Language   
Simple list
Show Filters
Language
Song Itinerary
Date

Before 2015-4-30

Remove all filters
Downloadable! Video!

Atto di forza

Atto di forza
2014
Sotto Casa
Testo di Francesco Gazzè
Musica di Max Gazzè

Vincitore del premio Voci per la libertà 2014

"Spesso capita di chiederci - racconta il Premio Amnesty International Italia 2014 Max Gazzè - come un essere umano possa arrivare a compiere gesti atroci, quali siano i guasti che mandano in blocco il cervello e perché nessuno sia ancora riuscito a trovare il sistema per fermare la follia molto prima di quando è già troppo tardi. Facile che resti un pensiero come tanti che balena e sparisce per lasciar posto a qualcosa di più urgente. 'Atto di forza' è uno di quei pensieri, il racconto
per immagini di una di quelle follie. Grazie al premio Amnesty International lo sguardo si sposta e indugia su temi enormi – quale, appunto, la violenza contro le donne - che vengono quasi sempre pigiati in cronaca nera solo perché sembra sia diventato normale che ogni tanto qualcuno perda il controllo.... (Continues)
Evade il buio arcigno
(Continues)
Contributed by dq82 2015/4/29 - 15:24
Downloadable! Video!

Torturing James Hetfield

Torturing James Hetfield
dall'album ABCDFGH del 2010

"Torturing James Hetfield" is a response to James Hetfield's approval of the use of Metallica's music as a torture device against Iraqi prisoners at the Guantanamo Bay detention camp. The song was described as depicting a "wonderful image" by Stefan Appleby in BBC Review. Boff Whalley listed the song as one of his favourites in July 2011.

"Torturing James Hetfield" è una risposta alle dichiarazioni di James Hetfield, chitarrista dei Metallica, che si è detto soddisfatto dell'uso della musica del gruppo contro i prigionieri iracheni nel campo di detenzione di Guantanamo Bay.

The gaffes just keep coming with Metallica: illegal downloads, the documentary, the most recent album being too loud and over-compressed and then James Hetfield comes out and says he’s proud their music has been used to torture Guantanamo prisoners “It represents something that they don’t... (Continues)
Well, we got James Hetfield
(Continues)
Contributed by dq82 2015/4/29 - 14:25
Downloadable! Video!

Norwich Gaol

Norwich Gaol
[1977]
Parole e musica di Peter Bellamy
In “The Transports. A Ballad Opera.”
Con la crema dei folksinger inglesi dell’epoca, tra cui The Watersons, Martin Carthy, Nic Jones, A.L. Lloyd, June Tabor, Martin Winsor, Cyril Tawney e Dave Swarbrick.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

Un’opera che racconta una storia vera, quella di Henry Cabell e Susannah Holmes, “two poor fellows” che nel 1783 furono condannati alla deportazione per aver commesso dei furti a causa della miseria. I due erano amanti e dalla loro relazione era nato un bimbo ma ai due non fu in un primo momento concesso di sposarsi e la famigliola corse il serio rischio di essere smembrata. Uno dei loro carcerieri s’impietosì e intercesse per loro presso il ministro dell’interno.

Così Henry e Susannah poterono unirsi in matrimonio e nel 1787, dando corso alla sentenza, furono imbarcati con il... (Continues)
The food is foul, the air is bad, the company not choice;
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/29 - 14:02
Downloadable! Video!

Us Poor Fellows

Us Poor Fellows
[1977]
Parole e musica di Peter Bellamy
In “The Transports. A Ballad Opera.”
Con la crema dei folksinger inglesi dell’epoca, tra cui The Watersons, Martin Carthy, Nic Jones, A. L. Lloyd, June Tabor, Martin Winsor, Cyril Tawney e Dave Swarbrick.

Un’opera che racconta una storia vera, quella di Henry Cabell e Susannah Holmes, “two poor fellows” che nel 1783 furono condannati alla deportazione per aver commesso dei furti a causa della miseria. I due erano amanti e dalla loro relazione era nato un bimbo ma ai due non fu in un primo momento concesso di sposarsi e la famigliola corse il serio rischio di essere smembrata. Uno dei loro carcerieri s’impietosì e intercesse per loro presso il ministro dell’interno.

Così Henry e Susannah poterono unirsi in matrimonio e nel 1787, dando corso alla sentenza, furono imbarcati con il figlioletto su uno degli 11 vascelli del convoglio battezzato “First... (Continues)
The times they are hard and the wages are poor
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/29 - 13:42
Downloadable! Video!

Tolpuddle Man

Tolpuddle Man
[1995]
Parole e musica di Graham Moore
La canzone che dà il titolo al disco

Nel Regno Unito intorno al 1830, negli anni che seguivano l’abrogazione dell’infame “Combination Act” del 1799, che fino ad allora aveva impedito ai lavoratori di organizzarsi tra di loro per ottenere migliori condizioni, un gruppo di braccianti di Tolpuddle, un villaggio nel Dorset, costituirono tra di loro una società segreta di mutuo soccorso, la Friendly Society of Agricultural Labourers, per lottare insieme contro le diminuzioni salariali che costantemente colpivano la loro categoria. La cosa allarmò i proprietari terrieri locali, i quali chiesero aiuto alle autorità…

Fu così che nel 1833 gli artefici dell’iniziativa furono arrestati, processati e condannati ai bagni penali in Australia, e solo per aver creato una piccola cellula sindacale. Questa la poesia che uno di loro, George Loveless, scrisse subito... (Continues)
Farewell to my family, it's now I must leave you
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/29 - 10:50
Downloadable! Video!

The Hunter Dunne

The Hunter Dunne
[2006]
Parole e musica di Dick Gaughan
Nell’album intitolato “Lucky For Some”

Poi anche in “Gaughan Live! At The Trades Club” (2008)

“I've had a few people try to read some significance into the choice of name here. There is none, the rhythm of the name simply fitted into the rhythm of the song. I could have used "Joe Bloggs" or "Bob Smith" but I used "John Dunne". They are also meant to be three separate characters with three different stories, illustrative of three different aspects of the same phenomenon - how Capitalism turns everything, including human lives, into commodities.” (Dick Gaughan)

“Qualcuno ha cercato di trovare un qualche significato nella scelta del nome. Non ce n’è nessuno, semplicemente il suono del nome si accordava col ritmo della canzone. Avrei potuto usare "Mario Rossi" o "Bob Smith" ma ho usato "John Dunne". Si tratta inoltre di tre diversi personaggi in tre... (Continues)
John Dunne was a hunter, he hunted wanted men
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/29 - 10:31
Downloadable! Video!

