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Hombre, angustia y siglo XX

Hombre, angustia y siglo XX
Parole e musica di Tulio Mora Alarcón (1929-1989), docente universitario, poeta, drammaturgo e musicista cileno.
Nel disco “Tito Fernández” del 1974
Pobre hombre
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/30 - 11:07
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A Víctor le falta una guitarra

A Víctor le falta una guitarra
Parole e musica di Tito Fernández, “El Temucano”
Nell’album “El canto del Temucano”, pubblicato nel 1987
A Víctor le falta una guitarra
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/30 - 10:43
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Pum-Pum te maté (Y se hacían llamar Patria y Libertad)

Pum-Pum te maté (Y se hacían llamar Patria y Libertad)
[1973]
Parole e musica di Tito Fernández
Lato B di un 45 giri pubblicato nell’anno del golpe militare fascista in Cile
Forse proprio per questo la canzone non fu inclusa in nessun LP

Una canzone che ironicamente denunciava la violenza fascista in Cile prima del golpe dell’11 settembre. Il sottotitolo fa diretto riferimento ad uno dei gruppi paramilitari di estrema destra che funestarono, con omicidi, sabotaggi e atti terroristici, gli anni del governo dell’Unidad Popular di Salvador Allende (dal novembre 1970 fino alla sua morte durante l’attacco dei golpisti al palazzo presidenziale de La Moneda).

Il Frente Nacionalista Patria y Libertad ha come simbolo l’“araña negra”, il ragno nero cui Tito Fernández fa ironicamente riferimento in una strofa di questa sua canzone. Venne fondato nel 1970 come comitato civico che si opponeva all’elezione di Allende ma poi si trasformò subito in un... (Continues)
Desde niño me ha gustado
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/30 - 10:10
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Presso una chiesa

Anonymous
Presso una chiesa
Canto popolare maremmano
A folksong from Maremma (Tuscany)

In questa nottataccia d'inverno buia e ventosa (no, non l'ho detto “tempestosa”, sia chiaro!), si vede che mi deve essere salito qualcosa da un dentro di terra. Mi sono ricordato anche di questa vecchia canzone popolare che sentivo cantare da piccolo, all'Elba; ed è, credo, uno dei canti più tristi e desolati che mi sia stato dato di conoscere. Lo trascrivo a memoria, così come me lo ricordo; prima o poi, chissà, lo registrerò in un qualche “video-selfie” senza strumenti, cantandolo e basta come mi rammento d'averlo sentito chissà da quale ombra. Mi dicevano che, però, dell'Elba non era; veniva, questo canto, dalla Maremma. Era il canto d'una di quelle spose, o fidanzate, che avevano perso il compagno andato a lavorare nelle terre della malaria; in seguito mi sarei accorto che era della stessa precisa materia da cui proviene Maremma... (Continues)
Presso una chiesa
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/1/30 - 06:06
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Caterina Bueno: Eran tre falciatori

Caterina Bueno: Eran tre falciatori
Canto popolare toscano di epoca imprecisata
A Tuscan folksong from unknown epoch
Reperimento e interpretazione di Caterina Bueno
Album: Eran tre falciatori [1973]
Fonit Cetra LPP 217
Chitarra: M° Antonio de Rose
Flauto: Claudio Censi

Non si riuscirà mai a sapere se sia stata più bella Caterina Bueno o la sua voce; ma, in un certo senso, sia la sua bellezza che la sua voce sapevano di torbido, di terra, di fumo. C'era poi quel cervellaccio possente, quel suo saper cavare canzoni e musica da passati remoti e renderle al presente facendole sapere di quel che dovevano, ovvero di torbido, di terra e di fumo. Ché di questo è fatta la terra toscana, di cupezza, di strafottenza, di terribili beffe alla morte (tanto più terribili quanto più grande e antica è la consuetudine che il toscano ha con essa), di cattiveria e dolore, di rarissima ma autentica e sentita dolcezza, di silenzio e d'amore... (Continues)
Eran tre falciatori
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/1/30 - 04:21
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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El pájaro revolucionario

