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Πήδα προτού να κοιτάξεις
![Πήδα προτού να κοιτάξεις](img/upl/stodromo.jpg)
Ναπολέων, Καρλομάγνος, Ιούλιος Καίσαρας,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2016/6/21 - 00:19
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The Cortège
![The Cortège](img/art/t2020835.jpg)
While in uniform, Coles continued to compose, though, owing to the extenuating circumstances that prevailed, he did not aspire to the same ambitious scale of his pre-war orchestral works. A movement, ‘Triste et gai’, from his Fünf Skizzen for piano was orchestrated, and The Sorrowful Dance for piano was composed and sketched for orchestra in short score. Behind the lines, a four-movement suite for small orchestra, appears to have been begun in November 1917. The autograph manuscript of the first movement, ‘Estaminet de Carrefour’, in pencil is dated 3 November 1917 and was sent to Holst for perusal at or around Christmas of that year. Holst conjectured that ‘the other movements were destroyed by a shell during the retreat in March 1918’; he was partially correct. Two of the movements—‘The Wayside Shrine’ and ‘Rumours’—were never found, but a short score of the third movement, ‘Cortège’, survived... (Continues)
Strumentale
Contributed by Dq82 2016/6/20 - 16:22
Song Itineraries:
Anti-war classical music , World War I (1914-1918)
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The Lads in Their Hundreds
![The Lads in Their Hundreds](img/art/t564649.jpg)
George Butterworth, who composed the music to A E Housman's poem, was killed in action at the age of 29, on August 5, 1916.
The lads in their hundreds to Ludlow come in for the fair,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/6/20 - 15:52
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
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Così sia
![Così sia](img/upl/_dwn1466408041_928888159.jpg)
2016
Così sia
(testo di Cattini C./Vecchi M./Carletti G.- musica di Carletti G./Vecchi M./Cattini C.)
Il testo di "Così sia" lancia un messaggio di speranza e fiducia in un futuro migliore per il mondo in cui viviamo, possibile se uomini e donne saranno capaci di aprire i propri cuori e vincere il meccanismo del dio denaro, dell'economia che detta legge e delle prevaricazioni.
Così sia
(testo di Cattini C./Vecchi M./Carletti G.- musica di Carletti G./Vecchi M./Cattini C.)
Il testo di "Così sia" lancia un messaggio di speranza e fiducia in un futuro migliore per il mondo in cui viviamo, possibile se uomini e donne saranno capaci di aprire i propri cuori e vincere il meccanismo del dio denaro, dell'economia che detta legge e delle prevaricazioni.
Dimmi che potrò… parlare
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/6/20 - 09:33
Επιδρομή στην Κρήτη
Anonymous
![Επιδρομή στην Κρήτη](img/upl/kritisarandaena.jpg)
Epidromí stin Kríti
[post-1945?]
Tradizionale cretese
Traditional from Crete
Κρητικό παραδοσιακό
La Battaglia di Creta, vale a dire l'invasione aviotrasportata dell'isola da parte delle truppe della Wehrmacht, ebbe inizio il 20 maggio 1941 e si concluse soltanto dieci giorni dopo, il 1° giugno. La cosiddetta “Operazione Mercurio”, che i cretesi chiamarono e chiamano semplicemente Μάχη της Κρήτης, si concluse con l'evacuazione della guarnigione Alleata dall'isola ed ebbe il suo corollario di stragi indiscriminate tra la popolazione civile, che si aggiunse alle vittime dei bombardamenti; ma dire che la resistenza dei Cretesi fu accanita, è dire molto poco. L'invasione di Creta provocò perdite talmente elevate nella Wehrmacht, che fino alla Liberazione (1945) le truppe rimasero utilizzate solo come forze di fanteria ordinaria, mentre sui monti dell'isola proseguiva la resistenza.
Il presente... (Continues)
[post-1945?]
Tradizionale cretese
Traditional from Crete
Κρητικό παραδοσιακό
La Battaglia di Creta, vale a dire l'invasione aviotrasportata dell'isola da parte delle truppe della Wehrmacht, ebbe inizio il 20 maggio 1941 e si concluse soltanto dieci giorni dopo, il 1° giugno. La cosiddetta “Operazione Mercurio”, che i cretesi chiamarono e chiamano semplicemente Μάχη της Κρήτης, si concluse con l'evacuazione della guarnigione Alleata dall'isola ed ebbe il suo corollario di stragi indiscriminate tra la popolazione civile, che si aggiunse alle vittime dei bombardamenti; ma dire che la resistenza dei Cretesi fu accanita, è dire molto poco. L'invasione di Creta provocò perdite talmente elevate nella Wehrmacht, che fino alla Liberazione (1945) le truppe rimasero utilizzate solo come forze di fanteria ordinaria, mentre sui monti dell'isola proseguiva la resistenza.
Il presente... (Continues)
Από αέρα κάμανε επιδρομή στην Κρήτη
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2016/6/20 - 08:19
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Burn
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(2011)
Album: PL3DGE
Campionamento dei Funkadelics (You and Your Folks, Me and my Folks)
Con Obama e tutta la retorica del presidente nero non è cambiato niente. I poliziotti sparano ancora nei ghetti, le prigioni sono sovraffollate e anche le scuole. I negri vanno in galera, la nuova schiavitu. Killer Mike ha ben presente cos'andrebbe bruciato.
Album: PL3DGE
Campionamento dei Funkadelics (You and Your Folks, Me and my Folks)
Con Obama e tutta la retorica del presidente nero non è cambiato niente. I poliziotti sparano ancora nei ghetti, le prigioni sono sovraffollate e anche le scuole. I negri vanno in galera, la nuova schiavitu. Killer Mike ha ben presente cos'andrebbe bruciato.
Yeah, yeah, yeah, yeah, yeah, yeah
(Continues)
(Continues)
2016/6/20 - 00:06
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
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Πέφτει ἡ Μαδρίτη
![Πέφτει ἡ Μαδρίτη](img/upl/laikatragudia.jpg)
Péftei i Madríti
[1978]
Στίχοι: Λευτέρης Παπαδόπουλος
Μουσική: Διασκευή του Νίκου Λαβρανού
από Jeux Interdits του Narciso Yepes (1952)
'Αλμπουμ: Λαϊκά τραγούδια ἄπ' ὅλο τόν κόσμο
Testo greco di Lefteris Papadopoulos
Musica: Elaborazione di Nikos Lavranos
da Giochi Proibiti di Narciso Yepes (1952)
Album: Λαϊκά τραγούδια ἄπ' ὅλο τόν κόσμο
("Canzoni popolari da tutto il mondo")
Nel 1978, il poeta Lefteris Papadopoulos ha già elaborato in lingua greca una serie di dodici canzoni popolari per un album che deve contenere, appunto, “canzoni popolari da tutto il mondo”. Per la musica, si avvale delle rielaborazioni e degli arrangiamenti del musicista Nikos Lavranos; l'album che ne risulta, Λαϊκά τραγούδια ἄπ' ὅλο τόν κόσμο, viene affidato alla voce di Vicky Moscholiou. Si tratta di un album che non ottiene un grande successo di vendite; ma se una sua canzone viene ricordata fino ai giorni... (Continues)
[1978]
Στίχοι: Λευτέρης Παπαδόπουλος
Μουσική: Διασκευή του Νίκου Λαβρανού
από Jeux Interdits του Narciso Yepes (1952)
'Αλμπουμ: Λαϊκά τραγούδια ἄπ' ὅλο τόν κόσμο
Testo greco di Lefteris Papadopoulos
Musica: Elaborazione di Nikos Lavranos
da Giochi Proibiti di Narciso Yepes (1952)
Album: Λαϊκά τραγούδια ἄπ' ὅλο τόν κόσμο
("Canzoni popolari da tutto il mondo")
Nel 1978, il poeta Lefteris Papadopoulos ha già elaborato in lingua greca una serie di dodici canzoni popolari per un album che deve contenere, appunto, “canzoni popolari da tutto il mondo”. Per la musica, si avvale delle rielaborazioni e degli arrangiamenti del musicista Nikos Lavranos; l'album che ne risulta, Λαϊκά τραγούδια ἄπ' ὅλο τόν κόσμο, viene affidato alla voce di Vicky Moscholiou. Si tratta di un album che non ottiene un grande successo di vendite; ma se una sua canzone viene ricordata fino ai giorni... (Continues)
Πέφτ’ἡ Μαδρίτη, παντοῦ φαλαγγίτες
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2016/6/19 - 18:12
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Robin Hood
![Robin Hood](img/upl/MI0002062484.jpg)
1980
Robin Hood
Imagining a Robin Hood who would channel funds from the bankers to public services, the great Barrington Levy’s silken tones indict a corrupt system. Recorded in 1979, the album Robin Hood sports poverty and justice themes particularly on When Friday Come, a hauntingly beautiful track about workers’ rights and struggling families.
