From the struggle of PKK and Kobanê, here's to us the wonderful Egît, also known as Dûr neçe heval. “Don't go so far away, comrade”; this song, written by Nuray Şen, Nail Yurtsever and Nuro Aksoy in the Kurdish language for Îbrahim Rojhilat, is a struggle militant song that doesn't renounce, yet it strongly claims, its nature of freedom and peace song. Heval is a Kurdish word where the meanings of “friend”, “comrade” and “brother” strongly coincide.
Riccardo Venturi 2015/3/30 - 18:45
Crudo
Chanson italienne – Crudo – Susanna Parigi – 2011
Album: "La lingua segreta delle donne" (2011)
Album: "La lingua segreta delle donne" (2011)
RUDE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/3/26 - 16:35
Thyssen, opera sonora
[2015]
di e con Ezio Mauro
regia di Pietro Babina
concept audio di Alberto Fiori & Pietro Babina
esecuzione live di Alberto Fiori
voci di Umberto Orsini e Alba Rohrwacher
Produzione Elastica srl
Ieri sera qui a Torino è stata inaugurata quarta edizione di Biennale Democrazia, una manifestazione culturale il cui “obiettivo è la diffusione di una cultura della democrazia che sappia tradursi in pratica democratica.”
Checché se ne possa dire (borghesi, buuu!, cattocomunisti, buuu!, le lezioni magistrali di Draghi e della Boldrini, buuu!... ) di questo progetto ideato da Gustavo Zagrebelsky – ex membro e presidente della Corte Costituzionale, nonché mio quasi compaesano ed il migliore docente che io abbia mai avuto – checchè se ne possa dire del Repubblicano Ezio Mauro e del suo giornale “di regime”, beh, questa è un’opera in memoria di
Antonio Schiavone
Giuseppe Demasi
Angelo... (Continues)
di e con Ezio Mauro
regia di Pietro Babina
concept audio di Alberto Fiori & Pietro Babina
esecuzione live di Alberto Fiori
voci di Umberto Orsini e Alba Rohrwacher
Produzione Elastica srl
Ieri sera qui a Torino è stata inaugurata quarta edizione di Biennale Democrazia, una manifestazione culturale il cui “obiettivo è la diffusione di una cultura della democrazia che sappia tradursi in pratica democratica.”
Checché se ne possa dire (borghesi, buuu!, cattocomunisti, buuu!, le lezioni magistrali di Draghi e della Boldrini, buuu!... ) di questo progetto ideato da Gustavo Zagrebelsky – ex membro e presidente della Corte Costituzionale, nonché mio quasi compaesano ed il migliore docente che io abbia mai avuto – checchè se ne possa dire del Repubblicano Ezio Mauro e del suo giornale “di regime”, beh, questa è un’opera in memoria di
Antonio Schiavone
Giuseppe Demasi
Angelo... (Continues)
Gli operai di Torino diventati invisibili
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/26 - 14:02
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
La risposta al ragazzo della via Gluck
[1966]
Testo di Giorgio Gaber
Musica: Giorgio Gaber
Originariamente in singolo
Poi in: Collezione singoli 1965/67
Il ragazzo della via Gluck riesce a farsi accettare se cantata da Adriano, che la impone con la sua personalità di interprete, ma come canzone non esiste: è ingenua, superficiale, sembra un tema fatto da un bambino di seconda elementare. Dov'è la protesta in quel "chissà dove si va a finire"?
Non si riesce mai a capire se Adriano scherza o fa sul serio.
Giorgio Gaber
Testo di Giorgio Gaber
Musica: Giorgio Gaber
Originariamente in singolo
Poi in: Collezione singoli 1965/67
Il ragazzo della via Gluck riesce a farsi accettare se cantata da Adriano, che la impone con la sua personalità di interprete, ma come canzone non esiste: è ingenua, superficiale, sembra un tema fatto da un bambino di seconda elementare. Dov'è la protesta in quel "chissà dove si va a finire"?
Non si riesce mai a capire se Adriano scherza o fa sul serio.
