Rime dell'Alto Lazio
![Rime dell'Alto Lazio](img/art/t2132425.jpg)
[1970]
Ottave raccolte da Giovanna Marini, da lei interpretate nello spettacolo L'aria concessa è poca.
Mai incise su disco
Ottave raccolte da Giovanna Marini, da lei interpretate nello spettacolo L'aria concessa è poca.
Mai incise su disco
Non dico mica di piantare il grano,
(Continues)
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Contributed by Dq82 2016/10/12 - 13:13
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Vedrai com'è bello
![Vedrai com'è bello](img/upl/0004091528_500.jpg)
Canzoniere Popolare Veneto, LP Addio Venezia, addio, Dischi del Sole, DS 173/75, 1968
Il protagonista è un operaio alla catena di montaggio che si era illuso sulla qualificazione professionale data dalla scuola di stato e dai corsi aziendali.
La prima parte, quella più innocua, interpretata da Bruno Lauzi, faceva da sigla ad una trasmissione televisiva pomeridiana. Nell'esecuzione dell'autore è stata incisa nel cd dei Dischi del Sole..., lo stesso Bertelli, con il fratello Tiziano, l'interpreta nel LP “Addio Venezia addio”, tratto dallo spettacolo “Tera e aqua” del Canzoniere Popolare Veneto.
Il protagonista è un operaio alla catena di montaggio che si era illuso sulla qualificazione professionale data dalla scuola di stato e dai corsi aziendali.
La prima parte, quella più innocua, interpretata da Bruno Lauzi, faceva da sigla ad una trasmissione televisiva pomeridiana. Nell'esecuzione dell'autore è stata incisa nel cd dei Dischi del Sole..., lo stesso Bertelli, con il fratello Tiziano, l'interpreta nel LP “Addio Venezia addio”, tratto dallo spettacolo “Tera e aqua” del Canzoniere Popolare Veneto.
M'hanno detto a quindici anni
(Continues)
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Contributed by Dq82 2016/10/12 - 12:59
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Die Ballade vom Wasserrad
![Die Ballade vom Wasserrad](img/upl/teste_tonde.jpg)
[1932-34]
Versi di Bertolt Brecht (1898-1956), con Margarete Steffin, Emil Burri ed Elisabeth Hauptmann.
Musica di Hanns Eisler
Un brano tratto da “Die Rundköpfe und die Spitzköpfe” (“Teste tonde e teste a punta”), una commedia che, a detta degli autori, è piuttosto “un racconto dell’orrore”, un adattamento di “Measure for Measure” di Shakespeare che diventa una feroce satira delle teorie razziali naziste.
In un paese immaginario, in piena crisi economica, la rivolta della gente ormai alla fame rischia di travolgere il Potere. I ricchi possidenti trovano una soluzione tanto semplice quanto geniale per restare in sella: distrarre il malcontento popolare dalle sue vere cause trasformando lo scontro di classe in scontro razziale. Così affidano temporaneamente le redini del paese ad un sordido personaggio incaricato di fomentare l’etnia maggioritaria e più povera delle “Teste rotonde” contro... (Continues)
Versi di Bertolt Brecht (1898-1956), con Margarete Steffin, Emil Burri ed Elisabeth Hauptmann.
Musica di Hanns Eisler
Un brano tratto da “Die Rundköpfe und die Spitzköpfe” (“Teste tonde e teste a punta”), una commedia che, a detta degli autori, è piuttosto “un racconto dell’orrore”, un adattamento di “Measure for Measure” di Shakespeare che diventa una feroce satira delle teorie razziali naziste.
In un paese immaginario, in piena crisi economica, la rivolta della gente ormai alla fame rischia di travolgere il Potere. I ricchi possidenti trovano una soluzione tanto semplice quanto geniale per restare in sella: distrarre il malcontento popolare dalle sue vere cause trasformando lo scontro di classe in scontro razziale. Così affidano temporaneamente le redini del paese ad un sordido personaggio incaricato di fomentare l’etnia maggioritaria e più povera delle “Teste rotonde” contro... (Continues)
Von den Großen dieser Erde
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/11 - 21:16
Reformiertes deutsches Kirchenlied
[1933]
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Originariamente pubblicati sull’“Arbeiter-Zeitung” nel novembre del 1933, si trovano nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979.
Il testo è riportato su Projekt Gutenberg-DE
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.
Una poesia che contiene un funesto presagio, l’evocazione di Dachau, il primo campo di sterminio nazista, inaugurato già nel marzo del 1933, dove lo stesso Jura Soyfer fu internato alcuni anni... (Continues)
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Originariamente pubblicati sull’“Arbeiter-Zeitung” nel novembre del 1933, si trovano nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979.
Il testo è riportato su Projekt Gutenberg-DE
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.
Una poesia che contiene un funesto presagio, l’evocazione di Dachau, il primo campo di sterminio nazista, inaugurato già nel marzo del 1933, dove lo stesso Jura Soyfer fu internato alcuni anni... (Continues)
Wir stehen in Dachau beim Prügeln, habt acht,
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/11 - 16:27
Song Itineraries:
Antifa AWS: Militant antifascism, Extermination camps
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Das Hungerlied
![Das Hungerlied](img/upl/93dbf12f4d.jpg)
[1844]
Versi di Georg Weerth (1822-1856), scrittore e poeta tedesco, socialista, amico di Karl Marx e Friedrich Engels.
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.
