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Before 2016-3-12

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En un largo tour

En un largo tour
[1980]
Scritta da Amaro e Charles Labra, fratelli fondatori del gruppo cileno
Nell’album d’esordio intitolato “Canto + Vita”

Non sfuggiva ai Sol y Lluvia l’importanza che per il regime aveva la televisione (“tiene tele o no tiene tele / hay que comprar / para saber / como se miente”, cantano in Lonquén) strumento di controllo di massa assai più efficace di decine di migliaia di carabineros…

Pudahuel (anticamente Las Barrancas), La Legua e La Bandera sono poblaciones dell’area metropolitana di Santiago de Chile… A proposito de La Bandera leggo qui la seguente descrizione della sua situazione attuale:

“De los lugares mas horribles de Santiago... cero areas verdes con cuea el parque estas poblaciones donde abundan los flaites y los narcos y la gente de esfuerzo tiene que vivir encerrada en sus casa... el narcotráfico es el cáncer en las poblaciones de la capital, saludos a la gente honesta,... (Continues)
A esta hora justamente a esta hora
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/10 - 09:43
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In Any Tongue

In Any Tongue
2015
Rattle that lock

Parole di Polly Samson (la moglie di Gilmour)
Musica di David Gilmour

Al brano ha inoltre partecipato il figlio di David e Polly, Gabriel, che ha eseguito le parti di pianoforte.



Italiano
English



David Gilmour ha spiegato al Sun il significato della canzone, il cui testo contro la guerra è firmato dalla moglie, la scrittrice Polly Samson.

"Parla della futilità di tutto, di gente che sta tranquilla qui in Gran Bretagna o negli Stati Uniti a pilotare droni in altre parti del mondo. Stanno seduti comodi in una piccola sala di controllo, giocando con un joystick poi vanno a casa a mangiarsi un pollo al curry."

"Non riesco a immaginare cosa passi loro per la testa quando tornano a casa, se davvero sono convinti della correttezza di quello che stanno facendo o se provano un qualche rimorso", ha aggiunto Gilmour. "Il testo di Polly è molto bello. Il dolore, la... (Continues)
Home and done it's just begun
(Continues)
Contributed by dq82 2016/3/10 - 09:29
Song Itineraries: Damned drones
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Y en a qui...

Y en a qui...
Chanson entendue souvent sur les sono lors des manifestations

Il a participé le 9 mars à la manifestation à Dijon contre la loi travail en reprenant cette chanson .
Le matin, quand je me réveille,
(Continues)
Contributed by Pascal BORTOT 2016/3/10 - 08:34
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Lonquén

Lonquén
[1980]
Scritta da Amaro e Charles Labra, fratelli fondatori del gruppo cileno
Nell’album d’esordio intitolato “Canto + Vita”

Il 30 novembre 1978 in località Hornos de Lonquén, nel comune di Talagante, a sud di Santiago de Chile, in uno dei forni di una miniera di calce abbandonata vennero casualmente ritrovati alcuni resti umani. Erano quelli di 15 campesinos di Isla de Maipo, un paese non molto distante, che 5 anni prima erano stati arrestati dai carabineros e dei quali non si era più avuta alcuna notizia, desaparecidos.

Erano tutti contadini poveri, tutti maschi, tra i 17 e i 51 anni... I loro nomi:
Sergio Maureira Lillo e i suoi quattro figli, Rodolfo Antonio, Sergio Miguel, Segundo Armando e José Manuel; Oscar Hernández Flores e i suoi fratelli Carlos y Nelson; Enrique Astudillo Álvarez e i suoi due figli Omar y Ramón; e quattro giovani i cui nomi erano Miguel Brant, Iván Ordóñez,... (Continues)
Sabíamos
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/9 - 23:41
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La Coerenza

La Coerenza
da "Quando ci sarai" (1996)

Non saprei se questa sia un CCG, ma il fatto di preferirsi disarmati e sconfitti, che vincenti e armati ne potrebbe fare una CCG, ma soprattutto per porre in embrione un eventuale nuovo percorso "dalla parte dei perdenti"
Ho giocato la mia vita con i dadi all’osteria,
(Continues)
Contributed by dq82 2016/3/9 - 14:47
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Dalla parte delle bestie

Dalla parte delle bestie
3013
Dalla parte delle bestie

Anch'io da piccolo giocavo agli Indiani, i cow-boy, nonostante sia stato cresciuto a western di John Ford e John Wayne, mi piacevano solo quando si sparavano tra di loro. Forse già da piccolo mi piacevano più i perdenti, per dirla con Finardi "Siamo tutti Will coyote". E allora questo brano potrebbe dare inizio ad una serie di brani per il percorso "Dalla parte dei perdenti".
O da piccolo tifavo sempre per gli indiani
(Continues)
Contributed by dq82 2016/3/9 - 14:24
Song Itineraries: Native American Genocide
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ن وت و (Noto)

ن وت و (Noto)
2013
Sicilia Araba

Lyrics: Jabbār ibn Muhammad ibn Hamdīs (Siracusa o Noto, 1056 circa – Maiorca, ramadan 1133)
Music: Bob Salmieri

Per l'introduzione al disco si veda il primo brano السلام عليك (Assalamu Alaikum)
لى متى سيدوممنفاي؟
(Continues)
Contributed by dq82 2016/3/9 - 13:28
Song Itineraries: Exiles and exilees
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He Said He Had a Friend

He Said He Had a Friend
[1972]
Scritta da Joanne Eckert (?) ed Andrew John Smik, Jr., in arte Doc Williams (1914-2011), countrysinger e band leader originario di Cleveland, Ohio.
In questo brano era accompagnato dalla moglie Jessie Wanda Crupe, in arte Chickie Williams (1919-2007), e dalla sua band, The Border Riders.

Una spoken song piuttosto lacrimevole eppure notevole, visto che molta parte della scena country è sempre stata patriottarda e guerrafondaia… Qui un ragazzo spedito a combattere (in Vietnam) scrive ai genitori chiedendo la loro disponibilità ad accogliere a casa un suo compagno che deve rientrare perché gravemente ferito in battaglia e non ha un posto dove andare. I genitori non sono affatto contenti della cosa e alla fine gli rispondono di no. Poi giunge loro una lettera dai comandi dell’esercito in cui si annuncia la morte del figlio, suicida. Quando il feretro rientra a casa i genitori scoprono... (Continues)
Dear Mom and Dad, the War is done, my task is finally through
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/9 - 13:28
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Non solo numeri

2013
Io ti amo
Ci sono uomini nascosti con i fucili in mano
(Continues)
Contributed by dq82 2016/3/9 - 09:07
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No More War

No More War
(1966)
dall'album "No More War"
Pubblicata su Broadside # 75 (Ottobre 1966)

The title track, "No More War" was centred around a speech given by Pope Paul VI to the United Nations General Assembly on 4 October 1965, captured on several LPs, including "Mission to America, October 4, 1965" (Columbia Records # xx2).