Giorgio Gaber
Questa è la storia di un ragazzo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/3/26 - 12:23
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Un albero di trenta piani
[1972]
Parole e musica di Adriano Celentano
Nel disco “I mali del secolo”
Celentano prosegue qui sulla “linea verde” inaugurata alcuni anni prima con “Il ragazzo della via Gluck” (così celebre ed amata da venir ancora recentemente coverizzata dal nostro Venturik, che ha spostato il brano decisamente sulla “linea rossa” )
Non so nulla di ingegneria civile e ignoro se i moderni grattacieli – che anche qui a Torino hanno ormai per sempre modificato l’antica skyline – siano davvero “ecosostenibili”, ad “emissioni zero” e risparmiosi come ci vogliono far credere. A me piacciono, come idea estetica, però credo che siano dei succhiaenergia e che pongano pure grossi problemi di sicurezza. Penso comunque che non mi piacerebbe vivere o lavorare in un formicaio, termitaio od alveare che sia: sono un essere umano, non un insetto che vive in colonia.
E poi mi rode abbastanza il culo al pensiero che ciò che svetta qui è il cazzone in vetro, acciaio e cemento di uno dei peggiori usurai d’Italia, l’Intesa Sanpaolo…
Parole e musica di Adriano Celentano
Nel disco “I mali del secolo”
Celentano prosegue qui sulla “linea verde” inaugurata alcuni anni prima con “Il ragazzo della via Gluck” (così celebre ed amata da venir ancora recentemente coverizzata dal nostro Venturik, che ha spostato il brano decisamente sulla “linea rossa” )
Non so nulla di ingegneria civile e ignoro se i moderni grattacieli – che anche qui a Torino hanno ormai per sempre modificato l’antica skyline – siano davvero “ecosostenibili”, ad “emissioni zero” e risparmiosi come ci vogliono far credere. A me piacciono, come idea estetica, però credo che siano dei succhiaenergia e che pongano pure grossi problemi di sicurezza. Penso comunque che non mi piacerebbe vivere o lavorare in un formicaio, termitaio od alveare che sia: sono un essere umano, non un insetto che vive in colonia.
E poi mi rode abbastanza il culo al pensiero che ciò che svetta qui è il cazzone in vetro, acciaio e cemento di uno dei peggiori usurai d’Italia, l’Intesa Sanpaolo…
Per la tua mania
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/26 - 10:36
Song Itineraries:
War on Earth
Hobo's Lullaby
Finnis translation by Mikko Perkoila and Hannu Raatikainen
Suomennos Mikko Perkoila ja Hannu Raatikainen
This song was made by a Finnish band called Arkiviisu and it's included on their 1977 record »Tomuinen tie« (Dusty Road or Goin' Down the Road Feelin' Bad) by Love Records. I haven't been able to find in posted on the Web, but maybe somebody will.
Suomennos Mikko Perkoila ja Hannu Raatikainen
This song was made by a Finnish band called Arkiviisu and it's included on their 1977 record »Tomuinen tie« (Dusty Road or Goin' Down the Road Feelin' Bad) by Love Records. I haven't been able to find in posted on the Web, but maybe somebody will.
KULKURIN KEHTOLAULU
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/26 - 08:55
Il ragazzo della via Rock
[26 marzo 2015]
Scritta da Riccardo Venturi
Sull'aria de Il ragazzo della via Gluck di Celentano
Non c'è alcun dubbio che Il ragazzo della via Gluck, che ha trovato il suo spazio nelle CCG, sia una canzone che, a modo suo, parla di proletariato urbano e di immigrazione. E' la Milano degli anni '50 quella che si ha davanti agli occhi in quella canzone di un figlio di immigrati meridionali (“Celentano” non è senz'altro un cognome puro meneghino). Ora però vorrei presentarvi un bel quartierino di Firenze, che esiste ancora e che si formò, giustappunto, negli anni '50: le Case Minime di Rovezzano. Intanto ve lo presento con un bel rap:
Ne sono, casualmente, appena tornato. Perché, a differenza della via Gluck milanese che sembra essere diventata una strada quasi fighetta ed è ormai inglobata nella città, le Case Minime, in quest'anno di grazia 2015, sono rimaste tutt'altro che fighette.... (Continues)