Una poesia composta da Georg Weerth durante un suo lungo soggiorno in Inghilterra, dove conobbe Engels e dove con lui studiò gli effetti della Rivoluzione Industriale sull’evoluzione dei rapporti tra padroni e classe operaia. Inutile dire che tali effetti, combinati con quelli derivanti dal giogo delle monarchie reazionarie eredi della Restaurazione, si concretizzarono poco tempo dopo nella Primavera dei Popoli, quando successe “un bel Quarantotto”…
Versi di Georg Weerth (1822-1856), scrittore e poeta tedesco, socialista, amico di Karl Marx e Friedrich Engels.
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.
Una poesia composta da Georg Weerth durante un suo lungo soggiorno in Inghilterra, dove conobbe Engels e dove con lui studiò gli effetti della Rivoluzione Industriale sull’evoluzione dei rapporti tra padroni e classe operaia. Inutile dire che tali effetti, combinati con quelli derivanti dal giogo delle monarchie reazionarie eredi della Restaurazione, si concretizzarono poco tempo dopo nella Primavera dei Popoli, quando successe “un bel Quarantotto”…
Verehrter Herr und König,
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/11 - 08:48
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Requiem
![Requiem](img/upl/ferremuet.jpg)
[1975]
Paroles et musique: Léo Ferré
Testo e musica: Léo Ferré
1ère enregistrement: Ferré muet...dirige [1975]
2ème enregistrement: Je te donne [1976]
Orchestre symphonique de Milan
Orchestra sinfonica di Milano
Éditions Musicales La Mémoire et la Mer, 1976.
Come ogni anarchico che si rispetti, Léo Ferré ha molto ripreso dalla tradizione liturgica; dato che qui, "pour tout ça le silence", di un vero e proprio Requiem si tratta, e non solo nel titolo. Si potrebbe però dire: un Requiem, on un Anti-requiem? Cristo o Anticristo? Ferré, o Anti-Ferré? Lo stesso formato del brano autorizza tutti questi dubbi, del resto più che consueti quando si ha a che fare col Monegasco chiantigiano. Accompagnamento orchestrale originale (dell'Orchestra Sinfonica della città di Milano) e corale, carattere di litania (non certamente l'unico caso in Léo Ferré, ultimo grande litanista nel solco della tradizione... (Continues)
Paroles et musique: Léo Ferré
Testo e musica: Léo Ferré
1ère enregistrement: Ferré muet...dirige [1975]
2ème enregistrement: Je te donne [1976]
Orchestre symphonique de Milan
Orchestra sinfonica di Milano
Éditions Musicales La Mémoire et la Mer, 1976.
Come ogni anarchico che si rispetti, Léo Ferré ha molto ripreso dalla tradizione liturgica; dato che qui, "pour tout ça le silence", di un vero e proprio Requiem si tratta, e non solo nel titolo. Si potrebbe però dire: un Requiem, on un Anti-requiem? Cristo o Anticristo? Ferré, o Anti-Ferré? Lo stesso formato del brano autorizza tutti questi dubbi, del resto più che consueti quando si ha a che fare col Monegasco chiantigiano. Accompagnamento orchestrale originale (dell'Orchestra Sinfonica della città di Milano) e corale, carattere di litania (non certamente l'unico caso in Léo Ferré, ultimo grande litanista nel solco della tradizione... (Continues)
Pour ce rythme inférieur dont t'informe la Mort
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(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2016/10/11 - 02:38
Wahlen im Dritten Reich
![Wahlen im Dritten Reich](img/upl/Wahlzettel-3.-Reich.jpg)
[1936]
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979.
Il testo è riportato su Projekt Gutenberg
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.
Il 5 marzo del 1933 si tennero le elezioni federali nella Repubblica di Weimar... Hitler prese quasi il 44% dei voti, e con quelli dei nazionalisti e dei cattolici del (onnipresente, in ogni luogo ed epoca) “Zentrum”, riuscì a farsi approvare il decreto dei pieni poteri e si pappò... (Continues)
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979.
Il testo è riportato su Projekt Gutenberg
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.
Il 5 marzo del 1933 si tennero le elezioni federali nella Repubblica di Weimar... Hitler prese quasi il 44% dei voti, e con quelli dei nazionalisti e dei cattolici del (onnipresente, in ogni luogo ed epoca) “Zentrum”, riuscì a farsi approvare il decreto dei pieni poteri e si pappò... (Continues)
Das ist die Zeit der großen Wahl.
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/10 - 22:06
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Le Mambo du Légionnaire
![Le Mambo du Légionnaire](img/upl/Yanne2B19582B.png)
Le Mambo du Légionnaire
Chanson française – Le Mambo du Légionnaire – Jean Yanne – 1958
Dialogue maïeutique
Lucien l’âne mon ami, je viens de retrouver quelques chansons de Jean Yanne et je me rends compte qu’elles ne sont pas dans les Chansons contre la Guerre, alors que de toute évidence, elles devraient s’y trouver. Au double tertre de chanson folklorique et comme il se doit – au moins pour celle-ci – résolument contre la guerre, même si comme disait un commentateur éclairé, même à la lumière du jour, cela ne se voit pas. Laissons passer la nuit et on comprendra.
Pourtant, habituellement, dans la critique, Jean Yanne n’y va pas par quatre chemins, dit Lucien l’âne aux yeux éberlués comme s’il voyait un âne monter droit dans le ciel en emportant un barbu.
