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Katheline, la bonne sorcière

Katheline, la bonne sorcière
Chanson française – Katheline, la bonne sorcière – Marco Valdo M.I. – 2015

Ulenspiegel le Gueux – 1

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).

Proclamation solennelle tirée de la harangue du hibou Bubulus Bubb :

« De quoi vit votre politique depuis que vous régnez sur le monde ? D'égorgements et de tueries.
Moi, hibou, le laid hibou, je tue pour me nourrir et nourrir mes petits. Je ne tue point pour tuer. Si vous me reprochez de croquer un nid de petits oiseaux, ne pourrais-je pas vous reprocher le carnage que vous faites de tout ce qui respire ?

Poète criard, tu tapes à tort et à travers sur ceux que tu appelles bourreaux…. Tu n'es pas prudent… Il est de gens qui ne te pardonneront point…
tes personnages principaux... (Continues)
Dans le même empire
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/9/23 - 22:00

The AIM Song

Anonymous
The AIM Song
[1972?]
Canto privo di titolo e costituito da suoni non lessicali. La scelta è deliberata, visto che l’intento era quello di creare un canto unitario intertribale. La paternità è incerta ma è attibuibile a uno o più dei membri fondatori dell’American Indian Movement (AIM), organizzazione di difesa (e di autodifesa) dei diritti dei nativi amercani nata nei primi anni 70. Proprio per questo, il canto è noto come “The AIM Song”.
La melodia si basa su quella di un antico canto d’onore Ojibwe/Chippewa.

Più recentemente Chi-bineshiinh ("Big Little-Bird"), nome indiano di Jim Northrup (1943-), scrittore e poeta nativo, ha composto per il canto un testo vero e proprio in “Anishinaabe” (letteralmente del “popolo delle origini”), dialetto appartenente alla famiglia delle lingue algonchine.

Il canto, interpretato da Milton 'Quiltman' Sahme, amico e collaboratore di John Trudell, è presente nella... (Continues)
Maamwi g’da maashkozimi
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/23 - 13:58
Song Itineraries: Native American Genocide
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Rich Man's War

Rich Man's War
[1992]
Scritta da Jesse Ed Davis e John Trudell
Testo trovato qui

Nel disco intitolato “AKA Graffiti Man” e anche nella colonna sonora del film di Michael Apted “Incident at Oglala” (anch’esso del 1992), documentario sulla vicenda dell’assassinio di due agenti federali avvenuto nell’estate del 1975 nella riserva di Pine Ridge, durante il durissimo confronto tra governo USA ed American Indian Movement (AIM, di cui all’epoca Trudell era dirigente e portavoce). Per quel duplice omicidio fu poi condannato all’ergastolo Leonard Peltier, mitante dell’AIM, nel corso di una vicenda processuale molto controversa. Peltier è recluso dal 1977, e sono ormai quasi 40 anni!

Già parecchi anni fa John Trudell - autore, poeta, musicista di origine Santee-Dakota, militante per i diritti dei nativi americani – dichiarò che “La terza guerra mondiale è già cominciata. E’ quella contro i poveri.”
Hay ah iy ya hey iy ah hey...
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/23 - 11:13
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Look at Us

Look at Us
[1992]
Parole e musica di John Trudell
Outtake dell’album “AKA Grafitti Man”, presente nel CD single “Rockin The Res”.

Già parecchi anni fa John Trudell - autore, poeta, musicista di origine Santee-Dakota, militante per i diritti dei nativi americani – dichiarò che “La terza guerra mondiale è già cominciata. E’ quella contro i poveri.”
Bisogna ricordare che negli anni 70, quelli dello scontro frontale tra governo federale e la parte più radicale della nazione indiana, John Trudell è stato per parecchi anni portavoce dell’American Indian Movement, fino al febbraio del 1979 quando, poche ore dopo un meeting in cui Trudell aveva bruciato una bandiera americana in segno di protesta contro il governo, un enorme rogo distrusse la sua casa nella Duck Valley Indian Reservation in Nevada. Nell’incendio perì l’intera famiglia di Trudell, la moglie Tina Manning – anch’essa un’attivista radicale... (Continues)
At times they were kind, they were polite in their sophistication, smiling but never too loudly acting in a civilized manner an illusion of gentleness always fighting to get their way. while the people see, the people know, the people wait, the people say the closing of your doors will never shut use out, the closing of your doors can only shut you in.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/23 - 10:28
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Lolita

