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Freedom

Freedom
(2016)

feat. Kendrick Lamar
Album: Lemonade
Campionamenti: Let Me Try (Kaleidoscope) e due registrazioni sul campo di Alan Lomax: Collection speech / Unidentified lining hymn e Stewball (1947/48)

"Freedom" è un inno afroamericano, dedicato alle donne nere. Nella canzone Beyoncé fa frequenti riferimenti alla schiavitù e al razzismo. La canzone sostiene il movimento "Black Lives Matter, nato in seguito ai vari assassini di cittadini afroamericani, tra cui Eric Garner a New York, Freddy Gray a Baltimora e Michael Brown nel Missouri.
[Verse 1: Beyoncé]
(Continues)
2016/6/14 - 23:32

צײַט באַלאַדע

צײַט באַלאַדע
Tsayt balade
[1940]
Versi di Yitsik Manger, composti a Londra nel 1940
Musica di Arik ed Aviv Livnat, musicisti jazz israeliani, con la collaborazione di Helen Beer, lettrice di Yiddish all’UCL di Londra
Il testo originale in Yiddish è reperibile sul sito del progetto letterario musicale dedicato a Itzik Manger
Il testo traslitterato in caratteri latini è stato reperito su Fifty Years of Modern Poetry in Translation

Una ballata che Yitsik Manger (1901-1969), grande poeta e scrittore Yiddish, dedicò ad Hermann Göring, braccio destro di Hitler insieme a Joseph Goebbels.
Qui una madre culla il corpo della propria figlioletta morta, sullo sfondo di città devastate e di gente che fugge disperata, mentre Göring gioca con sua figlia Edda, nata nel 1938 dal matrimonio con Emmy Sonnemann. Mentre il gerarca ciccione diverte la figlioletta raccontandole che lui è un orso biondo ed ariano ed un... (Continues)
אין מיטן װעג אַ קינד אַ טױטס ,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/14 - 22:57
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Ballata autocritica

Ballata autocritica
[1972]
Album: Se non li conoscete
Testo e musica di Fausto Amodei
Sono dieci anni suonati che suono
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2016/6/14 - 21:02
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Centro temporaneo permanente

Centro temporaneo permanente
Recorded by Sir Oliver Skardy
CENTRO TEMPORANEO PERMANENENTE
Music by Paolo BALDINI, SKARDY / Lyrics by SKARDY

Questa personale versione di Centro di gravità permanente, cover del famosissimo testo di Franco Battiato, dà a Sir Oliver Skardy la possibilità di esprimere la sua visione su un tema delicato come quello dell’immigrazione, reinterpretando il testo del brano con il suo linguaggio schietto e originale, che l’hanno reso noto al pubblico italiano.

No voio star su un Centro Temporaneo Permanente, par far da prigioniero parchè no go fatto niente: "Un giorno per caso - racconta Skardy - ho cominciato a cantare Centro di gravità permanente sopra una base musicale reggae; da qui, l'idea di esprimere la mia opinione sulla condizione umana a cui tutto il mondo sta assistendo da anni. Migliaia e migliaia di persone scappano da guerre provocate da politiche mirate all'economia finanziaria... (Continues)
Go fatto fora le scarpe e so sbarcà da un gomon
(Continues)
Contributed by Luana Vacchi 2016/6/14 - 18:09
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Ο Φριτς, ο Μπρούνο κι ο Κωστής

Ο Φριτς, ο Μπρούνο κι ο Κωστής
O Frits, o Broúno ki o Kostís
[1972]
Στίχοι: Κώστας Βίρβος
Μουσική: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
Πρώτη εκτέλεση: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
'Αλμπουμ:
1. Ουράνιο τόξο [1972]
2. Μπιθικώτσης τραγουδά Κώστα Βίρβο [2000]

Testo di Kostas Virvos
Musica di Grigoris Bithikotsis
Primo interprete: Grigoris Bithikotsis
Album:
1. Ουράνιο τόξο ("Arcobaleno"), 1972
2. Μπιθικώτσης τραγουδά Κώστα Βίρβο ("Bithikotsis canta Kostas Virvos"), 2000


Ο Φριτς, ο Μπρούνο κι ο Κωστής
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2016/6/13 - 19:31
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Elle reste là

