Quando il fratello mio, partigiano
Anonymous
Quando il fratello mio, partigiano
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/28 - 21:28
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
La canzone dei Garibaldini Reggiani
[1944]
Parole di Didimo Ferrari (1912-1959), antifascista, dirigente comunista, partigiano.
Su di una melodia popolare sovietica.
Testo trovato nel “Canzoniere partigiano 1944-1950” presente nella rivista “La Piva del Carner”, numero di aprile 2015.
... e così provo a restituire dignità al Partigiano Reggiano vituperato da Zucchero nella sua - a mio avviso - orrenda canzone...
Durante il regime fascista Didimo Ferrari si fece 10 anni tra galera e confino, poi nel 1944 entrò nella Resistenza col nome di battaglia di “Eros”e fu nominato commissario di guerra delle formazioni partigiane reggiane. Nel dopoguerra divenne presidente dell’ANPI di Reggio Emilia e nel 1950 fu accusato dell’omicidio, avvenuto subito dopo la Liberazione, dell’ingegnere Arnaldo Vischi, già direttore delle Officine Meccaniche Reggiane. Didimo Ferrari trascorse 5 anni in latitanza, fino all’aministia. Morì prematuramente... (Continues)
Parole di Didimo Ferrari (1912-1959), antifascista, dirigente comunista, partigiano.
Su di una melodia popolare sovietica.
Testo trovato nel “Canzoniere partigiano 1944-1950” presente nella rivista “La Piva del Carner”, numero di aprile 2015.
... e così provo a restituire dignità al Partigiano Reggiano vituperato da Zucchero nella sua - a mio avviso - orrenda canzone...
Durante il regime fascista Didimo Ferrari si fece 10 anni tra galera e confino, poi nel 1944 entrò nella Resistenza col nome di battaglia di “Eros”e fu nominato commissario di guerra delle formazioni partigiane reggiane. Nel dopoguerra divenne presidente dell’ANPI di Reggio Emilia e nel 1950 fu accusato dell’omicidio, avvenuto subito dopo la Liberazione, dell’ingegnere Arnaldo Vischi, già direttore delle Officine Meccaniche Reggiane. Didimo Ferrari trascorse 5 anni in latitanza, fino all’aministia. Morì prematuramente... (Continues)
Ben per vent’anni il fascismo ha sfruttato
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/28 - 21:03
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Lancastria
se qualcuno è interessato all'argomento:
http://www.lelancastria.com
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Flavio Poltronieri 2016/4/28 - 18:54
El enemigo brutal
[1891]
Versi di José Julián Martí Pérez (1853-1895), poeta, scrittore, giornalista, fondatore del Partido Revolucionario Cubano e protagonista della guerra d’indipendenza contro gli spagnoli, nel corso della quale venne ucciso.
Nella raccolta del 1891 intitolata “Versos sencillos”, quella che si apre con i versi che alcuni decenni dopo divennero la base della famosissima e bellissima Guantanamera
Musica di Pablo Milanés, nel suo album “Versos de José Martí” del 1974.
Versi di José Julián Martí Pérez (1853-1895), poeta, scrittore, giornalista, fondatore del Partido Revolucionario Cubano e protagonista della guerra d’indipendenza contro gli spagnoli, nel corso della quale venne ucciso.
Nella raccolta del 1891 intitolata “Versos sencillos”, quella che si apre con i versi che alcuni decenni dopo divennero la base della famosissima e bellissima Guantanamera
Musica di Pablo Milanés, nel suo album “Versos de José Martí” del 1974.
El enemigo brutal
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/28 - 18:03
Banquete de tiranos
Versi di José Julián Martí Pérez (1853-1895), poeta, scrittore, giornalista, fondatore del Partido Revolucionario Cubano e protagonista della guerra d’indipendenza contro gli spagnoli, nel corso della quale venne ucciso.
Nella raccolta di poesie scritte tra il 1878 ed il 1882, intitolata “Versos libres”.
Musica di Pablo Milanés, nel suo album “Versos de José Martí” del 1974.
Nella raccolta di poesie scritte tra il 1878 ed il 1882, intitolata “Versos libres”.
Musica di Pablo Milanés, nel suo album “Versos de José Martí” del 1974.
