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Le soleil est noir
![Le soleil est noir](img/upl/amokokadiz.jpg)
[1978]
Testo e musica: Corbineau/Jossic/Chocun
Paroles et musique: Corbineau/Jossic/Chocun
Album: Urba
Del disastro ecologico dell'Amoco Cadiz, avvenuto il 16 marzo 1978 davanti al porticciolo bretone di Portsall si è parlato abbondantemente nell'introduzione a Kalonkadour. Ancora precedente a quella canzone, e anzi esattamente nello stesso anno del disastro, è quest'altrettanto famosa canzone dei Tri Yann, Le soleil est noir, tratta dall'album Urba. Una canzone dal tono cupissimo, scritta nell'immediatezza della marea nera che distrusse l'intero ecosistema bretone con conseguenze patite per anni e anni. Ne voglio ricordare anche qui qualche fatto e qualche cifra, che rischia di essere ancor più cupa di questo brano pur tetro e solenne.
L'Amoco Cadiz, superpetroliera di 250.000 tonnellate, transitava a meno di un miglio di distanza da Portsall, in un braccio di mare noto per la sua pericolosità.... (Continues)
Testo e musica: Corbineau/Jossic/Chocun
Paroles et musique: Corbineau/Jossic/Chocun
Album: Urba
Del disastro ecologico dell'Amoco Cadiz, avvenuto il 16 marzo 1978 davanti al porticciolo bretone di Portsall si è parlato abbondantemente nell'introduzione a Kalonkadour. Ancora precedente a quella canzone, e anzi esattamente nello stesso anno del disastro, è quest'altrettanto famosa canzone dei Tri Yann, Le soleil est noir, tratta dall'album Urba. Una canzone dal tono cupissimo, scritta nell'immediatezza della marea nera che distrusse l'intero ecosistema bretone con conseguenze patite per anni e anni. Ne voglio ricordare anche qui qualche fatto e qualche cifra, che rischia di essere ancor più cupa di questo brano pur tetro e solenne.
L'Amoco Cadiz, superpetroliera di 250.000 tonnellate, transitava a meno di un miglio di distanza da Portsall, in un braccio di mare noto per la sua pericolosità.... (Continues)
Bel oiseau blanc du bout du monde,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/1/10 - 19:02
Song Itineraries:
War on Earth
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Lettre au président
![Lettre au président](img/upl/8a53432e71d134dd64d0764b9e581e78.500x500x1.jpg)
Album: Le Fond et la Forme (1997)
Una lettera all'allora presidente della Repubblica Francese, Jacques Chirac.
Una lettera all'allora presidente della Repubblica Francese, Jacques Chirac.
"Danger, situation critique"
(Continues)
(Continues)
2016/1/10 - 18:21
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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11'30 contre les lois racistes
![11'30 contre les lois racistes](img/upl/e43433ab844e120bfeb60893824c50c6.jpeg)
(1997)
Brano collettivo di vari rapper francesi, tra cui Akhenaton, Menelil, Radicalkicker, Kabal, J-f Richet, Djoloff, Rootsneg, Aze, Sleo, Soldatsfadas, Spirit, Yazid, Arco, Mystik, Stomy Bugsy, Freeman (IAM), Passi, White, Rockin' Squat (Assassin), & Fabe.
Reazione del mondo del rap francese alle leggi Debré, che inasprivano le leggi Pasqua contro l'immigrazione. Note in parte tratte da genius
Brano collettivo di vari rapper francesi, tra cui Akhenaton, Menelil, Radicalkicker, Kabal, J-f Richet, Djoloff, Rootsneg, Aze, Sleo, Soldatsfadas, Spirit, Yazid, Arco, Mystik, Stomy Bugsy, Freeman (IAM), Passi, White, Rockin' Squat (Assassin), & Fabe.
Reazione del mondo del rap francese alle leggi Debré, che inasprivano le leggi Pasqua contro l'immigrazione. Note in parte tratte da genius
[Intro]
(Continues)
(Continues)
2016/1/10 - 17:49
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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We Would Use Our Antlers to Destroy the Houses of Parliament
![We Would Use Our Antlers to Destroy the Houses of Parliament](img/upl/a1652898699_16.jpg)
2013
Creepy crawlies and other living things
Dovremmo usare i nostri palchi per far cadere il governo,
Dovremmo usare i nostri palchi per distruggere le Camere del Parlamento,
Dovremmo usare i nostri palchi per reclamare il potere per tutti noi.
Dovremmo usare i nostri palchi per saccheggiare la ricchezza,
Dovremmo usare i nostri palchi per ridistribuirla,
Dovremmo usare i nostri palchi per porre fine alla polarizzazione della ricchezza.
Dovremmo usare i nostri palchi per distruggere le compagnie petrolifere,
Dovremmo usare i nostri palchi per difenderci contro la deforestazione,
Dovremmo usare i nostri palchi per proteggere il nostro mondo dal collasso climatico.
Dovremmo usare i nostri palchi per distruggere il sessismo e il bigottismo,
Dovremmo usare i nostri palchi per far cadere ogni singola gerarchia
Dovremmo usare i nostri palchi per terminare il pregiudizio e la sottomissione ...
Creepy crawlies and other living things
Dovremmo usare i nostri palchi per far cadere il governo,
Dovremmo usare i nostri palchi per distruggere le Camere del Parlamento,
Dovremmo usare i nostri palchi per reclamare il potere per tutti noi.
Dovremmo usare i nostri palchi per saccheggiare la ricchezza,
Dovremmo usare i nostri palchi per ridistribuirla,
Dovremmo usare i nostri palchi per porre fine alla polarizzazione della ricchezza.
Dovremmo usare i nostri palchi per distruggere le compagnie petrolifere,
Dovremmo usare i nostri palchi per difenderci contro la deforestazione,
Dovremmo usare i nostri palchi per proteggere il nostro mondo dal collasso climatico.
Dovremmo usare i nostri palchi per distruggere il sessismo e il bigottismo,
Dovremmo usare i nostri palchi per far cadere ogni singola gerarchia
Dovremmo usare i nostri palchi per terminare il pregiudizio e la sottomissione ...
I like to drink from mossy fountains right after the rain,
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/10 - 16:08
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Frontières
![Frontières](img/upl/4df78eb6bb375.jpg)
Album: "La Gale" (2012)
Du phosphore blanc pour mes peines
(Continues)
(Continues)
2016/1/10 - 14:38
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Mamma son partigiano
Anonymous
![Mamma son partigiano](img/upl/giuseppina_rettori_-_dicomano.jpg)
Canto partigiano riferito da Giuseppina Rettori (classe 1925) di Dicomano, provincia di Firenze, nel corso delle registrazioni effettuate in casa sua tra il 2003 ed il 2007 dal ricercatore Marco Magistrali del Centro di Ricerca e Documentazione dell’Associazione Culturale La Leggera di Rufina, Firenze
La brigata partigiana Lanciotto Ballerini, dal nome di un martire partigiano [1911-3 gennaio 1944], fu fondata poco prima della Battaglia di Cetica avvenuta sul Pratomagno il 28 giugno 1944 a cui parteciparono i partigiani di Dicomano.
Mio fratello [Valerio Rettori, ndr] era sotto gli ordini della Lanciotto, perché questi ragazzi eran sotto la Lanciotto
La brigata partigiana Lanciotto Ballerini, dal nome di un martire partigiano [1911-3 gennaio 1944], fu fondata poco prima della Battaglia di Cetica avvenuta sul Pratomagno il 28 giugno 1944 a cui parteciparono i partigiani di Dicomano.
Mio fratello [Valerio Rettori, ndr] era sotto gli ordini della Lanciotto, perché questi ragazzi eran sotto la Lanciotto
Mamma son partigiano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/10 - 13:33
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
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Se tu sapessi mamma
Anonymous
![Se tu sapessi mamma](img/upl/giuseppina_rettori_-_dicomano.jpg)
Canto partigiano riferito da Giuseppina Rettori (classe 1925) di Dicomano, provincia di Firenze, nel corso delle registrazioni effettuate in casa sua tra il 2003 ed il 2007 dal ricercatore Marco Magistrali del Centro di Ricerca e Documentazione dell’Associazione Culturale La Leggera di Rufina, Firenze
Giuseppina dopo il bombardamento del 27 Maggio del 1944 sfollò con tutta la famiglia nella località denominata Monte vicino a Santa Lucia dove vi rimase fino a ottobre. Nella casa in cui erano ospitati passavano spesso i partigiani tra cui alcuni erano di Dicomano e intimi di Giuseppina, ad esempio il fratello Valerio, il nipote Elio Vaggioli e l’amico Lazio Cosseri. Spesso cantavano, così tra i canti canti narrativi e da osteria che già conosceva Giuseppina ha appreso i due seguenti. “Cirillo” era il soprannome del partigiano Artemio Genivi [della Divisione "Potente" - Brigata "Lanciotto",... (Continues)
Giuseppina dopo il bombardamento del 27 Maggio del 1944 sfollò con tutta la famiglia nella località denominata Monte vicino a Santa Lucia dove vi rimase fino a ottobre. Nella casa in cui erano ospitati passavano spesso i partigiani tra cui alcuni erano di Dicomano e intimi di Giuseppina, ad esempio il fratello Valerio, il nipote Elio Vaggioli e l’amico Lazio Cosseri. Spesso cantavano, così tra i canti canti narrativi e da osteria che già conosceva Giuseppina ha appreso i due seguenti. “Cirillo” era il soprannome del partigiano Artemio Genivi [della Divisione "Potente" - Brigata "Lanciotto",... (Continues)
Se tu sapessi mamma
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/10 - 13:21
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
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Il lunedì di guardia
Anonymous
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Canto di naia riferito da Giuseppina Rettori (classe 1925) di Dicomano, provincia di Firenze, nel corso delle registrazioni effettuate in casa sua tra il 2003 ed il 2007 dal ricercatore Marco Magistrali del Centro di Ricerca e Documentazione dell’Associazione Culturale La Leggera di Rufina, Firenze
Il lunedì di guardia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/10 - 10:08
Song Itineraries:
Deserters, From World Jails
Questi ladri di preti e fattori
Anonymous
![Questi ladri di preti e fattori](img/upl/giuseppina_rettori_-_dicomano.jpg)
Quartina risalente alla seconda guerra mondiale, così come riferita da Giuseppina Rettori (classe 1925) di Dicomano, provincia di Firenze, nel corso delle registrazioni effettuate in casa sua tra il 2003 ed il 2007 dal ricercatore Marco Magistrali del Centro di Ricerca e Documentazione dell’Associazione Culturale La Leggera di Rufina, Firenze
“E i mi’ babbo mi diceva a me, zitta! delle volte la cantao, zitta!”
