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Lo pichòt sódat

Lo pichòt sódat
2013
Tron de disque

Paroles de Jean-Bernard PLANTEVIN / Musique de Jean-Bernard et Thibaut PLANTEVIN.

Verdun, Auschwitz, le Vietnam, l’Afghanistan, l’Afrique… les affres de la guerre sont toujours présentes dans nos mémoires et n’en finissent plus de recommencer ici ou ailleurs. Nos gouvernants qui plantent de petits drapeaux sur des cartes d’états-majors, pensent-ils au petit soldat qui quitte son pays, sa famille et sa bien-aimée ? Combien de tragédies ont déjà eu lieu et se vivent encore aujourd’hui pour s’achever par un simple nom gravé sur un monument de pierre froide ?
Lo pichòt sódat se’n vai a la guerra.
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/10/6 - 12:48

Varsovia

Varsovia
1982
La dama pijoniera
A Varsovia la tota neva
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/10/6 - 11:13
Song Itineraries: Ghettos
Video!

La Fàbrica occitana

La Fàbrica occitana
2006
La Fàbrica occitana

Le rivendicazioni di identità e indipendenza, i vari nazionalismi hanno spesso portato ad aberrazioni tanto violente e pericolose quanto quelle dell'occupante. Quando l'unico obiettivo è sostituire un'elite al potere con un'altra elite, solo di un'altra etnia... qui viene messo in discussione tutto il sistema esistente.
Veierès coma es bèl
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/10/6 - 09:52
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L'exil

L'exil
1974
L'exil
Je suis celui qui s’en ira
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/10/6 - 09:28
Song Itineraries: Exiles and exilees

Cançon per Chile

Cançon per Chile
1974
L'òme esper
De ta jòia, Chile,
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/10/6 - 09:21
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Douze Degrés de Misère

Douze Degrés de Misère
2009
Oc live

“I sottoscritti decidono di proseguire nelle loro giuste rivendicazioni fino alla fine, di mettersi in sciopero contro l’imposta, di chiedere le dimissioni di tutti gli eletti e invitano tutti i comuni del Midi e dell’Algeria a seguire il loro esempio al grido di Viva il vino naturale! Abbasso gli avvelenatori!” Così recitava il testo della petizione lanciata da Marcelin Albert nel 1905 nel corso della manifestazione che ha portato 15.000 persone a sfilare nelle strade di Béziers. Siamo nel Midi, nel sud della Francia, in breve i fatti che condussero alla rivolta dei vignaioli del 1907 e alle 800.000 persone nelle strade di Montpellier.

Attorno al 1850 arrivano in Francia le prime infestazioni da oidio, alla fine del secolo arriva la peronospora. Nel 1885 la filossera distrugge i vigneti e mette fine a 50 anni di età dell’oro di crescita economica e demografica a Corbières... (Continues)
1er degré de misère
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/10/6 - 08:49
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'Ομορφη πόλη άσχημα καίγεσαι

'Ομορφη πόλη άσχημα καίγεσαι
Omorfi póli áshima kaígesai
[2008]
Στίχοι: Γιώργος Σαρρής
Μουσική: Γιώργος Σαρρής
Testo e musica di Giorgos Sarris
Lyrics and music by Giorgos Sarris

La canzone è datata 7 dicembre 2008; il giorno dopo l'assassinio a sangue freddo di Alexis Grigoropoulos da parte dell'agente speciale "antisommossa" Epaminondas Korkoneas. Sono passati quasi otto anni, e questa di Giorgos Sarris è con tutta probabilità la prima canzone in assoluto scritta sui fatti di Exarchia (ed una delle non molte che vi è dedicata direttamente). Giorgos Sarris è un membro storico della band "Zing Zang" ed è anche cantautore in proprio che mette liberamente a disposizione le proprie canzoni. Questa si trova, ad esempio, sul suo canale YouTube già a partire dal 18 dicembre 2008. [RV]
Ραγίζουνε οι δρόμοι απόψε από θυμό
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2016/10/4 - 15:44
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Merci El Khomri!

Merci El Khomri!
La prima metà della canzone l'ho dovuta trascrivere ad udito, ed avendo la media del sei scarso in Francese, sentitevi liberi di correggere i probabili errori. Si cerca di dare un occhio alla grammatica ma sapete com'è.

Mi dedico di recente a trascrivere queste canzonette parodiche che si trovano in angoli più o meno oscuri della rete. (Questa in particolare pare essere cantata sulla musica di "je l'aime à mourrir" di un certo Francis Cabrel.)

Personalmente trovo che, se certamente non paragonabili a quelle di gruppi musicali "veri", siano comunque meritevoli di attenzione.

Myriam El Khomri e' la ministra del governo Valls che ha firmato la Loi travail.

C'erano alcuni errori di ortografia che sono stati corretti, ma sostanzialmente la trascrizione è giusta e la inseriamo. Diremmo, dai, che almeno un 7 meno te lo sei meritato, non è mai semplice trascrivere all'ascolto. [CCG/AWS Staff]
Moi je n'étais rien et voilà qu'aujourd'hui
(Continues)
Contributed by leoskini 2016/10/4 - 14:46
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Στρατιώτη γύρνα πίσω

Στρατιώτη γύρνα πίσω
Stratióti gyrna píso
[1977]
Στίχοι : Σώτια Τσώτου
Μουσική : Κώστας Χατζής

Testo: Sotia Tsotou
Musica: Kostas Hatzis




Una storica ballata di Kostas Hatzis, composta nel 1977 su versi della poetessa Sotia Tsotou con una melodia dalle reminiscenze decisamente “andine”. Sotia Tsotou, nata a Livadia il 14 maggio 1942 e morta a Atene il 10 dicembre 2011, è stata un'importante poetessa, quinta figlia di un combattente dell'ELAS durante la Resistenza, fucilato dai tedeschi davanti a casa nel settembre del 1943. Giornalista antifascista, il 21 aprile 1967 lavorava per il periodico Ελευθερία (“Libertà”), che fu chiuso il giorno sesso; Sotia Tsotou fu più volte arrestata e incarcerata. E' stata poetessa, autrice teatrale e di film televisivi; la sua prima figlia, Despina, è pure giornalista, mentre la seconda figlia, Assimenia, è pure poetessa e autrice di canzoni.