Hay una raza vil de hombres tenaces
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/28 - 17:53
El rayo surca, sangriento
[1891]
Versi di José Julián Martí Pérez (1853-1895), poeta, scrittore, giornalista, fondatore del Partido Revolucionario Cubano e protagonista della guerra d’indipendenza contro gli spagnoli, nel corso della quale venne ucciso.
Nella raccolta del 1891 intitolata “Versos sencillos”, quella che si apre con i versi che alcuni decenni dopo divennero la base della famosissima e bellissima Guantanamera
Musica di Pablo Milanés, una canzone che doveva essere inclusa nel suo album “Versos de José Martí” del 1974 ma che venne pubblicata solo come singolo.
Versi di José Julián Martí Pérez (1853-1895), poeta, scrittore, giornalista, fondatore del Partido Revolucionario Cubano e protagonista della guerra d’indipendenza contro gli spagnoli, nel corso della quale venne ucciso.
Nella raccolta del 1891 intitolata “Versos sencillos”, quella che si apre con i versi che alcuni decenni dopo divennero la base della famosissima e bellissima Guantanamera
Musica di Pablo Milanés, una canzone che doveva essere inclusa nel suo album “Versos de José Martí” del 1974 ma che venne pubblicata solo come singolo.
El rayo surca, sangriento,
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/28 - 17:42
Times a-Getting Hard
[1955]
Scritta da Lee Hays (1914-1981) a partire da una canzone popolare americana il cui ritornello (“Take my true love by the hand
...”) è riportato da Carl Sandburg nella sua raccolta “The American Songbag”, pubblicata nel 1927.
In vari dischi di Pete Seeger, a cominciare da “Pete Seeger at the Village Gate with Memphis Slim and Willie Dixon” pubblicato dalla Folkways Records nel 1959.
In seguito molte versioni del brano furono offerte da altri artisti, come Lonnie Donegan e The Limeliters.
Scritta da Lee Hays (1914-1981) a partire da una canzone popolare americana il cui ritornello (“Take my true love by the hand
...”) è riportato da Carl Sandburg nella sua raccolta “The American Songbag”, pubblicata nel 1927.
In vari dischi di Pete Seeger, a cominciare da “Pete Seeger at the Village Gate with Memphis Slim and Willie Dixon” pubblicato dalla Folkways Records nel 1959.
In seguito molte versioni del brano furono offerte da altri artisti, come Lonnie Donegan e The Limeliters.
Times are getting hard, boys
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/28 - 16:24
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
U’ suldat’
Anonymous
Testo tratto da “Calitri. Canti popolari” (1983), a cura di A. Raffaele Salvante, un’opera piuttosto corposa, con tanto di traduzioni in italiano e completa di note interpretative, basata in gran parte sulle precedenti ricerche del Prof. Vito Acocella (1883-1968), sacerdote, insegnante e storico, studioso delle tradizioni popolari irpine.
“Molti di questi canti, almeno i più antichi, sono nati da una cultura di sudditanza, di soprusi, in un quadro di rapporti sociali feudali o semifeudali, di una popolazione irretita dal timore reverenziale verso la classe dominante, prostrata dalla prepotenza signorile, avvilita dalla povertà, dal dolore, dalla sofferenza, e schiacciata da ogni sorta di balzelli.” (A. Raffaele Salvante nell’introduzione alla raccolta da lui curata)
Si tratta qui di un coacervo di strofe contro la coscrizione militare e la naja, tutte infiorettate da maledizioni dirette... (Continues)
“Molti di questi canti, almeno i più antichi, sono nati da una cultura di sudditanza, di soprusi, in un quadro di rapporti sociali feudali o semifeudali, di una popolazione irretita dal timore reverenziale verso la classe dominante, prostrata dalla prepotenza signorile, avvilita dalla povertà, dal dolore, dalla sofferenza, e schiacciata da ogni sorta di balzelli.” (A. Raffaele Salvante nell’introduzione alla raccolta da lui curata)
Si tratta qui di un coacervo di strofe contro la coscrizione militare e la naja, tutte infiorettate da maledizioni dirette... (Continues)
N’ pozza maj fa juorn’
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/28 - 14:12
Eia f’rnuta la schiavitù
Anonymous
Testo tratto da “Calitri. Canti popolari” (1983), a cura di A. Raffaele Salvante, un’opera piuttosto corposa, con tanto di traduzioni in italiano e completa di note interpretative, basata in gran parte sulle precedenti ricerche del Prof. Vito Acocella (1883-1968), sacerdote, insegnante e storico, studioso delle tradizioni popolari irpine.
