Karmaniola
Ile wściekłości trwoga w was zajadła
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2015/5/3 - 23:53
Bianco e nero
(1980)
Album: "Suonare suonare"
Il testo di Premoli, pur partendo da una situazione privata e raccolta, riesce a mettere a fuoco l’inquietudine per il futuro di una terra poco sicura e travagliata, che nel corso dell’ultimo secolo si è trovata due volte sull’orlo dell’abisso più nero (con Hiroshima nel ’45 e con la crisi missilistica di Cuba nel ’62).
Dietro a questi versi c’è lo spettro della guerra, la più pericolosa che si possa immaginare, e sembra esserci anche un suggeritore d’eccezione, perché viene in mente una frase di Albert Einstein, che disse: «Non so con quali armi sarà combattuta la terza guerra mondiale, ma la quarta guerra mondiale sarà combattuta con bastoni e pietre.» Oppure con le fionde, come suggerisce Premoli.
Marco Novaro - I cantastorie elettrici (pt. I)
Album: "Suonare suonare"
Franz Di Cioccio - batteria, percussioni
Patrick Djivas - basso
Lucio Fabbri - violino, viola e violoncello
Franco Mussida - chitarra
Flavio Premoli - tastiere e voce
Patrick Djivas - basso
Lucio Fabbri - violino, viola e violoncello
Franco Mussida - chitarra
Flavio Premoli - tastiere e voce
Il testo di Premoli, pur partendo da una situazione privata e raccolta, riesce a mettere a fuoco l’inquietudine per il futuro di una terra poco sicura e travagliata, che nel corso dell’ultimo secolo si è trovata due volte sull’orlo dell’abisso più nero (con Hiroshima nel ’45 e con la crisi missilistica di Cuba nel ’62).
Dietro a questi versi c’è lo spettro della guerra, la più pericolosa che si possa immaginare, e sembra esserci anche un suggeritore d’eccezione, perché viene in mente una frase di Albert Einstein, che disse: «Non so con quali armi sarà combattuta la terza guerra mondiale, ma la quarta guerra mondiale sarà combattuta con bastoni e pietre.» Oppure con le fionde, come suggerisce Premoli.
Marco Novaro - I cantastorie elettrici (pt. I)
Luna nuova, luna d'aprile
(Continues)
(Continues)
2015/5/3 - 19:39
Fabrizio De André: Amico fragile
Durante il tour del ‘79 non sono mai riuscito a godere a pieno l’esecuzione di Amico fragile, attento com’ero a destreggiarmi tra una serie di pause vere, presunte, intenzionali o sottintese. Stare dietro al tempo era la mia maggior preoccupazione.
Detta così può sembrare un’assurdità perché il batterista, specie in un concerto, è il musicista di riferimento per l’andamento del tempo, ma Amico fragile più che una canzone è un film che scorre scena dopo scena e ti inchioda. Gran parte della sua emotività è data proprio da un susseguirsi di stati d’animo dove le pause, guidate della voce che le sottolinea, giocano un ruolo determinante.
Ovvio che il tempo c’era, ma scorreva nella testa di Fabrizio. Lui lo plasmava, lo modellava trasmettendolo alle dita che a loro volta lo riproducevano attraverso l’arpeggio di chitarra. Insomma il tempo era lui stesso. Rallentava e accelerava a seconda... (Continues)
Detta così può sembrare un’assurdità perché il batterista, specie in un concerto, è il musicista di riferimento per l’andamento del tempo, ma Amico fragile più che una canzone è un film che scorre scena dopo scena e ti inchioda. Gran parte della sua emotività è data proprio da un susseguirsi di stati d’animo dove le pause, guidate della voce che le sottolinea, giocano un ruolo determinante.
Ovvio che il tempo c’era, ma scorreva nella testa di Fabrizio. Lui lo plasmava, lo modellava trasmettendolo alle dita che a loro volta lo riproducevano attraverso l’arpeggio di chitarra. Insomma il tempo era lui stesso. Rallentava e accelerava a seconda... (Continues)
2015/5/3 - 19:30
Tu lo chiami Dio
Chanson italienne – Tu lo chiami Dio – Bisca 99 Posse – 1995
Décapante critique du monde religieux.