Ο πόλεμος αρχίζει
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2016/10/2 - 10:39
Song Itineraries: Poppie: an Antiwar flower?
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Our War

Our War
2016
Our War O.S.T.

Voce: Eugenio Finardi

La canzone scritta e cantata da Eugenio Finardi e Vittorio Cosma per il documentario Our War di Benedetta Argentieri, Bruno Chiaravallotti e Claudio Jampaglia che verrà presentato il 9 settembre alla Mostra del cinema di Venezia. Un ex marine (Joshua Bell), un attivista politico italiano (Karim Franceschi), una guardia del corpo svedese (Rafael Kardari): tre ventenni accomunati dalla scelta di arruolarsi come volontari nelle Unità di Protezione Popolare (YPG) in Rojava, la regione controllata dai curdi nel Nord della Siria, per combattere l’Isis. Le loro immagini, nel teatro di guerra più difficile e significativo degli ultimi decenni, si intrecciano con la vita quotidiana negli Stati Uniti, in Svezia e in Italia. E con una domanda che tocca tutti noi: per chi combattono?
Living life so easy
(Continues)
Contributed by dq82 2016/10/1 - 23:57
Song Itineraries: From Kurdistan
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La devisa republicana

La devisa republicana
2009
Fraternitat
Poesia di August Fourès (1848-1891), poeta e repubblicano federalista occitano musicata dal gruppo Du Bartàs
Al temps d'en primièr, quand la bèstia faleta
(Continues)
Contributed by dq82 2016/10/1 - 23:42
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Louis Barthas

Louis Barthas
2012
Es contra ta pèl

Louis Barthas fu un soldato francese che combattè durante la prima guerra mondiale, sul fronte Occidentale per 54 mesi. Scrisse un diario di guerra, di oltre 300 pagine, che sottolinea l'inutilità della guerra. Socialista, partecipò agli ammutinamenti del 1917.
Perque t’i envoièron, Lois,
(Continues)
Contributed by dq82 2016/10/1 - 23:32
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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I Had a Dream

I Had a Dream
(2016)

E' un sogno, anzi un incubo questo di Loudon Wainwright III. Donald Trump eletto presidente...
I had a dream - I don’t know what it meant,
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff trying to influence US presidential campaign 2016/10/1 - 23:14
Song Itineraries: Donald Trump
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Old Man Trump

Old Man Trump
[1952]
Words by Woody Guthrie
Music by Ryan Harvey

Testo di Woody Guthrie
Musica di Ryan Harvey

feat. Tom Morello & Ani DiFranco

All'inizio degli anni '50 del secolo scorso, Woody Guthrie viveva a New York in un complesso di appartamenti di Brooklyn, il Beach Heaven Family Project ("Progetto familiare di Beach Haven"). Il contratto di locazione lo aveva firmato nel dicembre del 1950 ed è un documento assai interessante: da una parte la firma dell'autore di This Land Is Your Land, forse l'appello più chiaro all'uguaglianza e alla condivisione sociale per tutti in America, e dall'altra quella di mr Frederick Christ Trump, che in termini odierni si potrebbe definire un ricco, ricchissimo, straricco palazzinaro che si era fatto una fortuna immensa edificando nelle periferie newyorkesi.

Il contratto, scoperto dal giornalista Nick Lehr che ne ha parlato diffusamente nel suo blog The... (Continues)
I suppose that Old Man Trump knows just how much racial hate
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff trying to influence US presidential campaign 2016/10/1 - 20:12
Song Itineraries: Donald Trump

كلمات زي ما صاب مبارح

كلمات زي ما صاب مبارح
Stormtrap (Asifeh) - What Happened Yesterday
زي ما صار مبارح - عاصفة - Zey ma sar mbare7
Palestine
Released on June 10, 2010
اللازمة x4:
(Continues)
2016/10/1 - 18:43
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust

The Mothers' International

Anonymous
Sung to the tune of »Hark! The Herald Angels Sing«, The Mothers' International is known as the anthem of the Australian Cooperative Women's Guild.
Round the world a new song's ringing,
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/10/1 - 12:13
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Sèm totis bastards

Sèm totis bastards
[2013]

Album :Tant que vira

Paraulas : L. Cavalié
Musica : Du Bartàs
Que te ba disi, sens vantardisa,
(Continues)
2016/10/1 - 11:43

An meinen Sohn Hans Werner

An meinen Sohn Hans Werner
[1943?]
Versi di Werner Finck (1902-1978), cabarettista, attore e scrittore.
Interpretata dal rapper Smudo e dall’attore Peter Lohmeyer in un disco intitolato “Laut gegen Nazis #2. Werner Finck: Gedichte und Kurzgeschichten”, realizzato nell’ambito della campagna “Laut gegen Nazis – Rechte Gewalt kann jeden treffen” ideata ad Amburgo nel 2004 dal manager musicale Jörn Menge.

Inizialmente Werner Finck non si interessava di politica, il suo era un talento comico puro. Di sé stesso diceva di essere un “inguaribile individualista”. Ma dalla fine degli anni 20 fu la “politica” ad entrare in rotta di collisione con Finck ed il suo “Die Katakombe”: “Ci sono alcuni oggi che dicono che io ero contro i nazisti. Ma io vorrei che fosse chiaro questo: sono calunnie. La questione era ben diversa: erano i nazisti ad essere contro di me!”

