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Before 2015-5-20

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Francesco Guccini: Lui e lei

Francesco Guccini: Lui e lei
[1970]
Testo e musica di Francesco Guccini
Lyrics and music by Francesco Guccini
Album: Due anni dopo




A leggere i poeti (che nessuno al mondo , poi, leggerà mai)
di Riccardo Venturi

Quei poeti, che nessuno al mondo (poi) avrebbe mai letto, avevano un nome e un cognome. Erano quasi tutti di paesi strani e le loro poesie le avevano scritte in lingue anche più strane dei loro paesi; ogni tanto, però, provavo uno strano piacere nell'andare a cercare in mezzo ai classici, quelli che ci erano inflitti a scuola, per trovare la “perla sconosciuta” il cui autore non era da dire immediatamente. Sennò la sorpresa andava a farsi fottere, lo sgranamento degli occhi che era l'attesa conclusione quando il nome veniva finalmente rivelato. L'autore di quei versi che, per due o tre minuti, avevano fatto un po' sognare era lo stesso che, la mattina fra i banchi di classe, ci faceva caramellare i coglioni... (Continues)
Lui e lei
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/5/20 - 22:25
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Ambaradan

Ambaradan
[2015]
Testo e musica di Alessio Lega
Lyrics and music by Alessio Lega
dall'album ALESSIO LEGA e i MALFATTORI - AlbumConcerto (2016)

La simpatica parola “ambaradan” (o “ambaradam”), che in italiano colloquiale significa “casino, confusione, baraonda”, non ha un'origine tanto simpatica, come già abbiamo avuto modo di dire nell'introduzione ad un' omonima canzone degli Yo Yo Mundi, “Ambaradan” (del 2002). La battaglia per la conquista dell'Amba Aradam (nell'Etiopia Settentrionale) da parte delle truppe italiane durante la guerra abissina si svolse a partire dal 12 febbraio 1936 e fu un massacro dai risvolti, però, assai particolari. Nella battaglia dell'Amba Aradam, infatti, le truppe italiane erano alleate con delle tribù locali che, a loro volta, avevano stretto legami anche con gli etiopi. Nello scontro si creò ad un certo punto una tale confusione per cui nessuno era più in grado di... (Continues)
Ambaradurambaradirambaradan
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- & Riccardo Venturi 2015/5/20 - 21:21
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La marcia dei suicidi

La marcia dei suicidi
[2013]
Scritta da Gianni Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Written by Gianni Symbolo, that is Fabio Ghelli
Interpretata da Davide Giromini
Performed by Davide Giromini


RIVOLUZIONI SEQUESTRATE
...e fu così che diventai un robot


La primitiva grafica dell'album/libro (2013)



La grafica definitiva (di Lavinia Mancini). Da tenere conto che Fragole e sangue non è effettivamente presente nell'album.



Matteo Fiorino Torre e Davide Giromini mentre eseguono per la prima volta le canzoni di Rivoluzioni Sequestrate in pubblico. Carrara, Palco 38, 18 gennaio 2013.



”È molto semplice. Un giorno vidi uno spettacolo teatrale sulla guerra di Spagna. Il teatro era molto piccolo, gli attori attempati e novecenteschi. Eravamo in cinque o sei in platea. Uno magro e brizzolato, che si vedeva essere stato un bell'uomo da giovane, ma ormai canuto e decadente, interpretava il ruolo di un intellettuale anarchico... (Continues)
C'è chi la chiama diserzione
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/5/20 - 19:15
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La luna sulle vette

La luna sulle vette
Non solo in Germania lo scoutismo dette origine ad esperienze resistenziali, come i “Navajos” di Colonia, in Italia vi fu l'importante esperienza delle Aquile Randagie



Nell'ottobre del 1922 sale al potere il partito fascista che si prefigge uno stato totalitario e dunque un controllo sulle idee della popolazione italiana, per raggiungere questo obiettivo pone subito molta attenzione all'educazione dei giovani, e quindi, il 14 gennaio 1923 nasce l'ONB (Opera Nazionale Balilla) e vengono sciolte tutte le organizzazioni a carattere o inquadramento militare. Alcuni prefetti applicano questa classificazione anche alle organizzazioni scout, nonostante spesso le autorità ecclesiastiche intervengano in loro difesa, e molte camicie nere cominciano a compiere atti di violenza contro appartenenti a gruppi scout, tanto che ad Argenta viene ucciso Don Minzoni, fondatore del gruppo scout locale.

