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Before 2015-7-4

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Ti porterei in un sogno

Ti porterei in un sogno
canzone cantata da Alessandro Milani al suo amico Chico Forti, detenuto ingiustamente nel carcere di Miami con la pena dell'ergastolo. Segui la vicenda cliccando su google "Chico Forti".
Se potessi
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/24 - 18:22
Song Itineraries: From World Jails
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Sogno di Natale

Sogno di Natale
Sulla linea del fronte è lontano il Natale
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/23 - 14:55
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

La lune des bombardiers

La lune des bombardiers
[1953]
Versi di Boris Vian, dallo spettacolo musicale “Le Chevalier de neige” del 1953.
Musica del compositore Georges Delerue (1925-1992)
Interpretata da Magali Noël, attrice e cantante che di Vian fu musa, nel doppio album “Regard sur Vian” del 1989

Magali Noël si è spenta oggi all’età di 83 anni.
La lune des bombardiers a un ventre de sang jaune et chasse les ombres des rues
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/23 - 14:43
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Mon C.R.S.

Mon C.R.S.
[1977]
Scritta da Maurice Saisse
Interpretata dalla cantante di varietà ed attrice belga Léonie Cooreman, in arte Annie Cordy o, meglio “Nini la Chance”.
Moi j'aime un galonné
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/23 - 13:22
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Rue de la Grange-Aux-Belles

Rue de la Grange-Aux-Belles
[1972]
Parole e musica di Jean-Max Brua
Nell’album intitolato “Dis moi le feu”, con Charlotte Brua.

Per niente facile questa canzone di Brua… Non me la sento di interpretarne il significato nella sua interezza ma di provare solo a dare qualche indicazione a partire da qualche verso collegabile a certi accadimenti.

In rue de la Grange-aux-Belles – così chiamata per via di un bordello lì esistente non so fino a che epoca – nel 1906 trovò sede la Confédération générale du travail (CGT). Negli stessi locali era ospitata anche l’Association internationale antimilitariste (AIA), organizzazione rivoluzionaria e anarchica fondata nel 1904. Ed il rapporto fra l’anima anarchica e quella socialista/comunista in seno alla CGT non fu mai molto facile: nel 1924 il servizio d’ordine del PCF sparò sui militanti anarchici convenuti in rue de la Grange-aux-Belles per contestare la dirigenza della CGT.... (Continues)
Les rêves s'accrochent aux crépis
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/23 - 11:57
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Angelina

Angelina
Giorgio Cordini
2015
Piccole storie

Feat. Max Manfredi


I silenzi di Monte Sole - Angelina - Il battello del Lago d'Iseo - Mordere i sassi - La notte dei fondi - Sogno di Natale - Cevo 3 luglio 1944 - Occhi nocciola - Respiro di pace


Al nucleo iniziale di tre canzoni se ne sono così aggiunte altre sei, di cui cinque inedite e una composta ed eseguita tante volte dal vivo da un amico che non c'è più, Mario Mantovani, scrittore e cantautore di Orzinuovi (BS). Angelina, questo il titolo della canzone di Mario, è stata scelta per questo progetto, poiché è a sua volta una piccola storia, raccontata da una sartina, madre dell’autore e testimone di un crimine fascista nella piazza del paese, a Orzinuovi in provincia di Brescia, dove, il 26 aprile del 1945, un ragazzo di vent'anni veniva assassinato davanti al municipio.

Ecco una ballata che suona come una filastrocca. Il testo è di Mario... (Continues)
Quel 25 aprile sembrava un giorno come tanti
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/23 - 10:57
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Caminito del indio

Caminito del indio
[1927]
Parole e musica di Héctor Roberto Chavero Aramburu (1908-1992), in arte Atahualpa Yupanqui.
Incisa per la prima volta nel 1936 su acetato 78 rpm marca Odeón – El Mangruyo.
Poi in diversi dischi successivi, come i LP “Camino del indio” del 1955 e del 1977.

In lingua quechua “Ata” significa venire; “Hu”, da lontano; “Allpa”, terra; “Yupanqui”, dire, raccontare... All’incirca "Colui che viene da lontano per raccontare le cose della terra".