Lolita
[2002]
Dall'album "Sogni da coltivare"

Parole di Francesco Grillenzoni
Musica di Massimiliano Frignani
Benvenuta in questa terra, Lolita
(Continues)
Contributed by Francesco Grillenzoni 2015/9/23 - 10:15
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Crazy Horse

Crazy Horse
[2001]
Scritta da John Trudell e Milton Sahme (aka Quiltman)
Nell’album intitolato “Bone Days”

Già parecchi anni fa John Trudell - autore, poeta, musicista di origine Santee-Dakota, militante per i diritti dei nativi americani – dichiarò che “La terza guerra mondiale è già cominciata. E’ quella contro i poveri.”
Bisogna ricordare che negli anni 70, quelli dello scontro frontale tra governo federale e la parte più radicale della nazione indiana, John Trudell è stato per parecchi anni portavoce dell’American Indian Movement, fino al febbraio del 1979 quando, poche ore dopo un meeting in cui Trudell aveva bruciato una bandiera americana in segno di protesta contro il governo, un enorme rogo distrusse la sua casa nella Duck Valley Indian Reservation in Nevada. Nell’incendio perì l’intera famiglia di Trudell, la moglie Tina Manning – anch’essa un’attivista radicale – i loro tre figli piccoli... (Continues)
Crazy Horse
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/23 - 10:07
Song Itineraries: Native American Genocide
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Sandro trasportando

Sandro trasportando
(1976)

Testo di Eugenio Gadaleta
Musica di Rino Gaetano

Originariamente incisa della cantante tarantina Carmelita Gadaleta (il testo è del marito della cantante). Sul lato B del 45 giri compariva Naufragio a Milano di Paolo Conte.
Tutte le mattine, Sandro
(Continues)
Contributed by Luca 'The River' 2015/9/23 - 08:05
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Mãe Preta

Mãe Preta
[193?]
Parole e musica di Caco Velho, nome d’arte di Mateus Nunes (1920-1971), cantante, compositore e musicista brasiliano
Arrangiamento di Piratini, nome d’arte di António Amabile

Un brano assai famoso che ha una storia del tutto particolare.

Nacque come canzone sulla condizione degli schiavi di origine africana nel Brasile prima della cosiddetta “Lei Áurea” che nel 1888 abolì (ma solo ufficialmente) la schiavitù.
Con la voce della fadista Maria da Conceição nei primi anni 40 approdò poi in Portogallo, dove il suo successo fu rinnovato e moltiplicato. Tutte le radio trasmettevano ininterrottamente il motivo e la gente la cantava per le strade fino al giorno in cui, di punto in bianco, “Mãe Preta” semplicemente scomparve. La censura salazarista si era finalmente accorta della valenza del testo e l’aveva vietata: “Mentre la frusta colpisce il suo amore / Madre Nera culla il figlio bianco... (Continues)
Pele encarquilhada carapinha branca
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/22 - 16:13
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Écloga em tempo de guerra

Écloga em tempo de guerra
[secondo dopoguerra]
Versi di David de Jesus Mourão-Ferreira (1927-1996), scrittore e poeta portoghese, autore di alcune delle canzoni più famose di Amália Rodrigues, come Abandono (Fado Peniche) e Libertação.
Nella raccolta “Tempestade de Verão” pubblicata nel 1954.

Messi in musica da Luís Cília nel 1971
Nel suo album intitolato "Penumbra - A poesia de David Mourão Ferreira" pubblicato nel 1987
Só grilos desafinados
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/22 - 15:03
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Crow and Pie

Anonymous
Crow and Pie
[Early XVI Century / Inizi del XVI secolo]
Child #111
Ms. Rawlinson C813, f. 27b
Tune: Unknown
Musica: Non attestata

Tempi antichi, tempi moderni

La ballata Crow and Pie è una delle più antiche, quanto a tradizione manoscritta, dell'intero corpus Childiano. Risalente a circa il 1500, fu pubblicata dal Child nella seconda parte del II volume della sua opera, con un'introduzione parecchio stringata; la sua prima attestazione scritta si trova nel manoscritto Rawlinson C813, folio 27b, della Bodleian Library, mentre per un'edizione a stampa occorse attendere le Nugæ Poeticæ: Select Pieces of Old English Popular Poetry illustrating the Manners and Arts of the fifteenth Century, pubblicate da James Orchard Halliwell-Phillipps nel 1844. Child riconobbe subito che non si trattava, almeno interamente, di una vera ballata popolare, bensì rientrava nel genere che, per convenienza, viene detto... (Continues)
Throughe a forest as I can ryde,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/9/22 - 13:40