Réflexion sur les guerres saintes.
Pour les très nombreuses personnes qui sont mortes « au nom du père, du fils et du saint-esprit »
De fait, l'ami Lucien l'âne, il s'agit bien de ça dans cette chanson, mais il y a autre chose qui me paraît plus radical, plus profond aussi et surtout, plus original. D'abord, il y a là deux interlocuteurs et deux Dieux, chacun le sien. Un des interlocuteurs s'en tient au Dieu officiel, celui reconnu par l'Église, estampillé, en quelque sorte, « Made in Vatican » et l'autre interlocuteur, celui qui parle dans la canzone, entretient d'excellentes relations avec son Dieu personnel ; il l'appelle : « Mon Dieu à moi ». Et ainsi avance la canzone, en alternant « Ton Dieu » et « Mon Dieu à moi ».
Là, je ne suis pas bien. Il y aurait donc deux sortes de Dieux ?... (Continues)
Décapante critique du monde religieux.
Réflexion sur les guerres saintes.
Pour les très nombreuses personnes qui sont mortes « au nom du père, du fils et du saint-esprit »
De fait, l'ami Lucien l'âne, il s'agit bien de ça dans cette chanson, mais il y a autre chose qui me paraît plus radical, plus profond aussi et surtout, plus original. D'abord, il y a là deux interlocuteurs et deux Dieux, chacun le sien. Un des interlocuteurs s'en tient au Dieu officiel, celui reconnu par l'Église, estampillé, en quelque sorte, « Made in Vatican » et l'autre interlocuteur, celui qui parle dans la canzone, entretient d'excellentes relations avec son Dieu personnel ; il l'appelle : « Mon Dieu à moi ». Et ainsi avance la canzone, en alternant « Ton Dieu » et « Mon Dieu à moi ».
Là, je ne suis pas bien. Il y aurait donc deux sortes de Dieux ?... (Continues)
TU L'APPELLES DIEU
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/5/3 - 18:29
Mazurek trzeciego maja (Trzeci maj)
Anonymous
[1831]
Uno dei canti patriottici polacchi più sentiti, composto per commemorare gli avvenimenti legati alla nascita della Costituzione di Maggio del 1791 nel periodo della Rivolta di Novembre. Il testo viene attribuito a Rajnold Suchodolski, ma fra i diversi autori che hanno contribuito ad aggiungere le ulteriori strofe vengono citati anche Stanisław Starzyński e Konstanty Gaszyński.
Il brano riprende probabilmente le note scritte agli inizi dell'Ottocento da Stefan Surzyński per una precedente poesia di Stanisław Starzyński intitolata "Maj (Nienawidzę was próżniaki)". Altre fonti citano Fryderyk Chopin come l'autore della musica , facendo notare la somiglianza con le due mazurche del grande compositore polacco risalenti al periodo del suo soggiorno a Varsavia, nonché la presenza del suo nome in queste veci in un canzoniere dell'epoca.
Esistono diverse versioni di questa canzone, che... (Continues)
Uno dei canti patriottici polacchi più sentiti, composto per commemorare gli avvenimenti legati alla nascita della Costituzione di Maggio del 1791 nel periodo della Rivolta di Novembre. Il testo viene attribuito a Rajnold Suchodolski, ma fra i diversi autori che hanno contribuito ad aggiungere le ulteriori strofe vengono citati anche Stanisław Starzyński e Konstanty Gaszyński.
Il brano riprende probabilmente le note scritte agli inizi dell'Ottocento da Stefan Surzyński per una precedente poesia di Stanisław Starzyński intitolata "Maj (Nienawidzę was próżniaki)". Altre fonti citano Fryderyk Chopin come l'autore della musica , facendo notare la somiglianza con le due mazurche del grande compositore polacco risalenti al periodo del suo soggiorno a Varsavia, nonché la presenza del suo nome in queste veci in un canzoniere dell'epoca.