(Giuseppina Rettori)
“E i mi’ babbo mi diceva a me, zitta! delle volte la cantao, zitta!”
(Giuseppina Rettori)
E questi ladri di preti e fattori
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/10 - 10:02
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
Canto degl’inquilini
![Canto degl’inquilini](img/upl/Galli2BAngelo2B.png)
Canto degl’inquilini, dedicato agli sfruttati
(da cantarsi sulla musica dell’Inno a Garibaldi).
ANGELO GALLI - 1906
tratto del
GRIDO DELLA FOLLA, dal N. 26. Anno IV. MILANO, 29 GIUGNO 1906.
(da cantarsi sulla musica dell’Inno a Garibaldi).
ANGELO GALLI - 1906
tratto del
GRIDO DELLA FOLLA, dal N. 26. Anno IV. MILANO, 29 GIUGNO 1906.
Si schiudon le porte, si levano armati
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/1/9 - 22:09
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Senza macchine che vadano a fuoco
![Senza macchine che vadano a fuoco](img/upl/diaz-streaming-trailer-elio-germano.jpg)
[2014]
La traccia che apre l’album “L’Italia peggiore”
“Siamo noi l'Italia peggiore, la feccia della società e il disonore delle nostre famiglie? Siamo noi la prova tangibile di un mondo in declino e di una comunità allo sbando? Siamo noi l'esempio calzante a cui contrapporre ciò che è bello, bravo e giusto? Siamo noi i cattivi in questa sceneggiatura banale e scritta male? Se aiuta a sentirsi meglio, volentieri.”
(Lo Stato Sociale)
Il disco uscì il 2 giugno 2014, feste della repubblica. Tutti i proventi delle prime due settimane andarono ad Emergency.
La traccia che apre l’album “L’Italia peggiore”
“Siamo noi l'Italia peggiore, la feccia della società e il disonore delle nostre famiglie? Siamo noi la prova tangibile di un mondo in declino e di una comunità allo sbando? Siamo noi l'esempio calzante a cui contrapporre ciò che è bello, bravo e giusto? Siamo noi i cattivi in questa sceneggiatura banale e scritta male? Se aiuta a sentirsi meglio, volentieri.”
(Lo Stato Sociale)
Il disco uscì il 2 giugno 2014, feste della repubblica. Tutti i proventi delle prime due settimane andarono ad Emergency.
Amore mio, strappami i pidocchi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/9 - 21:37
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
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Vien la primavera
Anonymous
![Vien la primavera](img/upl/copertina_quandonevai_grande.jpg)
Canzone della tradizione popolare toscana (anarchica?) riconducibile ai canti del Maggio.
Su Il Deposito si afferma che il canto fu raccolto da Caterina Bueno nel fiorentino.
Ne trovo il testo anche sul sito dell’ Archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana, e infatti il brano fa parte del repertorio di Morbello Vergari e del Coro degli Etruschi da lui fondato nei primi anni 70.
Nell’album del Coro degli Etruschi intitolato “Quando ne vai in Maremma”, realizzato recentemente, nel quarantennale dalla fondazione.
Su Il Deposito si afferma che il canto fu raccolto da Caterina Bueno nel fiorentino.
Ne trovo il testo anche sul sito dell’ Archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana, e infatti il brano fa parte del repertorio di Morbello Vergari e del Coro degli Etruschi da lui fondato nei primi anni 70.
Nell’album del Coro degli Etruschi intitolato “Quando ne vai in Maremma”, realizzato recentemente, nel quarantennale dalla fondazione.
Vien la primavera, fioriscono bei fiori
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/9 - 20:57
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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A canzona di u trenu (o U trenu di Bastia)
![A canzona di u trenu (<em>o</em> U trenu di Bastia)](img/upl/i1062_1063.jpg)
[1880-90 ca]
Autrice di questo canto di maledizione fu tale Maria Felice Marchetti, non vedente, albergatrice in quel di Acqua Nera, nei pressi del comune corso di Cervioni.
Nel repertorio di Jean Tavera, Antoine Ciosi, César Vezzani, Fior di Machja, A Cirnea, Tino Rossi, Charles Rocchi e molti altri.
Testo trovato sul sito dell’ ADECEC, Association pour le Développement des Etudes Archéologiques, Historiques, linguistiques et Naturalistes du Centre-Est de la Corse.
Una canzone che - se si vuole - si colloca a metà strada tra il luddismo inglese d’inizio 800 e l’odierna rivolta contro la TAV in Val di Susa...
Quando, intorno al 1880, il governo francese fece iniziare il completamento della tratta ferroviaria sul versante orientale della Corsica - quella che unì Bastia prima a Ghisonaccia e quindi a Porto Vecchio, giù verso Bonifacio - i binari furono piantati a poca distanza dall’albergo... (Continues)
Autrice di questo canto di maledizione fu tale Maria Felice Marchetti, non vedente, albergatrice in quel di Acqua Nera, nei pressi del comune corso di Cervioni.
Nel repertorio di Jean Tavera, Antoine Ciosi, César Vezzani, Fior di Machja, A Cirnea, Tino Rossi, Charles Rocchi e molti altri.
Testo trovato sul sito dell’ ADECEC, Association pour le Développement des Etudes Archéologiques, Historiques, linguistiques et Naturalistes du Centre-Est de la Corse.
Una canzone che - se si vuole - si colloca a metà strada tra il luddismo inglese d’inizio 800 e l’odierna rivolta contro la TAV in Val di Susa...
Quando, intorno al 1880, il governo francese fece iniziare il completamento della tratta ferroviaria sul versante orientale della Corsica - quella che unì Bastia prima a Ghisonaccia e quindi a Porto Vecchio, giù verso Bonifacio - i binari furono piantati a poca distanza dall’albergo... (Continues)
U trenu chì và in Bastia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/9 - 16:16
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery, Trains
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Que nos dejen vivir en paz
![Que nos dejen vivir en paz](img/art/t1634989.jpg)
2007
Nomada
Nomada
Que se vayan los huracanes
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/9 - 16:13
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Ciutat Morta
![Ciutat Morta](img/upl/pat.jpg)
Dedicata a Patricia Heras e alle vittime del caso 4-F.
Dedicada a Patricia Heras i a les víctimes del cas 4-F
Dedicada a Patricia Heras y a las víctimas del caso 4-F.
Italiano
Català
Abbiamo finalmente trovato una canzone (si tratta in realtà di un pezzo strumentale) dedicata al caso 4-F, un caso paradigmatico di repressione poliziesca, montatura giudiziaria e corruzione politica accaduto a Barcellona negli ultimi anni.
Per saperne di più vi consigliamo di guardare il documentario autoprodotto, estremamente ben fatto, Ciutat Morta (El cas 4-F). Il film è disponibile su YouTube in versione originale (catalano e castigliano) non censurata e sottotitolata in inglese. Un cumulo di scandali e di violazioni dei più elementari diritti degli imputati che si conclude tragicamente con il suicidio di una ragazza, Patricia Heras, accusata di un fatto che non aveva commesso. Il documentario –... (Continues)
Dedicada a Patricia Heras i a les víctimes del cas 4-F
Dedicada a Patricia Heras y a las víctimas del caso 4-F.
Italiano
Català
Abbiamo finalmente trovato una canzone (si tratta in realtà di un pezzo strumentale) dedicata al caso 4-F, un caso paradigmatico di repressione poliziesca, montatura giudiziaria e corruzione politica accaduto a Barcellona negli ultimi anni.