A guerra

A guerra
Versi di Nicolau Tolentino de Almeida (1740-1811), poeta portoghese
Musica di José Luís Cerqueira de Mattos e Silva Tinoco (1932-), architetto, artista, musicista polistrumentista, compositore ed autore.
In “Saga” (1976), unico lavoro del gruppo rock progressive portoghese “Homo Sapiens”

Poesia satirica, illuminista, che denuncia la mentalità guerrafondaia del tempo, accentuando ironicamente il contrasto tra le definizioni retoriche ed antisonanti che celebrano la guerra e la verità di tutto l’orrore (morti, feriti, mutilati, straziati, storpiati,…) che invece provoca…

«Vejo a Europa em armas; ouço o flagelo da guerra ao redor os confins da minha pátria; e parece-me que não desaprovaria esta sátira aquele ministro hábil que, debaixo da direcção dos seus soberanos. intenta manter uma paz profunda no meio dos fogos das nações armadas».
(dalla dedica dell’autore al visconte di Vila Nova de Cerveira.)
Musa, pois cuidas que é sal
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/22 - 11:57

Invasão

Invasão
[1940-41]
Versi di José Gomes Ferreira (1900-1985), scrittore e poeta, militante antifascista.
Musica di José Luís Cerqueira de Mattos e Silva Tinoco (1932-), architetto, artista, musicista polistrumentista, compositore ed autore.
In “Saga” (1976), unico lavoro del gruppo rock progressive portoghese “Homo Sapiens”
(Legenda escrita com sangue num
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/22 - 10:59
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Last Shift

Last Shift
1997
Industry

Industry, un disco del secolo scorso, uno di quelli che riesce a commuoverti e farti incazzare allo stesso tempo; gli argomenti sono le vertenze di lavoro nell'acciaieria, i bambini al lavoro nelle miniere di carbone, la desolazione della dissocupazione, il paesaggio che cambia dopo la fine dell'era industriale e ancora picchetti di donne e potenziali operai sabotatori ipnotizzati dalla mostruosa macchina che oramai governa completamente la loro vita. Un disco anche memorabile musicalmente grazie al contributo di Danny Thompson, altro "grande vecchio" del folk inglese.
Flavio Poltronieri
Stow your gear and charge your lamp
(Continues)
Contributed by dq82 2015/9/22 - 09:45
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Saboteur

Saboteur
1997
Industry

Industry, un disco del secolo scorso, uno di quelli che riesce a commuoverti e farti incazzare allo stesso tempo; gli argomenti sono le vertenze di lavoro nell'acciaieria, i bambini al lavoro nelle miniere di carbone, la desolazione della dissocupazione, il paesaggio che cambia dopo la fine dell'era industriale e ancora picchetti di donne e potenziali operai sabotatori ipnotizzati dalla mostruosa macchina che oramai governa completamente la loro vita. Un disco anche memorabile musicalmente grazie al contributo di Danny Thompson, altro "grande vecchio" del folk inglese.
Flavio Poltronieri
The song of wheels is in my head and mutiny in my hands
(Continues)
Contributed by dq82 2015/9/22 - 09:42
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Drifting Through the Days

Drifting Through the Days
1997
Industry

Industry, un disco del secolo scorso, uno di quelli che riesce a commuoverti e farti incazzare allo stesso tempo; gli argomenti sono le vertenze di lavoro nell'acciaieria, i bambini al lavoro nelle miniere di carbone, la desolazione della dissocupazione, il paesaggio che cambia dopo la fine dell'era industriale e ancora picchetti di donne e potenziali operai sabotatori ipnotizzati dalla mostruosa macchina che oramai governa completamente la loro vita. Un disco anche memorabile musicalmente grazie al contributo di Danny Thompson, altro "grande vecchio" del folk inglese.
Flavio Poltronieri
Sitting in the evening
(Continues)
Contributed by dq82 2015/9/22 - 09:38
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Big Chimney