Per... (Continues)
La luna che risplende inonda di luce
(Continues)
Contributed by dq82 2015/5/20 - 18:06

Lied Von Navajos

Anonymous
Lied Von Navajos
[1930s]
Inno dei “Navajos” di Colonia, gruppo di giovanissimi anti-hitleriani che si riconosceva nell’organizzazione degli “Edelweißpiraten”.
Testo originale e traduzione inglese da en.wikipedia

Se negli anni 30, quelli dell’avvento e del consolidamento del nazismo, gli Edelweißpiraten non furono che un’organizzazione giovanile di matrice scoutistica che si opponeva in modo spontaneistico all’autoritarismo e al militarismo cui erano improntati i gruppi giovanili nazisti, nel corso della guerra assunsero sempre di più una fisionomia resistenziale. Colonia fu la loro roccaforte, anche perché lì l’ombra della sconfitta del tracotante Terzo Reich fu visibile molto prima che altrove: la città fu infatti scelta dagli alleati come laboratorio della dottrina del bombardamento a tappeto e fu costantemente martellata fin dal maggio 1942 e quasi interamente distrutta.

Fu nelle cantine del quartiere... (Continues)
Des Hitlers Zwang, der macht uns klein,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/20 - 15:53
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Das weiche Wasser

Das weiche Wasser
[1988]
Testo / Lyrics / Text: Diether Dehm
Interpretata dall'autore e dai Bots
Performed by the author and by Bots



Interpretata dai Bots
Performed by Bots


È un curioso personaggio, Diether Dehm. Nato nel 1950 a Francoforte sul Meno, è sia un imprenditore discografico di successo, sia un cantautore assai engagé in proprio; ma notissima è anche la sua attività politica, che lo ha portato a far parte del Bundestag, il parlamento tedesco, dal 1994 al 2005. Nel 2015 ha annunciato il suo ritiro dalla scena politica attiva; aveva esordito nell' “ala sinistra” della SPD, la Sozialdemokratische Partei Deutschlands, ed è giustappunto questa sua canzone (conosciuta particolarmente nell'interpretazione dei Bots che qui conosciamo) che rappresenta da quando è stata scritta (1988) una sorta di “inno semi-ufficiale” del partito che fu del sig. Herbert Frahm, più noto come Willy Brandt; un nome... (Continues)
Europa hatte zweimal Krieg,
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/20 - 13:35
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Nearer My Job to Thee

Nearer My Job to Thee
Musica / Music: »Nearer, My God, to Thee«
Nearer my job to thee,
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/20 - 13:21

Hallelujah, I'm a Bum

Musica: overture all'opera »The Miller and his Men« (Il mugnaio e i suoi uomini)
Music: overture to the opera »The Miller and his Men«
»Oh, why don't you work
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/20 - 13:16
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Quaranta soldati, quaranta sorelle

Quaranta soldati, quaranta sorelle
Chanson italienne – Quaranta soldati, quaranta sorelle – Piero Ciampi – 1971
Texte : Piero Ciampi
Musique : Gianni Marchetti
QUARANTE SOLDATS, QUARANTE SOEURS
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/5/14 - 21:53
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Boolavogue

Boolavogue
Il testo della canzone riesce a riassumere la rivolta di Wexford in poche strofe dense di storia, accompagnate da una vecchia melodia irlandese, una slow air dal nome “Calad n-Eocaill” o anche “Eochaill” (“Youghal Harbour“). Boolavogue è un brano diventato subito popolare ed è quasi un inno per la contea di Wexford, ieri come oggi è cantata dalla gente irlandese anche se negli arrangiamenti più recenti si tende a tagliare la V e la VI strofa/

ulteriori considerazioni in
Terre celtiche
I
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2015/5/14 - 21:38
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C'è un re

C'è un re
Cover dei Folkstone da "Il confine" 2012

dq82 2015/5/14 - 18:01
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Avant le départ

Avant le départ
Il testo della canzone non è dei Tichot (e forse nemmeno la musica). Si tratta infatti di una poesia scritta da Eugène Bizeau all'inizio della Grande Guerra...
(fonte: “Eugène Bizeau et Gaston Couté, deux poètes paysans anarchistes à la fin du 19ème siècle”, a cura di Michel Di-Nocera)
Bernart Bartleby 2015/5/14 - 15:31
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La Paysanne

