Το τραγούδι του νεκρού αδελφού
Possiamo aggiungere che "Ta Perbolia" è esattamente un toponimo: il villaggio d'origine del padre del compositore, poco a sud ovest di Xanià.
vasiloukos 2016/5/25 - 19:41
Il partigiano William
2016
Tutti in pentola
Tratta da una poesia di Franco Ruvoli, Presidente sezione ANPI di Corticella dedicata al ricordo di Lino Michelini. Il nostro ricordo di Lino. Nome di battaglia: William. Il partigiano William.
Tutti in pentola
Tratta da una poesia di Franco Ruvoli, Presidente sezione ANPI di Corticella dedicata al ricordo di Lino Michelini. Il nostro ricordo di Lino. Nome di battaglia: William. Il partigiano William.
Il Partigiano William, dei GAP fu comandante
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/5/25 - 14:49
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Presidente (io non voglio lavorare)
Monologo tratto dallo spettacolo "SOLO CON ABATJOUR - ovvero come ho salvato il mondo"
Presidente, Vostra Altezza
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/5/25 - 14:44
Song Itineraries:
Mort au Travail / Death to Work
Silenzio, sei mia
2016
Tutti in pentola
L'Italia. Una creatura meravigliosa lasciata sola, nella sua giovane vita democratica e repubblicana, nelle mani di chi non sa riconoscere quella meraviglia. E che, quindi, non ne ha alcun rispetto.
Un'incipit che si rifà a Bella Ciao, numerose citazioni dell'Inno di Mameli
Tutti in pentola
L'Italia. Una creatura meravigliosa lasciata sola, nella sua giovane vita democratica e repubblicana, nelle mani di chi non sa riconoscere quella meraviglia. E che, quindi, non ne ha alcun rispetto.
Un'incipit che si rifà a Bella Ciao, numerose citazioni dell'Inno di Mameli
Contributed by dq82 2016/5/25 - 14:40
Le tre scimmiette
2016
Tutti in pentola
Le tre scimmiette. Una non vede. Una non parla. Una non sente. Troppi ormai di fronte alle ingiustizie sono come queste tre scimmiette. Chi non vede, chi non parla, chi non sente.
Le tre scimmie sagge (giapponese: 三猿, san'en o sanzaru, o 三匹の猿, sanbiki no saru, letteralmente "tre scimmie") sono un motto illustrato. Queste tre scimmie insieme danno corpo al principio proverbiale del "non vedere il male, non sentire il male, non parlare del male". I loro nomi sono "Mizaru", “scimmia che non vede”, "Kikazaru", “scimmia che non sente il male” e "Iwazaru", “scimmia che non parla del male”. A volte è rappresentata una quarta scimmia insieme alle altre, questa, "Shizaru" simboleggia il principio del “non compiere il male” e può essere raffigurata con le mani incrociate. Nei paesi occidentali, questa visione prettamente filosofica è spesso travisata e mal interpretata. Soprattutto... (Continues)
Tutti in pentola
Le tre scimmiette. Una non vede. Una non parla. Una non sente. Troppi ormai di fronte alle ingiustizie sono come queste tre scimmiette. Chi non vede, chi non parla, chi non sente.
Le tre scimmie sagge (giapponese: 三猿, san'en o sanzaru, o 三匹の猿, sanbiki no saru, letteralmente "tre scimmie") sono un motto illustrato. Queste tre scimmie insieme danno corpo al principio proverbiale del "non vedere il male, non sentire il male, non parlare del male". I loro nomi sono "Mizaru", “scimmia che non vede”, "Kikazaru", “scimmia che non sente il male” e "Iwazaru", “scimmia che non parla del male”. A volte è rappresentata una quarta scimmia insieme alle altre, questa, "Shizaru" simboleggia il principio del “non compiere il male” e può essere raffigurata con le mani incrociate. Nei paesi occidentali, questa visione prettamente filosofica è spesso travisata e mal interpretata. Soprattutto... (Continues)
Nel Piemonte, in Val di Susa
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/5/25 - 14:35
Per non dimenticare (Canzone per Irma Bandiera)
Omaggio musicale del Cantautore Joe Natta a Irma Bandiera, partigiana italiana, medaglia d'oro al valor militare (Alla memoria)
Una canzone
(Continues)
(Continues)
Contributed by Joe Natta 2016/5/24 - 20:00
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
L'anno, il posto, l'ora
(1973)
Musica: Dodi Battaglia e Roby Facchinetti
Testo: Valerio Negrini
Album: Parsifal
Dodi Battaglia compose la prima parte della musica, ma da sola non reggeva. "Era come un tavolo senza una gamba", ricorda Facchinetti il quale, allora, si adoperò per aggiungervi un pezzo totalmente indipendente dando origine a questa mini-suite in quattro quarti.