El pájaro revolucionario
Versi di Óscar Alfaro (1921-1963), poeta, scrittore, giornalista e militante comunista boliviano.
Nella raccolta intitolata “Cien poemas para niños” pubblicata nel 1955.
La poesia è stata messa in musica da diversi artisti (p.e. Gauchos 4, Markama, Carmen Jesús Iñaki,...) ma chi la rese celebre è il grande Jorge Cafrune che semplicemente la recitò senza base musicale, con la sua sola possente voce, nel disco intitolato “La vuelta del montonero” del 1973.
Ordena el cerdo granjero:
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/29 - 22:53
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The Yew Tree

The Yew Tree
Segnalata su Kelebek
A mile frae Pentcaitland, on the road to the sea
(Continues)
Contributed by CCG Staff via Kelebek 2015/1/29 - 19:48
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Rojava

Rojava
Due gruppi musicali hanno composto due brani per Rojava e Kobane.

Il primo è KaraGüneş (Sole Nero) che ha realizzato già in Italia un tour nel 2013 ed il 27 Ottobre del 2014 inizierà con il suo nuovo tour "Tra barbarie e Rivoluzione" in diverse città dello Stivale. Il brano composto si chiama Kobane'ye (a Kobane).

L'altro brano invece è stato composto dal gruppo musicale Kardeş Türküler e si chiama Rojava. Mentre il primo è privo di parole questo invece comprende delle parole in Turco, Curdo ed Arabo. Ecco cosa dicono le parole che si sentono nel brano:

"Il dolore e la nostalgia sono ovunque
Che è successo agli abitanti di Aleppo, Homs e Hamal?
Che è successo, cosa è stata fatto ai Palestinesi, Siriani, Ezidi ed Armeni?
O voi che spargete la morte nella terra!
In che cielo credete?
Dov'è il vostro cuore, o voi che guardate questo terrificante dolore?"


Due canzoni per Rojava e Kobane
Werin Rojava
(Continues)
Contributed by adriana 2015/1/29 - 18:50
Song Itineraries: From Kurdistan
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El tero-tero

El tero-tero
[197?]
Parole e musica di Marcos Velásquez
Nell’album “Chants pour un peuple en lutte”, realizzato dall’uruguayo Marcos Velásquez a Parigi dopo il 1973, quando fu costretto come molti a fuggire dal Cile, dove viveva da anni.

Il tero-tero (Pavoncella cilena) è un uccello tipico della Patagonia. E’ sociale, vive in chiassose colonie, si muove a terra con rapide corse a scatti, spesso in gruppi di individui sincronizzati tra loro, cosicchè sembra quasi che compiano una danza, tant’è vero che tero-tero è anche il nome di un ritmo ballabile.

Ma qui il simpatico uccelletto patagonico è un pretesto per la descrizione delle differenti reazioni dei “compagni” all’avvento della dittatura, quando a continuare a dire e a fare certe cose ci si poteva rimettere molto, non solo il nido ma anche la vita…
Compañeros tero tero
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/29 - 15:58
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El diccionario

El diccionario
Parole e musica di Marcos Velásquez
Interpretata da Alfredo Zitarrosa nell’album “Melodía larga” pubblicato nel 1984
Testo trovato su Cancioneros.com

Purtroppo i geniali versi centrali della seconda strofa (“Quando in Cile il fascismo rideva in inglese, in spagnolo piangeva più di un francese”) vengono sostituiti da Zitarrosa con i corrispondenti della prima…
¡Qué mala suerte tienen los que quisieran,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/29 - 14:24
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El caminero Mendoza

El caminero Mendoza
[1971]
Parole e musica di Humberto Waldemar Asdrúbal Baeza Fernández, meglio conosciuto come Tito Fernández (1940-), nativo di Temuco, nell’Araucanía cilena.
Nel suo disco intitolato “El Temucano”

Una delle canzoni più famose del “Temucano”.
Racconta della triste vita e della morte del cantoniere Mendoza, cileno delle pampas del nord (probabilmente del Tarapacá, il cui capoluogo è il tristemente famoso Iquique, nei cui pressi nel 1907 avvenne forse il più spaventoso massacro di lavoratori in sciopero nell’intera storia dell’umanità), costretto dalla miseria a trasferirsi al sud, in Araucanía, per lavorare come operaio nella costruzione di strade e ferrovie.