Big Chimney
1997
Industry

Industry, un disco del secolo scorso, uno di quelli che riesce a commuoverti e farti incazzare allo stesso tempo; gli argomenti sono le vertenze di lavoro nell'acciaieria, i bambini al lavoro nelle miniere di carbone, la desolazione della dissocupazione, il paesaggio che cambia dopo la fine dell'era industriale e ancora picchetti di donne e potenziali operai sabotatori ipnotizzati dalla mostruosa macchina che oramai governa completamente la loro vita. Un disco anche memorabile musicalmente grazie al contributo di Danny Thompson, altro "grande vecchio" del folk inglese.
Flavio Poltronieri
All of my life I feed the big chimney
(Continues)
Contributed by dq82 2015/9/22 - 09:34
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Sweetheart on the Barricade

Sweetheart on the Barricade
1997
Industry

Inserisco la prima canzone da Industry, album che ci era stato segnalato da Flavio Poltronieri, inciso in collaborazione con Danny Thompson.

Industry, the first official collaborative release from singer/songwriter/guitarist Richard Thompson and double bassist Danny Thompson, is a superb collection of pieces: six songs by Richard and five instrumentals by Danny, revolving around the impact of the industrial age from the 18th century to the 1990s. The record doesn't come across as, and isn't meant to be, a history lesson, but rather an attempt to evoke the feel of the times and capture the lives of the people who lived and worked through the period. The Thompsons, joined by members of Danny's band Whatever, as well as his uncles Albert and Harry Thompson on trombones and Richard's longtime associates Dave Mattacks on drums and Christine Collister on backing vocals, incorporate... (Continues)
They closed up the sooty gates of Ayres and Company
(Continues)
Contributed by dq82 2015/9/22 - 09:28
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Lutaremos, meu amor

Lutaremos, meu amor
[1961]
Versi di Daniel Damásio Ascensão Filipe (1925-1964), poeta capoverdiano
Sesta parte della poesia “Canto e lamentação da cidade ocupada”, nella raccolta “A invenção do amor e outros poemas” pubblicata nel 1961
Musica di Manuel Freire, in apertura di un suo 45 giri del 1968
Poi anche nell’album “Dedicatória” del 1971, in collaborazione con Fernando Alvim e Pedro Caldeira Cabral




Emigrato con la famiglia in Portogallo che era ancora un bambino, Daniel Filipe fece gli studi liceali a Lisbona, Divenne poi giornalista e poeta e veemente oppositore della dittatura salazarista, cosa che gli valse arresti e torture. Morì prematuramente, a soli 39 anni, nel 1964.
Pelo silêncio na planície
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/22 - 09:11

Breaking Down the Walls

Breaking Down the Walls
[2011]
Parole e musica di Richard Thompson
Nell’album intitolato “Cabaret of Souls” pubblicato nel 2012

Nel 2014 l’industria italiana delle armi ha fatturato per più di 2.5 miliardi di Euro, con un incremento del 23% rispetto all’anno precedente… Alla faccia della crisi!
E tra le “banche armate”, quelle che con i soldi di correntisti ed investitori finanziano l’industria bellica (Finmeccanica in testa, controllata dallo Stato italiano che ne detiene il 35% essendone il principale azionista), Unicredit, BNL e Banco di Brescia (UBI Banca) sfigurano soltanto davanti a colossi come Deutsche Bank, BNP Paribas e Barclays. (fonte: Banche Armate)
You don't often see my face
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/21 - 16:22
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Hands Like Gloves

Hands Like Gloves
Connie says she's alright
(Continues)
Contributed by Luca 'The River' 2015/9/21 - 09:50
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Freedom!

Freedom!
[2015]
Parole e musica di Pharrell Williams
Singolo uscito il 30 giugno 2015

Nel video diverse citazioni, a cominciare dal celebre ciclo fotografico di Sebastião Salgado sui dannati della miniera d'oro di Serra Pelada, in Brasile.
La la la la la la la la la
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/21 - 08:20
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République Liberté

République Liberté
(2015)

Suite à l'attentat contre Charlie-Hebdo du 7 janvier 2015 et la manifestation national du 11, nous avons réécrit les couplets de Vive la République, Vive la Liberté, un titre québécois d'origine nantaise, vraisemblablement composé durant la Révolution française, que nous avions enregistré en public en 1996.
Il était une barque, vion la,
(Continues)
2015/9/19 - 11:13
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Un món, dues classes de persones

Un món, dues classes de persones
(2001)
Album: Respira
Hi ha una veu trencada que s’ofega al mig del mar
(Continues)
2015/9/19 - 06:48
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Spalancate Milano

