Generals
[1981]
Album: Leather, Bristles, Studs And Acne
Album: Leather, Bristles, Studs And Acne
This means war
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ivan 2016/5/22 - 23:12
Alternative
Album: Troops Of Tomorrow
Genere: UK '82
Anno: 1982
Genere: UK '82
Anno: 1982
Something's happened what's gone wrong
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ivan 2016/5/22 - 23:07
Soldier
Album: Send In The Marines!
Genere: Oi!
Anno: 1982
Genere: Oi!
Anno: 1982
Soldier soldier standing there
(Continues)
(Continues)
2016/5/22 - 22:58
Remembrance Day
Album: The Good, The Bad & The 4 Skins
Genere: Oi!
Anno: 1982
Genere: Oi!
Anno: 1982
Remember the fields all full of red
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ivan 2016/5/22 - 22:49
Song Itineraries:
Poppie: an Antiwar flower?
Systematic Execution
Un brano di death metal nella sua variante "brutal", che personalmente definirei piuttosto "brutta" e basta (ma purtoppo c'è a chi ci piace...)
Dal punto di vista testuale, non si tratta di CCG ma di una semplice descrizione, gelida e brutale (per l'appunto) di una qualsiasi guerra moderna.
Puro voyeurismo metallico. Inutile e penosa e fastidiosa.
L'ennesima cagata contribuita dal nostro anonymous.
Dal punto di vista testuale, non si tratta di CCG ma di una semplice descrizione, gelida e brutale (per l'appunto) di una qualsiasi guerra moderna.
Puro voyeurismo metallico. Inutile e penosa e fastidiosa.
L'ennesima cagata contribuita dal nostro anonymous.
Bernart Bartleby 2016/5/22 - 22:48
New War
Album: A Fistful Of... 4 Skins
Genere: Oi!
Anno: 1983
Genere: Oi!
Anno: 1983
Wear no colours, no quarter down
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ivan 2016/5/22 - 22:44
Senza frontiere
1987
Oasi
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)
Quando qualche figlio di Alberto da Giussano oggi ci dice "Ma che, Milano sta diventando Pretoria?", bisognerebbe rispondere "Ecco, appunto. Facciamo che non lo diventi!"
Oasi
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)
Quando qualche figlio di Alberto da Giussano oggi ci dice "Ma che, Milano sta diventando Pretoria?", bisognerebbe rispondere "Ecco, appunto. Facciamo che non lo diventi!"
Siete qui,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Salvo Lo Galbo 2016/5/22 - 22:05
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Il cielo è blu sopra le nuvole
Dall'album omonimo del 1992, il ventritreesimo dei Pooh.
Musica di Roby Facchinetti,
parole di Valerio Negrini
Musica di Roby Facchinetti,
parole di Valerio Negrini
Tu, ragazza con gli occhiali,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Salvo Lo Galbo 2016/5/22 - 21:51
Die For Me
nell'EP "TSOL" del 1981.
Album: Dance with Me (1981)
Album: Dance with Me (1981)
You never knew me
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ivan 2016/5/22 - 21:11
Superficial Love
Album: Live '91
Superficial love only for a fuck
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ivan 2016/5/22 - 21:04
World War III
dall'EP TSOL del 1981
Jimmy carter ran for President again
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ivan 2016/5/22 - 21:01
Il silenzio della colomba
[1996]
Album: Amici per sempre
Valerio Negrini è stata la voce, attraverso quei Pooh da lui stesso fondati quel 1966, di brani di una intensità poetica incommensurabile.
Per la personalità, l'immedesimazione, la profondità e tutto ciò che possiamo dire "la qualità" dei testi, quanto per la quantità; è davvero incredibile quanti siano stati i temi affrontati dalla penna di Negrini.
Di lui, purtroppo, non si sa moltissimo. Poco si sa delle sue letture, dei suoi riferiment. Le sue idee sulla società, sulla politica, sulla religione, sono palesi in tutti i suoi testi e non occorrono autoattestati per quelli.
È sempre rimasto il "quinto Pooh", il Pooh nell'ombra; quello che non calcava i palchi, che non si incipriava, che non troneggiava sotto i riflettori e nel fumo dei loro spettacolari concerti, e che non raccoglieva gli applausi, ma era un signore tracagnotto, con un vocino da cartone... (Continues)
Album: Amici per sempre
Valerio Negrini è stata la voce, attraverso quei Pooh da lui stesso fondati quel 1966, di brani di una intensità poetica incommensurabile.
