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L'Etat assassine

L'Etat assassine
Album L'Homicide volontaire (1995)

L'état assassine est une chanson qui traite des dérapages et des bavures de l'Etat représenté par la police. Assassin assimile la police et l'état à un gang de voyous qui agiraient en toute impunité.

La chanson est très fortement inspirée du film La Haine (Matthieu Kassovitz, 1995). Le troisième couplet notamment rappelle le dilemmen de Vinz dans la Haine : est-ce qu'équilibrer la balance en tuant un policier est vraiment utile ?
genius.com
[Refrain 1] (X2)
(Continues)
2016/1/10 - 21:13
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Le soleil est noir

Le soleil est noir
[1978]
Testo e musica: Corbineau/Jossic/Chocun
Paroles et musique: Corbineau/Jossic/Chocun
Album: Urba

Del disastro ecologico dell'Amoco Cadiz, avvenuto il 16 marzo 1978 davanti al porticciolo bretone di Portsall si è parlato abbondantemente nell'introduzione a Kalonkadour. Ancora precedente a quella canzone, e anzi esattamente nello stesso anno del disastro, è quest'altrettanto famosa canzone dei Tri Yann, Le soleil est noir, tratta dall'album Urba. Una canzone dal tono cupissimo, scritta nell'immediatezza della marea nera che distrusse l'intero ecosistema bretone con conseguenze patite per anni e anni. Ne voglio ricordare anche qui qualche fatto e qualche cifra, che rischia di essere ancor più cupa di questo brano pur tetro e solenne.

L'Amoco Cadiz, superpetroliera di 250.000 tonnellate, transitava a meno di un miglio di distanza da Portsall, in un braccio di mare noto per la sua pericolosità.... (Continues)
Bel oiseau blanc du bout du monde,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/1/10 - 19:02
Song Itineraries: War on Earth
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Lettre au président

Lettre au président
Album: Le Fond et la Forme (1997)

Una lettera all'allora presidente della Repubblica Francese, Jacques Chirac.
"Danger, situation critique"
(Continues)
2016/1/10 - 18:21
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11'30 contre les lois racistes

11'30 contre les lois racistes
(1997)

Brano collettivo di vari rapper francesi, tra cui Akhenaton, Menelil, Radicalkicker, Kabal, J-f Richet, Djoloff, Rootsneg, Aze, Sleo, Soldatsfadas, Spirit, Yazid, Arco, Mystik, Stomy Bugsy, Freeman (IAM), Passi, White, Rockin' Squat (Assassin), & Fabe.

Reazione del mondo del rap francese alle leggi Debré, che inasprivano le leggi Pasqua contro l'immigrazione. Note in parte tratte da genius
[Intro]
(Continues)
2016/1/10 - 17:49
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We Would Use Our Antlers to Destroy the Houses of Parliament

We Would Use Our Antlers to Destroy the Houses of Parliament
2013
Creepy crawlies and other living things

Dovremmo usare i nostri palchi per far cadere il governo,
Dovremmo usare i nostri palchi per distruggere le Camere del Parlamento,
Dovremmo usare i nostri palchi per reclamare il potere per tutti noi.
Dovremmo usare i nostri palchi per saccheggiare la ricchezza,
Dovremmo usare i nostri palchi per ridistribuirla,
Dovremmo usare i nostri palchi per porre fine alla polarizzazione della ricchezza.
Dovremmo usare i nostri palchi per distruggere le compagnie petrolifere,
Dovremmo usare i nostri palchi per difenderci contro la deforestazione,
Dovremmo usare i nostri palchi per proteggere il nostro mondo dal collasso climatico.
Dovremmo usare i nostri palchi per distruggere il sessismo e il bigottismo,
Dovremmo usare i nostri palchi per far cadere ogni singola gerarchia
Dovremmo usare i nostri palchi per terminare il pregiudizio e la sottomissione ...
I like to drink from mossy fountains right after the rain,
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/10 - 16:08
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Frontières

Frontières
Album: "La Gale" (2012)
Du phosphore blanc pour mes peines
(Continues)
2016/1/10 - 14:38
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Mamma son partigiano

Anonymous
Mamma son partigiano
Canto partigiano riferito da Giuseppina Rettori (classe 1925) di Dicomano, provincia di Firenze, nel corso delle registrazioni effettuate in casa sua tra il 2003 ed il 2007 dal ricercatore Marco Magistrali del Centro di Ricerca e Documentazione dell’Associazione Culturale La Leggera di Rufina, Firenze

La brigata partigiana Lanciotto Ballerini, dal nome di un martire partigiano [1911-3 gennaio 1944], fu fondata poco prima della Battaglia di Cetica avvenuta sul Pratomagno il 28 giugno 1944 a cui parteciparono i partigiani di Dicomano.