A partire dal 1932 gli spettacoli di Finck divennero più mimetici,... (Continues)
Du brauchst dich deines Vaters nicht zu schämen,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/9/30 - 13:39
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La terza guerra mondiale

La terza guerra mondiale
(2016)
title track dell'album "La terza guerra mondiale"

La copertina del nuovo album degli Zen Circus è il nostro mondo al tempo dei social network. In primo piano ad un tavolo i tre componenti della band a prendere l'aperitivo, con i loro begli spritz davanti e i cellulari in mano a farsi i selfie, mentre dietro campeggia una città completamente distrutta dalla guerra. Macerie, fiamme e desolazione.


Appino: Comunque la terza guerra mondiale è anche una provocazione perché si percepisce così tanto la voglia di sangue, di calci in culo, di violenza, spesso virtuale, perché i luoghi dove rimane la violenza fisica in Italia sono la famiglia e lo stadio. Mentre nel virtuale c'è una voglia di sangue incredibile, di mandare via, non parlo solo di immigrazione, parlo in generale di processi di piazza: "ci vorrebbe la guerra, ci vorrebbe il duce". Noi ci siamo immaginati un disco che non parla... (Continues)
Mi son svegliato con il sole
(Continues)
2016/9/29 - 21:39
Song Itineraries: Cats & Bad cats

Sodan aikana

Sodan aikana
[1762]

From: Rauhanlauluja, Suomalaisia rauhanaiheisia ja sodanvastaisia lauluja vuosilta 1701 - 1981 (Peace Songs, Finnish peace and antiwar songs from 1701 to 1981), edited by Merja Hurri, Turku 1982, ISBN 951-9457-11-9

This spiritual broadside ballad was written in 1762, at the time of the Pomeranian War between Sweden and Prussia, by Tuomas Ragvaldinpoika (1724 - 1804), a peasant poet from Tyrvää in Southwest Finland.

La seguente ballata spirituale, proveniente da un foglio volante, fu scritta nel 1762, all'epoca della Guerra di Pomerania tra Svezia e Prussia, da Tuomas Ragvaldinpoika (1724 - 1804), un poeta contadino di Tyrvää nella Finlandia sudoccidentale. [JR]
O, Jesu, Rauhan Ruhtinas,
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/9/29 - 19:52
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Γράμμα στόν Ζολιό Κιουρί

Γράμμα στόν Ζολιό Κιουρί
Grámma stón Zolió-Kiourí
Ποίημα του Γιάννη Ρίτσου
Άη Στράτης, Νοέμβρης 1950
Μελοποίηση (για την ιταλικἠ μετάφραση): Fiorella Petronici (2015)

Poesia di Yannis Ritsos
Ai Stratis, Novembre 1950
Musicata (per la traduzione italiana) da Fiorella Petronici (2015)

Nel novembre del 1950, sessantasei anni fa, il poeta Yannis Ritsos, nato a Monemvasià nel 1909 e morto ad Atene nel 1990, era rinchiuso in un campo di concentramento su una delle tante, e aridissime, isole dell'Egeo; Ai-Stratis, Santo Strazio la si potrebbe chiamare. Era stato arrestato nel 1948, e quelle belle isole se le era fatte quasi tutte, compresa la famosa Makronissos (“Isola Lunga”, lo stesso significato di Dugi Otok). Yannis Ritsos, comunista da sempre, antifascista, censurato, sequestrato, con il suo Epitaffio persino pubblicamente bruciato nel 1936 ai piedi dell'Acropoli (durante la dittatura del fascista Metaxas, che... (Continues)
Ἁη-Στράτης, Νοέμβρης 1950
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff + Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2016/9/29 - 09:02
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Gervasio

Gervasio
2016

Storia vera di un disertore nostrano,fuggito a piedi dalle alpi fino nelle Marche durante la guerra del 15/18. Viaggiava a piedi spostandosi di notte e di giorno nascosto per paura di essere fucilato per diserzione. Grande gesto libertario ed anarcoide spontaneo di una persona senza nessuna fede politica o credo religioso è questo che ci è piaciuto molto e, per questo abbiamo realizzato questo pezzo dedicato a tutti i libertari e pacifisti di questa terra.
Primi del Novecento
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/9/28 - 18:55
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Per valli e monti/La cavalcata del disertore

Per valli e monti/La cavalcata del disertore
2014
Stundai
Per valli e monti ho cavalcato
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/9/28 - 16:15
Song Itineraries: Deserters

Tausch-Rausch

Tausch-Rausch
[1946]
Una canzone scritta da Heinz Hartwig per il Reisekabarett, il cabaret itinerante de “Die Hinterbliebenen”, ossia “I Superstiti”, “I Sopravvissuti”.
Testo trovato sul sito Schwarz Rot Petticoat - Deutschland von der Nachkriegszeit bis zur Studentenrevolte
Nella raccolta di AA.VV. intitolata “Kabarett 1946-1969” (in 7 CD)



“Die Hinterbliebenen” è stato un gruppetto di aggressivi, feroci ed irridenti artisti tedeschi che tra il 1946 e il 1949 descrissero senza nessuna remora la Germania uscita in macerie dalla guerra. Con Hartwig, giornalista e scrittore satirico berlinese, “I Supersititi” contavano l'attore viennese Roman Sporer ed il regista Hans Albert Schewe, cui si aggiunse poi il noto Gerhart Herrmann Mostar al suo rientro dall'esilio in Jugoslavia:

“Siamo noi sopravvissuti,
dappertutto siam sbattuti.
Noi seguiam la liber'arte
che cerchiamo in ogni parte.
Noi cerchiamo... (Continues)
Einst saß man noch als Kannibal
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/9/27 - 23:01
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Zingara (Il cattivista)

Zingara (Il cattivista)
(2016)
dall'album "La terza guerra mondiale"
Parole del popolo italiano dei social network
Musica degli Zen Circus
Sul finale citazione del monologo del colonnello Kurtz in Apocalypse Now

La copertina del nuovo album degli Zen Circus è il nostro mondo al tempo dei social network. In primo piano ad un tavolo i tre componenti della band a prendere l'aperitivo, con i loro begli spritz davanti e i cellulari in mano a farsi i selfie, mentre dietro campeggia una città completamente distrutta dalla guerra. Macerie, fiamme e desolazione.