“Molti di questi canti, almeno i più antichi, sono nati da una cultura di sudditanza, di soprusi, in un quadro di rapporti sociali feudali o semifeudali, di una popolazione irretita dal timore reverenziale verso la classe dominante, prostrata dalla prepotenza signorile, avvilita dalla povertà, dal dolore, dalla sofferenza, e schiacciata da ogni sorta di balzelli.” (A. Raffaele Salvante nell’introduzione alla raccolta da lui curata)
Si tratta qui di un coacervo di strofe di protesta risalenti ad epoche diverse, come dimostrano i riferimenti a Zampaglione,... (Continues)
“Molti di questi canti, almeno i più antichi, sono nati da una cultura di sudditanza, di soprusi, in un quadro di rapporti sociali feudali o semifeudali, di una popolazione irretita dal timore reverenziale verso la classe dominante, prostrata dalla prepotenza signorile, avvilita dalla povertà, dal dolore, dalla sofferenza, e schiacciata da ogni sorta di balzelli.” (A. Raffaele Salvante nell’introduzione alla raccolta da lui curata)
Si tratta qui di un coacervo di strofe di protesta risalenti ad epoche diverse, come dimostrano i riferimenti a Zampaglione,... (Continues)
E forza uagliù,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/28 - 12:28
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Fra Diavolo
Questa canzone o meglio stupenda aria come molte altre sono state di stimolo per farmi scoprire dotato con sorpresa di una prolifica vena melodica sono ormai vicino agli anni 80 ma sto scrivendo un quarto lavoro un atto unico con l'aiuto di un maestro di conservatorio così come il secondo che il giorno due di aprile ho dato nel teatro della gran guardia di Verona grazie all'aiuto della nota kATIA RICCIARELLI a fornito di quattro suoi allievi il mio lavoro e ne a curato la parte artistica. Seicento persone al termine erano entusiaste ma la sorpresa più grande benché mi sentissi sicuro dell'esito positivo è stato di scoprire una grossa parte del pubblico che sapevo essere a completo digiuno di opera lirica fra i più entusiasti ma la grande culla della cultura lirica di Verona benché siano stati invitati giornalisti compresi non se ne sono accorti ma il mio lavoro non muore il due aprile e... (Continues)
Giuseppe Vesentini lugagnano verona 2016/4/27 - 15:53
Como los peces
(1995)
La fine dell'Unione Sovietica rappresentò per Cuba una vera propria catastrofe. L'economia dell'isola, limitata dall'embargo imposto dagli Stati Uniti, dipendeva quasi esclusivamente dall'esportazione dello zucchero nel paese alleato comunista. Se negli anni '80 la Rivoluzione era riuscita a garantire un livello di relativo benessere al popolo cubano (ancora oggi ho sentito parlare degli anni '80 come di un "paradiso terrestre" in cui non mancava niente e la gente era più solidale e unita) gli anni '90 sprofondarono la popolazione dell'isola in un inferno. Il governo socialista, trovatosi completamente isolato internazionalmente e impreparato a gestire un'economia completamente paralizzata (zero esportazioni e zero importazioni), inaugurò una nuova politica chiamata eufemisticamente "periodo especial", segnato dallo slogan "Cuba contra todos". Come in guerra.
Il prezzo della monocultura,... (Continues)
La fine dell'Unione Sovietica rappresentò per Cuba una vera propria catastrofe. L'economia dell'isola, limitata dall'embargo imposto dagli Stati Uniti, dipendeva quasi esclusivamente dall'esportazione dello zucchero nel paese alleato comunista. Se negli anni '80 la Rivoluzione era riuscita a garantire un livello di relativo benessere al popolo cubano (ancora oggi ho sentito parlare degli anni '80 come di un "paradiso terrestre" in cui non mancava niente e la gente era più solidale e unita) gli anni '90 sprofondarono la popolazione dell'isola in un inferno. Il governo socialista, trovatosi completamente isolato internazionalmente e impreparato a gestire un'economia completamente paralizzata (zero esportazioni e zero importazioni), inaugurò una nuova politica chiamata eufemisticamente "periodo especial", segnato dallo slogan "Cuba contra todos". Come in guerra.