En effet, Jean Yanne, ordinairement n’y va pas par quatre chemins. Là, tu as raison, Lucien l’âne mon ami, mais ici, non. Il... (Continues)
Chanson française – Le Mambo du Légionnaire – Jean Yanne – 1958
Dialogue maïeutique
Lucien l’âne mon ami, je viens de retrouver quelques chansons de Jean Yanne et je me rends compte qu’elles ne sont pas dans les Chansons contre la Guerre, alors que de toute évidence, elles devraient s’y trouver. Au double tertre de chanson folklorique et comme il se doit – au moins pour celle-ci – résolument contre la guerre, même si comme disait un commentateur éclairé, même à la lumière du jour, cela ne se voit pas. Laissons passer la nuit et on comprendra.
Pourtant, habituellement, dans la critique, Jean Yanne n’y va pas par quatre chemins, dit Lucien l’âne aux yeux éberlués comme s’il voyait un âne monter droit dans le ciel en emportant un barbu.
En effet, Jean Yanne, ordinairement n’y va pas par quatre chemins. Là, tu as raison, Lucien l’âne mon ami, mais ici, non. Il... (Continues)
Sur un piano systématiquement faux,
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/10/10 - 18:58
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The Dolphins
![The Dolphins](img/upl/MI0000577999.jpg)
[1966]
Parole e musica di Fred Neil
La canzone che apre l’album intitolato semplicemente “Fred Neil”, poi riedito nel 1969 con il titolo della canzone più nota di quel lavoro, “Everybody's Talkin'”, nel frattempo diventata una hit nell’interpretazione offerta da Harry Nilsson per la colonna sonora del film di John Schlesinger “Midnight Cowboy” (“Un uomo da marciapiede”).
Tim Buckley riprese “The Dolphins” nel suo album del 1973 intitolato “Sefronia”.
Parole e musica di Fred Neil
La canzone che apre l’album intitolato semplicemente “Fred Neil”, poi riedito nel 1969 con il titolo della canzone più nota di quel lavoro, “Everybody's Talkin'”, nel frattempo diventata una hit nell’interpretazione offerta da Harry Nilsson per la colonna sonora del film di John Schlesinger “Midnight Cowboy” (“Un uomo da marciapiede”).
Tim Buckley riprese “The Dolphins” nel suo album del 1973 intitolato “Sefronia”.
This old world may never change the way it's been
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/10 - 14:28
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Si potrebbe
![Si potrebbe](img/upl/HKM173.jpg)
2013
Portavérta
“Si Potrebbe”, è una sorta di personalissimo manifesto in cui quel “io aspetterò fino a quando avrò visto anche solo un potrebbe che può diventare un può”, racchiude un po’ tutta la filosofia del disco.
Portavérta
“Si Potrebbe”, è una sorta di personalissimo manifesto in cui quel “io aspetterò fino a quando avrò visto anche solo un potrebbe che può diventare un può”, racchiude un po’ tutta la filosofia del disco.
Si potrebbe cantare l'amore
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Contributed by Dq82 2016/10/10 - 10:55
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Le due storie
![Le due storie](img/upl/Gabriele-Sandri.jpg)
(2012)
dal mixtape "Spiraglio di periferia"
Due storie tragiche. Quella di Gabriele Sandri, 28 anni, ammazzato all'Autogrill di di Badia al Pino l'11 novembre 2007 da un agente della polizia stradale che spara "per fermare una rissa" tra tifosi della Lazio e della Juventus.
E quella di Stefano Cucchi, che come ha sentenziato recentemente un tribunale italiano, è morto di epilessia nelle mani delle forze dell'ordine.
dal mixtape "Spiraglio di periferia"
Due storie tragiche. Quella di Gabriele Sandri, 28 anni, ammazzato all'Autogrill di di Badia al Pino l'11 novembre 2007 da un agente della polizia stradale che spara "per fermare una rissa" tra tifosi della Lazio e della Juventus.
E quella di Stefano Cucchi, che come ha sentenziato recentemente un tribunale italiano, è morto di epilessia nelle mani delle forze dell'ordine.
E' na matin e novembr e comm a semp for chiov,
(Continues)
(Continues)
2016/10/9 - 23:10
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Der Tantenmörder
![Der Tantenmörder](img/upl/_dwn1476028769_1755880085.jpg)
[1901-04]
Parole e musica di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.
Interpretata da Helmuth Lohner (1933-2015), attore e registra teatrale austriaco, in “Helmut Lohner Singt Wedekind-Lieder - Ich Hab' Meine Geschlachtet”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato nel 1975.
Una delle canzoni più note di Wedekind, quando si esibiva al Kabarett di Monaco chiamato “Die elf Scharfrichter”, “Gli Undici Boia”.
“Compariva in scena con indosso una tunica rosso sangue e una mannaia in mano inneggiando alla libertà: era il più celebre degli Undici Boia, questo il nome del primo, leggendario Kabarett di Monaco. Deposta la scure, afferrava la chitarra e intonava con voce tagliente, scandendo bene le parole,... (Continues)
Parole e musica di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.
Interpretata da Helmuth Lohner (1933-2015), attore e registra teatrale austriaco, in “Helmut Lohner Singt Wedekind-Lieder - Ich Hab' Meine Geschlachtet”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato nel 1975.
Una delle canzoni più note di Wedekind, quando si esibiva al Kabarett di Monaco chiamato “Die elf Scharfrichter”, “Gli Undici Boia”.