Scritta da Riccardo Venturi
Sull'aria de Il ragazzo della via Gluck di Celentano
Non c'è alcun dubbio che Il ragazzo della via Gluck, che ha trovato il suo spazio nelle CCG, sia una canzone che, a modo suo, parla di proletariato urbano e di immigrazione. E' la Milano degli anni '50 quella che si ha davanti agli occhi in quella canzone di un figlio di immigrati meridionali (“Celentano” non è senz'altro un cognome puro meneghino). Ora però vorrei presentarvi un bel quartierino di Firenze, che esiste ancora e che si formò, giustappunto, negli anni '50: le Case Minime di Rovezzano. Intanto ve lo presento con un bel rap:
Ne sono, casualmente, appena tornato. Perché, a differenza della via Gluck milanese che sembra essere diventata una strada quasi fighetta ed è ormai inglobata nella città, le Case Minime, in quest'anno di grazia 2015, sono rimaste tutt'altro che fighette.... (Continues)
Questa è la storia
(Continues)
(Continues)
2015/3/26 - 01:23
Venivamo tutte dal mare
Chanson italienne – Venivamo tutte dal mare – Susanna Parigi – 2014
NOUS VENIONS TOUTES DE LA MER
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/3/25 - 21:02
El alma llena de banderas
Finnish translation by Pentti Saaritsa
Suomennos Pentti Saaritsa
A link link to this beautiful song performed by Agit Prop (from their 1974 record »Laulu kaikille«):
Suomennos Pentti Saaritsa
A link link to this beautiful song performed by Agit Prop (from their 1974 record »Laulu kaikille«):
SYDÄMESTÄ HULMAHTAVAT LIPUT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/25 - 18:39
Fiume Sand Creek
CATALANO / CATALAN - Riccardo Venturi
Adaptament al català de Riccardo Venturi
25 de març de 2015
Adattamento in catalano di Riccardo Venturi
25 marzo 2015
25 de març de 2015
Adattamento in catalano di Riccardo Venturi
25 marzo 2015
RIU SAND CREEK
(Continues)
(Continues)
2015/3/25 - 16:01
Divide et Impera!
2015
Oh!
con la partecipazione del rapper sardo
En?gma
Oh!
con la partecipazione del rapper sardo
En?gma
Sei sulla poltrona là sfatto
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/3/25 - 15:10
1989
2015
"9"
Scritto nel 1989 e rimasto chiuso in un cassetto fino ad oggi, il brano sintetizza l'atmosfera che si respirava in quel periodo denso di avvenimenti storici: la protesta di piazza Tienanmen, la vittoria del sindacato "Solidarnosc" alle elezioni in Polonia, il crollo del Muro di Berlino.
rockol.it
"9"
Scritto nel 1989 e rimasto chiuso in un cassetto fino ad oggi, il brano sintetizza l'atmosfera che si respirava in quel periodo denso di avvenimenti storici: la protesta di piazza Tienanmen, la vittoria del sindacato "Solidarnosc" alle elezioni in Polonia, il crollo del Muro di Berlino.
rockol.it
Persi nella nuvola blu
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2015/3/25 - 14:54
Song Itineraries:
The Berlin Wall, 1961-1989, Tien An Men Square, 1989
The Soldier’s Wife
Through all the years that he’s away,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/25 - 14:26
Dead Soldiers’ Wives Don’t Dance
[2011]
Parole e musica di W. J. “Bill” Adair, singer songwriter di Glasgow.
Parole e musica di W. J. “Bill” Adair, singer songwriter di Glasgow.
See them marching to the railway in their uniforms and boots,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/25 - 14:16
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Addio Juna
mi scusi sig.ra Elda....
avrei una curiosità da chiederle....
io mi chiamo Juna, ho 42 anni...
mia madre mi ha dato questo nome preso proprio dalla canzone....
ma non sono mai riuscita a sapere da dove viene questo nome e che cosa significa.....
lei saprebbe mica aiutarmi????
grazie....
avrei una curiosità da chiederle....
io mi chiamo Juna, ho 42 anni...
mia madre mi ha dato questo nome preso proprio dalla canzone....
ma non sono mai riuscita a sapere da dove viene questo nome e che cosa significa.....
lei saprebbe mica aiutarmi????
grazie....