Per saperne di più vi consigliamo di guardare il documentario autoprodotto, estremamente ben fatto, Ciutat Morta (El cas 4-F). Il film è disponibile su YouTube in versione originale (catalano e castigliano) non censurata e sottotitolata in inglese. Un cumulo di scandali e di violazioni dei più elementari diritti degli imputati che si conclude tragicamente con il suicidio di una ragazza, Patricia Heras, accusata di un fatto che non aveva commesso. Il documentario –... (Continues)
(strum. / instrum.)
Contributed by dq82 & Lorenzo Masetti 2016/1/9 - 00:03
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Petrodollars
![Petrodollars](img/upl/La-Gale-3_C2A9_Delphine_Schnydrig.jpg)
dall'album " Salem City Rockers " (2015)
feat. Paloma Pradal
Un bel brano di questa rapper svizzera di origine libanese che ho scoperto stamattina su "Couleur 3". Testo tratto da genius.
La Gale est d'origine libanaise, un pays pétrolifère… mais le pétrole qui coule dans ses veines ne lui sert qu'à écrire des raps incendiaires, et à s'enflammer contre les fléaux qui touchent les siens (guerre au Proche-Orient, racisme subi en Europe…)
La Gale è d'origine libanese, un paese petrolifero... ma il petrolio che le scorre nelle vene le serve solo a scrivere dei pezzi rap incendiari e a infiammarsi contro i flagelli che si abbattono sulla sua gente (guerra nel vicino oriente, razzismo subito in Europa).
feat. Paloma Pradal
Un bel brano di questa rapper svizzera di origine libanese che ho scoperto stamattina su "Couleur 3". Testo tratto da genius.
La Gale est d'origine libanaise, un pays pétrolifère… mais le pétrole qui coule dans ses veines ne lui sert qu'à écrire des raps incendiaires, et à s'enflammer contre les fléaux qui touchent les siens (guerre au Proche-Orient, racisme subi en Europe…)
La Gale è d'origine libanese, un paese petrolifero... ma il petrolio che le scorre nelle vene le serve solo a scrivere dei pezzi rap incendiari e a infiammarsi contro i flagelli che si abbattono sulla sua gente (guerra nel vicino oriente, razzismo subito in Europa).
J'ai des as dans l'viseur qui me portent la poisse
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2016/1/8 - 23:21
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Sora padrona, bongiorno a lei
![Sora padrona, bongiorno a lei](img/upl/060_Fiat-Balilla_b.jpg)
[secondo dopoguerra]
Stornelli di autore anonimo che Caterina Bueno registrò nel 1965 nel corso delle sue ricerche sui canti popolari toscani. Questa in particolare la raccolse nel grossetano dalle voci di abitanti dei luoghi e di minatori provenienti dall’Amiata.
Le sue registrazioni furono poi pubblicate nel 1980 dalla Fondazione Lavoratori Officine Galileo (FLOG) di Firenze nel disco “Toscana 1” (Siena - Grosseto), FonitCetra, in collaborazione con la Regione Toscana.
Caterina Bueno stessa interpretò la canzone nello spettacolo “Canzoni paradossali e Storie popolari toscane di dolente attualità” realizzato nel 1998.
Il testo che riporto è quello trovato sull’ Archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana
“Questa canzone rappresentativa delle lotte sindacali per i patti agrari sostenute nel '900 venne raccolta nel 1976 dalla voce di Domenico Baffetti di Castell'Azzara... (Continues)
Stornelli di autore anonimo che Caterina Bueno registrò nel 1965 nel corso delle sue ricerche sui canti popolari toscani. Questa in particolare la raccolse nel grossetano dalle voci di abitanti dei luoghi e di minatori provenienti dall’Amiata.
Le sue registrazioni furono poi pubblicate nel 1980 dalla Fondazione Lavoratori Officine Galileo (FLOG) di Firenze nel disco “Toscana 1” (Siena - Grosseto), FonitCetra, in collaborazione con la Regione Toscana.
Caterina Bueno stessa interpretò la canzone nello spettacolo “Canzoni paradossali e Storie popolari toscane di dolente attualità” realizzato nel 1998.
Il testo che riporto è quello trovato sull’ Archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana
“Questa canzone rappresentativa delle lotte sindacali per i patti agrari sostenute nel '900 venne raccolta nel 1976 dalla voce di Domenico Baffetti di Castell'Azzara... (Continues)
Sora padrona, bongiorno a lei
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/8 - 21:57
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Il Maggio allegro
![Il Maggio allegro](img/upl/Caterina-Bueno-e-Morbello.jpg)
[1974]
Parole e musica di Morbello Vergari (1920-1989), poeta e scrittore originario della Maremma grossetana, fondatore nei primi anni 70 del Coro degli Etruschi.
Interpretata da Morbello Vergari con il Coro degli Etruschi e Caterina Bueno in uno spettacolo tenutosi il 25 novembre 1975 all’Auditorium del Centro FLOG di Firenze.
Testo trovato sul sito del Coro.
Parole e musica di Morbello Vergari (1920-1989), poeta e scrittore originario della Maremma grossetana, fondatore nei primi anni 70 del Coro degli Etruschi.
Interpretata da Morbello Vergari con il Coro degli Etruschi e Caterina Bueno in uno spettacolo tenutosi il 25 novembre 1975 all’Auditorium del Centro FLOG di Firenze.
Testo trovato sul sito del Coro.
Spuntando il nuovo sole
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/8 - 14:58
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Mamma, non mi mandà fori la sera
![Mamma, non mi mandà fori la sera](img/upl/fucecchio_raccoglitrici_di_sarello_anni_50.jpg)
Antichi stornelli delle donne raccoglitrici di erbe per le bestie e da intreccio (sala, sarello, biodo, cannuccia,…) nel Padule (arcaica variante maschile per palude) di Fucecchio, tra le province di Pistoia (dove si trova Lamporecchio) e Firenze (dov’è la villa medicea di Stabbia a Cerreto Guidi). Siccome alcune di queste erbe venivano comunemente usate per il rivestimento di fiaschi e damigiane, la “fornacina” della seconda strofa può credo riferirsi ad una fabbrica di vetri.
Nel repertorio di Caterina Bueno, per esempio in una registrazione originale a Roselle nel 1965, pubblicata anni dopo dalla FLOG di Firenze nella raccolta “Toscana 1: Grosseto – Siena” (1980). Poi anche in “Eran tre falciatori” del 1973.
Nel repertorio di Caterina Bueno, per esempio in una registrazione originale a Roselle nel 1965, pubblicata anni dopo dalla FLOG di Firenze nella raccolta “Toscana 1: Grosseto – Siena” (1980). Poi anche in “Eran tre falciatori” del 1973.
Mamma, non mi mandà fori la sera
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/8 - 14:14
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Un paese finto
![Un paese finto](img/upl/Massimo-Bubola-In-alto-i-cuori.jpg)
[2013]
Parole e musica di Massimo Bubola
Nell’album “In alto i cuori”
Parole e musica di Massimo Bubola
Nell’album “In alto i cuori”
Vivevo in un paese finto
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/8 - 11:47
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Giovanettini che andate alla guerra
Anonymous
![Giovanettini che andate alla guerra](img/upl/32204.jpg)
Un’ottava popolare toscana, forse risalente addirittura al XVI secolo, tratta dalla raccolta “Canti popolari toscani, corsi, illirici e greci” curata da Niccolò Tommaseo e pubblicata a Venezia nel 1841.
Nella traduzione tedesca dello scrittore Paul Heyse (1830-1914) fu poi rimusicata dal compositore austriaco Hugo Wolf (1860-1903) che la incluse in “Italienisches Liederbuch”, raccolta di brani composti tra il 1891 ed il 1896.
Canzone d’amore e d’apprensione per il morosino partito in guerra. La bella lo raccomanda ai compagni affinchè glielo conservino in vita e bello come quando partì…
Nella traduzione tedesca dello scrittore Paul Heyse (1830-1914) fu poi rimusicata dal compositore austriaco Hugo Wolf (1860-1903) che la incluse in “Italienisches Liederbuch”, raccolta di brani composti tra il 1891 ed il 1896.