The Pope diplomatically did not mention any specific conflict, but sent out a general message of peace: "the blood of millions of men...useless massacres and fearful ruins have sealed the pact united you with a vow which must change the future of the world: Never again war, war never again! Peace". This criticism was in contrast to some American Church leaders who backed President Johnson in Vietnam - most notable Cardinal Francis Spellman (as dealt with in the "Dean Rusk Song" by Bill Frederick on the 1967 album "Hey, Hey...LBJ!" and in the unrecorded Tom Paxton song "The Cardinal" published in Broadside # 80, May 1967).
No more war, war never again
(Continues)
2016/3/8 - 23:40
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Ambush

Ambush
[1972]
Parole e musica di Harry Nilsson
Nell’album intitolato “Son of Schmilsson”, ancora più eccentrico del precedente “Nilsson Schmilsson” (1971)
Un disco che vide alla batteria Ringo Starr (celato sotto lo pseudonimo di Richie Snare) e alla chitarra Peter Frampton. La tromba e l’arrangiamento di tutti gli splendidi fiati sono di Jim Price, musicista di chiara fama, associato a Rolling Stones e Joe Cocker.

Now this is a track I really treasure! It conjures up such an atmosphere of the hopelessness of war - in the same way movies like 'Saving Private Ryan' and 'Full Metal Jacket' do. I can feel myself as part of the troop of soldiers keeping their spirits up by singing only to fall into a booby-trap and get mown down by Jim Price's inevitable brassy machine gun!
From its opening notes the guitar sets the bluesy scene - more instruments join in but never clamour space in another very... (Continues)
The lamp that lights the way
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/8 - 23:16
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A Simple Desultory Philippic

A Simple Desultory Philippic
(or How I Was Robert McNamara'd into Submission)
(1965/1966)

Pubblicata originariamente nell'album di debutto solista di Paul Simon "The Paul Simon Songbook" pubblicato solo nel Regno Unito
La versione che presentiamo per prima, perché più in tema con il nostro sito, è quella incisa (con parole aggiornate) nell'album di Simon & Garfunkel "Parsley, Sage, Rosemary and Thyme"(1966).

La canzone nasce come mezza parodia mezzo omaggio allo stile del primo Bob Dylan, citato per nome ("c'era un tizio così all'antica che se gli dici Dylan pensa che stai parlando di Dylan Thomas...") e con i titoli delle sue canzoni tra cui It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding).

Nella prima strofa Simon cita la filosofa pro-capitalista Ayn Rand, il segretario alla difesa Robert McNamara, l'ambasciatore statunitense in Vietnam del Sud Maxwell Taylor e altri personaggi che sostenevano l'escalation in Vietnam ridicolizzandoli opportunamente.

fonte: Songs of the Vietnam Conflict di James E. Perone
I been Norman Mailered, Maxwell Taylored.
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2016/3/8 - 22:51
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Love Bomb

Love Bomb
[1975]
Scritta da Barry Blue e Lynsey De Paul (scomparsa nel 2014 a 66 anni)
Title track dell’album del 1975

All on the Dance Floor!
Make Love, Not War!
Let’s Dance, Disco Dance!


(Mmm, bella la scopertina!...)
From now on, we're gonna drop a love bomb
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/8 - 22:33
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American Tune

American Tune
(1973)
Album: "There Goes Rhymin' Simon"
poi in "The Concert in Central Park" di Simon & Garfunkel (1981)

Parole di Paul Simon
Musica ripresa dalla Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach.
Bach a sua volta aveva ripreso la melodia dal compositore barocco Hans Leo Hassler che l'aveva scritta per la canzone Mein G’müt ist mir verwirret (1601)


Bruce Springsteen ha spesso affermato di aver passato gran parte della sua carriera di musicista a "misurare la distanza tra il sogno americano e la realtà americana". Anche questa bellissima canzone di Paul Simon, scritta nel 1973 all'indomani della rielezione di Nixon, cerca di fare i conti con questa distanza, forse incolmabile.

Quando Simon scriveva questa canzone gli Stati Uniti erano ancora impantanati nella guerra del Vietnam. E la il sogno americano di libertà e democrazia tradito viene simboleggiato dalla Statua della Libertà che prende il largo...

Many's the time I've been mistaken
(Continues)
2016/3/8 - 22:16
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Русская дорога

Русская дорога
[2011]
Testo e musica di Игорь Растеряев (Igor Rasteryaev)
Dall'album eponimo "Русская дорога"
Il testo dal sito ufficiale http://www.igorrasteryaev.ru/texts/1
По плачущей земле, не чуя сапогов,
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/3/8 - 17:51
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Μονόλογος της Λυσιστράτης

Μονόλογος της Λυσιστράτης
Monólogos tis Lysistrátis
[1986]
Στίχοι: Λίνα Νικολακοπούλου
(Από Αριστοφάνη Λυσιστράτη)
Μουσική: Σταμάτης Κραουνάκης
Σκηνοθεσία: Ανδρέας Βουτσινάς
Ερμηνεία: Λάκης Λαζόπουλος & Θίασος
Testo: Lina Nikolakopoulou
(Dalla Lisistrata di Aristofane)
Musica: Stamatis Kraounakis
Scenografia: Andreas Voutsinas
Interpreti: Lakis Lazopoulos & Thiasos




1986: Viene messa in scena una “Lisistrata” moderna per la scenografia e la regia teatrale di Andreas Voutsinas. Una delle decine di “Lisistrate” di questi tempi contemporanei, che testimoniano dell'attualità di questa giovincella di duemilacinquecento anni. La poetessa Lina Nikolakopoulou reinterpreta la commedia aristofanea in greco d'oggi, riproposta (ma non è certo la prima volta) in chiave musical: con le musiche di Stamatis Kraounakis, i punti cardine della commedia vengono trasformati in canzoni affidate a Lakis Lazopoulos... (Continues)
Έχω στολίδια
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμημα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2016/3/8 - 15:21
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The Ballad of Mary Magdalene

The Ballad of Mary Magdalene
[1994]
Parole e musica di Richard Shindell
Nel suo album intitolato “Blue Divide”, pubblicato nel 1995
Testo trovato per caso sull’insostituibile Mudcat Café
I come from Palestine
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/8 - 15:09
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Ël capital

Ël capital
Parole di Ettore Minoretti (1910-1999), paroliere torinese
Musica di Giorgio Lupica, compositore, che credo sia stato pure il preside e il direttore del celebre coro dell’istituto scolastico torinese Maffei (quello de “El merendero - Miguel son mi!” su Carosello)
Il testo di base – in corso di revisione, già a prima vista piuttosto scorretto - l’ho trovato sul sito Canzoni del Piemonte e della Liguria curato da Enrico Casali, dove sono disponibili anche gli accordi e lo spartito della canzone. Ho provato ad aggiustarlo ricorrendo alla mia purtroppo scarsa conoscenza del dialetto e a qualche dizionario on line. Sono benvenute le correzioni da parte di lettori più esperti.

