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The Numbers
![The Numbers](img/upl/Radiohead_xoptimizadax--620x349.jpg)
It holds us like a phantom
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/23 - 22:54
Song Itineraries:
War on Earth
Józef Wittlin: Litania
![Józef Wittlin: Litania](img/upl/72f78e7515d7065ecc185415b016b040.jpg)
[1937]
Versi di Józef Wittlin
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Versi di Józef Wittlin
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia
O wszystkim, co się teraz dzieje – milczę.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/8/23 - 18:56
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Real Revolutionaries
![Real Revolutionaries](img/upl/M1-Bonnot_12-12-2014_2.jpg)
ft. General Levy and Paolo Fresu
M1: Bob hit the nail
(Continues)
(Continues)
Contributed by leoskini 2016/8/23 - 17:36
Song Itineraries:
Thomas Sankara
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99%
![99%](img/upl/AP2P.jpg)
Il pezzo è tratto dall'album AP2P (All power to the people), collaborazione tra i rapper M1 (Dead Prez) e Bonnot.
In questa canzone sentiamo anche Militant A (Assalti Frontali) e Talib Kweli (del cui contributo non ho trovato trascrizione, e la mia conoscenza dell'american english in versione rap, ha, come dire, delle lacune. Evidentemente non sono il solo.)
Lo inserisco come autore a parte, che mi sembra la cosa più sensata.
In questa canzone sentiamo anche Militant A (Assalti Frontali) e Talib Kweli (del cui contributo non ho trovato trascrizione, e la mia conoscenza dell'american english in versione rap, ha, come dire, delle lacune. Evidentemente non sono il solo.)
Lo inserisco come autore a parte, che mi sembra la cosa più sensata.
M1
(Continues)
(Continues)
Contributed by leoskini 2016/8/23 - 17:33
Józef Wittlin: Żydom w Polsce
![Józef Wittlin: Żydom w Polsce](img/upl/72f78e7515d7065ecc185415b016b040.jpg)
[1942]
New York
30 agosto 1942
Versi di Józef Wittlin
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
New York
30 agosto 1942
Versi di Józef Wittlin
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia
Krew z waszej starej krwi, kość z waszej kruchej kości,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/8/23 - 15:41
Song Itineraries:
Ghettos
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Bang Bang
![Bang Bang](img/upl/Green-Day-Bang-Bang-990x557.jpg)
(2016)
Primo singolo estratto dall'album "Revolution Radio"
I Green Day tornano con un nuovo album che si preannuncia fortemente politico. Il primo singolo "Bang Bang" è dedicato alle periodiche stragi con arma da fuoco negli Stati Uniti ed è scritto dal punto di vista del killer.
Dall'intervista a Rolling Stone (qui in italiano)
Puoi parlarci di Bang Bang e di cosa l’ha ispirata? Non voglio metterti le parole in bocca, ma sembra scritta dalla prospettiva di un cecchino di massa.
Sì. Parla della cultura delle sparatorie di massa che sono successe in America, miscelata al narcisismo da social media. C’è questa specie di violenza che sta accadendo, ma ora viene anche filmata e tutti noi siamo sempre sorvegliati. Per me la situazione è così contorta. Entrare nel cervello di qualcun altro in questo modo è stato fuori di testa. Mi ha fatto impazzire. Dopo averla scritta, tutto quello che... (Continues)
Primo singolo estratto dall'album "Revolution Radio"
I Green Day tornano con un nuovo album che si preannuncia fortemente politico. Il primo singolo "Bang Bang" è dedicato alle periodiche stragi con arma da fuoco negli Stati Uniti ed è scritto dal punto di vista del killer.
Dall'intervista a Rolling Stone (qui in italiano)
Puoi parlarci di Bang Bang e di cosa l’ha ispirata? Non voglio metterti le parole in bocca, ma sembra scritta dalla prospettiva di un cecchino di massa.
Sì. Parla della cultura delle sparatorie di massa che sono successe in America, miscelata al narcisismo da social media. C’è questa specie di violenza che sta accadendo, ma ora viene anche filmata e tutti noi siamo sempre sorvegliati. Per me la situazione è così contorta. Entrare nel cervello di qualcun altro in questo modo è stato fuori di testa. Mi ha fatto impazzire. Dopo averla scritta, tutto quello che... (Continues)
This is definitely not the first video to surface of an execution. ...of men, they claimed responsibility for the executions. Described as severely mentally disturbed. Videos show another hostage executed by the terrorist group. Deserve to be annihilated.
(Continues)
(Continues)
2016/8/23 - 12:08
Song Itineraries:
Weapons: our daily home war
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Ja, am Alex, ja, am Alex
Anonymous
![Ja, am Alex, ja, am Alex](img/upl/15_big.jpg)
[1934]
Canto di donne berlinesi arrestate dai nazisti per motivi politici e detenute nel Polizei-Praesidium di Alexanderplatz, in attesa di essere trasferite nella prigione di Moabit.