Spalancate Milano
Sulla stessa linea di Mamma, non sono più fascista i contromano danno voce ad un altro politico: Umberto Bossi.
Si noti il gioco di parole...
Laggiù, dove la nebbia annebbia la vista
(Continues)
Contributed by dq82 2015/9/18 - 16:42
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XI

XI
Testo e music di Buldog *anche in tedeschium
Dalll'allbuuum "Chrystus Miasta"
Qui trovaten http://www.tekstowo.pl/piosenka,buldog...
Myślałem, gdy świt różowiał:
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2015/9/17 - 23:01
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Libertà

Libertà
"Una sera d'estate andando verso il molo
mi imbattei in due giovinette
una si chiamava Libertà e l'altra impresa
parlammo e loro mi raccontarono questa storia...."

Ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature
come dire,senza lacrime;
una sorta di campo di concentramento indolore
per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà,
ma ne saranno piuttosto felici
La libertà sicura e persuasa
(Continues)
Contributed by LORENZO SPINELLI 2015/9/16 - 18:35
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Arandora Star

Arandora Star
2006
Me 'Ne Vaje

L'Arandora Star fu una nave da crociera britannica; carica di internati civili, fu affondata da un U-Boot tedesco il 2 luglio 1940 durante la seconda guerra mondiale.

Durante la seconda guerra mondiale, i Paesi di entrambi gli schieramenti applicarono l'internamento dei cittadini originari dei Paesi nemici per timore dello spionaggio. La nave britannica quindi fu adattata a trasportare internati dell'Asse in Canada. Gli internati erano cittadini italiani, tedeschi e austriaci di sesso maschile, molti immigrati nelle Isole britanniche da decine di anni, tanto che molti avevano parenti, anche figli, che militavano nell'esercito britannico. A costoro vennero negati i diritti civili e politici, compresi quelli riconosciuti ai militari secondo la Convenzione di Ginevra. A molti venivano confiscate le proprietà. Ai familiari non fu detto che i parenti arrestati sarebbero stati... (Continues)
Arandora Star è una nave da crociera
(Continues)
Contributed by dq82 2015/9/16 - 12:18
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Marşa Rojava [Destana Kobanê]

Kendal Maniş
Marşa Rojava [Destana Kobanê]
Scritta e composta da Kendal Maniş
Written and composed by Kendal Maniş

La canzone è un inno della resistenza che le milizie del PYD (Partito di Unione Democratica), ovvero le Unità di Protezione Popolare (YPG) e le Unità di Protezione della Donna (YPJ) oppongono a ISIS.

La Marcia del Rojava (letteralmente “Ovest”), scritta e composta da Kendal Maniş, è ormai un classico della musica di lotta curda; viene eseguita anche in Italia, in occasione delle manifestazioni a favore del Kurdistan. Presentiamo il testo originale e la traduzione italiana. (da Curdo in Rete)
Keç û xortên şoreşvan
(Continues)
Contributed by Lucone 2015/9/16 - 10:28
Song Itineraries: From Kurdistan

Cassino 1944

Cassino 1944
2010
Terra di fuoco
Arriva la guerra i primi di gennaio
(Continues)
Contributed by dq82 2015/9/16 - 10:02
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This World Over

This World Over
[1984]
Scritta da Andy Partridge
Nell’album intitolato “The Big Express”

Cosa racconterete ai vostri figli? Che la ragione per cui abbiamo sterminato ogni essere vivente sulla faccia della terra è quella di poter ergerci sopra tutto e affermare che l’abbiamo fatto nel suo nome?
Ah well, that's this world over
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/16 - 09:05
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Erin

Erin
2014
Minoranza rumorosa

Erin racconta la storia di un piccolo drappello di esplorazione dei Saraceni che, nel 711, dopo la conquista della Spagna, si spinsero in avanscoperta fino in Irlanda, ma colpiti dalla sua bellezza decisero che non potevano portare guerra ad un paese così bello...
Ti ho seguita notti fa,
(Continues)
Contributed by dq82 2015/9/15 - 16:12
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Ballo per l'onore (La ciociara)

Ballo per l'onore (La ciociara)
(testo e musica Benedetto Vecchio )

Il generale Juin, al termine della battaglia di Cassino, diede ai suoi “goumiers” (militari marocchini) carta bianca per due giorni, come premio della vittoria che implicava il diritto di vita e di morte sulle popolazioni civili, il furto dei loro beni e la violenza sulle donne (le cosiddette "marocchinate"). Così per due giorni e due notti razziarono, violentarono, uccisero. Stuprarono donne e bambine obbligando padri e mariti ad assistervi. Chi tentò di reagire venne ucciso.
Quann ‘la ciociara va alla mola,
(Continues)
Contributed by dq82 + Benedetto Vecchio 2015/9/15 - 15:56
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Patches