Luisella Guidetti divenne celebre negli anni 60 come “cantante della mala torinese” e grazie al disco “… e poi domani ancora” (1969) scritto da Piero Novelli e Mario Piovano sul modello delle canzoni della malavita milanese... (Continues)
A diso che bato, che bato perché
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/8 - 11:01
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Quando qualcuno va fuori schema

Quando qualcuno va fuori schema
[1972]
Parole e musica di Gipo Farassino
Sigla di “Sapere”, programma televisivo divulgativo e scientifico, antesignano dei vari “Quark”, mandato in onda dalla RAI tra il 1967 ed il 1976.
Poi in “Gipo”, recital registrato dal vivo al Teatro Erba di Torino nel 1975.

Testo trovato sul sito Canzoni del Piemonte e della Liguria curato da Enrico Casali, dove sono reperibili anche accordi e spartito.
Mondo moderno, mondo avanzato
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/7 - 20:48
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La mudaja

La mudaja
[1967]
Parole e musica di Gipo Farassino e Giovanni Moretto, suo amico, musicista e compositore.
Nell’album intitolato “Auguri”

Testo trovato sul sito Canzoni del Piemonte e della Liguria curato da Enrico Casali, dove sono disponibili anche gli accordi e lo spartito della canzone.
L’hai comincià a vint ani
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/7 - 16:02
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Buon Dio

Buon Dio
[1972]
Parole e musica di Fausto Amodei e Gipo Farassino, interpretata da quest’ultimo nel recital “Uomini, bestie e ragionieri” del 1972

Testo trovato sul sito Canzoni del Piemonte e della Liguria curato da Enrico Casali, dove sono disponibili anche gli accordi e lo spartito della canzone.
Buon Dio di passaggio sulla terra, vegliando per la pace del suo mondo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/7 - 15:49
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L’eco

L’eco
[1969]
Parole di Gipo Farassino
Musica di Gipo Farassino e Mario Piovano (1927-2013), importante fisarmonicista, compositore e cantante piemontese (scomparso pochi giorni dopo Gipo).
La canzone che chiude l’album “Due soldi di coraggio”
Poi estratta come singolo, lato B de “La canzone dei perché”, con arrangiamento di Giancarlo Chiaramello.

Un testo piuttosto criptico ma che credo possa costituire ripresa e conclusione della precedente Ballata per un eroe
Un'eco di lontano
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/7 - 15:29
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Sparagli Joe

Sparagli Joe
dall'album "Stazzi Uniti" del 1980

... l'istinto di sparare tipico dei soldati e di chi si difende dalle paure con la guerra che si ritorce inevitabilmente contro chi spara...
Dimmi Joe son qui vicino a te
(Continues)
Contributed by Virginio 2016/3/7 - 12:47

Anne Askew, Intituled, I Am a Woman Poor and Blind

Anonymous
<Em>Anne Askew, Intituled,</Em> I Am a Woman Poor and Blind
[1635?]
Testo trovato su The Norton Anthology of English Literature

Ho preferito attribuire questa ballata ad autore anonimo, siccome appare in broadsides seicentesche, a quasi un secolo di distanza dall’esecuzione sul rogo di Anne Askew (1521-1546). Ma i versi sono riportati come se fosse stata l’autrice di Like as the Armed Knight a comporli di suo pugno. Non viene infatti da tutti esclusa la sua maternità diretta e che il mondo protestante li abbia poi tramandati per molti decenni successivi. In ogni caso, questo dimostra la grande impressione che fece la persecuzione ed il martirio di questa venticinquenne nobildonna inglese che nel 1546 venne torturata e poi arsa viva per aver difeso strenumente la libertà di fede e di coscienza, cadendo vittima delle lotte di potere che si consumavano nelle ultime fasi del lungo regno di Enrico VIII, che prima fu Defensor Fidei contro il diffondersi... (Continues)
I am a woman poor and blind
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/7 - 10:11
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Reflescìasà

Reflescìasà
La canzone, una storia di emigrazione e di marginalizzazione, una delle tante, una fra le troppe, è stata scritta e viene recitata da Erri De Luca, ed è presente in Controverso, album uscito nel 2000 e ottava scorribanda della Gang dei Severini brothers, Sandro e Marino.

Controverso contiene tredici brani che non seguono né sono in linea, ma che da direzioni apparentemente opposte ritrovano un un cammino e una emergenziale via d’uscita nel cerchio. Perché è circolare l'immagine che traduce questo titolo, mette in fuga il senso della parola e la libera. Essere contro per andare verso. Nel mito, oltre la storia dalla quale siamo stati espulsi, confinati, esiliati.
Si riparte dagli ultimi e insieme a loro, con gli ultimi, dagli uomini ai margini, qui, dove odio e amore, limite soglia sono un tutt'uno.

Continua l'indefessa battaglia del sogno, dell'immaginario, perché da sempre le azioni... (Continues)
Si chiama Kema'l
(Continues)
Contributed by Alessandro Carènzan 2016/3/7 - 03:13
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U lamentu d'Antuninu l'ulmisgianu

U lamentu d'Antuninu l'ulmisgianu
[Fine XIX secolo]
Zicavu tradizionale corso
Parole di Antuninu Rossi dell'Olmeto
Interpretazioni conosciute:
a) U Fiatu Muntese (interpretazione a quattro voci)
b) Canta U Populu Corsu, in Eri Oghje Dumane [1975]
c) Francesca Breschi (occasionalmente accompagnata da Mario Brunello e Paolo Fresu), a partire dal 2006
(Registrazione in: Vivo!, Vent'anni di musica all'Istituto De Martino, triplo album, 2015, vol. 3)




Interpretazione di Francesca Breschi, Mario Brunello e Paolo Fresu, Rifugio Rosetta (Dolomiti), alba del 13 luglio 2006.


Il Lamentu d’Antuninu l’ulmisgianu fu composto nelle carceri di Santa Chiara (Santa Chjara) a Bastia da Antuninu Rossi, alla fine del XIX secolo in forma di Zicavu tradizionale (di cui riprese probabilmente il motivo musicale). Antuninu Rossi era in carcere per omicidio, per avere vendicato l’onore della sorella; da Bastia fu poi mandato al bagno penale... (Continues)
O cunsorti adurata,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/3/6 - 18:36
Song Itineraries: From World Jails
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Reverendo King Jr.