Robin Hood
Imagining a Robin Hood who would channel funds from the bankers to public services, the great Barrington Levy’s silken tones indict a corrupt system. Recorded in 1979, the album Robin Hood sports poverty and justice themes particularly on When Friday Come, a hauntingly beautiful track about workers’ rights and struggling families.
Don’t you remember Robin Hood
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/6/19 - 16:03
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Dandelions
![Dandelions](img/upl/dandelions-1337890603DjW.jpg)
2016
He wrote this song about Arthur, his mother’s father.
"He joined up as a boy, lying about his age. He was a sort of yellow colour due to the mustard gas. He never talked about the war, except to say, I’ve seen things no man should have to see."
Arthur was not keen on poppies being used to glorify war. A better image for him was the dandelion, its seeds blown away in the wind.
He wrote this song about Arthur, his mother’s father.
"He joined up as a boy, lying about his age. He was a sort of yellow colour due to the mustard gas. He never talked about the war, except to say, I’ve seen things no man should have to see."
Arthur was not keen on poppies being used to glorify war. A better image for him was the dandelion, its seeds blown away in the wind.
Now Arthur was only a young cub
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/6/19 - 15:37
Song Itineraries:
Poppie: an Antiwar flower?
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Lessons From the Past
![Lessons From the Past](img/upl/psy_aviah_Box_shop-500x500.jpg)
2016
Seven Sorrows, Seven Stars
Written by Yves Schelpe,
vocals performed by Mari Kattman,
mixed by Mitia Wexler
mastered by Geert de Wilde.
As the title suggests, the track deals with the history of the human race. In particular our destruction of the world around us, and the repeated mistakes we make. Ranging from the very personal to the global, we all make mistakes, and yet, we rarely seem to be able to take those experiences with us to prevent future failure.
As a student I adored history lessons, due to the fascinating stories. I admit, I had very good history teachers, they knew how to tell a good story and that is essential. Yet I hate to see that history itself is looked upon as a boring subject…
With this song I tried highlighting my interest (passion is too strong of a word) in history and it’s relevance to the world we live in now, and the future world we’re building.... (Continues)
Seven Sorrows, Seven Stars
Written by Yves Schelpe,
vocals performed by Mari Kattman,
mixed by Mitia Wexler
mastered by Geert de Wilde.
As the title suggests, the track deals with the history of the human race. In particular our destruction of the world around us, and the repeated mistakes we make. Ranging from the very personal to the global, we all make mistakes, and yet, we rarely seem to be able to take those experiences with us to prevent future failure.
As a student I adored history lessons, due to the fascinating stories. I admit, I had very good history teachers, they knew how to tell a good story and that is essential. Yet I hate to see that history itself is looked upon as a boring subject…
With this song I tried highlighting my interest (passion is too strong of a word) in history and it’s relevance to the world we live in now, and the future world we’re building.... (Continues)
I see the same things happening every day, every night, every time and every hour
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/6/19 - 15:30
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Il mio popolo si fa
![Il mio popolo si fa](img/upl/67804088-f6ae-47c7-88a3-e031e90b6826.jpg)
2016
Folfiri o Folfox
Il titolo dell'album, che campeggia sulla copertina che raffigura delle orchidee su sfondo nero, fa riferimento ad un protocollo di farmaci chemioterapici (FOLFIRI = FOL – folinic acid (leucovorin); F – fluorouracil (5-FU); IRI – irinotecan (Camptosar); FOLFOX = FOL– Folinic acid (leucovorin); F – Fluorouracil (5-FU); OX – Oxaliplatin (Eloxatin)) per il tumore del colon e dà l'idea di uno dei temi principali del disco, ovvero la reazione alla perdita di molte persone care attorno alla band a causa del tumore.
La canzone porta per titolo "Il mio popolo si fa" e rappresenta la prima vera pubblicazione della band dopo l'abbandono del batterista Giorgio Prette e del chitarrista e tastierista Giorgio Ciccarelli e l'ingresso di Fabio Rondanini e Stefano Pilia.
Folfiri o Folfox
Il titolo dell'album, che campeggia sulla copertina che raffigura delle orchidee su sfondo nero, fa riferimento ad un protocollo di farmaci chemioterapici (FOLFIRI = FOL – folinic acid (leucovorin); F – fluorouracil (5-FU); IRI – irinotecan (Camptosar); FOLFOX = FOL– Folinic acid (leucovorin); F – Fluorouracil (5-FU); OX – Oxaliplatin (Eloxatin)) per il tumore del colon e dà l'idea di uno dei temi principali del disco, ovvero la reazione alla perdita di molte persone care attorno alla band a causa del tumore.
La canzone porta per titolo "Il mio popolo si fa" e rappresenta la prima vera pubblicazione della band dopo l'abbandono del batterista Giorgio Prette e del chitarrista e tastierista Giorgio Ciccarelli e l'ingresso di Fabio Rondanini e Stefano Pilia.
La rivoluzione
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/6/19 - 15:11
מײַדאַנעק
![מײַדאַנעק](img/upl/majdanek.jpg)
Maydanek
איציק מאַנגער, טונקל־גאָלד, לידער, ייִדיש און דײַטש, צונויפֿגעשטעלט, איבערגעזעצט און מיט אַ נאָכװאָרט פֿאַרצאָרגט פֿון אפֿרת גל־עד, מיט טראַנסקריפּציע, מיט בילדער און מיט צעדע, ייִדישער פֿאַרלאַג אינעמ זורקאַמפּ פֿאַרלאַג
Yitsik Manger, Dunkelgold, lider, yidish un daytsh, tsenoyfgeshtelt, ibergesetst un mit a nokhvort fartsorgt fun Efrat Gal-Ed, mit transkriptsye, mit bilder un mit tsede, Yidisher Farlag inem Zurkamp Farlag
Yitsik Manger, Dunkelgold (“Oro Scuro”), canzoni in yiddish e in tedesco, aggiornate, tradotte e commentate da Efrat Gal-ed, con trascrizione, con immagini e note, edizione Yiddish all'interno della Suhrkamp Verlag
Yitsik Manger, Dunkelgold (“Dark Gold”), songs in Yiddish and German translated and commented by Efrat Gal-Ed, provided with transcription, figures and notes, Yiddish Publishing House within Suhrkamp Verlag
La breve canzone Maydanek si trova... (Continues)
איציק מאַנגער, טונקל־גאָלד, לידער, ייִדיש און דײַטש, צונויפֿגעשטעלט, איבערגעזעצט און מיט אַ נאָכװאָרט פֿאַרצאָרגט פֿון אפֿרת גל־עד, מיט טראַנסקריפּציע, מיט בילדער און מיט צעדע, ייִדישער פֿאַרלאַג אינעמ זורקאַמפּ פֿאַרלאַג
Yitsik Manger, Dunkelgold, lider, yidish un daytsh, tsenoyfgeshtelt, ibergesetst un mit a nokhvort fartsorgt fun Efrat Gal-Ed, mit transkriptsye, mit bilder un mit tsede, Yidisher Farlag inem Zurkamp Farlag
Yitsik Manger, Dunkelgold (“Oro Scuro”), canzoni in yiddish e in tedesco, aggiornate, tradotte e commentate da Efrat Gal-ed, con trascrizione, con immagini e note, edizione Yiddish all'interno della Suhrkamp Verlag
Yitsik Manger, Dunkelgold (“Dark Gold”), songs in Yiddish and German translated and commented by Efrat Gal-Ed, provided with transcription, figures and notes, Yiddish Publishing House within Suhrkamp Verlag
La breve canzone Maydanek si trova... (Continues)
דער אַלטער אליהו־הנבֿיא
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/6/19 - 13:00
Song Itineraries:
Extermination camps
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Cathedral
![Cathedral](img/upl/WinchesterI.jpg)
(1977)
Parole e musica di Graham Nash
dall'album CSN
Racconta Graham Nash a proposito della canzone (riprendo questa intervista da 4waysite):
Erano i primi anni '70, ci siamo svegliati alle 6:00 del mattino e siamo partiti su qeusta vecchia Rolls-Royce che avevamo noleggiato per la giornata. Siamo passati da questo spacciatore a Londra e abbiamo preso dell'acido poi siamo andati verso Richmond Park con l'idea di finire a Stonehenge e in questo modo siamo passati da Winchester. Eravamo con Leo Makota (l'ex road manager di CSNY) e un altro amico.