Per la personalità, l'immedesimazione, la profondità e tutto ciò che possiamo dire "la qualità" dei testi, quanto per la quantità; è davvero incredibile quanti siano stati i temi affrontati dalla penna di Negrini.
Di lui, purtroppo, non si sa moltissimo. Poco si sa delle sue letture, dei suoi riferiment. Le sue idee sulla società, sulla politica, sulla religione, sono palesi in tutti i suoi testi e non occorrono autoattestati per quelli.
È sempre rimasto il "quinto Pooh", il Pooh nell'ombra; quello che non calcava i palchi, che non si incipriava, che non troneggiava sotto i riflettori e nel fumo dei loro spettacolari concerti, e che non raccoglieva gli applausi, ma era un signore tracagnotto, con un vocino da cartone... (Continues)
Ti chiederanno se li hai visti in faccia,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Salvo Lo Galbo 2016/5/22 - 11:58
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Ballad of CeCe McDonald
[2015]
Album : The Other Side
Album : The Other Side
There are a lot of white men in this world who turn out a lot like Dean
(Continues)
(Continues)
2016/5/22 - 10:09
Aleppo
Album :1939
When the bomb went off that killed your mother
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/5/22 - 09:44
The Golden Rule
[2016]
Veterans for Peace have fixed up the old Golden Rule boat that sailed to the Pacific in 1958 against nuclear testing, and nuclear weapons. The boat's back in action, the anti-nuke mission remains, and I wrote a song...
Albert was in Pearl Harbor, that's just where he happened to be
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/5/22 - 09:05
If You Bomb Somebody
[2017]
Album: Punk Baroque
Album: Punk Baroque
Terrorist attacks. They're always trying to figure out why someone would do that, while fastidiously ignoring the elephant in the living room. This song is about the elephant.
They haven't even started cleaning up the mess
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/5/22 - 09:01
Good-Bye Portland
[2016]
I've been writing a lot of songs on this subject, but here's another one. Gentrification, ethnic cleansing, chaos, genocide, whatever you want to call it. It's happening to Portland. Everybody's leaving aside from the baby millionaires. San Francisco, Seattle, New York City, Boston, now it's here. Welcome to cancerous growth. Welcome to rampant, uncontrolled capitalism. Welcome to America. Home to no one but the millionaires. The rest of us are just hanging on to the edges, being told we should be grateful that there was a bush growing on the side of the cliff that we could grab onto before going splat into the ravine.
I grew up in the suburbs, the ones where you do not stay
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/5/22 - 08:54
Kobane
[2015]
Album : The Other Side
Album : The Other Side
Since the risings started there are many tales you could tell
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/5/22 - 08:44
Song Itineraries:
From Kurdistan
L'Isola di Utopia
dal disco "Grande Raccordo Animale" (2015)
L'isola di Utopia è proprio quella di Thomas More, rivisitata secondo Appino. La canzone elenca una lista di cose in cui l'autore non crede e altre in cui invece crede, che ci trova assolutamente d'accordo.
L'isola di Utopia è proprio quella di Thomas More, rivisitata secondo Appino. La canzone elenca una lista di cose in cui l'autore non crede e altre in cui invece crede, che ci trova assolutamente d'accordo.
Non credo agli angeli
(Continues)
(Continues)
2016/5/21 - 22:58
Corso Regina Coeli
Anonymous
Potrebbe soltanto trattarsi di una delle strofe di Povero Matteotti
Infatti nel volume “Senti le rane che cantano - Canzoni e vissuti popolari della risaia”, a cura di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto (Donzelli, 2005), il testo completo di “Povero Matteotti”, così come cantato dal Coro delle mondine di Trino Vercellese nei primi anni 60, riporta anche quella strofa.
Infatti nel volume “Senti le rane che cantano - Canzoni e vissuti popolari della risaia”, a cura di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto (Donzelli, 2005), il testo completo di “Povero Matteotti”, così come cantato dal Coro delle mondine di Trino Vercellese nei primi anni 60, riporta anche quella strofa.
