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Before 2015-6-1

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Politics

Politics
1991
People pie
No house to live no one want give
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/1 - 21:48

Luís Veiga Leitão: Cagliari – Ria

Luís Veiga Leitão: Cagliari – Ria
Cari ragazzi, chiedo ospitalità agli Extra per i versi che un poeta portoghese, nei suoi giorni d’esilio, volle dedicare alla mia amata Cagliari.

Luís Veiga Leitão (1912-1987) era un poeta portoghese. Subì la prigione e l’esilio a causa della sua opposizione alla dittatura dello Estado Novo. In carcere, con il solo ausilio della memoria, compose la raccolta Noite de pedra (1955).

Trascrivo da Poemas do último século antes do homem (Porto, 1979, pag. 117), una raccolta di poesie della resistenza di autori portoghesi e di autori stranieri tradotti da poeti portoghesi. [Si osservi che il titolo riprende quello del poemetto di Ghiannis Ritsos L’ultimo secolo prima dell’uomo (Ἡ τελευταία π.Α. ἑκατονταετία, 1942, di cui v. la bella traduzione del Pontani nello «Specchio» mondadoriano Prima dell’uomo, 1972).]
Salina Todo o mar
(Continues)
Contributed by Leonardo Licheri 2015/6/1 - 10:20
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The Dissident

The Dissident
ft. Myles Kennedy & The Conspirators

Album: "World on Fire" (2014)
And it's not that I'm afraid to die
(Continues)
Contributed by Matt 2015/5/30 - 16:28
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Vuorilla kulkevat suuret tuulet

Vuorilla kulkevat suuret tuulet
Eino Leino (1878 - 1926) is one of the most beloved Finnish poets and definitely the one most frequently cited. His poetry is characterised by mythic tradition, symbolism, harmonious rhyming and a perfect command of the language.

In Rome, a memorial plate on the wall of the house at 17 Lungotevere Prati reads: "In questa casa negli anni 1908 - 1909 il grande poeta finlandese Eino Leino tradusse La Divina Commedia con amore ispirato alla universalità di Roma."

The message of this poem from 1898 is universal and everlasting: be alert to seeming peace, because it often carries the seeds of unrest.
Vuorilla kulkevat suuret tuulet,
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/30 - 15:02
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Elle tourne la terre

Elle tourne la terre
Interpretata da Mouloudji
Ell' tourne et se nomme la terre
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/30 - 09:57

Al Sole

La canzone "Al Sole" viene scritta a meta' degli anni 90,in Italia,dopo l'ennesimo fallimento del movimento socio-politico chiamato "La Pantera" a cui l'autore partecipò attivamente per promuovere idee di libertà individuale ed affrancamento intellettuale dalle pressioni mediatiche e partitiche. Si registra come nota di memoria sulle difficoltà a superare i limiti ideologici o semplicemente di personalità che sono poi la base dello sfruttamento politico delle masse da parte delle forze governative.

La canzone "Al sole" è inedita in quanto l'autore si riserva la libertà di salvarla dalle dinamiche perverse del mercato della musica ma si riserva anche la libertà di diffondere la registrazione della canzone in via privata se richiesta.
Altre canzoni di Vincenzo Granato possono essere ascoltate a questo link.
Il vento sale
(Continues)
Contributed by Vincenzo Granato 2015/5/30 - 09:14

Je ne veux pas un monde de pierre

Influencia del poema de José Hierro titulado Mundo de piedra.
Je ne veux pas un monde de pierre,
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2015/5/29 - 18:11