“Caminito del indio” è la prima canzone di Atahualpa Yupanqui, che la scrisse appena diciottenne in memoria di Don Anselmo, un anziano indigeno da lui conosciuto in Tucumán.
Caminito del indio,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/23 - 10:26
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Il battello del Lago d'Iseo

Il battello del Lago d'Iseo
2015
Piccole storie
(Luisa Moleri, Giorgio Cordini)


I silenzi di Monte Sole - Angelina - Il battello del Lago d'Iseo - Mordere i sassi - La notte dei fondi - Sogno di Natale - Cevo 3 luglio 1944 - Occhi nocciola - Respiro di pace


Giorgio Fantoni, iseano impegnato nella Resistenza, ci presentò nella primavera del 2011 due sopravvissuti alla strage del battello del 5 novembre 1944, quando sul lago d'Iseo calarono alcuni aerei inglesi e mitragliarono l'imbarcazione, uccidendo decine di persone. 41 i morti, 80 i feriti.
Luigi Foresti e Giovanni Archetti ci hanno raccontato la vicenda così come l'hanno vissuta, memoria lucida e particolari l'uno, già diciottenne calciatore in viaggio per una partita a Lovere, racconti riportati l'altro, all'epoca bimbo di tre anni, in braccio alla mamma, il cui viso sereno, "pensavo si sarebbe svegliata da un momento all'altro", è l'unico ricordo di prima... (Continues)
E' una piccola storia la mia storia
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/23 - 10:17

Deux assassins dans un miroir

Deux assassins dans un miroir
Deux assassins dans un miroir

Chanson de langue française – Deux assassins dans un miroir – Marco Valdo M.I. – 2015



Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson de circonstance. Tu connais les journaux, tu connais les médias. Ils parlent de tout et de rien, question de soutenir leur audience. Et ici, de ces jours-ci, ils font grand bruit autour du séjour en prison d'un dénommé Dutroux, personnage de vile réputation. Ce personnage doit sa célébrité à ses penchants odieux et à ses actes crapuleux. Vingt ans déjà que la société respecte l'être humain en cet assassin. Elle rêve de le réhabiliter et il n'est pas du tout sûr qu'elle y arrive un jour. Mais au-delà, qu'en sera-t-il ? On a déjà libéré sa comparse et peut-être certains imaginent lui laisser un jour pareil destin. Mais que se passera-t-il alors ? Je lisais un long papier qui célébrait ce curieux anniversaire et j'en étais là de ma réflexion,... (Continues)
Monsieur Dutroux vit encore
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/6/22 - 18:40
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Schiavi del salario

Schiavi del salario
1999
Radici senza terra
Testa bassa e niente guai, non ti puoi fermare ormai 
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/22 - 18:40
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Basta al lavoro

Basta al lavoro
2001
4 città
Ogni serata d'agosto ha una luce fantastica 
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/22 - 18:36
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Radici senza terra

Radici senza terra
1999
Radici senza terra
Sono nato, parola di stato, per essere arruolato, per essere impiegato 
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/22 - 18:26
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Un'ora sola

Un'ora sola
2010
Un piano per fuggire
Sbarre
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/22 - 18:15
Song Itineraries: From World Jails

Please Tell Me All the Truth

A short expression of my feelings about nuclear weapons, terrorism, wars and the 11-S.
If you want to be good tell me your deeds
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2015/6/22 - 18:11
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Quand les pirates…

Quand les pirates…
[1969]
Parole e musica di Jean-Max Brua (1938-1999), cantautore francese autore di varie canzoni interpretate da Francesca Solleville
Nel LP intitolato semplicemente “Jean-Max Brua”, noto anche come “Bateaux... Compagnies...”, prodotto da Mouloudji
Testo trovato sul blog Cocomagnanville

Così Mouloudji, insieme a Colette Magny, a proposito di Jean-Max Brua nella loro presentazione del disco: « Un vrai chant d’homme lucide, blessé, prêt encore à mordre, prêt pour le combat ; le chant d’un homme de la Cité, le chant d’un citoyen de la terre ».
Ce monde est horrible silence
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/22 - 15:27
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Los vientos cambian

Los vientos cambian
[1975-76]
Parole e musica di Evangelina Sobredo Galanes, in arte Cecilia
Canzone inedita (e forse incompleta) pubblicata solo nel 2013 nell’album intitolato “Diálogos...”