Il prezzo della monocultura,... (Continues)
Las iglesias hablan de la salvación
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2016/4/26 - 22:32
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
La storia ci insegna...
Chanson italienne – La storia ci insegna… – Manuel Miranda – 2013
L'histoire de deux partisans italiens.
L'histoire de deux partisans italiens.
L'HISTOIRE NOUS ENSEIGNE...
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/4/26 - 22:04
Unità di Produzione
A mio avviso il testo non ha nulla a che vedere con la Russia e il capitalismo.
Grazius 2016/4/26 - 19:47
Παναγιά μου, παναγιά μου
26 aprile 2016 11:28
MADONNA MIA, MADONNA MIA
(Continues)
(Continues)
2016/4/26 - 11:28
Lettera da Mauthausen
Chanson italienne – Lettera da Mauthausen – Manuel Miranda – 2009
J’avais raconté, il y a déjà quelques temps, l’histoire de Joseph-Giuseppe Porcu qui finit la guerre au camp de concentration de Dachau en Bavière. Elle était intitulée Dachau-Express. On a croisé – en chansons – des prisonniers, morts ou vivants, de Theresienstadt, Auschwitz, Sachsenhausen, Orianenburg et sans doute, d’autres lieux du genre encore. La méticulosité administrative du régime nazi en distinguait toute une série de sortes : camp de travail, camp de prisonniers, camp de concentration, camp d’extermination, camp de la mort, camp de transit, j’arrête là, on n’entrera pas plus dans les subtilités du genre. Il suffit de savoir que l’horreur avait mille facettes. Cette fois, c’est d’un autre de ces monstrueux complexes qu’il s’agit : Mauthausen en Autriche. Il y a passa des centaines de milliers de prisonniers et des... (Continues)
J’avais raconté, il y a déjà quelques temps, l’histoire de Joseph-Giuseppe Porcu qui finit la guerre au camp de concentration de Dachau en Bavière. Elle était intitulée Dachau-Express. On a croisé – en chansons – des prisonniers, morts ou vivants, de Theresienstadt, Auschwitz, Sachsenhausen, Orianenburg et sans doute, d’autres lieux du genre encore. La méticulosité administrative du régime nazi en distinguait toute une série de sortes : camp de travail, camp de prisonniers, camp de concentration, camp d’extermination, camp de la mort, camp de transit, j’arrête là, on n’entrera pas plus dans les subtilités du genre. Il suffit de savoir que l’horreur avait mille facettes. Cette fois, c’est d’un autre de ces monstrueux complexes qu’il s’agit : Mauthausen en Autriche. Il y a passa des centaines de milliers de prisonniers et des... (Continues)
LETTRE DE MAUTHAUSEN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/4/25 - 18:14
This Land Is Your Land
Springsteen's Verses
During The River Tour and the Born In The U.S.A. Tour, Bruce Springsteen usually used the chorus and three verses (verse 1, verse 2, and verse 3 below), and occasionally he added one of three more verses. The chorus and the six verses are:
The chorus, verse 1, verse 2, and verse 3 are from the original Woodie Guthrie version. Verse 4 is written by Springsteen. He used it eight times in Europe in May 1981. Starting from the second performance (28 Apr 1981 in Paris), he modified that verse to include a reference to the Brixton riot that took place on 11 Apr 1981. Verse 5 has some similarities to a verse that Guthrie occasionally used: "Nobody living can ever stop me / As I go walking that freedom highway / Nobody living can ever make me turn back / This land was made for you and me". It seems that Springsteen intended to sing that verse but he forgot the lyrics, so he... (Continues)
During The River Tour and the Born In The U.S.A. Tour, Bruce Springsteen usually used the chorus and three verses (verse 1, verse 2, and verse 3 below), and occasionally he added one of three more verses. The chorus and the six verses are:
The chorus, verse 1, verse 2, and verse 3 are from the original Woodie Guthrie version. Verse 4 is written by Springsteen. He used it eight times in Europe in May 1981. Starting from the second performance (28 Apr 1981 in Paris), he modified that verse to include a reference to the Brixton riot that took place on 11 Apr 1981. Verse 5 has some similarities to a verse that Guthrie occasionally used: "Nobody living can ever stop me / As I go walking that freedom highway / Nobody living can ever make me turn back / This land was made for you and me". It seems that Springsteen intended to sing that verse but he forgot the lyrics, so he... (Continues)
Well this land is your land, this land is my land
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/4/25 - 14:27
Run Through The Jungle
During The River Tour, Bruce Springsteen used the chorus and the three verses (verse 1, verse 2, and verse 3 below) from the original Creedence Clearwater Revival version, and he added two or three more verses that he wrote.
