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Quando il fratello mio, partigiano

Anonymous
Quando il fratello mio, partigiano
[1944-45]
Testo trovato nel “Canzoniere partigiano 1944-1950” presente nella rivista “La Piva del Carner”, numero di aprile 2015.

La canzone venne intesa dal padre “canterino”, lui bambino, da Umberto Incerti Ugolotti, nativo di Pantano di Carpineti (RE), classe 1946. La registrazione data all’11 aprile 2015 ed è stata colta a lato dello stage formativo canoro promosso presso il Teatro Artigiano di Massenzatico (Reggio Emilia, la prima Casa del Popolo in Italia) dal Coro Selvatico di via Bligny assieme alle Cence Allegre. Il riferimento alle “montagne modenesi”, nel testo, può intendersi come un richiamo all’esperienza della Repubblica di Montefiorino (tra Modena e Reggio, territorio liberato che resistette dal 17 giugno al 1º agosto 1944, ndr), ove nell’estate 1944 confluirono in migliaia, in grande parte completamente disarmati. Il titolo della canzone, non avendola al momento reperita in alcun canzoniere partigiano, è tratto dalla strofa di apertura
(Nota da “La Piva del Carner” citata)
Quando il fratello mio, partigiano
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/28 - 21:28
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La canzone dei Garibaldini Reggiani

La canzone dei Garibaldini Reggiani
[1944]
Parole di Didimo Ferrari (1912-1959), antifascista, dirigente comunista, partigiano.
Su di una melodia popolare sovietica.
Testo trovato nel “Canzoniere partigiano 1944-1950” presente nella rivista “La Piva del Carner”, numero di aprile 2015.

... e così provo a restituire dignità al Partigiano Reggiano vituperato da Zucchero nella sua - a mio avviso - orrenda canzone...

Durante il regime fascista Didimo Ferrari si fece 10 anni tra galera e confino, poi nel 1944 entrò nella Resistenza col nome di battaglia di “Eros”e fu nominato commissario di guerra delle formazioni partigiane reggiane. Nel dopoguerra divenne presidente dell’ANPI di Reggio Emilia e nel 1950 fu accusato dell’omicidio, avvenuto subito dopo la Liberazione, dell’ingegnere Arnaldo Vischi, già direttore delle Officine Meccaniche Reggiane. Didimo Ferrari trascorse 5 anni in latitanza, fino all’aministia. Morì prematuramente... (Continues)
Ben per vent’anni il fascismo ha sfruttato
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/28 - 21:03
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El enemigo brutal

El enemigo brutal
[1891]
Versi di José Julián Martí Pérez (1853-1895), poeta, scrittore, giornalista, fondatore del Partido Revolucionario Cubano e protagonista della guerra d’indipendenza contro gli spagnoli, nel corso della quale venne ucciso.
Nella raccolta del 1891 intitolata “Versos sencillos”, quella che si apre con i versi che alcuni decenni dopo divennero la base della famosissima e bellissima Guantanamera
Musica di Pablo Milanés, nel suo album “Versos de José Martí” del 1974.
El enemigo brutal
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/28 - 18:03
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Banquete de tiranos

Banquete de tiranos
Versi di José Julián Martí Pérez (1853-1895), poeta, scrittore, giornalista, fondatore del Partido Revolucionario Cubano e protagonista della guerra d’indipendenza contro gli spagnoli, nel corso della quale venne ucciso.
Nella raccolta di poesie scritte tra il 1878 ed il 1882, intitolata “Versos libres”.
Musica di Pablo Milanés, nel suo album “Versos de José Martí” del 1974.
Hay una raza vil de hombres tenaces
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/28 - 17:53

