suo fratello maggiore,... (Continues)
Basata su Ojciec zadżumionych di Juliusz Słowacki
Musica: [?]
Racconta Miriam Goldberg-Harel (sempre dal volume Singing for Survival di Gila Flam), che suo padre, come tutti gli Ebrei osservanti, portava una lunga barba. Si era rifiutato di tagliarsela anche quando lei gli aveva detto che i tedeschi la facevano brutalmente tagliare via agli Ebrei che incontravano per le strade del ghetto. In seguito, permise a sua moglie di tagliargliela un po', ma non servì a nulla: venne il 1942, e con esso il Groyse Shpere, il “Grande Blocco” durante il quale il ghetto di Łódź fu chiuso con un coprifuoco ferreo, e buona parte della popolazione ebraica fu “trasferita” (vale a dire avviata ai campi di sterminio). Fu durante il Grande Blocco che tutta la famiglia di Miriam (i genitori, le due sorelle e il fratello) furono deportati. Il padre fu il primo ad essere portato via; suo fratello maggiore,... (Continues)
Trzy razy księżyc odmienił się złoty
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/8/23 - 05:11
Song Itineraries:
Ghettos
Over the Hills and Far Away
Un bellissima melodia riportata da Thomas D’Urfey nel suo “Pills to Purge Melancholy” ancora attualissima è ritornata alla popolarità con la serie tv Sharpe’s Rifles (tratto dal romanzo I fucilieri di Sharpe di Bernard Cornwell ambientato durante le guerre napoleoniche). Già all’epoca quella che era una melodia romantica per una storia d’amore, era diventata una melodia accattivante e pro arruolamento per le guerre napoleoniche. Un questione dibattuta già nel Settecento è se il brano fosse d’origine inglese o scozzese
LA VERSIONE DI JOHN TAMS PER SHARPE’S RIFLES
La versione di John Tams (1993) riprende sì la melodia antica, ma il testo richiama solo vagamente l’originale napoleonico perché riscritto per essere adattato agli episodi della serie (che ha avuto uno strepitoso successo nelle isole britanniche)
Questa versione testuale è quella ridotta, rilasciata da John Tams per il Cd Over the Hills & Far Away: The Music of Sharpe, 1996
Terre Celtiche
LA VERSIONE DI JOHN TAMS PER SHARPE’S RIFLES
La versione di John Tams (1993) riprende sì la melodia antica, ma il testo richiama solo vagamente l’originale napoleonico perché riscritto per essere adattato agli episodi della serie (che ha avuto uno strepitoso successo nelle isole britanniche)
Questa versione testuale è quella ridotta, rilasciata da John Tams per il Cd Over the Hills & Far Away: The Music of Sharpe, 1996
Terre Celtiche
Here’s forty shillings on the drum
(Continues)
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2016/8/22 - 23:05
Song Itineraries:
Napoleon's Wars
Jeden dzień w getcie
[1941]
Poesia di Miriam Goldberg Harel
Musica: [?]
A poem by Myriam Goldberg Harel
Music: [?]
“L'anno prossimo a Gerusalemme”, che è anche il titolo di un bel romanzo dell'ebreo (ateo) André Kaminski, era il saluto secolare degli ebrei della Diaspora, soprattutto nell'Europa orientale. Qualsiasi incontro tra ebrei si concludeva con quel saluto, che era anche una sorta di augurio e di sogno; gli ebrei, nei ghetti di tutta Europa, ci vivevano da sempre. Anche questa poesia e canzone di Myriam Goldberg viene dal ghetto di Łódź e dall'oramai famoso volume Singing for Survival di Gila Flam; fa parte di una serie di sette componimenti scritti dalla Goldberg fra il 1941 e il 1944, ma non in lingua yiddish. Li scrisse in polacco (per poi tradurli lei stessa in ebraico), e descrivono perlopiù la vita quotidiana, tra miseria e fame, in quel ghetto in particolare e, certamente, in qualsiasi ghetto.... (Continues)
Poesia di Miriam Goldberg Harel
Musica: [?]
A poem by Myriam Goldberg Harel
Music: [?]
“L'anno prossimo a Gerusalemme”, che è anche il titolo di un bel romanzo dell'ebreo (ateo) André Kaminski, era il saluto secolare degli ebrei della Diaspora, soprattutto nell'Europa orientale. Qualsiasi incontro tra ebrei si concludeva con quel saluto, che era anche una sorta di augurio e di sogno; gli ebrei, nei ghetti di tutta Europa, ci vivevano da sempre. Anche questa poesia e canzone di Myriam Goldberg viene dal ghetto di Łódź e dall'oramai famoso volume Singing for Survival di Gila Flam; fa parte di una serie di sette componimenti scritti dalla Goldberg fra il 1941 e il 1944, ma non in lingua yiddish. Li scrisse in polacco (per poi tradurli lei stessa in ebraico), e descrivono perlopiù la vita quotidiana, tra miseria e fame, in quel ghetto in particolare e, certamente, in qualsiasi ghetto.... (Continues)
Ojciec się kiwa nad gemarą,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/8/22 - 17:13
Song Itineraries:
Extermination camps, Ghettos
Duce, duce, il vestito mi si scuce
Anonymous
[dopo il 1939]
Strofette satiriche sull’aria di un inno della gioventù fascista
Trovate su Il Deposito
Sono databili dopo il 1939 per via del riferimento al caffè importato dalla Spagna franchista. Prima di allora di caffè non si parlava nemmeno nell’autarchica Italietta (ufficialmente venne detto che faceva male e fu sostituito con l’orzo di produzione nostrana)
Le “Popolari” dell’ultima strofa sono ovviamente le sigarette che allora, con le “Nazionali” e con le “Milit” distribuite alle truppe, erano quelle a più buon mercato e anche di più bassa qualità.
“Duce, duce, il vestito mi si scuce” è anche il titolo di un disco della raccolta “Avanti Popolo” realizzata da Alabianca Records ed Istituto De Martino. Il brano si trova anche in “Canti Della Resistenza Italiana Vol. 8”, a cura di Cesare Bermani, Dischi del Sole.
Strofette satiriche sull’aria di un inno della gioventù fascista
Trovate su Il Deposito
Sono databili dopo il 1939 per via del riferimento al caffè importato dalla Spagna franchista. Prima di allora di caffè non si parlava nemmeno nell’autarchica Italietta (ufficialmente venne detto che faceva male e fu sostituito con l’orzo di produzione nostrana)
Le “Popolari” dell’ultima strofa sono ovviamente le sigarette che allora, con le “Nazionali” e con le “Milit” distribuite alle truppe, erano quelle a più buon mercato e anche di più bassa qualità.