Bernart Bartleby 2016/5/20 - 13:14
Construção
A giudicare dalla risposta degli Admins, credo che il commento di Lucio del 30/8/2010 non sia stato ben inteso.
La poesia da lui proposta ha moltissimo a che vedere con la canzone di Chico Buarque. Infatti nel video il grande Nino Taranto interpreta una delle più intense poesie di Raffaele Viviani (1988-1950), attore di teatro, commediografo, compositore, poeta e scrittore nativo di Castellammare di Stabia.
“Fravecature” è del 1930 e come “Construção” è dedicata alle morti bianche, ieri come oggi così frequenti soprattutto in edilizia, specie dove diritti dei lavoratori e sicurezza dei cantieri sono espressioni del tutto insignificanti, sconosciute. Riprendo il testo in Napoletano e la sua traduzione italiana da La Poesia e lo Spirito
FRAVECATURE
All’acqua e a ‘o sole fràveca
cu na cucchiara ‘mmano,
pe’ ll’aria ‘ncopp’a n’anneto,
fore a nu quinto piano.
Nu pede miso fauzo,
nu muvimento... (Continues)
La poesia da lui proposta ha moltissimo a che vedere con la canzone di Chico Buarque. Infatti nel video il grande Nino Taranto interpreta una delle più intense poesie di Raffaele Viviani (1988-1950), attore di teatro, commediografo, compositore, poeta e scrittore nativo di Castellammare di Stabia.
“Fravecature” è del 1930 e come “Construção” è dedicata alle morti bianche, ieri come oggi così frequenti soprattutto in edilizia, specie dove diritti dei lavoratori e sicurezza dei cantieri sono espressioni del tutto insignificanti, sconosciute. Riprendo il testo in Napoletano e la sua traduzione italiana da La Poesia e lo Spirito
FRAVECATURE
All’acqua e a ‘o sole fràveca
cu na cucchiara ‘mmano,
pe’ ll’aria ‘ncopp’a n’anneto,
fore a nu quinto piano.
Nu pede miso fauzo,
nu muvimento... (Continues)
Bernart Bartleby 2016/5/20 - 10:25
Gladio
Finalmente pubblicata nel nuovo album Ostalghia (2016)
da mescalina.it
E’ vero che ne passa di acqua sotto i ponti. Mi sono imbattuito nei dischi di Davide Giromini nel 2009 - i tempi del progetto post-punk e anti-pop Re del noir (Ballate di fine comunismo, seguito poi da Ballate postmoderne) e sembra ieri. Cupe vampe di cripto-ideologia (di ultra-ideologia?) permeavano di loro anche Rivoluzioni sequestrate (2015), confermandomi tre cose: la poetica anarcoide-controtendente girominiana, il fatto che il Nostro non la (s)vende a buon prezzo, e infine che gli album dove la Storia incrocia senza retorica storie "padri e figli (...) bella ciao che partiamo" (per dirla alla De Gregori) sono album che valgono oro e la pena di ascoltare. Un`unica ombra, prossima a un retro-pensiero cupo come le vampe di cui sopra: per quanti altri cd ancora Davide Giromini potrà resistere così? Fino a quando gli... (Continues)
da mescalina.it
E’ vero che ne passa di acqua sotto i ponti. Mi sono imbattuito nei dischi di Davide Giromini nel 2009 - i tempi del progetto post-punk e anti-pop Re del noir (Ballate di fine comunismo, seguito poi da Ballate postmoderne) e sembra ieri. Cupe vampe di cripto-ideologia (di ultra-ideologia?) permeavano di loro anche Rivoluzioni sequestrate (2015), confermandomi tre cose: la poetica anarcoide-controtendente girominiana, il fatto che il Nostro non la (s)vende a buon prezzo, e infine che gli album dove la Storia incrocia senza retorica storie "padri e figli (...) bella ciao che partiamo" (per dirla alla De Gregori) sono album che valgono oro e la pena di ascoltare. Un`unica ombra, prossima a un retro-pensiero cupo come le vampe di cui sopra: per quanti altri cd ancora Davide Giromini potrà resistere così? Fino a quando gli... (Continues)
daniela -k.d.- 2016/5/19 - 22:14
New Day
Il webmastero gioca con il look, come vedo :)
E che venga il giorno nuovo, basta che il Buon Bono smette di ispirare certe cavolate citate poi dai ex presidenti della più grande (sic!) potenza mondiale.