Mendoza si stabilisce a Quitratué, un villaggio vicino a Temuco, con la giovane moglie incinta. Il lavoro è durissimo, la vita magra e la paga da fame, ma il protagonista prende coscienza di essere sfruttato quando al villaggio arriva... (Continues)
Al caminero Mendoza, ¡caramba! lo dieron güelta
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/29 - 13:34
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Provincias (I y II)

Provincias (I y II)
[1977]
Musica di Patricio Castillo
Le parole sono una trasposizione poetica dell’omonimo racconto di Ariel Dorfman, scrittore argentino ma cileno d’adozione, contenuto nella terza sezione del suo “Cría ojos”, raccolta di racconti dedicati alla descrizione della situazione del popolo cileno sotto la dittatura militare fascista.
Nel disco di Patricio Castillo intitolato “Provinces”, pubblicato in Francia dalla Le Chant du Monde nel 1977.

Il titolo dei racconti di Dorfman, raccolti e pubblicati in Messico nel 1979, fa riferimento al proverbio spagnolo “Cría cuervos y te sacarán los ojos”, ossia “Alleva pure i corvi e vedrai che poi ti caveranno gli occhi”, un mònito che vale per ogni epoca, anche per noi, oggi: se si continuano ad allevare e nutrire i fascisti (e gli intolleranti, e i razzisti, e i farabutti), verrà il giorno che questi ci toglieranno la libertà. Ma Dorfman trasforma il... (Continues)
I

(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/29 - 10:30
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Marinera del regreso

Marinera del regreso
[1976]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel y Ángel Parra”, realizzato con la sorella Isabel in Francia, dove i Parra si erano rifugiati dopo il golpe fascista in Cile nel 1973
Testo trovato su Cancioneros.com
Si un hombre quiere cantar
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/29 - 09:41
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El día que vuelva a encontrar

El día que vuelva a encontrar
[1976]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco intitolato “Ángel Parra de Chile”, realizzato in Francia dove l’autore era riparato dopo l’avvento della dittatura fascista nel 1973
Ne esiste anche un’edizione italiana intitolata “La Libertà”, pubblicata quell’anno stesso da I Dischi dello Zodiaco
Testo trovato su Cancioneros.com
El día que vuelva a encontrar
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/29 - 09:27
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A pie camino

A pie camino
[1973]
Parole di Alejandro Rivera (?)
Musica di Julio Numhauser, nel duo Amerindios insieme a Mario Salazar, e tra i fondatori dei Quilapayún
Nel disco intitolato “Tu sueño es mi sueño, tu grito es mi canto...”

Cile, 1973, annus horribilis.
Un’altra canzone di Julio Numhauser inclusa in questo LP, quella intitolata “Mi río”, vinse la XIVma edizione del Festival de la Canción de Viña del Mar, interpretata da Charo Cofré. Poi Pinochet e la fine di tutto. Non bastarono le “manos cerradas” e i “puños en alto” contro la furia e la ferocia di “los que venían a detenerlos”…
A pie camino, pisando barro
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/28 - 17:33
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España camisa blanca de mi esperanza

España camisa blanca de mi esperanza
[1981]
Parole e musica di Víctor Manuel, compagno di Ana Belén dai primi anni 70
L’ispirazione arriva dai versi centrali della poesia “España” di Blas De Otero, “desesperada España, camisa limpia de mi esperanza”

Nel disco di Ana Belén intitolato “Géminis”, pubblicato nel 1984
España camisa blanca de mi esperanza
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/28 - 16:22
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None of My Business

None of My Business
Little kids sleepin' with rats in thier beds well it's none of my business
(Continues)
2015/1/28 - 05:58
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Adlai Stevenson

