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La storia del cane Fido

La storia del cane Fido
la cultura popolare nazionale piano piano sta' perdendo i suoi artisti storici, i cantastorie con le loro canzonette hanno rallegrato e divertito generazioni di persone in tutte le piazze d' italia, e sarebbe un grosso peccato perdere la storia dei primi cronisti e giornalisti, tutto il materiale , canzonette, strumenti vestiti vengono acquisiti e catalogati dall' associazione italiana cantastorie "lorenzo de antiquis" le radici della cultura popolare..patrimonio UNESCO. da salvare .AIUTIAMO A SALVARE QUESTO PATRIMONIO.
FABRIZIO CRESTI 2015/6/15 - 22:24

Profilation Cookies Blues

Profilation Cookies Blues
[June 15, 2015]
Lyrics by Riccardo Venturi
Music: Ad libitum
And so we have to inform you,
(Continues)
2015/6/15 - 20:52
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Α ρε Σύντροφε

Α ρε Σύντροφε
From CPA Firenze Sud Hacklab
June 15, 2015


AH, COMRADE
(Continues)
2015/6/15 - 19:38

Complainte des petits déménagements parisiens (Le Petit Terme)

Complainte des petits déménagements parisiens (Le Petit Terme)
[1900]
Versi di Gabriel Randon de Saint-Amand, in arte Jehan-Rictus (1867-1933), poeta in “langue populaire”, anarchico (almeno fino alla vigilia della Grande Guerra).
Poesia pubblicata inizialmente nella breve raccolta “Doléances (Nouveaux Soliloques)”. In seguito – con tutte le poesie sparse non incluse in “Les Soliloques du Pauvre” – nella raccolta intitolata “.. le Coeur populaire” pubblicata nel 1914, di fatto l’ultima produzione letteraria di Jehan-Rictus, il quale ricomparve brevemente all’inizio degli anni 30 ma morì già nel 1933.

Interpretata da Claude Antonini nel suo disco “Claude Antonini chante et dit Jehan-Rictus” del 1993.

Descrizione in toni quasi “proto-futuristici” (nel senso della corrente letteraria ed artistica ancora da venire) di uno sgombero per morosità di una famiglia popolare che, nonostante tutti gli sforzi, non è riuscita a pagare il trimestre (il “petit... (Continues)
Badadang boum ! Badadang d’zing !
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/15 - 15:00
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Jasante de la Vieille

Jasante de la Vieille
Versi di Gabriel Randon de Saint-Amand, in arte Jehan-Rictus (1867-1933), poeta in “langue populaire”, anarchico (almeno fino alla vigilia della Grande Guerra).
Nella raccolta intitolata “.. le Coeur populaire” pubblicata per la prima volta nel 1914, di fatto l’ultima produzione letteraria di Jehan-Rictus, il quale ricomparve brevemente all’inizio degli anni 30 ma morì già nel 1933.

Preghiera (in argot Jasante) di Maria (in argot Vieille) sulla tomba del Figlio giustiziato dal Potere.
In realtà il luogo è il cimitero parigino d’Ivry-sur-Seine e la “Vieille” è la madre di un giovane comunardo lì sepolto in una fossa comune.

Il cimitero d’Ivry accolse nel maggio 1871 un numero considerevole di comunardi vittime della repressione. Le stime sono molto variabili e vanno da 650, a 5.000, fino a 15.000. Se quest’ultimo fosse il conto esatto, il cimitero d’Ivry sarebbe quello che ospita, in fosse... (Continues)
“Tu ne tueras point.”
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/15 - 13:55
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Berceuse pour un Pas-de-Chance

Berceuse pour un Pas-de-Chance
Versi di Gabriel Randon de Saint-Amand, in arte Jehan-Rictus (1867-1933), poeta in “langue populaire”, anarchico (almeno fino alla vigilia della Grande Guerra).
Nella raccolta intitolata “.. le Coeur populaire” pubblicata per la prima volta nel 1914, di fatto l’ultima produzione letteraria di Jehan-Rictus, il quale ricomparve brevemente all’inizio degli anni 30 ma morì già nel 1933.