Esistono diverse versioni di questa canzone, che... (Continues)
Witaj, majowa jutrzenko,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2015/5/3 - 13:47
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war
La Ravachole
Adattamento della canzone scritta da Sébastien Faure (La Ravachole)
En la gran ciudad de la capital
(Continues)
(Continues)
Contributed by Den Guer 2015/5/3 - 01:12
Chocolate Kings
dall'album "Chocolate Kings" (1975)
Testo di Marva Jan Marrow e Mauro Pagani
Musica di Franco Mussida
Bernardo Lanzetti - voce
Franco Mussida - chitarra
Patrick Djivas - basso, voce
Franz Di Cioccio - batteria, percussioni, voce
Mauro Pagani - fiati, violino, voce
Flavio Premoli - tastiere, voce
«Venimmo accusati di essere “commerciali” – un’accusa che oggi appare una sciocchezza – e i testi in inglese rinfocolarono le polemiche degli anticapitalisti a oltranza. La cosa in questo caso è particolarmente curiosa, perché CHOCOLATE KINGS era un disco molto critico nei confronti dell’«american way of life». Parla dei “re di cioccolata” vale a dire degli americani che hanno colonizzato l’Italia nel dopoguerra. Parlava del consumismo americano. Parla della supremazia americana nel mondo, ma senza demonizzare gli States, di cui venivano fuori anche gli aspetti più... (Continues)
Testo di Marva Jan Marrow e Mauro Pagani
Musica di Franco Mussida
Bernardo Lanzetti - voce
Franco Mussida - chitarra
Patrick Djivas - basso, voce
Franz Di Cioccio - batteria, percussioni, voce
Mauro Pagani - fiati, violino, voce
Flavio Premoli - tastiere, voce
«Venimmo accusati di essere “commerciali” – un’accusa che oggi appare una sciocchezza – e i testi in inglese rinfocolarono le polemiche degli anticapitalisti a oltranza. La cosa in questo caso è particolarmente curiosa, perché CHOCOLATE KINGS era un disco molto critico nei confronti dell’«american way of life». Parla dei “re di cioccolata” vale a dire degli americani che hanno colonizzato l’Italia nel dopoguerra. Parlava del consumismo americano. Parla della supremazia americana nel mondo, ma senza demonizzare gli States, di cui venivano fuori anche gli aspetti più... (Continues)
When I was born they came to free us
(Continues)
(Continues)
2015/5/2 - 23:38
Eppur si muove
Chanson italienne – Eppur si muove – Carmen Consoli – 2002
Regarde, Lucien l'âne mon ami, une chanson de libération, une chanson écrite par une femme, Carmen Consoli, une chanson qui agit comme un philtre libératoire…
Un philtre libératoire, une sorte de purgation, veux-tu dire ? Mais de quoi ?
Mais bien évidemment de cette écrasante atmosphère, de cet étouffant environnement que l'on ressent en Italie où l'Église se répand partout, où s'inhalent des senteurs de catholicité, où s'exhalent par tous les pores du pays des relents de cléricalisme. Et que la chanson soit écrite et interprétée par une Sicilienne est encore plus remarquable. Et de surcroît, ce n'est pas une chanson ancienne… Ce qui montre bien que la chape de plomb divin pèse toujours là-bas presqu'autant que le soleil d'été à midi. Au cœur du dispositif oppressant dont parle la canzone, on trouve l'histoire du péché originel,... (Continues)
Regarde, Lucien l'âne mon ami, une chanson de libération, une chanson écrite par une femme, Carmen Consoli, une chanson qui agit comme un philtre libératoire…
Un philtre libératoire, une sorte de purgation, veux-tu dire ? Mais de quoi ?
Mais bien évidemment de cette écrasante atmosphère, de cet étouffant environnement que l'on ressent en Italie où l'Église se répand partout, où s'inhalent des senteurs de catholicité, où s'exhalent par tous les pores du pays des relents de cléricalisme. Et que la chanson soit écrite et interprétée par une Sicilienne est encore plus remarquable. Et de surcroît, ce n'est pas une chanson ancienne… Ce qui montre bien que la chape de plomb divin pèse toujours là-bas presqu'autant que le soleil d'été à midi. Au cœur du dispositif oppressant dont parle la canzone, on trouve l'histoire du péché originel,... (Continues)
ET POURTANT ELLE TOURNE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/5/2 - 22:04
Mein Bruder war ein Flieger
'A la paret, escrit amb guix. Antologia de poesia alemanya de combat' (Aymà: Barcelona, 1966)
EL MEU GERMÀ ERA AVIADOR
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ramon Carreté 2015/5/2 - 18:49
Addio Juna
Cara Juna tedesca, il nome Juna è forse un nome inventato da mia padre, perché in quegli anni non esisteva. si chiama Juna anche la figlia di mio fratello, Juna Mari, in omaggio al nonno dalla sua canzone. se la cerca su FB potreste fare amicizia, dato che avete pressappoco la stessa età.