Per quanto si dice è stato anche invitato di venire in Polonia per controllare di persona lo stato di povera democrazia da queste parti.
La domanda è se je va e cosa je sembrerà :=)
Ciao
E che venga il giorno nuovo, basta che il Buon Bono smette di ispirare certe cavolate citate poi dai ex presidenti della più grande (sic!) potenza mondiale.
Per quanto si dice è stato anche invitato di venire in Polonia per controllare di persona lo stato di povera democrazia da queste parti.
La domanda è se je va e cosa je sembrerà :=)
Ciao
krzyś 2016/5/19 - 22:12
Attila József: Anyám
Forse l’ultima poesia di Attila József, datata novembre 1937, pochi giorni prima del suo suicidio.
TALÁN ELTŰNÖK HIRTELEN...
Talán eltűnök hirtelen,
akár az erdőben a vadnyom.
Elpazaroltam mindenem,
amiről számot kéne adnom.
Már bimbós gyermek-testemet
szem-maró füstön száritottam.
Bánat szedi szét eszemet,
ha megtudom, mire jutottam.
Korán vájta belém fogát
a vágy, mely idegenbe tévedt.
Most rezge megbánás fog át:
várhattam volna még tiz évet.
Dacból se fogtam föl soha
értelmét az anyai szónak.
Majd árva lettem, mostoha
s kiröhögtem az oktatómat.
Ifjúságom, e zöld vadont
szabadnak hittem és öröknek
és most könnyezve hallgatom,
a száraz ágak hogy zörögnek.
Traduzione italiana di Agnes Preszler da Poesie, racconti e fiabe ungheresi
FORSE SPARIRÒ ALL'IMPROVVISO...
Forse sparirò d'improvviso,
come le impronte nel bosco.
Ho sperperato tutto ciò
di cui dovrei rendere... (Continues)
TALÁN ELTŰNÖK HIRTELEN...
Talán eltűnök hirtelen,
akár az erdőben a vadnyom.
Elpazaroltam mindenem,
amiről számot kéne adnom.
Már bimbós gyermek-testemet
szem-maró füstön száritottam.
Bánat szedi szét eszemet,
ha megtudom, mire jutottam.
Korán vájta belém fogát
a vágy, mely idegenbe tévedt.
Most rezge megbánás fog át:
várhattam volna még tiz évet.
Dacból se fogtam föl soha
értelmét az anyai szónak.
Majd árva lettem, mostoha
s kiröhögtem az oktatómat.
Ifjúságom, e zöld vadont
szabadnak hittem és öröknek
és most könnyezve hallgatom,
a száraz ágak hogy zörögnek.
Traduzione italiana di Agnes Preszler da Poesie, racconti e fiabe ungheresi
FORSE SPARIRÒ ALL'IMPROVVISO...
Forse sparirò d'improvviso,
come le impronte nel bosco.
Ho sperperato tutto ciò
di cui dovrei rendere... (Continues)
Bernart Bartleby 2016/5/19 - 14:18
Al fonte, al prato
[1614]
Musica di messer Giulio Caccini romano
Versi di Gabriello Chiabrera (1552-1638)
Aria a una voce
Le nuove musiche e nuova maniera di scriverle (Firenze 1614)
Per decreto emesso da Gaspardo della Notte, ovvero che sia Gaspard de la Nuyt, in data del XIX. del mese di Maggio dell'anno del Non-Signore MMXVI, la freschetta e leggiadra canzone la qual messer Giulio Caccini romano ancorché Fiorentino fattosi compose nell'anno MDCXIV è dichiarata principal canzone avversa ad onne tipo di Guerra &. Conflicto per sva stessa Natura e complessione addimente risplende vaga Luna ammezzata e si perfonde nell'Aere il profumo de li Gelsomini fioriti.