La Paysanne
“La Paysanne” è anche chiamata “Marseillaise anarchiste”, e infatti Gérard Pierron la adattò sull’aria della “Marseillaise” di Rouget de l'Isle (1792).
Bernart Bartleby 2015/5/14 - 14:52
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Révision

Révision
A proposito di questa splendida canzone sulla visita militare, traggo questo aneddoto dal volumetto “Eugène Bizeau et Gaston Couté, deux poètes paysans anarchistes à la fin du 19ème siècle”, a cura di Michel Di-Nocera:

“[Couté] Il continue de se produire dans des cabarets où il provoque régulièrement quelques scandales… Lors d’un spectacle, à l’écoute du poème «Révision» - poème qu’aimait particulièrement Eugène Bizeau et qu’il fera mettre en musique par un ami compositeur [forse proprio Marc Ogeret, ndr] - un capitaine, alors se lève et s’insurge «Je rougis des paroles que vous prononcez contre l’armée !», ce à quoi Gaston Couté répond : «Le rouge va très bien aux militaires !». Au-delà de l’anecdote, cette situation n’arrangera pas les relations de Couté avec l’armée, qui par trois fois lui fait passer le Conseil de révision, duquel il ressort toujours réformé.”
Bernart Bartleby 2015/5/14 - 14:19
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Ma Marseillaise à moi

Ma   Marseillaise à moi
Il brano è del 1970...
Bernart Bartleby 2015/5/14 - 13:00
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La Badoglieide

La Badoglieide
LA RENZEIDE
testo di Margot Galante Garrone
(Trascrizione di Michele Stratta)
LA RENZIEIDE
(Continues)
Contributed by Michele Stratta 2015/5/14 - 11:04
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With God On Our Side

With God On Our Side
JUMALA PUOLELLAMME
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/14 - 09:08
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Farewell Angelina

Farewell Angelina
ANGELINA
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/14 - 09:05
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Le Drapeau Rouge

Versione di Achille Le Roy (1841-1929), tipografo, comunardo, fu arrestato nel 1871 e spedito al bagno penale in Nuova Caledonia, insieme a Louise Michel. Trascorse tutta la sua vita nella militanza anarchica. Personaggio molto noto a Parigi, nel 1924, vecchio e povero, fu attaccato per strada da un gruppo di picchiatori (i “Camelots du Roi”, militanti del movimento monarchico “Action Française”) che lo malmenarono e gli rubarono quel poco che aveva. La rivista Le Libertaire ed il gruppo di chansonnier de La Muse Rouge di Clovis Poirier organizzarono sottoscrizione e concerti per pagargli le spese ospedaliere e restituirgli il maltolto.
Le Drapeau Rouge
Achille Le Roy scrisse questa sua versione sempre nel 1877, a partire dai versi di Paul Brousse e sulla stessa melodia
La prima strofa ed il ritornello sono identici. Le modifiche nei versi successivi sono evidenziate in corsivo.

E scopro pure che Achille Le Roy fu, se non l’autore, l’adattatore dei versi, forse di anonimo, di Ni Dieu ni maître, 1892, con musica di Basch, probabilmente Victor Basch (1863-1944), filosofo e docente universitario di origine ungherese, ebreo, cofondatore della “Ligue des droits de l'homme”. Anche Basch come l’amico Le Roy fu vittima di uno dei frequenti pestaggi operati dai “Camelots du Roi” monarchici e di estrema destra.

Nel 1944 il vecchio Victor Basch fu assassinato insieme alla moglie Hélène (Ilona, di 79 anni) da miliziani di Vichy guidati da August Moritz, capo della Gestapo di Lione.
Gli esecutori del duplice omicidio, i fascisti Joseph Lécussan ed... (Continues)
LE DRAPEAU ROUGE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/13 - 15:25

Ni Dieu ni maître

Ni Dieu ni maître
Ricercando le successive versioni de Le Drapeau Rouge, scopro che l’adattatore, quando non l’autore, dei versi – forse di anonimo – di “Ni Dieu ni maître” fu Achille Le Roy

