רומקאָװסקי חײם
Traduzione inglese da
Jewish/Non-Jewish Relations
English Translation from
Jewish/Non-Jewish Relations
English Translation from
Jewish/Non-Jewish Relations
RUMKOWSKI CHAIM
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/7/27 - 18:23
ניט קײן ראָזשינקעס, ניט קײן מאַנדלען
Klezroym
Yankele nel ghetto (2009)
Yankele nel Ghetto è l'elaborazione originale in forma di suite delle Canzoni del Ghetto di Łódź raccolte nel libro di Gila Flam: "Singing for survival, Songs of the Łódź Ghetto,1940-45", University of Illinois Press.
L’album dei KlezRoym raccoglie e rielabora le canzoni che Gila Flam, direttrice del Dipartimento di Musica e della Fonoteca di Stato dell’Università di Gerusalemme, ha ricostruito insieme ai superstiti, intervistandoli, accogliendo i loro ricordi, riannodando liriche e note preservate nella memoria di chi le ha cantate per sopravvivere. Molte di queste canzoni erano inedite, altre erano già state eseguite in pubblico.
I KlezRoym hanno così lavorato sulle liriche e le melodie di Yankele Hershkowitz, cantore di strada, di Miriam Harel, membro di un’organizzazione giovanile, e di David Beygelman, direttore musicale del teatro della Casa... (Continues)
dq82 2016/7/27 - 18:05
Hoka Hey
A me sembra che la canzone condanni l'imperialismo colonizzatore ed esalti il diritto dei popoli ad autodeterminarsi e a vivere liberamente e senza costrizioni nella propria terra d'origine. Non vedo come tutto questo possa essere in contraddizione con gli ideali leghisti.
Detto questo non è affatto importante la collocazione politica di Davide, ma certamente è ridicolo il tentativo di ricondurre sempre tutto al pensiero unico dominante.
Detto questo non è affatto importante la collocazione politica di Davide, ma certamente è ridicolo il tentativo di ricondurre sempre tutto al pensiero unico dominante.
Luca Ghezzi 2016/7/27 - 13:38
בּעריאָזקעלע
27 luglio 2016 09:50
Due parole del traduttore. Integrata con la strofa mancante (la seconda) della canzone originale. La traduzione è stata fatta il più possibile alla lettera, stavolta non rinunciando neppure a qualche diminutivo (lo yiddish, come è noto, è tra le lingue che più al mondo esprime l'affettività per mezzo di diminutivi spesso impossibili da rendere in altre lingue). In un unico caso, il "raggio rosso" dell'originale è stato reso con "raggio di sole".
Due parole del traduttore. Integrata con la strofa mancante (la seconda) della canzone originale. La traduzione è stata fatta il più possibile alla lettera, stavolta non rinunciando neppure a qualche diminutivo (lo yiddish, come è noto, è tra le lingue che più al mondo esprime l'affettività per mezzo di diminutivi spesso impossibili da rendere in altre lingue). In un unico caso, il "raggio rosso" dell'originale è stato reso con "raggio di sole".
PICCOLA BETULLA
(Continues)
(Continues)
2016/7/27 - 09:48
בּעריאָזקעלע
Trascrizione in caratteri latini in base ai criteri YIVO
(di Riccardo Venturi, 27 luglio 2016 09:27)
(di Riccardo Venturi, 27 luglio 2016 09:27)
BERYOZKELE
(Continues)
(Continues)
2016/7/27 - 09:27
Hälfte des Lebens
Non ci crederete ma l'intuizione del valore che “Hälfte des Lebens” di Hölderlin ebbe per Gideon Klein è stata del tutto personale.
Ed oggi ne trovo conferma in una tesi di dottorato in musica sostenuta nel 2012 da tal Galit Gertsenzon Fromm presso l'Università di Cincinnati, USA, intitolata significativamente “Musical Expressions in Times of Uncertainty: A Study Of Gideon Klein’s Songs Opus 1 (1940)”.
In “Drei Lieder op.1 Hohe Stimme und Klavier” Gideon Klein nel 1940 metteva in musica tre poesie di tre autori tedeschi: “Springbrunnen” del seicentesco Johann Klaj, “Dämmrung senkte sich von oben” del settecentesco Johann Wolfgang Von Goethe e, appunto, “Hälfte des Lebens” dell'ottocentesco Friedrich Hölderlin.
L'incertezza e la paura di Hölderlin che si affacciava sull'orlo dell'abisso della sua terribile malattia era evidentemente analoga all'incertezza e alla paura che il raffinato compositore... (Continues)
Ed oggi ne trovo conferma in una tesi di dottorato in musica sostenuta nel 2012 da tal Galit Gertsenzon Fromm presso l'Università di Cincinnati, USA, intitolata significativamente “Musical Expressions in Times of Uncertainty: A Study Of Gideon Klein’s Songs Opus 1 (1940)”.
