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Mio Padre

Mio Padre
Mio padre

Rocco Scotellaro – 1954
Mio padre misurava il piede destro
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/3/11 - 21:08
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1984

1984
[1984]
In “From Chaos to 1984”, live a Waterloo Road, Londra, a metà 1984

Canzone che intreccia lo sguardo sulla Gran Bretagna in balìa della Thatcher con quello del romanzo distopico di George Orwell...
Britains in trouble, country’s bled dry
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/11 - 21:04
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Ella’s Song

Ella’s Song
[1983]
Scritta da Bernice Johnson Reagon
Nell’album delle Sweet Honey In The Rock intitolato “We All... Everyone Of Us”

“Chi crede nella libertà non si riposa finchè non sia conquistata, finchè l’uccisione di uomini neri, di figli di madri nere, non sia importante quanto l’uccisione di uomini bianchi, figli di madri bianche…”

Propongo questa canzone dopo l’ennesima uccisione di un nero ad opera della polizia.
L’altro giorno ad Atlanta, Georgia, è stato ucciso un altro giovane nero, Anthony Hill, di 27 anni. Era un veterano delle guerre americane e aveva problemi mentali, un disordine bipolare chissà se connesso alla sua esperienza sotto le armi.

Anthony l’altro giorno era in piena crisi e girava nudo per la città bussando alle porte, spenzolandosi dai balconi e strisciando per terra… Era visibilmente, molto alterato, ma nudo e disarmato…

Quando un poliziotto, intervenuto sul posto,... (Continues)
We who believe in freedom cannot rest
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/11 - 16:07
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Die Rose war rot

Die Rose war rot
Musica / music / Musik: Gerd Natschinski, 1966
Parole / lyrics / Text: Jürgen Degenhardt
Prima esecuzione di Gerry Wolff (1920-2005) sul lato A di un 45rpm pubblicato nel 1966 per i tipi di AMIGA in RDT (sul lato B, “Mond Über Dem Mekong” di Siegfried Köhler, interpretata da Barbara Kellerbauer)

Dell’anno successivo la versione finlandese (“Ruusu On Punainen”) di Tauno Palo (1908-1982) su musica di Niilo Sauvo Pellervo Puhtila (1928-2014)

In seguito in molte compilation, a cominciare da “Die Rose War Rot: Schlager Chansons Unserer Tage” del 1967, pubblicata sempre da AMIGA in RDT.

(Bernart Bartleby)
Im Jahre siebzig, die Hitze war groß
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/11 - 15:04
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I Don't Wanna Die

I Don't Wanna Die
[1982]
In “The Good, The Bad & The 4-Skins”, album d’esordio della band punk oi! Di London East End
I don't wanna die in World War 3.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/11 - 14:55
Song Itineraries: Deserters
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Certainly, Lord!

Anonymous
Certainly, Lord!
[196?]
Interpretata dai CORE (COngress of Racial Equality) Freedom Singers nella compilation “Voices Of The Civil Rights Movement (Black American Freedom Songs 1960-1966)”, pubblicata dalla Smithsonian Folkways nel 1980.

Un brano tradizionale religioso trasformato in inno del movimento per i diritti civili statunitense.
Have you been to the jail?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/11 - 14:16
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Turning Point

Turning Point
[1967]
Parole di Martha Holmes (di cui non ho alcuna notizia… forse si tratta di una poetessa si Chappaqua, una cittadina dello Stato di New York dove la comunità nera è sempre stata pressochè inesistente)
Musica di Billy Taylor (1921-2010), pianista e compositore jazz afroamericano
Nel disco di Nina Simone intitolato “Silk & Soul”

La purezza dell’infanzia ben presto sporcata dai pregiudizi inculcati dagli adulti…
See the little brown girl
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/11 - 10:08
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Come Ye

Come Ye
[1966]
Parole e musica di Nina Simone
Registrata negli studi RCA di New York il 26 agosto 1966 e inclusa nell’album “High Priestess of Soul” in cui la Simone è accompagnata dal gruppo di Harold Mooney (1911-1995), compositore ed arrangiatore. Poi in molti altri dischi e raccolte, come “Saga of the Good Life and Hard Times” (1997) o la postuma “Tell It Like It Is” (2011)
Testo trascritto da Roger Nupie trovato sull’ottimo The Nina Simone Database curato da Mauro Boscarol.
Come ye ye who would have peace
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/11 - 09:13
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Ustedes

Ustedes
[1971]
Parole e musica di Dean Reed (1938-1986), attore e cantautore statunitense con la faccia da Ken di Big Jim e che invece divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
Singolo pubblicato in Cile, con il gruppo Los Amigos de María
Sul lato A, Historia Llama (O Siento Que La Historia Llama)
In seguito in molti altri dischi di Reed pubblicati in RDT, Cecoslovacchia e Unione Sovietica
A la memoria de Ernesto "Che" Guevara
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/10 - 13:59
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Sighi tui

Sighi tui
Un brano composto ed eseguito da Marcello Ledda, per un testo dedicato al dramma immigrazione , scritto da Maria Gabriela Ledda Continua tu... ( SIGHI TUI ..)

