John MacLean March
Hey, mac, did ye see him as he cam doun by Gorgie
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/11/13 - 00:06
Song Itineraries:
From World Jails
Ai Brigoli di Casalecchio
[1965]
Parole di Massimo Dursi, pseudonimo di Otello Vecchietti (1902-1982), giornalista, scrittore e commediografo bolognese.
Musica di Valentino Bucchi (1916-1976), compositore fiorentino.
Interpretata da Laura Betti nell'EP intitolato “Ordine e disordine”
Al pianoforte Ubaldo Continiello (1941-2014), pianista e compositore di colonne sonore.
I Brégoli, o Brigoli, o Breguàl, collegano Bologna a Casalecchio di Reno e danno il nome alla Via de' Bregoli dove si incontra una Via Crucis che inizia dalla chiesa di San Martino, posta all'inizio del parco Talon, a Casalecchio e termina nelle vicinanze della Basilica di San Luca, sul monte della Guardia, a Bologna lungo via di Monte Albano.
E' un sentiero affascinate e pittoresco, pieno di storia.
I bolognesi sono molto affezionati ai Brigoli perché è usanza il lunedì di Pasqua effettuare la famosa gita che porta a San Luca.
Laura Betti... (Continues)
Parole di Massimo Dursi, pseudonimo di Otello Vecchietti (1902-1982), giornalista, scrittore e commediografo bolognese.
Musica di Valentino Bucchi (1916-1976), compositore fiorentino.
Interpretata da Laura Betti nell'EP intitolato “Ordine e disordine”
Al pianoforte Ubaldo Continiello (1941-2014), pianista e compositore di colonne sonore.
I Brégoli, o Brigoli, o Breguàl, collegano Bologna a Casalecchio di Reno e danno il nome alla Via de' Bregoli dove si incontra una Via Crucis che inizia dalla chiesa di San Martino, posta all'inizio del parco Talon, a Casalecchio e termina nelle vicinanze della Basilica di San Luca, sul monte della Guardia, a Bologna lungo via di Monte Albano.
E' un sentiero affascinate e pittoresco, pieno di storia.
I bolognesi sono molto affezionati ai Brigoli perché è usanza il lunedì di Pasqua effettuare la famosa gita che porta a San Luca.
Laura Betti... (Continues)
Per far le cose per bene
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/12 - 21:33
Um grimman dauða Jóns Arasonar
[1972]
Testo e musica: Megas [Magnús Þór Jónsson]
Lyrics and music: Megas [Magnús Þór Jónsson]
Orð og tónlist: Megas [Magnús Þór Jónsson]
Album: Megas 1972
Nel 1972, il sig. Magnús Þór Jónsson, islandese, era un giovanotto di ventisette anni (è nato il 7 aprile 1945) innamorato del rock e di Elvis Presley; il rock & roll era arrivato in Islanda verso il 1956, ma gli interessi musicali del giovanissimo Magnús dovettero essere rimandati a dopo la scuola media. Verso il '68, ventitreenne, Magnús aveva già composto 14 canzoni, diverse delle quali comparvero nel suo primo album; nel frattempo, ai tempi del liceo, si era fatto notare anche per brevi componimenti ed articoli scritti per il giornale scolastico, che avevano provocato un putiferio. Diceva di ispirarsi a Bob Dylan e a Ray Davies, ma le sue canzoni erano molto “islandesi”, prendendo di mira in modo satirico e solforoso la sacra... (Continues)
Testo e musica: Megas [Magnús Þór Jónsson]
Lyrics and music: Megas [Magnús Þór Jónsson]
Orð og tónlist: Megas [Magnús Þór Jónsson]
Album: Megas 1972
Nel 1972, il sig. Magnús Þór Jónsson, islandese, era un giovanotto di ventisette anni (è nato il 7 aprile 1945) innamorato del rock e di Elvis Presley; il rock & roll era arrivato in Islanda verso il 1956, ma gli interessi musicali del giovanissimo Magnús dovettero essere rimandati a dopo la scuola media. Verso il '68, ventitreenne, Magnús aveva già composto 14 canzoni, diverse delle quali comparvero nel suo primo album; nel frattempo, ai tempi del liceo, si era fatto notare anche per brevi componimenti ed articoli scritti per il giornale scolastico, che avevano provocato un putiferio. Diceva di ispirarsi a Bob Dylan e a Ray Davies, ma le sue canzoni erano molto “islandesi”, prendendo di mira in modo satirico e solforoso la sacra... (Continues)
Jón Arason var kaþólskur segja sannfróðir
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/11/12 - 07:26
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
Lateral Climb
Album: Truth (2007)
On this album, I am speaking out about the things I believe in, using the language of the blues, but updating it in a modern, evol
utionary context with new songs like the first single, “Lateral Climb,” and “Peace on My Mind” dealing with such issues
as the faltering economy and the war in Iraq with a fresh, personal approach.
Robben Ford
On this album, I am speaking out about the things I believe in, using the language of the blues, but updating it in a modern, evol
utionary context with new songs like the first single, “Lateral Climb,” and “Peace on My Mind” dealing with such issues
as the faltering economy and the war in Iraq with a fresh, personal approach.
Robben Ford
The sun heats up another working day
(Continues)
(Continues)
2016/11/12 - 00:09
Peace on My Mind
Album: Truth (2007)
It's an anti-war song without being too preachy. If you're pointing a finger, no one wants to hear it. It's a portrait rather than a sermon. The truths I describe are self-evident
Robben Ford
It's an anti-war song without being too preachy. If you're pointing a finger, no one wants to hear it. It's a portrait rather than a sermon. The truths I describe are self-evident
Robben Ford
Someone to rule the world, it wouldn't be me
(Continues)
(Continues)
2016/11/12 - 00:05
Nobody Knew She Was There
[1977?]
Parole e musica di Ewan MacColl
Nell'album “Kilroy Was Here” del 1980, con Peggy Seeger
Testo trovato su Mudcat Café
Uno struggente omaggio di Ewan MacColl alla madre, Betsy Henry Miller, che lo crebbe in mezzo a mille difficoltà, in una povertà resa dignitosa dal suo instancabile lavoro come donna delle pulizie negli uffici e nelle imprese di Salford e Manchester, un lavoro invisibile che iniziava nel cuore della notte e finiva quando la città cominciava a pulsare... Il padre di MacColl, William Miller, era operaio fonditore, militante socialista, spesso licenziato e bandito per via della sua attività sindacale. Credo che il lavoro in fonderia ne avesse anche minato la salute. La coppia perse tre dei quattro figli, sopravvisse solo Ewan, e nonostante tutte queste avversità la forza della piccola Betsy fu sempre incrollabile...