The lyrics "Well last night they pulled him out of his house / And shot him in the street" would later be used in THEY KILLED HIM IN THE STREET ("They took him from his house and killed him in the street") and Bells of San Salvador ("Well they took him from his house / killed him in the street").
RUN THROUGH THE JUNGLE was performed at least 3 times during The River Tour (138 dates, October 1980 to September 1981). On this tour, the song was the show opener and was played in a rearranged slower version extended with two or three Springsteen-penned verses.
springsteenlyrics.com
The lyrics "Well last night they pulled him out of his house / And shot him in the street" would later be used in THEY KILLED HIM IN THE STREET ("They took him from his house and killed him in the street") and Bells of San Salvador ("Well they took him from his house / killed him in the street").
RUN THROUGH THE JUNGLE was performed at least 3 times during The River Tour (138 dates, October 1980 to September 1981). On this tour, the song was the show opener and was played in a rearranged slower version extended with two or three Springsteen-penned verses.
springsteenlyrics.com
Better run through the jungle
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/4/25 - 12:01
Vasco Rossi: Sally
Ma cosa c'entra questa canzone, bella quanto vuoi, con le CCG? Va bene che dice che Sally è una donna "che non ha più voglia di fare la guerra" ma non penso proprio che sia la guerra di cui ci occupiamo qui...
Lorenzo 2016/4/24 - 23:35
Viva l'Italia
Versione degli Yo Yo mundi
Yo Yo Mundi: Resistenza
15 gennaio 1945: 13 partigiani della Brigata Tom di Casale Monferrato vengono trucidati. 15 gennaio 2005, a sessant’anni di distanza, gli “Yo Yo Mundi” sul palco del teatro settecentesco di Casale danno vita, assieme ad altri musicisti ed alle voci di Fabrizio Pagella e di Giuseppe Cederna, attraverso un recital-concerto, proprio a quella storia,
13 partigiani, 13 musicisti sul palco, strane coincidenze!
“Resistenza”, un doppio cd, preziosa testimonianza audio e video di come per gli “Yo yo mundi” la musica sia sempre stata e debba continuare ad essere, veicolo di cultura, di memorie, di ricordi, di storie e di poesia.
“Grazie, ora e per sempre, a tutti gli uomini e le donne che hanno vissuto quegli anni di lotta e speranza e che hanno lottato – anche a costo della vita – per liberare l’Italia dal fascismo e dai nazisti. Grazie a... (Continues)
Yo Yo Mundi: Resistenza
15 gennaio 1945: 13 partigiani della Brigata Tom di Casale Monferrato vengono trucidati. 15 gennaio 2005, a sessant’anni di distanza, gli “Yo Yo Mundi” sul palco del teatro settecentesco di Casale danno vita, assieme ad altri musicisti ed alle voci di Fabrizio Pagella e di Giuseppe Cederna, attraverso un recital-concerto, proprio a quella storia,
13 partigiani, 13 musicisti sul palco, strane coincidenze!
“Resistenza”, un doppio cd, preziosa testimonianza audio e video di come per gli “Yo yo mundi” la musica sia sempre stata e debba continuare ad essere, veicolo di cultura, di memorie, di ricordi, di storie e di poesia.