Questa canzone è dedicata a quelli che ogni giorno sfidano la sorte seguendo un sogno di dignità e libertà.

Il testo reperito è la traduzione in italiano, in attesa di trovare il testo originale.
Sei partito attraversando mari
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2015/3/10 - 13:24
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Fortzis

Brano composto ed eseguito da Marcello Ledda ; Il testo, dedicato al dramma degli immigrati clandestini , è di Maria Gabriela Ledda

Il testo reperito è la traduzione in italiano, in attesa di trovare il testo originale.
Forse sotto un cielo senza nuvole
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2015/3/10 - 13:22
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Wounded Knee 73

Wounded Knee 73
Parole e musica di Dean Reed
Un brano che compare in alcuni dischi pubblicati in RDT e Union Sovietica nel 1980

Il 27 febbraio 1973 a Wounded Knee, nella riserva indiana di Pine Ridge, nel Sud Dakota, esplose l’ennesima rivolta: i Sioux, appoggiati dall'America Indian Movement, si ribellarono al Governo americano denunciando le misere condizioni di vita della popolazione. I pellerossa, circa duecento con donne e bambini, si asserragliarono nello stesso posto in cui nel 1890 la cavalleria aveva massacrato i loro avi. Piazzarono le tende intorno alla chiesa, trasformarono l'emporio in sala dei congressi e di refezione, piazzarono uomini armati in rudimentali bunker, incrociarono le pipe di guerra, legarono le penne d'aquila alle trecce e organizzarono la resistenza. Il Governo mise in campo tiratori scelti della polizia federale, uomini, mezzi blindati ed elicotteri e circondò la zona.

Per... (Continues)
Wounded Knee 73
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/10 - 11:22
Song Itineraries: Native American Genocide
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Wir sagen nein

Wir sagen nein
[1978]
Parole di Martin Hoffmann,
Musica di Martin Hoffmann e Wolfgang Tilgner
Singolo pubblicato in RDT. Sul lato B “El Cantor”, canzone tratta dal film omonimo diretto ed interpretato dallo stesso Dean Reed proprio quell’anno e dedicato alla figura di Víctor Jara.

Qualche anno dopo Wir sagen ja ecco anche “Wir sagen nein”, altra canzone pacifista in cui si parla di Irlanda, di Cile e dell’apartheid in Sudafrica…
Ja, noch jagen sie die Angst durch Irlands Gassen,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/10 - 10:42
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We'll Say Yes

We'll Say Yes
[1973?]
Parole e musica di Dean Reed, attore e cantautore statunitense che divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
Singolo pubblicato in Unione Sovietica nel 1973.
Young people everywhere,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/10 - 10:18

Der Krieg hört nicht auf

Der Krieg hört nicht auf
[1966?]
Parole e musica di Dean Reed, attore e cantautore statunitense che divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
La versione originale era in inglese (“The War Keeps On”) ma non sono riuscito a trovarne il testo.
Così pure di una versione successiva in russo (“Война Продолжается”).
La versione in tedesco che presento è tratta dal sito dedicato all’autore
Nell’album “Дин Рид” (“Dean Reed”) pubblicato in Unione Sovietica nel 1966. Poi in parecchie raccolte successive.

Certamente una CCG DOC, e contro la guerra americana in Vietnam in particolare.
Proprio nel 1966 gli strateghi statunitensi ordinarono l’intensificazione delle operazioni cosiddette “search & destroy”, che si trasformarono ben presto in massacri indiscrminati.

Ripresero anche i bombardamenti a tappeto sul nord Vietnam che erano stati sospesi alla fine del 1965.
Sempre nel 1966 negli States si tennero le prime grandi manifestazioni, a New York, Washington, Chicago, Philadelphia, Boston e San Francisco.
Trommeln ständig dröhnen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/10 - 09:36
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Nino

Nino
2015
Sangue e cenere



Sangue e cenere

La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.

Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi  dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.

Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per  bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (Continues)
Nino dicono non c’è verso
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2015/3/9 - 09:20
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Ramona

Ramona
(1980)

Letra: Alejandro Stuart
Música: Alejandro y Amparo Ochoa

Scritta in ricordo di una donna povera lasciata morire per le conseguenze di un aborto illegale, sulla porta di un ospedale, in Messico. Interpretata anche dalla figlia di Amparo Ochoa, Maria Ines.
Ramona pasa los días
(Continues)
2015/3/8 - 23:14
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Òran nan Raiders

Òran nan Raiders
2007
Songs from Cuilidh

A great song composed by Finlay Morrison about the men who were promised land in “A Land Fit for Heroes” if they went to fight in WW1. Those who returned got nothing, and so this group of men gathered together and raided the land they had been promised. I was fortunate to learn this song from the son of one of the Raiders, Alick MacAulay, in his house on the croft his father secured after disagreements with the landlord and a jail sentence. Eamon doubles up here on bouzouki and fiddle.
O, ’s ann tha na diùlnaich thall
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2015/3/7 - 12:07
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Le Danseur de Nikowikwanda

Le Danseur de Nikowikwanda
Le Danseur de Nikowikwanda

Chanson française – Le Danseur de Nikowikwanda – Marco Valdo M.I. – 2015
Tirée d'une nouvelle d'Oskar Panizza, intitulée « Une Histoire de Nègre », dans la traduction française de Jean Bréjoux, La Différence, Paris (1979)



Encore une chanson inquiétante, mais où cette fois, le protagoniste est un nègre.

Ça me rappelle la chanson de Caussimon, Monsieur William:

Oui, mais le nègre dans le noir
Lui a coupé le cou
En deux coups
De rasoir…

De fait, si le docteur, car c'est le même docteur qu'avec l'Indien, a pensé une seconde, une seconde seulement, à Caussimon, il a dû avoir peur, très peur.

Et il aurait eu raison, car à la fin de l'entretien, le nègre – une force de la nature, un géant – se jette sur lui et commence à l'étrangler. Le docteur ne devra la vie sauve qu'à l'intervention de deux infirmiers musclés, qui finiront par ligoter le forcené. Mais... (Continues)
Docteur, hello, vous docteur ?
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/3/6 - 22:01
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Prohibition

Prohibition
El Dupa
Testo inglese-polacchese
We've came from district laying very far from here
(Continues)
Contributed by krzyś 2015/3/6 - 21:57
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Krucjata

Krucjata
Parole di Konstanty Ildefons Gałczyński musicate e cantate nel cabaret televisivo di Olga Lipińska negli anni novanta.

Testo da questo forum
Spokojnie spało miasto
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2015/3/6 - 19:23
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Somos los revolucionarios

Somos los revolucionarios
[1970]
Parole e musica di Dean Reed
Versione in spagnolo di Osvaldo Géldres
Singolo (lato B de Las cosas que yo he visto) pubblicato in Cile, con il gruppo Los Amigos de María
Poi pubblicata nel 1974 in RDT
Somos los revolucionarios
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/6 - 13:59
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Ragazza di Nanchino

Ragazza di Nanchino
In Italia sono misconosciuti, pur avendo alle spalle già tre album e importanti riconoscimenti. In Cina sono popolarissimi. È il paradosso di cui sono protagonisti i 7Grani, la combat folk band di Bizzarone, un paesino di confine nel comasco, formata dai fratelli Fabrizio (voce, chitarra e pianoforte), Flavio (basso e armonica) e Mauro Settegrani (chitarra, banjo e mandolino). A catapultarli nel cuore dell'Asia centrale è stata Ragazza di Nanchino, una canzone cui la tv di Stato cinese CCTV ha dedicato un lungo servizio, pochi giorni fa, mandandolo in onda durante il Tg del mattino. Ragazza di Nanchino, che rende poeticamente omaggio alle vittime cinesi della Seconda guerra mondiale, è il singolo di Neve diventeremo (cd+dvd), il progetto che la band dedica alla Memoria e alla Resistenza, attraverso canzoni originali e cover pregiate.
Le notizie sono tratte da Repubblica

Brano ispirato alla... (Continues)
Cospargerò di petali il fiume
(Continues)
Contributed by Silva 2015/3/6 - 12:10
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Las cosas que yo he visto