Ho incontrato questo testo sul Volks Lieder Archive ma si trattava di una versione parziale. Per fortuna il pastore Yves Kéler, curatore del sito Chansons Protestants ne ha pubblicata la versione integrale, con tanto di note e traduzione in francese. La fonte citata è il volume “Lieder aus den faschistischen Konzentrationslagern” (Hofmeister, Leipzig 1962) curato dalla celebre ricercatrice musicale, ebrea tedesca, Inge Lammel (1924-2015), coadiuvata nel lavoro da Günter Hofmeyer.
“Alex” era il modo in cui i berlinesi indicavano il vecchio quartier generale della polizia in Alexanderplatz, un maestoso edificio costruito alla fine dell’800 e che nel 1933 divenne la sede della Gestapo nazista. Distrutto dai... (Continues)
Canto di donne berlinesi arrestate dai nazisti per motivi politici e detenute nel Polizei-Praesidium di Alexanderplatz, in attesa di essere trasferite nella prigione di Moabit.
Ho incontrato questo testo sul Volks Lieder Archive ma si trattava di una versione parziale. Per fortuna il pastore Yves Kéler, curatore del sito Chansons Protestants ne ha pubblicata la versione integrale, con tanto di note e traduzione in francese. La fonte citata è il volume “Lieder aus den faschistischen Konzentrationslagern” (Hofmeister, Leipzig 1962) curato dalla celebre ricercatrice musicale, ebrea tedesca, Inge Lammel (1924-2015), coadiuvata nel lavoro da Günter Hofmeyer.
“Alex” era il modo in cui i berlinesi indicavano il vecchio quartier generale della polizia in Alexanderplatz, un maestoso edificio costruito alla fine dell’800 e che nel 1933 divenne la sede della Gestapo nazista. Distrutto dai... (Continues)
Ja, am Alex, ja, am Alex
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/23 - 09:10
Song Itineraries:
From World Jails, Violence on Women: just like and worse than war
W łódzkim getcie 1942
![W łódzkim getcie 1942](img/upl/gettowstep.jpg)
[1942]
Basata su Ojciec zadżumionych di Juliusz Słowacki
Musica: [?]
Racconta Miriam Goldberg-Harel (sempre dal volume Singing for Survival di Gila Flam), che suo padre, come tutti gli Ebrei osservanti, portava una lunga barba. Si era rifiutato di tagliarsela anche quando lei gli aveva detto che i tedeschi la facevano brutalmente tagliare via agli Ebrei che incontravano per le strade del ghetto. In seguito, permise a sua moglie di tagliargliela un po', ma non servì a nulla: venne il 1942, e con esso il Groyse Shpere, il “Grande Blocco” durante il quale il ghetto di Łódź fu chiuso con un coprifuoco ferreo, e buona parte della popolazione ebraica fu “trasferita” (vale a dire avviata ai campi di sterminio). Fu durante il Grande Blocco che tutta la famiglia di Miriam (i genitori, le due sorelle e il fratello) furono deportati. Il padre fu il primo ad essere portato via; suo fratello maggiore,... (Continues)
Basata su Ojciec zadżumionych di Juliusz Słowacki
Musica: [?]