Parole e musica di Ewan MacColl
Nell'album “Kilroy Was Here” del 1980, con Peggy Seeger
Testo trovato su Mudcat Café
Uno struggente omaggio di Ewan MacColl alla madre, Betsy Henry Miller, che lo crebbe in mezzo a mille difficoltà, in una povertà resa dignitosa dal suo instancabile lavoro come donna delle pulizie negli uffici e nelle imprese di Salford e Manchester, un lavoro invisibile che iniziava nel cuore della notte e finiva quando la città cominciava a pulsare... Il padre di MacColl, William Miller, era operaio fonditore, militante socialista, spesso licenziato e bandito per via della sua attività sindacale. Credo che il lavoro in fonderia ne avesse anche minato la salute. La coppia perse tre dei quattro figli, sopravvisse solo Ewan, e nonostante tutte queste avversità la forza della piccola Betsy fu sempre incrollabile...
She walks in the cold dark hour before the morning
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/11 - 23:26
Spitfires
[2009]
Parole e musica di Chris Wood
Nel suo album intitolato “Handmade Life”
Poi anche nel disco collettivo “Folk Against Fascism” del 2010
Testo trovato sul blog CAUTE — An archeology of morning
Nel 2009 il partito fascista britannico British National Party (BNP), nel corso della campagna per le elezioni europee, se ne uscì con un manifesto al cui centro campeggiava un aereo inglese Spitfire della seconda guerra mondiale con sopra il titolo “Battle for Britain”...
A parte il fatto che – come qualcuno fece notare a quegli ignoranti - la fotografia scelta era quella di uno Spitfire allora in dotazione all'aviazione polacca, chiaramente riconoscibile dalle insegne... Qui Chris Wood ricorda pure ai fascistelli decerebrati che gli Spitfire – dal suono così caratteristico dovuto ai motori Merlin di cui erano dotati – contribuirono proprio a porre fine al nazifascismo in Europa...
Parole e musica di Chris Wood
Nel suo album intitolato “Handmade Life”
Poi anche nel disco collettivo “Folk Against Fascism” del 2010
Testo trovato sul blog CAUTE — An archeology of morning
Nel 2009 il partito fascista britannico British National Party (BNP), nel corso della campagna per le elezioni europee, se ne uscì con un manifesto al cui centro campeggiava un aereo inglese Spitfire della seconda guerra mondiale con sopra il titolo “Battle for Britain”...
A parte il fatto che – come qualcuno fece notare a quegli ignoranti - la fotografia scelta era quella di uno Spitfire allora in dotazione all'aviazione polacca, chiaramente riconoscibile dalle insegne... Qui Chris Wood ricorda pure ai fascistelli decerebrati che gli Spitfire – dal suono così caratteristico dovuto ai motori Merlin di cui erano dotati – contribuirono proprio a porre fine al nazifascismo in Europa...
Sometimes in our Kentish summer we still see Spitfires in the sky
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/11 - 22:06
Song Itineraries:
Antifa AWS: Militant antifascism
Pierwszy list do Leonarda Cohena
[1976]
Parole e musica di Jacek Kleyff
Lyrics and music by Jacek Kleyff
Tekst i muzyka: Jacek Kleyff
La prima lettera a Leonard Cohen
Parole e musica di Jacek Kleyff
Lyrics and music by Jacek Kleyff
Tekst i muzyka: Jacek Kleyff
La prima lettera a Leonard Cohen
Ja, panie Cohen, od pewnego już czasu
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/11/11 - 20:13
Sa libertadi
2012
Arrangiamento di Louis Fregapane
Canzone dedicata a Rossella Urru, cooperante italiana rapita nel 2012
Rossella Urru, Ainhoa Fernandez de Rincon e Enric Gonyalons furono sequestrati a scopo di estorsione la notte tra sabato 22 e domenica 23 ottobre 2011 nel campo profughi Saharawi di Hassi Raduni, nel deserto algerino sud-occidentale.
I tre rapiti sono stati liberati il 18 luglio 2012 dopo 270 giorni di prigionia dietro il pagamento di un riscatto.
Si è trattato del primo caso di rapimento di cooperanti occidentali dai campi profughi saharawi, e secondo il capo della diplomazia saharawi Ould Salek ha avuto un duplice scopo: "Il primo, ovviamente, è quello di chiedere un riscatto. Il secondo è politico, si vuole credere che ci sia insicurezza nei campi di Tindouf per spaventare i donatori che si occupano di aiuti umanitari"
Rossella Urru ed Enric Gonyalons si sono sposati nell'agosto 2015.
Arrangiamento di Louis Fregapane
Canzone dedicata a Rossella Urru, cooperante italiana rapita nel 2012
Rossella Urru, Ainhoa Fernandez de Rincon e Enric Gonyalons furono sequestrati a scopo di estorsione la notte tra sabato 22 e domenica 23 ottobre 2011 nel campo profughi Saharawi di Hassi Raduni, nel deserto algerino sud-occidentale.
I tre rapiti sono stati liberati il 18 luglio 2012 dopo 270 giorni di prigionia dietro il pagamento di un riscatto.
Si è trattato del primo caso di rapimento di cooperanti occidentali dai campi profughi saharawi, e secondo il capo della diplomazia saharawi Ould Salek ha avuto un duplice scopo: "Il primo, ovviamente, è quello di chiedere un riscatto. Il secondo è politico, si vuole credere che ci sia insicurezza nei campi di Tindouf per spaventare i donatori che si occupano di aiuti umanitari"
Rossella Urru ed Enric Gonyalons si sono sposati nell'agosto 2015.
Sa libertadi, amigu est sa vida
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/11/11 - 15:40
Inshallah
(2016)
Dall'album "57th & 9th"
In "Inshallah" Sting prova a mettersi nei panni di un rifugiato siriano in fuga dalla guerra su una barca che attraversa il Mediterraneo diretto in Grecia o in Turchia. Fuggire dal pericolo senza sapere cosa ti aspetta, con una moglie e bambini piccoli. Sting ha registrato anche una versione della canzone con dei musicisti siriani rifugiati a Berlino, tra cui una coppia proveniente da Aleppo.
Dall'album "57th & 9th"
In "Inshallah" Sting prova a mettersi nei panni di un rifugiato siriano in fuga dalla guerra su una barca che attraversa il Mediterraneo diretto in Grecia o in Turchia. Fuggire dal pericolo senza sapere cosa ti aspetta, con una moglie e bambini piccoli. Sting ha registrato anche una versione della canzone con dei musicisti siriani rifugiati a Berlino, tra cui una coppia proveniente da Aleppo.