Per la quale, però, occorreva un testo lungo, narrativo, che variasse i propri colori al variare della melodia.
Valerio Negrini scrisse così i versi di "L'anno, il posto, l'ora".
"Parla di un pilota il cui aereo cade proprio mentre sta tornando a casa. Mentre precipita, pensa a casa sua, al bambino che sta dormendo, alla sua donna che gli sta preparando da mangiare.
In un attimo rivive tutta la sua vita".
Così lo racconta Red Canzian che in questo album, Parsifal, del 1973 (l'anno in cui si ambienta la storia del pilota) impugna per... (Continues)
Musica: Dodi Battaglia e Roby Facchinetti
Testo: Valerio Negrini
Album: Parsifal
Dodi Battaglia compose la prima parte della musica, ma da sola non reggeva. "Era come un tavolo senza una gamba", ricorda Facchinetti il quale, allora, si adoperò per aggiungervi un pezzo totalmente indipendente dando origine a questa mini-suite in quattro quarti.
Per la quale, però, occorreva un testo lungo, narrativo, che variasse i propri colori al variare della melodia.
Valerio Negrini scrisse così i versi di "L'anno, il posto, l'ora".
"Parla di un pilota il cui aereo cade proprio mentre sta tornando a casa. Mentre precipita, pensa a casa sua, al bambino che sta dormendo, alla sua donna che gli sta preparando da mangiare.
In un attimo rivive tutta la sua vita".
Così lo racconta Red Canzian che in questo album, Parsifal, del 1973 (l'anno in cui si ambienta la storia del pilota) impugna per... (Continues)
L'anno è il settantatré.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Salvo Lo Galbo 2016/5/24 - 18:36
Blowin' in the Wind
ITALIANO [5] - Salvo Lo Galbo
Modestissi-missimo tentativo di traduzione metrica.
Ché, però, per quanto modesto, ho la presunzione di ritenere comunque più riuscito di quello del signor Rapetti Giulio.
E scusate, ma non ce la faccio a mettere prima il nome e poi il cognome.
Gli conferirebbe l'importanza contro la cui consistenza mi batto da una vita.
Ché, però, per quanto modesto, ho la presunzione di ritenere comunque più riuscito di quello del signor Rapetti Giulio.
E scusate, ma non ce la faccio a mettere prima il nome e poi il cognome.
Gli conferirebbe l'importanza contro la cui consistenza mi batto da una vita.
NEL VENTO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Salvo Lo Galbo 2016/5/24 - 16:27
Txoria Txori
Se fosse stata scritta nel '600, Txoria Txori avrebbe rappresentato un meraviglioso esemplare di Villanella alla Napoletana; certamente per la delicatezza della musica ma soprattutto per la caratteristica simbolicità/metaforicità delle parole.
La villanella si sviluppò all'incirca tra i secoli XIV e XV; musica "di città", dalle reminiscenze terrene ma dall'evoluzione colta. Nella villanella spesso e più che volentieri gli esseri umani ed i sentimenti assumono sembianze zoomorfe, frequentemente volatili, come nella nota "Vurria ca fosse ciaola" (vorrei essere uccello):
"Vurria ca fosse ciaola e che vulasse
a 'sta fenesta a dirte na parola
ma no ca me mettesse a la gajola (...)"
