In memory of Paul Kantner: We Can Be Together, a powerful generational anthem against the warmonger powers in charge.
Lorenzo Masetti 2016/1/30 - 00:20
We are forces of chaos and anarchy
Antiwar Songs Blog
![We are forces of chaos and anarchy](img/blog/1093.jpg)
We Can Be Together è una canzone incredibile – che inseriamo oggi in memoria di Paul Kantner – che apre lo storico album Volunteers, quello con la copertina che ritrae i membri del gruppo davanti alla bandiera statunitense vestiti (o parzialmente vestiti) in modo del tutto eccentrico. La copertina si riferisce ovviamente alla title track […]
Antiwar Songs Staff 2016-01-29 23:04:00
Imparare a non dimenticare
Antiwar Songs Blog
![Imparare a non dimenticare](img/blog/1089.jpg)
Primo on The Parapet è una canzone scritta da Peter Hammill per Primo Levi. Scritta nel 1992, alcuni anni dopo la sua morte, avvenuta a Torino l’11 aprile del 1987. Primo Levi cadde nel vuoto, nella tromba delle scale del suo palazzo torinese. Ancora oggi non si sa con certezza se si sia trattato di […]
Antiwar Songs Staff 2016-01-27 21:24:00
Kje si, mati?
![Kje si, mati?](img/upl/14th-division-theatre-on-the-front-04.jpg)
[1941-42]
Versi di Karel Destovnik (1922-1944), poeta e partigiano sloveno, con il nome di battaglia di “Kajuh”. Morì in uno scontro coi nazisti il 22 febbraio 1944 in località Žlebnik, nei pressi della cittadina slovena di Šoštanj.
Musica dei compositori sloveni Matija Bravničar (1897-1977) e Dragotin Cvetko (1911-1993). Ignoro se fu composta negli anni della guerra o successivamente. C’è da dire che almeno Cvetko fu membro dirigente del “Kočevski zbor”, il CLN sloveno, e forse conobbe personalmente Karel “Kajuh” Destovnik.
Questo brano era cantato dalle prigioniere del KZ Ravensbrück ed è per questo incluso nell’antologia intitolata “Europa v boji 1939 – 1944”, realizzata segretamente nel campo da due prigioniere di nazionalità ceca, Vlasta Kladivová e Vera Hozáková. Su queste due donne coraggiose, sopravvissute all’Olocausto e in seguito docenti universitarie e perseguitate dai comunisti... (Continues)
Versi di Karel Destovnik (1922-1944), poeta e partigiano sloveno, con il nome di battaglia di “Kajuh”. Morì in uno scontro coi nazisti il 22 febbraio 1944 in località Žlebnik, nei pressi della cittadina slovena di Šoštanj.
Musica dei compositori sloveni Matija Bravničar (1897-1977) e Dragotin Cvetko (1911-1993). Ignoro se fu composta negli anni della guerra o successivamente. C’è da dire che almeno Cvetko fu membro dirigente del “Kočevski zbor”, il CLN sloveno, e forse conobbe personalmente Karel “Kajuh” Destovnik.
Questo brano era cantato dalle prigioniere del KZ Ravensbrück ed è per questo incluso nell’antologia intitolata “Europa v boji 1939 – 1944”, realizzata segretamente nel campo da due prigioniere di nazionalità ceca, Vlasta Kladivová e Vera Hozáková. Su queste due donne coraggiose, sopravvissute all’Olocausto e in seguito docenti universitarie e perseguitate dai comunisti... (Continues)
Veš, mama, rad bi ti napisal pismo,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/27 - 13:48
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, Extermination camps
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Compagnons, dormez vous?
![Compagnons, dormez vous?](img/upl/_dwn1453891628_1306931280.jpg)
[1943]
Parole di François Llenas
Musica di Maurice Tézé (a volte viene erroneamente indicato Guy Lafarge, un altro noto compositore dell’epoca)
Un grande successo di Fred Hébert e anche di Annette Lajon
Su Chants Protestants il testo della canzone viene tratto dall’edizione tedesca dell’antologia intitolata “Europa u boji 1939 – 1944”, realizzata segretamente a Ravensbrück da due prigioniere di nazionalità ceca, Vlasta Kladivová e Vera Hozáková (Su queste due donne coraggiose, sopravvissute all’Olocausto e in seguito docenti universitarie e perseguitate dai comunisti in Cecoslovacchia ed Unione Sovietica, si legga il commento alla canzone Рафенсбрюклид). Tuttavia “Compagnons, dormez vous?” non nacque nei campi ma racconta dei francesi costretti al lavoro obbligatorio in Germania dagli accordi fra il regime collaborazionista di Vichy e l’occupante nazista. Ovviamente la canzone circolò molto fra i prigionieri di lingua francese non solo a Ravensbrück ma in tutti i campi di concentramento allestiti dai tedeschi.
Parole di François Llenas
Musica di Maurice Tézé (a volte viene erroneamente indicato Guy Lafarge, un altro noto compositore dell’epoca)
Un grande successo di Fred Hébert e anche di Annette Lajon
Su Chants Protestants il testo della canzone viene tratto dall’edizione tedesca dell’antologia intitolata “Europa u boji 1939 – 1944”, realizzata segretamente a Ravensbrück da due prigioniere di nazionalità ceca, Vlasta Kladivová e Vera Hozáková (Su queste due donne coraggiose, sopravvissute all’Olocausto e in seguito docenti universitarie e perseguitate dai comunisti in Cecoslovacchia ed Unione Sovietica, si legga il commento alla canzone Рафенсбрюклид). Tuttavia “Compagnons, dormez vous?” non nacque nei campi ma racconta dei francesi costretti al lavoro obbligatorio in Germania dagli accordi fra il regime collaborazionista di Vichy e l’occupante nazista. Ovviamente la canzone circolò molto fra i prigionieri di lingua francese non solo a Ravensbrück ma in tutti i campi di concentramento allestiti dai tedeschi.
Là-bas, bien loin du pays
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/27 - 11:21
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Mio angelo di cenere
![Mio angelo di cenere](img/upl/mio_angelo_di_cenere.jpg)
Mio Angelo di cenere [2007]
Traduzione Anna Ruchat di una poesia di Mariella Mehr
Si veda Kein Meer lag uns zu Füßen per saperne di più su Mariella Mehr, e la sua opera. Al momento non è reperibile le verisone originale della poesia
Traduzione Anna Ruchat di una poesia di Mariella Mehr
Si veda Kein Meer lag uns zu Füßen per saperne di più su Mariella Mehr, e la sua opera. Al momento non è reperibile le verisone originale della poesia
Mio angelo di cenere.
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/27 - 10:27
Song Itineraries:
Exiles and exilees, Extermination camps
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The Soldier's Dream
![The Soldier's Dream](img/thumb/a13793_130x140.jpeg)
The Soldier’s Dream
© Tony Smith 2015
© Tony Smith 2015
Oh once there was a desert war and it was a time of joy
(Continues)
(Continues)
Contributed by Tony Smith 2016/1/27 - 10:11
Song Itineraries:
Heroes
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Kein Meer lag uns zu Füßen
![Kein Meer lag uns zu Füßen](img/upl/2013-01-12-17-59-06.jpg)
Poesia tratta da Nachrichten aus dem Exil (1998)
Cantata in italiano da Fabio Turchetti
Mio Angelo di cenere [2007]
Il popolo Jenisch, denominato anche Yenishe, rappresenta la terza maggiore popolazione nomade europea, dopo i Rom ed i Sinti. Sono presenti in Germania (Regione del Reno), Svizzera, Austria, Paesi Bassi, Francia, Belgio e Spagna (dove sono principalmente noti come Mercheros). Mentre le popolazioni romaní (Rom, Sinti, Kalé, Romanichals ed altre) sono, per l'appunto, etnie di derivazione indiana, gli Jenisch sono di origine germanica e hanno un loro proprio idioma. Per via di questa loro sostanziale differenza sono anche conosciuti come zingari bianchi (in tedesco: Weiße Zigeuner, in francese: Tziganes blancs).