Et ella è canzone, cotesta, la quale exalta &. perfonde il Sonno di dolce satisfactione in una bella giornata della State, allietata da'l canto della Cicaletta, senza nulla fare e senza ancor più nulla pensare, abbandonandosi alla Lietezza... (Continues)
Musica di messer Giulio Caccini romano
Versi di Gabriello Chiabrera (1552-1638)
Aria a una voce
Le nuove musiche e nuova maniera di scriverle (Firenze 1614)
Per decreto emesso da Gaspardo della Notte, ovvero che sia Gaspard de la Nuyt, in data del XIX. del mese di Maggio dell'anno del Non-Signore MMXVI, la freschetta e leggiadra canzone la qual messer Giulio Caccini romano ancorché Fiorentino fattosi compose nell'anno MDCXIV è dichiarata principal canzone avversa ad onne tipo di Guerra &. Conflicto per sva stessa Natura e complessione addimente risplende vaga Luna ammezzata e si perfonde nell'Aere il profumo de li Gelsomini fioriti.
Et ella è canzone, cotesta, la quale exalta &. perfonde il Sonno di dolce satisfactione in una bella giornata della State, allietata da'l canto della Cicaletta, senza nulla fare e senza ancor più nulla pensare, abbandonandosi alla Lietezza... (Continues)
Al fonte, al prato,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gaspard de la Nuit 2016/5/19 - 01:14
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, From olden times: Songs against war, inside war, around war
Canzone contro la natura
dall'intervista di Pasolini a Ungaretti (1965)
PASOLINI Ungaretti, secondo lei esiste la normalità e la anormalità sessuale?
GIUSEPPE UNGARETTI Eh... senta, ogni uomo è fatto in un modo diverso... dico nella sua struttura fisica è fatto in un modo diverso, fatto anche in un modo diverso nella sua combinazione spirituale, no... quindi tutti gli uomini sono a loro modo anormali, tutti gli uomini sono in un certo senso in contrasto con la natura, e questo sino dal primo momento... sino dal primo momento: l'atto di civiltà, che è un atto di prepotenza umana sulla natura, è un atto contro natura.
PASOLINI Ungaretti, secondo lei esiste la normalità e la anormalità sessuale?
GIUSEPPE UNGARETTI Eh... senta, ogni uomo è fatto in un modo diverso... dico nella sua struttura fisica è fatto in un modo diverso, fatto anche in un modo diverso nella sua combinazione spirituale, no... quindi tutti gli uomini sono a loro modo anormali, tutti gli uomini sono in un certo senso in contrasto con la natura, e questo sino dal primo momento... sino dal primo momento: l'atto di civiltà, che è un atto di prepotenza umana sulla natura, è un atto contro natura.
2016/5/19 - 00:17
Piel scure
Testo di Luigi Maieron
Musica di Franco Giordani
Questa è la spiegazione fornita dall'autore del testo, Luigi Maieron : "E' una canzone sulla diversità. La pelle diversa di un venditore ambulante è sfiorata da fiocchi bianchi di neve. Pelle scura che viene dal caldo e che prova la carezza gelida della neve. Una diversità si esprime in modo tanto semplice da sembrare naturale".
Musica di Franco Giordani
Questa è la spiegazione fornita dall'autore del testo, Luigi Maieron : "E' una canzone sulla diversità. La pelle diversa di un venditore ambulante è sfiorata da fiocchi bianchi di neve. Pelle scura che viene dal caldo e che prova la carezza gelida della neve. Una diversità si esprime in modo tanto semplice da sembrare naturale".
Piel scure di puarte in puarte
(Continues)
(Continues)
Contributed by Franco Giordani 2016/5/18 - 18:48
Guerrero del Amor
Album: "Si Buscabas" (1984)
Te cambio una canción por el coraje,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lucone 2016/5/18 - 16:34
Inno del TTIP
[2016]
Sull'aria di "Ci vuole un fiore" di Sergio Endrigo
Cos’è il TTIP?
Quand’ero ragazzo io… c’era il Totip, si scommetteva sui cavalli
Ecco… il TTIP, come gioco, è simile. Solo che invece che sui brocchi… si scommette sui broccoli. Il TTIP è un trattato in discussione fra Europa e Stati Uniti per costruire un unico grande libero mercato… Si chiama Transatlantic Trade Investment Partnership 820 milioni di clienti.
Niente dazi… niente limiti al commercio… e regole uguali per tutti. Vabbé… detta così… non è male. E allora, perché è a rischio il nostro patrimonio agro-alimentare? Perché verremo invasi da cibo americano… da cose così…
Guarda che bello questo pollo. Non solo è bello… ma costa anche molto meno dei nostri. Ha un solo difetto. È trattato con la candeggina. … ma non bisogna mangiarlo, eh… bisogna usarlo per smacchiare le camicie.