Las cosas que yo he visto
[1970]
Parole e musica di Dean Reed
Versione in spagnolo di Osvaldo Géldres
Singolo pubblicato in Cile, con il gruppo Los Amigos de María
Cuántas veces en mi vida
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/6 - 11:59
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La batea

La batea
[1970]
Parole dei Quilapayún
Musica di Toni Taño
Singolo pubblicato nel 1971 (sul lato B “Soy del pueblo”, canzone scritta da Carlos Puebla) e poi incluso nell’album intitolato “Vivir como él”

Una canzone dal ritmo travolgente, un grande successo che ha accompagnato tutta la carriera dei Quilapayún e, in qualche modo, la storia del Cile. Infatti il testo fu modificato più volte nel tempo per accompagnare gli avvenimenti nel paese, fino addirittura all’elezione a presidente del miliardario Sebastián Piñera, il Berlusca delle Ande, carico come il Nostro di tonnellate di conflitti d’interessi.

Credo che la “batea” sia il recipiente di plastica che ancora oggi milioni di donne in tutta l’America Latina usano per portare i panni a lavare a fiume. Il ritornello sottolinea quindi l’estrazione popolare del brano e insieme il ritmo dello sciabordìo dell’acqua nel recipiente.

Il testo che segue... (Continues)
Mira la batea, como se menea
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/6 - 11:10
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Run Joe

Run Joe
Moe and Joe had a candy store
(Continues)
2015/3/6 - 02:46

La Fin des Indiens

La Fin des Indiens
La Fin des Indiens

Chanson française - La Fin des Indiens – Marco Valdo M.I. – 2015

Tirée d'une nouvelle d'Oskar Panizza, intitulée « Idées d'un Indien », dans la traduction française de Jean Bréjoux, La Différence, Paris (1979)

Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson terrible. Non, je ne parle pas de sa qualité, mais bien de quelque chose qui sème la terreur. Quelque chose d'effrayant. Mais une terreur bénéfique, une terreur qui bouscule la pensée et fait réfléchir ; bref, une terreur intelligente et salutaire.Elle n'a évidemment rien à voir, ni à faire, avec les délires terroristes que l'on connaît de nos jours. Bien sûr, je le vois à ton œil palpitant, la liquidation des populations indiennes (et peu s'en faut qu'elle fut totale) est en soi un chose effrayante, abominable et terrible. Cependant, ici, dans cette canzone particulière, ce n'est pas la fin des tribus indiennes qui effraye,... (Continues)
Docteur, docteur, je viens pour te parler.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/3/5 - 22:25
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Oh, Jerusalem

Oh, Jerusalem
[1978]
Parole di Dean Reed
Musica di Jaromír Klempíř, compositore ceco

Singolo del 1978 (lato A, sul lato B Hey Biladi) poi incluso nell’album “Píseň pro tebe - My Song For You” pubblicato in RDT e Cecoslovacchia nel 1979. In unione Sovietica nel 1980 (“Моя Песня Для Тебя”)

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour in Cile il “golden boy” Dean Reed cominciò a rivelare inaspettatamente un interesse per i temi politici, si espresse in varie occasioni contro la povertà e l’oppressione delle masse lavoratrici ed indigene, partecipò a proteste contro l’escalation nucleare... (Continues)
My land I've not seen for years
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/5 - 15:38
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Values

Values
[1975]
Parole di Dean Reed
Musica di Карел Свобода / Karel Svoboda
Nell’album intitolato “My Song For You”, pubblicato in RDT e Cecoslovacchia nel 1979
Poi in Unione Sovietica con il titolo “Моя Песня Для Тебя” (1980)
I know a man,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/5 - 15:13

Yo quiero que sepas

Yo quiero que sepas
[196?]
Parole e musica di Dean Reed.
La versione in spagnolo è di Maria Vegas
Nell’album intitolato “Mas simpatia”, pubblicato in Argentina dove Dean Redd risiedette fino alla sua espulsione, come indesiderato, nel 1966.
"Papá, quiero saber"
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/5 - 14:31
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Пусть всегда будет солнце!

Пусть всегда будет солнце!
Pust' vsegda budet solnce
[1962]
Versi di Lev Oshanin / Лев Иванович Ошанин (1912-1996), poeta e scrittore
Musica di Arkadij Ostrovskij / Аркадий Островский (1914-1967), compositore e cantautore

Ho attribuito la canzone a Maya Kristalinskaya solo perché ne fu la prima interprete nel 1962.