Elda. mari 2015/5/2 - 17:17
Joska la Rossa
Nina, la canzone parla della campagna russa, è facile trovare una famiglia russa in Russia :).
Concordo sul punto primo, ossia è una figura ideale.
Ciao.
Concordo sul punto primo, ossia è una figura ideale.
Ciao.
alessandro 2015/5/2 - 14:58
Sången om reaktionen
Anders Källström
Dear all,
I have recently found out that this is originally a Russian song titled »Конармейская« (Konarmeyskaya or Cavalry Song). It was composed in 1936 by Dmitry and Daniil Pokrass and the Russian lyrics referring to the history of Budyonny's Red Cavalry were written by Alexey Surkov. So it's not a resistance song of Spanish origin as shown by Swedish archive records, nor is it a traditional or a traditional Swedish song as claimed by Finnish sound archives.
I won't post the original song, because, according to my judgement, it doesn't belong here, whereas the above Swedish and Finnish versions of it definitely do.
I have recently found out that this is originally a Russian song titled »Конармейская« (Konarmeyskaya or Cavalry Song). It was composed in 1936 by Dmitry and Daniil Pokrass and the Russian lyrics referring to the history of Budyonny's Red Cavalry were written by Alexey Surkov. So it's not a resistance song of Spanish origin as shown by Swedish archive records, nor is it a traditional or a traditional Swedish song as claimed by Finnish sound archives.
I won't post the original song, because, according to my judgement, it doesn't belong here, whereas the above Swedish and Finnish versions of it definitely do.
Juha Rämö 2015/5/2 - 13:44
In de loopgraf
Chanson flamande – In de loopgraf – Einstürzende Neubauten – 2014
Texte – Poème : In de loopgraaf – Paul van den Broeck – 1916
Ou je me trompe, ou voici un terrible jeu de mots en néerlandais et même, plus exactement, en flamand… Et j'espère bien qu'il en soit ainsi. Car, vois-tu Lucien l'âne mon ami, l'orthographe habituelle est « loopgraaf » qui signifie en français : tranchée. Cependant, il est nettement écrit : « loopgraf ». D'ailleurs, le poème original s'intitulait : « In de loopgraaf ».
Et alors, dit Lucien l'âne un peu stupéfait ?
Et alors, dit Marco Valdo M.I., il me semble que cette « erreur » est volontaire et au lieu d'avoir « un endroit creusé où l'on court » (graven est le verbe qu'on peut traduire par creuser) – c'est-à-dire effectivement une « tranchée » ; on aurait « une tombe où l'on court » (graf étant la tombe, le tombeau). Tu me diras que vu du côté de l'Yser, il... (Continues)
Texte – Poème : In de loopgraaf – Paul van den Broeck – 1916
Ou je me trompe, ou voici un terrible jeu de mots en néerlandais et même, plus exactement, en flamand… Et j'espère bien qu'il en soit ainsi. Car, vois-tu Lucien l'âne mon ami, l'orthographe habituelle est « loopgraaf » qui signifie en français : tranchée. Cependant, il est nettement écrit : « loopgraf ». D'ailleurs, le poème original s'intitulait : « In de loopgraaf ».
Et alors, dit Lucien l'âne un peu stupéfait ?