Mi pare che questa canzone fotografi bene la Spagna negli anni della cosiddetta “transizione democratica”, quando padroni e catto-fascisti ‎si stavano prontamente riciclando nelle nuove istituzioni. La speranza ‎del cambiamento radicale soffocata dai “corvi travestitisi da colombe”, dai “passeri che si atteggiano a rapaci” ovvero - come cantava La Bullonera ne La bolsa o la vida – dai “cani di sempre, solo con un collare diverso”…
Yo he visto por las calles, los hombres del lugar
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/22 - 14:08
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Mi querida España

Mi querida España
[1975]
Parole e musica di Evangelina Sobredo Galanes, in arte Cecilia
Nell’album intitolato “Un ramito de violetas”

Spagna 1975. Un anno dominato dalle ultime esecuzioni capitali ordinate dal regime e dall’inizio dell’agonia del “Caudillo”, finalmente schiattato il 20 novembre.

Due Spagna, una viva e una morta, una nuova e una vecchia, una bianca e una nera: ovviamente la dicotomia non fu accolta dalla censura…
Mi querida España
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/22 - 11:38
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Man in pasta

Man in pasta
2014
Sta Tornu
O sine moi
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/21 - 18:31
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In fondo al lago (Il lago che combatte 2)

In fondo al lago (Il lago che combatte 2)
2015
feat. Awa

Seconda parte de Il lago che combatte. Per la storia del lago si veda la parte 1.

Avifauna del lago ex Snia - censimento WWF
Il lago che combatte non va mai in vacanza
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/20 - 16:48
Song Itineraries: War on Earth
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People Want to Hear About Love

People Want to Hear About Love
[2015]

Album : The Monsanto Years
People want to hear songs of love
(Continues)
2015/6/20 - 08:23
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A Rock Star Bucks a Coffee Shop

A Rock Star Bucks a Coffee Shop
[2015]

Album : The Monsanto Years
If you don't like to rock Starbucks A coffee shop
(Continues)
2015/6/20 - 08:18
Song Itineraries: War on Earth
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Monsanto Years

Monsanto Years
[2015]

Album : The Monsanto Years
You never know what the future holds in the shallow soil of Monsanto, Monsanto
(Continues)
2015/6/20 - 08:07
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La Resistenza

La Resistenza
2013
Bella Ciao
Ed ecco (ecco!)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/19 - 15:25
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Marzo

Marzo
(2014)
Resto fuori

Il brano affronta la tematica dei ragazzi uccisi dalle forze dell'ordine, in particolare la storia riportata si può accostare a quella di Stefano Cucchi. Il testo si divide in due parti, nella prima parte si rappresenta la cattura, e la presa di coscienza da parte del ragazzo che la storia non andrà a finire bene, nella seconda parte l'anima della vittima ricorda la violenza e il dolore inflittogli dai servi dello stato.

Il ritornello “Non la voglio più sentire io questa storia!” è la denuncia di una gioventù stanca di piangere i suoi morti ammazzati.
Marzo mi ha lasciato due ferite sopra il petto, spero che potro' morire ma per quello non c'è fretta.
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/19 - 15:09
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Cinesi

Cinesi
2013
Ridi Paiasso

Music by Andrea Manzo - Alessandro Numa - Roberto Pettenello - Skardy
Lyrics by Alessandro Numa - Skardy

Introdotto da Natalino Balasso, questo pezzo dancehall si scaglia contro l’attuale “modello cinese” che ci danneggia nella sua declinazione italiana. Interviene un Elio (delle Storie tese) dalle rime pungenti che canta in perfetto veneziano e che si mimetizza nello spirito del brano proprio come sanno fare i cinesi. Nel finale si gioca con le barzellette degli anni 70/80 sui nomi cinesi.
Che novità porti dalla grande muraglia?
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/19 - 12:19
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Black hills

Black hills
2015
Black Hills
feat. Marino Severini

Black Hills è stato prodotto con il sostegno di ANPI Provinciale Parma, e cerca di rileggere la Lotta di Liberazione e di reinterpretare il senso di Resistenza nel suo senso più ampio possibile.