E l'esperienza che ho avuto nella Winchester Cathedral è stata probabilmente il mio viaggio sotto acido migliore che abbia mai avuto - non ne ho fatti così tanti, forse una ventina. Era uno spazio spettacolare, la luce che entrava dalle finestre, i pilastri che diventavano bianco avorio. Stavo camminando lungo la navata, c'erano delle tombe sul... (Continues)
Parole e musica di Graham Nash
dall'album CSN
Racconta Graham Nash a proposito della canzone (riprendo questa intervista da 4waysite):
Erano i primi anni '70, ci siamo svegliati alle 6:00 del mattino e siamo partiti su qeusta vecchia Rolls-Royce che avevamo noleggiato per la giornata. Siamo passati da questo spacciatore a Londra e abbiamo preso dell'acido poi siamo andati verso Richmond Park con l'idea di finire a Stonehenge e in questo modo siamo passati da Winchester. Eravamo con Leo Makota (l'ex road manager di CSNY) e un altro amico.
E l'esperienza che ho avuto nella Winchester Cathedral è stata probabilmente il mio viaggio sotto acido migliore che abbia mai avuto - non ne ho fatti così tanti, forse una ventina. Era uno spazio spettacolare, la luce che entrava dalle finestre, i pilastri che diventavano bianco avorio. Stavo camminando lungo la navata, c'erano delle tombe sul... (Continues)
Six o’ clock
(Continues)
(Continues)
2016/6/18 - 22:17
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
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Osteria all'antico termine
![Osteria all'antico termine](img/upl/Sulla-testa-dellelefante-1024x966.jpg)
2016
Sulla testa dell'elefante
(Gobbo)
Sulla testa dell'elefante
(Gobbo)
Rimane spento il lume a petrolio
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/6/18 - 21:10
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
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Foresto casa mia
![Foresto casa mia](img/upl/Sulla-testa-dellelefante-1024x966.jpg)
2016
Sulla testa dell'elefante
(Carcano/Gobbo/Marchesini)
Sulla testa dell'elefante
(Carcano/Gobbo/Marchesini)
Mi no, no vojo eser paron a casa mia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/6/18 - 21:06
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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'A gente 'e Bucciano
!['A gente 'e Bucciano](img/upl/napolicentrale1c.jpg)
[1975]
Parole di Franco Del Prete
Musica di James Senese
Nell’album eponimo del gruppo napoletano
Trascrizione del testo a cura di Giuseppe Tretola, da YouTube
Bucciano è un piccolo Comune nel beneventano...
Parole di Franco Del Prete
Musica di James Senese
Nell’album eponimo del gruppo napoletano
Trascrizione del testo a cura di Giuseppe Tretola, da YouTube
Bucciano è un piccolo Comune nel beneventano...
Ce stà gente 'o nord proveniente 'a Bucciano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/18 - 20:58
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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La musica del vento
![La musica del vento](img/upl/COPERTINA_Restiamo_Umani.jpg)
2016
Restiamo Umani
Restiamo Umani
Canto per questa terra stanca
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/6/18 - 20:26
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Picchi in testa
![Picchi in testa](img/upl/COPERTINA_Restiamo_Umani.jpg)
2016
Restiamo Umani
Picchi in testa è più agitata, aperta da tromba e violino, e si scaglia contro il neofascismo leghista che è una gioia.
Restiamo Umani
Picchi in testa è più agitata, aperta da tromba e violino, e si scaglia contro il neofascismo leghista che è una gioia.
Ricordo mi dicevi
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/6/18 - 20:24
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'Ngazzate nire
!['Ngazzate nire](img/upl/61CD_hXCUWL.jpg)
[1994]
Con James Senese, Savio Riccardi, Gigi De Rienzo e Agostino Marangolo
La traccia che dà il titolo all’album del 1994
Con James Senese, Savio Riccardi, Gigi De Rienzo e Agostino Marangolo
La traccia che dà il titolo all’album del 1994
I' nun ce 'a faccio proprio cchiù
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/18 - 20:14
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Dance Me to the End of Love
![Dance Me to the End of Love](img/upl/R026_jpg.jpg)
[1984]
Parole e musica di Leonard Cohen
Nell’album intitolato “Various Positions”
In un’intervista radiofonica tenuta nel 1995 alla stazione canadese CBC, Leonard Cohen chiariva quale fosse stata la genesi e l’ispirazione di questa canzone, qualcosa di più di una bellissima, intensa e dolente canzone d’amore:
"Dance Me To The End Of Love ... it's curious how songs begin because the origin of the song, every song, has a kind of grain or seed that somebody hands you or the world hands you and that's why the process is so mysterious about writing a song. But that came from just hearing or reading or knowing that in the death camps, beside the crematoria, in certain of the death camps, a string quartet was pressed into performance while this horror was going on, those were the people whose fate was this horror also. And they would be playing classical music while their fellow prisoners... (Continues)
Parole e musica di Leonard Cohen
Nell’album intitolato “Various Positions”
In un’intervista radiofonica tenuta nel 1995 alla stazione canadese CBC, Leonard Cohen chiariva quale fosse stata la genesi e l’ispirazione di questa canzone, qualcosa di più di una bellissima, intensa e dolente canzone d’amore:
"Dance Me To The End Of Love ... it's curious how songs begin because the origin of the song, every song, has a kind of grain or seed that somebody hands you or the world hands you and that's why the process is so mysterious about writing a song. But that came from just hearing or reading or knowing that in the death camps, beside the crematoria, in certain of the death camps, a string quartet was pressed into performance while this horror was going on, those were the people whose fate was this horror also. And they would be playing classical music while their fellow prisoners... (Continues)
Dance me to your beauty with a burning violin
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/17 - 18:57
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, Extermination camps
Fernande 2016
![Fernande 2016](img/thumb/a1815_130x140.jpeg)
[Venerdì 17 giugno 2016 / Vendredi 17 juin 2016]
Un petit détournement de Riccardo Scocciante
Una piccola rielaborazione di Riccardo Scocciante
(Si veda Fernande di Tonton Georges)
Dopo un lungo silenzio, ci scrive il nostro famigerato beneamato Riccardo Scocciante: “Miei adorati fanz, poiché -come tutti sanno- il mio quasi omonimo Riccardo Cocciante si fa chiamare in Francia “Richard Cocciante” (pronuncia: koksiànt), ho pensato anch'io, oggi, di trasformarmi in “Richard Scocciante” (pronuncia: skoksiànt) e di proporre alla vs. viscida spettabile attenzione questo piccolo détournement basato sulla celeberrima Fernande, vecchia canzone pagliarda dello zio Georges. Si tratta invero di una rielaborazioncina semplice semplice e facile facile, ma spero comunque efficace. L'ultima strofa deve essere intesa come una interessante variatio da prendere in senso squisitamentre apotropaïco.” Ora,... (Continues)
Un petit détournement de Riccardo Scocciante
Una piccola rielaborazione di Riccardo Scocciante
(Si veda Fernande di Tonton Georges)
Dopo un lungo silenzio, ci scrive il nostro famigerato beneamato Riccardo Scocciante: “Miei adorati fanz, poiché -come tutti sanno- il mio quasi omonimo Riccardo Cocciante si fa chiamare in Francia “Richard Cocciante” (pronuncia: koksiànt), ho pensato anch'io, oggi, di trasformarmi in “Richard Scocciante” (pronuncia: skoksiànt) e di proporre alla vs. viscida spettabile attenzione questo piccolo détournement basato sulla celeberrima Fernande, vecchia canzone pagliarda dello zio Georges. Si tratta invero di una rielaborazioncina semplice semplice e facile facile, ma spero comunque efficace. L'ultima strofa deve essere intesa come una interessante variatio da prendere in senso squisitamentre apotropaïco.” Ora,... (Continues)
Une manie de vieux garçon
(Continues)
(Continues)
2016/6/17 - 11:00
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
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Mio nonno è morto in guerra
![Mio nonno è morto in guerra](img/art/t1021364.jpg)
2012
Mio nonno è morto in guerra
voci, canzoni e memorie della seconda guerra mondiale
uno spettacolo di e con Simone Cristicchi
Mio nonno è morto in guerra
voci, canzoni e memorie della seconda guerra mondiale
uno spettacolo di e con Simone Cristicchi
Mio nonno è morto in guerra, o almeno così mi ha raccontato.