El rayo surca, sangriento

El rayo surca, sangriento
[1891]
Versi di José Julián Martí Pérez (1853-1895), poeta, scrittore, giornalista, fondatore del Partido Revolucionario Cubano e protagonista della guerra d’indipendenza contro gli spagnoli, nel corso della quale venne ucciso.
Nella raccolta del 1891 intitolata “Versos sencillos”, quella che si apre con i versi che alcuni decenni dopo divennero la base della famosissima e bellissima Guantanamera
Musica di Pablo Milanés, una canzone che doveva essere inclusa nel suo album “Versos de José Martí” del 1974 ma che venne pubblicata solo come singolo.
El rayo surca, sangriento,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/28 - 17:42
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Times a-Getting Hard

Times a-Getting Hard
[1955]
Scritta da Lee Hays (1914-1981) a partire da una canzone popolare americana il cui ritornello (“Take my true love by the hand
...”) è riportato da Carl Sandburg nella sua raccolta “The American Songbag”, pubblicata nel 1927.
In vari dischi di Pete Seeger, a cominciare da “Pete Seeger at the Village Gate with Memphis Slim and Willie Dixon” pubblicato dalla Folkways Records nel 1959.
In seguito molte versioni del brano furono offerte da altri artisti, come Lonnie Donegan e The Limeliters.
Times are getting hard, boys
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/28 - 16:24

U’ suldat’

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U’ suldat’
Testo tratto da “Calitri. Canti popolari” (1983), a cura di A. Raffaele Salvante, un’opera piuttosto corposa, con tanto di traduzioni in italiano e completa di note interpretative, basata in gran parte sulle precedenti ricerche del Prof. Vito Acocella (1883-1968), sacerdote, insegnante e storico, studioso delle tradizioni popolari irpine.

“Molti di questi canti, almeno i più antichi, sono nati da una cultura di sudditanza, di soprusi, in un quadro di rapporti sociali feudali o semifeudali, di una popolazione irretita dal timore reverenziale verso la classe dominante, prostrata dalla prepotenza signorile, avvilita dalla povertà, dal dolore, dalla sofferenza, e schiacciata da ogni sorta di balzelli.” (A. Raffaele Salvante nell’introduzione alla raccolta da lui curata)

Si tratta qui di un coacervo di strofe contro la coscrizione militare e la naja, tutte infiorettate da maledizioni dirette... (Continues)
N’ pozza maj fa juorn’
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/28 - 14:12

Eia f’rnuta la schiavitù

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Eia f’rnuta la schiavitù
Testo tratto da “Calitri. Canti popolari” (1983), a cura di A. Raffaele Salvante, un’opera piuttosto corposa, con tanto di traduzioni in italiano e completa di note interpretative, basata in gran parte sulle precedenti ricerche del Prof. Vito Acocella (1883-1968), sacerdote, insegnante e storico, studioso delle tradizioni popolari irpine.

“Molti di questi canti, almeno i più antichi, sono nati da una cultura di sudditanza, di soprusi, in un quadro di rapporti sociali feudali o semifeudali, di una popolazione irretita dal timore reverenziale verso la classe dominante, prostrata dalla prepotenza signorile, avvilita dalla povertà, dal dolore, dalla sofferenza, e schiacciata da ogni sorta di balzelli.” (A. Raffaele Salvante nell’introduzione alla raccolta da lui curata)

Si tratta qui di un coacervo di strofe di protesta risalenti ad epoche diverse, come dimostrano i riferimenti a Zampaglione,... (Continues)
E forza uagliù,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/28 - 12:28
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Εργατική συμφωνία

Εργατική συμφωνία
Ergatikí symfonía
[1976]
Στίχοι: Γιώργος Σκούρτης
(με αφορμή το θεατρικό έργο "H απεργία")
Μουσική: Δήμος Μούτσης
Ερμηνεία: 'Αλκηστις Πρωτοψάλτη, Χαράλαμπος Γαργανουράκης, Δήμος Μούτσης, Χορωδία
Columbia 70804

Testi: Giorgos Skourtis
(per l'opera teatrale "Η απεργία" [Lo sciopero]
Musica: Dimos Moutsis
Interpreti: Alkistis Protopsalti, Haralambos Garganourakis, Dimos Moutsis, Coro
Columbia 70804