Et alors, dit Marco Valdo M.I., il me semble que cette « erreur » est volontaire et au lieu d'avoir « un endroit creusé où l'on court » (graven est le verbe qu'on peut traduire par creuser) – c'est-à-dire effectivement une « tranchée » ; on aurait « une tombe où l'on court » (graf étant la tombe, le tombeau). Tu me diras que vu du côté de l'Yser, il... (Continues)
DANS LA TRANCHÉE
(Continues)
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/5/1 - 20:53
Bleu Marine
Nuovo blitz del gruppo Femen a Parigi in occasione del discorso di Marine Le Pen. In tre sono salite sul balcone di un palazzo in Place de L'Opéra dove la leader del Fronte Nazionale teneva un discorso in ricordo di Giovanna D'Arco. Al grido di "Heil Le Pen" hanno più volte interrotto il comizio prima di essere affrontate dal servizio d'ordine
2015/5/1 - 14:31
Dziś do ciebie przyjść nie mogę
Finnish version by Hector
Suomennos Hector
Audio link to the song performed by Neilikka:
Suomennos Hector
Audio link to the song performed by Neilikka:
PARTISAANIVALSSI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/1 - 12:18
Storie dell’Altra Italia
2012
Storie dell'altra Italia
Portata in scena e musicata da Daniele Biacchessi, Gang e Massimo Priviero in "Storie dell'altra Italia"
Storie dell'altra Italia
Portata in scena e musicata da Daniele Biacchessi, Gang e Massimo Priviero in "Storie dell'altra Italia"
La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una sua fine.
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/5/1 - 11:36
Song Itineraries:
Mafia and Mafias
Salmodia della speranza
2012
Storie dell'altra Italia
Portata in scena e musicata da Daniele Biacchessi, Gang e Massimo Priviero in "Storie dell'altra Italia"
Storie dell'altra Italia
Portata in scena e musicata da Daniele Biacchessi, Gang e Massimo Priviero in "Storie dell'altra Italia"
Padre Davide Maria Turoldo era un uomo straordinario.
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/5/1 - 11:33
Storie di Alpini
2012
Storie dell'altra Italia
Portata in scena e musicata da Daniele Biacchessi, Gang e Massimo Priviero in "Storie dell'altra Italia"
Storie dell'altra Italia
Portata in scena e musicata da Daniele Biacchessi, Gang e Massimo Priviero in "Storie dell'altra Italia"
Luglio 1941. Accanto ai tedeschi e contro i sovietici, Mussolini invia il Corpo di Spedizione Italiano in Russia: 58.800 soldati, 2.900 ufficiali che si portano dietro pezzi di artiglieria da campagna, anticarro, contraerei, automezzi di ogni tipo. Viene schierato nell’Ucraina meridionale alle dipendenze dei tedeschi.
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/5/1 - 11:31
Piazza Fontana
[2007]
Dallo spettacolo “Il paese della vergogna” realizzato con i Gang
Dallo spettacolo “Il paese della vergogna” realizzato con i Gang
Il 1969 è l’anno degli scioperi, dei cortei di operai e studenti in tutto il paese.
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/5/1 - 11:21
Achterland
Chanson flamande - Achterland – Einstürzende Neubauten – 2014
ARRIÈRE-PAYS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/5/1 - 10:08
Der Beginn des Weltkrieges 1914 (unter Zuhilfenahme eines Tierstimmenimitators)
Chanson allemande – Der Beginn des Weltkrieges 1914 (unter Zuhilfenahme eines Tierstimmenimitators) – Einstürzende Neubauten – 2014
Maintenant, Lucien l'âne mon ami, je pense qu'elle va bien te plaire cette canzone, qui est une authentique Canzone contre la Guerre, mais en même temps une chanson drôle où interviennent les animaux. En somme, c'est le début de la Guerre mondiale vu par les animaux.
En effet, cela devrait me plaire et j'ai hâte de la découvrir. Cependant, dis-moi Marco Valdo M.I. mon ami, parmi tous ces animaux qui assistent au début d'une des plus grandes tueries parmi les hommes, y a-t-il un âne ?
Malheureusement non. Mais depuis ton intervention ici-même, oui. Cependant, je voudrais te rassurer en rappelant que La Déclaration Universelle des Droits de l'Âne – et cette fois, de l'âne seul – se voulait valoir pour toutes espèces, l'humaine y compris. Inversement, ici,... (Continues)
Maintenant, Lucien l'âne mon ami, je pense qu'elle va bien te plaire cette canzone, qui est une authentique Canzone contre la Guerre, mais en même temps une chanson drôle où interviennent les animaux. En somme, c'est le début de la Guerre mondiale vu par les animaux.