In “Drei Lieder op.1 Hohe Stimme und Klavier” Gideon Klein nel 1940 metteva in musica tre poesie di tre autori tedeschi: “Springbrunnen” del seicentesco Johann Klaj, “Dämmrung senkte sich von oben” del settecentesco Johann Wolfgang Von Goethe e, appunto, “Hälfte des Lebens” dell'ottocentesco Friedrich Hölderlin.
L'incertezza e la paura di Hölderlin che si affacciava sull'orlo dell'abisso della sua terribile malattia era evidentemente analoga all'incertezza e alla paura che il raffinato compositore... (Continues)
POLOVINA ŽIVOTA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/26 - 22:38
Das Lied vom Kompromiß
Chanson allemande – Das lied dem Kompromiß – Max Werner Lenz – 1935
Paroles de Max Werner Lenz (1887-1973), acteur, réalisateur, cabarettiste et auteur suisse
Musique d’Otto Weißert (1903-1969), compositeur et directeur de théâtre allemand.
Cette fois-ci, Lucien l’âne mon ami, je t’amène une vraie rareté, une chanson quasiment introuvable et que j’ai transcrite à partir d’une photographie d’une revue publiée en 1954 à Zurich et qui reprenait des textes du programme du Cabaret Cornichon, à l’occasion de ses vingt ans. Je te rappelle qu’il s’agissait d’un cabaret monté en 1934 en Suisse par des artistes exilés allemands qui fuyaient le nazisme qui empestait leur pays. Cette chanson est en fait en quelque sorte l’hymne du Cabaret Cornichon, qui si j’ai bien compris, était chanté lors de chacune des représentations.
Voilà qui est fort bien, Marco Valdo M.I. mon ami, mais j’imagine que ce... (Continues)
Paroles de Max Werner Lenz (1887-1973), acteur, réalisateur, cabarettiste et auteur suisse
Musique d’Otto Weißert (1903-1969), compositeur et directeur de théâtre allemand.
Cette fois-ci, Lucien l’âne mon ami, je t’amène une vraie rareté, une chanson quasiment introuvable et que j’ai transcrite à partir d’une photographie d’une revue publiée en 1954 à Zurich et qui reprenait des textes du programme du Cabaret Cornichon, à l’occasion de ses vingt ans. Je te rappelle qu’il s’agissait d’un cabaret monté en 1934 en Suisse par des artistes exilés allemands qui fuyaient le nazisme qui empestait leur pays. Cette chanson est en fait en quelque sorte l’hymne du Cabaret Cornichon, qui si j’ai bien compris, était chanté lors de chacune des représentations.
Voilà qui est fort bien, Marco Valdo M.I. mon ami, mais j’imagine que ce... (Continues)
LE CHANT DU COMPROMIS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/7/26 - 22:25
Traffic: Dear Mr. Fantasy
Ho visto i Traffic molti anni fa e poi ho rivisto winwood insieme a Tito Puente una cosa indimenticabile...!!!
2016/7/26 - 22:20
Mio nonno partì per l'Ortigara
Installazione per il progetto Il sentiero del silenzio nel comune di Gallio (VI)
Paola 2016/7/26 - 14:52
Mensch ohne Pass
Chanson allemande – Mensch ohne Pass – Max Werner Lenz – 1935
Paroles de Max Werner Lenz (1887-1973), acteur, réalisateur, cabarettiste et auteur suisse
Musique d’Otto Weissert (1903-1969), compositeur et directeur de théâtre allemand.
Max Werner Lenz et Otto Weissert (le second fuit en 1934 en Suisse, car il est marié à une femme juive) furent parmi les fondateurs en 1934 à Zurich du Cabaret Cornichon, un cabaret théâtre qui visait à reproduire les expériences allemandes artistiques qui venaient d’être détruites par la montée au pouvoir du nazisme. Malgré les limitations imposées par la censure et en dépit de la surveillance constante et l’intimidation des services secrets nazis, le Cabaret Cornichon réussit malgré tout à condamner ouvertement fascisme et nazisme.
Le dictionnaire de la Suisse indique : « Le Cornichon fut d’abord un cabaret de divertissement; considéré comme l’une des armes... (Continues)
Paroles de Max Werner Lenz (1887-1973), acteur, réalisateur, cabarettiste et auteur suisse
Musique d’Otto Weissert (1903-1969), compositeur et directeur de théâtre allemand.
Max Werner Lenz et Otto Weissert (le second fuit en 1934 en Suisse, car il est marié à une femme juive) furent parmi les fondateurs en 1934 à Zurich du Cabaret Cornichon, un cabaret théâtre qui visait à reproduire les expériences allemandes artistiques qui venaient d’être détruites par la montée au pouvoir du nazisme. Malgré les limitations imposées par la censure et en dépit de la surveillance constante et l’intimidation des services secrets nazis, le Cabaret Cornichon réussit malgré tout à condamner ouvertement fascisme et nazisme.