Racconta Miriam Goldberg-Harel (sempre dal volume Singing for Survival di Gila Flam), che suo padre, come tutti gli Ebrei osservanti, portava una lunga barba. Si era rifiutato di tagliarsela anche quando lei gli aveva detto che i tedeschi la facevano brutalmente tagliare via agli Ebrei che incontravano per le strade del ghetto. In seguito, permise a sua moglie di tagliargliela un po', ma non servì a nulla: venne il 1942, e con esso il Groyse Shpere, il “Grande Blocco” durante il quale il ghetto di Łódź fu chiuso con un coprifuoco ferreo, e buona parte della popolazione ebraica fu “trasferita” (vale a dire avviata ai campi di sterminio). Fu durante il Grande Blocco che tutta la famiglia di Miriam (i genitori, le due sorelle e il fratello) furono deportati. Il padre fu il primo ad essere portato via; suo fratello maggiore,... (Continues)
Trzy razy księżyc odmienił się złoty
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/8/23 - 05:11
Song Itineraries:
Ghettos
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Over the Hills and Far Away
![Over the Hills and Far Away](img/upl/charles-green-soldiers-582x288.jpg)
Un bellissima melodia riportata da Thomas D’Urfey nel suo “Pills to Purge Melancholy” ancora attualissima è ritornata alla popolarità con la serie tv Sharpe’s Rifles (tratto dal romanzo I fucilieri di Sharpe di Bernard Cornwell ambientato durante le guerre napoleoniche). Già all’epoca quella che era una melodia romantica per una storia d’amore, era diventata una melodia accattivante e pro arruolamento per le guerre napoleoniche. Un questione dibattuta già nel Settecento è se il brano fosse d’origine inglese o scozzese
LA VERSIONE DI JOHN TAMS PER SHARPE’S RIFLES
La versione di John Tams (1993) riprende sì la melodia antica, ma il testo richiama solo vagamente l’originale napoleonico perché riscritto per essere adattato agli episodi della serie (che ha avuto uno strepitoso successo nelle isole britanniche)
Questa versione testuale è quella ridotta, rilasciata da John Tams per il Cd Over the Hills & Far Away: The Music of Sharpe, 1996
Terre Celtiche
LA VERSIONE DI JOHN TAMS PER SHARPE’S RIFLES
La versione di John Tams (1993) riprende sì la melodia antica, ma il testo richiama solo vagamente l’originale napoleonico perché riscritto per essere adattato agli episodi della serie (che ha avuto uno strepitoso successo nelle isole britanniche)
Questa versione testuale è quella ridotta, rilasciata da John Tams per il Cd Over the Hills & Far Away: The Music of Sharpe, 1996
Terre Celtiche
Here’s forty shillings on the drum
(Continues)
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2016/8/22 - 23:05
Song Itineraries:
Napoleon's Wars
Jeden dzień w getcie
![Jeden dzień w getcie](img/upl/lodzgetek.jpg)
[1941]
Poesia di Miriam Goldberg Harel
Musica: [?]
A poem by Myriam Goldberg Harel
Music: [?]
“L'anno prossimo a Gerusalemme”, che è anche il titolo di un bel romanzo dell'ebreo (ateo) André Kaminski, era il saluto secolare degli ebrei della Diaspora, soprattutto nell'Europa orientale. Qualsiasi incontro tra ebrei si concludeva con quel saluto, che era anche una sorta di augurio e di sogno; gli ebrei, nei ghetti di tutta Europa, ci vivevano da sempre. Anche questa poesia e canzone di Myriam Goldberg viene dal ghetto di Łódź e dall'oramai famoso volume Singing for Survival di Gila Flam; fa parte di una serie di sette componimenti scritti dalla Goldberg fra il 1941 e il 1944, ma non in lingua yiddish. Li scrisse in polacco (per poi tradurli lei stessa in ebraico), e descrivono perlopiù la vita quotidiana, tra miseria e fame, in quel ghetto in particolare e, certamente, in qualsiasi ghetto.... (Continues)
Poesia di Miriam Goldberg Harel
Musica: [?]
A poem by Myriam Goldberg Harel
Music: [?]
“L'anno prossimo a Gerusalemme”, che è anche il titolo di un bel romanzo dell'ebreo (ateo) André Kaminski, era il saluto secolare degli ebrei della Diaspora, soprattutto nell'Europa orientale. Qualsiasi incontro tra ebrei si concludeva con quel saluto, che era anche una sorta di augurio e di sogno; gli ebrei, nei ghetti di tutta Europa, ci vivevano da sempre. Anche questa poesia e canzone di Myriam Goldberg viene dal ghetto di Łódź e dall'oramai famoso volume Singing for Survival di Gila Flam; fa parte di una serie di sette componimenti scritti dalla Goldberg fra il 1941 e il 1944, ma non in lingua yiddish. Li scrisse in polacco (per poi tradurli lei stessa in ebraico), e descrivono perlopiù la vita quotidiana, tra miseria e fame, in quel ghetto in particolare e, certamente, in qualsiasi ghetto.... (Continues)
Ojciec się kiwa nad gemarą,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/8/22 - 17:13
Song Itineraries:
Extermination camps, Ghettos
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Duce, duce, il vestito mi si scuce
Anonymous
![Duce, duce, il vestito mi si scuce](img/upl/duce.jpg)
[dopo il 1939]
Strofette satiriche sull’aria di un inno della gioventù fascista
Trovate su Il Deposito
Sono databili dopo il 1939 per via del riferimento al caffè importato dalla Spagna franchista. Prima di allora di caffè non si parlava nemmeno nell’autarchica Italietta (ufficialmente venne detto che faceva male e fu sostituito con l’orzo di produzione nostrana)
Le “Popolari” dell’ultima strofa sono ovviamente le sigarette che allora, con le “Nazionali” e con le “Milit” distribuite alle truppe, erano quelle a più buon mercato e anche di più bassa qualità.
“Duce, duce, il vestito mi si scuce” è anche il titolo di un disco della raccolta “Avanti Popolo” realizzata da Alabianca Records ed Istituto De Martino. Il brano si trova anche in “Canti Della Resistenza Italiana Vol. 8”, a cura di Cesare Bermani, Dischi del Sole.
