L'Internationale
L'INTERNAZIONALE PIU' INTERNAZIONALE DELLA STORIA
THE MOST INTERNATIONAL INTERNATIONALE IN HISTORY
Quella che segue è, senz'altro, l'Internazionale più internazionale della storia. E' stata trovata nel forum Red Army Choir and Lyrics (ebbene sì: esiste un forum dedicato ai cori dell'Armata Rossa); reca la data del 1° dicembre 2014 ed è stata presumibilmente composta dall'utente ☭Bolsevicvs☭|Xвпп| .
Che cosa ha fatto ques'utente del forum? Semplice: è venuto a fare, evidentemente, una visitina alla nostra pagina e ha “assemblato” un'Internazionale completa, di sei strofe, prendendo un verso da ogni lingua. Il risultato è assolutamente stupefacente. Crediamo che tale autentico exploit non debba restare confinato in un forum, e che meriti di essere conosciuto.
The following is, no doubt, the most international Internationale in history. We found it in the forum Red Army Choir and Lyrics... (Continues)
THE MOST INTERNATIONAL INTERNATIONALE IN HISTORY
Quella che segue è, senz'altro, l'Internazionale più internazionale della storia. E' stata trovata nel forum Red Army Choir and Lyrics (ebbene sì: esiste un forum dedicato ai cori dell'Armata Rossa); reca la data del 1° dicembre 2014 ed è stata presumibilmente composta dall'utente ☭Bolsevicvs☭|Xвпп| .
Che cosa ha fatto ques'utente del forum? Semplice: è venuto a fare, evidentemente, una visitina alla nostra pagina e ha “assemblato” un'Internazionale completa, di sei strofe, prendendo un verso da ogni lingua. Il risultato è assolutamente stupefacente. Crediamo che tale autentico exploit non debba restare confinato in un forum, e che meriti di essere conosciuto.
The following is, no doubt, the most international Internationale in history. We found it in the forum Red Army Choir and Lyrics... (Continues)
CCG/AWS Staff 2016/1/31 - 05:56
Sólo le pido a Dios
GIAPPONESE / JAPANESE / JAPONÉS
La versione giapponese di Anna Saeki, interpretata assieme a León Gieco. La traduzione giapponese è ripresa da questa pagina.
Japanese translation by Anna Saeki, performed with León Gieco. The Japanese translation is reproduced from this page.
Japanese translation by Anna Saeki, performed with León Gieco. The Japanese translation is reproduced from this page.
ただ、神に祈ること
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/1/31 - 04:45
Red Flowers
(1962?)
dall'album "Tear Down The Walls" (1964) con Vince Martin
“It’s an anti-war song by Fred Neil which was written after the US dropped atomic bombs on Hiroshima and Nagasaki. The red canna flowers were the first flowers to bloom in the charred rubble, they became a symbol of courage and hope to the survivors.”
(Alex Gallacher, “The Attic Story and Karen Dalton – Red Are The Flowers”, su Folk Radio UK (FRUK))
Fred Neil scrisse questa canzone ben prima del 1964, anno di pubblicazione dell’album “Tear Down The Walls”. Infatti il brano si trova già interpretato da Karen Dalton nel disco “Cotton Eyed Joe”, un’incisione domestica realizzata nel 1962 a Boulder, Colorado, e riproposta in versione rimasterizzata nel 2007.
(Bernart Bartleby)
dall'album "Tear Down The Walls" (1964) con Vince Martin
“It’s an anti-war song by Fred Neil which was written after the US dropped atomic bombs on Hiroshima and Nagasaki. The red canna flowers were the first flowers to bloom in the charred rubble, they became a symbol of courage and hope to the survivors.”
(Alex Gallacher, “The Attic Story and Karen Dalton – Red Are The Flowers”, su Folk Radio UK (FRUK))
Fred Neil scrisse questa canzone ben prima del 1964, anno di pubblicazione dell’album “Tear Down The Walls”. Infatti il brano si trova già interpretato da Karen Dalton nel disco “Cotton Eyed Joe”, un’incisione domestica realizzata nel 1962 a Boulder, Colorado, e riproposta in versione rimasterizzata nel 2007.