Sleeping child, on my shoulder,
(Continues)
(Continues)
2016/11/11 - 13:04
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Дай Руку, Товарищ Далекий
Musica / Music / Musique / Музыка: Sigizmund Katz / Сигизмунд Абрамович Кац
Testo / Lyrics / Paroles / Слова: Anatoly Sofronov / Анатолий Владимирович Софронов
Testo / Lyrics / Paroles / Слова: Anatoly Sofronov / Анатолий Владимирович Софронов
Мы идём с тобой в едином строю,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/11/11 - 12:53
Pretty Young Soldier
(2016)
Dall'album "57th & 9th" che esce proprio oggi, 11 novembre 2016.
L'album segna il ritorno di Sting al rock, con il singolo "I Can't Stop Thinking About You" ma contiene anche questa canzone ispirata nel testo alle classiche ballate tradizionali con l'eterno tema della ragazza che si veste da uomo e si arruola soldato per seguire il suo amore partito in guerra.
Dall'album "57th & 9th" che esce proprio oggi, 11 novembre 2016.
L'album segna il ritorno di Sting al rock, con il singolo "I Can't Stop Thinking About You" ma contiene anche questa canzone ispirata nel testo alle classiche ballate tradizionali con l'eterno tema della ragazza che si veste da uomo e si arruola soldato per seguire il suo amore partito in guerra.
There are two young lovers, they're pledged to each other's hands,
(Continues)
(Continues)
2016/11/11 - 12:36
Oggi ho vinto a Risiko
Album: Ho detto a tua mamma che fumi (2006)
Carrarmato spostati un po' più in là
(Continues)
(Continues)
Contributed by Daniele Marino 2016/11/11 - 10:00
My God's Bigger Than Your God
(2010)
Album: "Sex with an X"
Dall'album del ritorno dell'irriverente duo scozzese che aveva pubblicato un solo album negli anni 80 e che aveva fatto innamorare Kurt Cobain. I Nirvana portarono al successo la loro "Jesus want me for a sunbeam", la parodia di un classico inno religioso.
Anche questa nuova canzone prende di mira le religioni che sanno solo fare "a chi ce l'ha più grosso" (si parla di dio, naturalmente) scatenando troppe inutili guerre.
Songs such as ‘My God Is Bigger Than Your God’ deal with serious topics.
That’s true. I mean, we don’t want to take a big stand on things but there are certain things that we have to take seriously. We’re written songs about religion before, and ‘My God Is Bigger Than Your God’ is just another song about religion. It’s just too big a subject to deal with in a humorous way, but I think as a lyricist you need to put across your opinions in a certain way.
Eugene Kelly interview
Album: "Sex with an X"
Dall'album del ritorno dell'irriverente duo scozzese che aveva pubblicato un solo album negli anni 80 e che aveva fatto innamorare Kurt Cobain. I Nirvana portarono al successo la loro "Jesus want me for a sunbeam", la parodia di un classico inno religioso.
Anche questa nuova canzone prende di mira le religioni che sanno solo fare "a chi ce l'ha più grosso" (si parla di dio, naturalmente) scatenando troppe inutili guerre.
Songs such as ‘My God Is Bigger Than Your God’ deal with serious topics.
That’s true. I mean, we don’t want to take a big stand on things but there are certain things that we have to take seriously. We’re written songs about religion before, and ‘My God Is Bigger Than Your God’ is just another song about religion. It’s just too big a subject to deal with in a humorous way, but I think as a lyricist you need to put across your opinions in a certain way.
Eugene Kelly interview
Thou shalt have no other gods before me
(Continues)
(Continues)
2016/11/10 - 23:57
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
Onschuldig landschap
[2000]
Parole e musica di Bram Vermeulen
Nell’album intitolato “Oorlog Aan Den Oorlog”
Lyrics and music by Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
Woorden en muziek: Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
Parole e musica di Bram Vermeulen
Nell’album intitolato “Oorlog Aan Den Oorlog”
Lyrics and music by Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
Woorden en muziek: Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
BRAM VERMEULEN: OORLOG AAN DEN OORLOG
1. Ik was erbij
2. Johnnie
3. Onschuldig landschap
4. De helden
5. Dans met mij
6. Met z'n allen
7. De verhalen
8. Ja het is waar
9. Meneer Van Der Velde (1)
10. Meneer Van Der Velde (2)
11. Verschrikkelijk inzicht
12. Ja het is waar (instrumentaal)
1. Ik was erbij
2. Johnnie
3. Onschuldig landschap
4. De helden
5. Dans met mij
6. Met z'n allen
7. De verhalen
8. Ja het is waar
9. Meneer Van Der Velde (1)
10. Meneer Van Der Velde (2)
11. Verschrikkelijk inzicht
12. Ja het is waar (instrumentaal)
Deze grond heeft niets gedaan
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/10 - 23:00
Song Itineraries:
War on Earth, World War I (1914-1918)
Writings on Disobedience and Democracy
(2016)
da 30 days 30 songs sito dove sono state pubblicate in 30 giorni 30 canzoni contro Trump el demagogo.
This song is a continuation of a song I had on my last album, and it's heavily inspired by the writings of Howard Zinn. It felt like the right time to rekindle some of these forgotten stories in American history... the stories that aren't necessarily taught in our classrooms.
da 30 days 30 songs sito dove sono state pubblicate in 30 giorni 30 canzoni contro Trump el demagogo.
This song is a continuation of a song I had on my last album, and it's heavily inspired by the writings of Howard Zinn. It felt like the right time to rekindle some of these forgotten stories in American history... the stories that aren't necessarily taught in our classrooms.