Canzone d’amore e d’apprensione per il morosino partito in guerra. La bella lo raccomanda ai compagni affinchè glielo conservino in vita e bello come quando partì…
Giovanettini che andate alla guerra
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/8 - 11:32
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, From olden times: Songs against war, inside war, around war
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Viaggio mediterraneo
![Viaggio mediterraneo](img/upl/kabila10.jpg)
2010
Oltre Noi
Testo da Kabìla.com, si possono trovare anche le parti in arabo
"…ogni luogo ha il volto di un cammino
che si specchia in un sogno rincorso da sempre…"
Oltre Noi
Testo da Kabìla.com, si possono trovare anche le parti in arabo
"…ogni luogo ha il volto di un cammino
che si specchia in un sogno rincorso da sempre…"
(Veniamo da terre lontane)
(Continues)
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Contributed by dq82 2016/1/8 - 10:17
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Víctor Jara / Inti Illimani: Tinku
![Víctor Jara / Inti Illimani: Tinku](img/upl/tinkucocha.jpg)
Incisione originale: “El Tinku”
Víctor Jara 1970, “Canto Libre”
Inti Illimani: “Canto de pueblos andinos”, 1973
Original recording: “El Tinku”
Víctor Jara 1970, “Canto Libre”
Inti Illimani: “Canto de pueblos andinos”, 1973
Grabación original:
Víctor Jara 1970, “Canto Libre”
Inti Illimani: “Canto de pueblos andinos”, 1973
a. Che cos'è il Tinku
Il Tinku è una danza tradizionale boliviana. Nelle lingue runasimi (quechua) e aymará, la parola tinku significa “incontro”: si trattava in origine della lotta tra comunità antagoniste, risalente al periodo pre-incaico dopo il collasso dell'impero di Tiwanaku. Si tratta quindi di una danza rituale bellica: la rappresentazione dei duelli tipici di questa regione, effettuati perlopiù come segno di venerazione della dea Pachamama, la “Madre Terra” che, in cambio di doni e abbondanza del raccolto, richiedeva sacrifici di sangue. La danza del Tinku... (Continues)
Víctor Jara 1970, “Canto Libre”
Inti Illimani: “Canto de pueblos andinos”, 1973
Original recording: “El Tinku”
Víctor Jara 1970, “Canto Libre”
Inti Illimani: “Canto de pueblos andinos”, 1973
Grabación original:
Víctor Jara 1970, “Canto Libre”
Inti Illimani: “Canto de pueblos andinos”, 1973
a. Che cos'è il Tinku
Il Tinku è una danza tradizionale boliviana. Nelle lingue runasimi (quechua) e aymará, la parola tinku significa “incontro”: si trattava in origine della lotta tra comunità antagoniste, risalente al periodo pre-incaico dopo il collasso dell'impero di Tiwanaku. Si tratta quindi di una danza rituale bellica: la rappresentazione dei duelli tipici di questa regione, effettuati perlopiù come segno di venerazione della dea Pachamama, la “Madre Terra” che, in cambio di doni e abbondanza del raccolto, richiedeva sacrifici di sangue. La danza del Tinku... (Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/1/8 - 02:16
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A luta continua
![A luta continua](img/upl/0944162ff633884db42b82586452dd8b.998x1000x1.jpg)
Testo dal sito dei Rockin' Squat.
Ft: Ivor Lancellotti
Album: Confessions d'un enfant du siècle - Volume 2 (2009)
"A luta continua" è invece portoghese, uno slogan diffuso nella sinistra africana, poi diffusosi globalmente.
Ft: Ivor Lancellotti
Album: Confessions d'un enfant du siècle - Volume 2 (2009)
"A luta continua" è invece portoghese, uno slogan diffuso nella sinistra africana, poi diffusosi globalmente.
Je sais qu'ils essaient de faire tout pour qu'on parte dans le mur et qu'on aient plus de sta- bilité
(Continues)
(Continues)
Contributed by leoskini 2016/1/7 - 21:14
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Radio Bugliolo
![Radio Bugliolo](img/upl/gore_bush_florida_time_large.jpg)
[2000]
Parole e musica di Carlo Pestelli
Nell’album intitolato “Un’ora d’aria” del 2009
Testo trovato sul sito dell’autore
“Radio Bugliolo [bugliolo: recipiente usato come latrina nelle carceri, ndr] nasce da una notizia di cronaca risalente a qualche tempo fa, quando era in pieno svolgimento la campagna elettorale tra Al Gore e George Bush. Parla della pena di morte, in modo particolare della storia di un ragazzo entrato in carcere a 17 anni e ucciso a 33 dall'iniezione letale. In quel caso ricordo che si mosse un vasto movimento di opinione per scongiurare la diretta televisiva dell'esecuzione che era stata chiesta da alcuni delfini di Bush jr per lisciare il pelo all'elettorato più oltranzista.” (Carlo Pestelli)
Credo che il condannato a morte in questione fosse Shaka Sankofa, afroamericano di 36 anni, nato Gary Lee Graham, giustiziato nel 2000 per un omicidio commesso quando aveva... (Continues)
Parole e musica di Carlo Pestelli
Nell’album intitolato “Un’ora d’aria” del 2009
Testo trovato sul sito dell’autore
“Radio Bugliolo [bugliolo: recipiente usato come latrina nelle carceri, ndr] nasce da una notizia di cronaca risalente a qualche tempo fa, quando era in pieno svolgimento la campagna elettorale tra Al Gore e George Bush. Parla della pena di morte, in modo particolare della storia di un ragazzo entrato in carcere a 17 anni e ucciso a 33 dall'iniezione letale. In quel caso ricordo che si mosse un vasto movimento di opinione per scongiurare la diretta televisiva dell'esecuzione che era stata chiesta da alcuni delfini di Bush jr per lisciare il pelo all'elettorato più oltranzista.” (Carlo Pestelli)
Credo che il condannato a morte in questione fosse Shaka Sankofa, afroamericano di 36 anni, nato Gary Lee Graham, giustiziato nel 2000 per un omicidio commesso quando aveva... (Continues)
Benvenuti, e prendete posto sul divano in pelle umana
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/7 - 20:40
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power, From World Jails
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Tirallà
![Tirallà](img/upl/MI0001995983.jpg)
Canzone popolare facente parte del repertorio di Caterina Bueno, che la incise nel 1974 nell’LP intitolato “Se vi assiste la memoria”
Ripresa anche da Lucilla Galeazzi (nell'album tributo a Caterina Bueno con Riccardo Tesi e Maurizio Geri "Sopra i tetti di Firenze")
Testo trovato su Le radici con le ali
Come La monacella, un’altra storia di clausura forzata.
Ripresa anche da Lucilla Galeazzi (nell'album tributo a Caterina Bueno con Riccardo Tesi e Maurizio Geri "Sopra i tetti di Firenze")
Testo trovato su Le radici con le ali
Come La monacella, un’altra storia di clausura forzata.
E la mi’ mamma, per non darmi dote
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/7 - 11:12
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Angelina
Anonymous
![Angelina](img/upl/6994OP1695AU11671.jpg)
Testo trovato sull’Archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana
Lo trovo – privo della terza strofa – anche nel repertorio del Coro dell’A.N.A. di Milano e in una ricerca scolastica sul canto folklorico nell’alta valle dell’Aniene, Lazio.
Lo trovo – privo della terza strofa – anche nel repertorio del Coro dell’A.N.A. di Milano e in una ricerca scolastica sul canto folklorico nell’alta valle dell’Aniene, Lazio.
Io a Verona conobbi 'na ragazza
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/7 - 10:32
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
La monacella
Anonymous
![La monacella](img/upl/Scansione_1.jpeg)
Canzone popolare di impianto ottocentesco, ma che affonda le origini in epoca anche di molto precedente.
Testo trovato sull’Archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana, con il seguente commento:
“La storia della monaca per forza, costretta a vivere in convento dopo aver provato una delusione d'amore. È un canto diffuso in gran parte dell'Italia centrale e settentrionale ed è noto in molte zone della Maremma. […] Una versione assai simile a quella che segue (soprattutto nelle prime strofe) è pubblicata nel libro di Marcello Conati: Canti popolari della Val d'Enza e della Val Cedra edito a Parma nel 1976, pag.193. Fra le annotazioni di Conati si legge che ‘il nucleo tematico ha origini sette e anche seicentesche risalendo ai tempi in cui, in aree di piccoli proprietari terrieri e fittavoli, la necessità di mantenere integra la scarsa proprietà onde trasmetterla i primogeniti... (Continues)
Testo trovato sull’Archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana, con il seguente commento:
“La storia della monaca per forza, costretta a vivere in convento dopo aver provato una delusione d'amore. È un canto diffuso in gran parte dell'Italia centrale e settentrionale ed è noto in molte zone della Maremma. […] Una versione assai simile a quella che segue (soprattutto nelle prime strofe) è pubblicata nel libro di Marcello Conati: Canti popolari della Val d'Enza e della Val Cedra edito a Parma nel 1976, pag.193. Fra le annotazioni di Conati si legge che ‘il nucleo tematico ha origini sette e anche seicentesche risalendo ai tempi in cui, in aree di piccoli proprietari terrieri e fittavoli, la necessità di mantenere integra la scarsa proprietà onde trasmetterla i primogeniti... (Continues)
Era figlia d'un gran signore, la monacella
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/7 - 09:49
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Uomini o caporali
![Uomini o caporali](img/upl/400x400.jpg)
1997
Negro
2001
Belli... e pupe
"L'umanità io l'ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali.
La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali per fortuna è la minoranza.
Gli uomini sono quegli esseri costretti a lavorare tutta la vita come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza la minima soddisfazione, sempre nell'ombra grigia di un'esistenza grama.
I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Questi esseri invasati dalla loro bramosia di guadagno li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando, spesso senza avere l'autorità, l'abilità o l'intelligenza, ma con la sola bravura delle loro facce toste, della loro prepotenza, pronti a vessare il povero uomo qualunque.
Dunque, dottore, ha capito? Caporali si nasce, non si diventa: a qualunque ceto essi appartengano, di qualunque nazione essi... (Continues)
Negro
2001
Belli... e pupe
"L'umanità io l'ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali.