In questo caso specifico, infatti, abbiamo giocato con giustapposizioni e analogie storico-geografiche nuove, allineando la nostra Resistenza a quella delle Black Hills: la lotta di un popolo nativo americano, i Lakota-Sioux, in resistenza contro lo sfruttamento, la prevaricazione, l'occupazione di pionieri “occidentali”. Abbiamo costruito immagini astratte e concetti diretti. Abbiamo scritto questa canzone.

Le musiche del Collettivo Musicale EMILY si sono incontrate ancora una volta con i testi del cantautore parmense Francesco Pelosi, e sono state arricchite dalla collaborazione con Marino Severini - voce e fondatore de' The Gang.

In un periodo in cui... (Continues)
Stelle,
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/19 - 12:01
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Εμένα οι φίλοι μου

Εμένα οι φίλοι μου
Eména oi fìloi mou
[1978]
Στίχοι: Κατερίνα Γώγου
(Από Τρία κλικ αριστερά, 1978)
Μουσική: Νίκος Μαϊντάς
Πρώτη εκτέλεση: Magic de Spell
1998, Πάνω κάτω η Πατησίων
20 μελοποιημένα ποιήματα της Κατερίνας Γώγου
Άλλες ερμηνείες:
Σωκράτης Μάλαμας & Magic de Spell & Νίκος Μαϊντάς

Poesia di Katerina Gogou
(Da Τρία κλικ αριστερά, 1978)
Musica: Nikos Maindàs
Primi interpreti: Magic de Spell
1998, Πάνω κάτω η Πατησίων ("Su e giù per Patisia")
20 poesie di Katerina Gogou messe in musica
Altri interpreti:
Sokratis Malamas & Magic de Spell & Nikos Maindàs

La periferia ateniese, i quartieri difficili snocciolati uno ad uno: Exarchia, Gyzi, Patisia, Metaxourgio. Il mondo di Katerina Gogou e la sua gente, gli amici e le amiche alla fine degli anni ’70. Può darsi che vengano a mente gli “ultimi” di De André, ma quelli di Katerina Gogou non hanno proprio nessuna aura “romantica”,... (Continues)
Εμένα οι φίλοι μου είναι μαύρα πουλιά
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2015/6/19 - 01:09
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L’école

L’école
[1961]
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
In un 45 giri del 1961.
Elle sourit de toutes ses grilles,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/18 - 16:45
Song Itineraries: Child Abuse
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Quel Monde?

Quel Monde?
[1974]
Parole e musica di Elté e Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
Nell’ultimo album di Selos, intitolato “Un regard”, con Elté, ossia tal Laurent Terrisse, che all’epoca era un ragazzino di 13 anni (ignoro chi fosse e cosa ne sia stato dopo).
Sans vouloir à tout prix vous pousser dans la tombe
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/18 - 16:38
Song Itineraries: War on Earth

Occitanie

Occitanie
[1972]
Parole di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
Musica di Pierre Selos e Bruno Bontempelli
Nel LP intitolato “L’armateur”
En ce temps là, chez moi, on cueillait des oranges ;
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/18 - 16:00
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Mon frère m'a dit

Mon frère m'a dit
[1965]
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.

“Mio fratello mi ha detto: - Sulla mia collina la primavera non è tornata. Rifioriranno i biancospini quando i cannoni taceranno…”
Mon frère m'a dit "Sur ma colline
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/18 - 15:35
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Martin Luther King

Martin Luther King
[1969]
Parole di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
Musica di Pierre Selos e François Rauber
(Martin Luther King)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/18 - 15:26
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Les cons sont là!

Les cons sont là!
[1981]
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.

E infatti l’ultimo album di Selos è del 1974, “Un regard”. Allora lasciò il cantautorato per dedicarsi alla scrittura e, proprio nel 1974, fondò una rivista intitolata “Possible”. Nel 1981, come supplemento alla pubblicazione, Selos allegò una musicasetta intitolata “Salut!” da cui è tratta questa canzone. Da allora non ha più pubblicato nulla in ambito musicale.
Les cons sont là!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/18 - 15:15
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La mine

La mine
[1965]
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
In un 45 giri del 1965.
Tout au commencement
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/18 - 14:59
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Voilà voilà