Strofette satiriche sull’aria di un inno della gioventù fascista
Trovate su Il Deposito
Sono databili dopo il 1939 per via del riferimento al caffè importato dalla Spagna franchista. Prima di allora di caffè non si parlava nemmeno nell’autarchica Italietta (ufficialmente venne detto che faceva male e fu sostituito con l’orzo di produzione nostrana)
Le “Popolari” dell’ultima strofa sono ovviamente le sigarette che allora, con le “Nazionali” e con le “Milit” distribuite alle truppe, erano quelle a più buon mercato e anche di più bassa qualità.
“Duce, duce, il vestito mi si scuce” è anche il titolo di un disco della raccolta “Avanti Popolo” realizzata da Alabianca Records ed Istituto De Martino. Il brano si trova anche in “Canti Della Resistenza Italiana Vol. 8”, a cura di Cesare Bermani, Dischi del Sole.
Duce, duce, il vestito mi si scuce
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/22 - 09:23
Die Fahne hoch
Anonymous
![Die Fahne hoch](img/upl/berlin_hplatz5x.jpg)
[anni 30]
Parodia dell’inno del partito nazista tedesco (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei – NSDAP), composto nel 1929 da tal Horst Wessel, un capetto delle SA (Sturmabteilung) di cui oggi si sarebbe perso il nome se nel 1930 non fosse stato ucciso, come ritorsione alle continue violenze di cui si era reso protagonista, e poi celebrato come eroe dalla propaganda del Terzo Reich.
La melodia su cui Wessel scrisse il suo tristo inno è quella del “Königsberg-Lied”, un canto di veterani della Grande Guerra.
Questa parodia (il cui testo ho trovato qui) del tristemente celebre inno nazista fu composta negli anni 30 a Neukölln, un quartiere popolare ed operaio di Berlino sud, dove veniva cantata nelle fabbriche al posto dell’originale.
Tra le parodie dell’“Horst Wessel Lied” si veda anche la Kälbermarsch, la “Marcia dei vitelli”, di Bertolt Brecht.
Per una parodia italiana corrispondente... (Continues)
Parodia dell’inno del partito nazista tedesco (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei – NSDAP), composto nel 1929 da tal Horst Wessel, un capetto delle SA (Sturmabteilung) di cui oggi si sarebbe perso il nome se nel 1930 non fosse stato ucciso, come ritorsione alle continue violenze di cui si era reso protagonista, e poi celebrato come eroe dalla propaganda del Terzo Reich.
La melodia su cui Wessel scrisse il suo tristo inno è quella del “Königsberg-Lied”, un canto di veterani della Grande Guerra.
Questa parodia (il cui testo ho trovato qui) del tristemente celebre inno nazista fu composta negli anni 30 a Neukölln, un quartiere popolare ed operaio di Berlino sud, dove veniva cantata nelle fabbriche al posto dell’originale.
Tra le parodie dell’“Horst Wessel Lied” si veda anche la Kälbermarsch, la “Marcia dei vitelli”, di Bertolt Brecht.
Per una parodia italiana corrispondente... (Continues)
Die Fahne hoch, das Schmalz ist aufgeschlagen,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/22 - 08:52
Józef Wittlin: Hymn o łyżce zupy
![Józef Wittlin: Hymn o łyżce zupy](img/upl/72f78e7515d7065ecc185415b016b040.jpg)
[1918/1919]
Versi di Józef Wittlin dalla raccolta di poesie "Hymny" (Inni).
È una delle poesie giovanili di Wittlin, l'autore del celeberrimo romanzo "Sól ziemi" (Il sale della terra), scritta nel periodo della guerra polacco-ucraina (1918-1919)
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Versi di Józef Wittlin dalla raccolta di poesie "Hymny" (Inni).
È una delle poesie giovanili di Wittlin, l'autore del celeberrimo romanzo "Sól ziemi" (Il sale della terra), scritta nel periodo della guerra polacco-ucraina (1918-1919)
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia
Ja ci chcę dać łyżkę ciepłej zupy,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/8/22 - 08:51
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Syria, 2013
![Syria, 2013](img/upl/a0724477016_16.jpg)
[2013]
Album :Spies Are Reading My Blog
"21 August 2013: Hundreds of people in Syria were killed in a chemical attack. Despite no clarity in terms of who carried out the attack, the leaders of the western world immediately jumped to the conclusion that it had been carried out by the government's forces, and started making plans to bomb the country."
Album :Spies Are Reading My Blog
"21 August 2013: Hundreds of people in Syria were killed in a chemical attack. Despite no clarity in terms of who carried out the attack, the leaders of the western world immediately jumped to the conclusion that it had been carried out by the government's forces, and started making plans to bomb the country."