Intanto il popolo di facebook dà sfogo alle peggiori pulsioni razziste di cui questa canzone è un ottimo compendio, salvo poi condividere l'immancabile foto del cagnolino e del gattino (e guai a chi li tocca!).


Hai detto che dietro questo disco non c’è un’intenzione politica. Eppure “Zingara”, con cui raccontate “il cattivista” del web, è estremamente politica.

C’è... (Continues)
Zingara che cazzo vuoi io so che cosa fai
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2016/9/27 - 13:45
Song Itineraries: Rom, Racism, Porrajmos
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Jesus Thinks You're a Jerk

Jesus Thinks You're a Jerk
[1988]
Lyrics and Music: Frank Vincent Zappa
Testo e musica: Frank Vincent Zappa
Album: Broadway the Hard Way
There's an ugly little wasel 'bout three-foot nine
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/9/26 - 23:56
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical

Berlin simultan

Berlin simultan
[1920]
Versi di Walter Mehring (1896-1981), autore per il cabaret, poeta e scrittore.
Poesia pubblicata sulla rivista “Dada Almanach” fondata e curata da Richard Huelsenbeck (1892-1974), esponente del Dadaismo in letteratura, autore nel 1918 del manifesto di quel movimento artistico.
Successivamente messa in musica del compositore Friedrich Hollaender (1896-1976)
Interpretata da Rosa Valetti e poi da Trude Hesterberg

Una poesia dadaista del tutto profetica che racconta – in un gergo berlinese che farà la gioia del Venturi nel tradurla – non solo la Germania del primo dopoguerra, quella dell'umiliazione di Versailles e della debolezza e vulnerabilità della Repubblica e della democrazia – ma anche quella, di lì a venire ma già ben vitale, delle croci uncinate, dell'antisemitismo, dei pogrom e della nuova guerra...

[...] Negli Ufa-Film viva l’Imperatore,
già sventola al duomo la reazione,
con... (Continues)
Im Autodreß ein self-made gent!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/9/26 - 23:52
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We Have Won (Put Your Slave Flags in the Sky)

We Have Won (Put Your Slave Flags in the Sky)
Un simpatico détorunement del "Jingle" pubblicitario (o "Inno", se proprio vogliamo) dei mondiali di calcio 2014.
Put your slave flags in the sky
(Continues)
Contributed by leoskini 2016/9/26 - 19:47
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Comme on est venu

Comme on est venu
[2009]
Album: Comme on est venu

Tra le tante (troppe) espressioni che, nelle varie lingue contengono il nome di Dio, lo spagnolo "Vaya con Dios" è quella, si può dire, maggiormente e laïcamente espressiva: d'accordo, in italiano pure esiste "Vai con Dio", ma non si usa poi molto. "Vaya con Dios" significa: lèvati dai coglioni, föra da i bàll, eccetera. Tra le canzoni del gruppo belga di Dani Klein, mi viene da dire che questa è quella che più si attaglia al suo nome: un gigantesco "levàtevi dai coglioni", appunto. Canzone del 2009 che sarebbe quantomai attuale in questi ultimi e vomitevoli tempi; perché dai coglioni non solo non si lèvano affatto, ma anzi. Poi ci vengono a parlare di "invasione": la vera invasione è la loro, e la loro produzione incessante di "morale" si vede anche fin troppo bene quale profondissima "moralità" abbia arrecato ad una disgraziata e inebetita umanità. Poiché... (Continues)
Gardez vos homélies
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/9/26 - 19:20
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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Latrine

Latrine
[1946]
Versi di Günter Eich (1907-1972), poeta e drammaturgo tedesco, nella raccolta “Abgelegene Gehöfte” pubblicata nel 1948.
Musica di Christoph Schmid, in “Sieben Klangspiele und Intermezzo nach Gedichten von Günter Eich” per mezzosoprano e pianoforte (sola mano sinistra).

La descrizione dettagliata, ossessiva, rivoltante della latrina di un campo di prigionia alleato pieno di soldati tedeschi – lo stesso autore vi trascorse parecchio tempo prima di riconquistare la libertà – si accompagna ad una citazione dalla poesia Andenken del grande Friedrich Hölderlin… Aggrapparsi al bello per non sprofondare nell’orrido? Può darsi, tuttavia nella terza quartina Günter Eich fece rimare “Hölderlin” con “Urin”, creando non poco scandalo fra i suoi contemporanei… Chissà che uno dei poeti più amati dai nazisti – abusato, suo malgrado – non fosse qui invece restituito alla realtà penosa e difficile... (Continues)
Über stinkendem Graben,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleeby 2016/9/26 - 13:44
Song Itineraries: Shit, our sister
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Inventur

Inventur
[1945-46]
Versi di Günter Eich (1907-1972), poeta e drammaturgo tedesco, nella raccolta “Abgelegene Gehöfte” pubblicata nel 1948.
Su YouTube si trovano diverse letture del brano accompagnate da musica. Mi risulta poi che i versi di Eich siano stati utilizzati per una performance del gruppo altoatesino di teatrodanza Muspilli su musiche della compositrice Manuela Kerer.