Voilà voilà
In Italia come in Francia sembra che tutti i problemi vengano dagli stranieri e dagli immigrati. Il solito réfren!
Voilà, voilà, que ça recommence
(Continues)
Contributed by Donatella Leoni 2015/6/18 - 14:00
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La bombe atomique

La bombe atomique
canzone ironica sulla bomba atomica
https://www.youtube.com/watch?v=ulmbBBL9r9Q
non ho trovato il testo
Contributed by Donatella Leoni 2015/6/18 - 13:46
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Avec les Juifs

Avec les Juifs
[1963]
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
In un suo disco del 1963.
Jette encore un dernier regard
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/18 - 10:38
Song Itineraries: Extermination camps
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Mais pourquoi?

Mais pourquoi?
[1964]
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
Nel disco collettivo intitolato “Toi, qu'as-tu fait pour mon pays?”, un’iniziativa per la lotta contro la fame nel Terzo Mondo.

Risuona una certa retorica cattolica nella prima produzione di Selos ma scelgo comunque di proporre questo brano per via soprattutto di due versi della terza strofa, che recitano così: “Perché verrà il tempo, se noi continueremo ad ignorare il loro grido, verrà il tempo in cui quegli uomini verranno qui da noi…”
Il est des soleils qui ne font jamais lever les moissons,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/18 - 10:17
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Le bombe

Le bombe
[2012]
Scritta da Le Formiche (Giuseppe La Formica, Roberto Calabrese, Carmelo Drago, Valerio Mina), gruppo rock palermitano.
Singolo del 2012 poi incluso nell’album “Figli di nessuno” del 2014.

“La storia di Palermo è segnata dalle bombe: da quelle del ’43 e del '92, che ne hanno messo in ginocchio le speranze di giustizia, fino a quelle bombe invisibili dei giorni nostri, ugualmente violente e subdole che costringono generazioni intere a lasciare affetti e luoghi cari per andare lontano.
Le bombe porta in sé una risposta a queste condizioni.
La risposta è rimanere qui e lottare in prima linea per i propri sogni.” (Le Formiche)
Il padre di mio padre aveva
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/17 - 22:28

Le Retour du Printemps

Le Retour du Printemps
Le Retour du Printemps

Chanson française – Le Retour du Printemps – Marco Valdo M.I. – 2015

ARLEQUIN AMOUREUX – 9

Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.



Lucien l'âne mon ami, revoici donc notre ami Matthias, alias Matĕj, Matys, Matysek, Mathieu, Arlecchino le déserteur, cet Arlequin amoureux dont j'ai – peut-être imprudemment entrepris de conter l'histoire.

Pourquoi imprudemment ? Ça, je me le demande, car à mon sens, dans ces sortes de sagas en chansons, tu t'en tires assez bien. Je comprendrais ton inquiétude si c'était la première fois que tu te lançais... (Continues)
Un vulgaire pourceau
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/6/17 - 20:43
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À bas les gens qui bossent

À bas les gens qui bossent
[2008]
Parole e musica di Olivier Haudegond, in arte Didier Super.
Nel disco intitolato “Ben Quoi?”
En fait la prochaine chanson, on... on a essayé d'faire un... un vrai tube de merde pour les grosses radios à la con.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/17 - 16:24
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La lutte en chantant

La lutte en chantant
[2008]
Parole e musica della Compagnie Jolie Môme
Nel disco intitolato “Légitime Colère”
Si nous descendons la rue en chantant
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/17 - 15:25
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C'est dans la rue qu'ça s'passe

C'est dans la rue qu'ça s'passe
[2011]
Parole e musica della Compagnie Jolie Môme
Nel disco intitolato “Parole de Mutins”
Tu peux voter, pétitionner
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/17 - 15:03
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Ave Maria no Morro

Ave Maria no Morro
[1942]
Parole e musica di Herivelto de Oliveira Martins (1912-1992), compositore, cantante, musicista ed attore brasiliano.
Interpretata dal Trio de Ouro, fondato dallo stesso Martins nel 1937, insieme all’orchestra di Otaviano Romeiro Monteiro, detto Fon-Fon (1908-1951), compositore, polistrumentista e direttore.