"We have to stop thinking that we must have military solutions
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/11/10 - 18:44
Johnnie
[2000]
Parole e musica di Bram Vermeulen
Nell’album intitolato “Oorlog Aan Den Oorlog”
Lyrics and music by Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
Woorden en muziek: Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
Trovo il brano anche nel disco collettivo “Seeds of Peace: Passendale Suite 2” (2005), con June Tabor, Coope Boyes & Simpson, Thomas Friz, Bram Vermeulen, Willem Vermandere, Patrick Riguelle, Koen De Cauter, Une Anche Passe, Vredesconcerten Quartet. Trattasi della registrazione di una performance musicale sulla Grande Guerra realizzata nel 2002 presso il cimitero di guerra di Tyne Cot ad Ypres, Belgio. [BB]
Parole e musica di Bram Vermeulen
Nell’album intitolato “Oorlog Aan Den Oorlog”
Lyrics and music by Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
Woorden en muziek: Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
BRAM VERMEULEN: OORLOG AAN DEN OORLOG
1. Ik was erbij
2. Johnnie
3. Onschuldig landschap
4. De helden
5. Dans met mij
6. Met z'n allen
7. De verhalen
8. Ja het is waar
9. Meneer Van Der Velde (1)
10. Meneer Van Der Velde (2)
11. Verschrikkelijk inzicht
12. Ja het is waar (instrumentaal)
1. Ik was erbij
2. Johnnie
3. Onschuldig landschap
4. De helden
5. Dans met mij
6. Met z'n allen
7. De verhalen
8. Ja het is waar
9. Meneer Van Der Velde (1)
10. Meneer Van Der Velde (2)
11. Verschrikkelijk inzicht
12. Ja het is waar (instrumentaal)
Trovo il brano anche nel disco collettivo “Seeds of Peace: Passendale Suite 2” (2005), con June Tabor, Coope Boyes & Simpson, Thomas Friz, Bram Vermeulen, Willem Vermandere, Patrick Riguelle, Koen De Cauter, Une Anche Passe, Vredesconcerten Quartet. Trattasi della registrazione di una performance musicale sulla Grande Guerra realizzata nel 2002 presso il cimitero di guerra di Tyne Cot ad Ypres, Belgio. [BB]
Toen 'ie had gelogen van z'n leeftijd
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/10 - 13:53
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
A Hill of Little Shoes
[2003]
Parole di Clive James (1939-), poeta, scrittore e liricista australiano.
Musica di Pete Atkin
Nell’album di Atkin intitolato “Winter Spring”, pubblicato nel 2003
Parole di Clive James (1939-), poeta, scrittore e liricista australiano.
Musica di Pete Atkin
Nell’album di Atkin intitolato “Winter Spring”, pubblicato nel 2003
I live in the shadow of a hill
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/10 - 13:17
Song Itineraries:
Extermination camps
Ik was erbij
[2000]
Parole e musica di Bram Vermeulen
Nell’album intitolato “Oorlog Aan Den Oorlog”
Lyrics and music by Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
Woorden en muziek: Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
Trovo il brano anche nel disco collettivo “Seeds of Peace: Passendale Suite 2” (2005), con June Tabor, Coope Boyes & Simpson, Thomas Friz, Bram Vermeulen, Willem Vermandere, Patrick Riguelle, Koen De Cauter, Une Anche Passe, Vredesconcerten Quartet. Trattasi della registrazione di una performance musicale sulla Grande Guerra realizzata nel 2002 presso il cimitero di guerra di Tyne Cot ad Ypres, Belgio. [BB]
Parole e musica di Bram Vermeulen
Nell’album intitolato “Oorlog Aan Den Oorlog”
Lyrics and music by Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
Woorden en muziek: Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
BRAM VERMEULEN: OORLOG AAN DEN OORLOG
1. Ik was erbij
2. Johnnie
3. Onschuldig landschap
4. De helden
5. Dans met mij
6. Met z'n allen
7. De verhalen
8. Ja het is waar
9. Meneer Van Der Velde (1)
10. Meneer Van Der Velde (2)
11. Verschrikkelijk inzicht
12. Ja het is waar (instrumentaal)
1. Ik was erbij
2. Johnnie
3. Onschuldig landschap
4. De helden
5. Dans met mij
6. Met z'n allen
7. De verhalen
8. Ja het is waar
9. Meneer Van Der Velde (1)
10. Meneer Van Der Velde (2)
11. Verschrikkelijk inzicht
12. Ja het is waar (instrumentaal)
Trovo il brano anche nel disco collettivo “Seeds of Peace: Passendale Suite 2” (2005), con June Tabor, Coope Boyes & Simpson, Thomas Friz, Bram Vermeulen, Willem Vermandere, Patrick Riguelle, Koen De Cauter, Une Anche Passe, Vredesconcerten Quartet. Trattasi della registrazione di una performance musicale sulla Grande Guerra realizzata nel 2002 presso il cimitero di guerra di Tyne Cot ad Ypres, Belgio. [BB]
En in wat eens de loopgraaf was
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/10 - 09:38
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Chanson nouvelle à l’usage des faubourgs
[1795-96]
Sylvain Maréchal (1750-1803), scrittore, poeta e rivoluzionario francese, fu amico di François-Noël Babeuf, più noto come Gracco Babeuf (1760-1797) e ne condivise le idee egualitariste e, potremmo quasi dire, proto-comuniste. Tra le sue opere (molte presunte perchè lui spesso non le firmava) ci sarebbe anche un “Catéchisme du curé Meslier”, prosecuzione de Il testamento del parroco Meslier che abbiamo già incontrato su queste pagine...
I radicali come Babeuf e Maréchal erano convinti che le istanze principali della Rivoluzione francese fossero già state tradite e che un nuovo sistema comunque non egualitario si stesse affermando a scapito del popolo, grazie soprattutto all'azione del Direttorio termidorista, che pose fine al Terrore eliminando Robespierre e i suoi ma avrebbe poi finito col consegnare la Francia nelle mani di un Napoleone...
Con la loro “Congiura degli Eguali”... (Continues)
Sylvain Maréchal (1750-1803), scrittore, poeta e rivoluzionario francese, fu amico di François-Noël Babeuf, più noto come Gracco Babeuf (1760-1797) e ne condivise le idee egualitariste e, potremmo quasi dire, proto-comuniste. Tra le sue opere (molte presunte perchè lui spesso non le firmava) ci sarebbe anche un “Catéchisme du curé Meslier”, prosecuzione de Il testamento del parroco Meslier che abbiamo già incontrato su queste pagine...
I radicali come Babeuf e Maréchal erano convinti che le istanze principali della Rivoluzione francese fossero già state tradite e che un nuovo sistema comunque non egualitario si stesse affermando a scapito del popolo, grazie soprattutto all'azione del Direttorio termidorista, che pose fine al Terrore eliminando Robespierre e i suoi ma avrebbe poi finito col consegnare la Francia nelle mani di un Napoleone...
Con la loro “Congiura degli Eguali”... (Continues)
Mourant de faim, mourant de froid,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/9 - 23:16
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power
Student Edward
Where have you been all the whole day long,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/11/9 - 15:04
Shock Treatment
1969
Broadside #97, aprile-maggio 1969
Broadside #97, aprile-maggio 1969
Twelve hundred people or more every year -In hospitals & clinics will die in their beds
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/11/9 - 14:49
Song Itineraries:
Lunatics and lunatic camps: Lagers, troubles, repression, freedom
Before the Wall
(2016)
from 30 days 30 songs - 30 anti-Trump songs in 30 days
from 30 days 30 songs - 30 anti-Trump songs in 30 days
This song was not written for any politician or agenda. It was written for people and the country I live in. I'm not some unduly political loudmouth and I'm certainly not saying you have to swallow this pill, but for a moment, just think about that wall and what it means to you... Then think about what it means to the people on the other side. The world is not out to get you and, for the most part, people are very kind. As for me, I refuse to be afraid and I will continue to believe that love, understanding, and compassion have the ability to trump fear and evil, which often times go hand in hand, any day. Smile at people you don't have to, love each other. I'll do the same.