“Che ci sia sempre il sole!” è una canzone per bambini, il cui ritornello fu forse composto negli anni 20 proprio da un bimbo sovietico. Divenne subito l’inno dello scoutismo socialista, i Giovani Pionieri.

La versione inglese (“May There Always Be Sunshine”) è opera di tal Tom Botting ed è stata interpretata da Pete Seeger (insieme ad Arlo Guthrie, in un concerto del 1975) e anche da Dean Reed, che la cantava in russo, in tedesco, in inglese e non so se in qualche altra lingua.

La canzone è stata popolare anche in Israele (quando ancora qualcuno lì ci teneva a rimarcare che la patria degli ebrei è stata fondata da dei socialisti…) nella versione di Gideon “Gidi” Koren, celebre medico pediatra, scienziato e compositore.
Солнечный круг,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/5 - 13:43
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Morir a Ravensbrück

Morir a Ravensbrück
Bruixes i maduixes [1980]

(Montserrat Roig - Marina Rossell)

Carme Bartolí, pagesa del Pirineu, morí al camp nazi de Ravensbrück; perquè no morís sola, la lleidatana Coloma Serés, s'arrossegà per sota dels reflectors i, arriscant la seva pròpia vida, l'ajudà a complir el seu últim desig: morir mentre escoltava parlar en català.

Així canta la Marina Rossell a les dones que les van portar a Ravensbrück, camp d’extermini internacional per a dones. Després de llargs mesos de presó, de tortures viscudes en uns terribles interrogatoris i els cinc corresponents dies de viatge amb tren, s’arribava a la mort. En uns minuts la boca de l’infern de Ravensbrück tancaria les portes i s’apoderaria amb el seu engranatge fatal de dones heroiques que aviat serien cendres. A Ravensbrück els carrers eren negres, les barraques verd fosc amb sostres negres, el cel de plom amb innumerables corbs atrets per l’olor... (Continues)
El camp era un glop de nit
(Continues)
Contributed by dq82 2015/3/5 - 12:06
Song Itineraries: Extermination camps
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Come agnelli in mezzo ai lupi

Come agnelli in mezzo ai lupi
2015
Matrimoni e funerali

Gli 11 brani di “Matrimoni e funerali” ci portano nel mondo, o meglio nei mondi, di Cisco: "a 46 anni e 64 giorni" raggiunge la sua piena maturità artistica e di contenuto, tracciando solchi melodici, ritmici e verbali che sorprendono ad ogni ascolto. Nella composizione di testo e musica dell’intero lavoro si colgono pensieri, concetti e strutture che tornano tra un brano e l’altro riemergendo come dei segnavia

Si parte col vagito di un neonato di “Come agnelli in mezzo ai lupi”, si culmina nella traccia centrale con “Marasma” e si finisce (o no?) con la cenere, con la netta impressione che il cerchio, il disco, la vita possa con naturalezza ripartire, coi suoi difetti, ma anche con il suo irresistibile misterioso fascino.

Il brano di apertura parte da dove siamo partiti tutti nel venire alla luce: il dolore del pianto e l’innocente debolezza di chi è piccolo e disarmato, buttato, abbandonato senza intermediazioni nel mondo.
bluradio.it
(Pianto di un neonato)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2015/3/5 - 10:43
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Robespierre

Robespierre
[2013]
Testo e musica di Davide Giromini
Lyrics and music by Davide Giromini
Paroles et musique de Davide Giromini
Libro/album: Rivoluzioni sequestrate [2015]


RIVOLUZIONI SEQUESTRATE
...e fu così che diventai un robot


La primitiva grafica dell'album/libro (2013)



La grafica definitiva (di Lavinia Mancini). Da tenere conto che Fragole e sangue non è effettivamente presente nell'album.



Matteo Fiorino Torre e Davide Giromini mentre eseguono per la prima volta le canzoni di Rivoluzioni Sequestrate in pubblico. Carrara, Palco 38, 18 gennaio 2013.



”È molto semplice. Un giorno vidi uno spettacolo teatrale sulla guerra di Spagna. Il teatro era molto piccolo, gli attori attempati e novecenteschi. Eravamo in cinque o sei in platea. Uno magro e brizzolato, che si vedeva essere stato un bell'uomo da giovane, ma ormai canuto e decadente, interpretava il ruolo di un intellettuale anarchico... (Continues)
Caduto fu l'ultimo re
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/3/5 - 02:46
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Esilio di Lev

Esilio di Lev
Da segnalare il fatto che il Революция – это я! della versione russa di questa canzone è oramai entrato in pianta stabile nel testo della canzone che Davide Giromini esegue in pubblico.
CCG/AWS Staff 2015/3/5 - 02:02
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Ballade vom Paragraphen 218

Ballade vom Paragraphen 218
Chanson allemande – Ballade vom Paragraphen 218 – Bertolt Brecht – 1929
Poème de Bertolt Brecht
Musique de Hanns Eisler et par la suite aussi de Gustavo Beccerra-Schmidt (1925-2010), compositeur chilien, exilé en Allemagne en tant 1973 et naturalisé allemand.