“Duce, duce, il vestito mi si scuce” è anche il titolo di un disco della raccolta “Avanti Popolo” realizzata da Alabianca Records ed Istituto De Martino. Il brano si trova anche in “Canti Della Resistenza Italiana Vol. 8”, a cura di Cesare Bermani, Dischi del Sole.
Duce, duce, il vestito mi si scuce
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/22 - 09:23
Die Fahne hoch
Anonymous
[anni 30]
Parodia dell’inno del partito nazista tedesco (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei – NSDAP), composto nel 1929 da tal Horst Wessel, un capetto delle SA (Sturmabteilung) di cui oggi si sarebbe perso il nome se nel 1930 non fosse stato ucciso, come ritorsione alle continue violenze di cui si era reso protagonista, e poi celebrato come eroe dalla propaganda del Terzo Reich.
La melodia su cui Wessel scrisse il suo tristo inno è quella del “Königsberg-Lied”, un canto di veterani della Grande Guerra.
Questa parodia (il cui testo ho trovato qui) del tristemente celebre inno nazista fu composta negli anni 30 a Neukölln, un quartiere popolare ed operaio di Berlino sud, dove veniva cantata nelle fabbriche al posto dell’originale.
Tra le parodie dell’“Horst Wessel Lied” si veda anche la Kälbermarsch, la “Marcia dei vitelli”, di Bertolt Brecht.
Per una parodia italiana corrispondente... (Continues)
Parodia dell’inno del partito nazista tedesco (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei – NSDAP), composto nel 1929 da tal Horst Wessel, un capetto delle SA (Sturmabteilung) di cui oggi si sarebbe perso il nome se nel 1930 non fosse stato ucciso, come ritorsione alle continue violenze di cui si era reso protagonista, e poi celebrato come eroe dalla propaganda del Terzo Reich.
La melodia su cui Wessel scrisse il suo tristo inno è quella del “Königsberg-Lied”, un canto di veterani della Grande Guerra.
Questa parodia (il cui testo ho trovato qui) del tristemente celebre inno nazista fu composta negli anni 30 a Neukölln, un quartiere popolare ed operaio di Berlino sud, dove veniva cantata nelle fabbriche al posto dell’originale.
Tra le parodie dell’“Horst Wessel Lied” si veda anche la Kälbermarsch, la “Marcia dei vitelli”, di Bertolt Brecht.
Per una parodia italiana corrispondente... (Continues)
Die Fahne hoch, das Schmalz ist aufgeschlagen,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/22 - 08:52
Józef Wittlin: Hymn o łyżce zupy
[1918/1919]
Versi di Józef Wittlin dalla raccolta di poesie "Hymny" (Inni).
È una delle poesie giovanili di Wittlin, l'autore del celeberrimo romanzo "Sól ziemi" (Il sale della terra), scritta nel periodo della guerra polacco-ucraina (1918-1919)
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Versi di Józef Wittlin dalla raccolta di poesie "Hymny" (Inni).
È una delle poesie giovanili di Wittlin, l'autore del celeberrimo romanzo "Sól ziemi" (Il sale della terra), scritta nel periodo della guerra polacco-ucraina (1918-1919)
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia
Ja ci chcę dać łyżkę ciepłej zupy,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/8/22 - 08:51
Syria, 2013
[2013]
Album :Spies Are Reading My Blog
"21 August 2013: Hundreds of people in Syria were killed in a chemical attack. Despite no clarity in terms of who carried out the attack, the leaders of the western world immediately jumped to the conclusion that it had been carried out by the government's forces, and started making plans to bomb the country."
Album :Spies Are Reading My Blog
"21 August 2013: Hundreds of people in Syria were killed in a chemical attack. Despite no clarity in terms of who carried out the attack, the leaders of the western world immediately jumped to the conclusion that it had been carried out by the government's forces, and started making plans to bomb the country."
There's an uncivil war in Syria, one hundred thousand dead
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/22 - 08:21
Late Home Tonight (Part I & II)
dall'album "Amused to Death" (1992)
Late Home Tonight Part si riferisce all'attacco USA sulla Libia nel 1986, dalla prospettiva di due mogli di militari e di un giovane pilota di F-111.
Late Home Tonight Part si riferisce all'attacco USA sulla Libia nel 1986, dalla prospettiva di due mogli di militari e di un giovane pilota di F-111.
Standing at the window
(Continues)
(Continues)
2016/8/21 - 22:52
Things Have Changed
[1999]
Parole e musica di Bob Dylan
Canzone scritta per la colonna sonora del film “Wonder Boys” (2000), diretto da Curtis Hanson, con Michael Douglas.
Parole e musica di Bob Dylan
Canzone scritta per la colonna sonora del film “Wonder Boys” (2000), diretto da Curtis Hanson, con Michael Douglas.
A worried man with a worried mind
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/19 - 23:54
Boney was a Warrior
Anonymous
Una sea shanty nata inizialmente come street ballad sulle guerre napoleoniche: Napoleone incarnò le speranze d’indipendenza e le istanze rivoluzionarie delle popolazioni europee e delle Colonie americane (Irlanda in testa); amato dagli strati più poveri come dagli intellettuali è l’eroe romantico per eccellenza, nella sua grandezza e nella sua caduta. Oggi più nessuno parteggia per Napoleone ma due secoli prima gli animi si infiammavano per lui !!
LA VERSIONE SEA SHANTY
Scrive AL Lloyd “A short drag shanty. These simple shanties were uses when only a few strong pulls were needed, as in boarding tacks and sheets and bunting up a sail in furling, etc. Boney was popular both in British and American vessels and in one American version Bonaparte is made to cross the Rocky Mountains.” Così ci sono moltissime versioni testuali che tutte tratteggiano le vittorie e le sconfitte di Napoleone in pochi... (Continues)
LA VERSIONE SEA SHANTY
Scrive AL Lloyd “A short drag shanty. These simple shanties were uses when only a few strong pulls were needed, as in boarding tacks and sheets and bunting up a sail in furling, etc. Boney was popular both in British and American vessels and in one American version Bonaparte is made to cross the Rocky Mountains.” Così ci sono moltissime versioni testuali che tutte tratteggiano le vittorie e le sconfitte di Napoleone in pochi... (Continues)
Boney was a warrior, Wey, hay, yah
(Continues)
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2016/8/19 - 22:51
Song Itineraries:
Napoleon's Wars
Nell Flaherty’s Drake
Anonymous
“Il papero di Nell Flaherty” (in inglese “Nell Flaherty’s drake”) è il titolo di una canzone irlandese di origini ottocentesche in cui ci si rammarica per l’uccisione di un anatra, ma in realtà si vuole parlare della morte di un ribelle, affiliato della Società degli Irlandesi Uniti, si tratta perciò di una irish rebel song in codice.