Mio fratello [Valerio Rettori, ndr] era sotto gli ordini della Lanciotto, perché questi ragazzi eran sotto la Lanciotto
Mamma son partigiano
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/10 - 13:33
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Se tu sapessi mamma

Anonymous
Se tu sapessi mamma
Canto partigiano riferito da Giuseppina Rettori (classe 1925) di Dicomano, provincia di Firenze, nel corso delle registrazioni effettuate in casa sua tra il 2003 ed il 2007 dal ricercatore Marco Magistrali del Centro di Ricerca e Documentazione dell’Associazione Culturale La Leggera di Rufina, Firenze

Giuseppina dopo il bombardamento del 27 Maggio del 1944 sfollò con tutta la famiglia nella località denominata Monte vicino a Santa Lucia dove vi rimase fino a ottobre. Nella casa in cui erano ospitati passavano spesso i partigiani tra cui alcuni erano di Dicomano e intimi di Giuseppina, ad esempio il fratello Valerio, il nipote Elio Vaggioli e l’amico Lazio Cosseri. Spesso cantavano, così tra i canti canti narrativi e da osteria che già conosceva Giuseppina ha appreso i due seguenti. “Cirillo” era il soprannome del partigiano Artemio Genivi [della Divisione "Potente" - Brigata "Lanciotto",... (Continues)
Se tu sapessi mamma
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/10 - 13:21
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Il lunedì di guardia

Anonymous
Il lunedì di guardia
Canto di naia riferito da Giuseppina Rettori (classe 1925) di Dicomano, provincia di Firenze, nel corso delle registrazioni effettuate in casa sua tra il 2003 ed il 2007 dal ricercatore Marco Magistrali del Centro di Ricerca e Documentazione dell’Associazione Culturale La Leggera di Rufina, Firenze
Il lunedì di guardia
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/10 - 10:08
Song Itineraries: Deserters, From World Jails

Questi ladri di preti e fattori

Anonymous
Questi ladri di preti e fattori
Quartina risalente alla seconda guerra mondiale, così come riferita da Giuseppina Rettori (classe 1925) di Dicomano, provincia di Firenze, nel corso delle registrazioni effettuate in casa sua tra il 2003 ed il 2007 dal ricercatore Marco Magistrali del Centro di Ricerca e Documentazione dell’Associazione Culturale La Leggera di Rufina, Firenze

“E i mi’ babbo mi diceva a me, zitta! delle volte la cantao, zitta!”
(Giuseppina Rettori)
E questi ladri di preti e fattori
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/10 - 10:02
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical

Canto degl’inquilini

Canto degl’inquilini
Canto degl’inquilini, dedicato agli sfruttati
(da cantarsi sulla musica dell’Inno a Garibaldi).
ANGELO GALLI - 1906
tratto del
GRIDO DELLA FOLLA, dal N. 26. Anno IV. MILANO, 29 GIUGNO 1906.
Si schiudon le porte, si levano armati
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/1/9 - 22:09
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Senza macchine che vadano a fuoco

Senza macchine che vadano a fuoco
[2014]
La traccia che apre l’album “L’Italia peggiore”

“Siamo noi l'Italia peggiore, la feccia della società e il disonore delle nostre famiglie? Siamo noi la prova tangibile di un mondo in declino e di una comunità allo sbando? Siamo noi l'esempio calzante a cui contrapporre ciò che è bello, bravo e giusto? Siamo noi i cattivi in questa sceneggiatura banale e scritta male? Se aiuta a sentirsi meglio, volentieri.”
(Lo Stato Sociale)

Il disco uscì il 2 giugno 2014, feste della repubblica. Tutti i proventi delle prime due settimane andarono ad Emergency.
Amore mio, strappami i pidocchi
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/9 - 21:37
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Vien la primavera