[Vorrei essere uccello e poter volare
a questa finestra a dirti una parola
ma non vorrei mi mettessi in gabbia]
Oppure ne "Lu Cardillo" (il canarino):
"Sto’ criscenno nu bello cardillo
quanta cose ca ll’aggia... (Continues)
La villanella si sviluppò all'incirca tra i secoli XIV e XV; musica "di città", dalle reminiscenze terrene ma dall'evoluzione colta. Nella villanella spesso e più che volentieri gli esseri umani ed i sentimenti assumono sembianze zoomorfe, frequentemente volatili, come nella nota "Vurria ca fosse ciaola" (vorrei essere uccello):
"Vurria ca fosse ciaola e che vulasse
a 'sta fenesta a dirte na parola
ma no ca me mettesse a la gajola (...)"
[Vorrei essere uccello e poter volare
a questa finestra a dirti una parola
ma non vorrei mi mettessi in gabbia]
Oppure ne "Lu Cardillo" (il canarino):
"Sto’ criscenno nu bello cardillo
quanta cose ca ll’aggia... (Continues)
Si l'avesse tagliato 'e scelle
(Continues)
(Continues)
Contributed by Kàrpathos 2016/5/23 - 20:09
Vanunu
2013
Everything Can Change
Mordechai Vanunu (in ebraico: מרדכי ואנונו, anche noto con il nome di battesimo cristiano John Crossman; Marrakech, 13 ottobre 1954) è un ex tecnico nucleare israeliano. Nato in Marocco da una famiglia ebraica ortodossa sefardita della città di Marrakech, emigrò in Israele con i parenti nel 1963. Nel 1986 rivelò al Sunday Times l'esistenza di un piano segreto di armamento nucleare da parte dello Stato di Israele, che all'epoca avrebbe posseduto 220 testate nucleari, tra 200 bombe atomiche più il materiale sufficiente per realizzare 20 bombe all'idrogeno. All'epoca lavorava alla centrale nucleare di Dimona, che ufficialmente doveva essere solo un luogo di produzione di energia nucleare a scopo civile. In seguito alle rivelazioni, agenti israeliani lo rapirono in Italia, lo drogarono e lo trasportarono in Israele, dove una corte lo processò in segreto con accuse di tradimento e spionaggio, condannandolo a 18 anni di prigionia.
Everything Can Change
Mordechai Vanunu (in ebraico: מרדכי ואנונו, anche noto con il nome di battesimo cristiano John Crossman; Marrakech, 13 ottobre 1954) è un ex tecnico nucleare israeliano. Nato in Marocco da una famiglia ebraica ortodossa sefardita della città di Marrakech, emigrò in Israele con i parenti nel 1963. Nel 1986 rivelò al Sunday Times l'esistenza di un piano segreto di armamento nucleare da parte dello Stato di Israele, che all'epoca avrebbe posseduto 220 testate nucleari, tra 200 bombe atomiche più il materiale sufficiente per realizzare 20 bombe all'idrogeno. All'epoca lavorava alla centrale nucleare di Dimona, che ufficialmente doveva essere solo un luogo di produzione di energia nucleare a scopo civile. In seguito alle rivelazioni, agenti israeliani lo rapirono in Italia, lo drogarono e lo trasportarono in Israele, dove una corte lo processò in segreto con accuse di tradimento e spionaggio, condannandolo a 18 anni di prigionia.
I was born in Marakesh and I thought life was good
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/5/23 - 18:58
Song Itineraries:
No Nukes
Free Abu Sakha
2016
Letter to My Landlord
Mohammad Abu Sakha è stato arrestato il 14 dicembre 2015 alle 4 circa mentre stava attraversando il posto di blocco militare Zaatara vicino a Nablus per andare a lavorare nel villaggio di Birzeit, vicino a Ramallah. Abu Sakha lavora come formatore e interprete presso la scuola di circo palestinese dal 2007. Era uno studente. È diventato un artista circense e un allenatore al circo nel 2011. Ha partecipato a molti spettacoli in Europa e negli Stati Uniti. Partecipa inoltre a numerose tournée in Palestina. Doveva partecipare a corsi di formazione fuori della Palestina nel mese di marzo e giugno 2016.