Una poesia che fa sicuramente il paio con La Charlotte prie Notre-Dame durant la nuit du Réveillon…

Ninna nanna per un ragazzino morto di stenti sulla strade di Parigi, la “Ville Lumiére” (e guai a non chiamarla così, perché si è subito considerati degli anarchici o dei “Bonnot”!)…
I signori e le signore si fanno d’intorno, e c’è già chi afferma che sia tutta una messinscena…
Poi interviene la polizia – “Circolare, circolare, non c’è niente da vedere!” – la stessa che quel ragazzo lì, una volta grande, l’avrebbe... (Continues)
Do mon pétiot ; do ma tototte....
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/15 - 13:16
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La Charlotte prie Notre-Dame durant la nuit du Réveillon

La Charlotte prie Notre-Dame durant la nuit du Réveillon
Versi di Gabriel Randon de Saint-Amand, in arte Jehan-Rictus (1867-1933), poeta in “langue populaire”, anarchico (almeno fino alla vigilia della Grande Guerra).
Nella raccolta intitolata “.. le Coeur populaire” pubblicata per la prima volta nel 1914, di fatto l’ultima produzione letteraria di Jehan-Rictus, il quale ricomparve brevemente all’inizio degli anni 30 ma morì già nel 1933.

La preghiera della povera Charlotte, donna di strada, rimasta sola con un bambino piccolo, il compagno spedito in un bagno penale o battaglione di punizione in Algeria, affinchè Maria Vergine se la pigli, lei col suo bambino, e ponga così fine al freddo e alla fame di una terribile notte di fine anno…

Negli anni 30 questa straziante poesia fu interpretata dalla cantante e cabarettista Marie Dubas (1894-1972), ma la sua versione non piacque a Jehan-Rictus.

Ripresa da Monique Morelli nel suo disco “Monique Morelli... (Continues)
Seigneur Jésus, je pense à vous !
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/15 - 11:37
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Le Revenant

Le Revenant
[1896]
Versi di Gabriel Randon de Saint-Amand, in arte Jehan-Rictus (1867-1933), poeta in “langue populaire”, anarchico (almeno fino alla vigilia della Grande Guerra).
Nella raccolta intitolata “Les Soliloques du Pauvre”

Poesia messa in musica dallo stesso autore che l’interpretò con grande successo nei cabaret di Montmartre, come il Quat'z'Arts e il Lapin Agile.

Ripresa da Monique Morelli nel suo disco “Monique Morelli chante Jehan Rictus et Gaston Couté” del 1963.

Successivamente anche da Claude Antonini nel suo disco “Claude Antonini chante et dit Jehan-Rictus” del 1993.

“Le Revenant” è forse il poema più conosciuto di Jehan-Rictus.
L’autore racconta di un clochard – da alcuni riferimenti si direbbe forse un reduce di guerra finito sulla strada – che s’immagina il ritorno di Cristo sulla Terra, un Cristo “amato dalle donne, scandaloso, uomo dai begli occhi, uomo dai bei sogni,... (Continues)
I
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/15 - 10:52
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Recht und billig

Recht und billig
HALPAA JA OIKEUDENMUKAISTA
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/6/15 - 10:36

Postkarte an junge Menschen

Postkarte an junge Menschen
POSTIKORTTI NUORILLE
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/6/15 - 10:35
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L’Hiver

L’Hiver
[1894-1895]
Versi di Gabriel Randon de Saint-Amand, in arte Jehan-Rictus (1867-1933), poeta in “langue populaire”, anarchico (almeno fino alla vigilia della Grande Guerra).
Nella raccolta intitolata “Les Soliloques du Pauvre”

Poesia messa in musica da Claude Antonini nel suo disco “Claude Antonini chante et dit Jehan-Rictus”, 1993.
anche in versione rap dai Vîrus

“Faire enfin dire quelque chose à quelqu’Un qui serait le Pauvre, ce bon pauvre dont tout le monde parle et qui se tait toujours.
Voilà ce que j’ai tenté.” (Jehan Rictus)

