Anche se personalemte ritengo la versione dei Clannad la migliore che sia mai stata registrata, sono particolarmente contento della scelta di questa perchè Eithne Ní Uallacháin era una cantante di rara grazia. L'ho conosciuta a Verona il 10 luglio del 1996, era estasiata dalla bellezza di Cortile Mercato Vecchio e lo volle sottolineatre all'inizio del concerto dei "Lá Lugh", il gruppo creato assieme a suo marito, il violinista Gerry O'Connor. Se n'era già andata meno di tre anni dopo ma il suo canto in "Brighid's Kiss" mi emoziona ancora oggi come allora.
Grazie per questa traduzione,ascoltavo aqualung 30 anni fa,quando mori mio marito,e non sapevo l inglese,mi sembrava un pezzo che doveva accompagnarlo,perche un po ignorante,mi ero lasciata andare al sentimento della musica,e non alle parole..
Son auteur relate le fait que la France voudrait « actualiser » la Déclaration Universelle des Droits de l'Homme de 1948. Fort bien.
Mais une telle actualisation ne rencontrerait pas la critique fondamentale que nous avancions en présentant une déclaration qui vaudrait pour toutes les espèces et pas seulement, l'espèce humaine.
L'anthropocentrisme est un véritable danger (le plus grand sans doute) pour la vie organique sur cette Terre, qui nous est commune maison (Oikos, en grec).
Nous suggérons donc à ceux qui veulent – à juste titre – actualiser la Déclaration de 1948 (etc) de reprendre purement et simplement notre Déclaration universelle des droits de l'âne ou d'en reprendre la substance.
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Marco Valdo M.I. 2015/9/3 - 16:03
DÉCLARATION UNIVERSELLE EN RÉNOVATION
Voici sans doute un texte de base de cette Déclaration Universelle en rénovation :
Vers une déclaration universelle du bien commun de l’humanité .
Comme on le voit, dans son titre déjà, cette « Déclaration universelle du bien commun de l'humanité » pèche par son anthropocentrisme et aggrave-même la chose par son nombrilisme en concluant de façon hallucinante par :
« la Nature et son élément conscient, le genre humain. »
En plus, on notera au passage son angélisme quand elle propose tout ingénument d' « Interdire la guerre » (article 12), sans bien évidemment en mettre en cause les fondements et en restreignant la « Guerre » à son sens « militaire ». Autant jeter un caillou dans l'océan. Il suffit de parcourir le site des Chansons contre la Guerre et de lire, notamment, La Guerre de Cent mille ans, pour voir combien cette approche du phénomène... (Continues)
C’era una volta una bella ragazza, figlia di un gentiluomo chiamato Libero Pensiero, che conviveva insieme alla matrigna, il cui nome era Ideologia Marxista, e a due sorellastre: Socialdemocrazia e Dittatura Bolscevica.
Le sorellastre erano brutte e cattive e maltrattavano la povera fanciulla, che era costretta a fare ogni giorno i lavori di casa, pulire i pavimenti e badare al fuoco, mentre loro passavano il tempo a pavoneggiarsi. In più, tutte le volte che potevano, le facevano ogni sorta di dispetto. Quando alla sera era stanca, la ragazza si riposava davanti al camino della cucina, e per questo la chiamavano, con disprezzo, Cenerentola.
All’inizio del ‘900 il Genere Umano, sentendo vicino il momento di emanciparsi, organizzò una festa. Le sorellastre di Cenerentola, dopo grandi preparativi, vi si recarono; mentre alla povera ragazza, stanca e avvilita, sprovvista di un... (Continues)
daniela -k.d.- 2015/9/2 - 23:21
CENDRILLON
Version française – CENDRILLON – Marco Valdo M.I. – 2015
Texte italien – Cenerentola – revue anarchiste - 2015
En fait, Cenerentola est le nom de la revue et si l'on veut comprendre, il suffit de lire le conte « Nous dansâmes ensemble un soir à Barcelone... », qui est aussi l'article éditorial qui expose, disons, les convictions profondes de la revue elle-même.
Ah, Lucien l'âne mon ami, connu aussi sous le nom de l'ânanar, ce matin, tout en déjeunant, mes pensées voguaient dans une sorte de brouillard, sans doute celui qui couvrait le jardin.
Je l'ai vu aussi. Il annonce l'automne et tout ce qui s'ensuit. Il n'y a rien là d'extraordinaire. Et je ne pense pas que tu m'aies réveillé pour me parler de la pluie et du beau temps.
Certes non, je voulais en arriver à te dire que la vie est pleine de coïncidences.
C'est encore plus nébuleux, si tu continues ainsi je me rendors.
Noto che non è stato esplicitato in nessun commento il senso di questa canzone, e anche se ad alcuni può apparire ovvio credo che lo scopo di questo bellissimo sito sia anche quello di spiegare ciò che per noi è ovvio ma non lo è per chi non conosce il contesto.
La canzone sebbene conosciutissima nella versione di Mercedes Sosa (Argentina) è stata scritta da un cantante cileno (Julio Numhauser) nel 1982, ovvero in piena dittatura cilena ad opera di Pinochet (che aveva preso il potere nell'altro famoso 11 settembre, quello del 1973). Durante la dittatura molti cileni dissidenti si sono dovuti trasferire all'estero per non rischiare la propria incolumità fisica.
Va detto che anche in Argentina in quegli anni era in atto una dittatura militare, per questo la canzone fu fortemente sentita e fatta propria anche da Mercedes Sosa (che iniziò a cantarla durante il suo esilio europeo).
A... (Continues)
Guido Todarello 2015/9/3 - 04:35
Se da una parte è vero che il senso e il contesto di questa canzone sono stati dato per scontati, va detto che è stata debitamente inserita nei persorsi sull'esilio, sulla dittatura cilena e su quella argentina: già da questo non dovrebbero esserci dubbi sulla sua origine.
In effetti, però, la grande notorietà conferita a "Todo cambia" dal film di Nanni Moretti ha fatto sì che diventasse una specie di inno gioioso al cambiamento politico italiano, all'auspicato passaggio dall'egemonia della destra a quella della cosiddetta "sinistra" (?!!!??), niente di più lontano dal senso originario. E se è vero che l'opera appartiene a chi l'ascolta/legge/contempla, io sono per la filologia e tutti gli sproloqui fioriti in rete attorno a questa canzone mi infastidivano non poco.
Insomma, tutto questo discorso per ringraziarti della tua opportuna puntualizzazione.
Il senso di questa canzone è il dolore... (Continues)
In realtà abbiamo aggiunto la canzone nei percorsi sulla dittatura cilena e argentina proprio in seguito al prezioso commento di Guido, che aveva dunque ragione a dire che il senso non era stato esplicitato. Ringraziamo quindi Guido e Maria Cristina per i loro preziosi commenti.
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson que celui-même dont nous avions mis en langue française une douzaine de chansons et qui avait – souviens-t-en – interprété nos mots, je parle évidemment de Gemano Bonaveri consacre à Alekos, surnom d'Alexandre Panagoulis, un poète grec des plus engagés dans la lutte contre la dictature et ses séquelles. Alekos est mort assassiné à 36 ans au terme d'une dernière course-poursuite en voiture dans les rues d'Athènes pour échapper aux tueurs du ministre de la Défense de la « démocratie » renaissante. Il vaut la peine de lire la notice que Wiki lui consacre, elle est plus éclairante.
Je vais m'y mettre dès que j'aurai un instant libre. Mais, dis-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, qu'en est-il de la chanson ?
En fait, dit Marco Valdo M.I., la chose semble lointaine et perdue das les brumes qui entourent... (Continues)