P.S. I know it sounds like Bob Dylan, get over it.
P.S. I know it sounds like Bob Dylan, get over it.
If the wall it goes up and the country comes down
(Continues)
(Continues)
2016/11/9 - 14:11
Lied von Grusche
[1944]
Versi di Bertolt Brecht
Musica di Paul Dessau
Più recentemente il compositore americano Mark Nichols ne ha offerta una sua versione polifonica basata su musiche tradizionali georgiane.
Dall’opera teatrale “Der kaukasische Kreidekreis” (“Il cerchio di gesso del Caucaso”), andata in scena per la prima volta nel 1948 negli USA, con la traduzione inglese di Eric Bentley, ammiratore ed amico di Brecht.
“Questa di Brecht è una rielaborazione di un'antica leggenda orientale, che l'autore riprende e ambienta nel Caucaso. Nel regno scoppia una rivolta, il re viene ucciso, e la regina, madre di un neonato, non esita ad abbandonare il piccolo preferendogli il suo prezioso guardaroba e i suoi preziosi accessori. A salvare il piccolo principe è la balia Groucha, che attraverso numerosi pericoli, lo porta in salvo, crescendolo come fosse suo figlio in una piccola casa di campagna. Anni dopo,... (Continues)
Versi di Bertolt Brecht
Musica di Paul Dessau
Più recentemente il compositore americano Mark Nichols ne ha offerta una sua versione polifonica basata su musiche tradizionali georgiane.
Dall’opera teatrale “Der kaukasische Kreidekreis” (“Il cerchio di gesso del Caucaso”), andata in scena per la prima volta nel 1948 negli USA, con la traduzione inglese di Eric Bentley, ammiratore ed amico di Brecht.
“Questa di Brecht è una rielaborazione di un'antica leggenda orientale, che l'autore riprende e ambienta nel Caucaso. Nel regno scoppia una rivolta, il re viene ucciso, e la regina, madre di un neonato, non esita ad abbandonare il piccolo preferendogli il suo prezioso guardaroba e i suoi preziosi accessori. A salvare il piccolo principe è la balia Groucha, che attraverso numerosi pericoli, lo porta in salvo, crescendolo come fosse suo figlio in una piccola casa di campagna. Anni dopo,... (Continues)
Geh du ruhig in die Schlacht, Soldat
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/9 - 13:43
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Demagogue
(2016)
da 30 days 30 songs sito dove sono state pubblicate in 30 giorni 30 canzoni contro Trump el demagogo.
"Those tiny vulgar fingers on the nuclear bomb"...
da 30 days 30 songs sito dove sono state pubblicate in 30 giorni 30 canzoni contro Trump el demagogo.
"Those tiny vulgar fingers on the nuclear bomb"...
He's a demagogue
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG Staff 2016/11/9 - 12:31
Song Itineraries:
Donald Trump
We have a feeling this rich gentleman, who's just been elected as President of the Key States of America, will crowd this site with lots of songs. God bless America (should He?...)
Riccardo Venturi 2016/11/9 - 08:48
Valzer della toppa
[1960]
Parole di Pier Paolo Pasolini
Musica di Piero Umiliani
Nel disco “Laura Betti con l'Orchestra di Piero Umiliani”
Celebre anche nell'interpretazione di Gabriella Ferri
Una sbronza allontana per un attimo una puttana di Roma dalla sua squallida vita, un'improvvisa allegria disperata che le dà il coraggio di allontanare in malo modo i clienti e di riassaporare una bellezza e una purezza ormai perdute...
Parole di Pier Paolo Pasolini
Musica di Piero Umiliani
Nel disco “Laura Betti con l'Orchestra di Piero Umiliani”
Celebre anche nell'interpretazione di Gabriella Ferri
Una sbronza allontana per un attimo una puttana di Roma dalla sua squallida vita, un'improvvisa allegria disperata che le dà il coraggio di allontanare in malo modo i clienti e di riassaporare una bellezza e una purezza ormai perdute...
Me sò fatta un quartino
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/8 - 20:59
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
El rojo gota a gota irá creciendo
[1975]
Scritta da Eduardo Carrasco ed Horacio Salinas
Nell’album “El pueblo unido jamás será vencido”
Testo trovato su Cancioneros.com
Scritta da Eduardo Carrasco ed Horacio Salinas
Nell’album “El pueblo unido jamás será vencido”
Testo trovato su Cancioneros.com
Aunque destruyan todos los caminos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/8 - 08:39
Soldato vestito d'ulivo (Grecia '70)
[1972]
Scritta da Mario De Luigi Jr (classe 1944, giornalista, negli anni 70 fondatore con Sergio Lodi della casa di produzione discografica Divergo, direttore fino al 2014 della rivista "Musica e Dischi" fondata nel 1945 dal padre Aldo Mario) e da un altro autore sconosciuto che si firmava come Sinandro. Sono gli stessi autori di Gridalo nel buio
Nel disco di Carla Mignone, in arte Milly (1905-1980) intitolato “D'amore e di libertà”, pubblicato nel 1972.
Scritta da Mario De Luigi Jr (classe 1944, giornalista, negli anni 70 fondatore con Sergio Lodi della casa di produzione discografica Divergo, direttore fino al 2014 della rivista "Musica e Dischi" fondata nel 1945 dal padre Aldo Mario) e da un altro autore sconosciuto che si firmava come Sinandro. Sono gli stessi autori di Gridalo nel buio
Nel disco di Carla Mignone, in arte Milly (1905-1980) intitolato “D'amore e di libertà”, pubblicato nel 1972.
Soldato vestito d'ulivo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/7 - 21:10
Song Itineraries:
The "Colonels' Dictatorship" in Greece, 1967-1974
Nel '22 sognavo già l'amore
[1961]
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi
Dalla colonna sonora del film collettivo ad episodi “Cronache del '22”.
Scoperto per caso questo piccolo geniale gioiello antifascista...
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi
Dalla colonna sonora del film collettivo ad episodi “Cronache del '22”.
Scoperto per caso questo piccolo geniale gioiello antifascista...