Un ordine di detenzione amministrativa di sei mesi è stato emesso contro Mohammad a partire dal 25 dicembre 2015 e termina il 13 giugno 2016. L’accusa militare afferma che Abu Sakha è attivo in un’organizzazione illegale secondo gli ordini militari di occupazione.... (Continues)
Letter to My Landlord
Mohammad Abu Sakha è stato arrestato il 14 dicembre 2015 alle 4 circa mentre stava attraversando il posto di blocco militare Zaatara vicino a Nablus per andare a lavorare nel villaggio di Birzeit, vicino a Ramallah. Abu Sakha lavora come formatore e interprete presso la scuola di circo palestinese dal 2007. Era uno studente. È diventato un artista circense e un allenatore al circo nel 2011. Ha partecipato a molti spettacoli in Europa e negli Stati Uniti. Partecipa inoltre a numerose tournée in Palestina. Doveva partecipare a corsi di formazione fuori della Palestina nel mese di marzo e giugno 2016.
Un ordine di detenzione amministrativa di sei mesi è stato emesso contro Mohammad a partire dal 25 dicembre 2015 e termina il 13 giugno 2016. L’accusa militare afferma che Abu Sakha è attivo in un’organizzazione illegale secondo gli ordini militari di occupazione.... (Continues)
He grew up in Jenin, where his neighbors lived and died
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/5/23 - 18:44
Song Itineraries:
From World Jails, The Palestinian Holocaust
Wardogs
Album: City Baby Attacked By Rats
Genere: UK '82
Anno: 1982
Genere: UK '82
Anno: 1982
We're a bunch of desperados
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ivan 2016/5/23 - 17:47
Atomic Garden
Album: Generator
Genere: Melodic Hardcore Punk
Anno: 1992
Genere: Melodic Hardcore Punk
Anno: 1992
Everybody wants to dance in a playpen
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ivan 2016/5/23 - 17:43
Generals
[1981]
Album: Leather, Bristles, Studs And Acne
Album: Leather, Bristles, Studs And Acne
This means war
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ivan 2016/5/22 - 23:12
Alternative
Album: Troops Of Tomorrow
Genere: UK '82
Anno: 1982
Genere: UK '82
Anno: 1982
Something's happened what's gone wrong
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ivan 2016/5/22 - 23:07
Soldier
Album: Send In The Marines!
Genere: Oi!
Anno: 1982
Genere: Oi!
Anno: 1982
Soldier soldier standing there
(Continues)
(Continues)
2016/5/22 - 22:58
Remembrance Day
Album: The Good, The Bad & The 4 Skins
Genere: Oi!
Anno: 1982
Genere: Oi!
Anno: 1982
Remember the fields all full of red
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ivan 2016/5/22 - 22:49
Song Itineraries:
Poppie: an Antiwar flower?
Systematic Execution
Un brano di death metal nella sua variante "brutal", che personalmente definirei piuttosto "brutta" e basta (ma purtoppo c'è a chi ci piace...)
Dal punto di vista testuale, non si tratta di CCG ma di una semplice descrizione, gelida e brutale (per l'appunto) di una qualsiasi guerra moderna.
Puro voyeurismo metallico. Inutile e penosa e fastidiosa.
L'ennesima cagata contribuita dal nostro anonymous.
Dal punto di vista testuale, non si tratta di CCG ma di una semplice descrizione, gelida e brutale (per l'appunto) di una qualsiasi guerra moderna.
Puro voyeurismo metallico. Inutile e penosa e fastidiosa.
L'ennesima cagata contribuita dal nostro anonymous.
Bernart Bartleby 2016/5/22 - 22:48
New War
Album: A Fistful Of... 4 Skins
Genere: Oi!