“Compariva in scena con indosso una tunica rosso sangue e una mannaia in mano inneggiando alla libertà: era il più celebre degli Undici Boia, questo il nome del primo, leggendario Kabarett di Monaco. Deposta la scure, afferrava la chitarra e intonava con voce tagliente, scandendo bene le parole,... (Continues)
Ich hab’ meine Tante geschlachtet,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/9 - 17:21
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power
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Der Anarchist
![Der Anarchist](img/upl/ERNST-BUSCH-Spottlieder-Frank-Wedekind-2x7.jpg)
[1905]
Parole (e musica?) di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.
Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.
Canzone di morte di un anarchico condannato al patibolo...
Parole (e musica?) di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.
Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.
Canzone di morte di un anarchico condannato al patibolo...
Reicht mir in der Todesstunde
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/9 - 16:45
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power
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Der Zoologe von Berlin
![Der Zoologe von Berlin](img/upl/ERNST-BUSCH-Spottlieder-Frank-Wedekind-2x7.jpg)
[1899?]
Parole (e musica?) di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.
Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.
La ballata Im Heiligen Land che Wedekind pubblicò nel 1898 sulla sua rivista satirica Simplicissimus gli era valsa la condanna per lesa maestà, e la maestà era niente popò di meno che quella del Kaiser Guglielmo II. Sicchè Wedekind, insieme al suo amico Heine, illustratore della rivista, si fecero qualche mese di carcere. “Lo zoologo di Berlino” è una riflessione su quella vicenda di censura ed intimidazione cui, ovviamente, Wedekind non si piegò...
Parole (e musica?) di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.
Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.
La ballata Im Heiligen Land che Wedekind pubblicò nel 1898 sulla sua rivista satirica Simplicissimus gli era valsa la condanna per lesa maestà, e la maestà era niente popò di meno che quella del Kaiser Guglielmo II. Sicchè Wedekind, insieme al suo amico Heine, illustratore della rivista, si fecero qualche mese di carcere. “Lo zoologo di Berlino” è una riflessione su quella vicenda di censura ed intimidazione cui, ovviamente, Wedekind non si piegò...
Hört ihr Kinder, wie es jüngst ergangen
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/9 - 16:32
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Im Heiligen Land
![Im Heiligen Land](img/upl/simplik.jpg)
[1898]
Parole e musica di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco.
Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.
Testo trovato su Projekt Gutenberg-DE
Dalle colonne della rivista satirica Simplicissimus, da lui stesso fondata a Monaco di baviera nel 1896, Frank Wedekind si prendeva gioco della politica conservatrice, militarista e colonialista della Germania del Kaiser Guglielmo II.
In “Im Heiligen Land” (“In Terrasanta”) Wedekind canzonava il Kaiser allora impegnato in viaggi ed accordi volti ad accrescere l'influenza politico-militare tedesca in Sud Africa (era l'epoca delle guerre boere nel Transvaal e del massacro dei nativi nei territori dell'attuale Namibia), in Cina (nel 1897 la Germania occupò... (Continues)
Parole e musica di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco.
Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.
Testo trovato su Projekt Gutenberg-DE
Dalle colonne della rivista satirica Simplicissimus, da lui stesso fondata a Monaco di baviera nel 1896, Frank Wedekind si prendeva gioco della politica conservatrice, militarista e colonialista della Germania del Kaiser Guglielmo II.
In “Im Heiligen Land” (“In Terrasanta”) Wedekind canzonava il Kaiser allora impegnato in viaggi ed accordi volti ad accrescere l'influenza politico-militare tedesca in Sud Africa (era l'epoca delle guerre boere nel Transvaal e del massacro dei nativi nei territori dell'attuale Namibia), in Cina (nel 1897 la Germania occupò... (Continues)
Der König David steigt aus seinem Grabe,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/9 - 15:36
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Les oiseaux de passage
![Les oiseaux de passage](img/thumb/c4243_130x140.jpeg?1328310180)
Русская версия 2: Александр Аванесов
Versione russa 2 / Russian version 2 / Version russe 2 / Venäjänkielinen versio 2:
Aleksandr Avanesov
Versione russa 2 / Russian version 2 / Version russe 2 / Venäjänkielinen versio 2:
Aleksandr Avanesov
Перелетные птицы
(Continues)
(Continues)
Contributed by kri 2016/10/9 - 14:44
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Bombs Away
![Bombs Away](img/thumb/c687_130x140.jpeg?1330814030)
"Stinks" letteralmente significa "puzzano" ma, colloquialmente, vuol dire che fanno schifo. Suggerisco di correggerlo nella traduzione.
(WilliamCampbell)
(WilliamCampbell)
giusto. Abbiamo corretto. Vediamo anche di scrivere qualcosa in più su questa canzone.
2016/10/9 - 13:45
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Inventur
![Inventur](img/upl/Inventaire2B19462B.png)
Chanson allemande – Inventur – Günter Eich – 1948
Günter Eich écrivit cette poésie alors qu’il se trouvait dans un camp de prisonniers américain.
« Inventur » est une des œuvres les plus connues et les plus représentatives de la « Trümmerliteratur », la littérature des décombres, qui apparut dans l’Allemagne de l’immédiat après-guerre.
Dialogue Maïeutique
Mon cher Lucien l’âne, mon ami, tu te souviendras certainement – car nous l’avons croisé fort récemment ici-même – de Günter Eich, ce poète allemand qui écrivit au camp d’internement de Remagen une série de textes poétiques qui allaient ouvrir la voie à une renaissance allemande, du moins pour ce qui concerne la littérature. Comme sans doute tu le sais, il s’agit d’une littérature nageant jusqu’au coup dans l’histoire, une littérature du réel, une littérature assez poétique pour dire le vrai sans fard et assez maître de son geste pour... (Continues)
Günter Eich écrivit cette poésie alors qu’il se trouvait dans un camp de prisonniers américain.