Adlai Stevenson
Righteous men of the earth
(Continues)
2015/1/28 - 04:41

Ein Psalm aus Babylon, zu klagen

Ein Psalm aus Babylon, zu klagen
Versi di František Petr (Franz Peter) Kien (1919-1944), poeta ed artista ebreo ceco di lingua tedesca.
Molte delle poesie di Franz Peter Kien furono trasposte in musica dall’amico Gideon Klein (1919-1945), pianista e compositore ebreo ceco, che scrisse, per esempio, la musica per la poesia Die Peststadt e per l’intero ciclo in cui era inclusa, intitolato “Die Pest”.
Non so se anche questi versi siano stati musicati, ma comunque si tratta di un salmo, di un canto di lamentazione, per cui mi permetto di proporli direttamente, senza inserirli come Extra.
Testo trovato sullo studio di Sandra Alfers, della Western Washington University, intitolato Poetry from the Theresienstadt Transit Camp, 1941-1945

Franz Peter Kien era nativo di Varnsdorf in Boemia, al confine con la Sassonia. Studiò pittura e grafica a Brno e a Praga, dove fu compagno di scuola dello scrittore e drammaturgo Peter Weiss.... (Continues)
Unter den Mauern Babylons
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/27 - 15:09
Song Itineraries: Extermination camps

Die Peststadt

Die Peststadt
Versi di František Petr (Franz Peter) Kien (1919-1944), poeta ed artista ebreo ceco di lingua tedesca.
Musica di Gideon Klein (1919-1945), pianista e compositore ebreo ceco.
La poesia fa parte del ciclo “Die Pest” musicato da Klein su versi di Kien. Il ciclo fu eseguito a Theresienstadt con la direzione Viktor Ullmann (1898-1944), compositore, pianista e direttore d’orchestra ebreo austriaco, ma purtroppo la musica è andata perduta, così come tutti i suoi protagonisti.
Testo trovato su di un sito dedicato al Ghetto di Theresienstadt

Franz Peter Kien era nativo di Varnsdorf in Boemia, al confine con la Sassonia. Studiò pittura e grafica a Brno e a Praga, dove fu compagno di scuola dello scrittore e drammaturgo Peter Weiss. Quando nel 1939 la Boemia e la Moravia furono fagocitate dalla Germania nazista, uno dei primi atti dei dominatori fu l’estensione delle leggi razziali. Gli ebrei furono... (Continues)
Kaum wagt der Blick sich in die öde Weite,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/27 - 11:36
Song Itineraries: Extermination camps
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Con Farabundo y Romero

Con Farabundo y Romero
1980
El Salvador. Su pueblo, su lucha, su canto
Somos millones de manos
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2015/1/26 - 17:01
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El Padre Antonio y el Monaguillo Andres

El Padre Antonio y el Monaguillo Andres
1984
Buscando América

This song describes the arrival in a Latin American country of an idealistic Spanish priest (a fictional representation of Archbishop Romero), his sermons condemning violence there, his talks about love and justice, and, finally, the murders of the priest and acolyte during a mass. Blades has said he wrote this song so that "the death of Romero is not forgotten.
El Padre Antonio Tejeira vino de España, 
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2015/1/26 - 16:33
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Se lo llevaron todo

Se lo llevaron todo
2014
Contratiempos

Una vez más Alberto García pone música a uno de los temas más sobresalientes del disco. Genial instrumentación, y ritmo a lo más “República de Sanjes”, guardando las distancias. Y Jesús Cifuentes doblando su voz (algo que casi no vimos en “40 de Abril”) para darle ese toque tan característico
La letra, el poema, corre a cargo de Elhombreviento, más bien hombre multiusos, ya que es el encargado de realizar los libretos de los discos de Celtas Cortos, videoclips y ahora incluso letras.
Se lo llevaron todo, los sueños, los campos la infancia.
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2015/1/26 - 15:35
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Estúpidas guerras

Estúpidas guerras
[1997]
La traccia che dà il titolo al disco.
Disparos y masacres
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/26 - 14:23
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Onda calabra

