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Before 2016-8-30

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Unconditional Armistice

Unconditional Armistice
Chanson issue de l'album "Abandon Tracks" 2005 New European Recordings.
Can I trust a human?
(Continues)
Contributed by Amaury 2016/8/30 - 12:40
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Aftermath

Aftermath
(2015)
Album: Drones

Il significato: in questo pezzo, il frontman è molto abbattuto in quanto il mondo è devastato da guerre e lui non ha più la forza di lottare, ma per la donna che ama troverà la forza di andare avanti, insieme a lei “Ma il mio cuore è forte, perché ora so quale sia il mio posto – Siamo tu ed io contro il resto del mondo e siamo liberi” liberi nel senso che, conoscere la verità equivale a libertà. Inquietante questa riga, che precede quanto riportato sopra “Gli stati stanno crollando, e le barriere si stanno nuovamente rialzando”, è appunto ciò che ad esempio sta succedendo e succederà agli stati europei, anche per via del TTIP (non so se ne avete mai sentito parlare ma dubito che i giornalisti abbiano mai trattato quest’argomento).

È totalmente animato il video ufficiale che accompagna il brano, un filmato frutto della collaborazione del gruppo con il regista giapponese... (Continues)
War is all around
(Continues)
Contributed by Francesca 2016/8/29 - 17:33
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Five Minutes From America

Five Minutes From America
2008
Untold Truths

Authors: Kevin Costner, John Coinman, Teddy Morgan

Una canzone springsteeniana sul mito americano e su quelli che ne rimangono esclusi, a 5 minuti dal mito. Il riferimento a New Orleans è dovuto all'uragano Kathrina che è stato l'esatto esempio del mito americano, chi ha i soldi si salva, gli altri no
I got two little kids in a broke down car
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/8/29 - 16:03
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Texas Rangers

Texas Rangers
Si tratta di una canzone tradizionale, probabilmente degli inizi del XX secolo.
Un ragazzo di 17 anni si arruola entusiasta nei Texas Rangers (un piccolo gruppo militare d'élite che ebbe un ruolo rilevante nelle guerre indiane contro Comanche e Cherokee alla metà del XIX secolo), ma impara già alla prima missione l'orrore della guerra: assaliti e terrorizzati dagli indiani, dopo 9 ore di combattimento non c'è nessuno che non sia ferito al mattino, quando gli indiani si sono ritirati, seppelliscono 16 morti, incluso il capitano, col petto trafitto di frecce.
Termina con l'invito ai suoi coetanei a lasciar perdere e restare a casa.

Incisa da molti cantanti, la versione più nota è probabilmente quella cantata "a cappella" (solo vocale) di Ian e Silvia nell'album "Northern Journey", 1964

Anche notevole è la versione di Peter Rowan e Jerry Douglas nell'album Yonder (1996)
Come all ye Texas Rangers wherever you may be.
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2016/8/28 - 17:11
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Erin Go Bragh

Erin Go Bragh
Interpreti Wolfe Tones, The Tossers

Éirinn go Brách si traduce come “Irlanda per sempre” sinonimo dell’identità irlandese. In realtà, non si conosce la precisa origine della parola bragh, in quanto essa non esiste nel vocabolario irlandese: si presume che chi per primo la utilizzò abbia semplicemente sbagliato lo spelling. Bragh, infatti, si può ricondurre sia a breá, che significa “bello”, “splendido”, sia a brách, la cui traduzione è appunto “per sempre”. È tradizionalmente una frase utilizzata come motto del movimento Repubblicano, e si ritrova infatti sulla sua bandiera. Con lo stesso titolo sono state chiamate canzoni diverse scritte non solo in Irlanda ma anche in Scozia. Questa è la canzone scritta nel 1920 da Peadar Kearney

LA RIVOLTA DI PASQUA 1916

La canzone si riferisce alla rivolta di pasqua del 1916 (lunedì 24 aprile) (Easter Rising) e ne commemora gli eroi.
Nella Pasqua... (Continues)
I’ll sing you a song of a row in the town,
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2016/8/26 - 21:01
Song Itineraries: Conflicts in Ireland