Anonymous
Vien la primavera
Canzone della tradizione popolare toscana (anarchica?) riconducibile ai canti del Maggio.
Su Il Deposito si afferma che il canto fu raccolto da Caterina Bueno nel fiorentino.
Ne trovo il testo anche sul sito dell’ Archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana, e infatti il brano fa parte del repertorio di Morbello Vergari e del Coro degli Etruschi da lui fondato nei primi anni 70.
Nell’album del Coro degli Etruschi intitolato “Quando ne vai in Maremma”, realizzato recentemente, nel quarantennale dalla fondazione.
Vien la primavera, fioriscono bei fiori
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/9 - 20:57
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A canzona di u trenu (o U trenu di Bastia)

A canzona di u trenu (<em>o</em> U trenu di Bastia)
[1880-90 ca]
Autrice di questo canto di maledizione fu tale Maria Felice Marchetti, non vedente, albergatrice in quel di Acqua Nera, nei pressi del comune corso di Cervioni.
Nel repertorio di Jean Tavera, Antoine Ciosi, César Vezzani, Fior di Machja, A Cirnea, Tino Rossi, Charles Rocchi e molti altri.
Testo trovato sul sito dell’ ADECEC, Association pour le Développement des Etudes Archéologiques, Historiques, linguistiques et Naturalistes du Centre-Est de la Corse.

Una canzone che - se si vuole - si colloca a metà strada tra il luddismo inglese d’inizio 800 e l’odierna rivolta contro la TAV in Val di Susa...

Quando, intorno al 1880, il governo francese fece iniziare il completamento della tratta ferroviaria sul versante orientale della Corsica - quella che unì Bastia prima a Ghisonaccia e quindi a Porto Vecchio, giù verso Bonifacio - i binari furono piantati a poca distanza dall’albergo... (Continues)
U trenu chì và in Bastia
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/9 - 16:16
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Que nos dejen vivir en paz

Que nos dejen vivir en paz
2007
Nomada
Que se vayan los huracanes
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/9 - 16:13
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I Fought the Law (and I Won)‎

I Fought the Law (and I Won)‎
La canzone originale di Sonny Curtis. incisa nel 1959 dai Crickets

E' stata interpretata da numerosissimi gruppi (ma la versione passata alla storia è quella dei Clash) : Widespread Panic, Richard Clapton, Ducks Deluxe, She Trinity, Beatsteaks, Viper, Bryan Adams, John Cougar Mellencamp, Johnny Cash, Bruce Springsteen, Roy Orbison, Tom Petty, Social Distortion, Stiff Little Fingers, Waylon Jennings, Gary Allan, Green Day, Alvin and the Chipmunks, Ska-P, the Jolly Boys, Grateful Dead, Stray Cats, Mary's Danish, Claude François, Mano Negra, the Big Dirty Band, Lolita No. 18, the Brian Jonestown Massacre, Attaque 77, El Noi del Sucre, Die Toten Hosen, Status Quo, Nanci Griffith, La Vida Bohème, Anti-Flag, Chumbawamba, Tsuyoshi Kawakami and His Moodmakers, the Airborne Toxic Event, The Bad Shepherds, Johnny Marr, Colin Farrell, Kris Kristofferson, The Bangles.
Per quanto riguarda le band italiane i Gang la eseguono in tutti i concerti, anche con la Banda Bassotti, Niutàun, Guacamaya, Malavida, Hombre all'ombra, l'hanno rifatta anche i Finley.
I FOUGHT THE LAW
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/6 - 18:52
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Blood

Blood
"Algiers refers to the anti-colonial struggle in general. The Algerian revolution was one of the first modern anti-colonial struggles and served as an inspiration for revolutionaries from Cuba to Mozambique, Oakland to Palestine. The Panthers had an office in Algiers; Eldridge and Kathleen Cleaver were exiled there in the late 60s/early 70s. In this way, the name also refers to a dissipated notion of common cause, a truly global consciousness in opposition to the elite cosmopolitanism we see today. Of course, we learned about this through a variety of secondary sources: [Gillo] Pontecorvo's film, the Sartre and Camus debate on revolutionary violence and Fanon's Toward The African Revolution. Morricone's score to The Battle Of Algiers and Pasolini's use of African-American gospel music, most notably Odetta's version of 'Sometimes I Feel Like a Motherless Child' in Il vangelo secondo Matteo,... (Continues)
Bernart Bartleby 2016/1/6 - 16:39
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Kalonkadour