Reverendo King Jr.
2013
#Black

Campionamento del celebre discorso di MLK
I have a dream that one day even the state of Mississippi, a desert state, sweltering with the heat of injustice and oppression, will be transformed into an oasis of freedom and justice.
(Continues)
Contributed by dq82 2016/3/6 - 17:44
Song Itineraries: Martin Luther King
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Libiamo

Libiamo
Libiamo, libiamo coi militi italici
(Continues)
Contributed by adriana 2016/3/6 - 13:46
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Born in Chicago

Born in Chicago
Bruce Hornsby & The Noisemakers
Featuring: Sasha Go Hard & Eryn Allen Kane
dalla colonna sonora del film Chi-Raq di Spike Lee

Il soggetto della Lisistrata di Aristofane è un tema modernissimo, che è stato ripreso e adattato a moltissime realtà contemporanee. L'ultimo esempio è il film Chi-Raq di Spike Lee in cui la vicenda dello sciopero del sesso contro la guerra è la violenza è ambientato nelle periferie meridionali di Chicago, il cui soprannome unisce Chicago all'Iraq a sottolineare la violenza e il crimine che fanno da padroni. La satira prende di mira le gang di Chicago che saranno costrette a deporre le armi dallo sciopero del sesso delle donne.

[Verse 1: Eryn Allen Kane]
(Continues)
2016/3/5 - 23:29
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Pray 4 My City

Pray 4 My City
(2015)
dalla colonna sonora del film Chi-Raq di Spike Lee

Il soggetto della Lisistrata di Aristofane è un tema modernissimo, che è stato ripreso e adattato a moltissime realtà contemporanee. L'ultimo esempio è il film Chi-Raq di Spike Lee in cui la vicenda dello sciopero del sesso contro la guerra è la violenza è ambientato nelle periferie meridionali di Chicago, il cui soprannome unisce Chicago all'Iraq a sottolineare la violenza e il crimine che fanno da padroni. La satira prende di mira le gang di Chicago che saranno costrette a deporre le armi dallo sciopero del sesso delle donne.

This is an emergency, this is an emergency
(Continues)
2016/3/5 - 19:57
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La guerra del sale

La guerra del sale
(2016)
Acrobati

testo e feat. Caparezza
Per un'analisi del testo Radio libera Tutti

Alcuni dei sette featuring presenti sul disco vanno poi ben al di là del semplice “io canto la strofa e tu il ritornello”, ma l’apporto dell’artista ospite è fondamentale anche per la scrittura. È ad esempio il caso di La Guerra Del Sale, scritta a quattro mani con Caparezza: «Avevo scritto un giro strumentale che sapevo avrebbe catturato la sua attenzione, ed erano anni che avevo l’idea di collaborare con lui, per cui mi sono deciso ad alzare il telefono. Gli ho inviato il materiale che avevo, e lui mi ha risposto già con una prima bozza di strofa. Da lì è scattata una specie di sfida: abbiamo cominciato a mandarci versi e rime, tutto imperniato su giochi di parole, con la principale intenzione di stuzzicare e far ridere l’altro».

Il testo è più un divertissement, un gioco di parole, ma i riferimenti per farla stare tra le CCG ci sono, dalla situazione italiana, al riferimento alle streghe di Salem.
Sale chi è eletto
(Continues)
Contributed by dq82 2016/3/5 - 19:02
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Il posto dei santi

Il posto dei santi
2015
La rivoluzione sta arrivando

Il significato de Il posto dei santi, è stato spiegato da Sangiorgi in una recente intervista a Che tempo che fa. Il posto dei santi è infatti una dedica commovente da parte di Giuliano Sangiorgi al padre, scomparso di recente:
Nel momento in cui uno scrive una canzone, e la pubblica, quella canzone riempie di significato personale chi l’ascolta. Io personalmente mi sono chiesto se fosse giusto giusto condividere questo piccolo grande cambiamento nella mia vita? Anche questa è una rivoluzione, la rivoluzione è un cambiamento collettivo o privato. Io ho pensato che quell’approccio alla morte al lato più nero della vita fosse un limite, facesse finire il sogno dell’arte. A un certo punto mi sono reso conto che quel nero è diventata una sfumatura di colore, chi sa quante persone perdono cari e poi questa cosa si trasforma anche in una nuova consapevolezza.... (Continues)
Ho leccato anche il sale dagli occhi
(Continues)
Contributed by dq82 2016/3/5 - 18:12
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Put the Guns Down

Put the Guns Down
(2015)
feat. Tink
dalla colonna sonora del film Chi-Raq di Spike Lee

Il soggetto della Lisistrata di Aristofane è un tema modernissimo, che è stato ripreso e adattato a moltissime realtà contemporanee. L'ultimo esempio è il film Chi-Raq di Spike Lee in cui la vicenda dello sciopero del sesso contro la guerra è la violenza è ambientato nelle periferie meridionali di Chicago, il cui soprannome unisce Chicago all'Iraq a sottolineare la violenza e il crimine che fanno da padroni. La satira prende di mira le gang di Chicago che saranno costrette a deporre le armi dallo sciopero del sesso delle donne.

Somewhere in the world a boy or girl is being buried by their mother
(Continues)
Contributed by Lorenzo & adriana 2016/3/5 - 13:30
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Jorges Dos Santos

Jorges Dos Santos
2015
Now Is The Time

Testo e spiegazione inviati direttamente da Roger Lucey (si veda You Only Need Say Nothing)

After the collapse of my music career, I spent many years working as a TV news producer/ cameraman. I covered the war in Angola many times and the idea for the song Jorge do Santos came from these trips to the Angolan battlefront. During one of these trips I met a soldier who had killed his nephew in a firefight. So the song is a fictional account based on true incidents.
I’ve lived most of my life on this unforgiving land
(Continues)
Contributed by dq82 + Roger Lucey 2016/3/5 - 11:23
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Le case di Mosul

Le case di Mosul
2015
Cuore aperto

(testo F.Lorenzi, musica F.Lorenzi, M.Baggio)

Tra i 10 brani candidati al Premio Amnesty International Italia 2016

Mossul (in arabo: موصل‎, al-Mawṣil) o Mosul, è una città dell'Iraq, capoluogo del governatorato di Ninawa. Mossul è il nome che diedero gli arabi all'antica Ninive, la capitale assira citata anche nella Bibbia. Il sito di Ninive si trova sulla sponda orientale del fiume Tigri, mentre Mossul è sorta sulla sponda occidentale. La città ha circa 1 500 000 abitanti (calcolati nel 2015).