(Continues)
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Contributed by dq82 2016/6/17 - 10:55
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'O padrone
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[1977]
Album : Terra mia
Album : Terra mia
'O padrone nun va' dduje sorde
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Contributed by adriana 2016/6/17 - 07:03
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World War None!
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[1979]
Scritta da Gordon Hill Jenkins (1910–1984), celebre compositore e pianista statunitense.
In “The Future (Reflections on the Future in Three Tenses)”, terza parte di “Trilogy: Past Present Future”, raccolta di Frank Sinatra pubblicata nel 1980
Okkei, un personaggio controverso, comunque un grandissimo artista del 900...
E questa sarà anche una canzone retorica - soprattutto per uno che sostenne politicamente gente come Reagan e Nixon - ma è una CCG a tutti gli effetti.
Scritta da Gordon Hill Jenkins (1910–1984), celebre compositore e pianista statunitense.
In “The Future (Reflections on the Future in Three Tenses)”, terza parte di “Trilogy: Past Present Future”, raccolta di Frank Sinatra pubblicata nel 1980
Okkei, un personaggio controverso, comunque un grandissimo artista del 900...
E questa sarà anche una canzone retorica - soprattutto per uno che sostenne politicamente gente come Reagan e Nixon - ma è una CCG a tutti gli effetti.
Where I live in the desert
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/16 - 22:24
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The Smiths: The Queen Is Dead
![The Smiths: The Queen Is Dead](img/upl/The_Queen_is_Dead.png)
Title track del capolavoro degli Smiths pubblicato il 16 giugno 1986
Parole di Morrissey
Musica di Johnny Marr
Nel 1976 i Sex Pistols avevano sferrato un attacco diretto alla monarchia inglese, definita senza mezzi termini (in God Save The Queen) un regime fascista. Dieci anni dopo gli Smiths scelgono invece l'arma dell'ironia per cantare il de profundis dell'Impero Britannico. Sono passati esattamente trent'anni ma the queen (che ha recentemente compiuto novant'anni) è viva e vegeta e ha stabilito il record del più lungo regno di un monarca britannico superando addirittura la Regina Vittoria...
The Queen is Dead si apre con una citazione di "Take Me Back to Dear Old Blighty", canzonetta della prima guerra mondiale segnata dalla nostalgia per la madrepatria inglese. Poi arrivano le chitarre e la voce di Morrissey e la musica cambia. Morrissey fa irruzione dentro Buckingham Palace armato... (Continues)
Parole di Morrissey
Musica di Johnny Marr
Nel 1976 i Sex Pistols avevano sferrato un attacco diretto alla monarchia inglese, definita senza mezzi termini (in God Save The Queen) un regime fascista. Dieci anni dopo gli Smiths scelgono invece l'arma dell'ironia per cantare il de profundis dell'Impero Britannico. Sono passati esattamente trent'anni ma the queen (che ha recentemente compiuto novant'anni) è viva e vegeta e ha stabilito il record del più lungo regno di un monarca britannico superando addirittura la Regina Vittoria...
The Queen is Dead si apre con una citazione di "Take Me Back to Dear Old Blighty", canzonetta della prima guerra mondiale segnata dalla nostalgia per la madrepatria inglese. Poi arrivano le chitarre e la voce di Morrissey e la musica cambia. Morrissey fa irruzione dentro Buckingham Palace armato... (Continues)
Oh! Take me back to dear old Blighty,
(Continues)
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Contributed by Lorenzo Masetti 2016/6/16 - 19:15
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Sans haine, sans armes, et sans violence
![Sans haine, sans armes, et sans violence](img/upl/Rallumers.jpg)
[2015]
Album: Rallumeurs d'étoiles
Album: Rallumeurs d'étoiles
Sans haine, sans arme, sans violence
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Contributed by adriana 2016/6/15 - 13:47
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49.3 (Censure Populaire)
![49.3 (Censure Populaire)](img/thumb/a13948_130x140.jpeg)
De et par :
KOTT Maolune / PAREDES Franck / MKZ THE TURFU / Syfrax TAOUFIQ / Amïs OLLIVIER / Margaux CHAILLOUS / LORI / Cécile CARISTAN /Aurélien CAROTENUTO-GAROT / François SCHMITT (Chanteurs d'Actu) / Jean Sitka (Loca Tangata)
KOTT Maolune / PAREDES Franck / MKZ THE TURFU / Syfrax TAOUFIQ / Amïs OLLIVIER / Margaux CHAILLOUS / LORI / Cécile CARISTAN /Aurélien CAROTENUTO-GAROT / François SCHMITT (Chanteurs d'Actu) / Jean Sitka (Loca Tangata)
49.3 un déni de démocratie
(Continues)
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Contributed by adriana 2016/6/15 - 13:18
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Ce soir nous irons au bal
![Ce soir nous irons au bal](img/art/t3776222.jpg)
Hommage aux victimes du 13 novembre
Ils voudront nous diviser jusqu’au dernier
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Contributed by adriana 2016/6/15 - 06:52
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Passer ma vie
![Passer ma vie](img/upl/14216747_350_350.jpg)
[2012]
Album : Les Temps Modernes
« Toute mon vie » raconte l'histoire d'un ouvrier réunionnais ayant trimé toute sa vie et trouvant un beau matin son usine fermée. A travers cette histoire particulière, cette chanson est un hommage à la condition ouvrière.
Album : Les Temps Modernes
« Toute mon vie » raconte l'histoire d'un ouvrier réunionnais ayant trimé toute sa vie et trouvant un beau matin son usine fermée. A travers cette histoire particulière, cette chanson est un hommage à la condition ouvrière.
Passer ma vie sur les routes, nomade, tel un vagabond.
(Continues)
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Contributed by adriana 2016/6/15 - 06:37
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Citoyen Du Monde
![Citoyen Du Monde](img/upl/5414939087622.jpg)
[2011]
Album : Citoyen Du Monde
Album : Citoyen Du Monde
Je n'ai pas d'hymne guerrier pas de patrie pas de président
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Contributed by adriana 2016/6/15 - 06:26
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On Lache Rien
![On Lache Rien](img/upl/5414939087622.jpg)
[2011]
Album : Citoyen Du Monde
Album : Citoyen Du Monde
Du fond de ma cité HLM
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Contributed by adriana 2016/6/15 - 06:13
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Freedom
![Freedom](img/upl/Beyonce.jpg)
(2016)
feat. Kendrick Lamar
Album: Lemonade
Campionamenti: Let Me Try (Kaleidoscope) e due registrazioni sul campo di Alan Lomax: Collection speech / Unidentified lining hymn e Stewball (1947/48)
"Freedom" è un inno afroamericano, dedicato alle donne nere. Nella canzone Beyoncé fa frequenti riferimenti alla schiavitù e al razzismo. La canzone sostiene il movimento "Black Lives Matter, nato in seguito ai vari assassini di cittadini afroamericani, tra cui Eric Garner a New York, Freddy Gray a Baltimora e Michael Brown nel Missouri.
feat. Kendrick Lamar
Album: Lemonade
Campionamenti: Let Me Try (Kaleidoscope) e due registrazioni sul campo di Alan Lomax: Collection speech / Unidentified lining hymn e Stewball (1947/48)
"Freedom" è un inno afroamericano, dedicato alle donne nere. Nella canzone Beyoncé fa frequenti riferimenti alla schiavitù e al razzismo. La canzone sostiene il movimento "Black Lives Matter, nato in seguito ai vari assassini di cittadini afroamericani, tra cui Eric Garner a New York, Freddy Gray a Baltimora e Michael Brown nel Missouri.