“Far finalmente dire qualcosa a colui che sarebbe il Povero, quel buon poveraccio di cui tutti parlano e che sta sempre zitto.
Ecco che ci ho provato.” (Jehan Rictus)
Merd’ ! V’là l’Hiver et ses dur’tés,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/15 - 08:57
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Un aviatore irlandese prevede la sua morte

Un aviatore irlandese prevede la sua morte
Leggo da RV: "...dagli aerei, ora come allora, si sganciavano bombe che cadevano sulla testa di chi stava là sotto" e "...un aviatore che va gettando bombe per impulsi di gioia (leggasi: sadismo inconscio)"
Non era esattamente così, se non altro perchè durante la WW1 i velivoli furono, almeno fino all'ultimo anno di guerra, per lo più ricognitori e caccia e solo i tedeschi si fecero notare bombardando l'Inghilterra, ma con gli Zeppelin.
Lo stesso Kaiser si oppose peraltro (finchè potè) ai suoi generali essendo contrario al bombardamento terroristico sulle città; esisteva ancora, con tutte le virgolette del caso, una specie di atteggiamento "cavalleresco" dal sapore risorgimentale.
Dunque gli aviatori, compreso il nostro,erano una specie di "cavalieri dell'aria" che duellavano tra loro e infatti sono noti ad esempio i casi (italiani) di intendimenti a non usare i proiettili traccianti che... (Continues)
Francesco Brazzale 2015/6/14 - 22:08
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Freedom

Freedom
[2010]
Scritta da Jeremy Keller (chitarra) e Marisa Ronstadt (voce, che è pure cugina di Linda!)
La parte rap è di Maya Jupiter (emcee)

Con Are We a Nation? delle Sweet Honey In The Rock e Marching into the Light di Andrés Useche, ancora una canzone scritta in reazione all’introduzione in Arizona nel 2010 del cosiddetto SB (Senate Bill) 1070, una legge che inasprisce controlli e sanzioni contro l’immigrazione illegale e che ha causato anche un conflitto tra lo Stato e la Federazione.
Soon to be a mother of three in search of Lady Liberty,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/14 - 21:04

La ballata di Pereira

La ballata di Pereira
Presentando un altro suo libro "Tristano muore", Antonio Tabucchi coglie l'occasione per parlare di un altro paio di cose che rimangono come mai attuali e vanno ben oltre un discorso che sarebbe un semplice commento a questa sua grande opera. Non è un canto, nemmeno una canzone, è un grido.


Krzysiek Wrona 2015/6/14 - 20:49
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Marching into the Light

Marching into the Light
[2010]
Parole e musica di Andrés Useche (1977-), scrittore, regista, grafico e cantautore colombiano americano.

Come Are We a Nation? delle Sweet Honey In The Rock, un’altra canzone scritta in reazione all’introduzione in Arizona nel 2010 del cosiddetto SB (Senate Bill) 1070, una legge che inasprisce controlli e sanzioni contro l’immigrazione illegale e che ha causato anche un conflitto tra lo Stato e la Federazione.
She worked all night long
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/14 - 20:40
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Are We a Nation?

Are We a Nation?
[2010]
Scritta da Ysaye M. Barnwell, Nitanju Bolade Casel, Aisha Kahlil, Carol Maillard, Louise Robinson.
Parte recitata scritta da Nitanju Bolade Casel, Carol Maillard, YONAS.

“Are We a Nation?” è nata in reazione all’introduzione in Arizona nel 2010 del cosiddetto SB (Senate Bill) 1070, una legge che inasprisce controlli e sanzioni contro l’immigrazione illegale e che ha causato anche un conflitto tra lo Stato e la Federazione.
Adapted from the Declaration of Independence:
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/14 - 20:17
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These Shoes

These Shoes
[2006]
Parole e musica di Andrew McKnight
Nel suo album del 2008 intitolato “Something Worth Standing For”

“My wife is from Panama, and I have learned to listen differently to the strains of Spanish on the streets of America. The journey here from the south is perilous and harsh, and I’ve come to wonder if I were the one living there, if I could find the courage to undertake it.” (Andrew McKnight)
In the darkness, in the desert
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/14 - 18:48
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Would You Harbor Me

Would You Harbor Me
[1994]
Parole e musica di Ysaye Marie Barnwell, attrice ed autrice, membro del gruppo.
Nell’album intitolato “Sacred Ground” pubblicato nel 1995.