Patches
[1970]
Scritta da General Johnson (1941-2010, frontman del gruppo rhythm and blues “Chairmen of the Board”) e Ron Dunbar (1939-), produttore e songwriter.
Nel primo album dei Chairmen of the Board, intitolato “The Chairmen of the Board” (o “Give Me Just a Little More Time”)

Interpretata subito da Clarence Carter (1936-), bluesman e soulman cieco, che ne fece la sua hit più famosa.

“Patches” – letteralmente, pezze, rattoppi – è il soprannome di un bambino afroamericano, figlio di braccianti, cresciuto troppo in fretta in un’Alabama rurale dove il tempo sembra essersi fermato a prima della Guerra Civile… Ciò che si chiamava schiavitù ora si chiama segregazione, le catene di un tempo ora si chiamano sharecropping e schiavitù da debiti e morte precoce per la fatica, le privazioni e per un Dio inclemente, ma sempre ringraziato…

La canzone è strettamente legata alla splendida voce di Clarence... (Continues)
I was born and raised down in Alabama
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/15 - 15:32
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House of Valparaíso

House of Valparaíso
[2008]

Parole e musica di Joey Burns
Nell’album “Carried to Dust”

Canzone che fa il paio con Victor Jara's Hands.
La Chascona è il nome della casa che Pablo Neruda si fece costruire a partire dal 1953 nel Barrio Bellavista di Santiago de Chile, alle falde del Cerro San Cristóbal.

E’ lì che il poeta visse e vi morì solo qualche giorno dopo il golpe fascista dell’11 settembre 1973. La casa fu saccheggiata dagli uomini di Pinochet e la biblioteca di Neruda fu data alle fiamme.
Dialing in a forgotten voice
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/15 - 11:13
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Mushroom Clouds

Mushroom Clouds
[1966]

Scritta da Arthur Lee, John Echols, Ken Forssi e Bryan MacLean
Nell’album d’esordio della celebre band di Los Angeles, intitolato semplicemente “Love”
Mushroom clouds are forming
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/15 - 10:27
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Anti-Pope

Anti-Pope
[1979]
Nell’album “Machine Gun Etiquette”
I'm going back to church tonight
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/15 - 09:49
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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Across the Wire

Across the Wire
[2003]

Parole e musica di Joey Burns
Nell’album intitolato “Feast of Wire”
Alberto hits his brother on the back of the head
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/15 - 09:00
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Scuola

Scuola
[1977]
Album: "Diesel"
Ci dicevano, insistevano, di studiare
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2015/9/14 - 20:20
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Zen Circus: Canzone di Natale

Zen Circus: Canzone di Natale
[2009]
--> "Andate Tutti Affanculo"

Ho cercato su questo sito se ci fosse o meno un percorso sulla tossicodipendenza, non mi pare di averlo trovato. In ogni caso, ho pensato a questa canzone degli Zen Circus, che non so neanche se abbia o meno il diritto di stare qui. Però penso che, al di là delle note apparentemente scanzonate, si nasconda un problema assai noto: una guerra contro il vuoto che sentiamo tutti noi dentro, contro i problemi che ci affliggono, contro le disgrazie che ci accadono intorno, e chi queste mestizie le combatte arrendendosi in partenza, perdendo la propria guerra, cedendo a delle sostanze stupefacenti.
Eccoli qua, sono già arrivati i parenti affamati.
(Continues)
Contributed by Luca 'The River' 2015/9/14 - 16:59
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Gente di merda

Gente di merda
[2009]
Prima come singolo nella compilation “Il paese è reale”, progetto ideato dagli Afterhours, poi nell’album degli Zen Circus significativamente intitolato “Andate tutti affanculo”, sempre del 2009.

Propongo il brano nel percorso “Guerra alla Terra”, visto che ci sono già sulle CCG/AWS alcuni brani che invocano l’estinzione del genere umano – di cui sono personalmente un sostenitore – come unica (seppur da taluni ritenuta un po’ troppo radicale) soluzione a tutti i problemi che affliggono il pianeta. E sarebbe anche bene che la cosa avvenisse prima che qualche scienziato ci metta in condizione di andare a far danni altrove…
Un mucchio di persone non hanno mai ragione,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/14 - 16:26
Song Itineraries: War on Earth
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Postumia

Postumia
[2014]
Nell’album intitolato “Canzoni contro la natura”


In Un giorno dopo l’altro, Tenco cantava che la speranza è ormai un’abitudine. Il brano Postumia, da questo punto di vista, non lascia scampo.