Anno: 1983
Genere: Oi!
Anno: 1983
Wear no colours, no quarter down
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ivan 2016/5/22 - 22:44
Senza frontiere
1987
Oasi
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)
Quando qualche figlio di Alberto da Giussano oggi ci dice "Ma che, Milano sta diventando Pretoria?", bisognerebbe rispondere "Ecco, appunto. Facciamo che non lo diventi!"
Oasi
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)
Quando qualche figlio di Alberto da Giussano oggi ci dice "Ma che, Milano sta diventando Pretoria?", bisognerebbe rispondere "Ecco, appunto. Facciamo che non lo diventi!"
Siete qui,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Salvo Lo Galbo 2016/5/22 - 22:05
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Atrocity Exhibition
Confermo che il primo verso è correttamente: "Asylums with doors open wide"...
Quanto alle interpretazioni, Heinrich ha sicuramente ragione: Ian Curtis soffriva di una forma abbastanza grave di epilessia e quella patologia, unitamente ai potenti farmaci che prendeva, contribuirono non poco a portarlo alla depressione e al suicidio. "La gente che paga per il divertimento di vedere il suo corpo contorcersi" non è che il pubblico che assiste all'esibizione dei Joy Division e alle particolari movenze di Ian Curtis, volte ad esorcizzare il suo male...
Ma ciò non toglie che la canzoni parli anche del "circenses", che spesso purtroppo si accompagna al "panem" per molta gente, e all'orrore ed al mare di sangue di cui è impregnata la Storia... La penultima strofa, in questo senso, è inequivocabile.
Quanto alle interpretazioni, Heinrich ha sicuramente ragione: Ian Curtis soffriva di una forma abbastanza grave di epilessia e quella patologia, unitamente ai potenti farmaci che prendeva, contribuirono non poco a portarlo alla depressione e al suicidio. "La gente che paga per il divertimento di vedere il suo corpo contorcersi" non è che il pubblico che assiste all'esibizione dei Joy Division e alle particolari movenze di Ian Curtis, volte ad esorcizzare il suo male...
Ma ciò non toglie che la canzoni parli anche del "circenses", che spesso purtroppo si accompagna al "panem" per molta gente, e all'orrore ed al mare di sangue di cui è impregnata la Storia... La penultima strofa, in questo senso, è inequivocabile.
Bernart Bartleby 2016/5/22 - 21:52
Il cielo è blu sopra le nuvole
Dall'album omonimo del 1992, il ventritreesimo dei Pooh.
Musica di Roby Facchinetti,
parole di Valerio Negrini
Musica di Roby Facchinetti,
parole di Valerio Negrini
Tu, ragazza con gli occhiali,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Salvo Lo Galbo 2016/5/22 - 21:51
Die For Me
nell'EP "TSOL" del 1981.
Album: Dance with Me (1981)
Album: Dance with Me (1981)
You never knew me
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ivan 2016/5/22 - 21:11
Superficial Love
Album: Live '91
Superficial love only for a fuck
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ivan 2016/5/22 - 21:04
World War III
dall'EP TSOL del 1981
Jimmy carter ran for President again
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ivan 2016/5/22 - 21:01
Il silenzio della colomba
[1996]
Album: Amici per sempre
Valerio Negrini è stata la voce, attraverso quei Pooh da lui stesso fondati quel 1966, di brani di una intensità poetica incommensurabile.
Per la personalità, l'immedesimazione, la profondità e tutto ciò che possiamo dire "la qualità" dei testi, quanto per la quantità; è davvero incredibile quanti siano stati i temi affrontati dalla penna di Negrini.
Di lui, purtroppo, non si sa moltissimo. Poco si sa delle sue letture, dei suoi riferiment. Le sue idee sulla società, sulla politica, sulla religione, sono palesi in tutti i suoi testi e non occorrono autoattestati per quelli.