Nel giugno del 2014 la città cade in mano ai miliziani dello Stato Islamico, che hanno provveduto nelle settimane successive ad epurare la città da tutti i cristiani (scesi dai 50.000 del 2003 ai 3.000 del 2014), costretti ad abbandonarla dopo aver perso e visto sequestrati tutti i propri beni. Tra le azioni di guerra dei miliziani jihadisti v'è stata la distruzione della moschea... (Continues)
Se parlo
(Continues)
Contributed by dq82 2016/3/5 - 11:05
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Palazzinari

Palazzinari
[2013]
Testo di Alessandro Pieravanti
Musica de Il Muro del Canto
Nell’album intitolato “Ancora ridi”
Nella Roma de oggi c’è una strana malattia, pe' via de li palazzi che crescono in periferia.
(Continues)
Contributed by dq82 2016/3/5 - 10:52
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Mar dei migranti

Mar dei migranti
2015
Singolo

2016
Restiamo Umani

MAR DEI MIGRANTI. Un brano, esplicativo sin dal titolo, che affronta una tematica oggi più che mai tristemente attuale e vicina: il dramma vissuto da migliaia di persone costrette da guerre e miseria ad abbandonare i luoghi natii, sfidando il mare, per raggiungere le coste europee. Il testo racconta in prima persona, lo sciagurato viaggio di un rifugiato, a bordo di un gommone stracolmo di persone, alla ricerca di una vita auspicabilmente migliore. Da sempre sensibili ai temi sociali, i Sine Frontera decidono di dedicare questo loro primo singolo, anticipazione del nuovo disco “Restiamo umani”, a questa tragedia collettiva, riassunta in quel viaggio, che pur nella sua apparente brevità chilometrica, sembra non finire mai, quanto mai pericoloso, e che comporta il doloroso allontanamento dagli affetti e dai luoghi amati, alla ricerca di un mondo nuovo. Alessandro... (Continues)
Lasciai la mia casa un giorno di fine settembre (Kumbaya to my mother)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/3/4 - 15:32
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Stay in the Light

Stay in the Light
2015
Now Is The Time

Testo fornitoci direttamente da Roger Lucey (si veda You Only Need Say Nothing)
I was born on the east coast
(Continues)
Contributed by dq82 + Roger Lucey 2016/3/4 - 15:14

Like as the Armed Knight

Like as the Armed Knight
[1546]
Versi composti e cantati da Anne Askew (1521-1546) rinchiusa nella prigione di Newgate, Londra
Il testo della ballata è riportato in “The lattre examinacyon of Anne Askewe, latelye martyred in Smythfelde, by the wycked Synagoge of Antichrist, with the Elucydacyon of Johan Bale”, di John Bale (1495-1563), vescovo della chiesa anglicana d’Irlanda.
Mi sono permesso di intitolarla – come si usa – dal primo verso. In Rete viene normalmente riportata come “The Ballad which Anne Askew made and sang when she was in Newgate”.

Anne Askew, giovane nobildonna inglese, a 15 anni fu costretta ad andare in sposa al posto di una sorella scomparsa prematuramente. Ann abbracciò presto il credo protestante. Il marito, che era un fervente cattolico, la ripudiò e cacciò di casa dopo pochi anni. Trasferitasi a Londra, Anne si avvicinò alle cosiddette “Gran Dame”, la cerchia protestante della regina... (Continues)
Like as the armed knight
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/4 - 14:41
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Ἀριστοφάνους Λυσιστράτη / Aristofane: Lisistrata / Aristophanes: Lysistrata

Ἀριστοφάνους Λυσιστράτη / Aristofane: Lisistrata / Aristophanes: Lysistrata
[411 a. C]
[411 bC]
Atene, Feste Lenee
Athens, Lenaia Dramatic Festival
Messa in scena: Callistrato (forse uno pseudonimo di Aristofane stesso)
Scenemaking: Callistratus (maybe a pseudonym of Aristophanes himself)
Edizione / Editor: F.W. Hall - W.M. Geldart, Clarendon Press, Oxford, 1907



COLEI CHE SCIOGLIE GLI ESERCITI

E’ l’anno 411 avanti Cristo quando, alle feste Lenee di Atene, viene presentata una commedia attribuita a tale “Callistrato”. Le feste Lenee si tenevano ogni anno per celebrare il dio Dioniso Leneo; il nome derivava dalle Λῆναι, vale a dire le Menadi, le adoratrici del dio Dioniso; era consuetudine che, durante tali feste, si presentassero delle tragedie e si svolgessero agoni poetici. Era abbastanza raro che venissero presentate delle commedie, come avvenne appunto in quell’anno 411 con la Lisistrata di quel “Callistrato” che abbiamo già nominato. Ora, si dà il caso... (Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2016/3/4 - 12:09
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Memorial Day

Memorial Day
2015
Now Is The Time

Testo fornitoci direttamente da Roger Lucey (si veda You Only Need Say Nothing)

Tu hai visto la guerra da molto vicino, essendo diventato un reporter di guerra in diverse parti del mondo. Anche io ho fatto parte di un gruppo che scrive fieramente, a tratti rabbiosamente contro la guerra ma ascoltando la tua “Memorial Day” si avverte secondo me più tristezza che rabbia, non credi?
“Memorial Day” cerca di guardare alla situazione personale di un soldato che ha combattuto una guerra, pagato un gran prezzo (in questo caso ha perso le gambe) per poi essere dimenticato e messo da parte proprio dal paese per cui ha combattuto. Succede in tutte le guerre, spero di aver focalizzato come i politici usino spesso le persone per i propri scopi.
Memorial Day’s on Monday but today I need a drink
(Continues)
Contributed by dq82 + Roger Lucey 2016/3/4 - 11:15
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Crossroads

Crossroads
1979
Parole e musica di Roger Lucey, cantautore sudafricano, bianco.
Nell’album intitolato “The Road is Much Longer”, pubblicato nel 1979

Nel 2000 Roger Lucey ha pubblicato una raccolta dal titolo "21 Years Down The Road", con la stessa copertina di “The Road is Much Longer”

Testo fornitoci direttamente da Roger Lucey (si veda You Only Need Say Nothing)

Crossroads is a high-density township in Cape Town, South Africa.

An added motivation for the initial settlers in what was then unsettled Cape Flats Dune Strandveld was the opportunity for families to build individual, more respectable homes than the hostels of Gugulethu allowed for. Since the Apartheid authorities considered the settlement temporary, orders to evict and dismantle it were issued in 1975.