Robert Emmet (1778-1803) è il nostro “papero nostrano” ovvero un giovane ribelle irlandese (della chiesa anglicana), convinto sostenitore dell’indipendenza dell’Irlanda dalla Corona Inglese, nonché seguace degli ideali di fratellanza e solidarietà sociale propugnati dalla Rivoluzione Francese! Erano gli anni in cui i giovani irlandesi non potevano esimersi dal prendere una posizione, e il fratello maggiore Thomas (caro amico di Theobald Wolfe Tone) si era già schierato con i nazionalisti. Anche il fratellino più giovane mostra le sue simpatie per gli Irlandesi... (Continues)
My name it is Nell (1), quite candid I tell,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2016/8/19 - 22:15
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
Avondale
La canzone è stata scritta da Dominic Behan e dedicata a Charles Stewart Parnell (si veda The Blackbird of Sweet Avondale). La melodia è un’aria tradizionale dal titolo “The Orange Maid of Sligo”.
Tra gli interpreti: Christy Moore, The Dubliners
IL GIARDINO D’IRLANDA
Avondale è una tranquilla città a Wicklow, contea eletta a “giardino d’Irlanda” per i suoi paesaggi; si trova proprio a Sud di Dublino e ne costituisce il polmone verde, un incantato paradiso naturale dominato per la maggior parte dalle Wicklow Mountains, luoghi favoriti dagli amanti dell’escursionismo!!
Ad Avondale si trova la casa natale di Charles Stewart Parnell, una villa georgiana ora sede di un museo a lui dedicato.
Tra gli interpreti: Christy Moore, The Dubliners
IL GIARDINO D’IRLANDA
Avondale è una tranquilla città a Wicklow, contea eletta a “giardino d’Irlanda” per i suoi paesaggi; si trova proprio a Sud di Dublino e ne costituisce il polmone verde, un incantato paradiso naturale dominato per la maggior parte dalle Wicklow Mountains, luoghi favoriti dagli amanti dell’escursionismo!!
Ad Avondale si trova la casa natale di Charles Stewart Parnell, una villa georgiana ora sede di un museo a lui dedicato.
Oh, have you been to Avondale
(Continues)
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2016/8/19 - 20:37
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
Venite Adoremus
[2016]
Album : Sulla testa dell'elefante
Album : Sulla testa dell'elefante
Presepe con gli spifferi
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/19 - 10:14
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Maulkorb, Maulkorb über alles
[fine 800/inizio 900]
Versi di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco.
Parodia della canzone patriottica “Das Lied der Deutschen”, il “Deutschland über Alles”, composto nel 1846 da August Heinrich Hoffmann von Fallersleben.
Testo trovato qui
Una canzonetta contro la censura guglielmina che Wedekind pubblicò sul Simplicissimus, rivista satirica fondata a Monaco di Baviera nel 1896. Questa ed altre invettive contro la casta politico militare del tempo gli costarono diversi mesi di galera. Simbolo del Simplicissimus era un disegno dell’illustratore Thomas Theodor Heine raffigurante un cagnaccio tutto rosso, scatenato e ringhiante, pronto ad avventarsi sull’aristocrazia prussiana e sul clero suo benedicente.
Versi di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco.
Parodia della canzone patriottica “Das Lied der Deutschen”, il “Deutschland über Alles”, composto nel 1846 da August Heinrich Hoffmann von Fallersleben.
Testo trovato qui
Una canzonetta contro la censura guglielmina che Wedekind pubblicò sul Simplicissimus, rivista satirica fondata a Monaco di Baviera nel 1896. Questa ed altre invettive contro la casta politico militare del tempo gli costarono diversi mesi di galera. Simbolo del Simplicissimus era un disegno dell’illustratore Thomas Theodor Heine raffigurante un cagnaccio tutto rosso, scatenato e ringhiante, pronto ad avventarsi sull’aristocrazia prussiana e sul clero suo benedicente.
Maulkorb, Maulkorb über alles;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/19 - 09:08
The Blackbird of Sweet Avondale
Anonymous
Versione dei Silly Wizard
Silly Wizard Version
Interpretata anche dai Wolfe Tones
Charles Stewart Parnell (1846-1891) fu membro della nobiltà protestante anglo-irlandese e uomo politico carismatico che lottò per realizzare la Riforma Agraria in favore dei contadini poveri (riduzione degli affitti, miglioramento delle condizioni di lavoro).
Nel 1870 fu tra i fondatori dell’Home Rule Party [in italiano “il partito per l’autonomia“] che si era posto come primo obiettivo il conseguimento dell’autonomia dell’Irlanda, anche se non era chiaro tra tutti i suoi sostenitori, se si auspicasse un completo distacco dell’Irlanda dal Regno Unito, o solo una limitata autonomia. Lo stesso Parnell arrivò a dire: “Nessuno di noi, sia in America che in Irlanda, non sarà mai soddisfatto fino a che non avremo distrutto l’ultimo anello che ci tiene legati all’Inghilterra.”
Uomo affascinante, grande oratore,... (Continues)
Silly Wizard Version
Interpretata anche dai Wolfe Tones
Charles Stewart Parnell (1846-1891) fu membro della nobiltà protestante anglo-irlandese e uomo politico carismatico che lottò per realizzare la Riforma Agraria in favore dei contadini poveri (riduzione degli affitti, miglioramento delle condizioni di lavoro).
Nel 1870 fu tra i fondatori dell’Home Rule Party [in italiano “il partito per l’autonomia“] che si era posto come primo obiettivo il conseguimento dell’autonomia dell’Irlanda, anche se non era chiaro tra tutti i suoi sostenitori, se si auspicasse un completo distacco dell’Irlanda dal Regno Unito, o solo una limitata autonomia. Lo stesso Parnell arrivò a dire: “Nessuno di noi, sia in America che in Irlanda, non sarà mai soddisfatto fino a che non avremo distrutto l’ultimo anello che ci tiene legati all’Inghilterra.”