Lied von Sachsenburg

Anonymous
Lied von Sachsenburg
[1933]
L’attribuzione di questo canto è incerta. Alcune fonti parlano di un giornalista di Lipsia, tal R. Seidel (sul quale non ho trovato alcuna informazione), altre l’associano a Rudi Reinwarth (1907-1971), artigiano bavarese, militante comunista, redattore in un giornale del partito. Fu arrestato, come tanti altri, già nel 1933 e si fece alcuni anni in campo di concentramento. Poi venne arruolato nella Wehrmacht e finì prigioniero dei sovietici. Dopo la guerra è stato un dirigente politico in Germania Est.
Sulla melodia di “Arbeitsmann, du lebst in Not” (così almeno si afferma su Music and Holocaust), canzone agit-prop che deve aver prestato la musica a molti canti composti da prigionieri politici nei campi di concentramento nazisti.
Come spesso mi capita ultimamente, devo la comprensione di questo testo alla traduzione in francese fatta dal pastore luterano Yves Kéler, curatore del... (Continues)
Gefüget aus Beton und Stahl,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/26 - 09:09
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Il 23 novembre 1980

Il 23 novembre 1980
(1981)

Testo tratto da Il Deposito

Il 23 novembre 1980, alle 19.34, un terremoto di 6.5 gradi della scala Richter colpì la zona dell'Irpinia, nel sud Italia, colpendo principalmente la Campania e la Basilicata. Il terremoto provoco circa 2.900 morti, 8.000 feriti e 290.000 sfollati.

Ci furono molte polemiche sui soccorsi, in particolare sui ritardi. Significativa fu l'opera di volontari per aiutare le popolazioni colpite.

C'è carne da cannone, carne d'appalto
carne da intrallazzo
Nelle narici l'odore del tabacco
(Continues)
Contributed by segnalata da Roberta del Deposito 2016/8/25 - 22:12
Song Itineraries: Earthquakes
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Sad Man's Tongue

Sad Man's Tongue
Album: Rock the Rebel/ Metal the Devil (2007)

As I remember, I wrote it about this guy who is a drifter. He is kind of his own spirit, traveling around the world. He’s a pretty lonely guy who kind of goes by his own rules. He’s a rebel. Until they want to get him into the military, and he’s trying everything he possibly can to just stay as a free spirit on the road, because he goes against the weapons and everything. He just wants to have a simple life, and he doesn’t see any kind of responsibility going into Uncle Sam, and doing work for him. He refuses to bear weapons, because nobody has done anything harmful to him, so why should he be a bad guy to anybody else but himself? So he pretty much tried to live the free life.


-Michael Poulsen
Well my mama told me, "Son you better watch out
(Continues)
Contributed by Matt 2016/8/25 - 22:01
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We Were Men

We Were Men
Album: "The Truth Is..." (2011)
Woke up screaming in bed
(Continues)
Contributed by Matt 2016/8/25 - 21:54

Ein jeder von uns sechsen (oder Die Jauchkolonne)

Ein jeder von uns sechsen (<em>oder</em> Die Jauchkolonne)
[1935-37]
Versi di Ludwig Bendix (1877-1954), avvocato e notaio ebreo tedesco, composti in prigionia a Lichtenburg oppure a Dachau.
Su di una qualche melodia non nota o composta dallo stesso Bendix
Testo trovato sul dal Volks Lieder Archiv e compreso grazie alla traduzione offerta dal pastore Yves Kéler, curatore del sito Chansons Protestants.
Nel volume intitolato “Des Lagers Stimme - Musik im KZ. Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933 bis 1936”, a cura di Guido Fackler, edizioni Temmen, Brema, 2000.