These orders were not enforced due to the efforts of a Men's Committee and a Women's Committee that had been formed to oppose the... (Continues)
When you hear the dogs bark
(Continues)
Contributed by dq82 + Roger Lucey 2016/3/4 - 10:56
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No Easy Walk to Freedom

No Easy Walk to Freedom
I have attached 3 versions of No Easy Walk. I first wrote the song in 1979 and that is the original version. I rewrote the first verse several times over the years but have included the version when Mandela came out of prison and the version that I have started to sing again recently after many years of not singing the song. That is the one called "New".

Parole e musica di Roger Lucey, cantautore sudafricano, bianco.
Non si riesce a trovare il disco originale in cui fu pubblicata. Della canzone esistono diverse versioni, che differiscono nelle strofe. La prima, in ordine di pubblicazione dovrebbe essere questa incisa dai Tighthead Fourie and the Loose Forwards



Testo fornitoci direttamente da Roger Lucey (si veda You Only Need Say Nothing)
Il testo riprende un discorso di Nelson Mandela

Nelson R. Mandela
"No Easy Walk to Freedom"

Presidential Address (21 September 1953)

Since 1912... (Continues)
No easy walk to freedom
(Continues)
Contributed by dq82 + Roger Lucey 2016/3/4 - 10:15
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You Only Need Say Nothing

You Only Need Say Nothing
written late in 1977
1979
Parole e musica di Roger Lucey, cantautore sudafricano, bianco.
Nell’album intitolato “The Road is Much Longer”, pubblicato nel 1979

Nel 2000 Roger Lucey ha pubblicato una raccolta dal titolo "21 Years Down The Road", con la stessa copertina di “The Road is Much Longer”

Capita che in rete non si riescano a trovare dei testi, dei testi che ci interessano particolarmente, e allora una delle vie è provare a chiedere direttamente agli autori. Così ho fatto, spedito una mail direttamente a Roger Lucey che mi ha inviato questo testo e quelli che seguono.

Roger Lucey è un cantautore bianco sudafricano, a causa dei contenuti dei suoi testi anti-Apartheid fu censurato e la sua carriera pressoché stroncata.



This biography is an extract from a newspaper article on Peter Jones written by by Khuthala Nandipha for 'City Press', September 2007.

"Biko’s comrade-in-arms... (Continues)
There's a beggar sitting legless
(Continues)
Contributed by dq82 + Roger Lucey 2016/3/4 - 09:33
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Brown Girl

Brown Girl
[1965]
Parole e musica di John D. Loudermilk, più noto come songwriter che come interprete, l’autore di canzoni come Indian Reservation (The Lament Of The Cherokee Reservation Indian) e Tobacco Road
Nell’album “The Open Mind Of John D. Loudermilk” del 1969

“A true story that happened back in the '40s in my hometown of Durham, NC. Both parties involved eventually went mad due to the social pressure of both sides. I haven't seen the man in years, but occasionally one will spot the figure of Bessie May Brown, shopping bag on her arm, stooping over to pick up a chewing gum wrapper or an old cigarette pack…”
(JDL)

A quanto capisco, si tratta della storia di una coppia mista nel North Carolina degli anni 40, quando segregazione e razzismo erano ancora legge.
Il punto di vista è quello di un ragazzo bianco che aspetta la sua fidanzata nera fuori dalla grande fabbrica dove lei lavora. L’uomo... (Continues)
Back home, we got this great big old factory sittin' right in the middle of town
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/4 - 08:53
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Run on Home, Baby Brother

Run on Home, Baby Brother
[1963]
Parole e musica di John D. Loudermilk, più noto come songwriter che come interprete, l’autore di canzoni come Indian Reservation (The Lament Of The Cherokee Reservation Indian) e Tobacco Road
Nell’album “Presenting John D. Loudermilk” (credo si tratti di quello d’esordio)

“Advising not to join the US marines…”
Run on home, baby brother, don'tcha leave your aging mother
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/4 - 08:18
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Il pleut

Il pleut
Parole di Brigitte Fontaine
Musica di Jean Claude Vannier
Album: Brigitte Fontaine est… folle ! (1968)
Il pleut
(Continues)
2016/3/3 - 18:24
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No Playing in the Snow Today

No Playing in the Snow Today
[1963]
Parole e musica di John D. Loudermilk, più noto come songwriter che come interprete, l’autore di canzoni come Indian Reservation (The Lament Of The Cherokee Reservation Indian) e Tobacco Road
Nell’album “John D. Loudermilk Sings A Bizarre Collection Of The Most Unusual Songs” del 1966

E’ Natale ma ai bimbi non è permesso giocare nella neve perchè è radioattiva…
Da qualche parte, lontano, in una fredda e grigia torre, uomini affamati di potere stanno giocando un gioco folle, satanico, e ridono mentre milioni di genitori sono costretti a dire ai loro bimbi “Non si può giocare con la neve”…

Forse con questi versi un po’ ingenui e lacrimevoli l’autore ce l’aveva coi sovietici, ma pure a casa loro gli americani non dovevano stare molto tranquilli: il primo grave incidente in un reattore nucleare statunitense è infatti del 1961, quando il 3 gennaio ne esplose uno in una base militare vicina alla città di Idaho Falls… Si pensi che la decontaminazione dell’area è stata formalmente completata soltanto nel 2003!
My little boy with smiling face and dancing eyes
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/3 - 11:11
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Interstate 40

Interstate 40
[1963]
Parole e musica di John D Loudermilk, più noto come songwriter che come interprete, l’autore di canzoni come Indian Reservation (The Lament Of The Cherokee Reservation Indian) e Tobacco Road
Nell’album “John D. Loudermilk Sings A Bizarre Collection Of The Most Unusual Songs” del 1966

Una canzone che fu ispirata all’autore dai racconti del padre, John D. Loudermilk Sr., sulla vita che fu costretto a fare negli anni della Grande Depressione. La famiglia Loudermilk era originaria di Durham, North Carolina, e la Interstate 40 è l’autostrada che corre lungo la parte centro meridionale degli States, dalla California fino al North Carolina. Era una delle vie principali lungo le quali si muovevano all’epoca i massicci flussi migratori di disperati che vagavano per il paese in cerca di un lavoro…
Walkin' down the shoulder of Interstate 40
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/3 - 10:15

Travelin' Man

Travelin' Man
[1959]
Scritta da John D Loudermilk e Marijohn Wilkin
Interpretata da Dickey Lee e Red Foley
I know ev'ry park bench nail by nail
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/3 - 09:37
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I'm Looking (for a World)