Η ΕΡΓΑΤΙΚΗ ΣΥΜΦΩΝΙΑ ΤΟΥ ΔΗΜΟΥ ΜΟΥΤΣΗ

Τα πρώτα χρόνια της μεταπολίτευσης βρίσκουν τον Δήμο Μούτση να προσπαθεί να διαφοροποιήσει το συνθετικό του προφίλ που είχε διαμορφωθεί και καθιερωθεί από το δεύτερο μισό της δεκαετίας του ’60 κι ως τις αρχές εκείνης του ’70. Έτσι, από τα «ελαφρολαϊκά» και «κανταδόρικα» τραγούδια των προηγούμενων ετών, περνάει σε νέες αναζητήσεις κι επιχειρεί μια «ηλεκτρονική» προσέγγιση των μουσικών του πονημάτων. Έτσι, αυτό που εν σπέρματι διακρίνουμε στον «Άγιο... (Continues)

(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2016/4/26 - 23:45
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Como los peces

Como los peces
(1995)

La fine dell'Unione Sovietica rappresentò per Cuba una vera propria catastrofe. L'economia dell'isola, limitata dall'embargo imposto dagli Stati Uniti, dipendeva quasi esclusivamente dall'esportazione dello zucchero nel paese alleato comunista. Se negli anni '80 la Rivoluzione era riuscita a garantire un livello di relativo benessere al popolo cubano (ancora oggi ho sentito parlare degli anni '80 come di un "paradiso terrestre" in cui non mancava niente e la gente era più solidale e unita) gli anni '90 sprofondarono la popolazione dell'isola in un inferno. Il governo socialista, trovatosi completamente isolato internazionalmente e impreparato a gestire un'economia completamente paralizzata (zero esportazioni e zero importazioni), inaugurò una nuova politica chiamata eufemisticamente "periodo especial", segnato dallo slogan "Cuba contra todos". Come in guerra.

Il prezzo della monocultura,... (Continues)
Las iglesias hablan de la salvación
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2016/4/26 - 22:32
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Mediterraneo coast to coast

Mediterraneo coast to coast
[2016]

Album : Il lato ruvido
Fratello, giù il coltello!
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/4/26 - 11:51
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Παναγιά μου, παναγιά μου

Παναγιά μου, παναγιά μου
Panagiá mou, panagiá mou
[1976]
Στίχοι: Μιχάλης Φωτιάδης
Μουσική: Μαρίζα Κωχ
Testo: Mihalis Fotiadis
Musica: Mariza Koch

Παναγιά μου, παναγιά μου (“Madonna mia, Madonna mia”) è la canzone che rappresentò la Grecia all'Eurofestival della Canzone del 1976, che si svolse all'Aia nei Paesi Bassi. La canzone era stata composta personalmente da Mariza Koch su versi di Mihalis Fotiadis; l'orchestra era diretta da Mihalis Rozakis. Fu la seconda canzone greca ad essere presentata all'Eurofestival, istituito nel 1974; la Grecia non aveva preso parte alla seconda edizione, quella del 1975, come protesta per la presenza della Turchia e per l'invasione turca di Cipro del luglio 1974 in seguito al tentativo di annessione dell'isola alla Grecia risoltosi in un disastro e nell'occupazione (tuttora perdurante) della parte settentrionale di Cipro (la “Repubblica Turca di Cipro del Nord” riconosciuta... (Continues)
Κάμπος γεμάτος πορτοκάλια, όι όι, μάνα μου!
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2016/4/26 - 10:41
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Indian Man

Indian Man
Indian man
(Continues)
2016/4/26 - 03:24
Song Itineraries: Native American Genocide
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Gde si

Gde si
[1993]
Scritta da Momčilo “Bajaga” Bajagić
Written by Momčilo “Bajaga” Bajagić
Album: Muzika na struju