juna.telesca@gmail.com 2015/3/25 - 14:08
Union Maid
Finnis translation by Mikko Perkoila and Hannu Raatikainen
Suomennos Mikko Perkoila ja Hannu Raatikainen
Suomennos Mikko Perkoila ja Hannu Raatikainen
LIITON TYTTÖ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/25 - 11:04
Peace and Love
(1990)
Album: "Now"
Album: "Now"
Oh as I sit under this weeping willow tree
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/3/25 - 10:23
Mezzo pane e un libro
Antiwar Songs Blog
Non solo di pane vive l’uomo. Io, se avessi fame e fossi senza forze per la strada, non chiederei un pane; ma chiederei mezzo pane e un libro. Ed io attacco da qui violentemente quanti parlano soltanto di rivendicazioni economiche senza nominare mai le rivendicazioni culturali che è poi quel che richiedono gridando i cittadini. […]
Antiwar Songs Staff 2015-03-24 22:24:00
Corrandes d'exili
24 marzo 2014
(con la correzione di Ramon Mantovani)
1970: Pere Quart recita alcune strofe delle Corrandes d'exili al Festival della Letteratura Catalana, a Barcellona. Al termine il pubblico grida Llibertat! Llibertat!
(con la correzione di Ramon Mantovani)
1970: Pere Quart recita alcune strofe delle Corrandes d'exili al Festival della Letteratura Catalana, a Barcellona. Al termine il pubblico grida Llibertat! Llibertat!
STROFE D'ESILIO
(Continues)
(Continues)
2015/3/24 - 18:38
Il massacro dei trecentoventi (Le Fosse Ardeatine)
Anonymous
Sono di padre e figlio anche Mieli Cesare (205-Padre) e Mieli Renato e Mario (206, 207)
E sono di padre e figlio anche 314(Vivanti Angelo-padre) e 315(Vivanti Giacomo)
E sono di padre e figlio anche 314(Vivanti Angelo-padre) e 315(Vivanti Giacomo)
Fabrizio 2015/3/24 - 13:28
El Cimarrón (Biographie des geflohenen Sklaven Esteban Montejo)
[1969-70]
Adattamento tedesco di Hans Magnus Enzensberger del racconto dello scrittore cubano Miguel Barnet intitolato “Biografía de un cimarrón” (1963), in cui l’autore raccolse la testimonianza di Esteban Mesa Montejo (1860-1965), un ultracentenario che era stato schiavo, poi fuggiasco e poi soldato nella guerra d’indipendenza.
Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “El Cimarrón”, recital per quattro musicisti (una voce baritono, un chitarrista, un flautista e un percussionista).
In Italia il lavoro antropologico, storico e politico di Barnet è stato pubblicato da Einaudi con il titolo “Autobiografia di uno schiavo (Cimarrón)”.
“Nel 1963 un giornale dell’Avana dedicava un servizio agli abitanti più vecchi dell’isola. Miguel Barnet, un giovane scrittore ed etnologo, notò tra essi un cimarrón, un ex schiavo fuggiasco: Esteban Montejo, che allora aveva... (Continues)
Adattamento tedesco di Hans Magnus Enzensberger del racconto dello scrittore cubano Miguel Barnet intitolato “Biografía de un cimarrón” (1963), in cui l’autore raccolse la testimonianza di Esteban Mesa Montejo (1860-1965), un ultracentenario che era stato schiavo, poi fuggiasco e poi soldato nella guerra d’indipendenza.
Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “El Cimarrón”, recital per quattro musicisti (una voce baritono, un chitarrista, un flautista e un percussionista).
In Italia il lavoro antropologico, storico e politico di Barnet è stato pubblicato da Einaudi con il titolo “Autobiografia di uno schiavo (Cimarrón)”.
“Nel 1963 un giornale dell’Avana dedicava un servizio agli abitanti più vecchi dell’isola. Miguel Barnet, un giovane scrittore ed etnologo, notò tra essi un cimarrón, un ex schiavo fuggiasco: Esteban Montejo, che allora aveva... (Continues)
I. Die Welt
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/24 - 12:18
Ruhe und Ordnung
Chanson allemande – Ruhe und Ordnung – Kurt Tucolsky – 1925
Loi et Ordre, un binôme souvent invoqué, à droite comme à gauche, surtout dans les moments de crise et de transformation. Puisque cependant en général personne ne rêve de les conjuguer avec Justice, voilà qu'il se révèle invariablement toujours pour ce qu'il est : Fascisme et Répression.