(Bernart Bartleby)
Red were the flowers
(Continues)
(Continues)
2016/1/30 - 18:53
Song Itineraries:
Hiroshima and Nagasaki 広島市 - 長崎市
Tear Down the Walls
(1964)
dall'album omonimo con Vince Martin.
Una bella canzone di libertà il cui slogan è stata poi ripresa dai Jefferson Airplane in We Can Be Together
dall'album omonimo con Vince Martin.
Una bella canzone di libertà il cui slogan è stata poi ripresa dai Jefferson Airplane in We Can Be Together
Tear down the walls
(Continues)
(Continues)
2016/1/30 - 18:47
In memory of Paul Kantner: We Can Be Together, a powerful generational anthem against the warmonger powers in charge.
Lorenzo Masetti 2016/1/30 - 00:20
We are forces of chaos and anarchy
Antiwar Songs Blog
We Can Be Together è una canzone incredibile – che inseriamo oggi in memoria di Paul Kantner – che apre lo storico album Volunteers, quello con la copertina che ritrae i membri del gruppo davanti alla bandiera statunitense vestiti (o parzialmente vestiti) in modo del tutto eccentrico. La copertina si riferisce ovviamente alla title track […]
Antiwar Songs Staff 2016-01-29 23:04:00
Trois cents ans de torture
Trois cents ans de torture
Chanson française – Trois cents ans de torture – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 24
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXIX)
Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent... (Continues)
Chanson française – Trois cents ans de torture – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 24
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXIX)
Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent... (Continues)
À son ami le Christ, Lucifer demande alors :
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/1/29 - 14:51
Volunteers
Addio a Paul Kantner, co-fondatore dei Jefferson Airplane
E' morto ieri all'età di 74 anni Paul Kantner, co-fondatore della mitica band dei Jefferson Airplane. Protagonista della scena musicale della west coast americana, Kantner è stato stroncato da un attacco di cuore, secondo quanto ha riferito il suo portavoce al 'San Francisco Chronicle'.
Kantner fondò i Jefferson Airplane insieme con Marty Balin e Grace Slick nel 1965 e ne divenne subito il leader portando la band al successo con brani come 'Somebody to love' o 'White Rabbit'. Il gruppo, tra i più importanti del blues-rock psichedelico degli anni '60 e '70, si esibì anche a Woodstock nel '69.
"Il mondo della musica ha perso una vera icona", ha dichiarato in una nota Neil Portnow, presidente della Recording Academy, la società che assegna i Grammy e che aveva annunciato alcuni giorni fa che avrebbe assegnato un Grammy alla carriera proprio ai Jefferson Airplane.
E' morto ieri all'età di 74 anni Paul Kantner, co-fondatore della mitica band dei Jefferson Airplane. Protagonista della scena musicale della west coast americana, Kantner è stato stroncato da un attacco di cuore, secondo quanto ha riferito il suo portavoce al 'San Francisco Chronicle'.
Kantner fondò i Jefferson Airplane insieme con Marty Balin e Grace Slick nel 1965 e ne divenne subito il leader portando la band al successo con brani come 'Somebody to love' o 'White Rabbit'. Il gruppo, tra i più importanti del blues-rock psichedelico degli anni '60 e '70, si esibì anche a Woodstock nel '69.
"Il mondo della musica ha perso una vera icona", ha dichiarato in una nota Neil Portnow, presidente della Recording Academy, la società che assegna i Grammy e che aveva annunciato alcuni giorni fa che avrebbe assegnato un Grammy alla carriera proprio ai Jefferson Airplane.