Canzona di Mastru Juanni

Anonymous
Canzona di Mastru Juanni
[dopo il 1812?]
Poema allegorico in “gadduresu” (corso gallurese) risalente alla grande carestia del 1810-12, ma forse addirittura a quella precedente, ancora più devastante, del 1780-81.
Il testo della “canzona” fu recuperato da Salvatore Sechi (1939-, storico ed accademico) che ne curò pubblicazione e commento nel suo “La canzona di mastru Juanni. La fame in Gallura in un'eccezionale satira dell' Ottocento”, edito a Sassari nel 1982.
Più recentemente Salvatore Tola, studioso sassarese, ha pubblicato un imponente studio intitolato “Il cavaliere della fame. Mastru Juanne nella poesia sarda e nelle tradizioni popolari”, edito nel 2012 dall’Istituto Etnografico della Sardegna, in cui ha raccolto molte altre versioni del poema/canzone da lui reperite in giro per l’isola.
Il testo che qui propongo – di oltre 1.000 versi! forse il più lungo mai inserito sulle CCG, insieme a Canto General di... (Continues)
Mastru Juanni è turratu
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/29 - 14:24
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Simplemente despierta María

Simplemente despierta María
[1980s]
Parole e musica di Raúl Acevedo
Nell’LP intitolato “Callejeando por decreto supremo”, pubblicato nel 1989

“Su canción más difundida de la época dictatorial es sin duda "Simplemente despierta María", una canción escrita en primera persona, en donde se presenta a una mujer pobladora que ha ido perdiendo el interés de participar en su barrio, en los quehaceres propios de su comunidad, en parte producto del efecto que produce la teleserie enajenante y por otro lado la pérdida de su compañero, quien es parte las listas de desaparecidos durante el Régimen Militar (Chile).” (es.wikipedia)

La sua canzone più nota dell’epoca della dittatura è senza dubbio "Simplemente despierta María", scritta in prima persona e rivolta ad una Maria abitante di un barrio popolare, una donna che ha perso interesse alla vita, alla lotta, alla partecipazione e si è chiusa in casa, abbruttendosi davanti alla... (Continues)
Hace un tiempo que en la pobla
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/29 - 09:09

Coffee An'

Coffee An'
An employment shark the other day I went to see,
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/29 - 09:08
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Жди меня и я вернусь

Жди меня и я вернусь
Ždi menja
[1941]
Versi di Konstantin Michajlovič Simonov / Константин Михайлович Симонов (1915-1979), reporter di guerra e scrittore sovietico.
Testo trovato su ru.wikipedia

Una poesia che divenne subito canzone amatissima dai soldati sovietici impegnati contro l’invasore nazista e che ancora oggi in Russia fa da colonna sonora ogni 9 maggio, il “Giorno della Vittoria”, quello che coincide con la resa della Germania all'Unione Sovietica, sottoscritta nella tarda serata dell’8 maggio 1945 dal feldmaresciallo tedesco Wilhelm Keitel nel quartier generale del comandante sovietico Georgij Žukov, a Berlino.

Quando scrisse questa poesia Simonov era un corrispondente di guerra che condivideva le fatiche e i rischi dei soldati dell’Armata Rossa nei primi convulsi mesi dell’aggressione nazista. La scrisse per la propria ragazza senza nessuna intenzione di pubblicarla, ritenendola troppo «intimista»... (Continues)
Жди меня, и я вернусь.
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/29 - 09:00
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Ninos

Ninos
2006
Rifiuto
Strada,foresta o miniera ignorata
(Continues)
Contributed by dq82 2015/5/28 - 22:40
Song Itineraries: Child Abuse
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Ser zapatistas

Rifiuto 2004
Stellina che nella notte
(Continues)
Contributed by dq82 2015/5/28 - 22:39
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Attento G'aribardi

Rifiuto [2004]
Modello economico sicuro Occidentale
(Continues)
Contributed by dq82 2015/5/28 - 22:36
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La Giulia

La Giulia
[1974]
Parole e musica di Tiziano Zubani
Dallo spettacolo “28 maggio, Piazza della Loggia. 1974-2006: voci e musiche per la strage”

Canzone in morte, anzi, in vita di Giulietta Banzi Bazoli (Brescia, 1940 – Brescia, 1974), insegnante di francese, militante di Avanguardia Operaia, dirigente e fondatrice della CGIL Scuola, uccisa con altre sette persone dalla bomba fatta esplodere dai fascisti in Piazza della Loggia a Brescia proprio nel corso di una manifestazione antifascista.