There's an uncivil war in Syria, one hundred thousand dead
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/22 - 08:21
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Late Home Tonight (Part I & II)
![Late Home Tonight (Part I & II)](img/upl/0399canyon5.jpg)
dall'album "Amused to Death" (1992)
Late Home Tonight Part si riferisce all'attacco USA sulla Libia nel 1986, dalla prospettiva di due mogli di militari e di un giovane pilota di F-111.
Late Home Tonight Part si riferisce all'attacco USA sulla Libia nel 1986, dalla prospettiva di due mogli di militari e di un giovane pilota di F-111.
Standing at the window
(Continues)
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2016/8/21 - 22:52
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Things Have Changed
![Things Have Changed](img/upl/Things_Have_Changed_Single.jpg)
[1999]
Parole e musica di Bob Dylan
Canzone scritta per la colonna sonora del film “Wonder Boys” (2000), diretto da Curtis Hanson, con Michael Douglas.
Parole e musica di Bob Dylan
Canzone scritta per la colonna sonora del film “Wonder Boys” (2000), diretto da Curtis Hanson, con Michael Douglas.
A worried man with a worried mind
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/19 - 23:54
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Boney was a Warrior
Anonymous
![Boney was a Warrior](img/upl/Napoleon_p1070178.jpg)
Una sea shanty nata inizialmente come street ballad sulle guerre napoleoniche: Napoleone incarnò le speranze d’indipendenza e le istanze rivoluzionarie delle popolazioni europee e delle Colonie americane (Irlanda in testa); amato dagli strati più poveri come dagli intellettuali è l’eroe romantico per eccellenza, nella sua grandezza e nella sua caduta. Oggi più nessuno parteggia per Napoleone ma due secoli prima gli animi si infiammavano per lui !!
LA VERSIONE SEA SHANTY
Scrive AL Lloyd “A short drag shanty. These simple shanties were uses when only a few strong pulls were needed, as in boarding tacks and sheets and bunting up a sail in furling, etc. Boney was popular both in British and American vessels and in one American version Bonaparte is made to cross the Rocky Mountains.” Così ci sono moltissime versioni testuali che tutte tratteggiano le vittorie e le sconfitte di Napoleone in pochi... (Continues)
LA VERSIONE SEA SHANTY
Scrive AL Lloyd “A short drag shanty. These simple shanties were uses when only a few strong pulls were needed, as in boarding tacks and sheets and bunting up a sail in furling, etc. Boney was popular both in British and American vessels and in one American version Bonaparte is made to cross the Rocky Mountains.” Così ci sono moltissime versioni testuali che tutte tratteggiano le vittorie e le sconfitte di Napoleone in pochi... (Continues)
Boney was a warrior, Wey, hay, yah
(Continues)
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2016/8/19 - 22:51
Song Itineraries:
Napoleon's Wars
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Nell Flaherty’s Drake
Anonymous
![Nell Flaherty’s Drake](img/upl/1803-rebellion.jpg)
“Il papero di Nell Flaherty” (in inglese “Nell Flaherty’s drake”) è il titolo di una canzone irlandese di origini ottocentesche in cui ci si rammarica per l’uccisione di un anatra, ma in realtà si vuole parlare della morte di un ribelle, affiliato della Società degli Irlandesi Uniti, si tratta perciò di una irish rebel song in codice.
Robert Emmet (1778-1803) è il nostro “papero nostrano” ovvero un giovane ribelle irlandese (della chiesa anglicana), convinto sostenitore dell’indipendenza dell’Irlanda dalla Corona Inglese, nonché seguace degli ideali di fratellanza e solidarietà sociale propugnati dalla Rivoluzione Francese! Erano gli anni in cui i giovani irlandesi non potevano esimersi dal prendere una posizione, e il fratello maggiore Thomas (caro amico di Theobald Wolfe Tone) si era già schierato con i nazionalisti. Anche il fratellino più giovane mostra le sue simpatie per gli Irlandesi... (Continues)
My name it is Nell (1), quite candid I tell,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2016/8/19 - 22:15
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
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Nino Ferrer: La désabusion
![Nino Ferrer: La désabusion](img/thumb/c53211_130x140.jpeg?1471628804)
La guerra inizia proprio là, nell'incomprensione tra l'uomo e la donna.
Daniel(e) Bellucci - 19.08.2016 sotto tanti balconi - 2016/8/19 - 18:36
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Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
![Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]](img/thumb/c6506_130x140.jpeg?1328189496)
1h1. La versione estone dei Vennaskond dall'omonimo album del 1999.
1h1. Estonian version by Vennaskond from the 1999 homonymous album.