Laureato in legge, avvocato in Berlino dal 1907, notaio dal 1923, fondatore e direttore della rivista giuridica “Die Justiz”, Ludwig Bendix perse tutto con l’avvento del nazismo e nel 1935 fu internato in uno dei primi campi di concentramento allestiti dai nazisti, quello ospitato nel castello di Lichtenburg, in Sassonia. In seguito fu trasferito a Dachau, da dove nel... (Continues)
Ein jeder von uns sechsen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/25 - 09:22

Giacomo Lubrano: Terremoto orribile accaduto in Napoli l'anno 1688

Giacomo Lubrano: Terremoto orribile accaduto in Napoli l'anno 1688
[1688]
Sonetto di Giacomo Lubrano (Paolo Brinacio)
Pubblicato nel 1690
(Scintille Poetiche o poesie sacre, e morali di Paolo Brinacio Napoletano, Dedicate All'illustriss.mo & Ecc.mo Sig.re D. Marcello Mastrilli Duca di Marigliano, &c. In Napoli nella nuova stampa dei Socii Dom. Antonio Parrino, e Michele Luigi Mutii 1690. Con licenza de' superiori.)

Si dice che, dove passa il terremoto, passa la guerra. Può succedere anche che un terremoto, se certamente non causato, sia quanto meno aiutato da certe invisibili e subdole guerre dichiarate in nome di profitti, di avidità, di leggerezze. Nelle nostre terre, i terremoti non sono cosa di oggi, e nemmeno di ieri o dell'altro ieri; terre ballerine. Mi è capitato di leggere che un amministratore di questo sito partirà forse oggi o domani per Amatrice, a dare una mano: è un medico. Che il terremoto e la guerra sono mortali fratelli, se... (Continues)
Mortalità, che sogni? ove ti ascondi
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/8/25 - 08:24
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IKEA

IKEA
[2005]
Parole e musica di Mitch Benn, musicista satirico, ospite fisso alla BBC Radio.
Nell'album intitolato “Crimes Against Music”, con la band The Distractions

Quel che non è riuscito ad Hitler – una Glande Germania estesa su tutto il globo terracqueo – è riuscito invece in pieno allo svedese Ingvar Feodor Kamprad, classe 1926, che giovanissimo s'inventò l'IKEA, un esercito di centri commerciali che oggi domina il mondo.

E non molti sanno che l'intraprendente imprenditore Ingvar Kamprad fu anche un fervente nazista, militante fino al 1945 inoltrato del gruppo fascista e nazionalista “Nysvenska Rörelsen” (Nuovo Movimento Svedese) e pure reclutatore per conto del Partito Nazional-Socialista Svedese (Svensk Socialistisk Samling – SSS), direttamente affiliato al nazismo hitleriano. E se i nazisti svedesi formalmente non sopravvissero dopo la guerra, i fascisti invece sì, ed esistono tutt'oggi... (Continues)
We come from the lands of the snow and ice... and gods of war and thunder
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/24 - 23:08

Kartoffelschällied

Kartoffelschällied
[1935-37]
Versi di Ludwig Bendix (1877-1954), avvocato e notaio ebreo tedesco.
Su di una qualche melodia non nota o composta dallo stesso Bendix
Testo trovato sul dal Volks Lieder Archiv e compreso, almeno in parte, grazie alla traduzione della prima strofa offerta dal pastore Yves Kéler, curatore del sito Chansons Protestants.
Nel volume intitolato “Des Lagers Stimme - Musik im KZ. Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933 bis 1936”, a cura di Guido Fackler, edizioni Temmen, Brema, 2000.

Laureato in legge, avvocato in Berlino dal 1907, notaio dal 1923, fondatore e direttore della rivista giuridica “Die Justiz”, Ludwig Bendix perse tutto con l’avvento del nazismo e nel 1935 fu internato in uno dei primi campi di concentramento allestiti dai nazisti, quello ospitato nel castello di Lichtenburg, in Sassonia. In seguito fu trasferito a Dachau, da dove nel 1937 fu... (Continues)
Des Abends nach dem Fraße:
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/24 - 21:32
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I.P.E.R. - Ancora in piedi

I.P.E.R. - Ancora in piedi
2012
Indipendenti per Emilia Romagna e Lombardia
Autori del testo: S. Bellotti, F. Blasi, P. Capovilla, F. Miglietta, L. Persico, E. Rubbi, F. Vaglio, T. Zanello
compositori della musica: E. Rubbi e T. Zanello

Coordinati da Tommaso "Piotta" Zanello, promotore dell’idea, hanno aderito più di 20 importanti artisti della scena indie: 99 Posse, Roberto Angelini, Pierpaolo Capovilla (Teatro degli orrori), Enrico Capuano, Cisco, Combass (Apres La Classe), Dellera (Afterhours), Dj Aladyn, Andrea Ferro & Marco “Maki” Coti Zelati (Lacuna Coil), Le Braghe Corte, Lemmings, Erica Mou, Federico Poggipollini, Eva Poles, Quintorigo, Sud Sound System, Velvet.