Uomo affascinante, grande oratore,... (Continues)
I
(Continues)
(Continues)
Contributed by cattia salto 2016/8/19 - 01:56
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
Tempo di Berceuse (Qui siamo sepolti per sempre)
Testo di Luigi Lunari
Si tratta del bel recitativo che nello spettacolo "Non spingete, scappiamo anche noi" (1969) introduceva una canzone che è già presente su questo sito col titolo un po' improprio di "Ballata del milite ignoto" e che quindi non replico. In realtà, come si capisce dal testo, ha un significato più generale.
Si tratta del bel recitativo che nello spettacolo "Non spingete, scappiamo anche noi" (1969) introduceva una canzone che è già presente su questo sito col titolo un po' improprio di "Ballata del milite ignoto" e che quindi non replico. In realtà, come si capisce dal testo, ha un significato più generale.
Qui siamo sepolti per sempre
(Continues)
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2016/8/19 - 01:13
Alla mattina quando spunta il sole
Una satira del risveglio della caserma, dallo spettacolo antimilitarista "Non spingete scappiamo anche Noi" (1969)
Alla mattina quando sorge il sole
(Continues)
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2016/8/19 - 00:02
Risotto Militare
Un pot-pourri di canzoni anti-militariste dello spettacolo "Non spingete scappiamo anche noi" (1969)
Pubblicate su vinile in quegli anni e in CD solo nel 2006
-Olio minerale
-Nella notte
-Fucile
-Con i missili sulle colline
-Carro armato
-Ho imparato a far da solo
-Fratelli soldati
-La mia battaglia l'è al sabato sera (in versione accelerata)
Pubblicate su vinile in quegli anni e in CD solo nel 2006
-Olio minerale
-Nella notte
-Fucile
-Con i missili sulle colline
-Carro armato
-Ho imparato a far da solo
-Fratelli soldati
-La mia battaglia l'è al sabato sera (in versione accelerata)
Olio, olio, olio minerale
(Continues)
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2016/8/18 - 23:53
Ahmed
(2016)
featuring Mai Khalil
Ahmed, un bambino siriano in fuga dalla guerra, come Alan Kurdi, affogato nel Mediterraneo mentre cercava di raggiungere la Fortezza Europa.
featuring Mai Khalil
Ahmed, un bambino siriano in fuga dalla guerra, come Alan Kurdi, affogato nel Mediterraneo mentre cercava di raggiungere la Fortezza Europa.
[Intro]
(Continues)
(Continues)
2016/8/18 - 23:46
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Dear England
feat. Mai Khalil
Album: Soundtrack to the Struggle (2014)
Aperta critica all'Inghilterra dove i banchieri si arricchiscono mentre nelle periferie povere scoppiano le rivolte, come nel 2011. La canzone cita l'uccisione da parte della polizia di Mark Duggan, che scatenò le rivolte nel quartiere di Tottenham e di Jean Charles de Menezes, un giovane di origine brasiliana che nel 2005 fu inseguito ed abbattuto dalla polizia nella metropolitana di Londra perché scambiato per un terrorista.
Come in Inghilterra i poliziotti possono sparare ai neri, nelle montagne dell'Afghanistan i soldati hanno la mano libera e le bombe scendono sulla Libia...
Note approfondite sul sempre ottimo genius.
Album: Soundtrack to the Struggle (2014)
Aperta critica all'Inghilterra dove i banchieri si arricchiscono mentre nelle periferie povere scoppiano le rivolte, come nel 2011. La canzone cita l'uccisione da parte della polizia di Mark Duggan, che scatenò le rivolte nel quartiere di Tottenham e di Jean Charles de Menezes, un giovane di origine brasiliana che nel 2005 fu inseguito ed abbattuto dalla polizia nella metropolitana di Londra perché scambiato per un terrorista.
Come in Inghilterra i poliziotti possono sparare ai neri, nelle montagne dell'Afghanistan i soldati hanno la mano libera e le bombe scendono sulla Libia...
Note approfondite sul sempre ottimo genius.
[Hook: Mai Khalil]
(Continues)
(Continues)
2016/8/18 - 23:27
Berliner Weihnacht 1918
[1918]
Versi di Alfred Henschke (1890–1928), meglio conosciuto con lo pseudonimo di Klabund, scrittore tedesco.
Interpretata da Katja Ebstein e più recentemente messa in musica da Hein Ratz nel suo album “Klabund - Leuchtet ihre Uhr des Nachts?” pubblicato nel 2006.
Testo trovato su Projekt Gutenberg-DE
Poesia gemella di Weihnachten di Kurt Tucholsky, e altrettanto bella e terribile.
Il Kurfürstendamm (familiarmente Ku'damm) è uno dei più famosi viali di Berlino, paragonabile agli Champs-Élysées di Parigi...
(traduzione italiana da “Kabarett! Satira, politica e cultura tedesca in scena dal 1901 al 1967”, a cura di Paola Sorge. LIT Edizioni 2015)
Versi di Alfred Henschke (1890–1928), meglio conosciuto con lo pseudonimo di Klabund, scrittore tedesco.
Interpretata da Katja Ebstein e più recentemente messa in musica da Hein Ratz nel suo album “Klabund - Leuchtet ihre Uhr des Nachts?” pubblicato nel 2006.
Testo trovato su Projekt Gutenberg-DE
Poesia gemella di Weihnachten di Kurt Tucholsky, e altrettanto bella e terribile.
Il Kurfürstendamm (familiarmente Ku'damm) è uno dei più famosi viali di Berlino, paragonabile agli Champs-Élysées di Parigi...
“Al Kurfürstendamm s’incontrano persone piene di boria,
vogliose di baldoria,
brillanti con signore, frac, visone,
cuore di pietra con doppio mento e corruzione.
E perle, perle, perle,
tra fiumi di champagne effervescente.
Gridano le cocottes allegramente,
mio caro, a noi non può mancare proprio niente,
e se muoiono di fame in milioni,
noi vogliam divertirci coi soldoni.”
vogliose di baldoria,
brillanti con signore, frac, visone,
cuore di pietra con doppio mento e corruzione.
E perle, perle, perle,
tra fiumi di champagne effervescente.