Nel '22 sognavo già l'amore
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/7 - 20:41
Song Itineraries:
Antifa AWS: Militant antifascism
Sozialdemokratischer Parteitag
[1921]
Una poesia di Kurt Tucholsky pubblicata il 29 settembre 1921 su “Die Weltbühne” con uno dei suoi tanti pseudonimi, quello di Theobald Tiger.
La trovo innanzitutto interpretata da Ernst Busch su musica di Hanns Eisler nel disco “Ernst Busch Singt Kurt Tucholsky” del 1965.
In seguito ripresa da artisti come Lutz Görner e Simon Rebstock, Leon Boden e Bernd Klinzmann.
Una poesia di Kurt Tucholsky pubblicata il 29 settembre 1921 su “Die Weltbühne” con uno dei suoi tanti pseudonimi, quello di Theobald Tiger.
La trovo innanzitutto interpretata da Ernst Busch su musica di Hanns Eisler nel disco “Ernst Busch Singt Kurt Tucholsky” del 1965.
In seguito ripresa da artisti come Lutz Görner e Simon Rebstock, Leon Boden e Bernd Klinzmann.
Wir saßen einst im Zuchthaus und in Ketten,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/7 - 18:44
Die Deplacierten
[1924]
Una poesia di Kurt Tucholsky pubblicata il 12 giugno 1924 su “Die Weltbühne” con uno dei suoi tanti pseudonimi, quello di Theobald Tiger.
La trovo interpretata da Kurt Weinzierl in un disco collettivo di Kurt Weinzierl, Marlies Schrei, Cabaret "Die Gimpel" ed Horst Klaus interamente dedicato a Tucholsky (1985)
Una poesia di Kurt Tucholsky pubblicata il 12 giugno 1924 su “Die Weltbühne” con uno dei suoi tanti pseudonimi, quello di Theobald Tiger.
La trovo interpretata da Kurt Weinzierl in un disco collettivo di Kurt Weinzierl, Marlies Schrei, Cabaret "Die Gimpel" ed Horst Klaus interamente dedicato a Tucholsky (1985)
Uns haben sie, glaub ich, falsch geboren.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/7 - 17:38
Monolog mit Chören
[1925]
Una poesia di Kurt Tucholsky pubblicata il 25 agosto 1925 su “Die Weltbühne” con uno dei suoi tanti pseudonimi, quello di Theobald Tiger.
Messa in musica da Lutz Görner e Simon Rebstock nel loro disco “Spricht Und Singt Lieder Und Texte Von Tucholsky / Hanns Eisler” del 1978.
Con la musica di Peter Vollhardt si trova invece nell'album della Tamerlan Orchester “Lieder Von Liebe Und Kampf”
Una poesia di Kurt Tucholsky pubblicata il 25 agosto 1925 su “Die Weltbühne” con uno dei suoi tanti pseudonimi, quello di Theobald Tiger.
Messa in musica da Lutz Görner e Simon Rebstock nel loro disco “Spricht Und Singt Lieder Und Texte Von Tucholsky / Hanns Eisler” del 1978.
Con la musica di Peter Vollhardt si trova invece nell'album della Tamerlan Orchester “Lieder Von Liebe Und Kampf”
Ich bin so menschenmüde und wie ohne Haut.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/7 - 17:19
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
John Hardy (Was a Desperate Little Man)
Anonymous
[fine 800]
Una delle più note ballate popolari americane, la cui prima incisione risale al 1924 ad opera di tali Samantha Bumgarner (banjo) ed Eva Davis (voce)
Da allora gli artisti che l'hanno interpretata non si contano: Carter Family, Lead Belly, , Pete Seeger, Joan Baez e tantissimi altri noti e meno noti.
Dato il titolo simile, il contesto geografico ed il tema comuni, quello del lavoro dei negri nella Virginia della seconda metà dell'800, viene spesso confusa e mescolata con un altro standard della musica popolare americana, John Henry
Il testo che propongo è quello reperito sul blog Kidnapping, Murder and Mayhem ed attribuito alla Carter Family che lo incise nel 1928.
La vicenda del minatore negro John Hardy è ben raccontata al link appena citato e anche sul bel sito Executedtoday, dedicato alla pena di morte e ai mille modi e motivi con cui nei secoli alcuni uomini hanno preteso... (Continues)
Una delle più note ballate popolari americane, la cui prima incisione risale al 1924 ad opera di tali Samantha Bumgarner (banjo) ed Eva Davis (voce)
Da allora gli artisti che l'hanno interpretata non si contano: Carter Family, Lead Belly, , Pete Seeger, Joan Baez e tantissimi altri noti e meno noti.
Dato il titolo simile, il contesto geografico ed il tema comuni, quello del lavoro dei negri nella Virginia della seconda metà dell'800, viene spesso confusa e mescolata con un altro standard della musica popolare americana, John Henry
Il testo che propongo è quello reperito sul blog Kidnapping, Murder and Mayhem ed attribuito alla Carter Family che lo incise nel 1928.
La vicenda del minatore negro John Hardy è ben raccontata al link appena citato e anche sul bel sito Executedtoday, dedicato alla pena di morte e ai mille modi e motivi con cui nei secoli alcuni uomini hanno preteso... (Continues)
John Hardy, he was a desperate little man,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/6 - 22:31
Ballad of Gary Rader
(1968)
Parole e musica di Steve Suffet
da [[|Broadside 94]]
Gary Rader, riservista dell'esercito USA, bruciò la sua cartolina di leve in una manifestazione per la pace a Central Park, il 15 aprile 1967. Tre giorni dopo fu arrestato. Nel 1973 Rader si suicidò in un ospedale psichiatrico.
Parole e musica di Steve Suffet
da [[|Broadside 94]]
Gary Rader, then a member of the U.S. Army Special Forces Reserve, burned his draft card in uniform at the Central Park peace rally Apr. 15, 1967.
Three days later he was arrested for draft card burning and illegally wearing his uniform.
I also burned my draft card at the same time, but I haven't been prosecuted... yet!
- Steve Suffet
Three days later he was arrested for draft card burning and illegally wearing his uniform.
I also burned my draft card at the same time, but I haven't been prosecuted... yet!
- Steve Suffet
Gary Rader, riservista dell'esercito USA, bruciò la sua cartolina di leve in una manifestazione per la pace a Central Park, il 15 aprile 1967. Tre giorni dopo fu arrestato. Nel 1973 Rader si suicidò in un ospedale psichiatrico.
'Tis of a brave young soldier who journeyed to New York
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2016/11/5 - 22:49
Song Itineraries:
Deserters, War in Viet Nam as seen from the U.S.