[Verse 1: Beyoncé]
(Continues)
(Continues)
2016/6/14 - 23:32
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
צײַט באַלאַדע
![צײַט באַלאַדע](img/upl/goering_3280483b.jpg)
Tsayt balade
[1940]
Versi di Yitsik Manger, composti a Londra nel 1940
Musica di Arik ed Aviv Livnat, musicisti jazz israeliani, con la collaborazione di Helen Beer, lettrice di Yiddish all’UCL di Londra
Il testo originale in Yiddish è reperibile sul sito del progetto letterario musicale dedicato a Itzik Manger
Il testo traslitterato in caratteri latini è stato reperito su Fifty Years of Modern Poetry in Translation
Una ballata che Yitsik Manger (1901-1969), grande poeta e scrittore Yiddish, dedicò ad Hermann Göring, braccio destro di Hitler insieme a Joseph Goebbels.
Qui una madre culla il corpo della propria figlioletta morta, sullo sfondo di città devastate e di gente che fugge disperata, mentre Göring gioca con sua figlia Edda, nata nel 1938 dal matrimonio con Emmy Sonnemann. Mentre il gerarca ciccione diverte la figlioletta raccontandole che lui è un orso biondo ed ariano ed un... (Continues)
[1940]
Versi di Yitsik Manger, composti a Londra nel 1940
Musica di Arik ed Aviv Livnat, musicisti jazz israeliani, con la collaborazione di Helen Beer, lettrice di Yiddish all’UCL di Londra
Il testo originale in Yiddish è reperibile sul sito del progetto letterario musicale dedicato a Itzik Manger
Il testo traslitterato in caratteri latini è stato reperito su Fifty Years of Modern Poetry in Translation
Una ballata che Yitsik Manger (1901-1969), grande poeta e scrittore Yiddish, dedicò ad Hermann Göring, braccio destro di Hitler insieme a Joseph Goebbels.
Qui una madre culla il corpo della propria figlioletta morta, sullo sfondo di città devastate e di gente che fugge disperata, mentre Göring gioca con sua figlia Edda, nata nel 1938 dal matrimonio con Emmy Sonnemann. Mentre il gerarca ciccione diverte la figlioletta raccontandole che lui è un orso biondo ed ariano ed un... (Continues)
אין מיטן װעג אַ קינד אַ טױטס ,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/14 - 22:57
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Ballata autocritica
![Ballata autocritica](img/upl/ak47.jpg)
[1972]
Album: Se non li conoscete
Testo e musica di Fausto Amodei
Album: Se non li conoscete
Testo e musica di Fausto Amodei
Sono dieci anni suonati che suono
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2016/6/14 - 21:02
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Centro temporaneo permanente
![Centro temporaneo permanente](img/upl/Skardy.jpg)
Recorded by Sir Oliver Skardy
CENTRO TEMPORANEO PERMANENENTE
Music by Paolo BALDINI, SKARDY / Lyrics by SKARDY
Questa personale versione di Centro di gravità permanente, cover del famosissimo testo di Franco Battiato, dà a Sir Oliver Skardy la possibilità di esprimere la sua visione su un tema delicato come quello dell’immigrazione, reinterpretando il testo del brano con il suo linguaggio schietto e originale, che l’hanno reso noto al pubblico italiano.
No voio star su un Centro Temporaneo Permanente, par far da prigioniero parchè no go fatto niente: "Un giorno per caso - racconta Skardy - ho cominciato a cantare Centro di gravità permanente sopra una base musicale reggae; da qui, l'idea di esprimere la mia opinione sulla condizione umana a cui tutto il mondo sta assistendo da anni. Migliaia e migliaia di persone scappano da guerre provocate da politiche mirate all'economia finanziaria... (Continues)
CENTRO TEMPORANEO PERMANENENTE
Music by Paolo BALDINI, SKARDY / Lyrics by SKARDY
Questa personale versione di Centro di gravità permanente, cover del famosissimo testo di Franco Battiato, dà a Sir Oliver Skardy la possibilità di esprimere la sua visione su un tema delicato come quello dell’immigrazione, reinterpretando il testo del brano con il suo linguaggio schietto e originale, che l’hanno reso noto al pubblico italiano.
No voio star su un Centro Temporaneo Permanente, par far da prigioniero parchè no go fatto niente: "Un giorno per caso - racconta Skardy - ho cominciato a cantare Centro di gravità permanente sopra una base musicale reggae; da qui, l'idea di esprimere la mia opinione sulla condizione umana a cui tutto il mondo sta assistendo da anni. Migliaia e migliaia di persone scappano da guerre provocate da politiche mirate all'economia finanziaria... (Continues)
Go fatto fora le scarpe e so sbarcà da un gomon
(Continues)
(Continues)
Contributed by Luana Vacchi 2016/6/14 - 18:09
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Ο Φριτς, ο Μπρούνο κι ο Κωστής
![Ο Φριτς, ο Μπρούνο κι ο Κωστής](img/upl/bithivirvo.jpg)
O Frits, o Broúno ki o Kostís
[1972]
Στίχοι: Κώστας Βίρβος
Μουσική: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
Πρώτη εκτέλεση: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
'Αλμπουμ:
1. Ουράνιο τόξο [1972]
2. Μπιθικώτσης τραγουδά Κώστα Βίρβο [2000]
Testo di Kostas Virvos
Musica di Grigoris Bithikotsis
Primo interprete: Grigoris Bithikotsis
Album:
1. Ουράνιο τόξο ("Arcobaleno"), 1972
2. Μπιθικώτσης τραγουδά Κώστα Βίρβο ("Bithikotsis canta Kostas Virvos"), 2000
[1972]
Στίχοι: Κώστας Βίρβος
Μουσική: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
Πρώτη εκτέλεση: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
'Αλμπουμ:
1. Ουράνιο τόξο [1972]
2. Μπιθικώτσης τραγουδά Κώστα Βίρβο [2000]
Testo di Kostas Virvos
Musica di Grigoris Bithikotsis
Primo interprete: Grigoris Bithikotsis
Album:
1. Ουράνιο τόξο ("Arcobaleno"), 1972
2. Μπιθικώτσης τραγουδά Κώστα Βίρβο ("Bithikotsis canta Kostas Virvos"), 2000
Ο Φριτς, ο Μπρούνο κι ο Κωστής
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2016/6/13 - 19:31
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Elle reste là
![Elle reste là](img/upl/78c70f64775cc1d04e9526a9cc6e6aed.jpg)
[1997]
Parole e musica di Aram Sédèfian (1944-), autore, compositore, interprete francese di origine armena, della regione di Erzurum, Anatolia orientale.
Nel disco intitolato “Ces moments là”
Testo trovato sul sito dell’autore
La famiglia di Aram Sédèfian era originaria di Erzurum (Karin, nella traslitterazione dall’armeno), una provincia dove tradizionalmente risiedeva una consistente comunità armena. Ma nel 1894–96 e poi nel 1915, nel periodo dei "Tre Pascià", il triumvirato retto Ismail Enver, Ahmed Djemal e Mehmed Talat Pasha, proprio Erzurum divenne uno dei luoghi dove gli armeni furono maggiormente perseguitati e massacrati dagli ottomani. E nel 1915 i “Giovani Turchi”, autori della rivoluzione nel 1908, erano già saldamente al potere, nucleo originario di quella che, dopo la Grande Guerra, sarebbe diventata la nuova Turchia kemalista.
Una donna sola e disarmata, nel giardino... (Continues)
Parole e musica di Aram Sédèfian (1944-), autore, compositore, interprete francese di origine armena, della regione di Erzurum, Anatolia orientale.