La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali per fortuna è la minoranza.
Gli uomini sono quegli esseri costretti a lavorare tutta la vita come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza la minima soddisfazione, sempre nell'ombra grigia di un'esistenza grama.
I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Questi esseri invasati dalla loro bramosia di guadagno li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando, spesso senza avere l'autorità, l'abilità o l'intelligenza, ma con la sola bravura delle loro facce toste, della loro prepotenza, pronti a vessare il povero uomo qualunque.
Dunque, dottore, ha capito? Caporali si nasce, non si diventa: a qualunque ceto essi appartengano, di qualunque nazione essi... (Continues)
Uomini o caporali
(Continues)
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Contributed by dq82 2016/1/6 - 21:22
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Blood
![Blood](img/upl/algiers-w.jpg)
[2012]
Esordio degli Algiers di Atlanta, Georgia
Poi nell’album eponimo d’esordio, pubblicato nel 2015.
Bellissima, potente ed inquietante. Gospel innestato su di un dub molto scuro per raccontare di tutto il sangue inutilmente versato dagli afroamericani e, più in generale, dagli oppressi. Un passato di schiavitù, di tortura e di orrori per arrivare ad un presente fatto di alienazione, assuefazione, indifferenza.
“Soma” è il nome della droga allucinogena usata dalla dittatura “World State” per il controllo delle masse nel romanzo distopico “Brave New World”, scritto nel 1931 da Aldous Huxley.
Esordio degli Algiers di Atlanta, Georgia
Poi nell’album eponimo d’esordio, pubblicato nel 2015.
Bellissima, potente ed inquietante. Gospel innestato su di un dub molto scuro per raccontare di tutto il sangue inutilmente versato dagli afroamericani e, più in generale, dagli oppressi. Un passato di schiavitù, di tortura e di orrori per arrivare ad un presente fatto di alienazione, assuefazione, indifferenza.
“Soma” è il nome della droga allucinogena usata dalla dittatura “World State” per il controllo delle masse nel romanzo distopico “Brave New World”, scritto nel 1931 da Aldous Huxley.
For all your love of soma
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/6 - 16:15
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
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Anche questi son sardi
![Anche questi son sardi](img/upl/italia_sveglia_copertina.jpg)
2012
ITALIA SVEGLIA! note per destare un paese – pt. 1
da “Canti per un'isola” 1965
testo: Bruno Rombi
musiche: Davide Giancotti
arrangiamento: Altera
"Anche questi son sardi" è una poesia dello scrittore 80enne Bruno Rombi (tradotto in più continenti ma non ancora del tutto compreso in Italia), trasformata in canzone: scritta per la sua terra nel 1965, parla adesso universalmente di identità, territorio e lavoro che non rispetta l'uomo... e dei ragazzi italiani che devono andare all'estero per trovare un futuro negato nel loro paese... Tra chitarre che raschiano le parole e l'elettronica che le costringe all'oggi.
ITALIA SVEGLIA! note per destare un paese – pt. 1
da “Canti per un'isola” 1965
testo: Bruno Rombi
musiche: Davide Giancotti
arrangiamento: Altera
"Anche questi son sardi" è una poesia dello scrittore 80enne Bruno Rombi (tradotto in più continenti ma non ancora del tutto compreso in Italia), trasformata in canzone: scritta per la sua terra nel 1965, parla adesso universalmente di identità, territorio e lavoro che non rispetta l'uomo... e dei ragazzi italiani che devono andare all'estero per trovare un futuro negato nel loro paese... Tra chitarre che raschiano le parole e l'elettronica che le costringe all'oggi.
Anche questi son sardi.
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/6 - 14:16
Le Talisman rouge et noir
![Le Talisman rouge et noir](img/upl/Corbeau2Brouge2Bnoir.png)
Le Talisman rouge et noir
Chanson française – Le Talisman rouge et noir – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 20
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXV)
Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent... (Continues)
Chanson française – Le Talisman rouge et noir – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 20
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXV)
Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent... (Continues)
Sans parler, sans pleurer
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/1/5 - 22:54
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Un posto sicuro
![Un posto sicuro](img/upl/un-posto-sicuro_1446659366.jpg)
[2015]
Musica di Enrico Pesce
Il testo che accompagna il brano strumentale è quello che lo stesso compositore ha scritto in onore della gente di Casale Monferrato e della sua lotta contro i suoi carnefici, l’amianto e i padroni dell’Eternit.
Da materiale inedito composto in preparazione della colonna sonora di “Un posto sicuro”, film diretto nel 2015 da Francesco Ghiaccio e che ha sullo sfondo la vicenda dell’Eternit di Casale.
Musica di Enrico Pesce
Il testo che accompagna il brano strumentale è quello che lo stesso compositore ha scritto in onore della gente di Casale Monferrato e della sua lotta contro i suoi carnefici, l’amianto e i padroni dell’Eternit.
Da materiale inedito composto in preparazione della colonna sonora di “Un posto sicuro”, film diretto nel 2015 da Francesco Ghiaccio e che ha sullo sfondo la vicenda dell’Eternit di Casale.
[strumentale]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/5 - 22:06
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Titus Andronicus Forever
![Titus Andronicus Forever](img/upl/20122F36932.jpg)
[2010]
Parole e musica di Patrick Stickles, leader di questa formazione punk-indie rock del New Jersey.
Nell’album intitolato “The Monitor”
In un concept album sulla guerra civile americana - “The Monitor” allude alla USS Monitor, la prima nave corazzata mai costruita negli USA - realizzato da una “concept” band che nel nome e spesso anche nell’opera si ispira a Shakespeare, ecco un’allegra tirata punk che - col suo diretto riferimento all’orgia di vendetta e di sangue raccontata dal drammaturgo inglese nella sua “The Most Lamentable Roman Tragedy of Titus Andronicus”, scritta tra il 1589 ed il 1593 - può ben essere intesa come una tirata contro tutte le guerre di ogni epoca, contro l’assurdità mortifera e suicida di quei gruppi umani che vedono intorno a loro soltanto nemici da combattere.
Parole e musica di Patrick Stickles, leader di questa formazione punk-indie rock del New Jersey.
Nell’album intitolato “The Monitor”
In un concept album sulla guerra civile americana - “The Monitor” allude alla USS Monitor, la prima nave corazzata mai costruita negli USA - realizzato da una “concept” band che nel nome e spesso anche nell’opera si ispira a Shakespeare, ecco un’allegra tirata punk che - col suo diretto riferimento all’orgia di vendetta e di sangue raccontata dal drammaturgo inglese nella sua “The Most Lamentable Roman Tragedy of Titus Andronicus”, scritta tra il 1589 ed il 1593 - può ben essere intesa come una tirata contro tutte le guerre di ogni epoca, contro l’assurdità mortifera e suicida di quei gruppi umani che vedono intorno a loro soltanto nemici da combattere.
The enemy is everywhere, the enemy is everywhere
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/5 - 21:05
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Nel deserto armeno
![Nel deserto armeno](img/upl/giuratoflavio-marco.jpg)
[1984]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nel concept album dedicato a “Marco Polo”
Testo trovato sul sito dell’autore
“Mi chiedo come suo fratello abbia fatto fortuna e lui no. Bhà, l'Italia...”
Felo, da Debaser
Flavio Giurato è sicuramente un cantautore misconosciuto. Io stesso, che pure ho contribuito alla sezione a lui dedicata su questo sito, posso dire di non conoscerlo quasi. Se poi leggo le poche recensioni a questo album esistenti in Rete mi accorgo che anche i loro autori avevano forse poco da dire, completamente spiazzati da questo poeta inclassificabile.
Non sto quindi a lanciarmi in grandi interpretazioni di questo brano. Mi viene solo da dire che è evidentemente una canzone contro la guerra, contro l’odio, contro la violenza, e che forse racconta dell’attraversamento del deserto armeno da parte di Marco Polo nel 200 come metafora del deserto italiano di quei primi anni... (Continues)
Parole e musica di Flavio Giurato
Nel concept album dedicato a “Marco Polo”
Testo trovato sul sito dell’autore
“Mi chiedo come suo fratello abbia fatto fortuna e lui no. Bhà, l'Italia...”
Felo, da Debaser
Flavio Giurato è sicuramente un cantautore misconosciuto. Io stesso, che pure ho contribuito alla sezione a lui dedicata su questo sito, posso dire di non conoscerlo quasi. Se poi leggo le poche recensioni a questo album esistenti in Rete mi accorgo che anche i loro autori avevano forse poco da dire, completamente spiazzati da questo poeta inclassificabile.
Non sto quindi a lanciarmi in grandi interpretazioni di questo brano. Mi viene solo da dire che è evidentemente una canzone contro la guerra, contro l’odio, contro la violenza, e che forse racconta dell’attraversamento del deserto armeno da parte di Marco Polo nel 200 come metafora del deserto italiano di quei primi anni... (Continues)
Dal deserto armeno e dalle sue paure
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/5 - 15:35
Song Itineraries:
The Armenian Genocide
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Morning Thoughts
![Morning Thoughts](img/upl/scottherefl.jpg)
[1981]
Parole e musica di Gil Scott-Heron
Nell'album “Reflections”
Una bellissima canzone d’amore, dedicata alla compagna Brenda Sykes e alla figlia Gia Louise, nata nel 1980, ma anche a tutti gli uomini che in ogni angolo della terra stavano lottando, soffrendo e morendo per la loro libertà.