Posto oggi questa canzone sulla scia delle emozioni del nuovo terremoto che ha colpito il centro Italia e sopratutto la mia regione. Ho scelto questa canzone e non altre più note (tipo Domani scritta da Pagani e con un cast ben più stellare), perché questa ha qualche garanzia in più che non sia stata fatta solo per farsi pubblicità (e ha sicuramente avuto meno notorietà).
[Cisco]
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/8/24 - 17:56
Song Itineraries: Earthquakes

Alles fügt sich und erfüllt sich

Alles fügt sich und erfüllt sich
[1935]
Versi del poeta tedesco Christian Morgenstern (1871-1914), dalla raccolta “Ich und die Welt” pubblicata a Berlino nel 1898. Il titolo originale della poesia è “Stilles Reifen”
Testo trovato sul Volks Lieder Archiv

Musica composta da Eva Rutkowski Lippold (1909-1994), poetessa e scrittrice, militante comunista, attivista ‎del Soccorso Rosso tedesco e componente della resistenza antinazista a Berlino, durante i lunghi anni di detenzione nelle carceri naziste di Jauer (Jawor, in Polonia) e Waldheim (Sassonia).
Alles fügt sich und erfüllt sich,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/24 - 08:53
Song Itineraries: From World Jails
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The Numbers

The Numbers
[2014-16]
Nell'album “A Moon Shaped Pool”, pubblicato l'8 maggio 2016

Una canzone che – non a caso – Thom Yorke presentò a Parigi nel dicembre del 2015 alla conferenza mondiale sui cambiamenti climatici. Allora il titolo era “Silent Spring”. E mi pare che non sia solo una canzone ecologista ma anche contro il modello di globalizzazione corrente, ultracapitalista, inumana e genocida.
Il significato è abbastanza chiaro, per nulla ermetico, come invece tanti altri brani dei Radiohead. L'unico verso che forse merita una spiegazione è nella seconda strofa, “The wings of a butterfly”, che potrebbe riferirsi al cosiddetto “effetto farfalla”, concetto della teoria del caos in base al quale all'interno di un dato sistema piccole variazioni iniziali possono provocare grandi ed impensabili mutamenti finali. E' su questo concetto che si basano parecchia letteratura fantascientifica e distopica, ma... (Continues)
It holds us like a phantom
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/23 - 22:54
Song Itineraries: War on Earth

Józef Wittlin: Litania

Józef Wittlin: Litania
[1937]

Versi di Józef Wittlin

Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.




Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia


O wszystkim, co się teraz dzieje – milczę.
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/8/23 - 18:56
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Real Revolutionaries

Real Revolutionaries
ft. General Levy and Paolo Fresu
M1: Bob hit the nail
(Continues)
Contributed by leoskini 2016/8/23 - 17:36
Song Itineraries: Thomas Sankara
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99%

99%
Il pezzo è tratto dall'album AP2P (All power to the people), collaborazione tra i rapper M1 (Dead Prez) e Bonnot.

In questa canzone sentiamo anche Militant A (Assalti Frontali) e Talib Kweli (del cui contributo non ho trovato trascrizione, e la mia conoscenza dell'american english in versione rap, ha, come dire, delle lacune. Evidentemente non sono il solo.)

Lo inserisco come autore a parte, che mi sembra la cosa più sensata.
M1
(Continues)
Contributed by leoskini 2016/8/23 - 17:33

Józef Wittlin: Żydom w Polsce

Józef Wittlin: Żydom w Polsce
[1942]
New York
30 agosto 1942
Versi di Józef Wittlin

Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.




Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia


Krew z waszej starej krwi, kość z waszej kruchej kości,
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/8/23 - 15:41
Song Itineraries: Ghettos
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Bang Bang

Bang Bang
(2016)
Primo singolo estratto dall'album "Revolution Radio"

I Green Day tornano con un nuovo album che si preannuncia fortemente politico. Il primo singolo "Bang Bang" è dedicato alle periodiche stragi con arma da fuoco negli Stati Uniti ed è scritto dal punto di vista del killer.

Dall'intervista a Rolling Stone (qui in italiano)


Puoi parlarci di Bang Bang e di cosa l’ha ispirata? Non voglio metterti le parole in bocca, ma sembra scritta dalla prospettiva di un cecchino di massa.
Sì. Parla della cultura delle sparatorie di massa che sono successe in America, miscelata al narcisismo da social media. C’è questa specie di violenza che sta accadendo, ma ora viene anche filmata e tutti noi siamo sempre sorvegliati. Per me la situazione è così contorta. Entrare nel cervello di qualcun altro in questo modo è stato fuori di testa. Mi ha fatto impazzire. Dopo averla scritta, tutto quello che... (Continues)
This is definitely not the first video to surface of an execution. ...of men, they claimed responsibility for the executions. Described as severely mentally disturbed. Videos show another hostage executed by the terrorist group. Deserve to be annihilated.
(Continues)
2016/8/23 - 12:08
Song Itineraries: Weapons: our daily home war
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Ja, am Alex, ja, am Alex

Anonymous
Ja, am Alex, ja, am Alex
[1934]
Canto di donne berlinesi arrestate dai nazisti per motivi politici e detenute nel Polizei-Praesidium di Alexanderplatz, in attesa di essere trasferite nella prigione di Moabit.
Ho incontrato questo testo sul Volks Lieder Archive ma si trattava di una versione parziale. Per fortuna il pastore Yves Kéler, curatore del sito Chansons Protestants ne ha pubblicata la versione integrale, con tanto di note e traduzione in francese. La fonte citata è il volume “Lieder aus den faschistischen Konzentrationslagern” (Hofmeister, Leipzig 1962) curato dalla celebre ricercatrice musicale, ebrea tedesca, Inge Lammel (1924-2015), coadiuvata nel lavoro da Günter Hofmeyer.

“Alex” era il modo in cui i berlinesi indicavano il vecchio quartier generale della polizia in Alexanderplatz, un maestoso edificio costruito alla fine dell’800 e che nel 1933 divenne la sede della Gestapo nazista. Distrutto dai... (Continues)
Ja, am Alex, ja, am Alex
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/23 - 09:10

W łódzkim getcie 1942

W łódzkim getcie 1942
[1942]
Basata su Ojciec zadżumionych di Juliusz Słowacki
Musica: [?]

Racconta Miriam Goldberg-Harel (sempre dal volume Singing for Survival di Gila Flam), che suo padre, come tutti gli Ebrei osservanti, portava una lunga barba. Si era rifiutato di tagliarsela anche quando lei gli aveva detto che i tedeschi la facevano brutalmente tagliare via agli Ebrei che incontravano per le strade del ghetto. In seguito, permise a sua moglie di tagliargliela un po', ma non servì a nulla: venne il 1942, e con esso il Groyse Shpere, il “Grande Blocco” durante il quale il ghetto di Łódź fu chiuso con un coprifuoco ferreo, e buona parte della popolazione ebraica fu “trasferita” (vale a dire avviata ai campi di sterminio). Fu durante il Grande Blocco che tutta la famiglia di Miriam (i genitori, le due sorelle e il fratello) furono deportati. Il padre fu il primo ad essere portato via; suo fratello maggiore,... (Continues)
Trzy razy księżyc odmienił się złoty
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/8/23 - 05:11
Song Itineraries: Ghettos
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It Is A Good Day To Die

It Is A Good Day To Die
E' UN BUON GIORNO PER MORIRE
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/22 - 23:36
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Tommie Smith

Tommie Smith

Rio 2016, maratoneta etiope Feyisa Lilesa rischia vita e galera: al traguardo aveva fatto il gesto delle manette contro il governo