« Inventur » est une des œuvres les plus connues et les plus représentatives de la « Trümmerliteratur », la littérature des décombres, qui apparut dans l’Allemagne de l’immédiat après-guerre.
Dialogue Maïeutique
Mon cher Lucien l’âne, mon ami, tu te souviendras certainement – car nous l’avons croisé fort récemment ici-même – de Günter Eich, ce poète allemand qui écrivit au camp d’internement de Remagen une série de textes poétiques qui allaient ouvrir la voie à une renaissance allemande, du moins pour ce qui concerne la littérature. Comme sans doute tu le sais, il s’agit d’une littérature nageant jusqu’au coup dans l’histoire, une littérature du réel, une littérature assez poétique pour dire le vrai sans fard et assez maître de son geste pour... (Continues)
INVENTAIRE
(Continues)
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/10/9 - 12:41
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La guerra degli elefanti
![La guerra degli elefanti](img/upl/Cover-PISTOLE-ALLA-TEMPIA.gif)
(2012)
title track del secondo album della band veronese
«In Africa esiste un proverbio: "Quando gli elefanti combattono è sempre l'erba a rimanere schiacciata". Quando i potenti combattono per i loro interessi, spesso i più deboli sono come l'erba, stanno lì e se qualcuno li calpesta non possono farci nulla».
«Non mi sono mai trovato faccia a faccia con un elefante ma sono sicuro che mi farebbe paura. Sarà per la figura imponente, per lo sguardo indecifrabile o per quel senso di diffidenza che ti attaccano addosso fin da piccolo verso chi non conosci, specialmente se è più grande di te; sarà per questo ed altro ma sono sicuro che resterei immobile con le gambe di ghiaccio a immaginare tutti i modi in cui potrebbe farmi a pezzi. Se penso ad un elefante, istintivamente immagino una forza che non puoi fermare, di quelle che, se ti sbattono addosso, ti spazzano via, lontano, dove non ti vede... (Continues)
title track del secondo album della band veronese
«In Africa esiste un proverbio: "Quando gli elefanti combattono è sempre l'erba a rimanere schiacciata". Quando i potenti combattono per i loro interessi, spesso i più deboli sono come l'erba, stanno lì e se qualcuno li calpesta non possono farci nulla».
«Non mi sono mai trovato faccia a faccia con un elefante ma sono sicuro che mi farebbe paura. Sarà per la figura imponente, per lo sguardo indecifrabile o per quel senso di diffidenza che ti attaccano addosso fin da piccolo verso chi non conosci, specialmente se è più grande di te; sarà per questo ed altro ma sono sicuro che resterei immobile con le gambe di ghiaccio a immaginare tutti i modi in cui potrebbe farmi a pezzi. Se penso ad un elefante, istintivamente immagino una forza che non puoi fermare, di quelle che, se ti sbattono addosso, ti spazzano via, lontano, dove non ti vede... (Continues)
La finestra è rimasta chiusa
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2016/10/8 - 23:08
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Εκτός ελέγχου
![Εκτός ελέγχου](img/upl/tsakiste.jpg)
Ektós elénhou
[2008/2009]
Στίχοι: Killah P (Παύλος Φύσσας)
μαζί με: Mistah Rude, Neon, Μέγα, Λόγο Απειλἠ,
Θανάσιμο, Στἰγμα Νεολαίο, Tozy, Tiny Jackal,
TNT, Noizy, Echosound
Versi: Killah P (Pavlos Fyssas)
con: Mistah Rude, Neon, Megas, Logos Apeilís,
Thanasimos, Stigma Neolaios, Tozy, Tiny Jackal,
TNT, Noizy, Echosound
Το “Εκτός ελέγχου”, ήταν το καμάρι του Killah P, όπως είχε αναφέρει σε συνέντευξή του. Οι στίχοι αυτού του κομματιού που αποτελεί συνεργασία του Killah P με άλλους καλλιτέχνες, υπάρχουν μερικώς στο διαδίκτυο, όχι όλοι και όχι πάντα με ακρίβεια. Κι εγώ δυσκολεύτηκα να τους βγάλω ακούγοντας το ηχητικό. Σε μερικά σημεία – εκεί όπου σημειώνεται αστερίσκος – δεν είμαι σίγουρη αν είναι όντως αυτή η λέξη, στο δε τελευταίο στίχο του κομματιού, το πρώτο μισό μέρος του μου είναι εντελώς δυσνόητο. Το κομμάτι αναφέρεται στη δολοφονία του Αλέξανδρου Γρηγορόπουλου και πρέπει... (Continues)
[2008/2009]
Στίχοι: Killah P (Παύλος Φύσσας)
μαζί με: Mistah Rude, Neon, Μέγα, Λόγο Απειλἠ,
Θανάσιμο, Στἰγμα Νεολαίο, Tozy, Tiny Jackal,
TNT, Noizy, Echosound
Versi: Killah P (Pavlos Fyssas)
con: Mistah Rude, Neon, Megas, Logos Apeilís,
Thanasimos, Stigma Neolaios, Tozy, Tiny Jackal,
TNT, Noizy, Echosound
Το “Εκτός ελέγχου”, ήταν το καμάρι του Killah P, όπως είχε αναφέρει σε συνέντευξή του. Οι στίχοι αυτού του κομματιού που αποτελεί συνεργασία του Killah P με άλλους καλλιτέχνες, υπάρχουν μερικώς στο διαδίκτυο, όχι όλοι και όχι πάντα με ακρίβεια. Κι εγώ δυσκολεύτηκα να τους βγάλω ακούγοντας το ηχητικό. Σε μερικά σημεία – εκεί όπου σημειώνεται αστερίσκος – δεν είμαι σίγουρη αν είναι όντως αυτή η λέξη, στο δε τελευταίο στίχο του κομματιού, το πρώτο μισό μέρος του μου είναι εντελώς δυσνόητο. Το κομμάτι αναφέρεται στη δολοφονία του Αλέξανδρου Γρηγορόπουλου και πρέπει... (Continues)
Killah P
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Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2016/10/8 - 21:02
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Γράμμα στόν Ζολιό Κιουρί
![Γράμμα στόν Ζολιό Κιουρί](img/thumb/c53476_130x140.jpeg?1475137570)
Sia grazie a L.L. che al prestito interbibliotecario ho adesso a disposizione la traduzione di Nicola Crocetti e Dimitri Makris. Diciamo che, per ora, siamo a un salomonico 2-2 in quanto a improprietà e abbagli (ma clamoroso quello mio, che avevo preso la croce uncinata spaccata da Glezos per "sopracciglia ricurve"!). Ovviamente le dizioni corrette sono state inserite nella mia traduzione, ma sarebbe disonesto non renderne conto. Un ringraziamento ancora a L.L. per la gentilezza, scusandomi per la mia ben nota lentezza nel rispondere a qualsiasi cosa che assomigli a una missiva elettronica.