“Mattino come principio di un nuovo giorno / con tutta la sua luminosa promessa / splende prima pallido poi brilla /sullo Zimbabwe / su El Salvador / sulla Namibia / sulla Polonia / ovunque un uomo osa protestare per un cambiamento. / Siamo nati alla mezzanotte del periodo più scuro / ma sicuramente il primo minuto di un nuovo giorno offre… nuova forza.”
(traduzione italiana da Potere alla Parola)
Parole e musica di Gil Scott-Heron
Nell'album “Reflections”
Una bellissima canzone d’amore, dedicata alla compagna Brenda Sykes e alla figlia Gia Louise, nata nel 1980, ma anche a tutti gli uomini che in ogni angolo della terra stavano lottando, soffrendo e morendo per la loro libertà.
“Mattino come principio di un nuovo giorno / con tutta la sua luminosa promessa / splende prima pallido poi brilla /sullo Zimbabwe / su El Salvador / sulla Namibia / sulla Polonia / ovunque un uomo osa protestare per un cambiamento. / Siamo nati alla mezzanotte del periodo più scuro / ma sicuramente il primo minuto di un nuovo giorno offre… nuova forza.”
(traduzione italiana da Potere alla Parola)
The sweet smell of my lady's love
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/4 - 19:10
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
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Heroes da resistencia
![Heroes da resistencia](img/upl/a1943438982_16.jpg)
2013
Cancións de Amor e Liberdade
Cancións de Amor e Liberdade
Afortunados os que temos pasado
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/4 - 15:26
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The Lads of Our Village
![The Lads of Our Village](img/upl/tumblr_mg7cqwYhpS1rswg65o1_400.jpg)
[1917]
Parole e musica di Max Erard, compositore ed organista marito della cantante di varietà Zona Vevey
Nella raccolta a lei dedicata dalla Windyridge Records intitolata “I Recall The Days”
Da ultimo anche in “Oh! It's A Lovely War. Songs and Sketches of the Great War, 1914-18 (Vol.4)”
Testo trovato su Music Hall Lyrics
Oh! It's A Lovely War
“Simple John” era lo scemo del villaggio prima che avesse inizio la guerra. Poi tutti i maschi sono partiti - e chissà quanti torneranno e come - e Johnny non ha potuto dare altro contributo allo sforzo bellico che quello di consolare tutte le ragazze rimaste sole... Chiamalo scemo!
Parole e musica di Max Erard, compositore ed organista marito della cantante di varietà Zona Vevey
Nella raccolta a lei dedicata dalla Windyridge Records intitolata “I Recall The Days”
Da ultimo anche in “Oh! It's A Lovely War. Songs and Sketches of the Great War, 1914-18 (Vol.4)”
Testo trovato su Music Hall Lyrics
Oh! It's A Lovely War
“Simple John” era lo scemo del villaggio prima che avesse inizio la guerra. Poi tutti i maschi sono partiti - e chissà quanti torneranno e come - e Johnny non ha potuto dare altro contributo allo sforzo bellico che quello di consolare tutte le ragazze rimaste sole... Chiamalo scemo!
This war is quite upsetting, o'er the country you'll agree
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/4 - 10:31
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, World War I (1914-1918)
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The Road to La Bassé
![The Road to La Bassé](img/upl/de443c4eee6c1d4b739c848606e9ed19.jpg)
[1934]
Monologo musicale scritto da Bernard Newman ed Harold Arpthorp
Testo trovato su Music Hall Lyrics
Lo scrittore inglese Bernard Newman combattè nelle trincee francesi durante la Grande Guerra. Nei primi anni 30, lui ed il suo amico ed ex commilitone Harold Arpthorp tornarono nei luoghi in cui avevano combattuto - in particolare a La Bassée, una cittadina del Nord-Pas-de-Calais di cui nel 1918 non era rimasta pietra su pietra - ma li trovarono molto cambiati, a poco meno di 15 anni dalla fine della guerra. Un’atmosfera bucolica e tranquilla che strideva coi ricordi di morte ancora freschi dei due reduci. Eppure era quella la vita mentre era al guerra ad essere innaturale ed assurda: ebbene sì, tanti di loro erano morti solo pewrchè i pullman potessero fare la loro corsa da Béthune a La Bassée...
Il monologo, adattato musicalmente per un racconto teatrale, fu certamente ispirato agli... (Continues)
Monologo musicale scritto da Bernard Newman ed Harold Arpthorp
Testo trovato su Music Hall Lyrics
Lo scrittore inglese Bernard Newman combattè nelle trincee francesi durante la Grande Guerra. Nei primi anni 30, lui ed il suo amico ed ex commilitone Harold Arpthorp tornarono nei luoghi in cui avevano combattuto - in particolare a La Bassée, una cittadina del Nord-Pas-de-Calais di cui nel 1918 non era rimasta pietra su pietra - ma li trovarono molto cambiati, a poco meno di 15 anni dalla fine della guerra. Un’atmosfera bucolica e tranquilla che strideva coi ricordi di morte ancora freschi dei due reduci. Eppure era quella la vita mentre era al guerra ad essere innaturale ed assurda: ebbene sì, tanti di loro erano morti solo pewrchè i pullman potessero fare la loro corsa da Béthune a La Bassée...
Il monologo, adattato musicalmente per un racconto teatrale, fu certamente ispirato agli... (Continues)
I went across to France again, and walked about the line,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/4 - 01:23
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
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Automaty
![Automaty](img/upl/Klan.jpg)
[1970]
Parole e musica di Klan
Dall'EP d'esordio "Klan"
Presente anche sull'album "Mrowisko" del 1971
Il testo da YT
http://republika.pl/pearlsofrock/image...
Parole e musica di Klan
Dall'EP d'esordio "Klan"
Presente anche sull'album "Mrowisko" del 1971
Il testo da YT
http://republika.pl/pearlsofrock/image...
Automaty liczą, liczą,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/1/4 - 00:46
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Il ritorno di Giuseppe
![Il ritorno di Giuseppe](img/upl/_dwn1451895584_900025923.jpg)
[1970]
Versi e musica di Fabrizio De André
Dall'album "La buona novella"
Lyrics and music by Fabrizio De André
Album: La buona novella
Paroles et musique de Fabrizio De André
Album: La buona novella
Il testo da faberdeandre
Album reinciso dalla Premiata Forneria Marconi nell'album "A.D. 2010 - La buona novella"
![A.D. 2010 - La buona novella" A.D. 2010 - La buona novella"](img/upl/_dwn1458136768_2036569501.jpg)
Versi e musica di Fabrizio De André
Dall'album "La buona novella"
Lyrics and music by Fabrizio De André
Album: La buona novella
Paroles et musique de Fabrizio De André
Album: La buona novella
Il testo da faberdeandre
Album reinciso dalla Premiata Forneria Marconi nell'album "A.D. 2010 - La buona novella"
![A.D. 2010 - La buona novella" A.D. 2010 - La buona novella"](img/upl/_dwn1458136768_2036569501.jpg)
Stelle già dal tramonto,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2016/1/4 - 00:05
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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The Man Who Loved Beer
![The Man Who Loved Beer](img/upl/ancient-egypt-ba-1.jpg)
(1996)
dall'album "How I Quit Smoking"
Interpretata poi da David Byrne nell'album "Grown Backwards" del 2004.
Il testo è basato su una poesia egiziana risalente al Medio Regno (1987 a.C. - 1780 a.C.) tratta dal "Dialogo tra un aspirante suicida e la sua anima" (Debate between a man tired of life and his soul)
Canzoni di protesta? Possono esprimere quello che alcune persone provano, quello che intuiscono ma non sono riuscite a formulare compiutamente, ma forse non sono il modo migliore per far cambiare idea alla gente, e neanche per incoraggiarla a impegnarsi in un esame più approfondito.
La cosa piu simile a una vera canzone di protesta fu la cover di un pezzo dei Lambchop, il cui testo era una poesia egiziana vecchia di migliaia di anni: un grido contro la violenza e l'alienazione. Non molto è cambiato da allora.
David Byrne da "Come funziona la musica", 2012
dall'album "How I Quit Smoking"
Interpretata poi da David Byrne nell'album "Grown Backwards" del 2004.
Il testo è basato su una poesia egiziana risalente al Medio Regno (1987 a.C. - 1780 a.C.) tratta dal "Dialogo tra un aspirante suicida e la sua anima" (Debate between a man tired of life and his soul)
Canzoni di protesta? Possono esprimere quello che alcune persone provano, quello che intuiscono ma non sono riuscite a formulare compiutamente, ma forse non sono il modo migliore per far cambiare idea alla gente, e neanche per incoraggiarla a impegnarsi in un esame più approfondito.
La cosa piu simile a una vera canzone di protesta fu la cover di un pezzo dei Lambchop, il cui testo era una poesia egiziana vecchia di migliaia di anni: un grido contro la violenza e l'alienazione. Non molto è cambiato da allora.