L'anno di pubblicazione dell'album Muzika na struju (“Musica elettrica”) del gruppo Bajaga i Instruktori (formato da Momčilo “Bajaga” Bajagić, già membro dei famosissimi Riblja Čorba) è il 1993; e quando si dice “1993” in Serbia e in tutta la ex Jugoslavia, si può bene immaginare quale possa essere stato il leitmotiv dell'album. Contiene infatti almeno tre canzoni chiaramente contro la guerra, Golubica, Ovo je Balkan e questa Gde si. Ma dove sarà "Dio"? Dall'altra parte del fiume, ovvero "a centinaia di chilometri lontano", Dio se n'è andato. Paure, terrori, grida nella notte. Persone, luoghi e cose amate che bruciano, sempre nella notte; la notte dei giorni bui uno dietro l'altro, senza interruzione. Niente e nessuno sarà più lo stesso, soprattutto dentro in testa; una precisa sensazione... (Continues)
Stotine kilometara daleko od mene
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/4/25 - 21:47
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's
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Ovo je Balkan

Ovo je Balkan
[1993]
Scritta da Momčilo “Bajaga” Bajagić
Written by Momčilo “Bajaga” Bajagić
Album: Muzika na struju

L'anno di pubblicazione dell'album Muzika na struju (“Musica elettrica”) del gruppo Bajaga i Instruktori (formato da Momčilo “Bajaga” Bajagić, già membro dei famosissimi Riblja Čorba) è il 1993; e quando si dice “1993” in Serbia e in tutta la ex Jugoslavia, si può bene immaginare quale possa essere stato il leitmotiv dell'album. Contiene infatti almeno tre canzoni chiaramente contro la guerra, Golubica, Gde si e questa Ovo je Balkan che, in pochi versi, tenta di dire che cosa sono i Balcani (che in serbo è un “Balcano” solo, dato che il nome è al singolare). Una “terra di sogno” o “di sonno”, sfruttando il doppio senso del termine serbo san. Terra meravigliosa e incomprensibile al mondo intero, dove ogni cinquant'anni scoppia la guerra. Terra dove ognuno può essere nemico e fratello; e, aggiungiamo noialtri, non di rado nemico e fratello al tempo stesso. Terra dove il bene e il male sembrano inestricabili. [RV]
Ovo je ovde Balkan,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/4/25 - 20:30
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's
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Fayette County

Fayette County
[1960-61]
Parole e musica di Agnes “Sis” Cunningham, cantautrice e fondatrice nel 1962 - insieme al marito Gordon Friesen - del Broadside Magazine.
Interpretata da Pete Seeger in molti suoi dischi, a partire da “Gazette, Vol. 2” del 1961
L’autrice ne incise una sua versione nel disco “Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown” pubblicato nel 1976 dalla Folkways Records.



“Fayette County in Tennessee in the winter of 1960-61 was where the Black people made their first modern militant stand for the right to register and vote. It was the beginning of a long and bitter struggle which now finds millions of Blacks enrolled and voting in the once all-white Southern polls.” (dalle note presenti in “Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown”)

Fayette County fu soprannominata “Tent City” perchè quando i neri, molti dei quali sharecroppers (braccianti), cominciarono a lottare per ottenere il diritto di voto,... (Continues)
In the County called Fayette in the State of Tennessee
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/25 - 18:23
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United States of Division

United States of Division
Non ho mai nascosto la mia insofferenza per questo signore, che chiamavo a dileggio il vaffinato con la evve moscia.
Ventun aprile duemilasedici: pareva un'influenzina, e invece addio vaffinato.
Io non sto con Oriana 2016/4/21 - 21:33
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Dialogo telefonico fra Bush e Berlusconi (Lu nanettu ridi ridi)

Dialogo telefonico fra Bush e Berlusconi (Lu nanettu ridi ridi)
Grazie, Giorgio
Fortunato Sindoni 2016/4/21 - 14:12
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Povera patria