Ci sono tracce che indicano la presenza di gruppi jenisch nella Svizzera dall'XI secolo e nella Germania nel XIII secolo. L'espressione "Fahrendes Volk" (popolo errante)... (Continues)
Cantata in italiano da Fabio Turchetti
Mio Angelo di cenere [2007]
Il popolo Jenisch, denominato anche Yenishe, rappresenta la terza maggiore popolazione nomade europea, dopo i Rom ed i Sinti. Sono presenti in Germania (Regione del Reno), Svizzera, Austria, Paesi Bassi, Francia, Belgio e Spagna (dove sono principalmente noti come Mercheros). Mentre le popolazioni romaní (Rom, Sinti, Kalé, Romanichals ed altre) sono, per l'appunto, etnie di derivazione indiana, gli Jenisch sono di origine germanica e hanno un loro proprio idioma. Per via di questa loro sostanziale differenza sono anche conosciuti come zingari bianchi (in tedesco: Weiße Zigeuner, in francese: Tziganes blancs).
Ci sono tracce che indicano la presenza di gruppi jenisch nella Svizzera dall'XI secolo e nella Germania nel XIII secolo. L'espressione "Fahrendes Volk" (popolo errante)... (Continues)
Kein Meer lag uns zu Füßen,
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/27 - 09:59
Song Itineraries:
Exiles and exilees, Extermination camps
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Es hätt e Bur es Töchterli
Anonymous
[1781]
Testo e melodie: Anonimo
Worte und Melodien: Anonym
Lyrics and Tunes: Anonymous
Paroles et mélodies: Anonyme
Fonti / Quellen / Sources:
a) Testo / Worte / Lyrics / Paroles:
J. R. Wyß : Texte zu der Sammlung von Schweizer Kühreihen und Volksliedern 4 Ausg. Bern 1826 m S. 61
b) Melodie / Melodien / Tunes / Mélodies:
Deutscher Liederhort, 1) 1781 2) 1812
Testo e melodie: Anonimo
Worte und Melodien: Anonym
Lyrics and Tunes: Anonymous
Paroles et mélodies: Anonyme
Fonti / Quellen / Sources:
a) Testo / Worte / Lyrics / Paroles:
J. R. Wyß : Texte zu der Sammlung von Schweizer Kühreihen und Volksliedern 4 Ausg. Bern 1826 m S. 61
b) Melodie / Melodien / Tunes / Mélodies:
Deutscher Liederhort, 1) 1781 2) 1812
Es hätt e Bur es Töchterli
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gaspard de la Nuit 2016/1/27 - 05:49
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Regarde un peu la France
![Regarde un peu la France](img/upl/1540-1.jpg)
Paroles et musique: Christophe Miossec
Album: Boire (1995)
Buonasera
Prima di tutto mi devo un po' scusare con voi se, praticamente, sono scomparsa appena comparsa...ma ho due figlie sposate sparse per la Francia e sono andata col treno a trovarle stando fuori quasi un mese e rompendo loro le scatole come si conviene a una vecchia mamma rompiscatole. Quando mi hanno chiesto che cosa combinavo, ho detto loro anche che mi ero infilata in un sito di canzoni contro la guerra (e altro) e si sono messe le mani nei capelli. Ora che sono tornata a casa dai miei gatti, eccomi di nuovo sperando di fare qualche cosa di utile.
Per ricominciare, ecco Christophe Miossec di cui ho visto che avete già una canzone: ma come fate a conoscere anche Miossec, dove siete andati a pescarlo? A me, devo dire, Miossec non è mai piaciuto poi così tanto, però ha fatto tre o quattro canzoni che invece mi piacciono... (Continues)
Album: Boire (1995)
Buonasera
Prima di tutto mi devo un po' scusare con voi se, praticamente, sono scomparsa appena comparsa...ma ho due figlie sposate sparse per la Francia e sono andata col treno a trovarle stando fuori quasi un mese e rompendo loro le scatole come si conviene a una vecchia mamma rompiscatole. Quando mi hanno chiesto che cosa combinavo, ho detto loro anche che mi ero infilata in un sito di canzoni contro la guerra (e altro) e si sono messe le mani nei capelli. Ora che sono tornata a casa dai miei gatti, eccomi di nuovo sperando di fare qualche cosa di utile.
Per ricominciare, ecco Christophe Miossec di cui ho visto che avete già una canzone: ma come fate a conoscere anche Miossec, dove siete andati a pescarlo? A me, devo dire, Miossec non è mai piaciuto poi così tanto, però ha fatto tre o quattro canzoni che invece mi piacciono... (Continues)
Je t'en prie fais moi confiance
(Continues)
(Continues)
Contributed by Avv. Jeanne Auban Colvieil, Arles (France) 2016/1/26 - 20:38
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
Kopf Hoch!
Anonymous
![Kopf Hoch!](img/upl/flaschenpost.jpg)
KZ Ravensbrück, 1942
Canto delle prigioniere di Ravensbrück, di autrice anonima, ripreso – con un paio di marginali modifiche nell’ultima strofa – da Rita Sprengel, anch’essa internata in quel campo con la mansione di operaia nel capannone della Siemens.
Rita Sprengel (1907-1993) era un avvocato berlinese specialista nelle cause di lavoro, militante di sinistra, e all’avvento del nazismo fu subito arrestata e detenuta prima a Moringen e poi a Ravensbrück. Voce dissidente nella DDR, le sue memorie raccolte in “Der rote Faden” furono pubblicate solo nel 1994, dopo la sua morte.
Trovo il testo su Chants Protestants, come ripreso da “Europa im Kampf 1939–1944. Internationale Poesie aus dem Frauen-Konzentrationslager Ravensbrück”, volume e CD a cura di Constanze Jaiser e Jacob David Pampuch, Metropol Verlag, Berlino, 2005. Si tratta dell’edizione tedesca dell’antologia intitolata “Europa u... (Continues)
Canto delle prigioniere di Ravensbrück, di autrice anonima, ripreso – con un paio di marginali modifiche nell’ultima strofa – da Rita Sprengel, anch’essa internata in quel campo con la mansione di operaia nel capannone della Siemens.
Rita Sprengel (1907-1993) era un avvocato berlinese specialista nelle cause di lavoro, militante di sinistra, e all’avvento del nazismo fu subito arrestata e detenuta prima a Moringen e poi a Ravensbrück. Voce dissidente nella DDR, le sue memorie raccolte in “Der rote Faden” furono pubblicate solo nel 1994, dopo la sua morte.