Gridano le cocottes allegramente,
mio caro, a noi non può mancare proprio niente,
e se muoiono di fame in milioni,
noi vogliam divertirci coi soldoni.”
(traduzione italiana da “Kabarett! Satira, politica e cultura tedesca in scena dal 1901 al 1967”, a cura di Paola Sorge. LIT Edizioni 2015)
Am Kurfürstendamm da hocken zusamm
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/17 - 22:53
Radio Aut
[2013]
Album : In bilico
Album : In bilico
Eccolo che arriva sulla sua seicento bianca,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/17 - 16:02
Song Itineraries:
Mafia and Mafias
God's Gift to the Caliphate
He was born a rich man, then he got richer still
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/17 - 12:05
Cristoforo Colombo per mezzo della Spagna
Anonymous
Testo e info reperiti in questa pagina del Portale dei Lombardi nel Mondo
Questo brano fu cantato, oltre che nel mantovano, anche nel cremonese e forse altrove nella regione padana. È stato raccolto da R. Leydi (luglio 1962).
Informatore: Teodolina Rebuzzi
Questo brano fu cantato, oltre che nel mantovano, anche nel cremonese e forse altrove nella regione padana. È stato raccolto da R. Leydi (luglio 1962).
Informatore: Teodolina Rebuzzi
Cristoforo Colombo per mezzo della Spagna
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/17 - 11:00
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
פּאַפּיראָסן
Papirosn
1932
Innanzitutto il titolo, "Papirosn" è la forma in yiddish standard. In yiddish il plurale si forma in parecchi modi, ma "-n" è la forma normale. Alcuni altri nomi lo formano normalmente in "-en", però in pratica le due forme sono interscambiabili perché la "e" di "-en" è comunque semimuta (come in tedesco, del resto). "Papirossen" è invece la forma tedesca standard (Papirosse, pl. Papirossen).
La canzone Papirosn è tratta dall'omonima commedia che Yablokoff scrisse nel 1932 negli Stati Uniti.
Hermann Yablokoff (1903-1981), originario di Hrodna, oggi in Bielorussia, era emigrato negli USA nel 1924. Personaggio molto noto nel teatro yiddish americano, alla fine della guerra Yablokoff fece molte tournée in Germania, Austria ed Italia per portare conforto ai rifugiati sopravvissuti alla Shoah.
Testo trovato su Yidlid - Chansons yiddish.
La canzone parla di un bambino che vende... (Continues)
1932
Innanzitutto il titolo, "Papirosn" è la forma in yiddish standard. In yiddish il plurale si forma in parecchi modi, ma "-n" è la forma normale. Alcuni altri nomi lo formano normalmente in "-en", però in pratica le due forme sono interscambiabili perché la "e" di "-en" è comunque semimuta (come in tedesco, del resto). "Papirossen" è invece la forma tedesca standard (Papirosse, pl. Papirossen).
La canzone Papirosn è tratta dall'omonima commedia che Yablokoff scrisse nel 1932 negli Stati Uniti.
Hermann Yablokoff (1903-1981), originario di Hrodna, oggi in Bielorussia, era emigrato negli USA nel 1924. Personaggio molto noto nel teatro yiddish americano, alla fine della guerra Yablokoff fece molte tournée in Germania, Austria ed Italia per portare conforto ai rifugiati sopravvissuti alla Shoah.
Testo trovato su Yidlid - Chansons yiddish.
La canzone parla di un bambino che vende... (Continues)
אַ קאַלטע נאַכט אַ נעפּלדיקע פֿינצטער אומעטום
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 + Bernart Bartleby 2016/8/17 - 09:47
E con la cicca in bocca
Anonymous
[primi del 900]
Canzone milanese riportata in “La mia morosa cara. Canzoni popolari milanesi e lombarde”, a cura di Nanni Svampa, 1977 (ultima riedizione 2007)
Nel repertorio dello stesso Svampa, in particolare nel volume 3 (“La mala e l’osteria”, 1970) della “Milanese – Antologia della canzone lombarda”.
La mala a Milano si chiamava anche “ligera” o “lingera”, che sarebbe l'equivalente di “miseria”, secondo Arturo Frizzi che cosi l'ha definita nel suo Dizionario del Gergo dei Girovaghi (in “Il ciarlatano”, Mantova 1902). Il Frizzi era nato a Mantova nel 1864 e si definiva "ciarlatano e fierante con mercerie”. Persona estrosa (che dovrà poi diventare socialista militante e compilare parecchi canzonieri politici), il Frizzi scrisse le sue memorie (Il ciarlatano) nel 1902 insieme con un burlesco Passaporto della Leggera di cui riportiamo l’introduzione: “Passaporto della Leggera, rilasciato... (Continues)
Canzone milanese riportata in “La mia morosa cara. Canzoni popolari milanesi e lombarde”, a cura di Nanni Svampa, 1977 (ultima riedizione 2007)
Nel repertorio dello stesso Svampa, in particolare nel volume 3 (“La mala e l’osteria”, 1970) della “Milanese – Antologia della canzone lombarda”.