Kalonkadour
A sto' punto propongo di bombardare tutte le parti combattenti in Siria adesso(russi compresi) con i razzi contenenti i "Tri Martolod". Altrimenti ciccia...

krzyś 2016/1/6 - 03:26
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Nel deserto armeno

Nel deserto armeno
Ho appena ascoltato un paio di canzoni dall'ultimo lavoro di Flavio Giurato, "La scomparsa di Majorana".
Non ci sono ancora i testi in Rete ed è abbastanza difficile trascriverli all'ascolto, però vi propongo come assaggio tre strofe dalla title track:

"Via Panisperna, la notte e il giorno
nella passeggiata mi guardo intorno
Roma dorme ancora, le sue piazze antiche
vedo Nagasaki che si lecca le ferite.

Via Panisperna, la notte e il giorno
nella passeggiata mi guardo intorno
Se quello che facciamo serve a uccidere la gente
ci sarà il deserto, non ci sarà più niente

Via Panisperna, la notte e il giorno
nella passeggiata mi guardo intorno
L'uso militare della mia ragione
è meglio il faccia a faccia, è meglio la Legione"

Anche "In caso di cura" è molto interessante:

"Bambino perchè tiri i sassi sui cappelli
dei preti a passeggio
dei preti a noleggio
dei preti a passeggio con... (Continues)
B.B. 2016/1/5 - 17:39
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Sonne statt Reagan

Sonne statt Reagan
Chanson allemande – Sonne statt Reagan – Joseph Beuys – 1982

Paroles d’ Alain Thomé et Manfred Boecker
Musique de Klaus Heuser, musicien et producteur, une des figures saillantes du rock allemand, membre pendant presque 20 ans du groupe BAP, un des plus importants en Allemagne



Une chanson pop vraiment particulière, interprétée par un des plus grands artistes allemands du XXème, Joseph Beuys. Sur lui, sur son art fondu avec la vie et la nature, sur mouvement néo-dadaiste Fluxus dont il fit partie, sur ses installations et ses performances innovatrices et provocatrices, sur son anarchisme et son soutien inconditionnel aux luttes politiques radicales dans les années 60 et 70 ainsi qu’au mouvement écologiste, je renvoie au podcast du bel épisode dédié il y a quelques jours par Nicolas Ballario, conducteur du programme ContempoRAI sur Radio1.

Amusante chanson contre un des pires bellicistes... (Continues)
SOLEIL SANS REAGAN
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/1/5 - 16:17
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Malicorne: L'écolier assassin

Malicorne: L'écolier assassin
di / by Tapio Mattlar, recuperata tramite Internet Archive Wayback Machine
(säv. & san. trad., suom. Tapio Mattlar)
Album / Albumi: Levoton hauta, 2002
KOULULAISMURHAAJA
(Continues)
Contributed by Wayback RV 2016/1/5 - 13:46
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Galvadeg en tri kant mil soudard

Galvadeg en tri kant mil soudard
Da notare una cosa curiosa in questa ennesima canzone bretone di coscrizione. Uno dei paesi dei coscritti si chiama in bretone "Bregel" ("Vregel" è la forma mutata), ma in francese è reso come "Brezel". Che in bretone significa, per l'appunto, "guerra". Come dire: nomen omen... Il testo della canzone è in ortografia non-standard.
Riccardo Venturi 2016/1/5 - 03:40
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Do Re Mi

Do Re Mi
(ottima) versione degli Stormy Six. Il testo pare avere qualche leggera differenza dall'originale, ma purtroppo la mia comprensione dell'american english degli anni '30 non è sufficiente a fornirne un'accurata trascrizione.

leoskini 2016/1/4 - 19:51
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Monte Canino

Anonymous
Monte Canino
Chanson italienne – Monte Canino – anonyme – Massimo Bubola – 2005

Le « long train » qui donne le titre au dernier album de Massimo Bubola semblerait renvoyer à un des « tòpos » habituels du folk et du blues américains ; il s’agit au contraire d’un titre tout italien, tiré de chant des Alpins.
"Quel lungo treno" est un album consacré à la Première Guerre Mondiale, pour le nonantième de l’entrée en guerre de l’Italie, un album concept, comme on disait dans les années ’70. Bubola reprend des chants de la tradition populaire vénitienne : certains célèbres(Era una notte che pioveva e Monte Canino) e d’autres moins connus : Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, réarrangés à la manière country ou même, tex-mex.