È sempre rimasto il "quinto Pooh", il Pooh nell'ombra; quello che non calcava i palchi, che non si incipriava, che non troneggiava sotto i riflettori e nel fumo dei loro spettacolari concerti, e che non raccoglieva gli applausi, ma era un signore tracagnotto, con un vocino da cartone... (Continues)
Album: Amici per sempre
Valerio Negrini è stata la voce, attraverso quei Pooh da lui stesso fondati quel 1966, di brani di una intensità poetica incommensurabile.
Per la personalità, l'immedesimazione, la profondità e tutto ciò che possiamo dire "la qualità" dei testi, quanto per la quantità; è davvero incredibile quanti siano stati i temi affrontati dalla penna di Negrini.
Di lui, purtroppo, non si sa moltissimo. Poco si sa delle sue letture, dei suoi riferiment. Le sue idee sulla società, sulla politica, sulla religione, sono palesi in tutti i suoi testi e non occorrono autoattestati per quelli.
È sempre rimasto il "quinto Pooh", il Pooh nell'ombra; quello che non calcava i palchi, che non si incipriava, che non troneggiava sotto i riflettori e nel fumo dei loro spettacolari concerti, e che non raccoglieva gli applausi, ma era un signore tracagnotto, con un vocino da cartone... (Continues)
Ti chiederanno se li hai visti in faccia,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Salvo Lo Galbo 2016/5/22 - 11:58
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Ballad of CeCe McDonald
[2015]
Album : The Other Side
Album : The Other Side
There are a lot of white men in this world who turn out a lot like Dean
(Continues)
(Continues)
2016/5/22 - 10:09
Aleppo
Album :1939
When the bomb went off that killed your mother
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/5/22 - 09:44
The Golden Rule
[2016]
Veterans for Peace have fixed up the old Golden Rule boat that sailed to the Pacific in 1958 against nuclear testing, and nuclear weapons. The boat's back in action, the anti-nuke mission remains, and I wrote a song...
Albert was in Pearl Harbor, that's just where he happened to be
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/5/22 - 09:05
If You Bomb Somebody
[2017]
Album: Punk Baroque
Album: Punk Baroque
Terrorist attacks. They're always trying to figure out why someone would do that, while fastidiously ignoring the elephant in the living room. This song is about the elephant.
They haven't even started cleaning up the mess
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/5/22 - 09:01
Good-Bye Portland
[2016]
I've been writing a lot of songs on this subject, but here's another one. Gentrification, ethnic cleansing, chaos, genocide, whatever you want to call it. It's happening to Portland. Everybody's leaving aside from the baby millionaires. San Francisco, Seattle, New York City, Boston, now it's here. Welcome to cancerous growth. Welcome to rampant, uncontrolled capitalism. Welcome to America. Home to no one but the millionaires. The rest of us are just hanging on to the edges, being told we should be grateful that there was a bush growing on the side of the cliff that we could grab onto before going splat into the ravine.
I grew up in the suburbs, the ones where you do not stay
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/5/22 - 08:54
Kobane
[2015]
Album : The Other Side
Album : The Other Side
Since the risings started there are many tales you could tell
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/5/22 - 08:44
Song Itineraries:
From Kurdistan
L'Isola di Utopia
dal disco "Grande Raccordo Animale" (2015)
L'isola di Utopia è proprio quella di Thomas More, rivisitata secondo Appino. La canzone elenca una lista di cose in cui l'autore non crede e altre in cui invece crede, che ci trova assolutamente d'accordo.
L'isola di Utopia è proprio quella di Thomas More, rivisitata secondo Appino. La canzone elenca una lista di cose in cui l'autore non crede e altre in cui invece crede, che ci trova assolutamente d'accordo.
Non credo agli angeli
(Continues)
(Continues)
2016/5/21 - 22:58
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Parole e musica di Raimondo Minardi
Nell’album intitolato “Tra cielu e mari”
Testo trovato su Cultura siciliana, il sito curato da Nicolò La Perna. (La prima strofa, mancante, è stata trascritta all’ascolto da Bernart Bartleby)
“Un fiume di gente, a testa bassa, scorre lentamente davanti ai soldati...”