Trovo il testo su Chants Protestants, come ripreso da “Europa im Kampf 1939–1944. Internationale Poesie aus dem Frauen-Konzentrationslager Ravensbrück”, volume e CD a cura di Constanze Jaiser e Jacob David Pampuch, Metropol Verlag, Berlino, 2005. Si tratta dell’edizione tedesca dell’antologia intitolata “Europa u... (Continues)
Welch Fäden auch das Schicksal spinnt,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/26 - 16:53
Song Itineraries:
Extermination camps, Violence on Women: just like and worse than war
Appèl-gedachten (Onder de blauwe hemel)
![Appèl-gedachten (Onder de blauwe hemel)](img/upl/flaschenpost.jpg)
KZ Ravensbrück, 1944
Versi di Trien De Haan-Zwagerman
Cantabili sulla melodia dell’ottocentesca tedesca “In einem kühlen Grunde”, composta da Friedrich Glück nel 1814. Tra l’altro, la canzone originaria (testo di Joseph von Eichendorff) fu un cavallo di battaglia dei Comedian Harmonists, gruppo vocale maschile tedesco composto in parte da artisti di fede ebraica, la cui fulgida carriera fu stroncata dai nazisti nel 1935.
La poesia si trova - recitata da Dolly Van Der Pligt, una sopravvissuta di Ravensbrück - in “Europa im Kampf 1939–1944. Internationale Poesie aus dem Frauen-Konzentrationslager Ravensbrück”, volume e CD a cura di Constanze Jaiser e Jacob David Pampuch, Metropol Verlag, Berlino, 2005. Si tratta dell’edizione tedesca dell’antologia intitolata “Europa u boji 1939 – 1944”, realizzata segretamente a Ravensbrück da due prigioniere di nazionalità ceca, Vlasta Kladivová e Vera... (Continues)
Versi di Trien De Haan-Zwagerman
Cantabili sulla melodia dell’ottocentesca tedesca “In einem kühlen Grunde”, composta da Friedrich Glück nel 1814. Tra l’altro, la canzone originaria (testo di Joseph von Eichendorff) fu un cavallo di battaglia dei Comedian Harmonists, gruppo vocale maschile tedesco composto in parte da artisti di fede ebraica, la cui fulgida carriera fu stroncata dai nazisti nel 1935.
La poesia si trova - recitata da Dolly Van Der Pligt, una sopravvissuta di Ravensbrück - in “Europa im Kampf 1939–1944. Internationale Poesie aus dem Frauen-Konzentrationslager Ravensbrück”, volume e CD a cura di Constanze Jaiser e Jacob David Pampuch, Metropol Verlag, Berlino, 2005. Si tratta dell’edizione tedesca dell’antologia intitolata “Europa u boji 1939 – 1944”, realizzata segretamente a Ravensbrück da due prigioniere di nazionalità ceca, Vlasta Kladivová e Vera... (Continues)
Onder de blauwe hemel
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/26 - 15:38
Song Itineraries:
Extermination camps, Violence on Women: just like and worse than war
Es war ein Kind in Birkenau
Anonymous
![Es war ein Kind in Birkenau](img/upl/205._arrival_of_women_and_children_at_auschwitz-birkenau_in_may_1944.jpg)
Come Ich singe ein zweckloses Lied (Das Lied vom Kind das der Mutter sein letztes Brot geschenkt hat), anche questa poesia/canzone sembra tratta da “Auschwitz-Kinderlieder”, un volumetto semi sconosciuto pubblicato nel 1990 dalla casa editrice Donat Verlag. L’autore volle espressamente restare anonimo ma evidentemente dell’universo concentrazionario nazista sapeva molto, non sappiamo se per esperienza diretta o per la profonda conoscenza di testimoni superstiti.
Il testo io l’ho trovato sul sito Chants Protestants, curato da Yves Kéler, pastore luterano francese dell’Alsazia, che però non cita la fonte originaria.
Questo il suo commento a “C’è un bambino a Birkenau”, un brano che riecheggia o, meglio, la cui eco risuona nell’incipit e nel tema di fondo di Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento di Francesco Guccini:
La mélodie
La mélodie employée pour ce chant est moderne. Y avait-il... (Continues)
Il testo io l’ho trovato sul sito Chants Protestants, curato da Yves Kéler, pastore luterano francese dell’Alsazia, che però non cita la fonte originaria.
Questo il suo commento a “C’è un bambino a Birkenau”, un brano che riecheggia o, meglio, la cui eco risuona nell’incipit e nel tema di fondo di Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento di Francesco Guccini:
La mélodie
La mélodie employée pour ce chant est moderne. Y avait-il... (Continues)
Es war ein Kind in Birkenau
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/26 - 14:16
Song Itineraries:
Child Abuse, Extermination camps
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Terra avvelenata
![Terra avvelenata](img/art/t44153.jpg)
2015
Un brano di denuncia, che dalla sincerità dell’indignazione e dalla forza del groove trae un’energia insolita.
Brano che ha partecipato a Musicultura Festival XXVI Edizione, nel 2015
Un brano di denuncia, che dalla sincerità dell’indignazione e dalla forza del groove trae un’energia insolita.
Brano che ha partecipato a Musicultura Festival XXVI Edizione, nel 2015
Stammatin tengo paura
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/26 - 12:16
Song Itineraries:
War on Earth
Ich singe ein zweckloses Lied (Das Lied vom Kind das der Mutter sein letztes Brot geschenkt hat)
Anonymous
![Ich singe ein zweckloses Lied (Das Lied vom Kind das der Mutter sein letztes Brot geschenkt hat)](img/upl/51953323-GettyImages_pt_8.jpg)
Ho trovato il testo di questa straziante poesia/canzone sul sito Chants Protestants, curato da Yves Kéler, pastore luterano francese dell’Alsazia.
L’autore è anonimo, sconosciuta l’eventuale melodia, Kéler non cita nessuna fonte e pochissimi sono gli ulteriori riscontri in Rete… Ero davvero incerto se contribuire un brano così doloroso ma al tempo stesso così misconosciuto…
Ora lo propongo perchè mi pare di aver individuato la fonte originaria, anche se questo poco aggiunge al mistero sulla sua attribuzione. “La canzone davvero inutile del bambino che ha dato a sua madre l’ultimo suo pezzo di pane” quasi certamente si trova, insieme ad altre, nel volumetto “Auschwitz-Kinderlieder” pubblicato nel 1990 dalla casa editrice Donat Verlag. L’autore volle espressamente restare anonimo ma evidentemente dell’universo concentrazionario nazista sapeva molto, non sappiamo se per esperienza diretta... (Continues)
L’autore è anonimo, sconosciuta l’eventuale melodia, Kéler non cita nessuna fonte e pochissimi sono gli ulteriori riscontri in Rete… Ero davvero incerto se contribuire un brano così doloroso ma al tempo stesso così misconosciuto…
Ora lo propongo perchè mi pare di aver individuato la fonte originaria, anche se questo poco aggiunge al mistero sulla sua attribuzione. “La canzone davvero inutile del bambino che ha dato a sua madre l’ultimo suo pezzo di pane” quasi certamente si trova, insieme ad altre, nel volumetto “Auschwitz-Kinderlieder” pubblicato nel 1990 dalla casa editrice Donat Verlag. L’autore volle espressamente restare anonimo ma evidentemente dell’universo concentrazionario nazista sapeva molto, non sappiamo se per esperienza diretta... (Continues)
1. Ich singe ein zweckloses Lied
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/26 - 11:50
Song Itineraries:
Child Abuse, Extermination camps
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The Human Shields
![The Human Shields](img/thumb/a13793_130x140.jpeg)
The human shields © Tony Smith
2016
2016
Early in the century and early in the year
(Continues)
(Continues)
Contributed by Tony Smith 2016/1/26 - 04:27
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
War to End All Wars
War to end all wars © Tony Smith 2014
In nineteen hundred and fourteen
(Continues)
(Continues)
Contributed by Tony Smith 2016/1/25 - 23:16
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
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![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Dachau blues
![Dachau blues](img/upl/MaC5A1kary_-_LP_Caston_28141629.jpg)
[1970]
Testo e musica di Karel Kryl
Dall'album "Maškary", stampato in 1000 copie in allora Germania Ovest dall'editore Caston. Le 300 copie sono arrivate in qualche modo in Cecoslovacchia, comunque.