Elle reste là
[1997]
Parole e musica di Aram Sédèfian (1944-), autore, compositore, interprete francese di origine armena, della regione di Erzurum, Anatolia orientale.
Nel disco intitolato “Ces moments là”
Testo trovato sul sito dell’autore

La famiglia di Aram Sédèfian era originaria di Erzurum (Karin, nella traslitterazione dall’armeno), una provincia dove tradizionalmente risiedeva una consistente comunità armena. Ma nel 1894–96 e poi nel 1915, nel periodo dei "Tre Pascià", il triumvirato retto Ismail Enver, Ahmed Djemal e Mehmed Talat Pasha, proprio Erzurum divenne uno dei luoghi dove gli armeni furono maggiormente perseguitati e massacrati dagli ottomani. E nel 1915 i “Giovani Turchi”, autori della rivoluzione nel 1908, erano già saldamente al potere, nucleo originario di quella che, dopo la Grande Guerra, sarebbe diventata la nuova Turchia kemalista.

Una donna sola e disarmata, nel giardino... (Continues)
Elle reste là, à les attendre
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/13 - 13:57
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Anatolienne

Anatolienne
[1997]
Parole e musica di Aram Sédèfian (1944-), autore, compositore, interprete francese di origine armena, della regione di Erzurum, Anatolia orientale.
Nel disco intitolato “Ces moments là”
Testo trovato sul sito dell’autore

La famiglia di Aram Sédèfian era originaria di Erzurum (Karin, nella traslitterazione dall’armeno), una provincia dove tradizionalmente risiedeva una consistente comunità armena. Ma nel 1894–96 e poi nel 1915 proprio Erzurum divenne uno dei luoghi dove gli armeni furono maggiormente perseguitati e massacrati dagli ottomani, che nel 1915 erano già quei “Giovani Turchi” autori della rivoluzione nel 1908 e consolidatisi al potere come “İttihat ve Terakki Cemiyeti” (Comitato per l’Unione e il Progresso) a partire dal 1912-13, l’abbozzo di quella che, dopo la Grande Guerra, sarebbe diventata la nuova Turchia kemalista.
C'est une musique anatolienne
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/13 - 11:36
Song Itineraries: The Armenian Genocide
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De l'autre côté de la mer

De l'autre côté de la mer
[2012]
Parole e musica di Aram Sédèfian (1944-), autore, compositore, interprete francese di origine armena, della regione di Erzurum, Anatolia orientale.
Nel disco intitolato “Instants Volés”, con Jean-Pierre Auffrédo
Testo trovato sul sito dell’autore

La famiglia di Aram Sédèfian era originaria di Erzurum (Karin, nella traslitterazione dall’armeno), una provincia dove tradizionalmente risiedeva una consistente comunità armena. Ma nel 1894–96 e poi nel 1915 proprio Erzurum divenne uno dei luoghi dove gli armeni furono maggiormente perseguitati e massacrati dagli ottomani, che nel 1915 erano già quei “Giovani Turchi” autori della rivoluzione nel 1908 e consolidatisi al potere come “İttihat ve Terakki Cemiyeti” (Comitato per l’Unione e il Progresso) a partire dal 1912-13, l’abbozzo di quella che, dopo la Grande Guerra, sarebbe diventata la nuova Turchia kemalista.
Je sais qu'il me faudra partir
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/13 - 11:20
Song Itineraries: The Armenian Genocide
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Cinturini

Cinturini
Il canto delle operaie dello Jutificio Centurini, a Terni.
Semo de Cinturini
(Continues)
Contributed by adriana 2016/6/13 - 09:53
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Bella ciao senza frontiere

Bella ciao senza frontiere
testo Angela Batoni,
violino e chitarra Matteo Ceramelli,
fisarmonica Sabrina Barbucci,
contrabbasso Mirco Capecchi,
voce Angela Batoni

dall'album "Canto alle radici"


Rifacimento di Bella Ciao dedicato all'immigrazione attraverso il Mar Mediterraneo.
Questa mattina mi son svegliato
(Continues)
Contributed by Silva & Lorenzo 2016/6/12 - 21:57
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Pidä huolta

Pidä huolta
English Translation by Juha Rämö
Englanninkielinen käännös: Juha Rämö
TAKE CARE
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/6/4 - 09:59
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Maggie Holland: Black Cat

Maggie Holland: Black Cat
L'anticlerigatto

Pontedera, gatto entra in Duomo e aggredisce il sacerdote

Quando il prete ha tentato di farlo uscire l'animale lo ha morso a una mano. Intervenuti anche i vigili del fuoco.
Repubblica Firenze Online, 3 giugno 2016