En effet, cela devrait me plaire et j'ai hâte de la découvrir. Cependant, dis-moi Marco Valdo M.I. mon ami, parmi tous ces animaux qui assistent au début d'une des plus grandes tueries parmi les hommes, y a-t-il un âne ?
Malheureusement non. Mais depuis ton intervention ici-même, oui. Cependant, je voudrais te rassurer en rappelant que La Déclaration Universelle des Droits de l'Âne – et cette fois, de l'âne seul – se voulait valoir pour toutes espèces, l'humaine y compris. Inversement, ici,... (Continues)
LE DÉBUT DE LA GUERRE MONDIALE EN 1914 (avec l'aide d'un imitateur de voix animales)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/4/30 - 20:37
La Butte Rouge
Versione neerlandese del cantante belga Wim De Craene, morto suicida nel 1990 a soli 40 anni.
Musica di Jaap van de Merwe, dall’album “Wim De Craene” del 1973.
DE RODE HEUVEL
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/30 - 14:35
There's a Long, Long Trail
[1913]
Parole di Stoddard King (1889–1933), autore e cantautore
Musica di Alonzo "Zo" Elliott (1891-1964), compositore e cantautore
L’interpretazione più nota è quella del grande tenore irlandese John McCormack, nel 1917.
June Tabor ne ha offerta una propria versione – intitolata “The Long, Long Trail” - nel disco collettivo “We Died in Hell—They Called it Passchendaele” (1993)
La canzone fu pubblicata negli USA nel 1914, poco prima dello scoppio della guerra in Europa e divenne immediatamente popolarissima tra i soldati americani lì spediti a combattere a partire dall’aprile del 1917. Veniva usata spesso per chiudere i concerti per le truppe e l’esecuzione era sempre seguita da un lungo, commosso e significativo silenzio.
Parole di Stoddard King (1889–1933), autore e cantautore
Musica di Alonzo "Zo" Elliott (1891-1964), compositore e cantautore
L’interpretazione più nota è quella del grande tenore irlandese John McCormack, nel 1917.
June Tabor ne ha offerta una propria versione – intitolata “The Long, Long Trail” - nel disco collettivo “We Died in Hell—They Called it Passchendaele” (1993)
La canzone fu pubblicata negli USA nel 1914, poco prima dello scoppio della guerra in Europa e divenne immediatamente popolarissima tra i soldati americani lì spediti a combattere a partire dall’aprile del 1917. Veniva usata spesso per chiudere i concerti per le truppe e l’esecuzione era sempre seguita da un lungo, commosso e significativo silenzio.
Nights are growing very lonely,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/30 - 14:02
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, World War I (1914-1918)
Will Ye Go To Flanders
Anonymous
nell'album "Fairest Floo'er" del 2007
WILL YE GO TAE FLANDERS?
(Continues)
(Continues)
2015/4/30 - 12:14
Little Yellow Roses
[1961]
Parole e musica di Trevor Peacock (1931-), attore shakespeariano e occasionalmente songwriter.
Arrangiamento di John Barry (1933-2011), grande compositore inglese, soprattutto di colonne sonore per il cinema (sue gran parte di quelle della serie su James Bond 007).
Interpretata dalla popstar Adam Faith (1940-2003) nel suo disco eponimo del 1962.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music.
Una canzone sulla guerra di Spagna o, comunque, su chiunque abbia combattuto per la libertà e l’uguaglianza: “Mio padre mi ha insegnato che tutti gli uomini sono uguali / Qualunque sia il colore, la religione o la provenienza; / Mi ha detto di lottare per le cose in cui ho creduto / Ed è quello che ho fatto, con una pistola in mano.”
Parole e musica di Trevor Peacock (1931-), attore shakespeariano e occasionalmente songwriter.
Arrangiamento di John Barry (1933-2011), grande compositore inglese, soprattutto di colonne sonore per il cinema (sue gran parte di quelle della serie su James Bond 007).
Interpretata dalla popstar Adam Faith (1940-2003) nel suo disco eponimo del 1962.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music.