Povera patria
Povira patria - Versione liberamente ispirata in siciliano di Carlo Muratori

[2015]
Album : Sale

Povira patria!
(Continues)
Contributed by Adriana 2016/4/20 - 13:30
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Lontano lontano '44

Lontano lontano '44

FRATELLO MIO, RIPOSA
Fratello mio riposa,
dormi vicino a me,
la liberta di vivere,
ora io so cos'e

Hai regalato al campo,
questa tua gioventù,
hai regalato al mondo,
certo, qualcosa in più

Addio fratello, ma ricordati
lontano cantano la libertà,
tu sai, quel canto brucia l'anima,
dei cuori semplici, non ha pietà,
libertà, libertà, già finita

Fratello mio riposa,
dormi vicino a me,
la liberta di vivere,
ora io so cos'è.

(tratta dal disco citato)

gianfranco 2016/4/20 - 10:23
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U2: One

U2: One
Date un'occhiata anche alla mia traduzione.

(Oblomov)

Senz'altro e con piacere. Possiamo anche inserire la tua traduzione nella pagina? Grazie! [CCG/AWS Staff]
2016/4/20 - 07:11
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Those Three Are On My Mind

Those Three Are On My Mind
My Mother in law wrote the lyrics to this song...Pete wrote the music. Her name was Frances Fink Taylor.
May they both rest in peace.
Robb 2016/4/20 - 02:09

Transport

Transport
Chanson allemande – Transport – Manfred Greiffenhagen – 1944
Composée pendant son séjour à Theresienstadt,
Texte de Manfred Greiffenhagen.

Manfred Greiffenhagen (1896-1945), carbarettiste berlinois, juif allemand, comme la majorité des Juifs prisonniers à Theresienstadt (dont environ 145.000 sont morts : 35.000 sur place et 90.000 en divers camps d’extermination), fut transféré à Auschwitz par un des derniers « transport ». Il mourut – assassiné – au camp de Dachau en janvier 1945.
TRANSPORT
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/4/19 - 17:00
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Italiella

Italiella
ITALIELLA
(Continues)
Contributed by Saponara Leonardo 2016/4/18 - 22:25
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Weapons of War

Weapons of War
To Whom it may concern,

Thanks for posting my song Weapons of War and supporting peace!

If you can put this purchase info on the webpage with my song 'Weapons of War " it will help me to support my cause for peace, love and music.

My song Weapons of War is on my Mountain CD, you can purchase and hear the Mountain Cd at:

http://tonynatale.bandcamp.com/album/m... or at www.tonynatale.com

Soon I will have a new Cd to be released, to be announced!

Peace, Tony Natale
Tony Natale 2016/4/18 - 13:46
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A greva di i pialinchi

A greva di i pialinchi
Buon giorno signor Venturi, sono a commentare il suo blog per chiederle se fosse possibile avere il suo contatto per avere informazioni in merito al dialetto Bonifacino e le sue origini per un approfondimento di studi linguistici
Sono ad estendere la richiesta anche al sig. Canonici qualora dovesse leggere il commento.
Con infinita gratitudine per lo sforzo che fate per mantenere viva questa lingua!
(simona)

Carissima Simona, per quel che mi riguarda può contattarmi presso la mia casella di posta (k.riccardo@gmail.com) o a quella del sito (info@antiwarsongs.org). Un saluto e un ringraziamento per le sue belle parole! [RV]
2016/4/18 - 09:56
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Zombie di tutto il mondo unitevi

Zombie di tutto il mondo unitevi
Chanson italienne – Zombie di tutto il mondo unitevi – Gianfranco Manfredi – 1977
Avec Ricky Gianco



Dialogue maïeutique

Ah, Lucien l’âne mon ami, je viens e faire une version française d’une canzone qui porte le titre étourdissant : « ZOMBIES DE TOUS LES PAYS, UNISSEZ-VOUS ! », qui sans aucun doute va t’étonner ou t’enthousiasmer, je ne sais. Moi, à le lire, j’exultais autant que lorsque j’avais trouvé « Fanatiques de tous les pays, calmez-vous ! ». C’est une chanson étrange et plus étrange encore est l’histoire qu’elle raconte et la façon dont elle la raconte.