Amore, mi sono macchiato di sugo… passami... (Continues)
Sull'aria di "Ci vuole un fiore" di Sergio Endrigo
Cos’è il TTIP?
Quand’ero ragazzo io… c’era il Totip, si scommetteva sui cavalli
Ecco… il TTIP, come gioco, è simile. Solo che invece che sui brocchi… si scommette sui broccoli. Il TTIP è un trattato in discussione fra Europa e Stati Uniti per costruire un unico grande libero mercato… Si chiama Transatlantic Trade Investment Partnership 820 milioni di clienti.
Niente dazi… niente limiti al commercio… e regole uguali per tutti. Vabbé… detta così… non è male. E allora, perché è a rischio il nostro patrimonio agro-alimentare? Perché verremo invasi da cibo americano… da cose così…
Guarda che bello questo pollo. Non solo è bello… ma costa anche molto meno dei nostri. Ha un solo difetto. È trattato con la candeggina. … ma non bisogna mangiarlo, eh… bisogna usarlo per smacchiare le camicie.
Amore, mi sono macchiato di sugo… passami... (Continues)
Per fare il Parmesan
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/5/18 - 16:14
The City of Soul
[1985]
Parole e musica di Bernie Lynch, chitarra e cori di questa pop band australiana.
Interpretata dalla splendida voce di Grace Knight, front girl degli Eurogliders e in seguito protagonista di una carriera solista che prosegue ancora oggi.
Nell’album intitolato “Absolutely” e, più recentemente (dopo l’immancabile reunion), in quello intitolato “Don't Eat the Daisies” (2015)
30 anni fa questo brano, dotato di un sound accattivante decisamente pop anni 80, passò molto nelle radio di tutto il mondo e in Australia l’album da cui è tratto rimase nelle classifiche per molti mesi. Una musica molto orecchiabile e ballabile che però accompagna un testo che parla di un episodio sconvolgente, di quando nel 1985 la polizia di Filadelfia, nell’intento di sgomberare una comune-squat dei MOVE - una piccola organizzazione, ma molto radicale ed armata, della galassia del Black Power - arrivò a bombardare... (Continues)
Parole e musica di Bernie Lynch, chitarra e cori di questa pop band australiana.
Interpretata dalla splendida voce di Grace Knight, front girl degli Eurogliders e in seguito protagonista di una carriera solista che prosegue ancora oggi.
Nell’album intitolato “Absolutely” e, più recentemente (dopo l’immancabile reunion), in quello intitolato “Don't Eat the Daisies” (2015)
30 anni fa questo brano, dotato di un sound accattivante decisamente pop anni 80, passò molto nelle radio di tutto il mondo e in Australia l’album da cui è tratto rimase nelle classifiche per molti mesi. Una musica molto orecchiabile e ballabile che però accompagna un testo che parla di un episodio sconvolgente, di quando nel 1985 la polizia di Filadelfia, nell’intento di sgomberare una comune-squat dei MOVE - una piccola organizzazione, ma molto radicale ed armata, della galassia del Black Power - arrivò a bombardare... (Continues)
The summer is hot, the nights are still cold
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/5/18 - 11:08
And What Shall You Say?
ENTÄ MITÄ SINÄ SANOT?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/5/18 - 09:59
Only Women Bleed
Man got woman to take his seed
(Continues)
(Continues)
2016/5/18 - 02:40
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Santa Ana's Foot Soldier
Dall'album "Texan gentleman, 2003"
Il fante dell'esercito di Santa Ana è un soldato messicano coscritto nelle milizie di Antonio de Padua María Severino López de Santa Anna y Pérez de Lebrón (noto come Santa Ana o Santana), feroce generale e più volte presidente del Messico nei primi decenni della sua indipendenza. La canzone è ambientata attorno al 1830, quando Santa Ana guidò una milizia per tentare sedare la rivolta indipendentista del Texas. L'esercito, formato di coscritti spesso a forza, indios ed ex carcerati era molto numeroso ma male equipaggiato, con uniformi troppo leggere per l'inverno texano e scarsità di cibo e rifornimenti. Nonostante alcune feroci stragi, fra cui quella successiva all'assedio della missione francescana di Alamo, nei pressi di San Antonio, alla fine i messicani furono sconfitti ed il Texas ottenne l'indipendenza, finendo poi per unirsi agli Stati Uniti. La canzone racconta l'indifferenza del soldato per la ribellione, la scarsa volontà di combattere ed il desiderio di tornare a casa quanto prima.