Achille Le Roy (1841-1929), tipografo, comunardo, fu arrestato nel 1871 e spedito al bagno penale in Nuova Caledonia, insieme a Louise Michel. Achille Le Roy trascorse tutta la sua vita nella militanza anarchica. Personaggio molto noto a Parigi, nel 1924, vecchio e povero, fu attaccato per strada da un gruppo di picchiatori (i “Camelots du Roi”, militanti del movimento monarchico “Action Française”) che lo malmenarono e gli rubarono quel poco che aveva. La rivista Le Libertaire ed il gruppo di chansonnier de La Muse Rouge di Clovis Poirier organizzarono sottoscrizione e concerti per pagargli le spese ospedaliere e restituirgli il maltolto.

Nel 1877 Achille Le Roy compose una sua versione de “Le Drapeau Rouge” a partire... (Continues)
Bernart Bartleby 2015/5/13 - 14:39
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
Grazie - Thank you very much for this website and all its comments. (And the English translation!) In 1993 I spent a summer in Italy and this was one of the sungs I learned from a group of Napolitan girls and we played it every night in the streets where there was also other kinds of traditional dancing. I still play it sometimes on the guitar, but I didn't remember any words but "niro niro comm'a cche..." :-) And I never knew what the song was about. It brings back good memories.
Jelle 2015/5/13 - 12:25
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Telegram för en tennsoldat

Telegram för en tennsoldat
SÄHKÖSANOMA TINASOTAMIEHELLE
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/13 - 10:32
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Telegram från en bombad by

Telegram från en bombad by
SÄHKÖSANOMA POMMITETULLE KYLÄLLE
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/13 - 10:29
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Maremma amara

Anonymous
Maremma amara
Versione svedese di Riccardo Venturi
13.5.2015
MAREMMA BITTRA
(Continues)
2015/5/13 - 03:25

En visa om atombomben, som man kan dansa till

En visa om atombomben, som man kan dansa till
13 maggio 2015
BALLABILE SULLA BOMBA ATOMICA
(Continues)
2015/5/13 - 02:59
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Samarcanda

Samarcanda
Anche Gregor Von Rezzori-Storie di Maghrebinia, 1953-riporta il racconto;
Un commerciante possedeva in Maghrebinia un meraviglioso roseto, a gioia e conforto della sua vecchiaia, ed un servo per coltivarlo.Un giorno, mentre nella fresca ora vespertina stava andando a passeggiare nel giardino delle rose, arrivo' correndo il servo, si getto' ai suoi piedi e supplico' "padrone , dammi il tuo cavallo più veloce perché possa fuggire a Samarcanda. In giardino c'è la morte e io so che è venuta a prendermi".
Il commerciante , che amava il servo, gli diede il suo cavallo più veloce ed un sacchetto d'oro; poi, dopo che il servo si fu eclissato fra ringraziamenti e benedizioni, ritorno' nel giardino. La' s' imbatte' in un giovinetto molto serio e notevolmente bello:"Buona sera-disse il commerciante-Sei tu la morte? Sei venuta da me per affari? ".No,- rispose la morte-mi trattengo qui con il tuo benevolo... (Continues)
renato lotti 2015/5/12 - 17:06
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Joy to the World

Joy to the World
Audio link to the song performed by Pepe Willberg & The Paradise in 1972:
SOTILAAT, KANSAT, MAAT
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/12 - 09:39
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What We Want

What We Want
Published in »Marinarbetaren« (Marine Worker) from November 1924 and in »Socialistiska kampsånger« (Socialist Fight Songs) from 1925.
VAD VI VILL
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/12 - 09:33
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The Rebel Girl

The Rebel Girl
REBELLFLICKAN
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/12 - 09:31

Tanz, Mädchen

Tanz, Mädchen
“L’appello”, la poesia che salvò letteralmente la vita alla sua autrice, Krystyna Żywulska. Passata di bocca in bocca ad Auschwitz, questi versi giunsero all’orecchio di tal Wala Kostecka, un prigioniero polacco meglio posizionato nella gerarchia interna del campo. Questi fece trasferire la Żywulska nel magazzino di smistamento degli effetti personali confiscati ai nuovi arrivati, un reparto dove la fatica del lavoro coatto era più sopportabile e dove l’alimentazione ra un po’ migliore. E così Krystyna riuscì a sopravvivere, continuando a testimoniare le terribili condizioni di prigionia di tanti meno fortunati di lei.
Ignoro se questa poesia sia mai stata messa in musica, per cui l’aggiungo a commento del primo testo della Żywulska che ho contribuito.
Testo trovato sul volumetto intitolato “Ocalone We Wspomnieniach – Wspomnienia byłych więźniów politycznych hitlerowskich więzień i obozów... (Continues)
Bernart Bartleby 2015/5/11 - 16:09