Onda calabra
[2003]
Testo di Peppe Voltarelli
Musica di Voltarelli-Sirianni-De Siena
Dal film-documentario Doichlanda
Zoropa Produzioni
Regia di Giuseppe Gagliardi
Poi nell'album del Parto delle Nuvole Pesanti
Il parto (2004)



Attribuendo Onda calabra al solo Peppe Voltarelli, anche se l'ha scritta e cantata (e continua a cantarla come solista), so bene di compiere un atto squisitamente arbitrario: la canzone appartiene infatti al famoso film-documentario Doichlanda, interpretato con insospettabile vis comica dal Parto delle Nuvole Pesanti, compreso lo stesso Voltarelli, nel 2003, che ottenne nello stesso anno il premio della giuria al Festival del Cinema di Torino; non soltanto questo, poiché la canzone è stata inserita anche nell'album Il parto, del successivo 2004, che è ampiamente presente in questo sito con diverse canzoni (come ad esempio La paura, il cui testo è comunque di Peppe Voltarelli). (continua)
I tuoi occhi è un luogo della mente,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/1/26 - 14:15
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Ser-vicio militar

Ser-vicio militar
[1997]
Nel disco intitolato “Estupidas guerras”

La “mojiganga” è il nome dato ad un genere di farsa con maschere e travestimenti in voga nel 700 spagnolo. Ripreso ai giorni nostri, è diffuso anche in alcuni paesi latinoamericani.
Buenos días señor doctor
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/26 - 14:13
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Domenico Modugno: Ballata per un matto

Domenico Modugno: Ballata per un matto
Bellissimo testo di Domenico Modugno dedicato ai matti e alla magica pazzia dell'amore e dell'innamorarsi, con tributo finale ai matti per aver inventato l'amore.
Al tramonto c'è una strana atmosfera
(Continues)
Contributed by Natale Adornetto 2015/1/26 - 01:49
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Io tu loro noi

Io tu loro noi
[2014]
Testo e musica di Peppe Voltarelli
Lyrics and music by Peppe Voltarelli
Album: Lamentarsi come ipotesi



L'amore al tempo del disastro
di Riccardo Venturi

Questo sito dà il benvenuto a Peppe Voltarelli; e ce n'è voluto di tempo, lo so, dopo una promessa.

Dovrei dire, in primo luogo, come ho conosciuto Peppe Voltarelli; mi tocca, invece, raccontare brevemente come Peppe Voltarelli ha conosciuto me. Non è né una barzelletta, né una trombonata gratuita. Lui, Peppe Voltarelli, calabrese della Sibaritide che canta in una sua canzone, emigrante, giramondo, percorri-continenti, musicista e cantautore già ampiamente affermato (è stato membro e leader del Parto delle Nuvole Pesanti), una sera mi si avvicina, con quella sua eterna faccia da ragazzo calabrese che ha visto di tutto o quasi (faccia divertente e disperata, da ragazzo e da vecchio al tempo stesso), in una serata al CPA dove... (Continues)
Io, nella notte cammino,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/1/25 - 19:44

Noi del fascismo conosciam le pene

Mario Dacci
Inno della divisione garibaldina A. Gramsci in Albania
Testo di Mario Dacci-Musica di This Daija

Testo trovato in rete, risulta essere un inno, è indicato anche l'autore della musica, ma non ne ho trovato altre tracce
Noi del fascismo conosciam le pene,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2015/1/25 - 16:53
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Canzone per Delmo

Canzone per Delmo
2015
La prima volta
feat. Marino Severini

Dal cielo sopra Reggio Emilia, Aldo non ha mai smesso di “reggere, custodire e proteggere” i giorni di un figlio salutato troppo presto. Dedicata a quel bimbo di settant’anni, che di suo padre conserva passione e cognome. Al mio amico Adelmo Cervi.