Tom Paine's Bones

Tom Paine's Bones
[1995]
Parole e musica di Graham Moore
La canzone che dà il titolo al suo album del 1995
Interpretata anche da Dick Gaughan nel suo album “Outlaws & Dreamers” del 2001
I The Young'uns l'hanno reinterpretata nel loro album Another Man's Ground (2015).

Thomas Paine (1737-1809) è considerato uno dei Padri Fondatori degli Stati Uniti d’America.

Quacchero, radicale, non conformista, rivoluzionario tanto in America quanto in Francia (dove fu arrestato durante il Terrore e rischiò il collo), autore di opere come “The Age of Reason” (1790, dove difendeva la religiosità, insita nell’uomo, dalla religione consolidata, dal potere ecclesiastico) e “Rights of Man” (1791, in difesa della Rivoluzione francese e dell’egualitarismo), Thomas Paine combattè tutta la vita e morì in povertà e quasi dimenticato. Soltanto sei persone attesero al suo funerale, due di esse erano schiavi neri da lui liberati. I suoi resti vennero in seguito esumati per essere trasportati e sepolti nel natale Norfolk ma andarono dispersi.
As I dreamed out one evening
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/29 - 09:42
Downloadable! Video!

The Last of England

The Last of England
[1995]
Parole e musica di Graham Moore
Nel suo album intitolato “Tom Paine's Bones”

Gran Bretagna, metà 800. L’emigrazione raggiunse il suo picco. Nell’era Vittoriana furono circa 15 milioni quelli che lasciarono il Regno Unito alla volta di Stati Uniti, Canada ed Australia. Molti gli irlandesi in fuga dalla “Great Famine”, molti gli inglesi travolti dai contraccolpi della rivoluzione industriale. Nel 1852, quando il numero di partenze raggiunse il picco di 350.000, il pittore Ford Madox Brown (1821-1893) cominciò a dipingere il suo quadro più famoso, “The Last of England”, ultimato nel 1855.
Wasted and worn, tattered and torn
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/29 - 09:02
Downloadable! Video!

The Big Battle

The Big Battle
1963

Album: Ring of Fire: The Best of Johnny Cash

L'album, a dispetto del nome, era in gran parte composto di canzoni originali.
I think sir the battle is over
(Continues)
2015/4/29 - 02:58
Downloadable! Video!

Il Vigneto

Il Vigneto
Salve da Joe Natta, vi invio la mia nuova canzone contro la guerra uscita il 25 aprile 2015.
Grazie e a presto!
Nello scrigno dei pensieri infranti
(Continues)
Contributed by Joe Natta 2015/4/28 - 18:59
Downloadable! Video!

Figli come noi

Figli come noi
2015
In sostegno alle campagne di ACAD

Poi
2016
Fiore de niente

(Testo di Daniele Coccia)
Sò morti sopra brande d’ospedale
(Continues)
Contributed by dq82 2015/4/28 - 16:59
Downloadable! Video!

All of No Man's Land Is Ours

All of No Man's Land Is Ours
2014
Lament


The album version of LAMENT should be heard as a studio reconstruction of a work primarily designed to be performed live, rather than an official new Einstürzende Neubauten LP proper.

In truth, the piece can only be fully realised, as well as best experienced, in its physical embodiment, performed on or by founding member Andrew Unruh’s gigantic instruments and noise generating devices that visually evoke the horrors the work describes or embeds in the sounds they conjure from the filth and terror of the industrialised 20th century world at war with itself.

But in fulfilling what at first appears to be a surprise commission for such a formidable longtime outsider group, Einstürzende Neubauten transformed the earthy, idiosyncratic contents they mined from academic, state, music hall and internet archives with the help of their two researchers into a richly complex cycle of... (Continues)
Hello, Central, Hello, hurry, Give me four-oh-three; Hello, Mary, Hello, Jerry, Yes, yes, this is me! Just landed at the pier And found the telephone, We’ve been parted for a year, Thank God, at last I’m home! Haven’t time to talk a lot, Though I’m feeling mighty gay; Listen, sweet forget-me-not, I’ve only time to say:
(Continues)
Contributed by dq82 2015/4/28 - 16:12
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
Downloadable! Video!

Der Beginn des Weltkrieges 1914 (unter Zuhilfenahme eines Tierstimmenimitators)

Der Beginn des Weltkrieges 1914 (unter Zuhilfenahme eines Tierstimmenimitators)
2014
Lament


The album version of LAMENT should be heard as a studio reconstruction of a work primarily designed to be performed live, rather than an official new Einstürzende Neubauten LP proper.

In truth, the piece can only be fully realised, as well as best experienced, in its physical embodiment, performed on or by founding member Andrew Unruh’s gigantic instruments and noise generating devices that visually evoke the horrors the work describes or embeds in the sounds they conjure from the filth and terror of the industrialised 20th century world at war with itself.

But in fulfilling what at first appears to be a surprise commission for such a formidable longtime outsider group, Einstürzende Neubauten transformed the earthy, idiosyncratic contents they mined from academic, state, music hall and internet archives with the help of their two researchers into a richly complex cycle of... (Continues)
Achtung
(Continues)
Contributed by dq82 2015/4/28 - 16:07
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
Downloadable! Video!

How did I die?

How did I die?
2014
Lament


The album version of LAMENT should be heard as a studio reconstruction of a work primarily designed to be performed live, rather than an official new Einstürzende Neubauten LP proper.

In truth, the piece can only be fully realised, as well as best experienced, in its physical embodiment, performed on or by founding member Andrew Unruh’s gigantic instruments and noise generating devices that visually evoke the horrors the work describes or embeds in the sounds they conjure from the filth and terror of the industrialised 20th century world at war with itself.

But in fulfilling what at first appears to be a surprise commission for such a formidable longtime outsider group, Einstürzende Neubauten transformed the earthy, idiosyncratic contents they mined from academic, state, music hall and internet archives with the help of their two researchers into a richly complex cycle of... (Continues)
I was in a crater
(Continues)
Contributed by dq82 2015/4/28 - 16:00
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
Downloadable! Video!