Una bellissima canzone - armonizzata “a cappella”, nello stile delle Sweet Honey in the Rock - che ci parla di “accoglienza”, “protezione”, “asilo”, “rifugio” per coloro che fuggono da guerre, persecuzioni e fame, tutti termini che volutamente ho messo tra virgolette perchè, stando alle immagini che in queste ore arrivano da Ventimiglia, dal Brennero, dal Sempione, dalle stazioni di Roma e Milano, mi pare che siano ormai parole di cui abbiamo perso il significato e l’uso...
Would you harbor me? Would I harbor you?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/14 - 18:19
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Immigration Man

Immigration Man
[1972]
Scritta da Graham Nash e incisa con David Crosby prima come singolo e poi inclusa nell’album “Graham Nash David Crosby”, il loro esordio come duo.

Nash, nativo di Blackpool nel Lancashire inglese, scrisse questa canzone quando, non avendo all’epoca ancora la doppia nazionalità, fu fermato dagli agenti dell’immigrazione al suo ingresso negli USA. Non volevano farlo entrare e lo tennero in attesa per un bel po’ finchè alcuni fans lo riconobbero e cominciarono ad assieparsi per aver un autografo. Solo allora le guardie si decisero a concerdergli il visto d’ingresso.
Fu per Nash un’esperienza molto irritante ed umiliante.

Figuriamoci se non sei Graham Nash, se non sei nessuno, anzi, un disperato, affamato, sporco e per giunta africano che cerca di passare la frontiera con la Francia a Ventimiglia, o su un treno del Sempione per raggiungere la Svizzera, o fermato al Brennero cercando... (Continues)
There I was at the immigration scene
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/14 - 16:06
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Appel

Appel
INVOCAZIONE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/14 - 15:04

Spürst du es nicht, wenn ich um dich weine

Spürst du es nicht, wenn ich um dich weine
ETKÖ TUNNE, KUN ITKEN VUOKSESI SUN
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/6/14 - 10:57
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Die Ahnung

Die Ahnung
AAVISTUS
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/6/14 - 10:55
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En la plaza de mi pueblo

Anonymous
En la plaza de mi pueblo
Viste le informazioni fornite da Maria Cristina Costantini e Gustavo Sierra Fernández, penso che la canzone andrebbe sicuramente attribuita ad anonimo e datata al 1936-39. Si tratta infatti di una "cover" repubblicana della popolare "En el Café de Chinitas", una delle 10 canzoni interpretate nel 1931 dalla voce di Encarnación López "La Argentinita" accompagnata al pianoforte da Federico García Lorca.

Il collettivo portoghese P.E.B.L. non c'entra proprio nulla, e nemmeno sul loro sito c'è evidenza di un progetto dedicato alla guerra civile spagnola. In Rete c'è un solo riferimento, su Soundclick, all'interpretazione del brano fatta da tal Zacaco nel 2008: un po' poco per attribuirgliela!
Bernart Bartleby 2015/6/14 - 10:46
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Almost Cut My Hair

Almost Cut My Hair
Bella traduzione. Però secondo me said it was in my way significa "mi intralciano" mi danno fastidio, non "alla mia maniera". Ciao a tutti.
Alessandro 2015/6/14 - 10:16
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Le conscrit du Languedô (Fanfan)

Anonymous
LO CONSCRIT DE 1810
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/13 - 17:21
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Beatles: A Day In The Life