“Grazie, ora e per sempre, a tutti gli uomini e le donne che hanno vissuto quegli anni di lotta e speranza e che hanno lottato – anche a costo della vita – per liberare l’Italia dal fascismo e dai nazisti. Grazie a... (Continues)
dq82 2016/4/24 - 19:51
Gli occhi di Geronimo
À propos des problèmes des Indiens d'Amérique du Nord, il vaut la peine de revenir un instant sur cette constatation de Lucien Lane dans le dialogue : "Cela dit, les problèmes que posaient Géronimo et les siens ne sont toujours pas résolus et les Amérindiens survivent généralement mal dans les réserves où on les a parqués."
Ils survivent d'autant plus mal qu'ils se suicident en nombre. Louise Couvelaire, journaliste, écrit :
"Ravagés par le chômage, l’alcoolisme et l’oubli, des dizaines d’Amérindiens du Nord canadien mettent fin à leur jour. Le chef d’une communauté très touchée par cette vague de suicides a déclaré l’état d’urgence."
En savoir plus sur le Monde
Tissons le linceul de ce vieux monde désespérant, mortifère, insensé et cacochyme.
Heureusement !
Ainsi Parlait Lucien Lane
Ils survivent d'autant plus mal qu'ils se suicident en nombre. Louise Couvelaire, journaliste, écrit :
"Ravagés par le chômage, l’alcoolisme et l’oubli, des dizaines d’Amérindiens du Nord canadien mettent fin à leur jour. Le chef d’une communauté très touchée par cette vague de suicides a déclaré l’état d’urgence."
En savoir plus sur le Monde
Tissons le linceul de ce vieux monde désespérant, mortifère, insensé et cacochyme.
Heureusement !
Ainsi Parlait Lucien Lane
Lucien Lane 2016/4/24 - 09:37
Juri Gagarin
"На правое дело он поднял народы,
на труд и на подвиги нас вдохновил!"
на труд и на подвиги нас вдохновил!"
JURI GAGARIN
(Continues)
(Continues)
Contributed by ZugNachPankow 2016/4/24 - 00:37
Yo pisaré las calles nuevamente
dal libretto "Pablo Milanes" ed. José Martí (2007)
comprato al mercatino di Plaza de Armas, La Habana.
comprato al mercatino di Plaza de Armas, La Habana.
Clara Diaz Perez (Havana, 1956) doctor in Artistic Scienses, specialist in Musicology. Since 1981, she has been working as a specialist at the National Museum of Music, dedicating herself to research that salvages the musical heritage of our Nation.
I SHALL WALK AGAIN THE STREETS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2016/4/23 - 22:00
The Torture Never Stops
ho fortemente apprezzato le tue osservazioni iniziali a proposito di "noi" superfrikkettoni anni '70. Ti stai riferendo anche a me a me che non ho mai conosciuto testi e significati dell'opera di Zappa, ma l'ho amato e lo amo incondizionatamente.
Scoprire i significati di Torture never stops mi ha turbato e allo stesso tempo commosso e quindi rinsaldato la mia convinzione che Zappa è (nota non uso il passato) è un maestro ... di musica, di vita, il senso della sua partecipazione alle cose del suo tempo è rigorosamente integra e universale nel tempo e nello spazio.
sono felice di averti letto e di avere scoperto questa pagina "Canzoni contro la guerra"
Grazie
Scoprire i significati di Torture never stops mi ha turbato e allo stesso tempo commosso e quindi rinsaldato la mia convinzione che Zappa è (nota non uso il passato) è un maestro ... di musica, di vita, il senso della sua partecipazione alle cose del suo tempo è rigorosamente integra e universale nel tempo e nello spazio.
sono felice di averti letto e di avere scoperto questa pagina "Canzoni contro la guerra"
Grazie
FrancescoQ 2016/4/23 - 18:07
La collina, o Dormono sulla collina
Chi potrebbe meglio spiegarmi il periodo "Masters assume allora anche una connotazione morale, sottolineando allora che il fallimento dipende in generale dall'aver inseguito un'ideale erroneo (nell'America del primo '900 il successo economico), e che solo le anime semplici riescono a trionfare nella vita." sopracitato nel commento alla poesia?