I'm Looking (for a World)
[1965]
Parole e musica di John D. Loudermilk, più noto come songwriter che come interprete, l’autore di canzoni come Indian Reservation (The Lament Of The Cherokee Reservation Indian) e Tobacco Road
Nell’album “John D. Loudermilk Sings A Bizarre Collection Of The Most Unusual Songs” del 1966
A paper pack of sugar, a plastic spoon and knife
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/3 - 09:25
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Bad News

Bad News
[1966]
Parole e musica di John D. Loudermilk, più noto come songwriter che come interprete, l’autore di canzoni come Indian Reservation (The Lament Of The Cherokee Reservation Indian) e Tobacco Road
Nell’album “John D. Loudermilk Sings A Bizarre Collection Of The Most Unusual Songs”
Bad news travels like wildfire
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/3 - 09:14
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All the World Has Gone By

All the World Has Gone By
[1964-65]
Parole di Kim Chappell e Richard Fariña
Musica di Joan Baez
Nell’album “Memories” di Mimi e Richard Fariña pubblicato nel 1968, il primo dopo la prematura morte di quest’ultimo, avvenuta in un incidente motociclistico nel 1966.
La canzone fu probabilmente scritta da un’amica delle sorelle Baez, Joan e Mimi, tal Kim Chappell, una free spirit, senza lavoro e senza casa, che le Baez avevano preso in carico.

This song has a rather confusing provenance. David Hajdu reports that Richard wrote the poem and Joan and her friend Kim Chappell set it to music (see Positively 4th Street, pages 273 and 296). However, I believe that the lyrics were originally written by Kim Chappell and set to music by Joan Baez in 1964 or very early in 1965 (note that this would make it Joan's first writing credit).
Kim Chappell was a close friend of Joan and not a musician at all. She is discussed in... (Continues)
All the world has gone by
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/3 - 08:49
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Drei Minuten Gehör!

Drei Minuten Gehör!
Drei Minuten Gehör!

Kurt Tucholsky – alias Theobald Tiger – 1922
Theobald Tiger
Republikanische Presse, 29.07.1922, Nr. 6, wieder in: Mit 5 PS (1928)
Drei Minuten Gehör will ich
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/3/2 - 23:46
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La canson dlë sfolà

Victor Tagliabue
Tratta dall’operetta in piemontese “Giandoja nell’Olimpo degli Dei”, questo allegro valzer racconta le peripezie che il povero “sfollato”, costretto ad abbandonare la città devastata dai bombardamenti nel corso dell’ultimo conflitto, è costretto a subire per poter condurre una dignitosa esistenza in quella campagna a cui è così poco abituato.
Dòp le fatighe d’un dì a j’è gnente ‘d pì bel
(Continues)
Contributed by dq82 2016/3/2 - 17:50

Marie Enson

Anonymous
Marie Enson
(Continues)
Contributed by Normande 2016/3/2 - 16:42
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Rev. Luther

Rev. Luther
1989
This Time Around
Call your dog offa me
(Continues)
Contributed by dq82 2016/3/2 - 16:01
Song Itineraries: Martin Luther King
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Where's My Apple Pie?

Where's My Apple Pie?
[1974-75]
Parole e musica di Joan Baez
In un 45 giri inciso per la A&M venduto soltanto in alcuni concerti per sostenere un’associazione di veterani della guerra in Vietnam. A molti di questi che partecipavano ai concerti il disco fu regalato.
Testo trovato sul sito dell’autrice

La trovo soltanto nella raccolta “The Complete A&M Recordings” pubblicata nel 2003

Una canzone che la Baez ha in seguito interpretata, insieme a I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night e Salt of the Earth, durante la sua performance al concerto per la campagna “Occupy Wall Street” nel 2011.
Been sitting on old park benches
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/2 - 15:39
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Yemen Türküsü

Anonymous
Yemen Türküsü is a very well known Turkish folk song (türkü means Turkish folk song). It is about Turkish soldiers who were sent to Yemen in the First World War to fight a battle against The United Kingdom and Rebel Arabs for the Ottoman Empire. They went to Yemen from Muş,a city in the east of Turkey.They all died in Yemen.So after that tragedy, the Yemen song wrote by the local people of Muş for the memories of soldiers' death in Yemen.
Havada bulut yok bu ne dumandır
(Continues)
Contributed by dq82 2016/3/2 - 15:30
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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No Lika Da War

No Lika Da War
[1941]
Parole di Stanley Holloway
Musica di Stanley Nesham
Interpretata da Stanley Holloway accompagnato da W.T. Best al pianoforte
Testo trovato su International Lyrics Playground come trascritto da Monique Adriaansen, Mel Priddle e Ferda Dolunay.
Trovo la canzone nella raccolta “Britain at War” del 1990.

Certamente una canzone della propaganda di guerra inglese, ma una divertente sintesi di come era percepita l’Italietta bellicosa e colonialista dei Mussolini e dei Graziani, reduce di fresco dalla disfatta di Tobruch (8 dicembre 1940 - 9 febbraio 1941) dove soverchianti forze italiane furono travolte dai britannici, di molto inferiori in numero di soldati e mezzi: 5.500 e più morti, 10.000 feriti e 115.000 prigionieri tra le fila italiane contro le appena 500 perdite inglesi… L’ennesimo ottimo risultato del Maresciallo d’Italia Rodolfo Graziani, militare inetto e criminale di guerra.

Satira... (Continues)
In Italy when Mussolini called for men
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/2 - 11:35
Song Itineraries: Deserters
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If I Ruled the World

If I Ruled the World
[1963]
Scritta da Cyril Ornadel e Leslie Bricusse, due celebri liricisti e compositori inglesi, per il musical “Pickwick”, tratto dal racconto “The Posthumous Papers of the Pickwick Club” di Charles Dickens, 1836.
Molti artisti l’hanno interpretata, da Tony Bennett a Stevie Wonder, da The Supremes a Tom Jones, ma credo che quella di James Brown, al culmine della sua bravura, sia la più memorabile.
Singolo del 1968 (lato B di “I Got The Feelin'”) poi incluso nell’album “Sex Machine (Recorded Live at Home in Augusta, Georgia, with ‘His Bad Self’)” del 1970.
If I ruled the world
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/2 - 10:24
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Deja la vida volar

Deja la vida volar
[1962]
Parole e musica di Víctor Jara
Interpretata insieme ai Quilapayún
Nel disco “Víctor Jara” del 1966-67, rieditato nel 1975 con il titolo “Canto a lo humano”
Testo trovato su Cancioneros.com
En tu cuerpo flor de fuego
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/2 - 08:19
Song Itineraries: Anti War Love Songs

Malachi

Malachi
[2010]
Scritta da Jean Smith e David Lester, il duo canadese noto come Mecca Normal, attivo dal 1984.
Un singolo che non mi pare sia mai stato incluso in un album



Così come ho attribuito Le monde est fou non al suo autore o interprete ma alla sua protagonista, la poetessa franco canadese Huguette Gaulin, voglio attribuire questa non ai loro autori, i Mecca Normal, ma a Mark David Ritscher, per gli amici Malachi, musicista e ingegnere del suono nativo del North Dakota ma residente a Chicago.