«Lo scrissi ricordandomi di una notte a Salerno, in piazza, in cui incontrammo dei ragazzi che non potettero assistere a un nostro concerto perché erano usciti dal lavoro in un bar molto tardi. Stavano letteralmente consumando il sabato sera ed erano anche un po’ alticci. Una scena questa che vedo dovunque, anche a Livorno, dove vivo. I ragazzi hanno perso la speranza, sentono di non averne più «Il futuro me lo bevo per non pensarci», canto nel brano. Tutti vivono questa perdita come dramma, ma io che non credo nella speranza ho un’altra idea: se non ti dai da fare le cose rimarranno esattamente così. Nel brano si vive anche uno scontro generazionale tra chi, gli anziani, ha vissuto la vera... (Continues)
Due e ventisei del mattino metà febbraio
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/14 - 12:46
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Canzone contro la natura

Canzone contro la natura
[2014]
Nell’album intitolato “Canzoni contro la natura”


«[il titolo del disco] è ispirato alle parole che Ungaretti rilasciò in una famosa intervista con Pasolini. Nello spirito lo abbiamo scelto perché rappresentava al meglio quello che volevamo comunicare con questo disco. Si parla di contrapposizione tra uomo e natura. Siamo gli unici esseri in questo pianeta che hanno coscienza di sé (a quanto pare). E siamo anche gli unici che riescono a remare contro la natura e odiare la loro stessa specie (nessun altro animale lo fa). Siamo partiti da questo percorso filosofico per realizzare dieci brani che alla fine parlano anche tanto di Italia. Molto spesso siamo stati tacciati di essere catastrofisti. Ci sono alcune band che con le loro canzoni danno spiragli di luce. Noi pensiamo, con Mario Monicelli, che la speranza sia una trappola. Ecco perché non indichiamo soluzioni né siamo consolatori. ».

Intervista a XL Repubblica.
Se questa notte fosse tutto ciò che ti rimane
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/14 - 12:41
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Albero di tiglio

Albero di tiglio
[2014]
Nell’album intitolato “Canzoni contro la natura”

Ci sono delle canzoni in tema (la title track) e soprattutto l’Albero di tiglio, una ballata di cui andiamo molto fieri perché è molto diversa dalle cose che abbiamo fatto finora: è la rappresentazione dell’idea di un dio che si manifesta sotto forma di albero anziché di uomo. Come Zen Circus abbiamo volontariamente bistrattato l’idea di Dio. Io penso di pregare molto più di tanta gente che invece dice di farlo davvero. Lo penso perché credo che la musica sia una preghiera

Intervista a XL Repubblica.
Cani rabbiosi, qualche ratto qua e là
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/14 - 12:38
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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The Riverbed

The Riverbed
Dall'album "Industrial silence" Deluxe edition 2010.
Testo trovato su rockol.it rockol
Moon,
(Continues)
Contributed by Maria Cristina Costantini 2015/9/14 - 12:07
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L’anarchico e il generale

L’anarchico e il generale
[2014]
Nell’album intitolato “Canzoni contro la natura”
Nella musica un po' omaggio un po' citazione del Pescatore di De André
Avvolte in carta di giornale
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/14 - 11:49
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Le Rosier

Le Rosier
2015
Têtu

Le rosier è una bella canzone d’amore scritta dal compositore Mario Breault, la storia è quelle di un militare pronto alla diserzione piuttosto che rinunciare a rivedere il suo amore
On vous aurait vue étreindre la main d’un prétendant 
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2015/9/14 - 11:39
Song Itineraries: Anti War Love Songs, Deserters
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Down By The Riverside

Anonymous
La versione di Moby nell’album “Wait For Me” del 2009.
Down By The Riverside
STUDY WAR
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/14 - 11:25
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La processione della Madonna dei Porci (15 agosto)

La processione della Madonna dei Porci (15 agosto)
[1992]
In “Demo Nero”, poi nell’album d’esordio “Stanze” dell’anno seguente.
E’ una tradizione nell’hotel dove lavoro
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/9/14 - 10:46
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La vaccata