I vigili del fuoco lo hanno trovato nascosto dietro l'altare. Impaurito e nervoso ma deciso a non uscire dal Duomo. Il parroco della chiesa invece, che poco prima aveva tentato di spingerlo fuori, ha dovuto farsi medicare in ambulatorio per le escoriazioni riportate a causa del morso subito. E' successo a Pontedera, in provincia di Pisa, dove un gatto grigio questa mattina è entrato all'interno della Cattedrale e, quando Don Piero Dini ha cercato di mandarlo via, lo ha "aggredito" mordendolo a una mano.

Una disavventura, per il sacerdote, che ha chiamato i vigili del fuoco e la polizia municipale.
Per catturare il gatto è stato necessario anche l'intervento... (Continues)
Un inveterato mangiapreti 2016/6/4 - 09:30
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Chi ha portato quei fiori per Mara Cagol?

Chi ha portato quei fiori per Mara Cagol?
Definire una canzone contro la guerra una canzone dedicata ad una terrorista e rapitrice che ha ucciso dei carabinieri è veramente rivoltante.
(Maurizio 65)

Che ci vuoi fare, Maurizio, del resto questo sito testimonia precisamente anche delle decine di vittime inermi ammazzate da carabinieri e dallo stato in genere. Ci auguriamo che tu lo trovi altrettanto rivoltante. Saluti. [CCG/AWS Staff]
2016/6/3 - 23:58
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Przyjaciół nikt nie będzie mi wybierał

Przyjaciół nikt nie będzie mi wybierał
a Stanislava
Krzysiek 2016/6/3 - 22:06
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Kälbermarsch

Kälbermarsch
Chanson allemande – Kälbermarsch – Bertolt Brecht – 1943

La Kälbermarsch (La Marche des Veaux) est une des parodies les plus connues du Horst-Wessel-Lied (chant nazi). Elle est tirée de « Chveik dans la deuxième Guerre mondiale », une pièce de Bertolt Brecht (1943), écrite pendant son exil aux États-Unis. Originellement, elle aurait dû être jouée à Broadway, avec une musique de Kurt Weill. Mais Kurt Weill ne crut pas au succès de ce drame, c’est pourquoi Brecht travailla avec le compositeur Hanns Eisler. La première eut lieu en 1957 après la mort de Brecht.

L’histoire se situe dans le contexte suivant. Dans la prison militaire de Prague, se trouvent des prisonniers tchèques, qui doivent être enrôlés de force dans l’armée allemande. C’est Chveik qui chante « La Marche des Veaux ».

Dialogue maïeutique

Je sais, je sais, Lucien l’âne mon ami, le veau, les veaux, ce n’est pas des ânes. Ils... (Continues)
LA MARCHE DES VEAUX
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/6/3 - 21:19
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Ne t'inquiète pas

Ne t'inquiète pas
NON TI PREOCCUPARE
(Continues)
2016/6/3 - 19:53
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Ἀντισταθεῖτε

Ἀντισταθεῖτε
Nell’LP intitolato “Cinque parti”, pubblicato nel 1990.
Testo trovato sulle pagine dell’etichetta discografica anarchica Stella Nera
ALLE MUSICHE, AI TAMBURI, ALLE PARATE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/3 - 17:22
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Hum-Allah-Hum-Allah-Hum-Allah

Un medley di The Creator Has A Master Plan e “Hum Allah” è stato interpretato da Eugene Chadbourne nella raccolta “The Competition of Misery” edita nel 2003 dall’etichetta anarchica nostrana Stella Nera. Purtroppo i testi originali di Chadbourne sono difficilmente reperibili in Rete ma in questo caso, trattandosi di una sorta di cover, provvedo a contribuire la traduzione italiana (che credo sia di Marco Pandin).
Hum-Allah-Hum-Allah-Hum-Allah
Chadbourne conclude personalizzando il brano con un classico urlo antimilitarista...
IL CREATORE HA UN GRANDE PIANO / HUM ALLAH
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/3 - 16:59

Back

Back
SODASTA PALANNUT
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/6/3 - 10:10
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Angalia Saa

Angalia Saa
CHECK THE TIME
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/2 - 22:29
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Lied einer deutschen Mutter