Günter Eich scrisse questa poesia mentre si trovava in un campo di prigionia americano.
“Inventur” è una delle più note e rappresentative composizioni della cosiddetta “Trümmerliteratur”, la letteratura delle macerie, nella Germania dell’immediato secondo dopoguerra.
Dies ist meine Mütze,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/9/26 - 10:39
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God Was Never on Your Side

God Was Never on Your Side
[2006]
Lyrics: Lemmy Kilmister
Album: Kiss of Death

Sappiamo da decenni, da un certo e notissimo cantautore americano, che Dio è sempre dalla nostra parte. Nel 2006, Ian "Lemmy" Kilmister si è opportunamente premurato di farci sapere, a noialtri così presi e toccati dall'idea di un dio, di un "ente supremo", di anime, paradisi, inferni & salvezze, che quello lì, Dio appunto, dalla nostra parte non c'è proprio mai stato. Lo si vede, ad esempio, in questi ultimi tempi; e non parlo nemmeno dei milioni e milioni che sono stati ammazzati in nome di uno degli innumerevoli dèi del pantheon che ci siamo fabbricati con plurimillenaria solerzia.

Succedono quotidianamente i peggiori accadimenti, e subito compaiono, sui santissimi "social networks", i "Pray for". Si schiantano due treni su un binario unico? Pray for Puglia (casomai "for Apulia", ma non sottilizziamo). Un deficiente invasato... (Continues)
If the stars fall down on me
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/9/26 - 05:32
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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Praise the Lord and Send Me the Money

Praise the Lord and Send Me the Money
[2015]
Testo e musica / Lyrics and music: Bobby Bare
Album: Ain't Got Nothin' to Lose
Praise the Lord and send me the money
(Continues)
2016/9/26 - 03:39
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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Le Pendu

Le Pendu
dall'album "L'Ankou" (2016)

Parole di Mélanie Coulet (Melissmell)
Musica di Mélanie Coulet e Bayrem Ben Amor

Cet album a été écrit avant les attentats sauf Le pendu. Le pendu, on était en plein Charlie, entre le 7 et le 11 janvier. C'est à ce moment-là que je décide d'écrire ma dernière chanson pour cet album.
Cette chanson est un travail sur l'histoire de la poésie. J'ai pris Le bal des pendus d'Arthur Rimbaud et La ballade des pendus de François Villon et j'ai essayé de faire ma cuisine, de trouver une autre formulation au Pendu. Comme je l'avais fait avec Aux Armes, ceux qui connaissent ces poèmes reconnaîtront les quelques vers que j'ai pris pour en faire un acrostiche sympathique.

Melissmell, le chant de l'âme

*

L'album è stato scritto prima degli attentati tranne Le pendu. Le pendu (L'impiccato), quando l'ho scritta eravamo subito dopo gli attentati a Charlie, tra il 7 e l'11... (Continues)
D    Dieu en aura assez de vous merci.
(Continues)
2016/9/25 - 22:43
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La ragazza dell'Est

La ragazza dell'Est
2013
L'amore tace

…Il mistero dei passi nella notte si intreccia con le note del nightpiano di Arturo Annecchino e di Kay che canta sottovoce per non spaventare le anime anonime che passano davanti ad una casa rosa, al buio. Alla luce del giorno la cronaca nera trasmette l’ultima preghiera di un piccolo imprenditore spinto al suicidio dallo Stato esattore-moroso, un grido di dolore. Voci di Kay McCarthy e Alfonso De Pietro, che accompagna con la chitarra. Morte ed ancora morte: notizie dell’uccisione di una ragazza dell’est giungono insieme alle note strazianti dell’armonica di Leno Landini da un mondo dove il corpo umano viene usato ed abusato. Dal fondo melmoso del mare le ossa di trecento profughi annegati raccontano, insieme alle chitarre di Fabio De Portu e al bodhrán di Piero Ricciardi, di un viaggio di speranza terminato violentemente col Naufragio del loro sgangherato barcone. È... (Continues)
Era bella... veniva dall'Est
(Continues)
Contributed by dq82 2016/9/25 - 15:46
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Run Soldier Run

Run Soldier Run
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text: Hannah-Felisa Mall

This song is the winner of the 2015 German Peace Song Contest.
My room feels colder, 'cause my father is a soldier
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/9/25 - 10:01
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Famine Song

Famine Song
[2010]
Testo e canto di Vida
Arrangiamento di Matthew Culloton
Testo trovato qui e qua qua

Credo che la canzone si riferisce alla famosa fame ottocentesca da cui fu colpita L'Irlanda.
Ease my spirit, ease my soul,
(Continues)
Contributed by Kri Kro 2016/9/25 - 09:31
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Paradise (What About Us?)

Paradise (What About Us?)
There's no sense
(Continues)
2016/9/24 - 20:34
Song Itineraries: No Nukes
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Naufragio

Naufragio
2013
L'amore tace

…Il mistero dei passi nella notte si intreccia con le note del nightpiano di Arturo Annecchino e di Kay che canta sottovoce per non spaventare le anime anonime che passano davanti ad una casa rosa, al buio. Alla luce del giorno la cronaca nera trasmette l’ultima preghiera di un piccolo imprenditore spinto al suicidio dallo Stato esattore-moroso, un grido di dolore. Voci di Kay McCarthy e Alfonso De Pietro, che accompagna con la chitarra. Morte ed ancora morte: notizie dell’uccisione di una La ragazza dell'Est giungono insieme alle note strazianti dell’armonica di Leno Landini da un mondo dove il corpo umano viene usato ed abusato. Dal fondo melmoso del mare le ossa di trecento profughi annegati raccontano, insieme alle chitarre di Fabio De Portu e al bodhrán di Piero Ricciardi, di un viaggio di speranza terminato violentemente col naufragio del loro sgangherato barcone.... (Continues)
La notte è muta, e il mondo intero
(Continues)
Contributed by dq82 2016/9/24 - 15:40