La mala a Milano si chiamava anche “ligera” o “lingera”, che sarebbe l'equivalente di “miseria”, secondo Arturo Frizzi che cosi l'ha definita nel suo Dizionario del Gergo dei Girovaghi (in “Il ciarlatano”, Mantova 1902). Il Frizzi era nato a Mantova nel 1864 e si definiva "ciarlatano e fierante con mercerie”. Persona estrosa (che dovrà poi diventare socialista militante e compilare parecchi canzonieri politici), il Frizzi scrisse le sue memorie (Il ciarlatano) nel 1902 insieme con un burlesco Passaporto della Leggera di cui riportiamo l’introduzione: “Passaporto della Leggera, rilasciato... (Continues)
E con la cicca in bocca
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/17 - 09:43
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Prendi quel sasso, butta quel pan
Anonymous
[1877]
Canto d’emigrazione (e di protesta) mantovano
Pubblicato sul giornale “La Favilla”, fondato nel 1866 e diretto fino alla sua morte, avvenuta nel 1879, da Paride Suzzara Verdi, giornalista e rivoluzionario mantovano, vicino agli ideali socialisti e internazionalisti. Citato in “La mia morosa cara. Canzoni popolari milanesi e lombarde”, a cura di Nanni Svampa, 1977 (ultima riedizione 2007)
Canto d’emigrazione (e di protesta) mantovano
Pubblicato sul giornale “La Favilla”, fondato nel 1866 e diretto fino alla sua morte, avvenuta nel 1879, da Paride Suzzara Verdi, giornalista e rivoluzionario mantovano, vicino agli ideali socialisti e internazionalisti. Citato in “La mia morosa cara. Canzoni popolari milanesi e lombarde”, a cura di Nanni Svampa, 1977 (ultima riedizione 2007)
Prendi quel sasso
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/17 - 08:51
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Here at the End of the World
[2014]
Album : Songs For Mahmud
It’s really crazy being alive today, and having the knowledge that our species is on the edge of extinction, and those in power in most of the world just go on pretending it’s not happening. It’s really surreal, really depressing, really maddening, among other things.David Rovics
Album : Songs For Mahmud
It’s really crazy being alive today, and having the knowledge that our species is on the edge of extinction, and those in power in most of the world just go on pretending it’s not happening. It’s really surreal, really depressing, really maddening, among other things.David Rovics
Standing here on a highway
(Continues)
(Continues)
2016/8/16 - 15:07
Song Itineraries:
War on Earth
Cruell Farewell
[2016]
Canzone vincitrice del Premio della Giuria Popolare Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty"
Canzone vincitrice del Premio della Giuria Popolare Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty"
Cruel farewell
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/16 - 12:24
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Pebble Mine
[2013]
Album : Spies Are Reading My Blog
"There are so many reasons to oppose a gargantuan new mining project, I don’t know where to start."
Album : Spies Are Reading My Blog
"There are so many reasons to oppose a gargantuan new mining project, I don’t know where to start."
They’ve been trying now for thirty years or more
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/16 - 11:54
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
TPP 101
“TPP 101” appears on the 2014 Bandcamp album, All the News That’s Fit to Sing.
The TPP is the US-Pacific trade deal. TTIP is the one between the US and Europe. They are both horrible for the working class around the world, and great for the capitalist class, which is how these trade deals work. Which is why real progressives always oppose them, and corporate lobbyists love them. Is your local Congressperson supporting the deal? That is an indication that he or she is a corporate thug. If the corporate thug pretends to be progressive, support of these trade deals is a clear indication that they are bullshitting in order to get votes. They’re clearly more interested in those envelopes stuffed with cash they’re getting from the pharmaceutical companies.
David Rovics
The TPP is the US-Pacific trade deal. TTIP is the one between the US and Europe. They are both horrible for the working class around the world, and great for the capitalist class, which is how these trade deals work. Which is why real progressives always oppose them, and corporate lobbyists love them. Is your local Congressperson supporting the deal? That is an indication that he or she is a corporate thug. If the corporate thug pretends to be progressive, support of these trade deals is a clear indication that they are bullshitting in order to get votes. They’re clearly more interested in those envelopes stuffed with cash they’re getting from the pharmaceutical companies.
David Rovics
Free traders and traitors, bankers and thieves
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/16 - 11:05
Tubel Trophy
[1992]
Scritta da Boni Koller
Nell’album intitolato “Trendy”
Una canzone in “Schweizerdeutsch”, in tedesco alemanno, che racconta – così almeno ho capito googolando la traduzione in tedesco - di un grosso e tronfio nazistello locale, prototipo del gran bevitore di birra ed agitatore da pub (e, come sappiamo, l’ideatore stesso del nazismo nacque offrendo birra in una birreria di Monaco nel 1923 – si veda al proposito la canzone francese Mr Pif Paf) il quale, nel corso di una delle sue interminabili bevute, condite da insulti ad immigrati, neri e gay, si lascia convincere a partecipare ad un trofeo di sopravvivenza nella giungla, una gara per veri uomini… Non tornerà mai più a sparare cazzate nella suo amato pub, dove sarà in breve dimenticato e sostituito da un altro idiota decerebrato come lui.
I Baby Jail si sono sciolti nel 1994 ma recentemente si sono riuniti ed hanno riproposto questo che fu il loro più grande successo, finalizzando l’incasso delle vendite ad un progetto di aiuto ai rifugiati.
Scritta da Boni Koller
Nell’album intitolato “Trendy”
Una canzone in “Schweizerdeutsch”, in tedesco alemanno, che racconta – così almeno ho capito googolando la traduzione in tedesco - di un grosso e tronfio nazistello locale, prototipo del gran bevitore di birra ed agitatore da pub (e, come sappiamo, l’ideatore stesso del nazismo nacque offrendo birra in una birreria di Monaco nel 1923 – si veda al proposito la canzone francese Mr Pif Paf) il quale, nel corso di una delle sue interminabili bevute, condite da insulti ad immigrati, neri e gay, si lascia convincere a partecipare ad un trofeo di sopravvivenza nella giungla, una gara per veri uomini… Non tornerà mai più a sparare cazzate nella suo amato pub, dove sarà in breve dimenticato e sostituito da un altro idiota decerebrato come lui.
I Baby Jail si sono sciolti nel 1994 ma recentemente si sono riuniti ed hanno riproposto questo che fu il loro più grande successo, finalizzando l’incasso delle vendite ad un progetto di aiuto ai rifugiati.
Es isch emal en Tubel gsi, e richtig miesi Fläsche
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/16 - 09:42
Don't Ever Take Away My Freedom
ÄLÄ KOSKAAN VIE VAPAUTTANI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/8/16 - 08:10
Les classes dirigeantes
Musica:Margot Galante Garrone
E LA TERRA GIRA ANCHE COSÌ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Parvus 2016/8/16 - 03:02
Lied vom Wirtschaftswunder
Version française – CHANSON DU MIRACLE ÉCONOMIQUE – Marco Valdo M.I. – 2016
Chanson allemande – Lied vom Wirtschaftswunder – Wolfgang Neuss – 1958
Pseudonyme de Günter Neumann (1913-1972), d’artiste polyédrique, cabarettiste, auteur-compositeur et pianiste.
Musique de Günter Neumann et de Franz Grothe (1908-1982), compositeur.
Tirée du film : « Wir Wunderkinder » – 1958 (Nous les enfants prodiges).