Sono giusto 41 anni ad oggi e ancora non c’è nessun colpevole.
Che bela la Giulia che bela
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/28 - 14:52
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Menschenjäger

Menschenjäger
[1972]
Scritta da Rio Reiser, nome d’arte di Ralph Möbius, e Ralph Steitz.
Nell’LP intitolato “Keine Macht für Niemand
Sie würden uns gern im Knast begraben
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/28 - 13:30
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Sklavenhändler

Sklavenhändler
[1971]
Parole e musica di Ralph Möbius (vero nome di Rio Reiser, leader della band, morto a soli 46 anni nel 1996)
Nel disco d’esordio di questa rock band tedesca, “Warum geht es mir so dreckig?”
Zwo, Drei, Vier
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/28 - 11:46
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Mein Name ist Mensch

Mein Name ist Mensch
[1971]
Parole e musica di Ralph Möbius (vero nome di Rio Reiser, leader della band, morto a soli 46 anni nel 1996)

Nel disco d’esordio di questa rock band tedesca, “Warum geht es mir so dreckig?”

Ehi, non vorrei dire una minkiata (io non parlo il tedesco, scusami, pardon) ma questo è proprio il manifesto contro la “Guerra dei 10.000 anni che i ricchi fanno ai poveri”!
Marco Valdooo, pensaci tuuu!!!
Ich habe viele Väter.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/28 - 11:36
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The Factory Girl

Anonymous
The Factory Girl
[XIX° sec.]
Una ballata risalente all’ultima fase della cosiddetta “Prima rivoluzione industriale”
Le radici del brano sono comunque ancora più antiche e affondano nell’Irlanda del 600.
“The Factory Girl” è stata incisa da molti artisti a partire dagli anni 50 del secolo scorso: Sarah Makem, The Critics Group, The Bothy Band, Frankie Armstrong, Louis Killen, Margaret Barry e molti altri.

Classico tema d’amore non corrisposto in cui il nobile s’invaghisce della bella operaia (o, nelle varianti, della pastorella, della mugnaia, della lattaia…) e questa lo manda, con grazia, a cagare. Infatti la bella popolana lo sa che il riccastro o se la vuole spassare oppure, se anche di vero amor si trattasse (ma c’è da dubitarne comunque), non c’è possibilità di quagliare tra un “noble rich man” e una “hard working factory girl”… Quella di Cenerentola è solo una fiaba, nella realtà ognuno deve sapere... (Continues)
As I went a-walking one fine summer's morning
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/28 - 10:39
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Poteri forti

Poteri forti
Poteri Forti
Mr Phil ft. Masito, Danno, Primo, Il Turco
Masito 
(Continues)
Contributed by dq82 2015/5/28 - 10:11
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Lotta al potere

feat. Giudafellas

Dall'album "Poteri Forti"
Febbraio 2013
Non vedi come cazzo gira? Brutto stronzo parlo chiaro, la tua faccia esplode, succhia il trip, damme il mic, scambia le tue banconote, vivo ai bordi, professo l'anarchia pe tutti i giorni, tutti i giorni, pensando bene a che fare dei sogni, vita a rate tutta merda pronta Ghighen, quella che iniettate è doppia merda che inibisce le troppe ferite, studiata già dal terzo regno (terzo Reich) pe abbattere vite, per il controllo globale, senti sto schiavo che ride, sto fuori, no microcippato stronzo, non c'è domicilio pe sta merda che distrugge il mondo, capovolgo la mia vita fino a quando percepisci il rischio, so' una falla nel sistema senza il visto come l'anticristo, occhio o piramide, Obama Skull e Bones brama, N doppia W, O, (New World Order) controllo ma oscura la trama, sento l'istinto ch... (Continues)
Contributed by dq82 2015/5/28 - 09:41

Rights of Woman

Anonymous
Rights of Woman
[1792]
Versi di anonima autrice che sul settimanale Philadelphia Minerva, il giornale su cui la poesia fu pubblicata nel 1795, si firmava “A Lady”
Sull’aria di “God Save The King”
Il testo fu ispirato al volume “A Vindication of the Rights of Woman” di Mary Wollstonecroft (1759-1797), scrittrice, filosofa e femminista britannica che fu anche testimone della Rivoluzione francese.