Lament

Lament
2014
Lament


The album version of LAMENT should be heard as a studio reconstruction of a work primarily designed to be performed live, rather than an official new Einstürzende Neubauten LP proper.

In truth, the piece can only be fully realised, as well as best experienced, in its physical embodiment, performed on or by founding member Andrew Unruh’s gigantic instruments and noise generating devices that visually evoke the horrors the work describes or embeds in the sounds they conjure from the filth and terror of the industrialised 20th century world at war with itself.

But in fulfilling what at first appears to be a surprise commission for such a formidable longtime outsider group, Einstürzende Neubauten transformed the earthy, idiosyncratic contents they mined from academic, state, music hall and internet archives with the help of their two researchers into a richly complex cycle of... (Continues)
DIE LIE DEN
(Continues)
Contributed by dq82 2015/4/28 - 15:44
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
Downloadable! Video!

Achterland

Achterland
2014
Lament


The album version of LAMENT should be heard as a studio reconstruction of a work primarily designed to be performed live, rather than an official new Einstürzende Neubauten LP proper.

In truth, the piece can only be fully realised, as well as best experienced, in its physical embodiment, performed on or by founding member Andrew Unruh’s gigantic instruments and noise generating devices that visually evoke the horrors the work describes or embeds in the sounds they conjure from the filth and terror of the industrialised 20th century world at war with itself.

But in fulfilling what at first appears to be a surprise commission for such a formidable longtime outsider group, Einstürzende Neubauten transformed the earthy, idiosyncratic contents they mined from academic, state, music hall and internet archives with the help of their two researchers into a richly complex cycle of... (Continues)
Zeg het niet Zeg het niet Zeg het niet Zeg het niet
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2015/4/28 - 15:36
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
Downloadable! Video!

On Patrol in No Man's Land

On Patrol in No Man's Land
2014
Lament


The album version of LAMENT should be heard as a studio reconstruction of a work primarily designed to be performed live, rather than an official new Einstürzende Neubauten LP proper.

In truth, the piece can only be fully realised, as well as best experienced, in its physical embodiment, performed on or by founding member Andrew Unruh’s gigantic instruments and noise generating devices that visually evoke the horrors the work describes or embeds in the sounds they conjure from the filth and terror of the industrialised 20th century world at war with itself.

But in fulfilling what at first appears to be a surprise commission for such a formidable longtime outsider group, Einstürzende Neubauten transformed the earthy, idiosyncratic contents they mined from academic, state, music hall and internet archives with the help of their two researchers into a richly complex cycle of... (Continues)
What the time? Nine?
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2015/4/28 - 15:27
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Last Farewell (or the Last Farewell of Frost, Jones & Williams)

Anonymous
Last Farewell (<em>or</em> the Last Farewell of Frost, Jones & Williams)
[1839]
Parole di anonimo autore, certamente un militante cartista.
Musica di Dave Moran, del gruppo folk The Halliard
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music)
In un disco senza titolo realizzato nel 1968 dal terzetto The Halliard (Dave Moran, Nic Jones e Nigel Paterson) insieme a Jon Raven (fratello di Michael Raven, poeta, musicista ed etnomusicologo, e padre di Paul Raven, bassista dei Ministry e dei Killing Joke).

Newport, Monmouthshire, Wales, novembre 1839.
Il movimento Cartista, che si batteva per una riforma del parlamentarismo in senso egualitario, aveva appena viste respinte le proprie richieste e, anzi, aveva subìto l’arresto di alcuni suoi dirigenti accusati di cospirazione contro la Corona. Gli animi erano molto accesi e si verificarono parecchi disordini in tutto il regno.

A Newport alcune migliaia di cartisti, con alla testa i dirigenti John... (Continues)
As I walked through the town of Portsmouth
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/28 - 14:36
Downloadable! Video!

In de loopgraf

In de loopgraf
2014
Lament


The album version of LAMENT should be heard as a studio reconstruction of a work primarily designed to be performed live, rather than an official new Einstürzende Neubauten LP proper.

In truth, the piece can only be fully realised, as well as best experienced, in its physical embodiment, performed on or by founding member Andrew Unruh’s gigantic instruments and noise generating devices that visually evoke the horrors the work describes or embeds in the sounds they conjure from the filth and terror of the industrialised 20th century world at war with itself.

But in fulfilling what at first appears to be a surprise commission for such a formidable longtime outsider group, Einstürzende Neubauten transformed the earthy, idiosyncratic contents they mined from academic, state, music hall and internet archives with the help of their two researchers into a richly complex cycle of... (Continues)
Hoe kan ik dansen in 4/4?
(Continues)
Contributed by dq82 2015/4/28 - 13:16
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
Downloadable! Video!

The Willy - Nicky Telegrams

The Willy - Nicky Telegrams
2014
Lament


The album version of LAMENT should be heard as a studio reconstruction of a work primarily designed to be performed live, rather than an official new Einstürzende Neubauten LP proper.

In truth, the piece can only be fully realised, as well as best experienced, in its physical embodiment, performed on or by founding member Andrew Unruh’s gigantic instruments and noise generating devices that visually evoke the horrors the work describes or embeds in the sounds they conjure from the filth and terror of the industrialised 20th century world at war with itself.

But in fulfilling what at first appears to be a surprise commission for such a formidable longtime outsider group, Einstürzende Neubauten transformed the earthy, idiosyncratic contents they mined from academic, state, music hall and internet archives with the help of their two researchers into a richly complex cycle of... (Continues)
tsar to kaiser]
(Continues)
Contributed by dq82 2015/4/28 - 13:10
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
Downloadable! Video!

Hymnen

Hymnen
2014
Lament


The album version of LAMENT should be heard as a studio reconstruction of a work primarily designed to be performed live, rather than an official new Einstürzende Neubauten LP proper.

In truth, the piece can only be fully realised, as well as best experienced, in its physical embodiment, performed on or by founding member Andrew Unruh’s gigantic instruments and noise generating devices that visually evoke the horrors the work describes or embeds in the sounds they conjure from the filth and terror of the industrialised 20th century world at war with itself.