Nota. Rispetto alla fonte, tutte le "w" nel testo sono state sostituite da "v" come è prescritto dall'ortografia estone. La "w", di origine tedesca, non è più usata dagli anni '30 del XX secolo e ignoro come mai molti siti estoni continuino ad usarla. [RV]
1h1. Estonian version by Vennaskond from the 1999 homonymous album.
Nota. Rispetto alla fonte, tutte le "w" nel testo sono state sostituite da "v" come è prescritto dall'ortografia estone. La "w", di origine tedesca, non è più usata dagli anni '30 del XX secolo e ignoro come mai molti siti estoni continuino ad usarla. [RV]
WARSZAWIANKA
(Continues)
(Continues)
Contributed by leoskini + CCG/AWS Staff 2016/8/19 - 18:25
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William Moore The Mailman
![William Moore The Mailman](img/thumb/c28693_130x140.jpeg?1471621152)
WILLIAM MOORE IL POSTINO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/19 - 17:32
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God's Counting on Me, God's Counting on You
![God's Counting on Me, God's Counting on You](img/thumb/c36240_130x140.jpeg?1328532761)
DIO CONTA SU DI ME, DIO CONTA SU DI TE
(Continues)
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Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/19 - 11:34
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Venite Adoremus
![Venite Adoremus](img/upl/Sulla-testa-dellelefante-1024x966.jpg)
[2016]
Album : Sulla testa dell'elefante
Album : Sulla testa dell'elefante
Presepe con gli spifferi
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Contributed by adriana 2016/8/19 - 10:14
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Inner City Blues (Make Me Wanna Holler)
![Inner City Blues (Make Me Wanna Holler)](img/thumb/c1765_130x140.jpeg?1383944430)
Grazie di cuore Gianpietro, questo è tempo speso bene !
2016/8/19 - 02:01
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Tempo di Berceuse (Qui siamo sepolti per sempre)
![Tempo di Berceuse (Qui siamo sepolti per sempre)](img/upl/R-3213683-1320753347.jpeg)
Testo di Luigi Lunari
Si tratta del bel recitativo che nello spettacolo "Non spingete, scappiamo anche noi" (1969) introduceva una canzone che è già presente su questo sito col titolo un po' improprio di "Ballata del milite ignoto" e che quindi non replico. In realtà, come si capisce dal testo, ha un significato più generale.
Si tratta del bel recitativo che nello spettacolo "Non spingete, scappiamo anche noi" (1969) introduceva una canzone che è già presente su questo sito col titolo un po' improprio di "Ballata del milite ignoto" e che quindi non replico. In realtà, come si capisce dal testo, ha un significato più generale.
Qui siamo sepolti per sempre
(Continues)
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Contributed by Piersante Sestini 2016/8/19 - 01:13
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Alla mattina quando spunta il sole
![Alla mattina quando spunta il sole](img/upl/R-3213683-1320753347.jpeg.jpg)
Una satira del risveglio della caserma, dallo spettacolo antimilitarista "Non spingete scappiamo anche Noi" (1969)
Alla mattina quando sorge il sole
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Contributed by Piersante Sestini 2016/8/19 - 00:02
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Risotto Militare
![Risotto Militare](img/upl/R-3213683-1320753347.jpeg.jpg)
Un pot-pourri di canzoni anti-militariste dello spettacolo "Non spingete scappiamo anche noi" (1969)
Pubblicate su vinile in quegli anni e in CD solo nel 2006
-Olio minerale
-Nella notte
-Fucile
-Con i missili sulle colline
-Carro armato
-Ho imparato a far da solo
-Fratelli soldati
-La mia battaglia l'è al sabato sera (in versione accelerata)
Pubblicate su vinile in quegli anni e in CD solo nel 2006
-Olio minerale
-Nella notte
-Fucile
-Con i missili sulle colline
-Carro armato
-Ho imparato a far da solo
-Fratelli soldati
-La mia battaglia l'è al sabato sera (in versione accelerata)
Olio, olio, olio minerale
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Contributed by Piersante Sestini 2016/8/18 - 23:53
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Ahmed
![Ahmed](img/upl/MAC37_KURDISH_BOY_POST.jpg)
(2016)
featuring Mai Khalil
Ahmed, un bambino siriano in fuga dalla guerra, come Alan Kurdi, affogato nel Mediterraneo mentre cercava di raggiungere la Fortezza Europa.
featuring Mai Khalil
Ahmed, un bambino siriano in fuga dalla guerra, come Alan Kurdi, affogato nel Mediterraneo mentre cercava di raggiungere la Fortezza Europa.