Peut-être la première chanson au monde en défense de l'interruption de grossesse et contre les lois faites contre les femmes…

L'avortement a toujours été et est encore illégal en Allemagne, même si en 1995, la loi a été modifiée en introduisant des exceptions et conditions de circonstances atténuantes.

« En Allemagne pré-nazie, l'avortement était régi par l'article 218 du Code introduit par la République de Weimar. Il prévoyait la licéité de l'avortement au cas où l'accouchement aurait mis en danger la vie de la mère.

Les nazis ne modifièrent pas la loi si ce n'est en permettant l'avortement au cas où la naissance des enfant serait... (Continues)
BALLADE DU PARAGRAPHE 218
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/3/4 - 22:03
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Zàpping

Zàpping
4 marzo 2015
ZAPPING
(Continues)
2015/3/4 - 18:58
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Fosses del silenci

Fosses del silenci
4 marzo 1943

FOSSE DEL SILENZIO
(Continues)
2015/3/4 - 18:15
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1948

1948
4 marzo 2015
1948
(Continues)
2015/3/4 - 17:48
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Hey Biladi

Hey Biladi
[1978]
Parole e musica di Dean Reed (1938-1986), attore e cantautore statunitense con la faccia da Ken di Big Jim e che invece divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
Un singolo del 1978 poi incluso nell’album “Píseň pro tebe - My Song For You” pubblicato in Cecoslovacchia nel 1979.

Credo che in arabo “Biladī” o “Bi’arḍī” significhi “mia terra” o “mia patria”…

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour in Cile il “golden boy” Dean Reed cominciò a rivelare inaspettatamente un interesse per i temi politici, si espresse in varie occasioni contro... (Continues)
Hey Biladi
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/4 - 13:52
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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We Shall Not Be Moved

Anonymous
We Shall Not Be Moved
Interpretata in spagnolo anche da Dean Reed in un suo 45 giri pubblicato in Uruguay nel 1971.
Bernart Bartleby 2015/3/4 - 13:30
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Hemos dicho basta

Traduzione tedesca di Ilga Röder, trovata sul sito dedicato a Dean Reed, attore e cantautore statunitense che divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
Hemos dicho basta
Dean Reed interpretò la canzone in spagnolo (che parlava fluentemente, insieme al tedesco) in un 45 giri pubblicato in Uruguay nel 1971.
WIR HABEN GESAGT: ES REICHT!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/4 - 13:25

Frieden

Frieden
[1974]
Parole di Dieter Schneider (1937-), paroliere berlinese
Musica di Ralf Petersen (1938-), nome d’arte di Horst Fliegel, compositore, arrangiatore e produttore musicale ceco
Una canzone “beat” presente nella compilation intitolata “Rhythmus '74”, pubblicata in DDR nel 1975.

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour in Cile il “golden boy” Dean Reed cominciò a rivelare inaspettatamente un interesse per i temi politici, si espresse in varie occasioni contro la povertà e l’oppressione delle masse lavoratrici ed indigene, partecipò a proteste contro l’escalation... (Continues)
Frieden, in den Häusern überall, Frieden,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/4 - 13:13
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Keine Macht für Niemand

Keine Macht für Niemand
Versione araba di Ahmed Belghazi

I liked how is it working in this page, because you can find more than one translation which is good for learning languages,and getting better, Arabic is my mother language, and I made the translation to Arabic for the song 'Keine Macht Für Niemand'
لا سلطة للا أحد
(Continues)
Contributed by Ahmed Belghazi 2015/3/4 - 12:40
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Pra não dizer que não falei das flores