But in fulfilling what at first appears to be a surprise commission for such a formidable longtime outsider group, Einstürzende Neubauten transformed the earthy, idiosyncratic contents they mined from academic, state, music hall and internet archives with the help of their two researchers into a richly complex cycle of... (Continues)
Heil dir im Siegerkranz,
(Continues)
Contributed by dq82 2015/4/28 - 12:27
Downloadable! Video!

Bogey, Bogey, One Pound Ten

Bogey, Bogey, One Pound Ten
[1982]
Parole di Wynford Jones
Musica de The Chartists
Nell’album eponimo d’esordio
I am just a common man to the land I give my life
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/28 - 11:39

Chartist Song

Chartist Song
[1842-44]
Versi di Thomas Cooper (1805–1892), calzolaio, poeta ed intellettuale autodidatta, figura preminente del movimento Cartista inglese.
Sull’aria di “Canadian Boat-Song”, nota canzone dei primi dell’800.
Testo trovato sul “mio” sito, Bartleby.com

Thomas Cooper scrisse questa e molte altre canzoni (e pure il suo poema più noto, “Purgatory of Suicides”) nei due anni che trascorse nella prigione di Stafford a causa della sua adesione al movimento Cartista. E di quel movimento proto-socialista fu esponente talmente di spicco che l’ordine del suo arresto arrivò direttamente dalla regina Vittoria, che tra il 1840 ed il 1842 aveva subito ben tre attentati che in molti all’epoca avevano ricondotto ad un complotto dei cartisti.
Uscito di galera Cooper prese le distanze dal radicalismo cartista e purtoppo divenne un molesto predicatore religioso…
The time shall come when wrong shall end,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/28 - 11:08
Downloadable!

Chartists Anthem

Chartists Anthem
[1840s]
Parole e musica di Ben Boucher (1769-1851), un ex minatore di Dudley, West Midlands (non lontano da Birmingham), che ad un certo punto decise che ne aveva basta di scendere in miniera e divenne un cantore di strada, vivendo della vendita delle sue composizioni.

Il testo che segue è tratto da “The Jolly Machine: Songs of Industrial Protest and Social Discontent from the West Midlands” (1974), uno dei tanti volumi di ricerca curati da Michael Raven (1938-2008), musicista, compositore, poeta ed etnomusicologo originario di Cardiff.

Questo che divenne uno degli inni del movimento “Cartista” inglese è stato interpretato da molti artisti, primi fra tutti Michael Raven e Joan Mills (in “The Jolly Machine” del 1968) e poi Lindsay Cooper ‎(nel suo disco “Rags” del 1980) e i Chumbawamba (in “English Rebel Songs 1381–1914” del 1988, rieditato nel 2003 con l’estensione temporale fino al 1984,... (Continues)
A hundred years, a thousand years,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/28 - 09:43

Le Bouffon de Franziska

Le Bouffon de Franziska
Le Bouffon de Franziska

Chanson française – Le Bouffon de Franziska – Marco Valdo M.I. – 2015

ARLEQUIN AMOUREUX – 5

Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.


Cette fois, Lucien l'âne mon ami, notre Arlequin, amoureux et déserteur, est aux prises avec ses maîtres. Il y a bien sûr l'Arlecchina à laquelle il se doit de rendre des comptes, auprès de qui il veut trouver le sens de sa propre vie ; en qui il met toutes ses espérances.

On ne peut en effet être Arlecchino que si on joue la comédie de l'amour avec son Arlecchina et que toujours, à cette figure, on... (Continues)
Ach, dit la comtesse Franziska,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/4/27 - 23:23
Video!

Back Alley Surgery

Back Alley Surgery
Una canzone che si trova solo in un disco postumo pubblicato nel 1980 ed intitolato "Mama Lion".

(B.B.)
Supreme Court sits in Washington
(Continues)
2015/4/27 - 19:29
Downloadable! Video!

Captain Swing

Captain Swing
[1995]
Parole e musica di Graham Moore
Nel suo disco intitolato “Tolpuddle Man”
Interpretata anche da Roy Bailey nel suo “Coda” del 2000.

Negli anni 30 dell’800 nelle campagne inglesi fecero la loro comparsa le prime macchine agricole, così come alcuni decenni prima erano comparsi i telai meccanici nelle fabbriche tessili. L’accoglienza, anche in questo caso, non fu buona, perché accompagnata da licenziamenti di massa e diminuzione delle paghe. Nelle campagne inglesi del Sussex e del Kent gruppi di manifestanti cominciarono ad attaccare le proprietà per distruggere le macchine o appiccare il fuoco ai covoni mietuti con esse. In alcune zone, le azioni vennero annunciate con lettere minatorie a firma “Swing”:

“Sir, Your name is down amongst the Black hearts in the Black Book and this is to advise you and the like of you, who are Parson Justasses, to make your wills. Ye have been the Blackguard... (Continues)
The sun's gone down, the shutters drawn
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/27 - 16:21
Downloadable! Video!

The Song of the Lower Classes

The Song of the Lower Classes
[1852]
Versi di Ernest Charles Jones (1819-1869), scrittore e poeta inglese, militante Cartista.
Sulla melodia di un inno composto nel 1813 da tal G. J. Baker, ripreso ed adattato da Martin Carthy.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Nel disco di Carthy intitolato “Out of the Cut” del 1982.

Le ultime due strofe non compaiono nella versione di Carthy ma in quella di Bob Davenport intitolata “Song of the Other Ranks”, presente nel suo disco “The Common Stone” del 2004, con Chumbawamba, lo stesso Martin Carthy e Richard Thompson

Ernest Charles Jones fu un esponente del Cartismo, movimento proto-socialista inglese che a metà 800 si battè, nel corso di manifestazioni anche violente, per il suffragio universale (maschile), il voto segreto, l’eleggibilità in Parlamento indipendentemente dal patrimonio, l’indennità parlamentare, la revisione delle circoscrizioni elettorali affinchè ci fosse omogeneità tra numero di elettori ed eletti.

La terzultima e penultima strofa sono espressamente contro la guerra.
We plough and sow we are so low
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/27 - 12:03
Downloadable! Video!