[Intro]
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2016/8/18 - 23:46
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Dear England
![Dear England](img/upl/Dear_England.jpg)
feat. Mai Khalil
Album: Soundtrack to the Struggle (2014)
Aperta critica all'Inghilterra dove i banchieri si arricchiscono mentre nelle periferie povere scoppiano le rivolte, come nel 2011. La canzone cita l'uccisione da parte della polizia di Mark Duggan, che scatenò le rivolte nel quartiere di Tottenham e di Jean Charles de Menezes, un giovane di origine brasiliana che nel 2005 fu inseguito ed abbattuto dalla polizia nella metropolitana di Londra perché scambiato per un terrorista.
Come in Inghilterra i poliziotti possono sparare ai neri, nelle montagne dell'Afghanistan i soldati hanno la mano libera e le bombe scendono sulla Libia...
Note approfondite sul sempre ottimo genius.
Album: Soundtrack to the Struggle (2014)
Aperta critica all'Inghilterra dove i banchieri si arricchiscono mentre nelle periferie povere scoppiano le rivolte, come nel 2011. La canzone cita l'uccisione da parte della polizia di Mark Duggan, che scatenò le rivolte nel quartiere di Tottenham e di Jean Charles de Menezes, un giovane di origine brasiliana che nel 2005 fu inseguito ed abbattuto dalla polizia nella metropolitana di Londra perché scambiato per un terrorista.
Come in Inghilterra i poliziotti possono sparare ai neri, nelle montagne dell'Afghanistan i soldati hanno la mano libera e le bombe scendono sulla Libia...
Note approfondite sul sempre ottimo genius.
[Hook: Mai Khalil]
(Continues)
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2016/8/18 - 23:27
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Song of the World’s Last Whale
![Song of the World’s Last Whale](img/thumb/c46647_130x140.jpeg?1390985217)
LA CANZONE DELL'ULTIMA BALENA DEL MONDO
(Continues)
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Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/18 - 23:18
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Vietnam
![Vietnam](img/thumb/c1435_130x140.jpeg?1471554273)
We don't want another Vietnam in Afghanistan:
Jimmy Cliff at Glastonbury - 2011
Jimmy Cliff at Glastonbury - 2011
2016/8/18 - 22:59
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Chimes Of Freedom
![Chimes Of Freedom](img/upl/R-1476384-1222715665.jpeg.jpg)
dall'album The Guide (Wommat) del 1994
CHIMES OF FREEDOM
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2016/8/18 - 18:40
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This Train (Bound for Glory)
![This Train (Bound for Glory)](img/thumb/c10535_130x140.jpeg?1372935673)
QUESTO TRENO (DIRETTO VERSO LA GLORIA)
(Continues)
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Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/18 - 18:14
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Land of Hope and Dreams
![Land of Hope and Dreams](img/thumb/c44994_130x140.jpeg?1372935538)
TERRA DI SPERANZA E DI SOGNI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/18 - 14:38
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Killing Jar
![Killing Jar](img/thumb/c50053_130x140.jpeg?1433413871)
IL BARATTOLO DELLA MORTE - KILLING JAR (1)
(Continues)
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Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/18 - 09:35
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Berliner Weihnacht 1918
![Berliner Weihnacht 1918](img/upl/1zmjaz8.jpg)
[1918]
Versi di Alfred Henschke (1890–1928), meglio conosciuto con lo pseudonimo di Klabund, scrittore tedesco.
Interpretata da Katja Ebstein e più recentemente messa in musica da Hein Ratz nel suo album “Klabund - Leuchtet ihre Uhr des Nachts?” pubblicato nel 2006.
Testo trovato su Projekt Gutenberg-DE
Poesia gemella di Weihnachten di Kurt Tucholsky, e altrettanto bella e terribile.
Il Kurfürstendamm (familiarmente Ku'damm) è uno dei più famosi viali di Berlino, paragonabile agli Champs-Élysées di Parigi...
(traduzione italiana da “Kabarett! Satira, politica e cultura tedesca in scena dal 1901 al 1967”, a cura di Paola Sorge. LIT Edizioni 2015)
Versi di Alfred Henschke (1890–1928), meglio conosciuto con lo pseudonimo di Klabund, scrittore tedesco.
Interpretata da Katja Ebstein e più recentemente messa in musica da Hein Ratz nel suo album “Klabund - Leuchtet ihre Uhr des Nachts?” pubblicato nel 2006.
Testo trovato su Projekt Gutenberg-DE
Poesia gemella di Weihnachten di Kurt Tucholsky, e altrettanto bella e terribile.
Il Kurfürstendamm (familiarmente Ku'damm) è uno dei più famosi viali di Berlino, paragonabile agli Champs-Élysées di Parigi...
“Al Kurfürstendamm s’incontrano persone piene di boria,
vogliose di baldoria,
brillanti con signore, frac, visone,
cuore di pietra con doppio mento e corruzione.
E perle, perle, perle,
tra fiumi di champagne effervescente.