Ripreso da YT.
Anche il dipinto sulla copertina è l'opera di Kryl.
Presente anche sull'album "Solidarita" uscito nel 2014, contenente la registrazione del concerto che ha avuto luogo a Haus der Begegnung a Monaco di Baviera il 21.gennaio 1982 ,durante il quale Karel Kryl ha cantato le sue canzoni in tre lingue: ceco, tedesco e polacco.
Testo e musica di Karel Kryl
Dall'album "Maškary", stampato in 1000 copie in allora Germania Ovest dall'editore Caston. Le 300 copie sono arrivate in qualche modo in Cecoslovacchia, comunque.
Ripreso da YT.
Anche il dipinto sulla copertina è l'opera di Kryl.
Presente anche sull'album "Solidarita" uscito nel 2014, contenente la registrazione del concerto che ha avuto luogo a Haus der Begegnung a Monaco di Baviera il 21.gennaio 1982 ,durante il quale Karel Kryl ha cantato le sue canzoni in tre lingue: ceco, tedesco e polacco.
Když stíny k sobě v touze lnou,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/1/25 - 20:15
Song Itineraries:
Extermination camps
Was uns auch begegnet hier
Anonymous
![Was uns auch begegnet hier](img/upl/117444949.jpg)
KZ Esterwegen, Bassa Sassonia, 1933/34
Versi di prigioniero anonimo, probabilmente un militante comunista
Sulla falsariga e sulla melodia di “Arbeitsmann du lebst in Not”, canto comunista diffuso negli anni della Repubblica di Weimar
Testo trovato su Volksliederarchiv, come ripreso dal volume “Lieder aus den faschistischen Konzentrationslagern”, 1962, a cura della musicologa ebrea tedesca Inge Lammel (1924-2015) e di Günter Hofmeyer
Trovo la canzone eseguita da Kulisiewicz nel disco “Chants de la deportation par Alex (Aleksander) Kulisiewicz”, Le Chant Du Monde, 1975
Versi di prigioniero anonimo, probabilmente un militante comunista
Sulla falsariga e sulla melodia di “Arbeitsmann du lebst in Not”, canto comunista diffuso negli anni della Repubblica di Weimar
Testo trovato su Volksliederarchiv, come ripreso dal volume “Lieder aus den faschistischen Konzentrationslagern”, 1962, a cura della musicologa ebrea tedesca Inge Lammel (1924-2015) e di Günter Hofmeyer
Trovo la canzone eseguita da Kulisiewicz nel disco “Chants de la deportation par Alex (Aleksander) Kulisiewicz”, Le Chant Du Monde, 1975
Was uns auch begegnet hier
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/25 - 15:28
Song Itineraries:
Extermination camps
Kartoszki
![Kartoszki](img/upl/lodz-2.jpg)
Sachsenhausen, 1942
Text und Musik: Jan Vala
Parole e musica di Jan Vala (?), prigioniero a Sachsenhausen con Kulisiewicz
Testo trovato su Volksliederarchiv (con la speranza che sia corretto!)
Trovo il brano nel disco “Chants de la deportation par Alex (Aleksander) Kulisiewicz”, Le Chant Du Monde, 1975
Anche nella raccolta “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”
Altre fonti (p.e. qui) attribuiscono il brano a Paul Rakow, un artigiano berlinese anche lui rinchiuso per anni a Sachsenhausen e infine costretto ad arruolarsi nella famigerata “Brigata Dirlewanger”, un battaglione disciplinare della Wermacht composto da prigionieri, criminali comuni o detenuti politici che fossero. Rakow sparì, come tanti, nelle steppe russe. Si veda al proposito la canzone Wie lang es auch noch dauern mag.
“Kartoszki” è russificazione per “Kartoffeln”, patate. Come si è visto già per altri brani, come p.e.... (Continues)
Text und Musik: Jan Vala
Parole e musica di Jan Vala (?), prigioniero a Sachsenhausen con Kulisiewicz
Testo trovato su Volksliederarchiv (con la speranza che sia corretto!)
Trovo il brano nel disco “Chants de la deportation par Alex (Aleksander) Kulisiewicz”, Le Chant Du Monde, 1975
Anche nella raccolta “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”
Altre fonti (p.e. qui) attribuiscono il brano a Paul Rakow, un artigiano berlinese anche lui rinchiuso per anni a Sachsenhausen e infine costretto ad arruolarsi nella famigerata “Brigata Dirlewanger”, un battaglione disciplinare della Wermacht composto da prigionieri, criminali comuni o detenuti politici che fossero. Rakow sparì, come tanti, nelle steppe russe. Si veda al proposito la canzone Wie lang es auch noch dauern mag.
“Kartoszki” è russificazione per “Kartoffeln”, patate. Come si è visto già per altri brani, come p.e.... (Continues)
Jeder denkt im Traume an ein Hühnchen zart und fett
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/25 - 14:32
Song Itineraries:
Extermination camps
Spalona matka
![Spalona matka](img/upl/ocalone_thumb.jpg)
Sachsenhausen, 1944
Słowa: Nâzım Hikmet, Tadeusz Niemira
Muzyka: Aleksander Kulisiewicz
Nei dischi di Kulisiewicz intitolati “Chants de la déportation” (1975) e “Pieśni obozowe z hitlerowskich obozów koncentracyjnych 1939-45” (1979).
I crediti di questa canzone sono attibuiti per il testo a Nâzım Hikmet e a tal Tadeusz Niemira. Nel primo caso non credo che l’attribuzione sia corretta, forse il testo si trovava in una corrispondenza con il poeta turco. Il secondo autore potrebbe essere invece Tadeusz Kostrzewski, nome di battaglia "Niemira", importante figura delle resistanza polacca, membro dell’Agat (Anty-Gestapo), il nucleo originario del Battalion Parasol dell’Armia Krajowa, arrestato dai nazisti nel 1944 e forse compagno di prigionia di Kulisiewicz a Sachsenhausen…
In ogni caso, non ho riscontri precisi.
Il testo l’ho trovato in una ricerca “Ocalone We Wspomnieniach - Wspomnienia byłych więźniów politycznych hitlerowskich więzień i obozów koncentracyjnych” pubblicata dalla Biblioteca civica di Koszalin nel 2011.
Słowa: Nâzım Hikmet, Tadeusz Niemira
Muzyka: Aleksander Kulisiewicz
Nei dischi di Kulisiewicz intitolati “Chants de la déportation” (1975) e “Pieśni obozowe z hitlerowskich obozów koncentracyjnych 1939-45” (1979).