Beatles: A Day In The Life
Tutto il disco è un capolavoro assoluto. Indiscutibilmente il più bello della dtoria del pop/rock. Il punto più alto del lavoro di quei geni dei Beatles.
maurizio1952. 2015/6/13 - 16:40
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Stefan Zweig

Stefan Zweig
Chanson italienne – Stefan Zweig – Paolo Benvegnù – 2014



J'ai donné une version française (je me garderais bien, comme tu le sais, de parler de traduction, genre qui relève de techniques et de connaissances qui m'échappent ; ceci pour prévenir le lecteur innocent de ce qu'il peut allègrement tout ce qui lui passerait par la tête comme critiques et chicaner sur une chose ou l'autre – voilà pour la version française) de cette chanson italienne intitulée Stefan Zweig, qui eut la chance de naître « Viennois » aux moments où Vienne avait encore en ses murs la plus belle collection d'écrivains, de poètes, de penseurs, de philosophes, de musiciens, d’artistes et de médecins. Le revers de l'Histoire fut aussi que ce fut le moment où l'Autriche entrait en déliquescence et donnait le jour à un tambour de fer blanc qui allait trublionner le monde, chasser le Juif comme d'autres chassent le vivant... (Continues)
STEFAN ZWEIG
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/6/13 - 12:32
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Cecilia

Anonymous
Cecilia
L'è la povera Cecilia, lei la piange notte e dì
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/13 - 10:15
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Bauernkantate

Bauernkantate
MAAMIEHEN KANTAATTI
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/6/13 - 10:04

Über Die Bezeichnung Emigranten

Über Die Bezeichnung Emigranten
EMIGRANTIN KÄSITTEESTÄ
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/6/13 - 10:03
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Per espassar l'ira e la dolor

Per lenire il dolore e la tristezza
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/12 - 20:51
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Tartarassa ni voutor

Tartarassa ni voutor
Versione di Manu Théron, Youssef Hbeisch, Grégory Dargent - Sirventés (Accords Croisés/Ducale, 2014)

dq82 2015/6/12 - 18:00
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Ostersonntag

Ostersonntag
PÄÄSIÄISSUNNUNTAI
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/6/12 - 10:03
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Mein Bruder war ein Flieger

Mein Bruder war ein Flieger
VELJENI OLI LENTÄJÄ
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/6/12 - 10:01
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Not In Our Name

Not In Our Name
Questa mattina è morto il più grande di tutti: Ornette Coleman
Flavio Poltronieri 2015/6/11 - 22:50

Viva la guerra!

Viva la guerra!
Chanson livournaise (Toscan livournais - Italien) – Viva la guerra – Pardo Fornaciari – 2002
Texte : Luciano Tarabella
Musique : Pardo Fornaciari

Un poème du Livournais Luciano Tarabella, mis en musique par Pardo Fornaciari.
Tiré d'Il Deposito, accompagné de l'introduction suivante: « Nous l'avons beaucoup chanté devant Camp Darby (base américaine), en provoquant des sérieuses crises d'identité à la police et aux carabiniers à cheval. Du reste, il est connu que les chevaux sont des animaux peu habitués aux sarcasmes… »

Mon ami Lucien l'âne, il te souviendra certainement que récemment encore nous avons croisé le poète éthylique Piero Ciampi, auteur et interprète entre autres de Dario de Livourne Dario di Livorno et protagoniste de La ballade des Fossi La ballata di Piero dei fossi. D'ute part, il ne t'aura pas échappé que Livourne est particulièrement appréciée de certain intervenant... (Continues)
VIVE LA GUERRE !
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/6/11 - 15:18

Les petits scouts

Les petits scouts
Bernart Bartleby 2015/6/11 - 09:51

In den Weiden am Sund

In den Weiden am Sund
KUOLEMAN LINTU
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/6/11 - 08:36
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Hotelzimmer 1942‎

Hotelzimmer 1942‎
HOTELLIHUONE 1942
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/6/11 - 08:35
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دخترفروشی

دخترفروشی
MOGLI IN VENDITA
(Continues)
Contributed by Alice Bellesi 2015/6/10 - 23:23
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Dieu s'il existe