And a-Begging I Will Go (or the Begging Song)

And a-Begging I Will Go (<Em>or</Em> the Begging Song)
[XVII sec.]
Una ballata che deriva probabilmente dal The Beggars Chorus de “A Jovial Crew, or the Merry Beggars”, una commedia scritta dal drammaturgo inglese Richard Brome intorno al 1640.
Nella sua carriera Martin Carthy ne ha offerto più versioni, tutte riconducibili al testo accolto nella raccolta “Vagabond Songs and Ballads of Scotland” a cura di Robert Ford (Londra, 1899), dove però la paternità è attribuita al poeta scozzese settecentesco Alexander Ross.
Nel disco d’esordio, eponimo, di Martin Carthy del 1965.
Martin Carthy s’ispirò ad una precedente versione di Ewan MacColl (che incise la canzone nel suo disco del 1966 “The Manchester Angel”, con Peggy Seeger) che però non sono riuscito ad identificare con certezza tra le tante presenti in Rete. Contribuisco quindi qui innanzitutto il testo adottato da Carthy nel 1965, così come riportato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Of all the trades in England the beggin' is the best
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/27 - 08:43
Downloadable! Video!

The Dominion of the Sword

The Dominion of the Sword
[1649/1988]
Una canzone, il cui testo originario risale al periodo della “Guerra dei Tre Regni” (1639-1651), che Martin Carthy riscrisse attualizzandola e ribaltandone il significato.
Il brano originale era sulla melodia di “Love Lies a Bleeding”, una ballata dell’epoca. Martin Carthy usò invece un adattamento della bretone “Ar Ch'akouz” (“Il lebbroso”)
Nell’album di Martin Carthy intitolato “Right of Passage” del 1988
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

Martin Carthy trasformò una cinica e feroce canzone di guerra seicentesca nel suo esatto opposto, una denuncia del ricorso alla guerra e alla violenza come soluzione dei conflitti. Nell’impianto della ballata originaria - risalente alla lunga stagione delle guerre civili che insanguinarono la Gran Bretagna e l’Irlanda a metà 600, con centinaia di migliaia di morti di spada, di fame e di epidemie - Carthy... (Continues)
Lay by your pleading, law lies a-bleeding
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/26 - 21:38
Downloadable! Video!

In cerca di te (Perduto amore)

In cerca di te (Perduto amore)
[1945]
Nota anche con il titolo del verso iniziale, “Sola me ne vò per la città”
Parole di Gian Carlo Testoni
Musica di Eros Sciorilli
Incisa per la prima volta a Torino, negli studi della Cetra, il 7 luglio 1945, con l'orchestra del maestro Beppe Mojetta.
Incisero questa canzone molti altri artisti, come Dea Garbaccio, Natalino Otto, Carlastella, Carlo Buti, Teddy Reno, Jula De Palma, Nicola Arigliano, Bruno Pallesi, Gianni Morandi, Gabriella Ferri, Johnny Dorelli, Don Backy, Simona Molinari, Mariangela Melato, Iva Zanicchi...

Arrivo con qualche ora di ritardo sul 25 aprile, ma vorrei lo stesso contribuire questa canzone, per tutti coloro che quel giorno non sapevano se ridere di felicità o piangere di disperazione: un riso e un pianto comunque di Liberazione.

“Nel testo della canzone la voce della Colombo implora la vana ricerca dell'amato disperso tra il fumo della guerra. Il... (Continues)
Sola me ne vò per la città,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/26 - 16:43
Song Itineraries: Anti War Love Songs
Downloadable! Video!

Records d'un vençut

Records d'un vençut
dall'album "Viure" (1977)

La storia di uno sconfitto della guerra civile. L'esilio in Francia, il tentativo di ricominciare una nuova vita, il sogno - che per molti non fu possibile o lo fu troppo tardi - di un ritorno in una patria liberata dalla dittatura.
Se’l pot trobar en un bar
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2015/4/25 - 23:48
Downloadable! Video!

The Rigs of the Time

Anonymous
The Rigs of the Time
Canzone tradizionale inglese che, dal riferimento ad una “French war” in atto di cui alla prima strofa, può farsi risalire ad una delle frequenti guerra anglo-francesi del 700 o alle guerre napoleoniche dei primi dell’800.
La prima registrazione risale al 1947 ad opera del solito Alan Lomax (che non si accontentava di aver consolidato il patrimonio musicale folklorico americano, ma scorrazzava anche in Europa, Italia compresa) che la raccolse nell’esecuzione di tal Charger Salmond con un gruppo di suoi amici e che la incluse in un volume, intitolato semplicemente “England”, della raccolta “The Columbia World Library of Folk and Primitive Music”, pubblicato nel 1955.
In seguito molti artisti hanno offerto versioni (anche attualizzate) del brano: Shirley Collins nel 1967, Michael Cooney nel 1968, Sandy Denny nel 1972, Peter Bellamy nel 1975, Martin Carthy nel 1982, Maddy Prior negli anni... (Continues)
No wonder that butter be a shilling a pound,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/25 - 21:40
Downloadable! Video!

Amendment

Amendment
(2012)
Album: ¿Which Side Are You On?
Wouldn't it be nice if
(Continues)
2015/4/25 - 18:42
Downloadable! Video!

Τῆς Ἁγίας Σοφίας [Σώπασε κυρὰ Δέσποινα]

Anonymous
Τῆς Ἁγίας Σοφίας [Σώπασε κυρὰ Δέσποινα]
Tîs Agías Sofías [Sópase kyrà Déspoina]
Tradizionale / Παραδοσιακό
XV secolo [?] / 15. Αιώνας [?]

Sebbene, propriamente, a questo canto popolare non possa essere attribuita una precisa epoca di origine, è quantomeno probabile che le sue radici affondino all'epoca stessa, o quantomeno all'indomani immediato, della presa di Costantinopoli da parte dei turchi. Questa data, tra le più importanti dell'intera storia europea, è il 29 maggio 1453.

Riuscire a percepire adesso ciò che ebbe a significare quell'avvenimento, risulta però difficile; così come, senz'altro, è perduta la coscienza delle mille ramificazioni che la conquista ottomana della Polis, vale a dire dell'ultimo frammento storico dell'Impero Romano, ebbe a formare. Eppure sono avvenimenti che, in ultima analisi, si sono trasmessi fino ai giorni nostri: non la storia della Grecia e dei Balcani interi, ma quella dell'intera Europa... (Continues)
Σημαίνει ὁ Θεός, σημαίνει ἡ γῆς, σημαίνουν τὰ ἐπουράνια,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2015/4/24 - 20:40
Downloadable! Video!