Le dictionnaire de la Suisse indique : « Le Cornichon fut d’abord un cabaret de divertissement; considéré comme l’une des armes... (Continues)
HOMME SANS PAPIERS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/7/25 - 22:42
Immer langsam
Traduzione inglese dagli atti di «Musique et camps de concentration», un convegno internazionale tenutosi nel 2013 e patrocinato Consiglio d’Europa.
TAKE IT EASY
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/25 - 22:33
L'Internationale
AZERO / AZERBAIJANI [AZERI]
La versione in lingua azera segnalataci dal nostro storico amico e collaboratore Arisztid. Il testo è ripreso dalla pagina Google Plus di Ruslan Aliyev che rimanda al video YouTube qui presentato; ma Arisztid avverte che nel video sembra che il testo cantato sia differente.
The Internationale in the Azerbaijani (Azeri) language, contributed by our historic friend and collaborator Arisztid. The lyrics are reproduced from Ruslan Aliyev's Google Plus page, which also includes the YouTube video shown here; but Arisztid notes that "in the video it looks they sing it with different lyrics" [CCG/AWS Staff].
La versione in lingua azera segnalataci dal nostro storico amico e collaboratore Arisztid. Il testo è ripreso dalla pagina Google Plus di Ruslan Aliyev che rimanda al video YouTube qui presentato; ma Arisztid avverte che nel video sembra che il testo cantato sia differente.
The Internationale in the Azerbaijani (Azeri) language, contributed by our historic friend and collaborator Arisztid. The lyrics are reproduced from Ruslan Aliyev's Google Plus page, which also includes the YouTube video shown here; but Arisztid notes that "in the video it looks they sing it with different lyrics" [CCG/AWS Staff].
İNTERNASİONAL
(Continues)
(Continues)
Contributed by Arisztid 2016/7/24 - 23:55
Ἐπὶ ἀσπαλάθων
Trad. Filippo Maria Pontani da: Memoria di Seferis. Studi critici, Firenze, Olschki, 1976.
SUGLI ASPALTI
(Continues)
(Continues)
Contributed by L.L. 2016/7/24 - 23:25
L'uomo di Monaco
Non aveva artigli, tremavan le sue mani
come quelle di mio padre...
L'ho sempre interpretata come un inno alla riconciliazione,
contro il rancore e la vendetta.
come quelle di mio padre...
L'ho sempre interpretata come un inno alla riconciliazione,
contro il rancore e la vendetta.
Matteo Rossi Meck 2016/7/24 - 14:00
L'Internationale
RUSSO / RUSSIAN 5
Strofa parodistica della Butyrka
Parody version of Butyrka
Fine anni '20 del XX Secolo / Late 20s of 20th Century
Una strofa parodistica dell'Internazionale, risalente alla fine degli anni '20, scritta da un anonimo prigioniero sul muro di una cella nel carcere moscovita di Butyrka. Testo trovato negli atti di «Musique et camps de concentration», un convegno internazionale tenutosi nel 2013 e patrocinato Consiglio d’Europa.
La prigione di Butyrka, nel quartiere centrale di Tverskoj, risale al 17° secolo. Riedificata nel 1879, divenne l’inferno dei prigionieri politici anti-zaristi. Nella primavera del 1917 fu assaltata ed i prigionieri vennero liberati ma, dopo la rivoluzione d’Ottobre tornò alla sua funzione originaria, carcere di transito per i detenuti politici destinati ai Gulag. Durante il Terrore staliniano molti prigionieri rinchiusi a Butyrka vennero giustiziati... (Continues)
Strofa parodistica della Butyrka
Parody version of Butyrka
Fine anni '20 del XX Secolo / Late 20s of 20th Century
Una strofa parodistica dell'Internazionale, risalente alla fine degli anni '20, scritta da un anonimo prigioniero sul muro di una cella nel carcere moscovita di Butyrka. Testo trovato negli atti di «Musique et camps de concentration», un convegno internazionale tenutosi nel 2013 e patrocinato Consiglio d’Europa.