Dieu s'il existe
Grazie per la canzone e per il commento.
Il testo e'come brassens ,semplice ma pieno di
Umanità .
distinguerei un po' nel commento
Quello che è la parola di gesu e quella della chiesa
Differenza che brassens aveva ben presente .
Ciao Giorgio i
Giorgio tombaresi 2015/6/10 - 10:38
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An die Nachgeborenen

An die Nachgeborenen
JÄLKEENI TULEVILLE
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/6/10 - 09:32
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Begräbnis des Hetzers im Zinksarg

Begräbnis des Hetzers im Zinksarg
KIIHOTTAJAN MAAHANPANIAISET
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/6/10 - 09:30
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Révolution

Révolution
Bernart Bartleby 2015/6/9 - 22:26
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Qui Dio non c’è

Qui Dio non c’è
Chanson italienne - Qui Dio non c’è - Claudio Baglioni – 1990
ICI, IL N'Y A PAS DE DIEU
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/6/9 - 22:13
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Der müde Soldat

Der müde Soldat
UUPUNUT SOTILAS
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/6/9 - 11:18
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Epitaph on a Tyrant

Epitaph on a Tyrant
TYRANNIN MUISTOKIRJOITUS
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/6/9 - 11:16
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L’evoluzione

L’evoluzione
Chanson italienne – L’Evoluzione – Banco del Mutuo Soccorso – 1972

Texte : Francesco Di Giacomo e Vittorio Nocenzi -
Musique : Vittorio Nocenzi

Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson intitulée L'évolution…

Quoi ? Que dis-tu ? Une chanson sur l'évolution ? Mais l'évolution de qui, de quoi ?

Une chanson sur l'évolution du monde, sur l'évolution des espèces. Une chanson en quelque sorte « scientifique », une chanson anthropologique, une chanson philosophique, une chanson pour tout dire : biologique. Il s'agit de cette évolution dont parlait un certain Charles Darwin, il y a déjà presque deux siècles. Présentée ainsi la chose peut paraître surprenante, mais si on parcourt les chansons contre la guerre, on trouvera de nombreuses chansons d'idées. Au passage, tu remarqueras que cette chanson n'est pas vraiment nouvelle, elle est datée de 1972. On pourrait penser que c'est là une chanson... (Continues)
L'ÉVOLUTION
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/6/8 - 23:22

Au lieu d'un pauv petit pompon

Au lieu d'un pauv petit pompon
E a ben pensarci quello delle continuamente cangianti fogge delle divise militari è un modo pressochè eterno di sperperare denaro pubblico e di assicurare laute mazzette agli alti comandi.
Bernart Bartleby 2015/6/8 - 16:27
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Prison Sex

Prison Sex
L'anonymous contributore mostra di non capire bene l'inglese e nemmeno si è sforzato più di tanto di trasmettere il senso di questo brano, limitandosi ad un brutale copia incolla che nel testo conserva addirittura un *, rimando a chissà quale nota non riportata.

E comunque la canzone non c'entra nulla con il percorso "Dalle galere del mondo", semmai con quello della "Violenza sull'infanzia". Si tratta infatti di una canzone molto esplicita che l’autore, Maynard James Keenan, riassunse ancora più esplicitamente quando i discografici cercarono di mettere in commercio una maglietta di “Prison Sex” senza l’autorizzazione della band: “Do you know what that song's about? It's about getting fucked in the ass as a little kid.” (intervista ad Adam Jones – altro membro dei Tool e autore del disturbante video ufficiale che accompagnava il brano - a Revolver Magazine.)

La maglietta non fu realizzata.
Bernart Bartleby 2015/6/8 - 10:59
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The Rolling Stones: (I Can't Get No) Satisfaction

The Rolling Stones: (I Can't Get No) Satisfaction
Ho dimenticato di scrivere che la cover è del 1965, come l'originale. Quanto a tempestività, Los Apson se la giocarono con il grande Otis Redding...
Bernart Bartleby 2015/6/8 - 09:34




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