La versione inglese (dalla versione italiana) interpretata da Dean Reed, regista e cantautore statunitense nato a Denver, Colorado, nel 1938 e morto (suicida?) a Berlino Est, dove viveva, nel 1986.
Pra não dizer que não falei das flores
La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour in Cile il “golden boy” Dean Reed cominciò a rivelare inaspettatamente un interesse per i temi politici, si espresse in varie occasioni contro la povertà e l’oppressione delle masse lavoratrici ed indigene, partecipò a proteste contro l’escalation nucleare e contro la politica estera statunitense, tenne concerti gratuiti nei barrios più poveri delle grandi città. Il suo atteggiamento gli guadagnò l’ostilità dei potenti, tanto che nel 1966 il generale Juan Carlos Onganía - che aveva appena deposto il leggittimo presidente Illia... (Continues)
WALKING AND SINGING
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/4 - 10:54
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Bella Ciao

Anonymous
Bella Ciao
Dean Reed interpreta "Bella Ciao" in un programma televisivo sovietico nel 1985.

Bernart Bartleby 2015/3/4 - 10:46
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Aquí me quedo

La versione tedesca cantata dall’attore, regista e cantautore statunitense Dean Reed (Denver 1938 – Berlino Est 1986) nel film “El Cantor”, prodotto in Germania Est nel 1978 e da lui diretto ed interpretato. La pellicola è ispirata alla figura di Víctor Jara, cui è dedicata.
Aquí me quedo
La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour in Cile il “golden boy” Dean Reed cominciò a rivelare inaspettatamente un interesse per i temi politici, si espresse in varie occasioni contro la povertà e l’oppressione delle masse lavoratrici ed indigene, partecipò a proteste contro l’escalation nucleare e contro la politica estera statunitense, tenne concerti gratuiti nei barrios più poveri delle grandi città. Il suo atteggiamento gli guadagnò l’ostilità dei potenti, tanto che nel 1966 il generale Juan Carlos Onganía - che aveva appena deposto il leggittimo presidente Illia... (Continues)
HIER BLEIBE ICH
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/4 - 10:42

Canzone di Portolongone

Anonymous
Canzone di Portolongone
Falsa Riforma della Giustizia; Guvern lader, ’nduma a Ccà !!! — Miracolo, MIRACOLO; Deo gratias, "forse" questa è l’ennesima volta buona che il Vile e VOMITEVOLE GIUDICIUME dei pm Mascalzoni sembra che smetterà di esistere e così la finirà di Calunniare copiosamente; e IMPUNEMENTE, di Sequestrare tanti poveri Cristi che hanno il solo torto di non gradire il loro modo di fare, di questi Degenerati Delinquenti; e speriamo che quei turpi Cialtroni dei "magistrati" SOVVERSIVI non facciano anche al pregiudicato De Luca il solito favore; riservato ai propri Compari e alla faccia dell'iniqua Legge Severino, che "condanna" Berlusconi e "assolve" De Magistris, degno socio dell'ignobile Di Pietro.
---
Questi famigerati e Turpi Masnadieri: Woodcock, Boccassini, Esposito, Ingroia, Di Pietro, coi (passati ?) Pagliacci e Criminali "Torinesi" degli anni 80 e via dicendo, insieme ai loro associati Cialtroni... (Continues)
Zione 2015/3/3 - 23:57
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Víctor Jara: Ni chicha ni limoná

Víctor Jara: Ni chicha ni limoná
[1971]
Parole e musica di Víctor Jara
Nel disco intitolato El derecho de vivir en paz, pubblicato nell’aprile del 1971
Nella sua copertina interna l’album contiene il seguente sottotitolo: “Con los brazos de los que ya no viven y con manos que no han nacido ahora”

Due note curiose:
- la canzone è stata interpretata dal cantautore neerlandese Cornelis Vreeswijk con il titolo “Noch Dit, Noch Dat”, nel suo disco del 1978 intitolato “Het Recht Om In Vrede Te Leven”
- ne “El cantor” (1978), film dedicato a Víctor Jara, diretto, interpretato e musicato da Dean Reed – attore, songwriter e regista americano che scelse il marxismo, il Cile di Allende e la Germania Est, dove morì suicida nel 1986 – la canzone è cantata dallo stesso Reed nella parte di un cantautore chiaramente ispirato alla figura del grande artista cileno assassinato durante il golpe del 1973.

Una canzone che Víctor Jara scrisse... (Continues)
Arrímese mas pa' ca
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/3 - 16:21
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Piazza Alimonda

Piazza Alimonda
la giudico una grande canzone... e l album molto bello
valter mariotti 2015/3/3 - 13:45
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El hombre es un creador

El hombre es un creador
[1972]
Parole e musica di Víctor Jara
Nel disco intitolato “La población”

Incrèdibol bat trù!