Una delle più famose canzoni brasiliane di sempre, interpretata da una miriade di artisti locali e latinoamericani e di ogni angolo della Terra, compresi gli italiani Mino Reitano, Fausto Leali, Andrea Boccelli e Zucchero.
Barracão de zinco
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/17 - 14:14
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L’apolitique

L’apolitique
[1973]
Parole e musica di Georges Moustaki
Nel disco intitolato “Déclaration
L'armée ne doit pas s'occuper de politique
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/17 - 11:38
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Why

Why
[1973]
Parole e musica di Georges Moustaki
Nel disco intitolato “Déclaration

Credo si tratti di una riflessione sul terrorismo/resistenza palestinese.
Nella prima strofa il riferimento è forse a “Settembre Nero” e alla strage alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Di seguito si accenna a sequestri e dirottamenti aerei, che i militanti palestinesi attuarono in più occasioni tra il 1968 ed il 1972, e poi anche dopo…
Why don't you stay in your villages
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/17 - 11:23
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Les marchands

Les marchands
[1972]
Parole e musica di Giuseppe Mustacchi, in arte Georges Moustaki
Nel disco “Moustaki” (quasi tutti i suoi dischi sono così semplicemente non-intitolati) del 1972
Il y avait des bois et des champs
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/17 - 10:01
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Espérance (Nos enfants)

Espérance (Nos enfants)
[1977]
Scritta da Georges Moustaki e Michèle Arnaud
La canzone che apre l’album “Moustaki” del 1977
Nous traçons des frontières
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/17 - 09:42
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Demain

Demain
Parole e musica di Giuseppe Mustacchi, in arte Georges Moustaki.
Trovo il brano nell’album “Méditérranéen” del 1992 ma potrebbe risalire a parecchi anni prima.
Demain nous n'aurons plus peur
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/17 - 09:12
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Giovanni Passannante

Giovanni Passannante
Chanson italienne – Giovanni Passannante – Airesis – 2010


On redira dans l'histoire :
Du bonnet du cuisinier
Nous ferons un étendard.

Un disque consacré à cinq personnages du passé qui ont fait quelque chose d'important, même seulement un simple geste, souvent payé très cher, par lequel ils ont tracé une voie pour les autres, pour le monde à venir. Et c'est pour ça qu'aujourd'hui on parle encore de Dante Di Nanni le partisan, de Vladimir Majakovskij le poète, de Tommie Smith le sprinter avec le poing ganté de noir, de Giovanni Passannante l'anarchiste et de Ferdinand Magellan le navigateur (qui – dit entre nous – avec les quatre autres n'a pas grand-chose en commun…)
Sur Giovanni Passannante, qui en 1878 fit un attentat exemplaire contre le bourreau de Savoie Umberto, qui pour cet attentat fut enterré vivant d'abord en prison et ensuite à l'asile, voir aussi Canzone che recita Giovanni... (Continues)
GIOVANNI PASSANNANTE
(Continues)
2015/6/16 - 20:44
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Kołysanka dla misiaków

Kołysanka dla misiaków
[1983]
Testo di Andrzej Jakubowicz
Musica di Martyna Jakubowicz e Andrzej Nowak
Dall'album colletivo "I Ching", presente anche nel disco raccolta di Martyna Jakubowicz del 1991 intitolato "Total"
Qui trovato https://poema.pl/publikacja/108471-kol...


W tym pokoju bardzo cicho dziś
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Contributed by Krzysiek Wrona 2015/6/16 - 20:14
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Chanson-cri

Chanson-cri
[1976]
Parole e musica di Georges Moustaki
Singolo poi incluso nell’album intitolato “Moustaki”

Manifesto artistico e politico di Moustaki, dedicato in particolare alle femmes violées e a ceux qui cherchent la plage au-dessous des pavés
Je veux que ma chanson soit comme un cri d'alarme
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/16 - 15:26
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Le Droit à la paresse

Le Droit à la paresse
[1974]
Parole e musica di Georges Moustaki
Nel disco intitolato “Les amis de Georges”

Canzone dedicata a Paul Lafargue (1842-1911), autore nel 1880 del famoso pamphlet “Le Droit à la paresse. Réfutation du « Droit au travail » de 1848”.