Lied einer deutschen Mutter
Chanson allemande – Lied einer deutschen Mutter – Bertolt Brecht – 1941



Tu sais, Lucien l’âne mon ami, combien dans l’esprit des gens, la douleur d’une mère qui voit souffrir son enfant, spécialement d’ailleurs quand c’est un garçon, fait une profonde impression. C’est en quelque sorte une de ces séquences archétypales venues du plus lointain des âges et considérablement récupérée par la figure chrétienne de la « Mater dolorosa » et on peut aussi y ajouter mille poésies, spectacles et tableaux. Tout cela donne une puissance terrible à l’évocation d’une situation similaire au mythe. C’est sur cette base symbolique que Bertolt Brecht a construit cette « Chanson d’une mère allemande ».

Je n’ignore rien grand-chose de tout cela, ayant moi-même été présent à la naissance légendaire d’un personnage mythique qui sert d’idole à nos idolâtres christicoles. Je suis aussi représenté portant le même... (Continues)
CHANSON D’UNE MÈRE ALLEMANDE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/6/2 - 21:54
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White Stripes: Seven Nation Army

White Stripes: Seven Nation Army
Condivido con Bartleby, tutto esatto quello che dice. Parla di un ragazzo che torna a casa e si accorge che tutti sparlano di lui (gossip). Il titolo è proprio la storpiatura da bambino di Salvation Army. Eliminate!!! Niente a che fare con le guerre...almeno una volta :)
LoSuizo 2016/6/2 - 21:00
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Quarant'anni

Quarant'anni
La Repubblica ha ormai settant'anni e non sembra messa molto meglio dei tempi di questa canzone. Pero' non capisco perché "quarant'anni" se la canzone e' del 1993/94 quando la Repubblica Italiana di anni ne aveva quasi cinquanta. Comunque siam sempre allo stesso punto tra massoni, puttanieri, cazzari e berlusconi.
Leonardo 2016/6/2 - 15:57
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Der Marsch ins Dritte Reich

Der Marsch ins Dritte Reich
Chanson allemande – Der Marsch ins Dritte Reich – Bertolt Brecht – 1933


Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson de Bertolt Brecht, ce poète et dramaturge allemand dont nous avions déjà mis en langue française et commenté ensemble la « Légende du Soldat mort », datée de 1918.

Certainement, Marco Valdo M.I. mon ami, que je me souviens de ce soldat mort et qui ne s’en souviendrait pas qui l’aurait vu une seule fois dans sa vie. Comment ne pas se souvenir d’une pareille histoire où l’on voit un cadavre se relever de parmi les morts.

À ce sujet, Lucien l’âne mon ami, une histoire venue de l’autre côté du front, il y a une anecdote que me racontait ma grand-mère, une Champenoise qui fut infirmière du côté de Verdun dans ces années-là, au temps des gueules cassées. Elle disait que les Français, attaqués par surprise dans leurs tranchées et presque bousculés par l’offensive ennemie lancèrent... (Continues)
LA MARCHE VERS LE TROISIÈME REICH
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/6/2 - 12:52

Comment on War

Comment on War
KOMMENTTI SODASTA
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/6/2 - 09:30
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Albero di tiglio

Albero di tiglio
E se fosse vero ???
krzyś 2016/6/2 - 00:08
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Kristallnacht

Kristallnacht
Segnali inquietanti... Piano piano, e ci risiamo...


Austria: bruciato centro rifugiati, nessuna vittima

Roma, 1 giu. - Il centro rifugiati di Altenfelden in Austria e' stato dato alle fiamme, prima che fosse occupato dai migranti. Il vasto incendio e' stato domato da 200 pompieri, ma dell'edificio rimane poco. Il ministro dell'Interno, Wolfgang Sobotka, ha condannato 'ogni forma di violenza contro i centri per i rifugiati'. Sobotka ha aggiunto che le indagini sono in corso. La Croce Rossa, che gestiva il centro di Altenfelden, si dichiara 'choccata' e stima danni per circa 300mila euro .
(La Repubblica)
B.B. 2016/6/1 - 23:38
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Sciopero interno

Sciopero interno
Chanson italienne – Sciopero interno – Fausto Amodei – 1969



Comme tu le sais sans doute, mon ami Lucien l’âne, dans les années 70 du siècle dernier, la Fiat était à l’Italie ce que la Régie était à la France, une sorte de monument national ; un peu comme les pyramides le sont à l’Égypte. Et dans une grande part, le sont restées.