È arrivato secondo nella maratona olimpica e ha lanciato sul traguardo un messaggio politico: l'etiope Feyisa Lilesa ha festeggiato la sua medaglia d'argento concludendo la gara con le braccia incrociate sopra alla testa. Un gesto che richiama la lotta degli oromo, etnia che vive al confine con il Kenya ed è impegnata in un'accesa battaglia per l'indipendenza con le autorità etiopiche

La maratona è da sempre la gara principe delle Olimpiadi, la più ambita e la più seguita dal pubblico di tutto il mondo. Quale migliore occasione, allora, per mostrare al mondo le proprie opinioni, le proprie rivendicazioni, i propri ideali? Un ragionamento molto simile deve aver fatto Feyisa Lilesa, l’atleta etiope che ha scelto la 42 chilometri di Rio 2016 per supportare... (Continues)
Dq82 2016/8/22 - 23:11
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Tempo di Berceuse (Qui siamo sepolti per sempre)

Tempo di Berceuse (Qui siamo sepolti per sempre)
Chanson italienne – Tempo di Berceuse (Qui siamo sepolti per sempre) – I Gufi – 1969



Lucien l’âne mon ami, voici une chanson des Gufi qui me paraît fort proche et même directement inspirée de l’anthologie de Spoon River d’Edgar Lee Masters, comme en fera plus tard – deux ans plus tard – Fabrizio De André et comme je pense également que furent inspirées les Voix du Charnier d’Erich Kästner, plus de quarante ans auparavant. Dans tous les cas, ces épitaphes sont très critiques à l’égard du monde des vivants.

Oui, Marco Valdo M.I. mon ami, je les entends encore ces Voix du Charnier et aussi, les chansons de Fabrizio De André, du moins celles dont tu avais fait une version française – comme La Collina, Un Blasfemo, Un Giudice, Un Matto, Un Medico, tout comme le renvoi historique aux épigrammes, épitaphes grecs. Mais j’imagine que cette chanson des Gufi même si elle ressortit du même genre,... (Continues)
TEMPO DE BERCEUSE (ICI NOUS SOMMES ENTERRÉS POUR TOUJOURS)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/8/22 - 22:55
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Rosso levante e ponente

Anonymous
Mi pare che in una sola delle versioni di questo testo ci sia un (e uno solo) riferimento a Stalin. Per il resto è una canzone contro il fascismo e contro la guerra, cantata dai partigiani che liberavano l'Europa dal cancro nazista.
Non so quindi davvero cosa c'entrino falce e martello, croce uncinata e saluto romano.
Bernart Bartleby 2016/8/22 - 20:42
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Peaceable Kingdom

Peaceable Kingdom
IL REGNO DELLA PACE E DELL'ARMONIA
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/22 - 15:17
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Os Senhores da Guerra

Os Senhores da Guerra
I SIGNORI DELLA GUERRA
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/22 - 11:43
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Peace to the World

Peace to the World
PACE AL MONDO
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/22 - 11:16
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Duce, duce, il vestito mi si scuce

Anonymous
Duce, duce, il vestito mi si scuce
[dopo il 1939]
Strofette satiriche sull’aria di un inno della gioventù fascista
Trovate su Il Deposito
Sono databili dopo il 1939 per via del riferimento al caffè importato dalla Spagna franchista. Prima di allora di caffè non si parlava nemmeno nell’autarchica Italietta (ufficialmente venne detto che faceva male e fu sostituito con l’orzo di produzione nostrana)
Le “Popolari” dell’ultima strofa sono ovviamente le sigarette che allora, con le “Nazionali” e con le “Milit” distribuite alle truppe, erano quelle a più buon mercato e anche di più bassa qualità.