Il me semble, dit Lucien l’âne un peu pantois. Rien qu’à son titre, elle me paraît véritablement intrigante. C’est un titre qui entremêle deux mondes qui ordinairement ne se rencontrent pas : celui des zombies qui relève du fantastique et celui des prolétaires qui relève plus du politique.

Mais comme tu t’en apercevras, Lucien... (Continues)
ZOMBIES DE TOUS LES PAYS, UNISSEZ-VOUS !
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/4/17 - 23:42
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قتلوا جميع الناس

HANNO UCCISO TUTTI (A VITTORIO ARRIGONI)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/4/16 - 08:58
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Un giorno si paga (Occhiali da sole)

Un giorno si paga (Occhiali da sole)
Hey ragazzo tu di poche parole,
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2016/4/16 - 03:36
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Krieg dem Kriege

Krieg dem Kriege
Chanson allemande – Krieg dem Kriege – Texte de Theobald Tiger, alias Kurt Tucholsky – 13-06-1919



Le plus fameux poème contre la guerre de Kurt Tucholsky, qui volontairement (et pas par hasard, les deux se connaissaient et militèrent ensemble dans les rangs de l’anarchisme allemand), porte le même titre que la collection photographique de Ernst Friedrich contre les horreurs de la guerre.

« Guerre à la Guerre ! » est un titre des plus nets, des plus explicites qui soit, un cri que Theobald Tiger, alias Kurt Tucholsky lance en 1919. On l’a entendu depuis à de multiples occasions et il servira encore à l’édification des enfants et des jeunes de tous les pays.

Et ce serait une bonne chose, dit Lucien l’âne sentencieusement. Ç calmerait peut-être les ardeurs de certains ou mieux encore, les conduirait à penser le monde en des termes moins bellicistes.

Oui, un cri si généreux parle au cœur... (Continues)
GUERRE À LA GUERRE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/4/14 - 22:14
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Totentanz 1916

Totentanz 1916
Chanson allemande – Totentanz 1916 – Hugo Ball



Comme certainement tu le sais, Lucien l’âne mon ami, les danses macabres, qui sont les danses des morts, traversent l’histoire d’aussi longtemps qu’on s’en souvienne. Et peut-être même en as-tu déjà vues ?

J’en ai vu énormément en peinture et en gravure ; il y a même peut-être des sculptures, mais je n’en ai pas rencontrées. Si j’ai bien compris leur usage, elles servaient souvent à conjurer les destins effroyables et infernaux ou à les représenter pour impressionner les vivants.Mais n'avais-tu pas déjà établi une version française d'une Totentanz ?

C’est bien cela. Il s'agissait de la Danse Macabre en Flandre Flandrischer Totentanz, postérieure d'un an à celle-ci. J’ajouterais cependant que les danses macabres ont quelquefois pris la forme de chanson. Et c’est le cas de celle qui nous échoit d’aujourd’hui. La particularité, c’est qu’il... (Continues)
DANSE MACABRE 1916
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/4/13 - 23:13
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Campagna

Campagna
adamodonati@gmail.com grazie per la canzone...suono la chitarra e vorrei chiedervi se potete scrivere anche gli accordi....vi ringrazio con affetto.
2016/4/13 - 18:56
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Wounded Knee

Wounded Knee
WOUNDED KNEE (GINOCCHIO FERITO)
(Continues)
Contributed by Lela Mee 2016/4/13 - 18:49
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You'll Be a Man

You'll Be a Man
SARAI UN UOMO
(Continues)
Contributed by Lela Mee 2016/4/13 - 17:55
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Il testamento di Tito