Adelmo Cervi figlio di Aldo Cervi terzo genito dei 7 fratelli figli di Genoveffa Cocconi e Alcide Cervi - Adelmo nasce il 24.08.43 suo Papà Aldo sara' fucilato per mano fascista insieme agli altri suoi fratelli e Quarto Camurri il 28.12.1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia - Adelmo aveva da poco compiuto 4 mesi.


A chi lo do questo figlio che neanche riesco a toccare
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2015/1/25 - 12:19
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Réquiem de madre

Réquiem de madre
[1973]
Parole e musica di María Elena Walsh
Nel disco intitolato “Como la cigarra
Interpretata anche dal Cuarteto Zupay nel loro disco intitolato “Dame la mano y vamos ya” del 1981, una raccolta di canzoni tutte di María Elena Walsh.
Aquí yace una pobre mujer
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/24 - 22:43
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T'attends Quoi

T'attends Quoi
(2013)
Album: "Recto Verso"

Un appello urgente a salvare il nostro mondo. Un'ode alla natura, l'inquietudine davanti a un pianeta che l'uomo porta al disastro ecologico.
Je suis de Bassora aux portes de désert
(Continues)
2015/1/24 - 20:00
Song Itineraries: War on Earth
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Eco-lógico

Eco-lógico
[1997]
Parole di Nelson Osorio Marín (1941-1997), poeta colombiano.
Si trova nell’album intitolato “Los años inmensos” realizzato dopo la loro riunione in seguito a molteplici pause.
La agonía del árbol en el rio se siente
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/24 - 17:41
Song Itineraries: War on Earth
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Diré a mi gente

Diré a mi gente
[1969]
Parole di Nelson Osorio Marín (1941-1997), poeta colombiano
Musica dei fratelli Ana e Jaime Valencia Aristizábal, costituenti il duo vocale Ana y Jaime.
La canzone che dà il titolo al disco di Ana y Jaime pubblicato nel 1969

Racconto del viejo Antonio, testimone di un massacro di contadini indigeni ad opera dell’esercito in qualche sperduto angolo di una qualunque selva latinoamericana...
Lara lala lara lala lara la la la
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/24 - 15:06
Song Itineraries: Native American Genocide
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Inolvidable Ho Chi Minh

Inolvidable Ho Chi Minh
[1973]
Parole e musica di Alí Primera
Nel disco intitolato “Lo primero de Alí Primera” (che però non è il suo primo lavoro. L’esordio fu nel 1969 con “La Estrella Roja. Canciones de Protesta”, disco ormai introvabile)
Tenía la figura pequeña
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/24 - 14:34

Adelante Viet Nam

Adelante Viet Nam
[1969]
Parole e musica di Alí Primera
In un disco ormai introvabile intitolato “La Estrella Roja. Canciones de Protesta”
Adelante
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/24 - 14:26
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Guerrillero de piel amarilla

Guerrillero de piel amarilla
[1969]
Parole e musica di Alí Primera
In un disco ormai introvabile intitolato “La Estrella Roja. Canciones de Protesta”
Guerrillero de piel amarilla
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/24 - 14:18
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A veces quisiera ser ciego

A veces quisiera ser ciego
[196?]
Parole e musica di Alí Primera
Nell’album di Ana y Jaime (i fratelli colombiani fratelli Ana e Jaime Valencia Aristizábal) intitolato “Diré a mi gente”, rieditato in CD nel 2005 con il titolo “Es largo el camino”
A veces quisiera ser ciego
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/24 - 13:47
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The Long Engagement

The song tells of how an ordinary working class persons in the trenches thinking back to his wedding day and how his life is transformed from a life of love with his family into a the nightmare of trench warfare and death.
The Long Engagement
(Continues)
Contributed by Walter Brown 2015/1/24 - 11:31
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Yo no sé de justicia, compadre

Yo no sé de justicia, compadre
[Anni 60]
Una poesia musicata di Rómulo Augusto Mora Sáenz, meglio conosciuto come El Indio Romulo, declamatore della poesia rustica campesina colombiana. La parlata è quella del Boyacá, regione centrale di cui l’autore è nativo.
Nel disco “El Indio Romulo Mora Sáenz. El Campesino Colombiano. Poesía rústica y de protesta”
Testo trovato qui e sistemato (spero!) all’ascolto.