La vaccata
Chanson italienne – La vaccata – Ivan Della Mea – 2000

Langue: italien
[2000]
Texte : Ivan Della Mea
Musique : Paolo Ciarchi
Interprétation et guitare : Paolo Ciarchi
Album: La Cantagranda


Une vache demande l'asile politique et l'hospitalité à ses camarades ânes
de Rosa Luxembourg

Salut camarades. Je suis Rosa. Rosa Luxembourg. Longtemps j'ai été la vache d'Ivan Della Mea qui, par bonté, me gardait dans sa maison, à Milan, rue Montemartini, de Sudadio Giudabestia. Comme on voit, il écrivit aussi une chansonnette sur moi ; ô Dieu, une vraie vacherie – comme le dit du reste le titre – qu'il eut la bonne idée, dans l'album de la Cantagranda, de faire jouer et chanter par ce fou furieux de Paolo Ciarchi ; dans la chanson, d'autre part, il préfigurait mon abattage.

Le problème est que, le pauvre Ivan s'en est allé d'abord ; et je me suis retrouvée seule et sans but. Et où le trouverai-je... (Continues)
LA VACHERIE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/9/13 - 21:41
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Il primo giorno di scuola

Il primo giorno di scuola
[2015]
Singolo
Testo e musica di Belisari, Civaschi, Fasani

We don't need no education!
Uè mamma oggi è il primo giorno di scuola
(Continues)
Contributed by adriana 2015/9/13 - 20:11
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Τα τραγούδια του αγώνα

Τα τραγούδια του αγώνα
Curioso, sulla copertina, il circonflesso sull'articolo ma solo l'acuto su agOna.
Vasiloukos 2015/9/13 - 19:07

Déclaration universelle des droits de l'âne

Déclaration universelle des droits de l'âne
Una proposta della melodia ...
Non è proprio la versione migliore, ma ho scoperto stasera che sabato sera verso le 19.00 è molto difficile registrare quasiasi cosa sul YT, e cantare per la decima volta un pezzo grezzo stuffa assai :)
Diletanti specialmente
Vi voglio un sacco bene
Ciao
Pa
Krzyś

Krzysiek Wrona 2015/9/12 - 22:23
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Le Mantellate

Le Mantellate
gli autori non sono stati 3 milanesi. non so gli altri due, ma Giorgio Strehler era triestino
rebetiko 2015/9/12 - 20:32
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Contro

Contro
tantissimi "CONTRO",per un solo "a favore",LIBERTA'!Nomadi si nasce...
davide 2015/9/12 - 13:38
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Lamkin

Anonymous
Lamkin
Questa versione è quella interpretata dagli "Steeleye Span" nel disco "Commoners Crown" nel 1975 con la voce di Maddy Prior.
Flavio Poltronieri 2015/9/12 - 13:09
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The Braes o' Killiecrankie

Anonymous
Per Cattia Salto.

Ringraziandoti per le tue pagine precisissime, ben fatte e ricchissime di informazioni, vorremmo qui solamente farti presente qualche piccolo "standard testuale" di questo sito, di cui ti pregheremmo di tenere conto. In pratica le cose si riducono a tre: 1) I titoli delle canzoni non si inseriscono mai in tutte maiuscole; 2) Le strofe non vanno suddivise (I, II, III, IV ecc.). 3) Il ritornello va riportato integralmente ogni volta che è presente e nella sua esatta posizione, senza indicazioni del tipo "Chorus" o roba del genere (casomai lo si mette in corsivo, come potrai osservare in questa pagina). Prima di inserire un testo sarebbe necessario fare un po' di editing. Grazie ancora e complimenti da tutto il Sito.
CCG/AWS Staff 2015/9/12 - 01:24
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Such a Parcel of Rogues in a Nation

Such a Parcel of Rogues in a Nation
Robert Burns non ha mai rivendicato la paternità di questa canzone, troppo preoccupato a non esporsi pubblicamente nel suo ruolo di pubblico ufficiale (esattore delle tasse dal 1789). Tuttavia non poteva restare indifferente all’evento del secolo ossia al Trattato di Unione del 1707 che aboliva il parlamento di Scozia e Inghilterra per creare un unico Parlamento del Regno Unito. Unione osteggiata da una grande parte della popolazione scozzese che temeva di perdere la propria libertà.
tratto da Terre celtiche
Addio a tutta la nostra fama scozzese
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2015/9/12 - 00:05




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