Una canzone sulla guerra di Spagna o, comunque, su chiunque abbia combattuto per la libertà e l’uguaglianza: “Mio padre mi ha insegnato che tutti gli uomini sono uguali / Qualunque sia il colore, la religione o la provenienza; / Mi ha detto di lottare per le cose in cui ho creduto / Ed è quello che ho fatto, con una pistola in mano.”
Laid on my back with the sun in my eyes;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/30 - 11:17
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Declaring Peace
1985
The unfairy tale
The unfairy tale
Whisper the words of wisdom no more
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/4/30 - 11:03
Song Itineraries:
Falklands (Malvinas) War
Flesh and Blood and Feelings
1987
Bigger than Jesus
Came in a 12 page booklet sleeve, housed in a brown paper bag due to the "controversial" nature of the front cover...
Bigger than Jesus
Came in a 12 page booklet sleeve, housed in a brown paper bag due to the "controversial" nature of the front cover...
Margaret thatcher lives in ronald reagan's underpants
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/4/30 - 11:00
Song Itineraries:
Miss Maggie Thatcher
Times of Crisis
1985
The unfairy tale
The unfairy tale
It gets worse... the earth, if looked after properly, has an estimated lifespan of another four billion years, but in 1983 there were two false alarms of impending nuclear war every three days. They say that such alarms are normal, and present no problem provided they can be identified as false alarms. I said in 1983 there were two false alarms of impending nuclear war, every three days, but in times of crisis with weapons systems already on the alert, there is less than eight minutes to decide whether an attack is underway or not. And there are over forty conventional wars going on in the world today. Times of crisis, you might say. They say that waiting longer than eight minutes would risk a surprise attack, and a loss of command and control. In the trade this is called the "use them or lose... (Continues)
Contributed by dq82 2015/4/30 - 10:54
The Birmingham Six
1989
Why Are We Still In Ireland?
Per approfondimenti sui "Sei di Birmingham" si veda l'omonima canzone dei Pogues
Why Are We Still In Ireland?
Per approfondimenti sui "Sei di Birmingham" si veda l'omonima canzone dei Pogues
Birmingham, 1974, there occurred a bloody murder
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/4/30 - 10:43
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
Why Are We Still in Ireland? (Part One)
1989
Why Are We Still In Ireland?
Why Are We Still In Ireland?
Our settlers calling our kingdom great
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/4/30 - 10:39
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
My Love Has Listed (or the White Cockade)
Anonymous
[Fine 700, inizio 800]
Ballata di autore anonimo risalente con tutta probabilità alle guerre napoleoniche, raccolta a Newcastle nel 1821 e pubblicata sulla Blackwood's Magazine di Edimburgo.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music.
La prima incisione dovrebbe essere quella di Bob Davenport nel suo EP “Geordie Songs” del 1959.
La versione qui riportata è quella di Norma Waterson con i suoi familiari (The Watersons) presente nel disco intitolato “A Yorkshire Garland” del 1966.
Una canzone molto interessante, in cui ben due strofe sono dedicate alle colorite maledizioni lanciate da una giovane all’indirizzo dell’esercito e di coloro che hanno indotto il suo fidanzato ad arruolarsi per la guerra…
Ballata di autore anonimo risalente con tutta probabilità alle guerre napoleoniche, raccolta a Newcastle nel 1821 e pubblicata sulla Blackwood's Magazine di Edimburgo.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music.
La prima incisione dovrebbe essere quella di Bob Davenport nel suo EP “Geordie Songs” del 1959.
La versione qui riportata è quella di Norma Waterson con i suoi familiari (The Watersons) presente nel disco intitolato “A Yorkshire Garland” del 1966.
Una canzone molto interessante, in cui ben due strofe sono dedicate alle colorite maledizioni lanciate da una giovane all’indirizzo dell’esercito e di coloro che hanno indotto il suo fidanzato ad arruolarsi per la guerra…
'Tis true, my love's enlisted and he wears a white cockade.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/30 - 10:36
Will Ye Go To Flanders
Anonymous
Versione di June Tabor dal disco collettivo intitolato “We Died in Hell—They Called it Passchendaele” pubblicato nel 1993.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music, dove si fa risalire l’origine della ballata al periodo della guerra di successione spagnola (1702-13)
WILL YE GO TO FLANDERS?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/30 - 10:03
Home Fit for Heroes
[1992]
Parole di Les Barker (1947-), poeta di Manchester.