Nel disco intitolato “Ces moments là”
Testo trovato sul sito dell’autore
La famiglia di Aram Sédèfian era originaria di Erzurum (Karin, nella traslitterazione dall’armeno), una provincia dove tradizionalmente risiedeva una consistente comunità armena. Ma nel 1894–96 e poi nel 1915, nel periodo dei "Tre Pascià", il triumvirato retto Ismail Enver, Ahmed Djemal e Mehmed Talat Pasha, proprio Erzurum divenne uno dei luoghi dove gli armeni furono maggiormente perseguitati e massacrati dagli ottomani. E nel 1915 i “Giovani Turchi”, autori della rivoluzione nel 1908, erano già saldamente al potere, nucleo originario di quella che, dopo la Grande Guerra, sarebbe diventata la nuova Turchia kemalista.
Una donna sola e disarmata, nel giardino... (Continues)
Elle reste là, à les attendre
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/13 - 13:57
Song Itineraries:
The Armenian Genocide, Violence on Women: just like and worse than war
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Anatolienne
![Anatolienne](img/upl/Armenianmothermourning.jpg)
[1997]
Parole e musica di Aram Sédèfian (1944-), autore, compositore, interprete francese di origine armena, della regione di Erzurum, Anatolia orientale.
Nel disco intitolato “Ces moments là”
Testo trovato sul sito dell’autore
La famiglia di Aram Sédèfian era originaria di Erzurum (Karin, nella traslitterazione dall’armeno), una provincia dove tradizionalmente risiedeva una consistente comunità armena. Ma nel 1894–96 e poi nel 1915 proprio Erzurum divenne uno dei luoghi dove gli armeni furono maggiormente perseguitati e massacrati dagli ottomani, che nel 1915 erano già quei “Giovani Turchi” autori della rivoluzione nel 1908 e consolidatisi al potere come “İttihat ve Terakki Cemiyeti” (Comitato per l’Unione e il Progresso) a partire dal 1912-13, l’abbozzo di quella che, dopo la Grande Guerra, sarebbe diventata la nuova Turchia kemalista.
Parole e musica di Aram Sédèfian (1944-), autore, compositore, interprete francese di origine armena, della regione di Erzurum, Anatolia orientale.
Nel disco intitolato “Ces moments là”
Testo trovato sul sito dell’autore
La famiglia di Aram Sédèfian era originaria di Erzurum (Karin, nella traslitterazione dall’armeno), una provincia dove tradizionalmente risiedeva una consistente comunità armena. Ma nel 1894–96 e poi nel 1915 proprio Erzurum divenne uno dei luoghi dove gli armeni furono maggiormente perseguitati e massacrati dagli ottomani, che nel 1915 erano già quei “Giovani Turchi” autori della rivoluzione nel 1908 e consolidatisi al potere come “İttihat ve Terakki Cemiyeti” (Comitato per l’Unione e il Progresso) a partire dal 1912-13, l’abbozzo di quella che, dopo la Grande Guerra, sarebbe diventata la nuova Turchia kemalista.
C'est une musique anatolienne
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/13 - 11:36
Song Itineraries:
The Armenian Genocide
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De l'autre côté de la mer
![De l'autre côté de la mer](img/upl/1024px-Morgenthau336.jpg)
[2012]
Parole e musica di Aram Sédèfian (1944-), autore, compositore, interprete francese di origine armena, della regione di Erzurum, Anatolia orientale.
Nel disco intitolato “Instants Volés”, con Jean-Pierre Auffrédo
Testo trovato sul sito dell’autore
La famiglia di Aram Sédèfian era originaria di Erzurum (Karin, nella traslitterazione dall’armeno), una provincia dove tradizionalmente risiedeva una consistente comunità armena. Ma nel 1894–96 e poi nel 1915 proprio Erzurum divenne uno dei luoghi dove gli armeni furono maggiormente perseguitati e massacrati dagli ottomani, che nel 1915 erano già quei “Giovani Turchi” autori della rivoluzione nel 1908 e consolidatisi al potere come “İttihat ve Terakki Cemiyeti” (Comitato per l’Unione e il Progresso) a partire dal 1912-13, l’abbozzo di quella che, dopo la Grande Guerra, sarebbe diventata la nuova Turchia kemalista.
Parole e musica di Aram Sédèfian (1944-), autore, compositore, interprete francese di origine armena, della regione di Erzurum, Anatolia orientale.
Nel disco intitolato “Instants Volés”, con Jean-Pierre Auffrédo
Testo trovato sul sito dell’autore
La famiglia di Aram Sédèfian era originaria di Erzurum (Karin, nella traslitterazione dall’armeno), una provincia dove tradizionalmente risiedeva una consistente comunità armena. Ma nel 1894–96 e poi nel 1915 proprio Erzurum divenne uno dei luoghi dove gli armeni furono maggiormente perseguitati e massacrati dagli ottomani, che nel 1915 erano già quei “Giovani Turchi” autori della rivoluzione nel 1908 e consolidatisi al potere come “İttihat ve Terakki Cemiyeti” (Comitato per l’Unione e il Progresso) a partire dal 1912-13, l’abbozzo di quella che, dopo la Grande Guerra, sarebbe diventata la nuova Turchia kemalista.
Je sais qu'il me faudra partir
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/13 - 11:20
Song Itineraries:
The Armenian Genocide
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Cinturini
![Cinturini](img/upl/Il-Messaggero-27-12-2015-p.-56-web.jpg)
Il canto delle operaie dello Jutificio Centurini, a Terni.
Semo de Cinturini
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/6/13 - 09:53
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Bella ciao senza frontiere
![Bella ciao senza frontiere](img/upl/pag1.jpg)
testo Angela Batoni,
violino e chitarra Matteo Ceramelli,
fisarmonica Sabrina Barbucci,
contrabbasso Mirco Capecchi,
voce Angela Batoni
dall'album "Canto alle radici"
Rifacimento di Bella Ciao dedicato all'immigrazione attraverso il Mar Mediterraneo.
violino e chitarra Matteo Ceramelli,
fisarmonica Sabrina Barbucci,
contrabbasso Mirco Capecchi,
voce Angela Batoni
dall'album "Canto alle radici"
Rifacimento di Bella Ciao dedicato all'immigrazione attraverso il Mar Mediterraneo.
Questa mattina mi son svegliato
(Continues)
(Continues)
Contributed by Silva & Lorenzo 2016/6/12 - 21:57
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Du côté d'Erzeroum
![Du côté d'Erzeroum](img/upl/armgenblog_005.jpg)
[1997]
Parole e musica di Aram Sédèfian (1944-), autore, compositore, interprete francese di origine armena, della regione di Erzurum, Anatolia orientale.
Nel disco intitolato “Ces moments là”
Testo trovato sul sito dell’autore
La regione di Erzurum (Karin, in armeno traslitterato) fu epicentro sia dei massacri di armeni ed assiri di fine ottocento (1894-96), sia del genocidio armeno del 1915, entrambi ad opera dei vertici dell’impero ottomano. Quando i sovietici occuparono l’area nel 1916, dei 20.000 armeni che componevano la comunità di Erzurum non ne rimanevano che poche centinaia...
Parole e musica di Aram Sédèfian (1944-), autore, compositore, interprete francese di origine armena, della regione di Erzurum, Anatolia orientale.
Nel disco intitolato “Ces moments là”
Testo trovato sul sito dell’autore
La regione di Erzurum (Karin, in armeno traslitterato) fu epicentro sia dei massacri di armeni ed assiri di fine ottocento (1894-96), sia del genocidio armeno del 1915, entrambi ad opera dei vertici dell’impero ottomano. Quando i sovietici occuparono l’area nel 1916, dei 20.000 armeni che componevano la comunità di Erzurum non ne rimanevano che poche centinaia...
Deux vieux passeports
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/12 - 21:56
Song Itineraries:
The Armenian Genocide
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Vacances de rêve
![Vacances de rêve](img/upl/Chinaski.jpg)
A travailler toute ta vie
(Continues)
(Continues)
Contributed by Daniel(e) BELLUCCI - cinaschiamo un po' - 12 giugno 2016 - Nizza 2016/6/12 - 18:12
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Les enfants de la crise
![Les enfants de la crise](img/upl/melissmell-les_enfants_de_la_crise_s.jpg)
(2011)
Album : Écoute s'il pleut
Quando i muri sono crollati noi occidentali ci siamo creduti finalmente padroni del mondo. I gloriosi anni del boom economico non hanno lasciato che polvere e cenere. Ci avevano insegnato a salire, mai a scendere. Una bella canzone sulla crisi economica attuale e su un'intera generazione.