The Wreck on the Wabash

Charles Decker
The Wreck on the Wabash
1902

Quello che presentiamo è presumibilmente solo un frammento di una canzone di uno sconosciuto songwriter americano (non si trovano notizie su di lui, se non quelle legate a questo frammento). Non si può dire nemmeno che sia una canzone di denuncia, bensì una canzone di cronaca, ma viene qui inserita a ricordare che non solo noi italiani siamo emigrati un po' ovunque, ma che certo non ci è stata riservata un'accoglienza esemplare, e che anche gli emigrati italiani sono morti dimenticati e senza nome, in questo caso ci sono voluri 115 anni per avere una degna sepoltura.


Usa, quei migranti italiani arsi vivi 115 anni fa. Ora l'America spezza l'oblio
Il memoriale. Un monumento in Michigan per le vittime di uno dei più grandi disastri ferroviari degli Usa. I loro corpi furono gettati in una fossa comune
ALBERTO FLORES D'ARCAIS
24 settembre 2016

NEW YORK. Quel 27 novembre 1901 era... (Continues)
We could hear the cry of children 'neath the scattered coaches there,
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/9/24 - 10:42
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Enticing Surrender

Enticing Surrender
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text: Miriam Green

This song came in 2nd in the 2015 German Peace Song Contest.
My path should lead through Alice's Wonderland,
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/9/24 - 09:59
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Balada de Elpidio Valdés

Balada de Elpidio Valdés
1970
Colonna sonora del cartone animato di Elpidio Valdès

Elpidio Valdés è un personaggio dei cartoni animati e dei fumetti creato da Juan Padrón.
Elpidio è un colonnello Mambí che si batte per la liberazione della sua patria, Cuba, dal colonialismo spagnolo, al comando di un battaglione di cavalleria, e rappresenta i contadini cubani che nel XIX secolo si unirono agli schiavi e ad alcuni proprietari terrieri per formare l'Esercito di Liberazione
Para Elpidio Valdés, patriota sin igual,
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/9/23 - 11:24
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Wann sind wir bereit

Helmut Dahlhaus
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text: Sbu (Helmut Dahlhaus)

Dieses Lied kam an dritter Stelle im 2. Deutschen Friedenssong-Wettbewerb, das im Jahre 2015 veranstaltet wurde.
Zuviel Leid, zuviel Neid,
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/9/23 - 10:35

Tacuabé

Tacuabé
2008
Fuorisessione08

Si chiama "Fuorisessione '08" la compilation musicale a favore di Emergency prodotta dall' Associazione Scienze Politiche Sassari, in collaborazione con il Gruppo Emergency Sassari e pubblicata dall'etichetta Tajrà Edizioni e Produzioni di Cagliari.
Il ricavato (escluse le spese di produzione) sarà devoluto interamente ad Emergency e contribuirà a sostenere il programma Sudan e l’attività del Centro "Salam" di cardiochirurgia a Khartoum, la capitale del paese africano.
La copertina “evento” del cd è stata realizzata per l’occasione dal vignettista Vauro, che col suo pennarello è riuscito a sintetizzare efficacemente il messaggio di speranza che l’ambiziosa iniziativa vuole trasmettere. Ma a legarsi al progetto è stato anche il critico musicale del Mucchio Selvaggio John Vignola, che con una sua nota scritta battezza il libretto di 32 pagine abbinato alla compilation... (Continues)
Nelle terre del Queguay
(Continues)
Contributed by dq82 2016/9/22 - 18:09
Song Itineraries: Native American Genocide
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Ramona

Ramona
2003
Barbari

Testo Claudia Crabuzza
Musica Luigi Marielli

Il 22 dicembre 1997, uno squadrone paramilitare ha fatto irruzione nel villaggio di Acteal, vicino a San Cristobal de las Casas, uccidendo 45 indios.
Si veda Natale a San Cristobal
Questa è la storia di Ramona che guarda il cielo
(Continues)
Contributed by dq82 2016/9/22 - 17:53
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Repic

Repic
2016
Com un soldat

Targa Tenco 2016 come miglior album in dialetto.

Com un soldat è un album in Catalano di Alghero, registrato a Barcellona, parla dell'esperienza di madre, che come un soldato affronta la vita. Questo richiamo alla guerra è nel titolo, ma anche nell'artwork della copertina che richiama (inconsapevolmente?) la locandina di Platoon.

Repic significa rintocco. Il colpo di un dolore che ritorna sempre più forte, cadenzato, il dolore del parto. Il ritmo della vita che diventa danza di accoglienza per chi viene al mondo. Ma anche un dolore da esorcizzare, un sacrificio per tutti quelli che hanno sofferto e soffrono. (Piano, tastiere, tromba, percussioni, cori Dani Ferrer; chitarra spagnola, elettrica, percussioni Julian Saldarriaga; basso elettrico Roger Marín).
Aquesta dolor intermitenta
(Continues)
Contributed by dq82 2016/9/22 - 17:41
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Wem gehört die Welt

Wem gehört die Welt
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text: Michel Noeh

Dieses Lied kam an vierter Stelle im 2. Deutschen Friedenssong-Wettbewerb, das im Jahre 2015 veranstaltet wurde.
Ein lauter Knall, die Dächer fallen herunter auf die Straße, sind zerstört.
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/9/22 - 15:07