Impegnato in molti progetti di jazz e musica sperimentale, Malachi era altrettanto impegnato contro la guerra, tanto che fu arrestato un paio di volte nel corso di manifestazioni. Fu l’ingiusta e fraudolenta invasione statunitense dell’Iraq nel 2003 a rendere le convinzioni politiche di Malachi Ritscher ancora più radicali.

Ai primi di novembre del 2006 pubblicò sul suo sito uno scritto in cui esponeva... (Continues)
And camera goes click and you press record
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/1 - 14:58
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Le monde est fou

Le monde est fou
[1973]
Parole di Luc Plamondon, paroliere e produttore musicale del Québec
Musica di Christian St-Roch (1948-2014), musicista e compositore, anche lui québécois
Interpreti: Renée Claude, Diane Dufresne e altri.
Parzialmente riscritta (solo una versione più breve) nel 1979 con il titolo “Hymne à la beauté du monde”

Non fu Huguette Gaulin (1944-1972), giovane poetessa franco canadese, a scrivere o ad interpretare questa canzone, ma “Le monde est fou” è a lei dedicata e ruota intorno alla frase che Huguette urlò prima di auto immolarsi nel centro storico di Montreal nel giugno del 1972: “Vous avez détruit la beauté du monde!”
Per questo ho voluto attribuire a lei questo brano.

Huguette Gaulin era vicina al gruppo di avanguardia letteraria de Les Herbes Rouges e pubblicava le sue poesie sulla rivista La Barre du jour. Era molto attenta ai temi ecologici e senz’altro la sua spiccata sensibilità... (Continues)
Le monde est fou
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/1 - 14:08
Song Itineraries: War on Earth

Alice Was Her Name

Alice Was Her Name
[1965]
Parole e musica di Ruth Jacobs
Testo e accordi pubblicati sul # 66 del Broadside Magazine, 14 novembre 1965

Una storia dimenticata, quella di Alice Herz (1882-1965).
Era tedesca e all’avvento del nazismo nel 1933 si era trasferita in Francia con la figlia.
Nel 1940, con l’occupazione, vennero entrambe internate nel campo di concentramento di Gurs.
Nel 1942 riuscirono ad emigrare negli USA e si stabilirono a Detroit, dove Alice lavorò come lettrice di tedesco all’università e la figlia Helga come bibliotecaria.
Nel secondo dopoguerra fecero domanda per ottenere la cittadinanza statunitense ma ad Alice non fu accordata a causa del suo rifiuto di dichiarare fedeltà assoluta al paese, cioè che lo avrebbe difeso anche con le armi, se necessario…
Di armi, Alice, ne aveva viste anche troppe nella sua vita, a cominciare da quelle del suo stesso paese che avevano aggredito e... (Continues)
This was a woman who wanted freedom from war
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/1 - 11:14
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Cantar de berce pró víspera de emigrar

Cantar de berce pró víspera de emigrar
(1977)

Album: Pola unión

Basándose en la música vocal tradicional de su tierra, Benedicto escribió y compuso esta hermosa canción, inspirándose en el drama de la emigración gallega
Gustavo Sierra Fernández
Miña filla está desperta
(Continues)
2016/2/29 - 22:28
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The Hangin Tree

The Hangin Tree
2014

Lyrics: Suzanne Collins
Music: Jeremiah Fraites and Wesley Schultz
Arrangement: James Newton Howard
Singer: Jennifer Lawrence

The songs lyrics were written by The Hunger Games author Suzanne Collins and originally appeared in her novel Mockingjay. The melody to the lyrics was composed by Jeremiah Fraites and Wesley Schultz of American indie folk band The Lumineers. The song did not appear on the original release of the film's song album (it does appear on the score album), but after the success of the song it was added during the digital re-release of the official soundtrack for the film, with "The Hanging Tree" as the fifteenth track. Six days later, "The Hanging Tree" was released as the second single from the album.

Protagonist Katniss Everdeen performs the song in the film, which is also heard over the closing credits. In the story's context, it is a song that Katniss learned... (Continues)
Are you, are you
(Continues)
Contributed by dq82 2016/2/29 - 17:55

Maggiolata sciagurata (Maggio triste 2003)

Maggiolata sciagurata (Maggio triste 2003)
[2003]
Parole e musica di Daniele Poli (1965-), chitarrista e compositore di Prato, fondatore del gruppo.

Nell’album intitolato “Viva Faliero! Canti, suoni e storie tra Val di Bisenzio e Toscana”
La canzone è stata premiata al IX° concorso intitolato a Giovanna Daffini (1914-1969) che si tiene dal 1994 nel mese di giugno a Motteggiana, Mantova.
Testo trovato sull’Atlante Demologico Lombardo

Una piccola, grande canzone finora sfuggita alle ricerche, eppure assai importante perché – ricordiamolo ancora una volta – le CCG/AWS sono on line proprio dalla primavera del 2003, quando iniziarono i bombardamenti statunitensi sull’Iraq…
Ci si prova anche quest'anno a cantar la maggiolata
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/29 - 14:24

The Ballad of LBJ

The Ballad of LBJ
[1965]
Parole e musica di Mortimer Frankel
Testo e musica pubblicati sul # 62 del Broadside Magazine, 15 settembre 1965

Durante la presidenza provvisoria e la campagna presidenziale LBJ fu molto cauto sulla possibilità di un’escalation militare in Vietnam. Era convinto che non fosse il caso di impegnarsi in un’altra Corea e, soprattutto, pensava che nel conflitto volessero trascinarlo i suoi nemici per distoglierlo dai “fronti di guerra” interni, quello dei diritti civili e della lotta alla povertà. Ma poi i vertici militari e dell’industria bellica gli prepararono la balla del Tonchino (raccontando fandonie su navi da guerra americane attaccate da motosiluranti nord-vietnamite) e i sondaggisti sondarono che l’opinione pubblica contraria alla guerra era la minoranza, non più del 25-30%...
E poi è andata come andata…

A volte si pensa, con un atteggiamento che definerei complottista, che... (Continues)
Oh, a fella ran for president
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/29 - 13:31
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Folk Against the Fascism

Folk Against the Fascism
2015
Hombre All'ombra

Nata durante le registrazioni di questo CD, e’ il nostro piccolo contributo folk all’antifascismo.
Play loud, play down the road
(Continues)
Contributed by dq82 2016/2/29 - 12:56




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