Questa bella canzone di Jara mi era completamente sfuggita. L’ho scoperta grazie a Dean Reed, un attore americano molto sui generis, un bellone che aveva recitato il film di second’ordine e spaghetti-western come “Dio li crea... Io li ammazzo!”, o “Indio Black, sai che ti dico: sei un gran figlio di...” e ancora “Sotto a chi tocca!” e che poi, dopo un viaggio in America Latina e in Cile in particolare, aveva sviluppato una sua visione politica socialista che lo aveva portato a trasferirsi a Berlino Est, dove è morto nel 1986 in circostanze non molto chiare, inseguito dalla fama di traditore della patria e visto al tempo stesso con sospetto dal regime comunista.

Dean Reed era anche musicista e cantautore (“The Red Elvis”, o “The Czar of Rock ‘n’ Roll”, o “Comrade Rockstar” era soprannominato)... (Continues)
Igualito que otros tantos
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/3 - 11:46
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Plegaria a un labrador

Plegaria a un labrador
Interpretata da Dean Reed, nella parte di Víctor Jara, nel film per la televisione della Germania Est intitolato “El cantor”, diretto dallo stesso Reed nel 1978.
Dean Reed (1938-1986) è stato un attore, cantautore e regista statunitense che ha vissuto prevalentemente in America Latina e Germania Est, morto suicida (ma le circostanze precise non furono mai ben chiarite) a Berlino Est nel 1986. Era soprannominato “The Red Elvis”…
VATERUNSER AN EINEN BAUERN
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Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/3 - 10:59
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Der schlimmste Feind

Der schlimmste Feind
[1926]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati sotto lo pseudonimo di Theobald Tiger su “Die Weltbühne” del 28 dicembre 1926. Poi nell’antologia di scritti e poesie intitolata “Das Lächeln der Mona Lisa” pubblicata nel 1929.

Musica di Hanns Eisler, in “Lieder nach Texten von Kurt Tucholsky” (1959)
In “Brecht - Eisler - Tucholsky - Weinert: Lieder Gegen Den Krieg”, nell’interpretazione di Elke Petri e Michael König con l’Erich-Weinert-Chor (1976)

Poesia interpretata anche da Ernst Busch, nel suo “Ernst Busch Singt Tucholsky / Eisler - Merkt Ihr Nischt”, ristampato nel 1997.
Più recentemente rimusicata da Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia

La versione poetica di “Per che cosa?” (“Das Andere Deutschland”), un articolo che Tucholsky aveva pubblicato giusto un anno prima su “Die Weltbühne” sotto lo pseudonimo di Ignaz Wrobel,... (Continues)
Für Ernst Toller

(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/3 - 09:36
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The Ballad of Nick & Bart [Here's To You]

Versione catalana di Marina Rossell in Marina Rossell canta Moustaki, vol.2 [2014]
The Ballad of Nick & Bart [Here's To You]
Sou aquí, Nicola i Bart,
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Contributed by Donquijote82 2015/3/2 - 22:01

Il morto

Il morto
Chanson italienne - Il morto – Rocco Scotellaro – 1951

Poème de Rocco Scotellaro né d'un chant populaire de Lucanie, intitulé « Une chanson de mammaranna », la berceuse d'une grand-mère, qui a perdu ses fils à la guerre et qui maintenant élève son petit-fils orphelin en chantant le refrain distique « “Non vole fa cchiò notte e iume / s’é ‘nchiummate lu pane ’nta lu fome”» (« Il ne peut jamais faire nuit, jamais faire jour, / Le pain s'est fait plomb, au four »).
Texte trouvé dans « L'univers paysan et l'imaginaire poétique de Rocco Scotellaro », de Giovanni Battista Bronzini, Éditions Dedale, 1987.
Le poème fut également publiée dans la revue internationale de littératures des « “Botteghe Oscure”» (huitième cahier, II semestre 1951), fondée par la noble dame Marguerite Caetani et éditée de 1948 à 1960.


Quelques mots à propos de Rocco Scotellaro et d'Accettura.

Il y a déjà quelques temps... (Continues)
LE MORT
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/3/2 - 18:24
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Eppure credo

Eppure credo
La canzone Eppure è ora il brano di chiusura dell'omonimo cd "Eppure", opera prima della band veneziana Fonetica, uscito a fine dicembre 2014 per Astrorondine.
Dalla lettura del booklet del cd si svela alfine l'identità di chi ha scritto questo bellissimo testo...
Fonetica 2015/3/2 - 17:46




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