Highway 61 Revisited
(1965)
Parole e musica di Bob Dylan
dall'album "Highway 61 Revisited"
Altri interpreti: Johnny Winter, PJ Harvey
Bob Dylan – voce, chitarra, armonica, pianoforte, sirena della polizia
Mike Bloomfield – chitarra
Al Kooper – organo, pianoforte
Paul Griffin – pianoforte, organo, piano elettrico
Charlie McCoy – chitarra
Harvey Goldstein – basso
Bobby Gregg – batteria
Frank Owens – pianoforte
Russ Savakus – basso
Highway 61 Revisited è la canzone che dà il titolo all'album che è generalmente considerato il capolavoro di Dylan negli anni '60, il secondo capitolo della “trilogia elettrica” iniziata con Bringing it all Back Home e continuata con Blonde on Blonde, che lo consacrerà definitivamente come un protagonista della musica popolare americana, capace di spaziare dal folk al rock al blues.
Il blues è importante, sia perché al vocabolario blues si rifanno molte canzoni dell'album,... (Continues)
Parole e musica di Bob Dylan
dall'album "Highway 61 Revisited"
Altri interpreti: Johnny Winter, PJ Harvey
Bob Dylan – voce, chitarra, armonica, pianoforte, sirena della polizia
Mike Bloomfield – chitarra
Al Kooper – organo, pianoforte
Paul Griffin – pianoforte, organo, piano elettrico
Charlie McCoy – chitarra
Harvey Goldstein – basso
Bobby Gregg – batteria
Frank Owens – pianoforte
Russ Savakus – basso
Highway 61 Revisited è la canzone che dà il titolo all'album che è generalmente considerato il capolavoro di Dylan negli anni '60, il secondo capitolo della “trilogia elettrica” iniziata con Bringing it all Back Home e continuata con Blonde on Blonde, che lo consacrerà definitivamente come un protagonista della musica popolare americana, capace di spaziare dal folk al rock al blues.
Il blues è importante, sia perché al vocabolario blues si rifanno molte canzoni dell'album,... (Continues)
Oh God said to Abraham, “Kill me a son”
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2016/11/5 - 16:48
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
Der Fahrstuhl nach oben ist besetzt
Der Fahrstuhl nach oben ist besetzt
Hazy Osterwald Sextett – 1966
Hazy Osterwald Sextett – 1966
Der Fahrstuhl nach oben ist besetzt,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/11/5 - 10:16
Sognando
Svensk översättning av Riccardo Venturi
5. november 2016 01:35
5. november 2016 01:35
I MINA DRÖMMAR
(Continues)
(Continues)
2016/11/5 - 01:38
An Rhein und Ruhr marschieren wir
Anonymous
[seconda metà degli anni 30]
Una canzone nata nei gruppi giovanili antinazisti noti come Edelweißpiraten.
Il modello melodico è quello dell'“Argonnerwaldlied”, una canzone militare risalente alla Grande Guerra, il cui schema venne poi preso in prestito dai militanti comunisti, poi dai nazisti e infine proprio dai nostri “Pirati della stella alpina”. Ma il brano è un vero e proprio pot-pourri, con riferimenti a canzoni popolari (come la settecentesca “Wahre Freundschaft soll nicht wanken”) e canti di lavoro (come quello dei primi anni del 900 intitolato “Immer bunt sind wir gekleidet”, o “Das Wolle lied”)
Il testo che segue l'ho reperito su Museenkoeln, un sito molto interessante dedicato agli eventi culturali nella città di Colonia e che contiene tutta una corposa sezione sugli Edelweißpiraten e gli altri gruppi giovanili anti-nazisti che furono attivi soprattutto nella regione del Reno-Ruhr... (Continues)
Una canzone nata nei gruppi giovanili antinazisti noti come Edelweißpiraten.
Il modello melodico è quello dell'“Argonnerwaldlied”, una canzone militare risalente alla Grande Guerra, il cui schema venne poi preso in prestito dai militanti comunisti, poi dai nazisti e infine proprio dai nostri “Pirati della stella alpina”. Ma il brano è un vero e proprio pot-pourri, con riferimenti a canzoni popolari (come la settecentesca “Wahre Freundschaft soll nicht wanken”) e canti di lavoro (come quello dei primi anni del 900 intitolato “Immer bunt sind wir gekleidet”, o “Das Wolle lied”)
Il testo che segue l'ho reperito su Museenkoeln, un sito molto interessante dedicato agli eventi culturali nella città di Colonia e che contiene tutta una corposa sezione sugli Edelweißpiraten e gli altri gruppi giovanili anti-nazisti che furono attivi soprattutto nella regione del Reno-Ruhr... (Continues)
An Rhein und Ruhr marschieren wir
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/4 - 22:10
La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida]
Versione in esperanto (al minuto 32:08).
leoskini 2016/11/4 - 14:15
Which Side Are You On?