We Just Come to Work Here, We Don’t Come to Die

We Just Come to Work Here, We Don’t Come to Die
Parole e musica di Harry Stamper, uno scaricatore di porto di Coos Bay, Oregon, che fu anche sindacalista e cantautore. Credo che il testo sia stato riveduto e corretto dalla Feeney.
Nella raccolta “Classic Labor Songs” pubblicata dalla Smithsonian Folkways nel 2006.

Harry Stamper scrisse questa canzone quando un giorno la compagnia per la quale lavorava gli ordinò di muovere una gran pila di tronchi senza che vi fossero le necessarie condizioni di sicurezza. Lui si rifiutò e fu licenziato. Fece causa, il giudice gli diede ragione e fu reintegrato e risarcito.
“OSHA”, nel ritornello, è l’acronimo dell’“Occupational Safety and Health Administration”, l’agenzia federale statunitense che vigila sulla sicurezza e salute sui posti di lavoro.
Well I’ve been working here for fifteen years
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/24 - 14:16
Downloadable! Video!

The Song of the Rail

The Song of the Rail
[1920s]
Versi di Ralph Chaplin
Musica di Mark Ross
Nella raccolta “Rebel Voices: Songs Of The Industrial Workers Of The World”, 1988
Life here in town is too damn monotonous,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/24 - 13:50

The Strike

The Strike
[1910s]
Versi di Covington Hall, che spesso si firmava col nome di penna “Covami” (1871-1952), giornalista, poeta e militante sindacale originario del Mississippi.
Nella sua raccolta intitolata “Songs of Love and Rebellion” pubblicata nel 1915.
Say what ye will, ye owls of night,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/24 - 13:13

Battle Hymn of Toil

Battle Hymn of Toil
[1910]
Versi di Covington Hall, che spesso si firmava col nome di penna “Covami” (1871-1952), giornalista, poeta e militante sindacale originario del Mississippi.
Questa è forse la sua canzone più famosa, sulla falsariga de “The Battle Hymn of the Republic”, che a sua volta usava la melodia di “John Brown's Body”.
Nella raccolta di Covington Hall intitolata “Songs of Love and Rebellion” pubblicata nel 1915.
Onward! Onward! Onward!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/24 - 13:04

Why I Am a Revolutionist

Why I Am a Revolutionist
[1910]
Versi di Covington Hall, che spesso si firmava col nome di penna “Covami” (1871-1952), giornalista, poeta e militante sindacale originario del Mississippi.
Ignoro se questa poesia – conosciuta anche con il titolo “Why I Am A Socialist” - sia stata messa in musica, ma come tutte le poesie di “Covami” nacque come canzone e fu infatti inclusa nella sua raccolta intitolata “Songs of Love and Rebellion” pubblicata nel 1915.
I have heard the child-slaves weeping when the world was fair and bright,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/24 - 12:51
Video!

The Red Feast

The Red Feast
[1914]
Versi di Ralph Chaplin, originariamente pubblicati nella raccolta autoprodotta intitolata “When The Leaves Come Out And Other Rebel Verses By Ralph Chaplin”, Cleveland, 1917.
Poi in “Bars and Shadows. The Prison Poems of Ralph Chaplin”, raccolta pubblicata nel 1922.
Interpretata da Willard Losinger sulla musica di "Hatikva" (l'inno nazionale israeliano)

Propongo questi versi di Ralph Chaplin come Extra solo perchè non sono certo che siano mai stati messi in musica, come peraltro invece lo furono molte sue poesie (* nota: avendo trovato la versione musicata la abbiamo poi tolta dagli extra).
Ma mi pareva che questo intenso appello contro la guerra non potesse mancare sulle CCG/AWS.
Schierarsi contro la guerra, specie quando ne risuonano i tamburi o già le esplosioni, è sempre molto coraggioso e pericoloso. Ne sapevano qualcosa Ralph Chaplin, Joe Hill, Frank Little, Wesley Everest... (Continues)
Go fight, you fools! Tear up the earth with strife
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/24 - 11:56

Blasphemy

Blasphemy
Canzone a firma “Covami”, nome di penna di Covington Hall (1871-1952), giornalista, poeta e militante sindacale originario del Mississippi.
Fu autore di una raccolta di canzoni intitolata “Songs of Love and Rebellion” pubblicata nel 1915, ma questa “Blasphemy” – dove il “wobbly” imprigionato e giustiziato è paragonato a Cristo – non vi è inclusa ed è sicuramente precedente, facendo parte della collezione del militante anarchico Jo Labadie, da lui conferita all’Università del Michigan nel 1911. La “Labadie Collection” è forse la più completa raccolta di materiale sulle lotte anarco-sindacali negli USA tra fine 800 ed inizio 900.
Testo trovato su “Rebel Voices: An IWW Anthology”, a cura di Joyce L. Kornbluh, USA 1964.

Qual è la differenza tra Cristo e il militante sindacale? Nessuna: entrambi furono arrestati, torturati ed uccisi con l’accusa di aver voluto “detronizzare Dio e sovvertire l’ordine costituito”…
"You shall not kill. You shall love your neighbor as yourself
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/24 - 11:13

Down in the Old Dark Mills

Down in the Old Dark Mills
24 aprile 2015

Due parole del traduttore. Ho tradotto con "fabbrica", ma deve naturalmente sottintendersi che un "mill" (che in origine significa "molino") è costantemente una fabbrica tessile ("cotton mill" è il cotonificio).
LA' NELLA NERA E VECCHIA FABBRICA
(Continues)
2015/4/24 - 08:04
Downloadable! Video!

Ninna nanna

Ninna nanna
lina (menini)
lina_menini@fastwebnet.it

grazie mi avete fatto conoscere delle canzoni di paolo che non conoscevo.
2015/4/24 - 07:47
Downloadable! Video!

Ten cholerny deszcz

Ten cholerny deszcz
24 aprile 2015
QUESTA PIOGGIA MALEDETTA
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2015/4/24 - 07:45
Downloadable! Video!

Dodi Moscati: Stai attento

Dodi Moscati: Stai attento
24 aprile 2015
ALE UWAŻAJ
(Continues)
Contributed by K 2015/4/24 - 06:39
Downloadable! Video!

Unità di Produzione

Unità di Produzione
Ma dico discutete su un filmato che non si vede, ma vaffanculo voi e tutta italia
krzyś 2015/4/24 - 04:10
Downloadable! Video!