Riccardo Venturi 2016/10/8 - 17:17
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Les oiseaux de passage
![Les oiseaux de passage](img/thumb/c4243_130x140.jpeg?1328310180)
Русская версия 1: Юлия Архитекторова
Versione russa 1 / Russian version 1 / Version russe 1 / Venäjänkielinen versio 1:
Julija Architektorova
Versione russa 1 / Russian version 1 / Version russe 1 / Venäjänkielinen versio 1:
Julija Architektorova
ПЕРЕЛЕТНЫЕ ПТИЦЫ
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Contributed by Riccardo Venturi 2016/10/8 - 14:05
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The Emigrant
![The Emigrant](img/upl/BenGloverCop.jpg)
2016
The Emigrant
(Words and music by Ben Glover/Gretchen Peters)
L’idea del disco, nelle parole dello stesso Glover, è quella della ricerca di un senso di appartenenza, esprimendo quei sentimenti universali che ogni migrante prova: irrequietezza, il tendere verso un'idea di casa, o qualcosa che le somigli, e la nostalgia. Nella track-list è difficile trovare un brano meno efficace degli altri; dirò che le versioni di “From Clare to Here” di Ralph Mc Tell e “The Band Played Waltzing Matilda”, nulla hanno da invidiare, anzi, sono addirittura migliori di quelle celebri di Nancy Griffith (la prima) e di Pogues o June Tabor, e che “Parting Glass” e “Moonshiner” (a.k.a. “The Wild Rover”) perdono totalmente la loro fastidiosa connotazione “drinking-song” per una resa raffinata e originale, così come “Green Fields of Antrim”, in un arrangiamento che sembrerebbe cucito per Tom Waits. Ma la preferenza... (Continues)
The Emigrant
(Words and music by Ben Glover/Gretchen Peters)
L’idea del disco, nelle parole dello stesso Glover, è quella della ricerca di un senso di appartenenza, esprimendo quei sentimenti universali che ogni migrante prova: irrequietezza, il tendere verso un'idea di casa, o qualcosa che le somigli, e la nostalgia. Nella track-list è difficile trovare un brano meno efficace degli altri; dirò che le versioni di “From Clare to Here” di Ralph Mc Tell e “The Band Played Waltzing Matilda”, nulla hanno da invidiare, anzi, sono addirittura migliori di quelle celebri di Nancy Griffith (la prima) e di Pogues o June Tabor, e che “Parting Glass” e “Moonshiner” (a.k.a. “The Wild Rover”) perdono totalmente la loro fastidiosa connotazione “drinking-song” per una resa raffinata e originale, così come “Green Fields of Antrim”, in un arrangiamento che sembrerebbe cucito per Tom Waits. Ma la preferenza... (Continues)
The lonliness of the emigrant
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Contributed by dq82 2016/10/8 - 11:10
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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L'impossibile
![L'impossibile](img/upl/Litfiba-singolo-l-impossibile-audio-testo.jpg)
(2016)
Eutòpia
Singolo (pubblicato oggi) che anticipa il prossimo album Eutòpia.
"Nell'Eutòpia dei Litfiba tutto è possibile e l'impossibile non esiste. Basta avere il coraggio di portare avanti le proprie idee con la Musica, con coerenza e con amore per la vita e per il rock".
Piero e Ghigo
Eutòpia
Singolo (pubblicato oggi) che anticipa il prossimo album Eutòpia.
"Nell'Eutòpia dei Litfiba tutto è possibile e l'impossibile non esiste. Basta avere il coraggio di portare avanti le proprie idee con la Musica, con coerenza e con amore per la vita e per il rock".
Piero e Ghigo
Hey!
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2016/10/7 - 23:42
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Cad é sin do'n té sin?
Anonymous
![Cad é sin do'n té sin?](img/thumb/c29843_130x140.jpeg?1328967103)
Ho il ricordo di una canzone composta su questa melodia da un cantautore tedesco, Tommi, il cui testo era più o meno (tradotto) "i capitalisti vogliono rovinare tutto ciò che di bello c'è al mondo". Ma non l'ho trovata in rete...