David Byrne da "Come funziona la musica", 2012
To whom can I speak today?
(Continues)
(Continues)
2016/1/3 - 23:31
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Oda do młodości
![Oda do młodości](img/upl/1024px-Viale_Adamo_Mickievicz.jpg)
[1820]
Il poema di Adam Mickiewicz (1798–1855) musicato e cantato da Fryderyk Nguyen – poeta, musicista, cantautore nonché leader del gruppo breslaviano Katedra. L'esecuzione è stata registrata al circolo "Pieśniarze" di Wrocław nel giugno del 2015. L'idea di contribuire questa canzone alle CCG è nata dopo la visione del film "Youth" (Giovinezza, appunto) di Paolo Sorrentino :)
Il testo da https://pl.wikisource.org/wiki/Oda_do_...
Nel 1818 si ha la sua primissima attività poetica: il "Tygodnik Wileński" (Settimanale di Vilnius), infatti, gli pubblicò il poema "Zima miejska" (Città invernale): questa composizione, transizione dalla temperie neoclassica a quella romantica, fa parte della prima antologie di "Poesie", raccolta di ballate e romanze pubblicata a Vilnius nel 1822. In questo volumetto, Mickiewicz inserì anche il poema storico "Grażyna" e l'opera lirico-drammatica "Dziady" (Gli... (Continues)
Il poema di Adam Mickiewicz (1798–1855) musicato e cantato da Fryderyk Nguyen – poeta, musicista, cantautore nonché leader del gruppo breslaviano Katedra. L'esecuzione è stata registrata al circolo "Pieśniarze" di Wrocław nel giugno del 2015. L'idea di contribuire questa canzone alle CCG è nata dopo la visione del film "Youth" (Giovinezza, appunto) di Paolo Sorrentino :)
Il testo da https://pl.wikisource.org/wiki/Oda_do_...
Nel 1818 si ha la sua primissima attività poetica: il "Tygodnik Wileński" (Settimanale di Vilnius), infatti, gli pubblicò il poema "Zima miejska" (Città invernale): questa composizione, transizione dalla temperie neoclassica a quella romantica, fa parte della prima antologie di "Poesie", raccolta di ballate e romanze pubblicata a Vilnius nel 1822. In questo volumetto, Mickiewicz inserì anche il poema storico "Grażyna" e l'opera lirico-drammatica "Dziady" (Gli... (Continues)
Bez serc, bez ducha — to szkieletów ludy.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/1/3 - 18:00
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war
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Sonne statt Reagan
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[1982]
Parole di Alain Thomé e Manfred Boecker
Musica di Klaus Heuser, musicista e produttore, una delle figure prominenti del rock tedesco, membro per quasi 20 anni della band BAP, una delle più importanti in Germania
Una canzoncina pop davvero particolare, interpretata da uno dei più grandi artisti del 900, il tedesco Joseph Beuys. Su di lui, sulla sua arte fusa con la vita e la natura, sul movimento neodadaista Fluxus di cui fece parte, sulle sue installazioni e performance innovative e provocatorie, sul suo anarchismo ed incondizionato sostegno alle lotte politiche radicali negli anni 60 e 70 così come al movimento ecologista, rimando al podcast della bella puntata a lui dedicata qualche giorno fa da Nicolas Ballario, conduttore del programma ContempoRAI su Radio1.
“Sonne statt Reagan”, allegra canzonetta contro uno dei peggiori guerrafondai nella storia dell’umanità, gioca sull’assonanza... (Continues)
Parole di Alain Thomé e Manfred Boecker
Musica di Klaus Heuser, musicista e produttore, una delle figure prominenti del rock tedesco, membro per quasi 20 anni della band BAP, una delle più importanti in Germania
Una canzoncina pop davvero particolare, interpretata da uno dei più grandi artisti del 900, il tedesco Joseph Beuys. Su di lui, sulla sua arte fusa con la vita e la natura, sul movimento neodadaista Fluxus di cui fece parte, sulle sue installazioni e performance innovative e provocatorie, sul suo anarchismo ed incondizionato sostegno alle lotte politiche radicali negli anni 60 e 70 così come al movimento ecologista, rimando al podcast della bella puntata a lui dedicata qualche giorno fa da Nicolas Ballario, conduttore del programma ContempoRAI su Radio1.
“Sonne statt Reagan”, allegra canzonetta contro uno dei peggiori guerrafondai nella storia dell’umanità, gioca sull’assonanza... (Continues)
Aus dem Land, das sich selbst zerstört
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/3 - 04:52
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La Avenida de los Tilos
![La Avenida de los Tilos](img/upl/rugby-la-plata-completa1.jpg)
[1976]
Parole di María de la A, pseudonimo di María Wérnicke (1930-2013), poetessa e scrittrice nativa di Buenos Aires ma che visse fino alla morte a Mar del Plata
Musica di Carlos Eduardo Rodríguez Montoya, in arte Marco Montoya, o semplicemente Marquito, compositore argentino marplatense.
In “Luciana 3”, LP di Ana Matilde Alsina, in arte Luciana (1942-) pubblicato nel 1976
Il Viale dei Tigli, o Diagonal Pueyrredón, fa parte di un’area verde nel centro di Mar del Plata.
Una canzone che non sarebbe stata altro che una delle tante canzoni romantiche d’amore perduto se all’epoca non ne fosse stata vietata ogni trasmissione da parte della Giunta militare, che vi leggeva delle allusioni - forse non del tutto involontarie - alla repressione, alle sparizioni forzate, alla paura, all’“autunno senza voce” che le bestie sanguinarie protagoniste del cosiddetto “Proceso de Reorganización Nacional”... (Continues)
Parole di María de la A, pseudonimo di María Wérnicke (1930-2013), poetessa e scrittrice nativa di Buenos Aires ma che visse fino alla morte a Mar del Plata
Musica di Carlos Eduardo Rodríguez Montoya, in arte Marco Montoya, o semplicemente Marquito, compositore argentino marplatense.
In “Luciana 3”, LP di Ana Matilde Alsina, in arte Luciana (1942-) pubblicato nel 1976
Il Viale dei Tigli, o Diagonal Pueyrredón, fa parte di un’area verde nel centro di Mar del Plata.
Una canzone che non sarebbe stata altro che una delle tante canzoni romantiche d’amore perduto se all’epoca non ne fosse stata vietata ogni trasmissione da parte della Giunta militare, che vi leggeva delle allusioni - forse non del tutto involontarie - alla repressione, alle sparizioni forzate, alla paura, all’“autunno senza voce” che le bestie sanguinarie protagoniste del cosiddetto “Proceso de Reorganización Nacional”... (Continues)
Ayer he caminado más que sola
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/2 - 23:31
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Sons and Daughters
![Sons and Daughters](img/upl/Decemberists_TheCraneWife.jpg)
Dall'album "The Crane Wife" (2006)
It’s another two-chord song. It was the first song I ever wrote on [the Greek folk instrument] the bouzouki. After Picaresque, I was trying to get the creative juices flowing, so I decided to buy some weird instruments and see what happened. I bought a mountain dulcimer and a bouzouki and tried to write songs. It’s really hard to write songs on a mountain dulcimer, I discovered, but bouzouki was very easy. The first two songs I wrote on it were “Sons and Daughters” and then “Crane Wife 3." You can tell because “Sons and Daughters” has two chords, the only two chords I knew at the time on bouzouki, and “Crane Wife 3” has three. Then, with the way we managed to record it and arrange it, it became this grandiose thing all built around two chords.
Colin Meloy
It’s another two-chord song. It was the first song I ever wrote on [the Greek folk instrument] the bouzouki. After Picaresque, I was trying to get the creative juices flowing, so I decided to buy some weird instruments and see what happened. I bought a mountain dulcimer and a bouzouki and tried to write songs. It’s really hard to write songs on a mountain dulcimer, I discovered, but bouzouki was very easy. The first two songs I wrote on it were “Sons and Daughters” and then “Crane Wife 3." You can tell because “Sons and Daughters” has two chords, the only two chords I knew at the time on bouzouki, and “Crane Wife 3” has three. Then, with the way we managed to record it and arrange it, it became this grandiose thing all built around two chords.