Ten cholerny deszcz

Ten cholerny deszcz
Sta finendo l'Europa fondata sulla "puttagine" Signori miei... Le vere puttanate cominceranno adesso
(krzyś)

Assolutamente d'accordo. Però in italiano si dice "puttanaggine" :-) (rv)
2015/4/24 - 02:55
Downloadable! Video!

Jeśli nie wrócę

Jeśli nie wrócę
Sarà in fiorentino, livornese, perché in italiano non esiste, c'è invece: "matuṡa". Forse intendevi questo?
http://www.treccani.it/vocabolario/tag...
(Krzysiek)

No, no, è proprio in italiano antico. Salud! (rv)
2015/4/24 - 02:42
Downloadable! Video!

Revolution / Na krawędzi

Revolution / Na krawędzi
RIVOLUZIONE / AL LIMITE
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2015/4/24 - 00:41
Downloadable! Video!

Białe róże (Rozkwitały pąki białych róż)

Białe róże (Rozkwitały pąki białych róż)
Incredible... Thanks Juha!
Obliged
Krzysiek 2015/4/24 - 00:04
Downloadable! Video!

Ilegal, ¿Y Qué?

Ilegal, ¿Y Qué?
CLANDESTINO, E ALLORA?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/23 - 20:46
Downloadable! Video!

In Generale

In Generale
Questa credo sia una delle più belle canzoni degli Elii, a me piace da impazzire :-)
Cristian 2015/4/23 - 17:28
Downloadable! Video!

Mario

Mario
bellissimo testo nella sua lucida visione del mondo
grazie Lorenzo
e grazie anche a a tuo padre
i.fermentivivi 2015/4/23 - 15:32
Downloadable! Video!

Fifty Thousand Lumberjacks

Anonymous
Fifty Thousand Lumberjacks
[1917]
Versi di autore anonimo, sull’aria di una canzone carceraria, “Portland County Jail”.
Canzone pubblicata sull’edizione del 1917 del “Little Red Songbook” dell’Industrial Workers of the World (IWW).
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org

Una brano cantato dai taglialegna della regione del Pacific Northwest (comunemente compresa tra Oregon, Washington e British Columbia canadese) durante un grande sciopero per le 8 ore tenutosi nel 1917.
Il fatto che la prima motosega portatile sia stata inventata in Germania nel 1925 e commercializzata solo nei primi anni 30 fa immediatamente pensare a quanto questo lavoro, già di per sé ancora oggi faticoso, sia stato più duro assai fino a quel momento…
Fifty thousand lumberjacks; fifty thousand packs;
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/23 - 14:16

Bread and Roses

Bread and Roses
Lawrence, Massachusetts, 1912.
Testimonianza di Camilla Teoli davanti ad una commissione d'inchiesta del Congresso, istituita subito dopo il grande sciopero dei tessili.
Camilla Teoli, di famiglia immigrata dalla'Italia, fu mandata a lavorare prima dei 14 anni, per una paga da fame. Subì un grave incidente, con conseguente ricovero ospedaliero durato mesi, durante il quale non percepì nessun stipendio o indennità.
Partecipò allo sciopero "perchè a casa non c'era abbastanza da mangiare"...
(fonte: "Rebel Voices: An I.W.W. Anthology", a cura di Ann Arbor, University of Michigan Press, 1964)

CHAIRMAN. Camella, how old are you?

Miss TEOLI. Fourteen years and eight months.

CHAIRMAN. Fourteen years and eight months?

Miss TEOLI. Yes.

CHAIRMAN. How many children are there in your family?

Miss TEOLI. Five.

CHAIRMAN. Where do you work?

Miss TEOLI. In the woolen mill.

CHAIRMAN. For the... (Continues)
Bernart Bartleby 2015/4/23 - 12:54

In the Good Old Picket Line

Anonymous
In the Good Old Picket Line
[1912]
Canzone di autore anonimo direttamente dal “Lawrence textile strike”, Lawrence, Massachusetts, 1912, diretto dall’Industrial Workers of the World (IWW).
Testo trovato su “The Encylopedia Of Strikes In American History”, a cura di Aaron Brenner, Benjamin Day ed Immanuel Ness, USA 2009.
Al proposito si vedano anche John Golden and the Lawrence Strike, Bread and Roses di Arturo Giovannitti, Bread and Roses di Judy Collins e Few of Them Are Scabbing It.

“Mr. Lowe” è Arthur H. Lowe, manager della Lancaster Mills Corporation, allora proprietaria di gran parte degli impianti di Lawrence.

Elizabeth Gurley Flynn (1890-1964), wobbly ed esponente comunista, fu invece uno dei leader dello sciopero.
In the good old picket line,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/23 - 11:50

Few of Them Are Scabbing It

Anonymous
Few of Them Are Scabbing It
[1912]
Canzone di autore anonimo, sulla melodia di “Everybody’s Doing It” di Irving Berlin.
Canzone anti-crumiri direttamente dal “Lawrence textile strike”, Lawrence, Massachusetts, 1912, diretto dall’Industrial Workers of the World (IWW).
Testo trovato su “The Encylopedia Of Strikes In American History”, a cura di Aaron Brenner, Benjamin Day ed Immanuel Ness, USA 2009.
Al proposito si vedano anche John Golden and the Lawrence Strike, Bread and Roses di Arturo Giovannitti e Bread and Roses di Judy Collins.

“Mr. Lowe” è Arthur H. Lowe, manager della Lancaster Mills Corporation, allora proprietaria di gran parte degli impianti di Lawrence.
Few of them are scabbing it, scabbing it, scabbing it,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/23 - 11:28
Downloadable! Video!

Eight Hour Day

Eight Hour Day
Due strofe aggiuntive da una versione trovata su “The Encylopedia Of Strikes In American History”, a cura di Aaron Brenner, Benjamin Day ed Immanuel Ness, USA 2009
“The Knights Of Labor” è stata la più importante organizzazione sindacale nell’ultimo ventennio dell’800.

THE KNIGHTS OF LABOR

[…]

Here’s to the Knights of Labor,
That brave and gallant band,
That Corbon and old Swigard
Is trying to disband.

But stick and hang brave union men,
We’ll make them rue the day
They thought to break the K. of L.
In free Americ-a.