Song of the Famine

Anonymous
This song was recorded on the Sisseton reservation in July 1911.
This reservation is in the northeastern part of South Dakota and the Sioux living on the reservation belong to the Santee Division of the tribe. The words of these songs are in the Santee dialect. No information was obtained concerning the present song, but it is evidently very old and connected with a tragedy of the past.
songs of the Sioux

Questa canzone è stata raccolta nella Riserva di Sisseton, nel NordEst del Sud Dakota, nel luglio 1911, ed è nel dialetto Santee. Non si hanno notizie dettagliate riguardo alla canzone ma è probabilmente molto vecchia e fa riferimento ad una tragedia.
wica' licana kin ,
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/9/21 - 21:17
Song Itineraries: Native American Genocide
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Neprijatelj

Neprijatelj
[2013]
Testo e musica / Lyrics and music / Tekst i muzika:
Zabranjeno Pušenje
Album: Radovi na cesti

Un album recente degli Zabranjeno Pušenje, questo Radovi na cesti del 2013. “Lavori in corso”, questo più o meno significherebbe il titolo originale dell'album, che però in serbocroato significa piuttosto “Lavori sulla strada”: la copertina dell'album, con due street workers al lavoro, chiarisce meglio la squisita ambiguita dell'espressione. Il “puttanaio” balcanico non è certamente terminato con gli accordi di Dayton del 1995, così come certamente non era iniziato nel 1991 con la dissoluzione della Jugoslavia, o nel 1992 con la guerra civile in Bosnia. Tutto è ancora bello là, pronto a riesplodere in due minuti; per questo, ancora nel 2013, occorre ricordare certe cose, certi fatti, certi modi di pensare e di agire. Nel medesimo album, gli Zabranjeno Pušenje hanno prima voluto ricordare... (Continues)
Neprijatelj ne spava i ne miruje
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/9/21 - 20:41
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's
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Lied vom Warten

Lied vom Warten
[1947]
Una canzone che Erich Kästner presentò al Kabarett Schaubude nel 1947, interpretata da Ursula Herking.

Quando la Germania, in macerie, divenne un’enorme sala d’attesa di una stazione, con milioni di donne che speravano nel ritorno dei loro uomini fatti prigionieri… Il numero dei soldati tedeschi prigionieri degli alleati e dei sovietici alla fine della seconda guerra mondiale è controverso. Ancora più controverso è il numero di quelli che in prigionia morirono, ma furono senz’altro moltissimi quelli che non fecero mai ritorno.
Zwei Jahre werden es im Mai.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/9/21 - 09:05
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Green Heaven

Green Heaven
Dal primo album "The Red Hot Chili Peppers" del 1984
About this planet, there is something I know
(Continues)
2016/9/21 - 03:07
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Hunger ist heilbar (Eine deutsche Allegorie)

Hunger ist heilbar (Eine deutsche Allegorie)
[1931]
Versi di Erich Kästner, nella raccolta intitolata “Gesang zwischen den Stühlen” pubblicata nel 1932.
Musica di Werner Helwig (1905-1985), in arte Hussa, scrittore, poeta e anche cantautore tedesco.
Es kam ein Mann ins Krankenhaus
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/9/20 - 08:36
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Eli Geva

Eli Geva
Parole e musica di Richard Burgess (1982)
Nuova musica di Moddi (2016)

Eli Geva al tempo della guerra del Libano era un giovane colonnello israeliano che durante l'assedio di Beirut si rifiutò di ordinare alle sue truppe di attaccare la città e fu per questo radiato dall'esercito israeliano. Il cantautore norvegese Richard Burgess scrisse questa canzone nello stesso anno, interpretata dalla cantante Birgitte Grimstad.



Birgitte Grimstad fu invitata per un tour in Israele. La canzone su Eli Geva era stata scritta appositamente per essere presentata nei concerti in Israele, ma non fu bene accolta. In diverse occasioni furono fatte pressioni per rimuoverla dalla scaletta. Durante il concerto a Gerusalemme, anche l'ambasciatore norvegese fece capire che avrebbe abbandonato la sala se la canzone fosse stata cantata.

La canzone fu incisa ma mai pubblicata in un album fino al 2014. Quest'anno... (Continues)
The dogs of war are loose again
(Continues)
2016/9/19 - 23:31
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The Secret Germany

The Secret Germany
2016
The Hyperion Machine

Dedicata a Paul Celan
How slowly it changed your mirth into moan
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/9/19 - 22:42
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עניין של הרגל

עניין של הרגל
'Enayin shel hargal
[2012]
Parole di Alona Kimhi
Musica di Izar Ashdot

Izhar Ashdot è una rock star israeliana, tra le più importanti del panorama nazionale, uno di quegli artisti che nel paese tutti amano, dai più giovani ai più anziani. Ha fatto parte della scena culturale israeliana sin dall'inizio degli anni '80 quando ha fondato la band Tislam, e oggi le sue canzoni fanno parte dell'identità nazionale. Tutti in Israele conoscono a memoria almeno una sua canzone.

Ma come ogni altro israeliano, il cantante è anche un cittadino e testimone delle azioni e delle politiche del suo governo e, nel 2012 ha pubblicato un album, la cui title track (che possiamo tradurre "Questione d'abitudine") si apre con i versi "Imparare a uccidere / è una questione di slancio".

Le parole sono una accusa straziante all'occupazione israeliana delle terre palestinesi scritta dal punto di vista di un soldato... (Continues)
ללמוד להרוג
(Continues)
2016/9/19 - 21:07
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Die Ballade vom Nachahmungstrieb

Die Ballade vom Nachahmungstrieb
[1931]
Una canzone scritta da Erich Kästner e pubblicata il 24 marzo 1931 sul settimanale Die Weltbühne, quello brevemente diretto da Kurt Tucholsky tra il 1926 ed il 1927, e poi dal suo amico Carl von Ossietzky fino al suo arresto nel 1933.
Trovo il brano in “Erich Kästner: Die kleine Freiheit: Chansons und Prosa 1949–1952” pubblicato nel 1979 e anche in “Tiefer Frieden”, raro disco del 1980 di un oscuro duo folk tedesco chiamato Hammer & Harfe.