Allemagne du premier au second après-guerre. Le réalisateur Kurt Hoffmann transpose au cinéma un récit « Wir Wunderkinder » – 1958 (Nous les enfants prodiges) de l’écrivain Hugo Hartung (1902-1972) et, sur un ton pétillant et de cabaret (les scènes sont reliées entre elles par des chansons, en style brechtien), il raconte la montée du nazisme et ensuite la reconstruction de l’Allemagne après la guerre à travers des tribulations de deux protagonistes, Hans Boeckel (interprété de Hansjörg Felmy)... (Continues)
Chanson allemande – Lied vom Wirtschaftswunder – Wolfgang Neuss – 1958
Pseudonyme de Günter Neumann (1913-1972), d’artiste polyédrique, cabarettiste, auteur-compositeur et pianiste.
Musique de Günter Neumann et de Franz Grothe (1908-1982), compositeur.
Tirée du film : « Wir Wunderkinder » – 1958 (Nous les enfants prodiges).
Allemagne du premier au second après-guerre. Le réalisateur Kurt Hoffmann transpose au cinéma un récit « Wir Wunderkinder » – 1958 (Nous les enfants prodiges) de l’écrivain Hugo Hartung (1902-1972) et, sur un ton pétillant et de cabaret (les scènes sont reliées entre elles par des chansons, en style brechtien), il raconte la montée du nazisme et ensuite la reconstruction de l’Allemagne après la guerre à travers des tribulations de deux protagonistes, Hans Boeckel (interprété de Hansjörg Felmy)... (Continues)
CHANSON DU MIRACLE ÉCONOMIQUE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/8/15 - 23:35
Me Want Marò Back
[2015]
Nell'album intitolato “Diamo un calcio all'Aldilà”, secondo lavoro di questo spensierato gruppo bergamasco.
Reggae semplicemente geniale, sotto ogni punto di vista, sia testuale che musicale.
Feat. Matteo Salvini: il suo “contributo” è indicato in corsivo.
“Me voglio indietro i due marò... molti nemici, molto onore... e un bel bulldozer sui campi rom...”
“Me want marò back: l’unica canzone reggae di estrema destra mai scritta. Feat. Matteo Salvini.” (presentazione del brano a cura dei PTN)
Nell'album intitolato “Diamo un calcio all'Aldilà”, secondo lavoro di questo spensierato gruppo bergamasco.
Reggae semplicemente geniale, sotto ogni punto di vista, sia testuale che musicale.
Feat. Matteo Salvini: il suo “contributo” è indicato in corsivo.
“Me voglio indietro i due marò... molti nemici, molto onore... e un bel bulldozer sui campi rom...”
“Me want marò back: l’unica canzone reggae di estrema destra mai scritta. Feat. Matteo Salvini.” (presentazione del brano a cura dei PTN)
Ciao to everybody, I'm the player of the bongo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/15 - 21:44
Crow and Pie
Anonymous
Questa volta sono ritornata a leggerti contenta di aver trovato una risposta velocissima. Ho ritrovato anche quell'altro scambio di conoscenze sui Tessitori e ti ho scritto della storiella del "come ti piace l'uovo" di dantesca attribuzione.
Se non ti ho conosciuto di persona mi hai folgorato il cervello con il tuo immenso lavoro sulle Child Ballads che avevi messo in rete (quando vent'anni fa forse?) che è stato oggetto di dilettevoli nonchè istruttive letture. Anche allora ti persi di vista per qualche anno e quando andai a ricercati mi venne lo sgomento per il sito cancellato!!
Credo che lo stimolo per partire con il blog Terre Celtiche sia partito proprio da quelle pagine così curate, appassionate, stupefacenti.
Ogni tanto quando mi imbatto in una ballata o in un testo arcaico ostico, non posso fare a ameno di chiedermi come lo avresti tradotto tu.
Perciò se hai osservazioni da fare su quanto scritto nel blog non esitare a contattarmi. Salute anche a te!
Se non ti ho conosciuto di persona mi hai folgorato il cervello con il tuo immenso lavoro sulle Child Ballads che avevi messo in rete (quando vent'anni fa forse?) che è stato oggetto di dilettevoli nonchè istruttive letture. Anche allora ti persi di vista per qualche anno e quando andai a ricercati mi venne lo sgomento per il sito cancellato!!
Credo che lo stimolo per partire con il blog Terre Celtiche sia partito proprio da quelle pagine così curate, appassionate, stupefacenti.
Ogni tanto quando mi imbatto in una ballata o in un testo arcaico ostico, non posso fare a ameno di chiedermi come lo avresti tradotto tu.
Perciò se hai osservazioni da fare su quanto scritto nel blog non esitare a contattarmi. Salute anche a te!
cattia salto 2016/8/15 - 20:06
Questa Storia
Il freddo che abbaiava,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Enrico Zambelli 2016/8/15 - 19:52
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
The Auld Triangle
Cattia Salto
Brendan riconobbe la paternità del testo all’amico Dickie di Wellington Street ovvero Richard Patrick Shannon (1916-1975). Di fatto ora la canzone è un tradizionale irlandese, una canzone di prigionia o, per estensione nei suoi risvolti “governativi”, una ballata politica. Un aforisma di Brendan Behan, guarda caso, era “The most important things to do on the world are to get something to eat, something to drink and somebody to love you”.
Il vecchio Triangolo
(Continues)
(Continues)
Contributed by cattia salto 2016/8/15 - 17:57
Naku
[2016]
Anni fa registrammo dei brani con l’intento di stampare un nuovo cd
Il progetto non vide mai la luce.
Oggi abbiamo pensato di pubblicare qualcuno dei brani registrati allora.
All’epoca della registrazione il gruppo degli Zuf de Zur era formato da:
Gabriella Gabrielli : voce
Mauro Punteri: chitarra e voce
Francesca Altran: violino
Federico Magris: violoncello
Roberto Nonini: clarinetto
Emanuele Diego Primosi: batteria e percussioni
Maurizio Veraldi: organetto
In questo brano composto da Mauro Punteri ed arrangiato da Valter Sivilotti ha anche suonato il nostro caro amico ed ex Zuf, Aleksandar Paunovic al contrabbasso.
Il testo della canzone è formato da un insieme di filastrocche e ninnananne di provenienza diversa (filastrocche italiane, slovene, ninnananne rumene, africane e dei paesi di lingua spagnola). Naku è il nome di un bimbo africano Be oko: in africano significa... (Continues)
Anni fa registrammo dei brani con l’intento di stampare un nuovo cd
Il progetto non vide mai la luce.
Oggi abbiamo pensato di pubblicare qualcuno dei brani registrati allora.