I crediti di questa canzone sono attibuiti per il testo a Nâzım Hikmet e a tal Tadeusz Niemira. Nel primo caso non credo che l’attribuzione sia corretta, forse il testo si trovava in una corrispondenza con il poeta turco. Il secondo autore potrebbe essere invece Tadeusz Kostrzewski, nome di battaglia "Niemira", importante figura delle resistanza polacca, membro dell’Agat (Anty-Gestapo), il nucleo originario del Battalion Parasol dell’Armia Krajowa, arrestato dai nazisti nel 1944 e forse compagno di prigionia di Kulisiewicz a Sachsenhausen…
In ogni caso, non ho riscontri precisi.
Il testo l’ho trovato in una ricerca “Ocalone We Wspomnieniach - Wspomnienia byłych więźniów politycznych hitlerowskich więzień i obozów koncentracyjnych” pubblicata dalla Biblioteca civica di Koszalin nel 2011.
To ja – spalona matka –
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/25 - 11:41
Song Itineraries:
Extermination camps
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Olza
![Olza](img/upl/1024px-Czciesz_win_547.jpg)
Sachsenhausen, 1942
Lyrics: Aleskander Kulisiewicz
Music: Henryk Wars (“Jest Jedna Jedyna,” 1938)
Campo di concentramento di Sachsenhausen, Oranienburg, Brandeburgo
Parole di Aleskander Kulisiewicz
Musica di Henry Vars (1902-1977), il nome assunto negli USA dal compositore polacco Henryk Warszawski, abbreviato in Wars, autore di moltissime musiche anche per il cinema tra cui il celebre tango del 1938 “Jest jedna jedyna”. Un suo brano, la canzone d’amore “Umówiłem się z nią na dziewiątą” del 1937, è compreso nella colonna sonora de “Il pianista” di Roman Polanski.
Kulisiewicz spent his formative years in the town of Cieszyn where his father worked as a teacher, and his nostalgia for that picturesque region on the Olza River southwest of Krakow was deep and enduring. He later wrote that when he was a prisoner he “often dreamed of returning to the banks of this beloved river.” With its... (Continues)
Lyrics: Aleskander Kulisiewicz
Music: Henryk Wars (“Jest Jedna Jedyna,” 1938)
Campo di concentramento di Sachsenhausen, Oranienburg, Brandeburgo
Parole di Aleskander Kulisiewicz
Musica di Henry Vars (1902-1977), il nome assunto negli USA dal compositore polacco Henryk Warszawski, abbreviato in Wars, autore di moltissime musiche anche per il cinema tra cui il celebre tango del 1938 “Jest jedna jedyna”. Un suo brano, la canzone d’amore “Umówiłem się z nią na dziewiątą” del 1937, è compreso nella colonna sonora de “Il pianista” di Roman Polanski.
Kulisiewicz spent his formative years in the town of Cieszyn where his father worked as a teacher, and his nostalgia for that picturesque region on the Olza River southwest of Krakow was deep and enduring. He later wrote that when he was a prisoner he “often dreamed of returning to the banks of this beloved river.” With its... (Continues)
Wielka jest, śliczna jest Mississippi,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/25 - 10:05
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Domestic Terror
![Domestic Terror](img/thumb/a13793_130x140.jpeg)
Domestic Terror
© Tony Smith 2015
© Tony Smith 2015
In Martin Place with Christmas looming
(Continues)
(Continues)
Contributed by Tony Smith 2016/1/25 - 03:07
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Elegia giudeo-italiana [La ienti de Sïòn]
Anonymous
[XIII secolo]
Kinah sul motivo di Tissather le-allem
Fonti: Codice Ferrarese F (XIV secolo)
Codice Parmense P (XIV secolo)
Trascrizione T (XVIII secolo)
Edizione originale (in caratteri ebraici e trascrizione):
Elia S. Artom (1915)
Tra pochi giorni, dice, sarà la Giornata della Memoria. La memoria che vorrei proporre questa notte è però remota nel tempo; remota e, al tempo stesso, vicinissima. Si tratta dell'Elegia giudeo-italiana.
Nel 1915, giusto cent'anni fa, Elia S. Artom, grande studioso e storico di cose ebraiche, trovò in un codice trecentesco contenente un Machzor (libro di preghiere), conservato presso il Tempio Maggiore di Ferrara, un testo, scritto in caratteri ebraici ma redatto in realtà in italkiano, la koiné giudeo-italiana che aveva Roma come centro di irradiamento: si tratta del cosiddetto Codice Ferrarese F. In seguito ritrovò il medesimo testo, sempre in un Machzor... (Continues)
Kinah sul motivo di Tissather le-allem
Fonti: Codice Ferrarese F (XIV secolo)
Codice Parmense P (XIV secolo)
Trascrizione T (XVIII secolo)
Edizione originale (in caratteri ebraici e trascrizione):
Elia S. Artom (1915)
Tra pochi giorni, dice, sarà la Giornata della Memoria. La memoria che vorrei proporre questa notte è però remota nel tempo; remota e, al tempo stesso, vicinissima. Si tratta dell'Elegia giudeo-italiana.
Nel 1915, giusto cent'anni fa, Elia S. Artom, grande studioso e storico di cose ebraiche, trovò in un codice trecentesco contenente un Machzor (libro di preghiere), conservato presso il Tempio Maggiore di Ferrara, un testo, scritto in caratteri ebraici ma redatto in realtà in italkiano, la koiné giudeo-italiana che aveva Roma come centro di irradiamento: si tratta del cosiddetto Codice Ferrarese F. In seguito ritrovò il medesimo testo, sempre in un Machzor... (Continues)
La ienti de Sïòn plange e lutta;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gaspard De La Nuit 2016/1/25 - 02:59
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war
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Compañeros
![Compañeros](img/upl/20150123_monumento_abogados_atocha.jpg)
(1978)
Trentanove anni fa, il 24 gennaio 1977, in uno dei peggiori attentati fascisti che segnarono la Spagna nel periodo di transizione dopo la morte del dittatore, morirono cinque avvocati di sinistra noti come gli avvocati di Atocha. Nella strage risultarono implicati anche neofascisti italiani, nonché l'organizzazione segreta Gladio.
I nomi delle vittime: Luis J. Benavides (assassinato); Alejandro Ruiz (ferito); Enrique Valdelvira (assassinato); Javier Sauquillo (assassinato); Luis Ramos (ferito); Mª Dolores García (ferita); Serafín Holgado (assassinato); Miguel Sarabia (ferita); Ángel Rodríguez (assassinato)
L'attuale sindaca di Madrid, Manuela Carmena scampò all'attentato perché Luis Javier Benavides le aveva chiesto di utilizzare il suo ufficio per una riunione. Per saperne di più Wikipedia e La Zamarra de Gustavo che ha scritto 4 anni fa un ampio articolo su questa vicenda, dedicando alla memoria dei cinque uccisi questa canzone di Labordeta.
Trentanove anni fa, il 24 gennaio 1977, in uno dei peggiori attentati fascisti che segnarono la Spagna nel periodo di transizione dopo la morte del dittatore, morirono cinque avvocati di sinistra noti come gli avvocati di Atocha. Nella strage risultarono implicati anche neofascisti italiani, nonché l'organizzazione segreta Gladio.
I nomi delle vittime: Luis J. Benavides (assassinato); Alejandro Ruiz (ferito); Enrique Valdelvira (assassinato); Javier Sauquillo (assassinato); Luis Ramos (ferito); Mª Dolores García (ferita); Serafín Holgado (assassinato); Miguel Sarabia (ferita); Ángel Rodríguez (assassinato)
L'attuale sindaca di Madrid, Manuela Carmena scampò all'attentato perché Luis Javier Benavides le aveva chiesto di utilizzare il suo ufficio per una riunione. Per saperne di più Wikipedia e La Zamarra de Gustavo che ha scritto 4 anni fa un ampio articolo su questa vicenda, dedicando alla memoria dei cinque uccisi questa canzone di Labordeta.