Gridano le cocottes allegramente,
mio caro, a noi non può mancare proprio niente,
e se muoiono di fame in milioni,
noi vogliam divertirci coi soldoni.”
vogliose di baldoria,
brillanti con signore, frac, visone,
cuore di pietra con doppio mento e corruzione.
E perle, perle, perle,
tra fiumi di champagne effervescente.
Gridano le cocottes allegramente,
mio caro, a noi non può mancare proprio niente,
e se muoiono di fame in milioni,
noi vogliam divertirci coi soldoni.”
(traduzione italiana da “Kabarett! Satira, politica e cultura tedesca in scena dal 1901 al 1967”, a cura di Paola Sorge. LIT Edizioni 2015)
Am Kurfürstendamm da hocken zusamm
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/17 - 22:53
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Non maledire questo nostro tempo (25 Aprile 1945)
![Non maledire questo nostro tempo (25 Aprile 1945)](img/upl/206912_1984751860635_1298409806_32410377_6180003_n.jpg)
"Ricorda, o cittadino, questa data
E spiegala ai tuoi figli
E ai figli dei tuoi figli
Racconta loro
Come un popolo in rivolta
Si liberasse un giorno
Dall’oppressore
E narra loro
Le mille e mille gesta di quei prodi
Che sui monti, nei borghi e in ogni passo
Sbarrarono il passo all’invasore
Né ti scordar dei morti
Né ti scordar di raccontare
Cos’è stato il fascismo
E il nazismo
E la guerra
Ricorda le rovine, le stragi, la fame e la miseria
Lo scroscio delle bombe e il pianto delle madri
Ricordati di Buchenwald
Delle camere a gas, dei forni crematori
E tutto questo
Spiega ai tuoi figli
E ai figli dei tuoi figli
Non perché l’odio e la vendetta duri
Ma perché sappian quale immenso bene
Sia la libertà
E imparino ad amarla
E la conservino intatta
E la difendano sempre."
E spiegala ai tuoi figli
E ai figli dei tuoi figli
Racconta loro
Come un popolo in rivolta
Si liberasse un giorno
Dall’oppressore
E narra loro
Le mille e mille gesta di quei prodi
Che sui monti, nei borghi e in ogni passo
Sbarrarono il passo all’invasore
Né ti scordar dei morti
Né ti scordar di raccontare
Cos’è stato il fascismo
E il nazismo
E la guerra
Ricorda le rovine, le stragi, la fame e la miseria
Lo scroscio delle bombe e il pianto delle madri
Ricordati di Buchenwald
Delle camere a gas, dei forni crematori
E tutto questo
Spiega ai tuoi figli
E ai figli dei tuoi figli
Non perché l’odio e la vendetta duri
Ma perché sappian quale immenso bene
Sia la libertà
E imparino ad amarla
E la conservino intatta
E la difendano sempre."
Bernart Bartleby 2016/8/17 - 21:24
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Radio Aut
![Radio Aut](img/upl/Aut-in-Vertigo-In-Bilico.jpg)
[2013]
Album : In bilico
Album : In bilico
Eccolo che arriva sulla sua seicento bianca,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/17 - 16:02
Song Itineraries:
Mafia and Mafias
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(White Man) in Hammersmith Palais
![(White Man) in Hammersmith Palais](img/thumb/c50797_130x140.jpeg?1445445440)
Quando tutto diventa troppo anestetizzato, White Man in Hammersmith Palais cantata a denti stretti nel gelo è l'unica che ti fa sentire vivo.
(UOMO BIANCO) NELL'HAMMERSMITH PALAIS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lulu 2016/8/17 - 13:33
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God's Gift to the Caliphate
![God's Gift to the Caliphate](img/upl/donald-trump.jpg)
He was born a rich man, then he got richer still
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/17 - 12:05
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Nell'album “A Moon Shaped Pool”, pubblicato l'8 maggio 2016
Una canzone che – non a caso – Thom Yorke presentò a Parigi nel dicembre del 2015 alla conferenza mondiale sui cambiamenti climatici. Allora il titolo era “Silent Spring”. E mi pare che non sia solo una canzone ecologista ma anche contro il modello di globalizzazione corrente, ultracapitalista, inumana e genocida.
Il significato è abbastanza chiaro, per nulla ermetico, come invece tanti altri brani dei Radiohead. L'unico verso che forse merita una spiegazione è nella seconda strofa, “The wings of a butterfly”, che potrebbe riferirsi al cosiddetto “effetto farfalla”, concetto della teoria del caos in base al quale all'interno di un dato sistema piccole variazioni iniziali possono provocare grandi ed impensabili mutamenti finali. E' su questo concetto che si basano parecchia letteratura fantascientifica e distopica, ma... (Continues)