Sulla figura di Mary Wollstonecroft si legga “Mary Wollstonecraft, Tempo di rivoluzioni. Sui diritti degli uomini e delle donne”, raccolta a cura di Claudia Baldoli e Giannarosa Vivian, Edizioni Spartaco 2004. Su A-Rivista Anarchica se ne può leggere un estratto, “Estranea ai suoi tempi”, un profilo della Wollstonecroft fatto da Emma Goldman.
God save each female's right,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/28 - 09:23

1.3.1.2. (A Carlo)

1.3.1.2. (A Carlo)
2012
dall'album "Babylondon"
feat. Radio Riot
Piazza Alimonda trema, Piazza Alimonda,
(Continues)
Contributed by dq82 2015/5/28 - 09:19
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Ci sono giorni (Genova 2001)

Ci sono giorni (Genova 2001)
Dall'album "ORA"
Anno 2005
Ci sono giorni
(Continues)
Contributed by dq82 2015/5/28 - 09:10
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Europa

Europa
2012
Ballast der Republik

Canzone del gruppo tedesco Die Toten Hosen, che parla della difficile traversata dei migranti nel mediterraneo per raggiungere l'europa e della morte che molti di loro trovano in fondo al mare.
Unten im Hafen setzten sie die Segel
(Continues)
Contributed by leoskini 2015/5/27 - 17:38
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Pablo Neruda: La lámpara marina

Pablo Neruda: La lámpara marina
La lámpara marina (La lampada marina) dà il titolo a un gruppo di cinque poesie dedicate al Portogallo, soffocato dalla dittatura di Salazar. Costituisce il libro XV del volume nerudiano Las uvas y el viento (Santiago de Chile, Nascimento, 1954).
Trascrivo dalle Obras completas di Pablo Neruda, 4a ed. aumentada, Buenos Aires, Losada, 1973, vol. I, pagg. 871-876.
I
(Continues)
Contributed by Leonardo Licheri 2015/5/27 - 15:35
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Ma Marseillaise à moi

Ma   Marseillaise à moi
Il brano è del 1970...
Bernart Bartleby 2015/5/14 - 13:00
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La Badoglieide

La Badoglieide
LA RENZEIDE
testo di Margot Galante Garrone
(Trascrizione di Michele Stratta)
LA RENZIEIDE
(Continues)
Contributed by Michele Stratta 2015/5/14 - 11:04
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With God On Our Side

With God On Our Side
JUMALA PUOLELLAMME
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/14 - 09:08
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Farewell Angelina

Farewell Angelina
ANGELINA
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/14 - 09:05
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Le Drapeau Rouge

Versione di Achille Le Roy (1841-1929), tipografo, comunardo, fu arrestato nel 1871 e spedito al bagno penale in Nuova Caledonia, insieme a Louise Michel. Trascorse tutta la sua vita nella militanza anarchica. Personaggio molto noto a Parigi, nel 1924, vecchio e povero, fu attaccato per strada da un gruppo di picchiatori (i “Camelots du Roi”, militanti del movimento monarchico “Action Française”) che lo malmenarono e gli rubarono quel poco che aveva. La rivista Le Libertaire ed il gruppo di chansonnier de La Muse Rouge di Clovis Poirier organizzarono sottoscrizione e concerti per pagargli le spese ospedaliere e restituirgli il maltolto.
Le Drapeau Rouge
Achille Le Roy scrisse questa sua versione sempre nel 1877, a partire dai versi di Paul Brousse e sulla stessa melodia
La prima strofa ed il ritornello sono identici. Le modifiche nei versi successivi sono evidenziate in corsivo.