Golgota

Golgota
Nel disco "Pieśni Obozowe" citato il titolo della canzone è "Golgoto Moja"... Non so quale sia quello corretto in polacco...
Bernart Bartleby 2015/5/11 - 15:54
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Johnny I Hardly Knew Ye

Anonymous
Johnny I Hardly Knew Ye
This Finnish version of »Johnny I Hardly Knew Ye« was written at the time of the Vietnam War by Aappo I. Piippo (1950 - 2011), a proliferate Finnish lyricist. It's not a translation of the original lyrics, but yet another antiwar version of the American Civil War song »When Johnny Comes Marching Home«.
YSTÄVÄNI JOHNNY
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/11 - 09:37
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Legende vom toten Soldaten

Legende vom toten Soldaten
LEGENDA KUOLLEESTA SOTILAASTA
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/11 - 09:34
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Vitti na crozza

Vitti na crozza
Caro Giuseppe Loporto, hai perfettamente ragione , pure mio nonno che era di Realmonte mi cantava la strofa riguardante la pianura.
Suli ca spacchi i petri da chianura , suli ca rumpi l'ossa PA calura, sulu l'a muri di la donna amata po' cunsulari st'arma scunsulata ( arma= anima).
Sempre da mio nonno:
Ora ca su arrivati a l'ottant'anni chiamu la vita e morti m'arrispunni.
Una breve considerazione , mio nonno da bambino mi portava alla'opera dei pupi , 1955 . non conosceva bene il cinema , tantomeno il neorealismo e meno che mai pietro germi.
Conosceva benissimo però la storia di Orlando e Rinaldo e tutti i proverbi siciliani antichi e i canti tradizionali. Ora è vero che porto Empedocle è vicino a Realmonte , ma sinceramente , non ricordo che mio nonno Stefano Gucciardo n'tisu Beatrice mi abbia mai parlato di franco licausi . eppure mi cantava questa canzone e mi diceva che era una... (Continues)
luigi crispino 2015/5/10 - 23:00
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Il lavoro

Il lavoro
Chanson italienne – Il lavoro – Piero Ciampi – 1971

[...] La très dure rencontre de Ciampi avec le monde social (voir la chanson Il Lavoro) est à l'enseigne du silence et de l'incompréhensible : ils ne lui ont pas donné de travail, mais surtout « ils ne lui ont rien dit » ; il ne sait pas, il ne comprend pas, il fait comme si de rien n'était, il ne s'est rien passé, faisons l'amour, allons voir l'écume blanche de la mer. Combien de précarité dans ce trou inhumain où son ombre doit chercher du travail. Pour un instant, l'abandon sentimental le tire par la manche, mais l'ombre s'est maintenant installée comme un poids.
Enrico De Angelis, Tutta l'opera (di Piero Ciampi), ARCANAEditrice, 1992, p. 15.
LE TRAVAIL
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/5/10 - 22:10
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It Ain't Me Babe

It Ain't Me Babe
Non mi interessa quello che Bob Dylan avessa intenzione dire, mi interessa invece quello che la canzone significa, può significare, quello che ha significato e domani esprimerà e che oggi cerco di capire potrà significare in futuro e possa aver significato. Le canzoni, come i libri, come i figli, nascono da dei genitori e poi hanno una vita propria.
Mi interessa la tua opinione a proposito di quello che tu hai trovato e l'ho letto con interese, anzi, con piacere.

Grazie
George 2015/5/10 - 19:04
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Dormi

Dormi
"E' una vecchia abitudine dell'umanità, passare accanto ai morti e non vederli."

José Saramago, Cecità
daniela -k.d.- 2015/5/10 - 15:42
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Three-Five-Zero-Zero

Three-Five-Zero-Zero
3 - 5 - 0 - 0
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/10 - 10:50
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Mr. War

Mr. War
MISTER SOTA
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/10 - 10:48




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