Musica di Martin Carthy.
Interpretata da Norma Waterson nel disco di Les Barker intitolato “Some Love”, con June Tabor, Roy Bailey, Eliza e Martin Carthy, Chris Harvey, Ken Nicol e molti altri
Parole di Les Barker (1947-), poeta di Manchester.
Musica di Martin Carthy.
Interpretata da Norma Waterson nel disco di Les Barker intitolato “Some Love”, con June Tabor, Roy Bailey, Eliza e Martin Carthy, Chris Harvey, Ken Nicol e molti altri
They died in their millions,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/30 - 08:49
Song Itineraries:
Heroes, World War I (1914-1918)
La Tirolese (E semo livornesi)
Anonymous
è una delle due canzoni eponime del Coro Garibaldi d'assalto, ideato e diretto da Pardo Fornaciari, che ne esegue tutte e due le versioni di seguito.
invece che " a prenderci c'è l'osso" si canta " dentro di noi c'è l'osso"
invece che " a prenderci c'è l'osso" si canta " dentro di noi c'è l'osso"
Duccio Arrighi 2015/4/30 - 00:16
The Flowers O' the Forest
Incisa insieme ad Andy Irvine nel loro disco intitolato “Parallel Lines” pubblicato nel 1982.
The Floo’ers o’ the Forest
The Floo’ers o’ the Forest
THE FLOO’ERS O’ THE FOREST
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/29 - 23:02
The Flowers O' the Forest
Quello di "The Flowers of the Forest" fu il motivo che un suonatore di cornamusa intonò il 27 aprile 1978 al Putney Vale Cemetery di Londra durante la cerimonia di inumazione della folk rock singer Sandy Denny, morta a soli 31 anni. (en.wikipedia)
Bernart Bartleby 2015/4/29 - 15:31
Atto di forza
2014
Sotto Casa
Testo di Francesco Gazzè
Musica di Max Gazzè
Vincitore del premio Voci per la libertà 2014
"Spesso capita di chiederci - racconta il Premio Amnesty International Italia 2014 Max Gazzè - come un essere umano possa arrivare a compiere gesti atroci, quali siano i guasti che mandano in blocco il cervello e perché nessuno sia ancora riuscito a trovare il sistema per fermare la follia molto prima di quando è già troppo tardi. Facile che resti un pensiero come tanti che balena e sparisce per lasciar posto a qualcosa di più urgente. 'Atto di forza' è uno di quei pensieri, il racconto
per immagini di una di quelle follie. Grazie al premio Amnesty International lo sguardo si sposta e indugia su temi enormi – quale, appunto, la violenza contro le donne - che vengono quasi sempre pigiati in cronaca nera solo perché sembra sia diventato normale che ogni tanto qualcuno perda il controllo.... (Continues)
Sotto Casa
Testo di Francesco Gazzè
Musica di Max Gazzè
Vincitore del premio Voci per la libertà 2014
"Spesso capita di chiederci - racconta il Premio Amnesty International Italia 2014 Max Gazzè - come un essere umano possa arrivare a compiere gesti atroci, quali siano i guasti che mandano in blocco il cervello e perché nessuno sia ancora riuscito a trovare il sistema per fermare la follia molto prima di quando è già troppo tardi. Facile che resti un pensiero come tanti che balena e sparisce per lasciar posto a qualcosa di più urgente. 'Atto di forza' è uno di quei pensieri, il racconto
per immagini di una di quelle follie. Grazie al premio Amnesty International lo sguardo si sposta e indugia su temi enormi – quale, appunto, la violenza contro le donne - che vengono quasi sempre pigiati in cronaca nera solo perché sembra sia diventato normale che ogni tanto qualcuno perda il controllo.... (Continues)
Evade il buio arcigno
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/4/29 - 15:24
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
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Testo e musica di Jacek Kaczmarski
Dalla cassetta uscita "in underground" Mury 2, ma presente anche negli diversi album successivi.
Testo da kaczmarski.art