E scopro pure che Achille Le Roy fu, se non l’autore, l’adattatore dei versi, forse di anonimo, di Ni Dieu ni maître, 1892, con musica di Basch, probabilmente Victor Basch (1863-1944), filosofo e docente universitario di origine ungherese, ebreo, cofondatore della “Ligue des droits de l'homme”. Anche Basch come l’amico Le Roy fu vittima di uno dei frequenti pestaggi operati dai “Camelots du Roi” monarchici e di estrema destra.

Nel 1944 il vecchio Victor Basch fu assassinato insieme alla moglie Hélène (Ilona, di 79 anni) da miliziani di Vichy guidati da August Moritz, capo della Gestapo di Lione.
Gli esecutori del duplice omicidio, i fascisti Joseph Lécussan ed... (Continues)
LE DRAPEAU ROUGE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/13 - 15:25

Ni Dieu ni maître

Ni Dieu ni maître
Ricercando le successive versioni de Le Drapeau Rouge, scopro che l’adattatore, quando non l’autore, dei versi – forse di anonimo – di “Ni Dieu ni maître” fu Achille Le Roy

Achille Le Roy (1841-1929), tipografo, comunardo, fu arrestato nel 1871 e spedito al bagno penale in Nuova Caledonia, insieme a Louise Michel. Achille Le Roy trascorse tutta la sua vita nella militanza anarchica. Personaggio molto noto a Parigi, nel 1924, vecchio e povero, fu attaccato per strada da un gruppo di picchiatori (i “Camelots du Roi”, militanti del movimento monarchico “Action Française”) che lo malmenarono e gli rubarono quel poco che aveva. La rivista Le Libertaire ed il gruppo di chansonnier de La Muse Rouge di Clovis Poirier organizzarono sottoscrizione e concerti per pagargli le spese ospedaliere e restituirgli il maltolto.

Nel 1877 Achille Le Roy compose una sua versione de “Le Drapeau Rouge” a partire... (Continues)
Bernart Bartleby 2015/5/13 - 14:39
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
Grazie - Thank you very much for this website and all its comments. (And the English translation!) In 1993 I spent a summer in Italy and this was one of the sungs I learned from a group of Napolitan girls and we played it every night in the streets where there was also other kinds of traditional dancing. I still play it sometimes on the guitar, but I didn't remember any words but "niro niro comm'a cche..." :-) And I never knew what the song was about. It brings back good memories.
Jelle 2015/5/13 - 12:25
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Telegram för en tennsoldat

Telegram för en tennsoldat
SÄHKÖSANOMA TINASOTAMIEHELLE
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/13 - 10:32
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Telegram från en bombad by

Telegram från en bombad by
SÄHKÖSANOMA POMMITETULLE KYLÄLLE
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/13 - 10:29
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Maremma amara

Anonymous
Maremma amara
Versione svedese di Riccardo Venturi
13.5.2015
MAREMMA BITTRA
(Continues)
2015/5/13 - 03:25

En visa om atombomben, som man kan dansa till

En visa om atombomben, som man kan dansa till
13 maggio 2015
BALLABILE SULLA BOMBA ATOMICA
(Continues)
2015/5/13 - 02:59
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Samarcanda

Samarcanda
Anche Gregor Von Rezzori-Storie di Maghrebinia, 1953-riporta il racconto;
Un commerciante possedeva in Maghrebinia un meraviglioso roseto, a gioia e conforto della sua vecchiaia, ed un servo per coltivarlo.Un giorno, mentre nella fresca ora vespertina stava andando a passeggiare nel giardino delle rose, arrivo' correndo il servo, si getto' ai suoi piedi e supplico' "padrone , dammi il tuo cavallo più veloce perché possa fuggire a Samarcanda. In giardino c'è la morte e io so che è venuta a prendermi".
Il commerciante , che amava il servo, gli diede il suo cavallo più veloce ed un sacchetto d'oro; poi, dopo che il servo si fu eclissato fra ringraziamenti e benedizioni, ritorno' nel giardino. La' s' imbatte' in un giovinetto molto serio e notevolmente bello:"Buona sera-disse il commerciante-Sei tu la morte? Sei venuta da me per affari? ".No,- rispose la morte-mi trattengo qui con il tuo benevolo... (Continues)
renato lotti 2015/5/12 - 17:06
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Il tempo che resta