All’epoca della registrazione il gruppo degli Zuf de Zur era formato da:
Gabriella Gabrielli : voce
Mauro Punteri: chitarra e voce
Francesca Altran: violino
Federico Magris: violoncello
Roberto Nonini: clarinetto
Emanuele Diego Primosi: batteria e percussioni
Maurizio Veraldi: organetto
In questo brano composto da Mauro Punteri ed arrangiato da Valter Sivilotti ha anche suonato il nostro caro amico ed ex Zuf, Aleksandar Paunovic al contrabbasso.
Il testo della canzone è formato da un insieme di filastrocche e ninnananne di provenienza diversa (filastrocche italiane, slovene, ninnananne rumene, africane e dei paesi di lingua spagnola). Naku è il nome di un bimbo africano Be oko: in africano significa... (Continues)
Essen dum... La la la la
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/15 - 16:24
Oval Room
Pubblicata in 45 giri nel 1984, ha dato il titolo all'omonimo CD postumo pubblicato nel 2004
Studio Ovale:
Una presa in giro del presidente Ronald Reagan, ma che si può adattare anche anche ad altri
Studio Ovale:
Una presa in giro del presidente Ronald Reagan, ma che si può adattare anche anche ad altri
In his oval room, in his rockin' chair
(Continues)
(Continues)
Contributed by Piersante sestini 2016/8/15 - 15:51
WW III
Pubblicato nell'album postumo Oval Room, 2004
World War III: Terza guerra mondiale.
Un testo sarcastico sulla necessità delle guerre per chi detiene il potere: Zio Sam, se non ti sbrighi, rischia di esserci una generazione che invecchia senza poter avere un'opportunità di morire per la patria!
World War III: Terza guerra mondiale.
Un testo sarcastico sulla necessità delle guerre per chi detiene il potere: Zio Sam, se non ti sbrighi, rischia di esserci una generazione che invecchia senza poter avere un'opportunità di morire per la patria!
I've been thinking Uncle Sam
(Continues)
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2016/8/15 - 15:37
Bare a vela
2016
Delaltér. Verso un altro altrove
il nuovo disco dei Luf si chiude con Bare a vela, piccola gemma acustica che nel suo minuto e poco più di durata suggella tutto il lavoro, senza tralasciare la poesia per contrastare l’orrore infinito di quelle troppe bare stese al sole di Lampedusa o di altri posti simili: “Di chi sono queste lacrime amare / che solcano il cielo ed il mare / di chi sono queste lacrime amare / chi ha messo le vele alle bare lo sai solo tu…”. Di fronte a immagini viste ormai troppe volte, viene naturale rivolgersi a qualcuno di “superiore” – sia Dio o chi per lui – per cercare di trovare una spiegazione che chissà se c’è o se arriverà, per tentare di razionalizzare il dolore e l’impotenza di fronte all’ennesimo viaggio della speranza – quello “verso un altro altrove”, per dirla ancora come i Luf – che si è infranto tra le onde di un mare troppo difficile da attraversare.
ilflaneur.com
Delaltér. Verso un altro altrove
il nuovo disco dei Luf si chiude con Bare a vela, piccola gemma acustica che nel suo minuto e poco più di durata suggella tutto il lavoro, senza tralasciare la poesia per contrastare l’orrore infinito di quelle troppe bare stese al sole di Lampedusa o di altri posti simili: “Di chi sono queste lacrime amare / che solcano il cielo ed il mare / di chi sono queste lacrime amare / chi ha messo le vele alle bare lo sai solo tu…”. Di fronte a immagini viste ormai troppe volte, viene naturale rivolgersi a qualcuno di “superiore” – sia Dio o chi per lui – per cercare di trovare una spiegazione che chissà se c’è o se arriverà, per tentare di razionalizzare il dolore e l’impotenza di fronte all’ennesimo viaggio della speranza – quello “verso un altro altrove”, per dirla ancora come i Luf – che si è infranto tra le onde di un mare troppo difficile da attraversare.
ilflaneur.com
Vedo le stelle che cadono
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/8/15 - 14:40
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Verso un altro altrove
2016
Delaltér. Verso un altro altrove
In tre versioni: nel primo cd folk version e rock version (con la partecipazione di Alessandro Sipolo), e una versione acustica nel secondo cd
Verso un altro altrove, che apre le danze, è il canto di speranza di chi si lascia alle spalle un pezzo di storia, legami, affetti e quant’altro, per intraprendere un viaggio che non sa ancora dove lo porterà. E’ un invito al viaggio, una sorta di incoraggiamento da dedicare a chi parte senza conoscere la meta di destinazione: “Adelante Comandante, nelle scarpe del migrante / nelle tasche di chi ha niente una rosa nascerà…”.
ilflaneur.com
Delaltér. Verso un altro altrove
In tre versioni: nel primo cd folk version e rock version (con la partecipazione di Alessandro Sipolo), e una versione acustica nel secondo cd
Verso un altro altrove, che apre le danze, è il canto di speranza di chi si lascia alle spalle un pezzo di storia, legami, affetti e quant’altro, per intraprendere un viaggio che non sa ancora dove lo porterà. E’ un invito al viaggio, una sorta di incoraggiamento da dedicare a chi parte senza conoscere la meta di destinazione: “Adelante Comandante, nelle scarpe del migrante / nelle tasche di chi ha niente una rosa nascerà…”.
ilflaneur.com
Adelante comandante questa notte sei distante
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/8/15 - 14:21
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
×
Éirinn go Brách si traduce come “Irlanda per sempre” sinonimo dell’identità irlandese. In realtà, non si conosce la precisa origine della parola bragh, in quanto essa non esiste nel vocabolario irlandese: si presume che chi per primo la utilizzò abbia semplicemente sbagliato lo spelling. Bragh, infatti, si può ricondurre sia a breá, che significa “bello”, “splendido”, sia a brách, la cui traduzione è appunto “per sempre”. È tradizionalmente una frase utilizzata come motto del movimento Repubblicano, e si ritrova infatti sulla sua bandiera. Con lo stesso titolo sono state chiamate canzoni diverse scritte non solo in Irlanda ma anche in Scozia. Questa è la canzone scritta nel 1920 da Peadar Kearney
LA RIVOLTA DI PASQUA 1916
La canzone si riferisce alla rivolta di pasqua del 1916 (lunedì 24 aprile) (Easter Rising) e ne commemora gli eroi.
Nella Pasqua... (Continues)