La prigione di Butyrka, nel quartiere centrale di Tverskoj, risale al 17° secolo. Riedificata nel 1879, divenne l’inferno dei prigionieri politici anti-zaristi. Nella primavera del 1917 fu assaltata ed i prigionieri vennero liberati ma, dopo la rivoluzione d’Ottobre tornò alla sua funzione originaria, carcere di transito per i detenuti politici destinati ai Gulag. Durante il Terrore staliniano molti prigionieri rinchiusi a Butyrka vennero giustiziati... (Continues)
Вставай, полфунтом накормленный, [1] [2]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/23 - 21:17
Ol’ Man River
Bravo il traduttore,
una delle poche traduzioni fatte come si deve che si possono trovare in rete, io sono un traduttore dilettante, però quando mi trovo davanti ad un testo da tradurre riesco a capire se c'è qualcosa da approfondire, e non traduco le parole come sembrerebbero di primo acchito, in certi casi bisogna avere l'occhio lungo e verificare se c'è un significato nascosto, oppure uno più attinente. Lode anche per la massiccia ricerca su altre traduzioni. Per quanto riguarda il significato allegorico a me pare che il corso incessante del fiume si riferisca non tanto al lavoro pesante degli schiavi ma all'atteggiamento di indifferente superiorità dei ricchi padroni bianchi, infatti nella mia personale traduzione per un altro sito io ho scritto".....
continua a scorrere incurante."
una delle poche traduzioni fatte come si deve che si possono trovare in rete, io sono un traduttore dilettante, però quando mi trovo davanti ad un testo da tradurre riesco a capire se c'è qualcosa da approfondire, e non traduco le parole come sembrerebbero di primo acchito, in certi casi bisogna avere l'occhio lungo e verificare se c'è un significato nascosto, oppure uno più attinente. Lode anche per la massiccia ricerca su altre traduzioni. Per quanto riguarda il significato allegorico a me pare che il corso incessante del fiume si riferisca non tanto al lavoro pesante degli schiavi ma all'atteggiamento di indifferente superiorità dei ricchi padroni bianchi, infatti nella mia personale traduzione per un altro sito io ho scritto".....
continua a scorrere incurante."
notorius 2016/7/23 - 13:30
Sólo le pido a Dios
FINLANDESE / FINNISH / FINLANDÉS [Juha Rämö]
Traduzione finlandese / Finnish Translation / Traduction finnoise / Traducción al finlandés / Suomennos: Juha Rämö
Traduzione finlandese / Finnish Translation / Traduction finnoise / Traducción al finlandés / Suomennos: Juha Rämö
VAIN YHTÄ PYYDÄN JUMALALTA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/7/23 - 10:48
Il Sud è 'nu paese bellu assaj (Qua si campa d'aria)
2016
Voltarelli canta Profazio
Voltarelli canta Profazio
Il Sud è un paése bellu assai,
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/7/22 - 18:05
Refugees
Capolavoro assoluto che dovrebbe essere insegnato e divulgato nelle scuole. Ho avuto la fortuna di incontrare PH e i Van der graaf quando avevo 15 anni...e non li ho più lasciati...
Paolo 2016/7/22 - 15:58
שטילער, שטילער
Credo proprio che la traduzione italiana di Riccardo sia stata utilizzata nel programma di sala dello spettacolo “Tutto ciò che mi resta. Il miracolo della musica composta nel lager”, concerto per il Giorno della Memoria tenutosi all’Auditorium Parco della Musica di Roma il 26 gennaio 2015, a cura di Viviana Kasam e Marilena Citelli Francese...
B.B. 2016/7/22 - 11:27
Hell's Ditch
Questa canzone fu inoltre utilizzata come apertura del concerto al Fuori Orario del 2006 in cui i Modena City Ramblers presentavano i nuovi cantanti Davide "Dudu" Morandi e Elisabetta "Betty" Vezzani
dq82 2016/7/22 - 10:53
L'Internationale
MACEDONE [3] / MACEDONIAN [3]
Текст: Ежен Потје (Париз, 1871).
Музика: Пјер Дежејте (1888).
Онлајн верзија: мај 2005.
Транскрипција: Здравко Савески
da marxist.org
Текст: Ежен Потје (Париз, 1871).
Музика: Пјер Дежејте (1888).
Онлајн верзија: мај 2005.
Транскрипција: Здравко Савески
da marxist.org
Во борба, вие робје земни, [1]
(Continues)
(Continues)
2016/7/21 - 19:19
“Floep” zei de stamper
“PLOP” DICEVA IL PESTATORE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/21 - 09:10
Partigiani di Castellino
Anonymous
Saluto Maurizio Vanni e gli porgo le mie condoglianze per la scomparsa del suocero Vincenzo Resio, partigiano della Brigata Castellino e braccio destro del suo comandante, Renzo Cesale.
A questo punto chiederei nuovamente agli Admins di sostituire il primo verso con "Al comando di Renzino".
A questo punto chiederei nuovamente agli Admins di sostituire il primo verso con "Al comando di Renzino".
Bernart Bartleby 2016/7/20 - 23:48
La legge giusta
Caro Io non sto con Oriana, sei così "aristocratico" che mi sei quasi simpatico...
B.B. 2016/7/20 - 23:19
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