Il tempo che resta
Det du skriver påminner mig på något sätt om Fabrizio de André. När jag för några år sen bekantade mig med hans musik (37 sånger om kärlek, krig och små människor på »Effedia - sulla mia cattiva strada) var jag från första början helt fascinerad av hans ljuvliga röst, underbara melodier, den magiska stämningen och, självklart, de språk han sjöng i. Italienska, genovesiska och galluriska är mej tyvärr helt obekanta. För att kunna förstå vad hans sånger handlar om var jag därför tvungen att lita på översättningar av dom till andra språk. Det första jag stötte på var Michi och Herbert Killians tyskspråkig webbplats som innehöll så gott som alla hans sånger översatta till tyska. Det nästa jag fick erfara vara var det som Michi och Herbert har skrivit om hans sånger: »Fabrizio förstår bara Fabrizio och - du!« Det var någonting som jag först struntade i men som senare har visat sig vara rätt så påträffligt, inte minst då när jag äntligen lyckades få »Dolcenera« översatt till mitt modersmål.
Juha Rämö 2015/5/12 - 10:25
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Joy to the World

Joy to the World
Audio link to the song performed by Pepe Willberg & The Paradise in 1972:
SOTILAAT, KANSAT, MAAT
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/12 - 09:39
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What We Want

What We Want
Published in »Marinarbetaren« (Marine Worker) from November 1924 and in »Socialistiska kampsånger« (Socialist Fight Songs) from 1925.
VAD VI VILL
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/12 - 09:33
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The Rebel Girl

The Rebel Girl
REBELLFLICKAN
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/12 - 09:31

Tanz, Mädchen

Tanz, Mädchen
“L’appello”, la poesia che salvò letteralmente la vita alla sua autrice, Krystyna Żywulska. Passata di bocca in bocca ad Auschwitz, questi versi giunsero all’orecchio di tal Wala Kostecka, un prigioniero polacco meglio posizionato nella gerarchia interna del campo. Questi fece trasferire la Żywulska nel magazzino di smistamento degli effetti personali confiscati ai nuovi arrivati, un reparto dove la fatica del lavoro coatto era più sopportabile e dove l’alimentazione ra un po’ migliore. E così Krystyna riuscì a sopravvivere, continuando a testimoniare le terribili condizioni di prigionia di tanti meno fortunati di lei.
Ignoro se questa poesia sia mai stata messa in musica, per cui l’aggiungo a commento del primo testo della Żywulska che ho contribuito.
Testo trovato sul volumetto intitolato “Ocalone We Wspomnieniach – Wspomnienia byłych więźniów politycznych hitlerowskich więzień i obozów... (Continues)
Bernart Bartleby 2015/5/11 - 16:09

Golgota

Golgota
Nel disco "Pieśni Obozowe" citato il titolo della canzone è "Golgoto Moja"... Non so quale sia quello corretto in polacco...
Bernart Bartleby 2015/5/11 - 15:54
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Johnny I Hardly Knew Ye

Anonymous
Johnny I Hardly Knew Ye
This Finnish version of »Johnny I Hardly Knew Ye« was written at the time of the Vietnam War by Aappo I. Piippo (1950 - 2011), a proliferate Finnish lyricist. It's not a translation of the original lyrics, but yet another antiwar version of the American Civil War song »When Johnny Comes Marching Home«.
YSTÄVÄNI JOHNNY
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/11 - 09:37




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