Il fante dell'esercito di Santa Ana è un soldato messicano coscritto nelle milizie di Antonio de Padua María Severino López de Santa Anna y Pérez de Lebrón (noto come Santa Ana o Santana), feroce generale e più volte presidente del Messico nei primi decenni della sua indipendenza. La canzone è ambientata attorno al 1830, quando Santa Ana guidò una milizia per tentare sedare la rivolta indipendentista del Texas. L'esercito, formato di coscritti spesso a forza, indios ed ex carcerati era molto numeroso ma male equipaggiato, con uniformi troppo leggere per l'inverno texano e scarsità di cibo e rifornimenti. Nonostante alcune feroci stragi, fra cui quella successiva all'assedio della missione francescana di Alamo, nei pressi di San Antonio, alla fine i messicani furono sconfitti ed il Texas ottenne l'indipendenza, finendo poi per unirsi agli Stati Uniti. La canzone racconta l'indifferenza del soldato per la ribellione, la scarsa volontà di combattere ed il desiderio di tornare a casa quanto prima.
We have traveled hard and far
(Continues)
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2016/5/17 - 23:55
Fimmine fimmine
Anonymous
La rielaborazione di Vinicio Capossela
dal disco "Canzoni della Cupa" (prima parte - Polvere)
La prima parte del disco è stata registrata nel 2003 e pubblicata nel 2016.
dal disco "Canzoni della Cupa" (prima parte - Polvere)
La prima parte del disco è stata registrata nel 2003 e pubblicata nel 2016.
FEMMINE… FEMMINE… FEMMINE…
(Continues)
(Continues)
2016/5/17 - 18:33
Spytaj milicjanta
[1983]
Scritta da Krzysztof Grabowski, batterista e percussionista di questa importante band hardcore polacca.
Musica di Robert "Robal" Matera, cantante e chitarrista
Uno dei primi brani dei Dezerter, presente nell’EP autoprodotto “Ku Przyszłości” (dal titolo del brano d’apertura) del 1983. Poi nell’LP d’esordio, “Underground Out of Poland”, inciso nel 1987 negli USA grazie all’interessamento di Joey "Shithead" Keithley, leader della punk band canadese D.O.A.. Prodotto dallo stesso Robert Matera per la fanzine di San Francisco Maximumrocknroll.
Questa ironica "Spytaj milicjanta”, insieme a Wojna Głupców, "Ku przyszłości" e "Szara rzeczywistość", furono i soli 4 di 12 brani che nei primi anni 80, agli esordi della band, si salvarono dalla censura del regime comunista... (fonte: en.wikipedia)
Scritta da Krzysztof Grabowski, batterista e percussionista di questa importante band hardcore polacca.
Musica di Robert "Robal" Matera, cantante e chitarrista
Uno dei primi brani dei Dezerter, presente nell’EP autoprodotto “Ku Przyszłości” (dal titolo del brano d’apertura) del 1983. Poi nell’LP d’esordio, “Underground Out of Poland”, inciso nel 1987 negli USA grazie all’interessamento di Joey "Shithead" Keithley, leader della punk band canadese D.O.A.. Prodotto dallo stesso Robert Matera per la fanzine di San Francisco Maximumrocknroll.
Questa ironica "Spytaj milicjanta”, insieme a Wojna Głupców, "Ku przyszłości" e "Szara rzeczywistość", furono i soli 4 di 12 brani che nei primi anni 80, agli esordi della band, si salvarono dalla censura del regime comunista... (fonte: en.wikipedia)
Która droga słuszna
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/5/17 - 16:22
Times Ain't Changed at All
Traduzione Italiana di DonQuijote82 (con l'ausilio della traduzione di The Times They Are A-Changin')
I TEMPI NON SONO CAMBIATI AFFATTO
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Contributed by dq82 2016/5/17 - 11:46
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