Tu exagères peut-être un peu, Marco Valdo M.I. mon ami, mais il y a certainement de ça.

Lors donc, la Fiat, entreprise turinoise, trônait sur l’Italie. D’ailleurs, en Italie, il y avait des Fiat à tous les coins de rue et elles faisaient couci-couça la fierté nationale ; même à l’étranger, surtout là où on trouvait une communauté italienne immigrée ; on trouvait des Fiat et des pizzerias.

C’est encore assez le cas aujourd’hui. Dès lors, une grève à la Fiat était, elle aussi, un événement qui dépassait les frontières de l’entreprise, qui franchissait les murs... (Continues)
LA GRÈVE INTERNE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/6/1 - 17:28
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Supper's Ready

Supper's Ready
Sono nato nel 64, ma ho avuto la fortuna di avere un fratello grande che ascoltava i genesis. A 8 anni ho consumato la cassetta di Foxtrot a furia di ascoltarla (il mio pezzo preferito all'epoca era Can-utility and the coastliners...) Ho memorizzato quasi tutti i testi dei genesis in un improbabile finto inglese da bambino italiano, solo da poco mi sono messo a "studiare" come si deve i testi originali. Dopo 40 anni Supper's ready ancora non mi stufa.
Grazie infinite per questo lavoro.
Max 2016/6/1 - 17:05

Guerra di merda

Guerra di merda
Salve, sono Joe Natta, autore del brano "Guerra di merda" inserita nel vostro database.
Riguardo questa canzone vi segnalo che purtroppo è rimasta sempre in cantiere, doveva essere registrata e suonata molti anni fa per un festival contro la guerra che però non ebbe mai inizio quindi a tutti gli effetti come canzone non esisterebbe, abbiamo perduto pure gli spartiti origiali. Vi chiedo gentilmente se potete rimuoverla dal database di antiwarsongs.
Grazie in ogni caso per questo sito preziosissimo.
A presto
Joe Natta

Dopo esserci consultati abbiamo deciso di tenerla, nonostante la tua richiesta... E' una CCG a tutti gli effetti, forse la ritieni non tra la più riuscite, ormai forse non ha neanche più una musica, ma fa comunque parte della "storia" di questo sito (inserita nel lontano 2005).
A presto
CCG/AWS Staff 2016/6/1 - 11:56
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Soldier's Dream

Soldier's Dream
SOTILAAN UNI
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/6/1 - 10:29

Riccardo Scocciante: Ma 'ndo vai (se ce sta er badde gatevai)?

Riccardo Scocciante: Ma 'ndo vai (se ce sta er badde gatevai)?
Nota di servizio: in morte di www.prato.linux.it
Peggio del badde gatevay

Purtroppo pare che nessuno abbia più interesse a mantenere attivo il server www.prato.linux.it (e anche l'associazione PLUG non sembra particolarmente attiva).

Siccome le canzoni contro la guerra sono state per anni originariamente ospitate dal server di prato.linux.it, che fino a poco tempo fa ospitava ancora un utile servizio di re-indirizzamento, questo significa che tutti i vecchi link che passano attraverso prato.linux.it non sono più attivi e andrebbero aggiornati. Ultimamente avevo aggiornato numerosi link su wikipedia (ci stiamo attivando per chiedere di aggiornarli tutti automaticamente) ma altri link su siti privati e blog rimarranno purtroppo inattivi a meno che il proprietario non se ne accorga e provveda ad aggiornarli.

Nota: tutti i link su it.wikipedia sono stati aggiornati
Il Webmastro 2016/5/31 - 18:11
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Radicazione sicula

Radicazione sicula
Notarbartolo e non Montarbartolo (Emanuele Notarbartolo dirigente del Banco di Sicilia ucciso nel 1893)
Verro e non Verrò (Bernardino Verro sindaco socialista di Corleone ucciso nel 1915)
Giuliano e non Giuliani (Boris Giuliano della Squadra Mobile di Palermo)

(Qhananchiri)

corretto - grazie [CCG Staff]
2016/5/31 - 14:11
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A Child

A Child
LAPSI
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/5/31 - 10:38
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Guerra de rizzi

Guerra de rizzi
GUERRA DI RICCI
(Continues)
Contributed by Letizia 2016/5/30 - 22:35
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Child Of The Universe