« O paresse, mère des arts et des nobles vertus, sois le baume des angoisses humaines ! »

« Une étrange folie possède les classes ouvrières des nations où règne la civilisation capitaliste. Cette folie traîne à sa suite des misères individuelles et sociales qui, depuis deux siècles, torturent la triste humanité. Cette folie est l'amour du travail, la passion moribonde du travail, poussée jusqu'à l'épuisement des forces vitales de l'individu et de sa progéniture... »

« Travaillez, travaillez, prolétaires, pour agrandir la fortune sociale et vos misères individuelles, travaillez, travaillez, pour que, devenant plus pauvres, vous ayez plus de raisons de travailler et d'être misérables. Telle est la loi inexorable de la production capitaliste. »
Je voudrais rendre grâce a celui qui peut-être
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/16 - 14:59

L’Internationale des enfants

L’Internationale des enfants
[Fine 800?]
Versi di Sébastien Faure, pubblicati su di un numero del 1911 del Bulletin de « La Ruche », la scuola libertaria che lui stesso fondò a Rambouillet, Île-de-France, nel 1904
Sull’aria de L'Internationale di Eugène Pottier

Nel 1917 la guerra riuscì ad uccidere l’esperienza della scuola libertaria fortemente voluta e quasi del tutto finanziata da Faure:
« La guerre maudite est venue, soumettant "la Ruche" à la plus rude des épreuves. La mobilisation l'a privée brutalement de la presque totalité de ses collaborateurs ; nos modestes ateliers (...) ont été fermés et le sont restés depuis août 1914. Le droit de réunion étant supprimé, j'ai du renoncer à mes conférences dont le produit constituait 75% environ des recettes qui alimentaient la caisse... En février 1917 "la Ruche" mourut victime comme tant d'autres œuvres amoureusement édifiées, de la guerre à jamais abhorrée »
(da... (Continues)
Debout ! les enfants de tout âge,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/16 - 12:02
Song Itineraries: Child Abuse
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Aqualung

Aqualung
Bella traduzione. Anche io avrei preferito "esercito della salvezza" a "caritas". Ultima piccola annotazione, il cognome della moglie di Ian Anderson dovrebbe essere Franks e non Frank.
Alfonso Balducci 2015/6/16 - 11:47

Noi siam poveri romagnoli

Anonymous
[Seconda metà dell’800]
Canzone di autore anonimo, intonata da operai italiani partecipanti nel 1877 a Saint-Imier al congresso della “Fédération jurassienne”, la sezione svizzera dell’Internazionale anarchica e antiautoritaria, ispirata alle idee libertarie di Bakunin.
Testo del ritornello trovato nell’articolo “La chanson anarchiste dans la France de la belle époque”, a cura Gaetano Manfredonia, pubblicato nella Revue Française d'Histoire des Idées Politiques, 2007/2 (n°26).
Riscontrata per intero su Il Deposito, come tratta dal volume “Canti socialisti e comunisti”, a cura di Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti, 1976.
Noi siam poveri romagnoli
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/16 - 11:28
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Heureux temps

Heureux temps
La canzone di Paul Paillette - al quale forse sarebbe meglio attribuirla - è inclusa nella raccolta intitolata “Les Tablettes d'un lézard” pubblicata nel 1892.
In seguito il testo comparve su molte riviste e pubblicazioni anarchiche.
Bernart Bartleby 2015/6/16 - 10:52
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Hammerhead

Hammerhead
Questa "Hammerhead" non è soltanto - e non tanto - una CCG cantata dal punto di vista di un soldato. Il tema è quello delle stragi nelle scuole, molto frequenti negli USA. La più famosa di tutte - ma nemmeno la più tragica - è forse quella evvenuta alla Columbine High School di Denver, Colorado, nel 1999 e analizzata acutamente da Michael Moore nel suo film "Bowling for Columbine".

E il punto di vista accolto dagli Offspring è proprio lo stesso di Moore: tra le cause dell'altissima percentuale di episodi di "gun violence" negli USA, di cui sempre più spesso sono protagonisti minorenni, vi sono anche la mentalità imperialista, l'ideologia iperpatriottica distorta, la libera vendita di armi di ogni tipo e la supremazia della lobby industriale militare che finiscono col permeare la società.