Compañero, compañero,
(Continues)
(Continues)
2016/1/24 - 23:34
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Mr. Bojangles
![Mr. Bojangles](img/upl/sammy-davis-jr-mr-bojangles1.jpg)
[1968]
Parole e musica di Jerry Jeff Walker (pseudonimo di Ronald Clyde Crosby, 1942-), cantautore country nativo di New York ma texano d’adozione.
Canzone che dà il titolo al suo album del 1968, in seguito resa da una miriade di artisti, a partire dalla Nitty Gritty Dirt Band, passando da Bob Dylan e Nina Simone per arrivare fino a Robbie Williams.
Arrestato per ubriachezza, Walker si trovò in una cella sovraffollata piena di disgraziati e homeless. Quasi tutti privi di documenti, ognuno aveva un suo nomignolo per rendere più difficile l’identificazione. Uno di loro era un vecchio ubriacone che era stato un ballerino... Si faceva chiamare Mr. Bojangles, era sempre triste per via di un cane, il suo unico amico, morto molti anni prima e ancora non dimenticato... La sua malinconia spariva momentaneamente solo quando si metteva a ballare...
Una delle versioni che mi piace di più è quella... (Continues)
Parole e musica di Jerry Jeff Walker (pseudonimo di Ronald Clyde Crosby, 1942-), cantautore country nativo di New York ma texano d’adozione.
Canzone che dà il titolo al suo album del 1968, in seguito resa da una miriade di artisti, a partire dalla Nitty Gritty Dirt Band, passando da Bob Dylan e Nina Simone per arrivare fino a Robbie Williams.
Arrestato per ubriachezza, Walker si trovò in una cella sovraffollata piena di disgraziati e homeless. Quasi tutti privi di documenti, ognuno aveva un suo nomignolo per rendere più difficile l’identificazione. Uno di loro era un vecchio ubriacone che era stato un ballerino... Si faceva chiamare Mr. Bojangles, era sempre triste per via di un cane, il suo unico amico, morto molti anni prima e ancora non dimenticato... La sua malinconia spariva momentaneamente solo quando si metteva a ballare...
Una delle versioni che mi piace di più è quella... (Continues)
I knew a man Bojangles an' he'd dance for you in worn out shoes
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/24 - 22:43
Song Itineraries:
From World Jails
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Nothing Man
![Nothing Man](img/upl/911-unpublished-james-nachtwey-07.jpg)
[2002]
Parole e musica di Bruce Springsteen
Nell’album “The Rising”
“Non avrei mai pensato che sarei vissuto per leggere di me sul giornale della mia città, come la mia giovane vita coraggiosa fosse cambiata per sempre in un’indistinta nuvola di vapore roseo...”
Parole e musica di Bruce Springsteen
Nell’album “The Rising”
“Non avrei mai pensato che sarei vissuto per leggere di me sul giornale della mia città, come la mia giovane vita coraggiosa fosse cambiata per sempre in un’indistinta nuvola di vapore roseo...”
I don't remember how I felt
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/24 - 22:01
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, September, 11: Attack on New York
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Sallys Flat
![Sallys Flat](img/upl/6938532-3x2-700x467.jpg)
Sallys Flat
© Tony Smith 2016
Sallys Flat
A SMALL town 260km west of Sydney could become the dumping ground for two Olympic-size swimming pools of nuclear waste under a Federal Government proposal.
Sally’s Flat in central west NSW is one of six towns short-listed to house a national radioactive waste management facility.
The town is just 15km from the historic gold mining village of Hill End, a popular tourist site near Bathurst that draws thousands of visitors every year, including school groups.
© Tony Smith 2016
Sallys Flat
A SMALL town 260km west of Sydney could become the dumping ground for two Olympic-size swimming pools of nuclear waste under a Federal Government proposal.
Sally’s Flat in central west NSW is one of six towns short-listed to house a national radioactive waste management facility.
The town is just 15km from the historic gold mining village of Hill End, a popular tourist site near Bathurst that draws thousands of visitors every year, including school groups.
At Sallys Flat the people are rising
(Continues)
(Continues)
Contributed by Tony Smith 2016/1/24 - 21:20
Song Itineraries:
No Nukes
Ufficialmente pazzi
![Ufficialmente pazzi](img/upl/Pallante_ufficialmente-pazzi.jpg)
[2016]
Album : Ufficialmente pazzi
Album : Ufficialmente pazzi
Ridere, piangere dormire un po’
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/1/24 - 16:31
Song Itineraries:
Lunatics and lunatic camps: Lagers, troubles, repression, freedom
King, un nome da re
![King, un nome da re](img/upl/Pallante_ufficialmente-pazzi.jpg)
[2016]
Album : Ufficialmente pazzi
Album : Ufficialmente pazzi
Venti euro posson bastare
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2016/1/24 - 16:17
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Oda al Capital
![Oda al Capital](img/upl/_dwn1453634950_631285317.jpg)
Tierra y Libertad (2008)
Productor de injusticias de mil conflictos causante.
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/24 - 12:34
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Por la causa de las mujeres
![Por la causa de las mujeres](img/upl/R-8049607-1454175228-5388.png.jpg)
Tierra y Libertad (2001)
Movimientos femeninos que reclaman igualdad
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/24 - 12:31
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
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Tierra y Libertad
![Tierra y Libertad](img/upl/_dwn1453634950_631285317.jpg)
Tierra y Libertad (2008)
El Fondo Monetario Internacional y el Banco Mundial,
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/24 - 12:30
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Patriotismo Fascista
![Patriotismo Fascista](img/upl/_dL_61afd4d9_7ceb6990.jpg)
Tierra y Libertad (2008)
Promulgas una pureza racial
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/24 - 12:28
Song Itineraries:
Antifa AWS: Militant antifascism
J’aime pas les beaufs
![J’aime pas les beaufs](img/upl/e7gE6PXFNGbWuo3-0FVKj6-0Ax0500x479.jpg)
Soixante-dix
J’aime pas les cons en uniforme, en bleu marine en vert-de-gris
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/24 - 12:10
L’adieu aux larmes
![L’adieu aux larmes](img/upl/e7gE6PXFNGbWuo3-0FVKj6-0Ax0500x479.jpg)
Soixante-dix
Les pauvres vont crever, c’est une question de temps
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/24 - 12:07
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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The White Feather Brigade
![The White Feather Brigade](img/thumb/a13793_130x140.jpeg)
The White Feather Brigade
© Tony Smith 2015
© Tony Smith 2015
The enemy troops use bayonets and gas
(Continues)
(Continues)
Contributed by Tony Smith 2016/1/24 - 04:06
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Bellum Civile [vel Pharsalia] I, I-LXVI
[61 d.C.]