I nazisti arrestarono Carl von Ossietzky, con altre migliaia di oppositori all'indomani del pretestuoso “incendio del Reichstag”. Fu allora che cominciarono a giocare, a divertirsi sadicamente con tutte quelle vite ridotte in prigionia, proprio come fanno i protagonisti di questa “Ballata dell'emulazione”: un gruppo di bambini, curiosi di sapere cosa provano i grandi quando giustiziano un criminale, decidono di impiccare per guioco uno di... (Continues)
Es ist schon wahr: nichts wirkt so rasch wie Gift!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/9/19 - 19:54

Vertrauenskundgebung für Herrn Fey

Vertrauenskundgebung für Herrn Fey
[1931-34]
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.

Una poesia dedicata ad Emil Fey (1886-1938), uno dei leader dell'Heimwehr, formazione paramilitare austriaca, nazionalista e fascista, paragonabile ai Freikorps tedeschi (quelli che poi evolsero nelle SA naziste). L'Heimwehr – più tardi “Vaterländische Front” - a partire dalla seconda metà degli anni 20 fu responsabile del radicalizzarsi dello scontro sociale e nel luglio del 1927 diede manforte alla polizia nel reprimere con ferocia (90 e più morti, centinaia di feriti) una violenta rivolta popolare causata dall'assoluzione di alcuni paramilitari per l'omicidio di due manifestanti avvenuto alcuni mesi prima. Nel 1933 i fascisti dell'Heimwehr presero il potere con un golpe, insediando come dittatore Engelbert Dollfuss, che l'anno... (Continues)
Eiapopeia alala,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/9/18 - 22:49
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Die Mühlen der Gerechtigkeit

Die Mühlen der Gerechtigkeit
[1931-34]
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Una poesia sulla Legge che spesso non ha nulla a che vedere con la Giustizia, ma è solo uno degli strumenti di oppressione del potere. Lo sguardo dell'autore non è rivolto solo all'Austria ma all'Europa intera. E nella terza strofa ce n'è anche per l'America di Sacco e Vanzetti e dei linciaggi dei neri...

Nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi di Jura Soyfer intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979. Il testo è riportato su Projekt Gutenberg

Nel 1981 questa e altre canzoni di Jura Soyfer, compreso il suo famoso Dachaulied, composto insieme ad Herbert Zipper nel primo periodo della sua prigionia, sono state riproposte dal gruppo viennese Schmetterlinge nel loro disco intitolato “Verdrängte Jahre”.
Der liebe Gott sprach klipp und klar:
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/9/18 - 21:50

Krupps Morgenliedchen

Krupps Morgenliedchen
[1931-34]
Poesia di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Questa “Canzoncina mattutina del Sig. Krupp” fu pubblicata sul quotidiano socialista austriaco “Arbeiter Zeitung” nei primi anni 30.

Nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi di Jura Soyfer intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979. Il testo è riportato su Projekt Gutenberg

In molte delle sue poesie Soyfer denuncia il finanziamento ad Hitler e ai fascisti austriaci da parte di banchieri ed industriali: Thyssen e soprattutto Krupp sono i più spesso citati. E se i grossi industriali e i loro banchieri appoggiano i fascisti è perchè si aspettano da questi una politica di riarmo che porterà inevitabilmente ad una... (Continues)
Die Hoffnungen schießen empor, froh und frisch,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/9/18 - 18:44

Schlaflied für ein Ungebornes

Schlaflied für ein Ungebornes
[1931-34]
Canzone di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Un'inquietante ninna ninna pubblicata sul quotidiano socialista austriaco “Arbeiter Zeitung” nei primi anni 30.

Nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi di Jura Soyfer intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979. Il testo è riportato su Projekt Gutenberg

Nel 1981 questa e altre canzoni di Jura Soyfer, compreso il suo famoso Dachaulied, composto insieme ad Herbert Zipper nel primo periodo della sua prigionia, sono state riproposte dal gruppo viennese Schmetterlinge nel loro disco intitolato “Verdrängte Jahre”.
»Halt die Ehe hoch in Ehren,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/9/18 - 17:58
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Fiori marci nei fucili

Fiori marci nei fucili
ROTTEN FLOWERS IN THE GUNS
(Continues)
Contributed by dq82 2016/9/16 - 11:05
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Bandiere da bruciare

Bandiere da bruciare
FLAGS TO BURN
(Continues)
Contributed by dq82 2016/9/16 - 11:04
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Belfast Brucia Negli Occhi Di Sara

Belfast Brucia Negli Occhi Di Sara
BELFAST BURNS IN SARA'S EYES
(Continues)
Contributed by dq82 2016/9/16 - 11:03
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Berlino Est 1980

Berlino Est 1980
EAST BERLIN 1980
(Continues)
Contributed by dq82 2016/9/16 - 11:01
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Una guerra senza fine

Una guerra senza fine
Leaned upon the windows toward the power station
(Continues)
Contributed by dq82 2016/9/16 - 10:51
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Il disertore

Il disertore
THE DESERTER
(Continues)
Contributed by dq82 2016/9/16 - 10:41
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Κάποτε θα 'ρθουν

Κάποτε θα 'ρθουν
The music of this song is written by George Theodorakis (son of Mikis Theodorakis), not by Mikis Theodorakis.
Deadman Walking 2016/9/16 - 10:11
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Alles verändert sich

Alles verändert sich
KAIKKI MUUTTUU
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/9/16 - 09:16




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