Child Of The Universe
MAAILMANKAIKKEUDEN LAPSI
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/5/30 - 09:31
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All Near the Memorials to Vietnam and Lincoln

All Near the Memorials to Vietnam and Lincoln
con l'aiuto delle note di Carlo Bordone
PROPRIO ACCANTO AI MEMORIALI AL VIETNAM E LINCOLN
(Continues)
2016/5/29 - 20:36
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Pani e rispettu a li travagghiaturi

Traduzione italiana di Rosso Corallo, da YouTube (in quattro parti), con alcuni limitati interventi di Bernart Bartleby.
Pani e rispettu a li travagghiaturi
PANE E RISPETTO PER I LAVORATORI
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/5/29 - 14:31
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Chain of Keys

Chain of Keys
UN PORTACHIAVI
(Continues)
2016/5/29 - 11:56
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Bella Ciao

Anonymous
Bella Ciao
Un canto d'amore e poi di libertà: la lunga storia di "Bella Ciao"

Interessante intervista di Giulia Santerini a Carlo Pestelli con tanto di schermata delle CCG.
dq82 2016/5/29 - 09:12
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Die freie Wirtschaft

Die freie Wirtschaft
Chanson allemande – Die freie Wirtschaft – Theobald Tiger, alias Kurt Tucholsky – 1930
Histoires d’Allemagne 48

Un poème de Theobald Tiger, alias Kurt Tucholsky, publié le 4 mars 1930 dans « Die Weltbühne », la revue que Tucholsky dirigea jusque cette année-là avant de s’exiler en Suède, convaincu que désormais la lutte contre l’arrivée au pouvoir des nazis était perdue…

Le nazisme n’était pas l’unique préoccupation de Tucholsky. Il savait que les nouveaux guerriers étaient dangereux, car ils dupaient les masses populaires épuisées par la misère et le chômage, mais aussi, car ils étaient soutenus par de grands groupes industriels, des zélateurs du « libre marché », de la « dérégulation » totale, du capitalisme. En échange de son soutien, ils avaient demandé aux nazis de libérer le pays de tout ce qui sentait le syndicalisme, le socialisme, le communisme, l’anarchisme.

Dialogue maïeutique

Lucien... (Continues)
L’ÉCONOMIE LIBÉRALE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/5/28 - 22:34
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Le temps des cerises

Le temps des cerises
Bellissima canzone, mi piace davvero tanto e ho costruito un articolo solo per divulgarla e spiegare tutta la toria della canzone traducendo anche quel che ho trovato in lingua francese. Ecco qui http://www.infonotizia.it/les-temps-de... per chi volesse approfondire :)

PS: amo il vostro sito
Simone 2016/5/28 - 20:59
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La piazza, la loggia, la gru. Brescia, maggio 1974-novembre 2010

La piazza, la loggia, la gru. Brescia, maggio 1974-novembre 2010
"Son Giulia Banzi Bazzoli donna, madre insegnante uscita un mattino di maggio per fare una cosa importante ho corpo d'amore ed ho voce, schiantata in un portico, rotta aspettami dissi a mio figlio... è trentasei anni che aspetta".
2016/5/28 - 14:13
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La straggi di lu pani

La straggi di lu pani
Una poesia sulla strage di Palermo del 19 ottobre 1944. L’autrice è la poetessa siciliana Lina La Mattina, pseudonimo letterario di Michela Lina Rinaudo. I versi sono datati 19 ottobre 2012 e sono stati reperiti su YouTube, nell’interpretazione di Alessio Patti.

LA STRAGI DI LU PANI

Siddu cuntari vulissi Palermu e la Sicilia
li vutti di sangu assuppati di petri, balati
chi comu ciumi currissi, s'allavancassi...
l'Oretu scomparissi e canciassi culura
puru lu mari... siddu pruvassi la storia
a jri a scola, fare cunti, assummari cruci
di morti senza nomu nè piccatu...

S'avissi a mettiri a cuncumeddu...
comu siddu cuntassi li pila all'agghi,
li stiddi a lu celu, l'unni a lu mari
ca nummaru, pisu, misura non hannu...
comu mai pi seculi... pisu e misura ha mai
datu la storia, la giustizzia, a tutti li stragi
scippannu mimoria a lu tempu, a la genti!

Chidda ca ora vi cuntu... (Continues)
Bernart Bartleby 2016/5/27 - 20:40




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