B.B. 2016/1/29 - 08:47
פישכו לי [Pishku li]
La Shoah oggi? Ovadia: il nuovo Olocausto è nella fossa comune del Mediterraneo
"Io conosco la Shoah. Tuttavia ritengo che oggi essa venga strumentalizzata per altri scopi. Il giorno della memoria sta diventando il giorno della falsa coscienza e della retorica. L'Ebreo è divenuto il Totem attraverso cui ricostruire la verginità della civiltà occidentale. Ma l'ebreo di oggi è il rom, considerato ancora paria dell'umanità; è il musulmano, il palestinese; è il profugo che trova la morte nella fossa comune del Mediterraneo
Si è passati dallo sterminio degli ebrei alla israelianizzazione della memoria. Ho ascoltato politici, per me furfanti, uscire dal campo di concentramento di Auschwitz e dire "mi sento israeliano". Ma che affermazione è questa? Non sento nessuno affermare di sentirsi rom, omosessuale, antifascista, slavo o menomato. Eppure anche loro furono vittime dello sterminio. Vedete,... (Continues)
"Io conosco la Shoah. Tuttavia ritengo che oggi essa venga strumentalizzata per altri scopi. Il giorno della memoria sta diventando il giorno della falsa coscienza e della retorica. L'Ebreo è divenuto il Totem attraverso cui ricostruire la verginità della civiltà occidentale. Ma l'ebreo di oggi è il rom, considerato ancora paria dell'umanità; è il musulmano, il palestinese; è il profugo che trova la morte nella fossa comune del Mediterraneo
Si è passati dallo sterminio degli ebrei alla israelianizzazione della memoria. Ho ascoltato politici, per me furfanti, uscire dal campo di concentramento di Auschwitz e dire "mi sento israeliano". Ma che affermazione è questa? Non sento nessuno affermare di sentirsi rom, omosessuale, antifascista, slavo o menomato. Eppure anche loro furono vittime dello sterminio. Vedete,... (Continues)
2016/1/28 - 22:55
I han es Zündhölzli azündt
d’après la version italienne de Riccardo Venturi d’une
Chanson suisse (Schwyzertüütsch) – I han es Zündhölzli azündt – Mani Matter – 1967.
L’avocat Hans-Peter Matter, plus connu (mais seulement en Suisse) comme Mani Matter, a écrit et a chanté toutes les chansons de sa malheureusement pas longue vie (mourut à seulement 36 ans dans un accident routier, à Kilchberg le 24 novembre 1972) dans l’infernal « Schwyzertüütsch », plus éloigné de l’allemand littéraire que l’italien ne l’est du suédois.
Pas seulement, puisque ses chansons étaient destinées exclusivement à un public local, il les écrivait dans le dialecte bernois, le « Bärndüütsch », sans le moins du monde se soucier de les publier au moins avec une traduction en Hochdeutsch. Et ainsi, pour pouvoir traduire quelques-unes de ses chansons ici , on a dû faire des pirouettes et étudier au moins un peu le Schwyzertüütsch dans le plus classique... (Continues)
Chanson suisse (Schwyzertüütsch) – I han es Zündhölzli azündt – Mani Matter – 1967.
L’avocat Hans-Peter Matter, plus connu (mais seulement en Suisse) comme Mani Matter, a écrit et a chanté toutes les chansons de sa malheureusement pas longue vie (mourut à seulement 36 ans dans un accident routier, à Kilchberg le 24 novembre 1972) dans l’infernal « Schwyzertüütsch », plus éloigné de l’allemand littéraire que l’italien ne l’est du suédois.
Pas seulement, puisque ses chansons étaient destinées exclusivement à un public local, il les écrivait dans le dialecte bernois, le « Bärndüütsch », sans le moins du monde se soucier de les publier au moins avec une traduction en Hochdeutsch. Et ainsi, pour pouvoir traduire quelques-unes de ses chansons ici , on a dû faire des pirouettes et étudier au moins un peu le Schwyzertüütsch dans le plus classique... (Continues)
J’AI ALLUMÉ UNE ALLUMETTE
(Continues)
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/1/28 - 21:30
Adagio en mi país
Comment on Mr. JJ McMahon: The "revolution" that happened in Argentina, came from the right (mainly Catholics of the Argentinean Catholic Action). "Montoneros" (catholic right) began its activity in 1973 under the umbrella of the Peronist (extreme right) party in the government.