Gli abitanti di Spoon River non personificano le caratteristiche del Midwestern dell America?! Perchè seguirebbero i principi morali dell Eastern americano?!
grazie in anticipo
Gli abitanti di Spoon River non personificano le caratteristiche del Midwestern dell America?! Perchè seguirebbero i principi morali dell Eastern americano?!
grazie in anticipo
Eleonora Guggino 2016/4/23 - 11:22
Gagarin
La canzone è evidentemente "ispirata" dalla poesia di Evtushenko. Non è la sola canzone dell'album: Il Pivot è la copia in musica di The Jump Shooter di Dennis Trudell ( Giovani Poeti Americani, Einaudi 1973, Collezione di Poesia 102 ) e anche qualche anno dopo Baglioni ruberà altra ispirazione ( Giorni di Neve ), sempre ad Evtushenko e alla sua "Così cominciò"
PIERO CAVAGNA 2016/4/22 - 19:34
United States of Division
Non ho mai nascosto la mia insofferenza per questo signore, che chiamavo a dileggio il vaffinato con la evve moscia.
Ventun aprile duemilasedici: pareva un'influenzina, e invece addio vaffinato.
Ventun aprile duemilasedici: pareva un'influenzina, e invece addio vaffinato.
Io non sto con Oriana 2016/4/21 - 21:33
Dialogo telefonico fra Bush e Berlusconi (Lu nanettu ridi ridi)
Grazie, Giorgio
Fortunato Sindoni 2016/4/21 - 14:12
Lontano lontano '44
FRATELLO MIO, RIPOSA
Fratello mio riposa,
dormi vicino a me,
la liberta di vivere,
ora io so cos'e
Hai regalato al campo,
questa tua gioventù,
hai regalato al mondo,
certo, qualcosa in più
Addio fratello, ma ricordati
lontano cantano la libertà,
tu sai, quel canto brucia l'anima,
dei cuori semplici, non ha pietà,
libertà, libertà, già finita
Fratello mio riposa,
dormi vicino a me,
la liberta di vivere,
ora io so cos'è.
(tratta dal disco citato)
dormi vicino a me,
la liberta di vivere,
ora io so cos'e
Hai regalato al campo,
questa tua gioventù,
hai regalato al mondo,
certo, qualcosa in più
Addio fratello, ma ricordati
lontano cantano la libertà,
tu sai, quel canto brucia l'anima,
dei cuori semplici, non ha pietà,
libertà, libertà, già finita
Fratello mio riposa,
dormi vicino a me,
la liberta di vivere,
ora io so cos'è.
(tratta dal disco citato)
gianfranco 2016/4/20 - 10:23
U2: One
Date un'occhiata anche alla mia traduzione.
(Oblomov)
(Oblomov)
Senz'altro e con piacere. Possiamo anche inserire la tua traduzione nella pagina? Grazie! [CCG/AWS Staff]
2016/4/20 - 07:11
Those Three Are On My Mind
My Mother in law wrote the lyrics to this song...Pete wrote the music. Her name was Frances Fink Taylor.
May they both rest in peace.
May they both rest in peace.
Robb 2016/4/20 - 02:09
Transport
Chanson allemande – Transport – Manfred Greiffenhagen – 1944
Composée pendant son séjour à Theresienstadt,
Texte de Manfred Greiffenhagen.
Manfred Greiffenhagen (1896-1945), carbarettiste berlinois, juif allemand, comme la majorité des Juifs prisonniers à Theresienstadt (dont environ 145.000 sont morts : 35.000 sur place et 90.000 en divers camps d’extermination), fut transféré à Auschwitz par un des derniers « transport ». Il mourut – assassiné – au camp de Dachau en janvier 1945.
Composée pendant son séjour à Theresienstadt,
Texte de Manfred Greiffenhagen.
Manfred Greiffenhagen (1896-1945), carbarettiste berlinois, juif allemand, comme la majorité des Juifs prisonniers à Theresienstadt (dont environ 145.000 sont morts : 35.000 sur place et 90.000 en divers camps d’extermination), fut transféré à Auschwitz par un des derniers « transport ». Il mourut – assassiné – au camp de Dachau en janvier 1945.
TRANSPORT
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/4/19 - 17:00
Weapons of War
To Whom it may concern,
Thanks for posting my song Weapons of War and supporting peace!
If you can put this purchase info on the webpage with my song 'Weapons of War " it will help me to support my cause for peace, love and music.