Claudia Cernigoi 2016/10/7 - 21:01
Spuk in der Kaserne
![Spuk in der Kaserne](img/upl/tlgTVR_web.jpg)
[1944]
Versi di Manfred Greiffenhagen (Berlino 1896 – KZ Dachau 1945), ebreo, scrittore ed autore di cabaret, composti durante la sua detenzione a Theresienstadt.
Musica di Clio Montrey, compositrice polacco-canadese, scritta per lo spettacolo viennese “EntArteOpera”, dedicato nel 2015 alle operette e agli spettacoli di cabaret realizzati dai prigionieri a Theresienstadt.
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.
Internato a Theresienstadt, Manfred Greiffenhagen scrisse molti dei testi delle piéces teatrali e musicali messe in scena nel campo-ghetto. Come molti artisti ebrei lì rinchiusi – tra i quali il noto attore Kurt Gerron – fu costretto dagli aguzzini a prestarsi nel documentario di propaganda “Der Führer schenkt den Juden eine Stadt”, confezionato dai nazisti per far... (Continues)
Versi di Manfred Greiffenhagen (Berlino 1896 – KZ Dachau 1945), ebreo, scrittore ed autore di cabaret, composti durante la sua detenzione a Theresienstadt.
Musica di Clio Montrey, compositrice polacco-canadese, scritta per lo spettacolo viennese “EntArteOpera”, dedicato nel 2015 alle operette e agli spettacoli di cabaret realizzati dai prigionieri a Theresienstadt.
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.
Internato a Theresienstadt, Manfred Greiffenhagen scrisse molti dei testi delle piéces teatrali e musicali messe in scena nel campo-ghetto. Come molti artisti ebrei lì rinchiusi – tra i quali il noto attore Kurt Gerron – fu costretto dagli aguzzini a prestarsi nel documentario di propaganda “Der Führer schenkt den Juden eine Stadt”, confezionato dai nazisti per far... (Continues)
In einer Stadt, von allem abgeschlossen,
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/7 - 12:56
Song Itineraries:
Extermination camps
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'Ομορφη πόλη άσχημα καίγεσαι
!['Ομορφη πόλη άσχημα καίγεσαι](img/upl/dexechname.jpg)
7 ottobre 2016
BELLA CITTA' BRUCI ORRIBILMENTE
(Continues)
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2016/10/7 - 11:35
Maykäfer, flieg!
Anonymous
![Maykäfer, flieg!](img/thumb/c49103_130x140.jpeg?1424969266)
LENNÄ, LEPPÄKERTTU
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Contributed by Juha Rämö 2016/10/7 - 10:34
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Supper's Ready
![Supper's Ready](img/thumb/c4270_130x140.jpeg?1328538414)
Innanzitutto complimenti per il lavoro fatto.
Ho 52 anni e ascolto i genesis dal 78. Naturalmente per prime le hit di "and then they were three" poi piano piano ho conosciuto tutta la produzione precedente e sono un grande ascoltatore.
Solo quest'anno ho conosciuto realmente questo pezzo immenso, grazie ad un ascolto in cuffia in relax. Prima di oggi l'avevo solo sentita senza ascoltarla, la ritenevo poco fruibile, troppo ostica. Ora non perdo occasione per riascoltarla e per questo oggi sono venuto su questa pagina per capire meglio, ancora grazie
Ho 52 anni e ascolto i genesis dal 78. Naturalmente per prime le hit di "and then they were three" poi piano piano ho conosciuto tutta la produzione precedente e sono un grande ascoltatore.
Solo quest'anno ho conosciuto realmente questo pezzo immenso, grazie ad un ascolto in cuffia in relax. Prima di oggi l'avevo solo sentita senza ascoltarla, la ritenevo poco fruibile, troppo ostica. Ora non perdo occasione per riascoltarla e per questo oggi sono venuto su questa pagina per capire meglio, ancora grazie
Afah 2016/10/7 - 08:41
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Those Three Are On My Mind
![Those Three Are On My Mind](img/thumb/c10728_130x140.jpeg?1346594953)
Robb - I read about Harry Belafonte singing this song at a social justice event last weekend in Atlanta. The article incorrectly stated that it was a new song. I found another reference that misidentified Frances Taylor as Frances Parker. I'm interested in learning more about Frances Fink Taylor and would be very interested to get some information from you. Her story deserves to be told. - Ken kmliss@gmail.com
Ken 2016/10/6 - 13:13
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Bella Ciao
Anonymous
![Bella Ciao](img/upl/patric_enpublic.jpg)
44. Bèla Ciao: La "Bella Ciao" in occitano di Patric
44. Bèla Ciao: Occitan Bella Ciao by Patric
Versione occitana di Patric da Patric en public (1979)
44. Bèla Ciao: Occitan Bella Ciao by Patric
Versione occitana di Patric da Patric en public (1979)
Un jorn a l'auba t'eras levada,
(Continues)
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Contributed by Dq82 + CCG/AWS Staff 2016/10/6 - 12:24
Varsovia
![Varsovia](img/upl/crbst_la-dama.jpg)
1982
La dama pijoniera
La dama pijoniera
A Varsovia la tota neva
(Continues)
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Contributed by Dq82 2016/10/6 - 11:13
Song Itineraries:
Ghettos
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
La Fàbrica occitana
![La Fàbrica occitana](img/upl/copertina4.jpg)
2006
La Fàbrica occitana
Le rivendicazioni di identità e indipendenza, i vari nazionalismi hanno spesso portato ad aberrazioni tanto violente e pericolose quanto quelle dell'occupante. Quando l'unico obiettivo è sostituire un'elite al potere con un'altra elite, solo di un'altra etnia... qui viene messo in discussione tutto il sistema esistente.