Broadside #57, Aprile 1965
Note: This new set of words to the Kentucky miner's song of the 1930's, was brought to Broadside by Len Chandler in the fall of 1964 when he returned from a summer of activity in the Freedom Hovement in Mississippi. It was sung extensively there and recently by the Selma, Alabama, marchers
Tune: Which Side Are You On by Mrs. Florence
Note: This new set of words to the Kentucky miner's song of the 1930's, was brought to Broadside by Len Chandler in the fall of 1964 when he returned from a summer of activity in the Freedom Hovement in Mississippi. It was sung extensively there and recently by the Selma, Alabama, marchers
Tune: Which Side Are You On by Mrs. Florence
Come all you bourgeoise black men
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/11/4 - 11:14
Please Settle in Viet Nam
Hopkins recorded the song "Please Settle in Viet Nam" in Berkeley, California, under the direction of Chris Strachwitz (the founder of the Californian label Arhoolie Records), on 20 May 1969, for the session which produced the album Lightnin' (Poppy Records # PYS-60,002). But the song did not appear on the album. Strachwitz released "Please Settle in Viet Nam" on this single (Joliet # 205) and then later on the album Lightning Hopkins in Berkeley (Arhoolie # 1063). (1) Hopkins wanted to see "an ending to the war" and called on the government to settle the Vietnam issue. It also included a little twist. Hopkins said that his girlfriend actually had a man fighting in the war, and that he hoped "he'll stay forever" in the army, because he did not "want to leave that girl". This idea is similar to the "jody" theme - a mythical man in blues and jazz tunes who seduced the wives and girlfriends... (Continues)
My mama prayed, she said please let that kingdom come
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/11/4 - 10:57
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
Talking Vietnam Blues
1965
Broadside #56, March 1965
Broadside #56, March 1965
I guess you all heard about the Vietcong
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/11/4 - 10:41
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
Il giorno di San Patrizio
Gianni Sartori
24 MAGGIO 2016 8:27
Un altro aspetto da considerare, ben più grave dei tentativi di appropriazione indebita da parte fascista di personaggi di sinistra (come Bobby. Sands o Barry Horne) è la possibile infiltrazione nei movimenti di liberazione o di emancipazione sociale. Se in Italia è relativamente nota la figura dell’infiltrato Mario Merlino nel movimento anarchico, non va dimenticato che elementi legati all’Aginter Presse si infiltrarono (con false credenziali “maoiste” e antimperialiste) nel movimenti di liberazione delle colonie portoghesi per eliminarne i dirigenti (v. Mondlane e Cabral, forse anche la dissidente sudafricana R. First). Da segnalare poi il ruolo dei neofascisti (NAR, ma non solo) a fianco dei falangisti maroniti contro i palestinesi. Non esattamente il massimo della coerenza da parte di soggetti che in Italia si inventavano sigle “terceriste” come OLP... (Continues)
24 MAGGIO 2016 8:27
Un altro aspetto da considerare, ben più grave dei tentativi di appropriazione indebita da parte fascista di personaggi di sinistra (come Bobby. Sands o Barry Horne) è la possibile infiltrazione nei movimenti di liberazione o di emancipazione sociale. Se in Italia è relativamente nota la figura dell’infiltrato Mario Merlino nel movimento anarchico, non va dimenticato che elementi legati all’Aginter Presse si infiltrarono (con false credenziali “maoiste” e antimperialiste) nel movimenti di liberazione delle colonie portoghesi per eliminarne i dirigenti (v. Mondlane e Cabral, forse anche la dissidente sudafricana R. First). Da segnalare poi il ruolo dei neofascisti (NAR, ma non solo) a fianco dei falangisti maroniti contro i palestinesi. Non esattamente il massimo della coerenza da parte di soggetti che in Italia si inventavano sigle “terceriste” come OLP... (Continues)
Gianni Sartori 2016/11/4 - 09:10
Двадцатый век
Двадцатый век прошел, скромны его итоги:
(Continues)
(Continues)
Contributed by A.Grishin 2016/11/4 - 08:18
Ночь летнего солнцестояния
Двадцать первого числа,
(Continues)
(Continues)
Contributed by A.Grishin 2016/11/4 - 08:05
Песня про низкорослого человека, который остановил ночью девушку возле метро «Электрозаводская»
Девушка, эй, постой!
(Continues)
(Continues)
Contributed by A.Grishin 2016/11/4 - 07:59
Цветы на могиле
Средняя Рогатка - исторический район на юге Санкт-Петербурга (между ст. метро "Московская" и "Звездная". В 1941-1944 гг. там проходила вторая линия обороны Ленинграда. За годы блокады район сильно пострадал, там не осталось ни одного здаия довоенной постройки. В 1960-70-гг. там был построен большой жилой район.
Srednaya Rogatka - Historical area in the south of St.-Petersburg (between metro stations "Moscovskaya" and "Zvezdnaya"). In 1941-1944 there lied the second defensive front of Leningrad.
Years of war strongly changed a district, there left no one of prewar constructions. In 1960-70th there was built a big residential community.
Srednaya Rogatka - Historical area in the south of St.-Petersburg (between metro stations "Moscovskaya" and "Zvezdnaya"). In 1941-1944 there lied the second defensive front of Leningrad.
Years of war strongly changed a district, there left no one of prewar constructions. In 1960-70th there was built a big residential community.
На фронт трамвай уходил...
(Continues)
(Continues)
Contributed by A.Grishin 2016/11/4 - 07:45
Над киностудией свирепствует зима
Над киностудией свирепствует зима.
(Continues)
(Continues)
Contributed by A.Grishin 2016/11/4 - 07:31
Der Zoologe von Berlin
Chanson allemande – Der Zoologe von Berlin – Frank Wedekind – 1899 – Ernst Busch – 1964
Paroles de Frank Wedekind (1864-1918), écrivain, dramaturge et chansonnier, un des principaux précurseurs du Kabarett allemand. Du recueil intitulé « Die vier Jahreszeiten », publié à Munich en 1905.
Interprétée par Ernst Busch, dans « Spottlieder », disque entièrement dédié aux chansons de Wedekind, publié en Allemagne Démocratique en 1964.
La ballade Im Heiligen Land que Wedekind publia en 1898 dans la revue satirique Simplicissimus lui valut la condamnation pour lèse-majesté, et la majesté n’était rien moins que le Kaiser Guillaume II. Si bien que Wedekind, en même temps que son ami Heine, illustrateur de la revue, firent sept mois de prison. « Le zoologue de Berlin » est une réflexion sur cette mesure de censure et d'intimidation à laquelle, évidemment, Wedekind ne se plia pas…
Dialogue maïeutique
Cette... (Continues)
Paroles de Frank Wedekind (1864-1918), écrivain, dramaturge et chansonnier, un des principaux précurseurs du Kabarett allemand. Du recueil intitulé « Die vier Jahreszeiten », publié à Munich en 1905.
Interprétée par Ernst Busch, dans « Spottlieder », disque entièrement dédié aux chansons de Wedekind, publié en Allemagne Démocratique en 1964.
La ballade Im Heiligen Land que Wedekind publia en 1898 dans la revue satirique Simplicissimus lui valut la condamnation pour lèse-majesté, et la majesté n’était rien moins que le Kaiser Guillaume II. Si bien que Wedekind, en même temps que son ami Heine, illustrateur de la revue, firent sept mois de prison. « Le zoologue de Berlin » est une réflexion sur cette mesure de censure et d'intimidation à laquelle, évidemment, Wedekind ne se plia pas…
Dialogue maïeutique
Cette... (Continues)
LE ZOOLOGUE DE BERLIN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/11/3 - 22:45
Letter From the Draft Board
A letter has come to me, darling
(Continues)
(Continues)
2016/11/3 - 20:59
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
×
Dick Ghaugan
No More Forever
John MacLean was a Scottish schoolteacher and Marxist educator who was sentenced to two years' imprisonment in 1918 for agitating against the carnage of World War 1. Due to popular outrage and demonstrations, he was released after 7 months but the harsh treatment he received in prison seriously damaged his health and he died a few years later.
His vision of an independent Scottish Socialist Republic disagreed strongly with Lenin and with Gallacher and other leading Scots Communists of the time as he was opposed to the integration of the Scots within the British Communist Party. (see : VI Lenin, 'Left Wing Communism', Willie Gallacher, 'Revolt on the Clyde' and Nan Milton's book on MacLean, whose title escapes me at the moment)