My song Weapons of War is on my Mountain CD, you can purchase and hear the Mountain Cd at:
http://tonynatale.bandcamp.com/album/m... or at www.tonynatale.com
Soon I will have a new Cd to be released, to be announced!
Peace, Tony Natale
Thanks for posting my song Weapons of War and supporting peace!
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Soon I will have a new Cd to be released, to be announced!
Peace, Tony Natale
Tony Natale 2016/4/18 - 13:46
A greva di i pialinchi
Buon giorno signor Venturi, sono a commentare il suo blog per chiederle se fosse possibile avere il suo contatto per avere informazioni in merito al dialetto Bonifacino e le sue origini per un approfondimento di studi linguistici
Sono ad estendere la richiesta anche al sig. Canonici qualora dovesse leggere il commento.
Con infinita gratitudine per lo sforzo che fate per mantenere viva questa lingua!
(simona)
Sono ad estendere la richiesta anche al sig. Canonici qualora dovesse leggere il commento.
Con infinita gratitudine per lo sforzo che fate per mantenere viva questa lingua!
(simona)
Carissima Simona, per quel che mi riguarda può contattarmi presso la mia casella di posta (k.riccardo@gmail.com) o a quella del sito (info@antiwarsongs.org). Un saluto e un ringraziamento per le sue belle parole! [RV]
2016/4/18 - 09:56
Zombie di tutto il mondo unitevi
Chanson italienne – Zombie di tutto il mondo unitevi – Gianfranco Manfredi – 1977
Avec Ricky Gianco
Dialogue maïeutique
Ah, Lucien l’âne mon ami, je viens e faire une version française d’une canzone qui porte le titre étourdissant : « ZOMBIES DE TOUS LES PAYS, UNISSEZ-VOUS ! », qui sans aucun doute va t’étonner ou t’enthousiasmer, je ne sais. Moi, à le lire, j’exultais autant que lorsque j’avais trouvé « Fanatiques de tous les pays, calmez-vous ! ». C’est une chanson étrange et plus étrange encore est l’histoire qu’elle raconte et la façon dont elle la raconte.
Il me semble, dit Lucien l’âne un peu pantois. Rien qu’à son titre, elle me paraît véritablement intrigante. C’est un titre qui entremêle deux mondes qui ordinairement ne se rencontrent pas : celui des zombies qui relève du fantastique et celui des prolétaires qui relève plus du politique.
Mais comme tu t’en apercevras, Lucien... (Continues)
Avec Ricky Gianco
Dialogue maïeutique
Ah, Lucien l’âne mon ami, je viens e faire une version française d’une canzone qui porte le titre étourdissant : « ZOMBIES DE TOUS LES PAYS, UNISSEZ-VOUS ! », qui sans aucun doute va t’étonner ou t’enthousiasmer, je ne sais. Moi, à le lire, j’exultais autant que lorsque j’avais trouvé « Fanatiques de tous les pays, calmez-vous ! ». C’est une chanson étrange et plus étrange encore est l’histoire qu’elle raconte et la façon dont elle la raconte.
Il me semble, dit Lucien l’âne un peu pantois. Rien qu’à son titre, elle me paraît véritablement intrigante. C’est un titre qui entremêle deux mondes qui ordinairement ne se rencontrent pas : celui des zombies qui relève du fantastique et celui des prolétaires qui relève plus du politique.
Mais comme tu t’en apercevras, Lucien... (Continues)
ZOMBIES DE TOUS LES PAYS, UNISSEZ-VOUS !
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/4/17 - 23:42
Via della Povertà [versioni modificate e versione da album], incl. Desolation Row by Bob Dylan
In questa versione si sente bene che De André dice "Braggion"... ma i riferimenti non sono tutti identici, sembrerebbe che la canzone non avesse mai una versione univoca, ma venisse adattata agli ultimi avvenimenti, o al luogo in cui veniva eseguita, come in quella che segue, live alla Bussola:
dq82 2016/4/16 - 15:18
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Testo trovato nel “Canzoniere partigiano 1944-1950” presente nella rivista “La Piva del Carner”, numero di aprile 2015.
(Nota da “La Piva del Carner” citata)