Marci Annæi Lucani de Bello Civili vel Pharsalia
La Guerra Civile, o la Farsaglia di Marco Anneo Lucano
Harmonizavit tempus decurrens de præteritis
Musica del tempo trascorso dal passato
*Casmen
Per quanto possa sembrare improbabile, la parola latina carmen “canto; poema”, e il verbo cano “canto” sono in diretta filiazione. La forma antica e inattestata della parola, *cāsmen, da cui carmen per il comune fenomeno del rotacismo, presuppone una forma ancor più antica *cansmen, da cui la derivazione appare stavolta chiara. Seguire passo passo la storia millenaria delle parole, perché “carme” è tuttora una parola italiana, illumina sulla storia della poesia e del canto; la poesia antica (e non solo “classica”) è sempre canto. La prosodia delle lingue antiche era basata sull'accento musicale e tonale (come nell'odierno cinese), ed esiste quindi, con buonapace di certi ignorantissimi... (Continues)
Marci Annæi Lucani de Bello Civili vel Pharsalia
La Guerra Civile, o la Farsaglia di Marco Anneo Lucano
Harmonizavit tempus decurrens de præteritis
Musica del tempo trascorso dal passato
*Casmen
Per quanto possa sembrare improbabile, la parola latina carmen “canto; poema”, e il verbo cano “canto” sono in diretta filiazione. La forma antica e inattestata della parola, *cāsmen, da cui carmen per il comune fenomeno del rotacismo, presuppone una forma ancor più antica *cansmen, da cui la derivazione appare stavolta chiara. Seguire passo passo la storia millenaria delle parole, perché “carme” è tuttora una parola italiana, illumina sulla storia della poesia e del canto; la poesia antica (e non solo “classica”) è sempre canto. La prosodia delle lingue antiche era basata sull'accento musicale e tonale (come nell'odierno cinese), ed esiste quindi, con buonapace di certi ignorantissimi... (Continues)
I. Bella per Emathios plus quam civilia campos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gaspardus Nocturnus 2016/1/24 - 03:59
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war
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Conscription of Wealth!
![Conscription of Wealth!](img/thumb/a13793_130x140.jpeg)
Conscription of wealth
© Tony Smith 2015
© Tony Smith 2015
Do you remember what happened that night
(Continues)
(Continues)
Contributed by Tony Smith 2016/1/24 - 00:37
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
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Mind Your Manners
![Mind Your Manners](img/upl/Screen_Shot_2013-08-23_at_124807_PM2.png)
da "Lightning Bolt" (2013)
Parole di Eddie Vedder
Musica di Mike McReady
Video di Danny Clinch
Sicuramente una canzone anticlericale, scritta come reazione alle notizie di abusi sessuali sui minori da parte di sacerdoti cattolici, una rivendicazione del diritto di non credere in dio, ma anche - grazie al bel video diretto da Danny Clinch - una vera e propria canzone contro la guerra che ci esorta a darsi da fare per migliorare il mondo senza nascondersi dietro facili alibi auto consolatorie tipo "non possiamo fare nulla per cambiare le cose".
«Ho avuto parecchie discussioni riflettendo sulla chiesa e sulla religione. Ho provato a scrivere questa canzone dal punto di vista di una persona che fosse realmente coinvolta nella religione, che ci si fosse formata, che ci avesse dedicato dell'impegno. Poi, finalmente, quando viene a sapere dei bambini abusati in quel modo terribile e del fatto... (Continues)
Parole di Eddie Vedder
Musica di Mike McReady
Video di Danny Clinch
Sicuramente una canzone anticlericale, scritta come reazione alle notizie di abusi sessuali sui minori da parte di sacerdoti cattolici, una rivendicazione del diritto di non credere in dio, ma anche - grazie al bel video diretto da Danny Clinch - una vera e propria canzone contro la guerra che ci esorta a darsi da fare per migliorare il mondo senza nascondersi dietro facili alibi auto consolatorie tipo "non possiamo fare nulla per cambiare le cose".
«Ho avuto parecchie discussioni riflettendo sulla chiesa e sulla religione. Ho provato a scrivere questa canzone dal punto di vista di una persona che fosse realmente coinvolta nella religione, che ci si fosse formata, che ci avesse dedicato dell'impegno. Poi, finalmente, quando viene a sapere dei bambini abusati in quel modo terribile e del fatto... (Continues)
I've got an unfortunate feeling
(Continues)
(Continues)
2016/1/23 - 20:48
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
They Feel at Home
![They Feel at Home](img/thumb/a9410_130x140.jpeg)
They feel at home with slavery
(Continues)
(Continues)
Contributed by Detail Music Publishing 2016/1/23 - 20:30
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Motýl
![Motýl](img/upl/Mot25C325BDl2B.png)
d’après la version allemande Der Schmetterling d’une
Chanson tchèque – Motýl – Pavel Friedman – 1942 (Theresienstadt)
Lucien l’âne mon ami, laisse-moi te conter l’aventure que j’ai connue avec cette chanson, dont j’ai cru qu’elle avait été écrite en langue allemande. Il n’en est rien et je m’en suis rendu compte à temps, comme tu vas t’en apercevoir. Une remarque préliminaire est importante : s’il ne m’était pas paru anormal qu’un écrivain tchèque, par ailleurs juif, écrive en langue allemande, c’est que j’avais en tête l’exemple de Franz Kafka. Il n’y avait pour moi, rien d’inhabituel à ce que cette chanson ait pour titre « Der Schmetterling ».
Sauf, soit dit en passant, que Franz Kafka et Rainer Maria Rilke sont des exceptions. Généralement, du moins à partir du siècle dernier et après la guerre de 1914-18, les écrivains tchèques écrivent en tchèque.
Sauf aussi qu’il y eut Ilse... (Continues)
Chanson tchèque – Motýl – Pavel Friedman – 1942 (Theresienstadt)
Lucien l’âne mon ami, laisse-moi te conter l’aventure que j’ai connue avec cette chanson, dont j’ai cru qu’elle avait été écrite en langue allemande. Il n’en est rien et je m’en suis rendu compte à temps, comme tu vas t’en apercevoir. Une remarque préliminaire est importante : s’il ne m’était pas paru anormal qu’un écrivain tchèque, par ailleurs juif, écrive en langue allemande, c’est que j’avais en tête l’exemple de Franz Kafka. Il n’y avait pour moi, rien d’inhabituel à ce que cette chanson ait pour titre « Der Schmetterling ».
Sauf, soit dit en passant, que Franz Kafka et Rainer Maria Rilke sont des exceptions. Généralement, du moins à partir du siècle dernier et après la guerre de 1914-18, les écrivains tchèques écrivent en tchèque.
Sauf aussi qu’il y eut Ilse... (Continues)
LE PAPILLON
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/1/23 - 17:43
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Hands Off
![Hands Off](img/upl/front.jpg)
[1991]
Lyrics & Music by Megan Adam
Album: Massive Folk Fist
Lead vocals: Megan Adam
Back-up vocals: Sean Morton, Ben Rogalsky, Duane Murrin
Guitars: Duane Murrin & Sean Morton
Tenor Banjo: Ben Rogalsky
Stand-up Bass: Russell Sholberg
Bodrhan: Jonathon Teague
These events all happened at different points in my life……
The person referenced in the first verse has been in jail for 4 years on other charges and remains a close friend.
The person referenced in the second verse was also sent to jail and declared a dangerous offender (despite the fact he worked as a police informant) a few years ago in reference to sexual assault charges brought against him by several women (and for that I'm not at all upset….) and the third verse just keeps going on and on and on - but was inspired by a protest against Chretien that took place at the Hyatt Hotel in Vancouver in 1998 - Megan
Lyrics & Music by Megan Adam
Album: Massive Folk Fist
Lead vocals: Megan Adam
Back-up vocals: Sean Morton, Ben Rogalsky, Duane Murrin
Guitars: Duane Murrin & Sean Morton
Tenor Banjo: Ben Rogalsky
Stand-up Bass: Russell Sholberg
Bodrhan: Jonathon Teague
These events all happened at different points in my life……
The person referenced in the first verse has been in jail for 4 years on other charges and remains a close friend.