“Duce, duce, il vestito mi si scuce” è anche il titolo di un disco della raccolta “Avanti Popolo” realizzata da Alabianca Records ed Istituto De Martino. Il brano si trova anche in “Canti Della Resistenza Italiana Vol. 8”, a cura di Cesare Bermani, Dischi del Sole.
Duce, duce, il vestito mi si scuce
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/22 - 09:23

Józef Wittlin: Hymn o łyżce zupy

Józef Wittlin: Hymn o łyżce zupy
[1918/1919]
Versi di Józef Wittlin dalla raccolta di poesie "Hymny" (Inni).
È una delle poesie giovanili di Wittlin, l'autore del celeberrimo romanzo "Sól ziemi" (Il sale della terra), scritta nel periodo della guerra polacco-ucraina (1918-1919)

Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.




Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia


Ja ci chcę dać łyżkę ciepłej zupy,
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/8/22 - 08:51
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Syria, 2013

Syria, 2013
[2013]

Album :Spies Are Reading My Blog

"21 August 2013: Hundreds of people in Syria were killed in a chemical attack. Despite no clarity in terms of who carried out the attack, the leaders of the western world immediately jumped to the conclusion that it had been carried out by the government's forces, and started making plans to bomb the country."
There's an uncivil war in Syria, one hundred thousand dead
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/22 - 08:21
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Late Home Tonight (Part I & II)

Late Home Tonight (Part I & II)
dall'album "Amused to Death" (1992)

Late Home Tonight Part si riferisce all'attacco USA sulla Libia nel 1986, dalla prospettiva di due mogli di militari e di un giovane pilota di F-111.

Standing at the window
(Continues)
2016/8/21 - 22:52
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בײַ מיר ביסטו שיין

בײַ מיר ביסטו שיין
Gentili redattori, una signora mi ha segnalato l'esistenza di una versione italiana di questo brano, e me l'ha anche canticchiata. Non riesco a trovarla. Avete dei consigli?
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione. potete scrivermi anche in mail.
Stefano Jacoviello 2016/8/21 - 16:41
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No More

No More
MAI PIU'
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/21 - 15:13
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Samba em paz

Samba em paz
In questa canzone, composta nel 1965, il samba incarna due significati. Il primo è metaforico: il samba simboleggia l'anima della parte povera della popolazione brasiliana e la sua vittoria, auspicata nel brano, rappresenta il progresso che il popolo raggiungerà quando avrà la consapevolezza della propria forza. Il secondo significato è di natura prettamente musicale: il samba, nella "profezia" di Veloso, prende la distanze dalle atmosfere malinconiche del Bossa Nova, che pure si occupava di tempi sociali e dei più poveri: "Samba non piangerai più", dice Veloso. Una analisi accurata della canzone è disponibile qui a pag. 6
SAMBA IN PACE
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/21 - 15:03
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Nino Ferrer: La désabusion

Nino Ferrer: La désabusion
L’amore è una guerra – Ariodante Marianni

L’amore è una guerra – vuoi convincermi
con qualche tregua, qualche armistizio,
e io devo essere un cattivo soldato
se vengo a te allo scoperto, senza difese,
a te che sai combattere bene, e colpisci
duro ogni volta (ne porto i lividi
per giorni). Così elaboro tattiche,
complicate strategie: ma a che servono?
Come ti vedo, alzo le braccia, sventolo
un bianco sorriso; e non ti piace, lo so.
Ma forse è questa la mia inconsapevole
rappresaglia: eludere i tuoi piani,
sventare gli attacchi, rendere inutili
le armi, toglierti – insomma – ogni gloria.
L. D. 2016/8/21 - 14:21
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Cérebro eletrônico

Cérebro eletrônico
IL CERVELLO ELETTRONICO
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/21 - 10:38
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Peace Will Come

Peace Will Come
LA PACE VERRA'
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/21 - 10:07
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Che il Mediterraneo sia

Che il Mediterraneo sia
E una canzone bellisima, ti porta nel tempo e mi fa imaginare ai mie avi, che sono arrivati alla Bassa California molti anni fa.
Daniel Ruiz Isais 2016/8/20 - 19:44
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Buffalo Soldier

Buffalo Soldier
caro DQ82, Bob analizza quanto dici e quindi lui canta che è puzza. L'africano è stato deportato in America e gettato nella guerra, e anche questo puzza.
2016/8/20 - 17:32
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Tristes guerras

Tristes guerras
TRISTI GUERRE
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/20 - 17:32




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