Colin Meloy
When we arrive, sons and daughters
(Continues)
(Continues)
Contributed by ZugNachPankow 2016/1/1 - 23:24
Song Itineraries:
Exiles and exilees
La Mort de Claes, le charbonnier
![La Mort de Claes, le charbonnier](img/upl/Flamme2Bde2BClaes2B2B.png)
La Mort de Claes, le charbonnier
Chanson française – La Mort de Claes, le charbonnier – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 19
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXIV)
Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails... (Continues)
Chanson française – La Mort de Claes, le charbonnier – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 19
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXIV)
Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails... (Continues)
La mère et le fils s’en vont
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/1/1 - 20:35
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Jonasz
![Jonasz](img/upl/Jonah_and_the_Whale_Folio_from_a_Jami_al-Tavarikh_Compendium_of_Chronicles.jpg)
[2013]
Testo e musica di Katedra
Dal loro EP di esordio "Nieukryte"
Trascritto all'orecchio da YT
Nel giugno del 2014 la città cade in mano ai miliziani dello Stato Islamico, che hanno provveduto nelle settimane successive ad epurare la città da tutti i cristiani (scesi dai 50.000 del 2003 ai 3.000 del 2014), costretti ad abbandonarla dopo aver perso e visto sequestrati tutti i propri beni. Tra le azioni di guerra dei miliziani jihadisti v'è stata la distruzione della moschea dedicata al profeta Giona, costruita nel secolo XIII, delle millenarie mura di Ninive, di numerosi manoscritti e documenti di grande rilevanza storica della Biblioteca, una delle più antiche dell'Iraq, alcuni dei quali presenti in un elenco di testi rari stilato dall'Unesco, e di numerose statue e reperti risalenti all'impero assiro conservati nel Museo della città. https://it.wikipedia.org/wiki/Mossul
Testo e musica di Katedra
Dal loro EP di esordio "Nieukryte"
Trascritto all'orecchio da YT
Nel giugno del 2014 la città cade in mano ai miliziani dello Stato Islamico, che hanno provveduto nelle settimane successive ad epurare la città da tutti i cristiani (scesi dai 50.000 del 2003 ai 3.000 del 2014), costretti ad abbandonarla dopo aver perso e visto sequestrati tutti i propri beni. Tra le azioni di guerra dei miliziani jihadisti v'è stata la distruzione della moschea dedicata al profeta Giona, costruita nel secolo XIII, delle millenarie mura di Ninive, di numerosi manoscritti e documenti di grande rilevanza storica della Biblioteca, una delle più antiche dell'Iraq, alcuni dei quali presenti in un elenco di testi rari stilato dall'Unesco, e di numerose statue e reperti risalenti all'impero assiro conservati nel Museo della città. https://it.wikipedia.org/wiki/Mossul
Posłano mnie do miasta
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/1/1 - 19:44
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In de schaduw van de mijn
![In de schaduw van de mijn](img/upl/bobbejaan-in-de-schaduw-van-de-mijn.jpg)
1960
Bobbejaan Schoepen scriveva canzoni in fiammingo, ma è belga. Il Belgio che nel 1956 aveva visto la tragedia di Marcinelle. E questa "nell'oscurità della miniera" parla proprio della vita nella miniera e della paura che vi si possa morire.
Bobbejaan Schoepen scriveva canzoni in fiammingo, ma è belga. Il Belgio che nel 1956 aveva visto la tragedia di Marcinelle. E questa "nell'oscurità della miniera" parla proprio della vita nella miniera e della paura che vi si possa morire.
Tot ziens, m'n beste vrienden
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/1 - 19:10
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
'Na guera
!['Na guera](img/art/t5381663.jpg)
Ho cominciato a lavorare - che avevo dodici anni
(Continues)
(Continues)
Contributed by davide 2016/1/1 - 16:18
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Stranamore (pure questo è amore)
![Stranamore (pure questo è amore)](img/thumb/c206_130x140.jpeg?1328888193)
la canzone è molto chiara, non mi è mai servito sapere chi fosse l'eroe dritto sulla nave o chi fosse Marco. le metafore erano chiare, però chi è che prende in mano il trenino di legno...perché non mi sembra che qua c'entri un marito ( o un padre?) alcolizzato
davide 2016/1/1 - 16:02
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L'infanzia di Maria
![L'infanzia di Maria](img/thumb/c51197_130x140.jpeg?1468479963)
Grazie per il "piccola", un complimento inedito per me, che lotto da una vita con un leggero (ehm...) sovrappeso. Me lo prendo volentieri come epiteto affettivo.
Un grande augurio a te e a tutti noi delle CCG per l'anno che verrà, perché possa regalarci almeno "una indimenticabile notte di pace"
Un grande augurio a te e a tutti noi delle CCG per l'anno che verrà, perché possa regalarci almeno "una indimenticabile notte di pace"
Maria Cristina 2015/12/31 - 17:47
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My God
![My God](img/upl/akwalung.jpg)
[1971]
Parole di Ian Anderson
Musica dei Jethro Tull
Nell’album “Aqualung”
Una canzone contro la violenza delle chiese, di tutte le chiese e le loro gerarchie, compresa quella anglicana, qui definita “the bloody Church of England”…
E’ sicuramente una canzone contro la guerra, non solo anticlericale, che le divisioni che le chiese attuano nel mondo col pretesto di una o dell’altra appartenenza religiosa sono spesso a fondamento di odio, di violenza e di guerre…
'My God', the first track, isn't a song against God, or against the idea of God, but it is against Gods and the hypocritical church of the Establishment; it's a criticism of the God they choose to worship. It's very dissatisfying to me that children are brought up to follow the same God as their parents. God is the abstract idea Man chooses to worship; he [He] doesn't have to be worshipped. I say he [He] only has to be acknowledged.... (Continues)
Parole di Ian Anderson
Musica dei Jethro Tull
Nell’album “Aqualung”
Una canzone contro la violenza delle chiese, di tutte le chiese e le loro gerarchie, compresa quella anglicana, qui definita “the bloody Church of England”…
E’ sicuramente una canzone contro la guerra, non solo anticlericale, che le divisioni che le chiese attuano nel mondo col pretesto di una o dell’altra appartenenza religiosa sono spesso a fondamento di odio, di violenza e di guerre…
'My God', the first track, isn't a song against God, or against the idea of God, but it is against Gods and the hypocritical church of the Establishment; it's a criticism of the God they choose to worship. It's very dissatisfying to me that children are brought up to follow the same God as their parents. God is the abstract idea Man chooses to worship; he [He] doesn't have to be worshipped. I say he [He] only has to be acknowledged.... (Continues)
People, what have you done:
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/31 - 15:21
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
We Bought It!
![We Bought It!](img/upl/153707727_amazoncom-taking-root-brother-tree-music.jpg)
Nell’album intitolato “Taking Root”
I think we bought the whole thing, hook line & sinker
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/31 - 14:13
Song Itineraries:
War against Animals, War on Earth
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Soldier in Our Town
![Soldier in Our Town](img/upl/114745399-2.jpg)
[1970]
Parole di Robert Woods Edmonson (?)
Musica degli Iron Butterfly
Nell’album intitolato “Metamorphosis”
Parole di Robert Woods Edmonson (?)
Musica degli Iron Butterfly
Nell’album intitolato “Metamorphosis”
There’s a soldier here today
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/31 - 13:36
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
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Slower Than Guns
![Slower Than Guns](img/upl/114745399-2.jpg)
[1970]
Parole di Robert Woods Edmonson (?)
Musica degli Iron Butterfly
Nell’album intitolato “Metamorphosis”
Parole di Robert Woods Edmonson (?)
Musica degli Iron Butterfly
Nell’album intitolato “Metamorphosis”
Can you feel the man made mist
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/31 - 13:24
Song Itineraries:
War on Earth
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Little Soldier Boy
![Little Soldier Boy](img/upl/6152BEk2BmZtL.jpg)
[1967]
Scritta da Keith Relf, Jim McCarty e Jimmy Page
Nell’album intitolato “Little Games”
Scritta da Keith Relf, Jim McCarty e Jimmy Page
Nell’album intitolato “Little Games”
Little wooden soldier boy,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/31 - 10:17
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Ever Since the World Began
![Ever Since the World Began](img/upl/51H9wp05oTL.jpg)
[1966]
Scritta da Chris Dreja, Jim McCarty, Jeff Beck, Keith Relf e Paul Samwell-Smith
La traccia che chiude l’album “Yardbirds”, altrimenti noto come “Roger The Engineer” (dalla copertina, un disegno del batterista Jim McCarty che ritrae l’ingegnere del suono Roger Cameron)
“Throughout the years there have been wars / Power and richness have been the cause.”
Chiaro e semplice.
Scritta da Chris Dreja, Jim McCarty, Jeff Beck, Keith Relf e Paul Samwell-Smith
La traccia che chiude l’album “Yardbirds”, altrimenti noto come “Roger The Engineer” (dalla copertina, un disegno del batterista Jim McCarty che ritrae l’ingegnere del suono Roger Cameron)
“Throughout the years there have been wars / Power and richness have been the cause.”
Chiaro e semplice.
Ever since the world began,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/31 - 09:55
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Colpa della fame
![Colpa della fame](img/thumb/a13596_130x140.jpeg)
Grazie a voi per aver pubblicato qui il mio brano. Saluti
Vladimiro 2015/12/31 - 01:01
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La banda del sogno interrotto
![La banda del sogno interrotto](img/thumb/c6624_130x140.jpeg?1328385040)
THE GANG OF THE BROKEN DREAM
(Continues)
(Continues)
Contributed by ZugNachPankow 2015/12/31 - 00:54
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L'état assassine est une chanson qui traite des dérapages et des bavures de l'Etat représenté par la police. Assassin assimile la police et l'état à un gang de voyous qui agiraient en toute impunité.
La chanson est très fortement inspirée du film La Haine (Matthieu Kassovitz, 1995). Le troisième couplet notamment rappelle le dilemmen de Vinz dans la Haine : est-ce qu'équilibrer la balance en tuant un policier est vraiment utile ?
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