The person referenced in the second verse was also sent to jail and declared a dangerous offender (despite the fact he worked as a police informant) a few years ago in reference to sexual assault charges brought against him by several women (and for that I'm not at all upset….) and the third verse just keeps going on and on and on - but was inspired by a protest against Chretien that took place at the Hyatt Hotel in Vancouver in 1998 - Megan
Gone to the corner, lookin' for a friend,
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/23 - 11:00
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La ballata dell'ex
![La ballata dell'ex](img/thumb/c195_130x140.jpeg?1328997825)
Passano gli anni e vedo che dal 2009 nessuno ha commentato, segni del tempo che trascorre e che lascia tutto nell'oblio....
Conosco questa bella canzone dagli anni sessanta, cantata dai Gufi ed incisa nel 1967, due anni dopo averli conosciuti al CAB 65 che esisteva a Firenze dal 1965 e dove ero nell'elenco stabile degli artisti. Li tenemmo a battesimo e lo scrissero nella loro bibliografia sul retro delle bustone degli LP.
L'ho molto cantata in giro per l'Italia, e continuo a cantarla. Stanotte mi sono svegliato con questa canzone in testa ed ho a lungo pensato a questi ultimi 50 anni della mia vita, fra 5 gg compio 75 anni...
L'ho rimessa nel mio programma per uno spettacolo musicale (sono musicista) che si chiamerà "Canti partigiani di una Resistenza negata" con tante altre canzoni fiorite su questo tema fra il 1948 ed il 1970.
Mario Galasso
Conosco questa bella canzone dagli anni sessanta, cantata dai Gufi ed incisa nel 1967, due anni dopo averli conosciuti al CAB 65 che esisteva a Firenze dal 1965 e dove ero nell'elenco stabile degli artisti. Li tenemmo a battesimo e lo scrissero nella loro bibliografia sul retro delle bustone degli LP.
L'ho molto cantata in giro per l'Italia, e continuo a cantarla. Stanotte mi sono svegliato con questa canzone in testa ed ho a lungo pensato a questi ultimi 50 anni della mia vita, fra 5 gg compio 75 anni...
L'ho rimessa nel mio programma per uno spettacolo musicale (sono musicista) che si chiamerà "Canti partigiani di una Resistenza negata" con tante altre canzoni fiorite su questo tema fra il 1948 ed il 1970.
Mario Galasso
2016/1/23 - 07:00
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Oda do młodości
![Oda do młodości](img/thumb/c51260_130x140.jpeg?1452142632)
Veramente, o in verità Vi dico, anche questa pare antica. Me so' accorto mo'. Auci, Ciau
krzyś 2016/1/23 - 01:05
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The Peace Angel
![The Peace Angel](img/upl/Margaret-Thorp-Age-20s.jpg)
The Peace Angel
© Tony Smith 2015
Gene sings this one.
A truly remarkable young woman, Margaret Thorp, known for her involvement in the contribution of the Women’s Peace Army (WPA) to the anti-war movement during World War 1. The WPA took aprominent role in opposing conscription for overseas military service which was rejected by a relatively narrow majority vote in the two referenda held in 1916 and 1917, a process which exposed deep divisions in Australian society.
© Tony Smith 2015
Gene sings this one.
A truly remarkable young woman, Margaret Thorp, known for her involvement in the contribution of the Women’s Peace Army (WPA) to the anti-war movement during World War 1. The WPA took aprominent role in opposing conscription for overseas military service which was rejected by a relatively narrow majority vote in the two referenda held in 1916 and 1917, a process which exposed deep divisions in Australian society.
They called her the ‘Peace Angel’
(Continues)
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Contributed by Tony Smith 2016/1/23 - 00:02
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
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Motýl
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Pavel Friedman - 4/6/1942 - Theresienstadt
Über jungen Dichter Pavel Friedman ist nur wenig bekannt. Es ist davon auszugehen, dass er 17 Jahre alt war, als er das Gedicht ‚Der Schmetterling’ am 4. Juni 1942 im Ghetto Theresienstadt schrieb. Sein Arbeiten wurde nach dem Zweiten Weltkrieg zusammen mit Kinderzeichnungen in einem geheimen Versteck gefunden.
Pavel Friedman wurde nach Auschwitz deportiert, dort kam er am 29. September 1944 um.
Über jungen Dichter Pavel Friedman ist nur wenig bekannt. Es ist davon auszugehen, dass er 17 Jahre alt war, als er das Gedicht ‚Der Schmetterling’ am 4. Juni 1942 im Ghetto Theresienstadt schrieb. Sein Arbeiten wurde nach dem Zweiten Weltkrieg zusammen mit Kinderzeichnungen in einem geheimen Versteck gefunden.
Pavel Friedman wurde nach Auschwitz deportiert, dort kam er am 29. September 1944 um.
DER SCHMETTERLING
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/1/22 - 23:39
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Lager
![Lager](img/upl/Lager2BTouristen.png)
Chanson italienne – Lager – Francesco Guccini – 1981
LAGER
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/1/22 - 22:42
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Tutta colpa dei governanti
![Tutta colpa dei governanti](img/upl/_dwn1453483669_1829850707.jpg)
(2015)
Di bolina
Di bolina
Questa terra è la mia terra ma è straziata da una guerra
(Continues)
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Contributed by dq82 2016/1/22 - 18:27
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Clemente la bomba inteligente
![Clemente la bomba inteligente](img/upl/1.200.jpg)
2014
Il signor GGG
Il signor GGG
Sono una bomba vispa e intelligente ed ho un certo fascino latino decadente
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/22 - 18:21
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Lo que más quiero
![Lo que más quiero](img/thumb/c37569_130x140.jpeg?1329389419)
Bella traduzione di una bellissima poesia, dai versi solo in apparenza strani
Claudio 2016/1/22 - 14:56
Cuddle (Against the War)
![Cuddle (Against the War)](img/thumb/c51405_130x140.jpeg?1453475824)
Ciao Bartleby, come vedi le note funzionano. In pratica devi solo stare attento a due cose
- inserire le note nel campo note e non come commento (ma se succede le possiamo facilmente spostare noi)
- Utilizzare lo stesso formato nel riferimento e nelle note (per esempio qui vedi che la prima parentesi non viene evidenziata). I formati supportati sono [1],[2] oppure (1), (2), oppure (*), (**), e se va bene anche altri... Io preferirei usare le parentesi quadre o tonde con un numero progressivo. I numeri devono essere in ordine: se usi lo stesso numero più di una volta la seconda volta non sarà evidenziato.
- inserire le note nel campo note e non come commento (ma se succede le possiamo facilmente spostare noi)
- Utilizzare lo stesso formato nel riferimento e nelle note (per esempio qui vedi che la prima parentesi non viene evidenziata). I formati supportati sono [1],[2] oppure (1), (2), oppure (*), (**), e se va bene anche altri... Io preferirei usare le parentesi quadre o tonde con un numero progressivo. I numeri devono essere in ordine: se usi lo stesso numero più di una volta la seconda volta non sarà evidenziato.
Lorenzo 2016/1/22 - 14:51
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