Il video distopico che accompagna il brano, con quegli uccelli neri che poi sono aerei "Stealth" e maiali... (Continues)
Bernart Bartleby 2015/6/16 - 09:24

La storia del cane Fido

La storia del cane Fido
la cultura popolare nazionale piano piano sta' perdendo i suoi artisti storici, i cantastorie con le loro canzonette hanno rallegrato e divertito generazioni di persone in tutte le piazze d' italia, e sarebbe un grosso peccato perdere la storia dei primi cronisti e giornalisti, tutto il materiale , canzonette, strumenti vestiti vengono acquisiti e catalogati dall' associazione italiana cantastorie "lorenzo de antiquis" le radici della cultura popolare..patrimonio UNESCO. da salvare .AIUTIAMO A SALVARE QUESTO PATRIMONIO.
FABRIZIO CRESTI 2015/6/15 - 22:24

Profilation Cookies Blues

Profilation Cookies Blues
[June 15, 2015]
Lyrics by Riccardo Venturi
Music: Ad libitum
And so we have to inform you,
(Continues)
2015/6/15 - 20:52
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Α ρε Σύντροφε

Α ρε Σύντροφε
From CPA Firenze Sud Hacklab
June 15, 2015


AH, COMRADE
(Continues)
2015/6/15 - 19:38
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La canzone di Giovanni Passannante

La canzone di Giovanni Passannante
Per Bernart: anche io sono stata intrigata dalla sua storia; pensavo di conoscerla a grandi linee, ma è solo quando mi è capitata tra le mani, per puro caso, la perizia psichiatrica pubblicata su una rivista del 1878, che ho cominciato ad approfondirne la figura e l'incredibile accanimento contro di lui in vita, e quello postumo, che continua a perseguitarne anche il ricordo. Appena ho un minuto inserisco stralci della perizia.
Ciao!
Maria Cristina 2015/6/15 - 18:34

Complainte des petits déménagements parisiens (Le Petit Terme)

Complainte des petits déménagements parisiens (Le Petit Terme)
[1900]
Versi di Gabriel Randon de Saint-Amand, in arte Jehan-Rictus (1867-1933), poeta in “langue populaire”, anarchico (almeno fino alla vigilia della Grande Guerra).
Poesia pubblicata inizialmente nella breve raccolta “Doléances (Nouveaux Soliloques)”. In seguito – con tutte le poesie sparse non incluse in “Les Soliloques du Pauvre” – nella raccolta intitolata “.. le Coeur populaire” pubblicata nel 1914, di fatto l’ultima produzione letteraria di Jehan-Rictus, il quale ricomparve brevemente all’inizio degli anni 30 ma morì già nel 1933.

Interpretata da Claude Antonini nel suo disco “Claude Antonini chante et dit Jehan-Rictus” del 1993.

Descrizione in toni quasi “proto-futuristici” (nel senso della corrente letteraria ed artistica ancora da venire) di uno sgombero per morosità di una famiglia popolare che, nonostante tutti gli sforzi, non è riuscita a pagare il trimestre (il “petit... (Continues)
Badadang boum ! Badadang d’zing !
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/15 - 15:00
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Jasante de la Vieille

Jasante de la Vieille
Versi di Gabriel Randon de Saint-Amand, in arte Jehan-Rictus (1867-1933), poeta in “langue populaire”, anarchico (almeno fino alla vigilia della Grande Guerra).
Nella raccolta intitolata “.. le Coeur populaire” pubblicata per la prima volta nel 1914, di fatto l’ultima produzione letteraria di Jehan-Rictus, il quale ricomparve brevemente all’inizio degli anni 30 ma morì già nel 1933.

Preghiera (in argot Jasante) di Maria (in argot Vieille) sulla tomba del Figlio giustiziato dal Potere.
In realtà il luogo è il cimitero parigino d’Ivry-sur-Seine e la “Vieille” è la madre di un giovane comunardo lì sepolto in una fossa comune.

Il cimitero d’Ivry accolse nel maggio 1871 un numero considerevole di comunardi vittime della repressione. Le stime sono molto variabili e vanno da 650, a 5.000, fino a 15.000. Se quest’ultimo fosse il conto esatto, il cimitero d’Ivry sarebbe quello che ospita, in fosse... (Continues)
“Tu ne tueras point.”
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/15 - 13:55




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