When Peron threw them out of the Plaza de Mayo, Montoneros killed the extreme rightist union secretary general Rucci, as a sample of their power.
When they went clandestine, they began talking with ERP (extreme leftist - Cuban - Soviet whose head was Gorriaran Merlo), and made joint attempts.
There were many of these "soldiers" in both Kirchner's governments (Gullo - Anguita - Verbitsky - Bielsa, etc...).
No doubt all of them believed in violence, killed not only targets but also their own who they believed were "betraying" their "Movement". One of the major killers is Firmenich who is lecturing in a University in Barcelona.
This is just for the sake of truth, no conflict or debate intended...
Cordially
When Peron threw them out of the Plaza de Mayo, Montoneros killed the extreme rightist union secretary general Rucci, as a sample of their power.
When they went clandestine, they began talking with ERP (extreme leftist - Cuban - Soviet whose head was Gorriaran Merlo), and made joint attempts.
There were many of these "soldiers" in both Kirchner's governments (Gullo - Anguita - Verbitsky - Bielsa, etc...).
No doubt all of them believed in violence, killed not only targets but also their own who they believed were "betraying" their "Movement". One of the major killers is Firmenich who is lecturing in a University in Barcelona.
This is just for the sake of truth, no conflict or debate intended...
Cordially
Argentinean for the Truth 2016/1/28 - 13:34
La muerte no va conmigo
veramente la canzone è dall'omonimo album del 1985 poi rinominato anche Intilli Manns
dq82 2016/1/28 - 12:51
This Land Is Your Land
segnalo per la serie: "Questa terra è la nostra Terra" (dove si esprime il senso di appartenenza, NON di proprietà, chiaro)
ciao
GS
http://www.nodalmolin.it/A31-autostrad...
ciao
GS
http://www.nodalmolin.it/A31-autostrad...
Gianni Sartori 2016/1/28 - 10:35
Carlos Puebla: Canción al Che, o Hasta siempre
ĜIS REVIDO GERILESTRO ĈE-GEVARA
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Contributed by ZugNachPankow 2016/1/27 - 22:15
Imparare a non dimenticare
Antiwar Songs Blog
Primo on The Parapet è una canzone scritta da Peter Hammill per Primo Levi. Scritta nel 1992, alcuni anni dopo la sua morte, avvenuta a Torino l’11 aprile del 1987. Primo Levi cadde nel vuoto, nella tromba delle scale del suo palazzo torinese. Ancora oggi non si sa con certezza se si sia trattato di […]
Antiwar Songs Staff 2016-01-27 21:24:00
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Testo e musica: Mani Matter
Worte und Musik: Mani Matter
Lyrics and Music: Mani Matter
Paroles et Musique: Mani Matter
Album: I han en Uhr erfunde ("Ho trovato un orologio")
All'osteria „Il Leone“ di Nottiswil, un immaginario paesino della Svizzera profonda, una sera va in scena il „Guglielmo Tell“ di Schiller, con modalità da sceneggiata napoletana: metà del paese recita, e l'altra metà è il pubblico, munito di enormi boccali di birra. Chiamare Mani Matter il „Brassens svizzero“ non è granché originale, dato che Mani Matter stesso, fin dai suoi primissimi inizi, aveva dichiarato a chiare lettere di ispirarsi in tutto e per tutto a Brassens. Certo è che, tra le canzoni di Mani Matter, questa è una delle più „brassensiane“ in assoluto, financo nella musica; come Brassens, si esibiva da solo con la sua chitarra e non è da escludere che anche i suoi baffoni neri non fossero, in... (Continues)