Album : Écoute s'il pleut
Quando i muri sono crollati noi occidentali ci siamo creduti finalmente padroni del mondo. I gloriosi anni del boom economico non hanno lasciato che polvere e cenere. Ci avevano insegnato a salire, mai a scendere. Una bella canzone sulla crisi economica attuale e su un'intera generazione.
A l'horizon l'humeur est grise
(Continues)
(Continues)
2016/6/12 - 00:02
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Y a-t-il de la place au Purgatoire cet été ?
![Y a-t-il de la place au Purgatoire cet été ?](img/art/t1713979.jpg)
Quarante cigarettes à cheval sur nos soupirs
(Continues)
(Continues)
Contributed by Daniel(e) BELLUCCI - 11 giugno 2016 - Nizza 2016/6/11 - 17:51
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No Cops
![No Cops](img/upl/Isterico-punkreas.jpg)
1990
Isterico
Isterico
Gendarmi,pulotti,caramba ti mettono in fuga
(Continues)
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Contributed by dq82 2016/6/11 - 15:47
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Όσο βαρούν τα σίδερα
Anonymous
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Oso varoún ta sídera
Κρητικό παραδοσιακό ρεμπέτικο
Rebetiko tradizionale cretese
Cretan traditional rebetiko
La parola rebetiko (ρεμπέτικο), come tutti sanno, deve avere un'origine quantomeno balcanica, se è esatta l'ipotesi che la fa derivare dalla radice slava che si ritrova, ad esempio, nel russo ребëнок [rebënok] “bambino, ragazzo”, che al plurale fa ребята [rebjata]. Canti di strada e di popolo, di sottoproletariato e marginalità, canti da skyladiko e di galera, dedicati spesso a “bei ragazzi”. Come i rebetika siano finiti fino a Creta, non è dato certo saperlo anche se, per il canto, il mare non rappresenta certamente un ostacolo. Questo qua è uno dei più celebri rebetika cretesi, ma in Grecia lo hanno cantato veramente tutti e tutte; sarebbe inutile farne l'elenco. Però, se si dice Creta almeno io dico uno e uno solo, vale a dire Nikos Xylouris.
Όσο βαρούν τα σίδερα, tanto... (Continues)
Κρητικό παραδοσιακό ρεμπέτικο
Rebetiko tradizionale cretese
Cretan traditional rebetiko
La parola rebetiko (ρεμπέτικο), come tutti sanno, deve avere un'origine quantomeno balcanica, se è esatta l'ipotesi che la fa derivare dalla radice slava che si ritrova, ad esempio, nel russo ребëнок [rebënok] “bambino, ragazzo”, che al plurale fa ребята [rebjata]. Canti di strada e di popolo, di sottoproletariato e marginalità, canti da skyladiko e di galera, dedicati spesso a “bei ragazzi”. Come i rebetika siano finiti fino a Creta, non è dato certo saperlo anche se, per il canto, il mare non rappresenta certamente un ostacolo. Questo qua è uno dei più celebri rebetika cretesi, ma in Grecia lo hanno cantato veramente tutti e tutte; sarebbe inutile farne l'elenco. Però, se si dice Creta almeno io dico uno e uno solo, vale a dire Nikos Xylouris.
Όσο βαρούν τα σίδερα, tanto... (Continues)
Αμάν, όσο βαρούν τα σίδερα, αμάν αμάν
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Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2016/6/11 - 10:39
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, From World Jails
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Forgotten Hero
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(1983)
45 giri
Compare nella compilation Anti-War (Anarcho-Punk Compilation Vol. 1)
45 giri
Compare nella compilation Anti-War (Anarcho-Punk Compilation Vol. 1)
There's an old man over there and he's sitting on his own
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2016/6/10 - 23:45
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No Government
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(1981)
da "The Last Call", l'album di esordio della punk band londinese un'invettiva contro la regina e contro Maggie Thatcher
da "The Last Call", l'album di esordio della punk band londinese un'invettiva contro la regina e contro Maggie Thatcher
You're paying for your majesty
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2016/6/10 - 23:25
Song Itineraries:
Miss Maggie Thatcher
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Petit Simon
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[1968]
Scritta da Alex Alstone, Hugues Aufray e le Vline & Buggy (pseudonimo delle sorelle Liliane ed Evelyne Koger)
Nell’abum intitolato “Hugues”
“Le stelle non sono sempre belle, non portano sempre felicità, quando le si porta appuntate sul cuore...”
Scritta da Alex Alstone, Hugues Aufray e le Vline & Buggy (pseudonimo delle sorelle Liliane ed Evelyne Koger)
Nell’abum intitolato “Hugues”
“Le stelle non sono sempre belle, non portano sempre felicità, quando le si porta appuntate sul cuore...”
Petit Simon
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/10 - 22:58
Song Itineraries:
Extermination camps
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Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
![Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]](img/thumb/c1600_130x140.jpeg?1328915965)
FRANCESE / FRENCH [3] - Marco Valdo M.I.
Version française – LILI MARLÈNE (Chanson d’un jeune planton) – Marco Valdo M.I. – 2016
Chanson allemande – Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens] – Hans Leip – 1915
Dialogue maïeutique
Lili Marlène, mais Marco Valdo M.I., je la connais cette chanson. C’est une chanson du temps de la guerre. Je l’ai entendue fort souvent depuis ce temps-là. Mais justement, ce temps-là, pour moi, c’était la Deuxième Guerre mondiale ; alors, explique-moi, ce qu’elle fait ici en plein milieu de la Première Guerre mondiale.
Ah, Lucien l’âne mon ami, c’est encore une histoire assez étrange et d’une certaine manière paradoxale. Une chanson d’amour, somme toute assez banale, qui raconte une histoire ordinaire, arrivée à des milliers de jeunes soldats et qui devient une sorte de tube parmi les belligérants de tous les camps. Un autre aspect paradoxal est celui... (Continues)
Version française – LILI MARLÈNE (Chanson d’un jeune planton) – Marco Valdo M.I. – 2016
Chanson allemande – Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens] – Hans Leip – 1915
Dialogue maïeutique
Lili Marlène, mais Marco Valdo M.I., je la connais cette chanson. C’est une chanson du temps de la guerre. Je l’ai entendue fort souvent depuis ce temps-là. Mais justement, ce temps-là, pour moi, c’était la Deuxième Guerre mondiale ; alors, explique-moi, ce qu’elle fait ici en plein milieu de la Première Guerre mondiale.
Ah, Lucien l’âne mon ami, c’est encore une histoire assez étrange et d’une certaine manière paradoxale. Une chanson d’amour, somme toute assez banale, qui raconte une histoire ordinaire, arrivée à des milliers de jeunes soldats et qui devient une sorte de tube parmi les belligérants de tous les camps. Un autre aspect paradoxal est celui... (Continues)
LILI MARLÈNE
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/6/10 - 13:03
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El sacrificio de Tupac Amaru
![El sacrificio de Tupac Amaru](img/thumb/c50663_130x140.jpeg?1443698939)
Alejandro Romualdo legge la sua famosa poesia dedicata alla morte di Tupac Amaru
CANTO CORAL A TÚPAC AMARU, QUE ES LA LIBERTAD
"Yo ya no tengo paciencia para aguantar todo esto"
Micaela Bastidas
Lo harán volar
con dinamita. En masa,
lo cargarán, lo arrastrarán. A golpes
le llenarán de pólvora la boca
Lo volarán:
¡y no podrán matarlo!
Lo pondrán de cabeza. Arrancarán
sus deseos, sus dientes y sus gritos,
Lo patearán a toda furia. Luego
lo sangrarán
¡y no podrán matarlo!
Coronarán con sangre su cabeza;
sus pómulos, con golpes. Y con clavos
sus costillas. Le harán morder el polvo
Lo golpearán:
¡y no podrán matarlo!
Le sacarán los sueños y los ojos
Querrán descuartizarlo grito a grito.
Lo escupirán. Y a golpes de matanza
lo clavarán:
¡y no podrán matarlo!
Lo podrán en el centro de la plaza,
boca arriba, mirando al infinito.