“El Indio Romulo se caracteriza por ser muy humilde y expresarse con palabras de campo, que es de donde él viene; a él no le da temor comportarse pues por eso es conocido, por su distinta forma de expresarse hacia todo su público. Y no a muerto todavía.”

Una poesia, a mio avviso, molto significativa, che parla del dramma vissuto da intere generazioni di contadini indigeni latinoamericani, una situazione che in molti vivono ancora oggi nelle campagne, in particolare in Colombia (ma anche in Messico e nel recente passato... (Continues)
Yo no sé pa qué queren que siembre, compradre, ya no da la cosecha pa engañar el hambre, entoas maneras sale uno jegrao. Si siembra, le toca vivir de alquilao en otras estancias pa probar bocao: mercar los abonos, hacer la deshierba, bregar en verano, sufrir en invierno y si es que hay fortuna y se da la cosecha, se saca al mercao y entonces… ¡Carajo! – ¡que eso está muy caro! Que uno es un abusivo y hay que realizarlo al precio que queran o si no, ¡pa la cárcel! ¡que hay ‘ta la justicia mas pronta qu’el cura pa echar bendiciones! Yo no entiendo pa que’s la justicia, y en el encontrario que se dio harta papa, pos no vale ni un jute y hay que regalarla cuando ‘ta uno debiendo toavia en lo de la sacansa, la traida pal pueblo, lo que tiene jiao y esta los impuestos. ¿Que camino cogemos, compa... (Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/24 - 00:17
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Café y petróleo

Café y petróleo
[1969]
Parole di Manuel J. Larroche (?)
Musica dei fratelli Ana e Jaime Valencia Aristizábal, costituenti il duo vocale Ana y Jaime.
Nell’album di Ana y Jaime intitolato “Diré a mi gente”
Tu patria es mi patria
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/23 - 22:48
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Ricardo Semillas

Ricardo Semillas
[1969]
Parole di Nelson Osorio Marín (1941-1997), poeta colombiano
Musica dei fratelli Ana e Jaime Valencia Aristizábal, costituenti il duo vocale Ana y Jaime.
Nell’album di Ana y Jaime intitolato “Diré a mi gente”

Il racconto dell’assassinio di un sindacalista o di un attivista sociale o di un maestro rurale… Non credo che il nome corrisponda ad un personaggio realmente esistito ma che sia simbolico di tutte le migliaia di persone che sono state ammazzati in Colombia e in tutta l’America Latina per via del loro impegno politico e sociale o, semplicemente, per non accettare l’ingiustizia.
Ana y Jaime si riferivano agli omicidi politici molto frequenti negli anni 60, ma successivamente le cose andarono anche peggio: si pensi che a metà degli anni 80 soltanto tra i dirigenti e militanti della Unión Patriótica (UP), formazione di sinistra che si batteva contro la collusione tra politica... (Continues)
Ricardo bajo a la aldea estrenando amaneceres
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/23 - 13:22
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Lora proletaria

Lora proletaria
[197?]
Parole e musica di Jorge Velosa, medico veterinario, musicista e cantautore campesino nativo di Ráquira, Boyacá, regione centrale della Colombia.
Soprannominato “El carranguero mayor” o “El rey pobre”, Jorge Velosa è considerato uno degli iniziatori del genere musicale rurale chiamato “Carranga” o Merengue campesino.