Il testamento di Tito
Sentita solo oggi la versione dei Modena City Ramblers.
Mi dispiace ma non ci siamo.
Sette minuti di compitino ad uso del signor Belotti, con sezione ritmica eroica e perepepè fuori posto.
Faber si sarà rivoltato nella tomba.
Io non sto con Oriana 2016/4/13 - 17:00
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Тaмо дaлеко / Tamo daleko

Тaмо дaлеко / Tamo daleko
Ecco la canzone di Goran Bregović, cantata da Grigoris Dalaras, sulla melodia di Tamo Daleko (le parole invece sono di Haris Katsimihas). Il titolo è Ένα τραγούδι για την Ελένη F.
Invio il rimando al sito stixoi.info, su cui ho trovato testo e traduzione inglese.

EΝΑ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΓΙΑ ΤΗΝ ΕΛΕΝΗ F.
(Continues)
Contributed by Giulia Taccagni 2016/4/13 - 16:50
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Er soudarded zo gùisket é ru [Ar soudarded zo gwisket e ruz]

Max Ar Fur
Er soudarded zo gùisket é ru [Ar soudarded zo gwisket e ruz]
Gweltaz Ar Fur interpreta la canzone al Cornouaille Festival Quimper (2010)
Gweltaz Ar Fur performing the Song at Cornouaille Festival Quimper (2010)


Richard Gwenndour 2016/4/13 - 16:41
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Mi' padre [Mio padre è morto a 18 anni partigiano]

Mi' padre [Mio padre è morto a 18 anni partigiano]
sapete se esiste una versione in inglese o in tedesco di questo testo?
grazie
louisa e 2016/4/13 - 16:06
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Finestre di dolore

Finestre di dolore
Tre strofe, tre ambienti diversi: nella prima, gli apostoli (il lui con la mano alla bottiglia che fa discorsi da pazzo è il Cristo), nella seconda Anna Frank, e nella terza infine dei soldati della prima guerra mondiale.
Vito Vita 2016/4/13 - 03:39
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Spiro Agnew

Spiro Agnew
Ho questa canzone, ascoltandola il verso non è ''Pietro Germi, i calabresi, Mauro Ferri e Cianciminoìì, ma ''Pietro Germi, Calabresi, Mauro Ferri e Ciancimino'', citando ovviamente il commissario.
Vito Vita 2016/4/13 - 03:34
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Citazione da George L. Jackson

Citazione da George L. Jackson
Bob Dylan scrisse una canzone per George Jackson, pubblicata anche su 45 giri (in due versioni, in un lato elettrica e nell'altro acustica, solo voce e chitarra).
Vito Vita 2016/4/13 - 03:12
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Delenda Carthago

Delenda Carthago
La segunda parte, é Haendel e non la elegia di Properzio
(Alberto Barlocci)

Carissimo Alberto, ti segnaliamo che l'attribuzione a Haendel della seconda metà della parte in latino era già stata fatta presente. Saluti! [CCG/AWS Staff]
2016/4/13 - 00:14
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Images

Images
IMMAGINI
(Continues)
Contributed by Lela Mee 2016/4/12 - 22:40
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La guerra de las galaxias

La guerra de las galaxias
12 aprile 2016 17:07
LA GUERRA DELLE GALASSIE
(Continues)
2016/4/12 - 17:06
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La gran guerra

La gran guerra
12 aprile 2016 16:58
LA GRANDE GUERRA
(Continues)
2016/4/12 - 16:58
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Mio fratello che guardi il mondo

Mio fratello che guardi il mondo
Brano minimale ma profondo. La versione live con pianoforte, voce e una chitarra con venature jazz è superba. Come sempre Fossati si rivela un gigante raffinato e colto, precursore su temi sempre attualissimi.
Paolo RosazzaP 2016/4/11 - 23:44
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Nuclear

Nuclear
Concordo.
Andrea 2016/4/10 - 23:45




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