À propos d'Ernst Ottwalt, nom de plume d'Ernst Gottwalt Nicolas : Allemand, né en 1901, écrivain, communiste… La date de sa mort – août 1943 – pourrait nous faire penser que soit mort dans quelque camp de concentration nazi… Il n'en est pas ainsi : en 1933 Ottwalt et femme fuirent en Union soviétique ; en 1936, ils furent arrêtés par le NKVD, la police de Staline, et furent internés dans un goulag sibérien ; elle fut renvoyée dans son pays en 1941 (ne sait pas comment elle put survivre, d'abord et après) et seulement en 1958, elle sut que son mari... (Continues)
Loi et Ordre, un binôme souvent invoqué, à droite comme à gauche, surtout dans les moments de crise et de transformation. Puisque cependant en général personne ne rêve de les conjuguer avec Justice, voilà qu'il se révèle invariablement toujours pour ce qu'il est : Fascisme et Répression.
À propos d'Ernst Ottwalt, nom de plume d'Ernst Gottwalt Nicolas : Allemand, né en 1901, écrivain, communiste… La date de sa mort – août 1943 – pourrait nous faire penser que soit mort dans quelque camp de concentration nazi… Il n'en est pas ainsi : en 1933 Ottwalt et femme fuirent en Union soviétique ; en 1936, ils furent arrêtés par le NKVD, la police de Staline, et furent internés dans un goulag sibérien ; elle fut renvoyée dans son pays en 1941 (ne sait pas comment elle put survivre, d'abord et après) et seulement en 1958, elle sut que son mari... (Continues)
CALME ET ORDRE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/3/24 - 11:09
Roses and Revolutions
[1948]
Versi di Dudley Randall (1914–2000), poeta ed editore afroamericano, nella sua raccolta poetica intitolata “Cities Burning”, pubblicata nel 1968.
Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".
Poeta precocissimo, Dudley Randall lavorò come operaio alla Ford e come impiegato delle poste, e combattè nella Seconda guerra mondiale. Poi si laureò con un master in scienza bibliotecaria... (Continues)
Versi di Dudley Randall (1914–2000), poeta ed editore afroamericano, nella sua raccolta poetica intitolata “Cities Burning”, pubblicata nel 1968.
Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".
Poeta precocissimo, Dudley Randall lavorò come operaio alla Ford e come impiegato delle poste, e combattè nella Seconda guerra mondiale. Poi si laureò con un master in scienza bibliotecaria... (Continues)
Musing on roses and revolutions,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/24 - 10:39
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
La libertà (La palummedda janca)
24 marzo 2015
Due parole del traduttore. Se questa canzone siciliana è stata ‘co-cantata’ da una fiorentina, vorrà dire che avrà in sorte pure d'essere tradotta da un fiorentino mezzo elbano e mezzo livornese che ha proceduto a colpi di ‘Wikizziunariu’. Ciononostante, è chiaro che alcuni dubbi permangono, i quali potranno essere eventualmente chiariti solo da un siciliano ‘doc’. A tale riguardo, ovviamente, ogni intervento sulla traduzione sarà bene accetto, chiarendo che detta traduzione è stata comunque fatta cercando di aderire sempre al testo originale, nel ritmo e nel lessico (compresa la ‘palombella' che a qualcuno potrà ricordare il gioco della pallanuoto).
Due parole del traduttore. Se questa canzone siciliana è stata ‘co-cantata’ da una fiorentina, vorrà dire che avrà in sorte pure d'essere tradotta da un fiorentino mezzo elbano e mezzo livornese che ha proceduto a colpi di ‘Wikizziunariu’. Ciononostante, è chiaro che alcuni dubbi permangono, i quali potranno essere eventualmente chiariti solo da un siciliano ‘doc’. A tale riguardo, ovviamente, ogni intervento sulla traduzione sarà bene accetto, chiarendo che detta traduzione è stata comunque fatta cercando di aderire sempre al testo originale, nel ritmo e nel lessico (compresa la ‘palombella' che a qualcuno potrà ricordare il gioco della pallanuoto).
LA LIBERTA' (LA PALOMBELLA BIANCA)
(Continues)
(Continues)
2015/3/24 - 00:26
Guantanamera
FINLANDESE / FINNISH [1]
Versione finlandese di Pentti Saaritsa
Finnish translation Pentti Saaritsa
Suomennos Pentti Saaritsa
Versione finlandese di Pentti Saaritsa
Finnish translation Pentti Saaritsa
Suomennos Pentti Saaritsa
GUANTANAMERA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/23 - 23:15
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