[…]
Bernart Bartleby 2015/4/23 - 11:00

The Strike

Anonymous
The Strike
[1877]
Canzone di autore anonimo dal “Great Railroad Strike of 1877”, anche noto come “Great Upheaval”.
Testo trovato su “The Encylopedia Of Strikes In American History”, a cura di Aaron Brenner, Benjamin Day ed Immanuel Ness, USA 2009.

Alla fine della Guerra Civile si verificò il boom delle costruzioni ferroviarie. Solo tra il 1866 ed il 1873 vennero posati 55.000 km di binari, coast to coast! I cantieri assorbivano quasi più lavoratori che in agricoltura. Il giro di investimenti ed il loro alto rischio erano abnormi, con l’esposizione diretta di banche ed istituti privati che però agivano spesso anche come agenzie governative. La bolla speculativa esplose con il “Panic of 1873”, la solita periodica crisi di “riaggiustamento strutturale” dei mercati, e naturalmente il botto travolse i lavoratori. Il taglio dei salari e il peggioramento repentino delle condizioni di lavoro e di vita portarono... (Continues)
Aye, listen, ye millionaires, listen!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/23 - 10:52

I Won’t Be a Slave

Anonymous
I Won’t Be a Slave
[1836]
Canzone delle “Lowell Mill Girls”, le operaie tessili di Lowell, Massachusetts, protagoniste di diversi scioperi tra il 1834 ed il 1836 e tra le prime ad organizzarsi in una sorta di proto-sindacato, la Factory Girls Association.
Sull’aria di una famosa canzone del Music Hall intitolata “I Won't Be A Nun”

Nel 1834 i padroni imposero un taglio salariale del 15%. Le giovani operaie – tra i 13 e i 30 anni – entrarono in sciopero ma erano poco organizzate e fallirono. Nel 1836 la situazione si ripropose ma questa volta i padroni trovarono le operaie preparate: furono in 1.500 a fermarsi ed ebbero un forte sostegno da parte della comunità.

Lo sciopero fu un successo ma le conquiste furono comunque travolte dal “Panic of 1837”, una delle ricorrenti crisi finanziarie che i potenti innescano periodicamente per colpire le masse, spartirsi nazioni e capitali e riequilibrare le sfere di influenza.
Oh! Isn’t it a pity
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/23 - 10:10

ILD Song

ILD Song
[1929]
Parole di Ella May Wiggins (1900-1929), sulla melodia di una qualche “old mountain ballad”.
Testo trovato sul sito del Ella May Wiggins Memorial Committee

Ella May Wiggins era madre di nove figli, quattro dei quali morirono di pertosse per l’impossibilità di curarli. Fu abbandonata dal marito e crebbe i suoi bambini lavorando come operaia tessile a 9 dollari la settimana. Nel 1929 partecipò attivamente allo sciopero dei tessili di Gastonia, unendosi alla National Textile Workers Union (NTWU) e all’International Labor Defense (ILD, il “Soccorso Rosso” americano, organizzazione vicina al Partito comunista).

Durante il lungo e violento sciopero compose una ventina di ballate, la testimonianza più diretta di quell’esperienza di lotta.
Quando i leader della protesta furono arrestati, in seguito all’omicidio di uno sceriffo, Ella May Wiggins e i suoi compagni cercarono di riprendere... (Continues)
Toiling on life’s pilgrim pathway,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/23 - 09:00

All Around The Jail House

All Around The Jail House
Credo che questo "country-yodel" di Jimmy Rodgers sia alla base della melodia della canzone di Ella May Wiggins:
Waiting for a Train.
B.B. 2015/4/22 - 21:35
Video!

L'imperatore Tiberio

L'imperatore Tiberio
"Sono tra gli obiettivi dell'Isis, sono in cima ai loro bersagli". Lo ha detto Silvio Berlusconi, secondo quanto riferisce piu' di una fonte azzurra presente alla riunione, parlando ai deputati di Forza Italia, oggi riuniti alla Camera. (Fonte: La Repubblica, 22 aprile 2015)
B.B. 2015/4/22 - 20:36

Chief Aderholt

Chief Aderholt
[1929]
Parole di Ella May Wiggins (1900-1929), cantautrice, attivista sindacale e membro dell’International Labor Defense (IDL, il “Soccorso Rosso” americano), uccisa proprio nel 1929 durante lo sciopero alla Loray Mill, fabbrica tessile del gruppo Manville-Jenckes, a Gastonia, North Carolina

Canzone dedicata - ma giusto nel titolo - ad Orville Aderholt, uno sceriffo della contea di Gaston, il quale nel giugno del 1929, nel bel mezzo di uno sciopero piuttosto duro che si protraeva già da qualche settimana, decise di fare una spedizione notturna all’accampamento degli scioperanti con l’intento di requisirne le armi. L’idea non fu ben accolta dai manifestanti, tanto più che i poliziotti non potevano esibire un mandato del giudice... Beh, successe che qualcuno sparò e ci scapparono un morto - chief Aderholt, per l’appunto - e diversi feriti, tra poliziotti e lavoratori.

Naturalmente l’incidente... (Continues)
Come all of you good people, and listen while I tell,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/22 - 19:27
Downloadable! Video!

Mafia e parrini

Mafia e parrini
Version française – MAFIA ET PRÊTRES – Marco Valdo M.I. – 2015
Chanson sicilienne – Mafia e parrini – Rosa Balistreri – 1973

Texte : Ignazio Buttitta (1963)
Musique : Otello Profazio (1967), Joe Fallisi (2004)

Le texte d'Ignazio Buttitta, fut mis en musique et chanté d'abord par Otello Prefazio (1967).
Récemment, il a été repris et remis en musique par Joe Fallisi (2004).

Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson qui ne mâche pas ses mots. Une chanson dont on ne peut penser qu'elle accepte le règne de l'omerta, de cette « loi du silence » qui écrase les pauvres de Sicile et enterre dans le silence leurs cris de détresse ou leurs protestations contre les humiliations et l'exploitation qu'ils subissent. C'est une chanson de dénonciation de l'alliance de la mafia et du goupillon.

Aussi loin que je m'en souvienne, dit Lucien l'âne, la mafia s'est toujours fort bien entendue avec l'Église catholique. Et inversement.
MAFIA ET PRÊTRES
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/4/22 - 15:26




hosted by inventati.org