Les chansons de l’album :
Jack O’Leary - Era una notte che pioveva - Se questo amore è un treno - Nostra Signora Fortuna - Puoi uccidermi - Il Disertore... (Continues)
MONTE CANINO
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/1/4 - 19:04
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Un blasfemo [Dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato]

Un blasfemo [Dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato]
dall'intervista di Fernanda Pivano a Fabrizio riportata nel libretto dell'LP:

P. E' chiaro che le poesie le hai tutte rifatte. Per esempio, nella poesia del blasfemo, tu hai aggiunto un'idea che non era in Masters, quella della "mela proibita", cioè della possibilità di conoscenza, non più detenuta da Dio ma detenuta dal potere poliziesco del sistema.

F. Non mi bastava il fatto traumatico che il blasfemo venisse ammazzato a botte: volevo anche dire che forse è stato il blasfemo a sbagliare, perché nel tentativo di contestare un determinato sistema, un determinato modo di vivere, forse doveva indirizzare il suo tipo di ribellione verso qualcosa di più consistente che non un'immagine così metafisica.

P. Mi diceva Bentivoglio che se la "mela proibita" non è in mano a un Dio ma al potere poliziesco, è il potere poliziesco che ci costringe a sognare in un giardino incantato. Cioè, il giardino... (Continues)
CCG Staff 2016/1/4 - 13:36
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Das Lied von der Moldau

Das Lied von der Moldau
Dell'LP "Supply & Demand: Songs by Brecht / Weill & Eisler" di Dagmar Krause, esiste sia una versione cantata in tedesco sia una ("Angebot & Nachfrage : Lieder Von Brecht / Weill & Eisler") cantata in inglese. Il cd le comprende entrambe. E la versione inglese che canta Dagmar Krause di Das Lied von der Moldau è appunto questa The Song of the Moldau tradotta da Susan Davies.
THE SONG OF THE MOLDAU
(Continues)
Contributed by alessandro achilli 2016/1/4 - 13:31
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Sons and Daughters

Sons and Daughters
"Costruire muri in/con alluminio" significa "costruire muri servendosi di alluminio". "Costruire muri d'alluminio" significa "muri d'alluminio già preparati". Ammetto che la distinzione può apparire sottile, ma non lo è tanto in inglese come è possibile vedere dal testo. Anch'io a nome del sito ti ringrazio per le traduzioni, e inserisco senz'altro le integrazioni. Saluti!
Riccardo Venturi 2016/1/4 - 09:30
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
Buongiorno a me servirebbe lo spartito canto piano.dove posso trovarlo?
simonetta 2016/1/4 - 07:54
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I Don't Want To Be A Soldier

Anonymous
Scopro su Music Hall Lyrics che le tante versioni, più o meno complete, di questa canzone sono tutte parodie, più o meno spinte, della recruiting song australiana “I'll Make A Man Of You” di Arthur Wimperis ed Herman Finck, portata al successo all’inizio della guerra (1914) da diverse cantanti “leggere”, come Gwendoline Brogden, Clara Beck e Minnie Love.
I Don't Want To Be A Soldier
L’imprecazione “cor blimey” che conclude ogni strofa è in cockney, dialetto della classe proletaria londinese, e sta per “May God blind me!”, che sarebbe come il nostro “Che Dio mi fulmini!” o il romanesco “Potessero cecamme!”

A dire il vero anche la canzone originale, essendo incentrata sul bordello - elemento immancabile specie in tempo di guerra - meriterebbe l’inserimento come CCG, tanto più che fa parte della colonna sonora di “Oh, What a Lovely War!”, lo spettacolo musicale antimilitarista creato da Joan Littlewood ed il suo Theatre Workshop nel 1963, di cui molti brani sono già accolti sulle CCG/AWS.
I DON’T WANT TO BE A SOLDIER
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/4 - 05:03
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Nasza Europa

Nasza Europa
L'Europa è malata, scopata da quella vecchia vacca di Merkel, che succhia i coglioni all'America putrefatta...
Ecco la situazione in quel "cossidetto" 2016 l'anno nuovo.
Ciuzzzz...
k 2016/1/4 - 04:30




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