Le... (Continues)
CANTO CORAL A TÚPAC AMARU, QUE ES LA LIBERTAD
"Yo ya no tengo paciencia para aguantar todo esto"
Micaela Bastidas
Lo harán volar
con dinamita. En masa,
lo cargarán, lo arrastrarán. A golpes
le llenarán de pólvora la boca
Lo volarán:
¡y no podrán matarlo!
Lo pondrán de cabeza. Arrancarán
sus deseos, sus dientes y sus gritos,
Lo patearán a toda furia. Luego
lo sangrarán
¡y no podrán matarlo!
Coronarán con sangre su cabeza;
sus pómulos, con golpes. Y con clavos
sus costillas. Le harán morder el polvo
Lo golpearán:
¡y no podrán matarlo!
Le sacarán los sueños y los ojos
Querrán descuartizarlo grito a grito.
Lo escupirán. Y a golpes de matanza
lo clavarán:
¡y no podrán matarlo!
Lo podrán en el centro de la plaza,
boca arriba, mirando al infinito.
Le... (Continues)
Maria Cristina Costantini 2016/6/9 - 18:44
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Piazza Barberina
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![Piazza Barberina](img/thumb/c47679_130x140.jpeg?1405426583)
Mio padre la canta diversa, più breve e
"Si sei un delegato, nun me ne frega gnente,
tu guarda quanta gente, hai fatto ritunà"
(radunare)
"Si sei un delegato, nun me ne frega gnente,
tu guarda quanta gente, hai fatto ritunà"
(radunare)
Francesco 2016/6/9 - 18:35
Ein Taschenkrebs und ein Känguruh
![Ein Taschenkrebs und ein Känguruh](img/upl/mariage2B.png)
Chanson allemande - Ein Taschenkrebs und ein Känguruh - Joachim Ringelnatz (Hans Gustav Bötticher) – 1912
Texte : Joachim Ringelnatz, in “Die Schnupftabaksdose. Stumpfsinn in Versen und Bildern” – 1912.
Joachim Ringelnatz, 1883-1934, de son vrai nom Hans Gustav Bötticher, est un écrivain, un artiste de music-hall et un peintre allemand qui dut sa notoriété principalement à ses poèmes humoristiques autour du personnage de Kuttel Daddeldu.
Dialogue maïeutique
Cette fois, Lucien l’âne mon ami, bien qu’il s’agisse d’une histoire de 1912, elle a tout l’air d’être d’aujourd’hui.
Autant dire, Marco Valdo M.I. mon ami, qu’en plus de cent ans, on n’a pas beaucoup progressé.
Exactement ! C’est ce je pense aussi, quoique, Lucien l’âne mon ami, il nous faudra nuancer le propos et comme il apparaîtra, ce n’est pas ici une affirmation chèvrechoutiste. Donc, la chanson raconte l’histoire d’une rencontre,... (Continues)
Texte : Joachim Ringelnatz, in “Die Schnupftabaksdose. Stumpfsinn in Versen und Bildern” – 1912.
Joachim Ringelnatz, 1883-1934, de son vrai nom Hans Gustav Bötticher, est un écrivain, un artiste de music-hall et un peintre allemand qui dut sa notoriété principalement à ses poèmes humoristiques autour du personnage de Kuttel Daddeldu.
Dialogue maïeutique
Cette fois, Lucien l’âne mon ami, bien qu’il s’agisse d’une histoire de 1912, elle a tout l’air d’être d’aujourd’hui.
Autant dire, Marco Valdo M.I. mon ami, qu’en plus de cent ans, on n’a pas beaucoup progressé.
Exactement ! C’est ce je pense aussi, quoique, Lucien l’âne mon ami, il nous faudra nuancer le propos et comme il apparaîtra, ce n’est pas ici une affirmation chèvrechoutiste. Donc, la chanson raconte l’histoire d’une rencontre,... (Continues)
LE CRABE ET LE KANGOUROU
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/6/8 - 14:37
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Gee, Ma, I Want To Go Home
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ÄITI HEI, MÄ HALUUN TULLA KOTIIN
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Contributed by Juha Rämö 2016/6/8 - 10:06
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Lucio Battisti: Il nostro caro angelo
![Lucio Battisti: Il nostro caro angelo](img/thumb/c10559_130x140.jpeg?1489267323)
Mi capita di canticchiare le canzoni di Battisti
e conosco di persona due o tre comunisti :)
e conosco di persona due o tre comunisti :)
krzyś 2016/6/8 - 00:35
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Les guerriers
![Les guerriers](img/upl/51ttveW9IEL.jpg)
[2000]
Scritta da Catherine Ringer, Frédéric Chichin e Marc Anciaux
Nell’album intitolato “Cool Frénésie”
Testo trovato sul sito del duo, intitolato a Catherine Ringer dopo la prematura morte di Chichin nel 2007
Una canzone che ironizza sulla retorica della guerra, quella del “Si vis pacem, para bellum” che tanti danni ha fatto almeno negli ultimi 2.500 anni, ma soprattutto dall’inizio del secolo scorso venendo in qua...
Scritta da Catherine Ringer, Frédéric Chichin e Marc Anciaux
Nell’album intitolato “Cool Frénésie”
Testo trovato sul sito del duo, intitolato a Catherine Ringer dopo la prematura morte di Chichin nel 2007
Una canzone che ironizza sulla retorica della guerra, quella del “Si vis pacem, para bellum” che tanti danni ha fatto almeno negli ultimi 2.500 anni, ma soprattutto dall’inizio del secolo scorso venendo in qua...
Jusqu'alors la paix
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/7 - 20:59
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La sorcière et l'inquisiteur
![La sorcière et l'inquisiteur](img/upl/_dwn1465334893_569447043.jpg)
[2000]
Scritta da Catherine Ringer e Frédéric Chichin
Nell’album intitolato “Cool Frénésie”
Testo trovato sul sito del duo, gestito da Catherine Ringer dopo la prematura morte di Chichin nel 2007
Non posso che dedicare questa canzone ad Adriana, perfida amministratrice delle CCG/AWS, nonchè nota streguzza...
Scritta da Catherine Ringer e Frédéric Chichin
Nell’album intitolato “Cool Frénésie”
Testo trovato sul sito del duo, gestito da Catherine Ringer dopo la prematura morte di Chichin nel 2007
Non posso che dedicare questa canzone ad Adriana, perfida amministratrice delle CCG/AWS, nonchè nota streguzza...
Connaissez-vous
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/7 - 20:39
Song Itineraries:
Witches
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Don't You Go
![Don't You Go](img/thumb/c5300_130x140.jpeg?1340210566)
Questo è il testo corretto di quella che è stata forse l'ultima meravigliosa canzone del compianto John Martyn che per tutti gli anni settanta ha creato bellezza traendo melodie inquiete dai fantasmi della sua giovinezza (vorrei ricordarne anche le interpretazioni di: Everything But the Girl nel 1984,Pinkie Maclure & David Harrow nel 1985 e soprattutto dei Capercaillie nel 2008)
(Flavio Poltronieri)
(Flavio Poltronieri)
il testo è stato corretto.
2016/6/7 - 17:34
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[2005]
Στίχοι: Στέλιος Παπαϊωάννου "Σαλβαδόρ"
Μουσική: Στέλιος Παπαϊωάννου "Σαλβαδόρ"
'Αλμπουμ: Στο δρόμο
Testo: Stelios Papaioannou "Salvador"
Musica: Stelios Papaioannou "Salvador"
Album: Στο δρόμο ("In viaggio" o "Per strada")
Da quando l'Ελληνικό Τμήμα, la gloriosa “Sezione Ellenica” del sito è ridotta più o meno al lumicino (vale a dire al sottoscritto), bisogna che me la sfanghi facendo, come si suol dire, da bosco e da riviera. Ad esempio, quando il Testa era ancora vivo, c'era una specie di accordo non scritto per cui lui si occupava della musica colta e popolare “classica” (con qualche raro mio excursus), mentre io mi ingaglioffavo nell' “altra” musica, nel rock, nel rap e quant'altro. Ora bisogna che saltapicchi letteralmente di qua e di là; e così capita che oggi, ad esempio, dalla canzone popolare Cretese sia saltato a pie' pari al rocchettaccio... (Continues)