La Fàbrica occitana
Le rivendicazioni di identità e indipendenza, i vari nazionalismi hanno spesso portato ad aberrazioni tanto violente e pericolose quanto quelle dell'occupante. Quando l'unico obiettivo è sostituire un'elite al potere con un'altra elite, solo di un'altra etnia... qui viene messo in discussione tutto il sistema esistente.
Veierès coma es bèl
(Continues)
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Contributed by Dq82 2016/10/6 - 09:52
Song Itineraries:
Mort au Travail / Death to Work
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
L'exil
![L'exil](img/art/t1427737.jpg)
1974
L'exil
L'exil
Je suis celui qui s’en ira
(Continues)
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Contributed by Dq82 2016/10/6 - 09:28
Song Itineraries:
Exiles and exilees
Cançon per Chile
![Cançon per Chile](img/upl/marti_lomeesper.jpg)
1974
L'òme esper
L'òme esper
De ta jòia, Chile,
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Contributed by Dq82 2016/10/6 - 09:21
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Douze Degrés de Misère
![Douze Degrés de Misère](img/upl/Manifestations-1907_Montpellier.jpg)
2009
Oc live
“I sottoscritti decidono di proseguire nelle loro giuste rivendicazioni fino alla fine, di mettersi in sciopero contro l’imposta, di chiedere le dimissioni di tutti gli eletti e invitano tutti i comuni del Midi e dell’Algeria a seguire il loro esempio al grido di Viva il vino naturale! Abbasso gli avvelenatori!” Così recitava il testo della petizione lanciata da Marcelin Albert nel 1905 nel corso della manifestazione che ha portato 15.000 persone a sfilare nelle strade di Béziers. Siamo nel Midi, nel sud della Francia, in breve i fatti che condussero alla rivolta dei vignaioli del 1907 e alle 800.000 persone nelle strade di Montpellier.
Attorno al 1850 arrivano in Francia le prime infestazioni da oidio, alla fine del secolo arriva la peronospora. Nel 1885 la filossera distrugge i vigneti e mette fine a 50 anni di età dell’oro di crescita economica e demografica a Corbières... (Continues)
Oc live
“I sottoscritti decidono di proseguire nelle loro giuste rivendicazioni fino alla fine, di mettersi in sciopero contro l’imposta, di chiedere le dimissioni di tutti gli eletti e invitano tutti i comuni del Midi e dell’Algeria a seguire il loro esempio al grido di Viva il vino naturale! Abbasso gli avvelenatori!” Così recitava il testo della petizione lanciata da Marcelin Albert nel 1905 nel corso della manifestazione che ha portato 15.000 persone a sfilare nelle strade di Béziers. Siamo nel Midi, nel sud della Francia, in breve i fatti che condussero alla rivolta dei vignaioli del 1907 e alle 800.000 persone nelle strade di Montpellier.
Attorno al 1850 arrivano in Francia le prime infestazioni da oidio, alla fine del secolo arriva la peronospora. Nel 1885 la filossera distrugge i vigneti e mette fine a 50 anni di età dell’oro di crescita economica e demografica a Corbières... (Continues)
1er degré de misère
(Continues)
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Contributed by Dq82 2016/10/6 - 08:49
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A Sante Caserio, o La ballata di Sante Caserio
![A Sante Caserio, <i>o</i> La ballata di Sante Caserio](img/upl/jaquette.jpg)
Tant que vira (2013)
>
SANTE GERONIMO CASERIO
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Contributed by Dq82 2016/10/6 - 08:04
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Véronique Chalot: En cossirer
![Véronique Chalot: En cossirer](img/thumb/c44034_130x140.jpeg?1364376932)
ciao, need Ensemble Volubilis cd by Véronique CHALOT,can you help me? molto grazie!!!
Dimitris 2016/10/5 - 16:43
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Refugees
![Refugees](img/thumb/c2368_130x140.jpeg?1328262642)
una canzone sepolta nel tempo, registrata dalla radio quando è uscita su un vecchio Gelosino, senza conoscere le parole...solo pochi giorni fa l'ho risentita alla radio tradotta...che parole commoventi!il West sono Mike e Susie, sono gli amici che ti accompagnano nella vita, quelli che ti amano e che ami e non vorresti perdere mai
Giamba 2016/10/5 - 10:15
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Flowers of Guatemala
![Flowers of Guatemala](img/thumb/c798_130x140.jpeg?1480975895)
I know he says that it's about Genocide, but there's nothing in the song itself to indicate that's anything other than an afterthought. The song is about mushrooms and people that look 'colorful', and seeing things that one hasn't seen before. Stipe can say the song is about genocide but with all due respect, based on the lyrics of the song, it is clearly about eating a mushroom.
Barty 2016/10/4 - 19:30
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Pino Masi e Riccardo Bozzi
Ferando Tambroni nell'aprile 1960 formò un governo con la fiducia dell'MSI. Nel giugno 1960 l'MSI convocò il congresso a Genova, città medaglia d'oro alla Resistenza. Il 30 giugno la contro manifestazione sfocia in scontri con le forze dell'ordine che oltre ai lacrimogeni usano anche armi da fuoco.