Una canzone subito adottata dai gruppi guerriglieri colombiani.
Credo che con “lora” l’autore si riferisca ad un pappagallo, inteso un po’ come il nostro “grillo parlante”… Infatti la fine che fa è molto simile.
Una vez vide una lora
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/23 - 09:40

Sólo para locos

Sólo para locos
[197?]
Parole e musica di Luis Gabriel Naranjo Arce, noto semplicemente come Luis Gabriel, cantautore colombiano attivo negli anni 70.
Ignoro in quale suo disco fosse incluso questo brano
Testo trovato sul forum di Cuando calienta el sol e sistemato all’ascolto.
Sólo para locos
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/22 - 22:24
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La historia de Pedro y Rosita

La historia de Pedro y Rosita
[197?]
Parole e musica di Luis Gabriel Naranjo Arce, noto semplicemente come Luis Gabriel, cantautore colombiano attivo negli anni 70.
Ignoro in quale suo disco fosse incluso questo brano
El alquiler fue subiendo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/22 - 22:07
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La Revolución vendrá

La Revolución vendrá
[197?]
Parole e musica di Luis Gabriel Naranjo Arce, noto semplicemente come Luis Gabriel, cantautore colombiano attivo negli anni 70.
Nel suo disco intitolato “Esto de ser artista”
Explicale a tu abuelita, anda, dile a tu papá
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/22 - 21:30
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Mula revolucionaria

Mula revolucionaria
[Fine anni 60, o inizio 70]
Parole e musica di Gonzalo Navas Cadena, in arte Pablus Gallinazo (o Gallinazus), cantautore e poeta colombiano.
Nell’album “Una flor para mascar, vol.2” pubblicato nel 1972 (almeno, credo)

Ho scoperto dell’esistenza di questo cantautore “di protesta” colombiano trovando il suo curioso nome d’arte nel testo de Canción protesta degli Aterciopelados.

Pare che Gonzalo Navas Cadena decise di chiamarsi Pablus Gallinazo in onore dei Paolo famosi dell’epoca (Paolo VI, Pablo Picasso, Pablo Neruda,...) e perchè l'Urubù dalla Testa Nera (Coragyps atratus) - un uccello che in America Latina viene variamente chiamato “buitre negro”, “zopilote” o, appunto, “gallinazo” - era uno dei pochi animali non ancora utilizzati nell’araldica, siccome che è un avvoltoio, un uccellaccio mangiacarogne...

Un altro grande exito del “Comandante” Gallinazo.
Baja una mula del monte
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/22 - 20:41
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Cinco balas

Cinco balas
[Fine anni 60, o inizio 70]
Parole e musica di Gonzalo Navas Cadena, in arte Pablus Gallinazo (o Gallinazus), cantautore e poeta colombiano.
Nell’album “Una flor para mascar, vol.2” pubblicato nel 1972 (almeno, credo)

Ho scoperto dell’esistenza di questo cantautore “di protesta” colombiano trovando il suo curioso nome d’arte nel testo de Canción protesta degli Aterciopelados.

Pare che Gonzalo Navas Cadena decise di chiamarsi Pablus Gallinazo in onore dei Paolo famosi dell’epoca (Paolo VI, Pablo Picasso, Pablo Neruda,...) e perchè l'Urubù dalla Testa Nera (Coragyps atratus) - un uccello che in America Latina viene variamente chiamato “buitre negro”, “zopilote” o, appunto, “gallinazo” - era uno dei pochi animali non ancora utilizzati nell’araldica, siccome che è un avvoltoio, un uccellaccio mangiacarogne...
Por todo lo que me hicieron
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/22 - 20:15
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Boris Vian: Ne Vous Mariez pas les Filles

Boris Vian: Ne Vous Mariez pas les Filles
Ne Vous Mariez pas les Filles

Chanson française – Ne Vous Mariez Pas Les Filles – Boris Vian – 1958
Paroles: Boris Vian
Musique: Alain Goraguer

Alors, Marco Valdo M.I. mon ami, te voilà à nouveau avec une chanson de Boris Vian…

Oui, bien sûr, une chanson de Boris Vian. Il y a beaucoup de chansons de Boris Vian, mais celle-ci m'est revenue en mémoire en traduisant la canzone de Carmen Consoli
« La signora del quinto piano », qui raconte un féminicide… Un de plus, car comme on peut le constater le féminicide est un sport fort développé. Il se pratique individuellement, en groupe, en famille ou même, de façon quasi-rituelle dans certains coins du monde.

C'est, en effet, une pratique courante chez les humains, dit Lucien l'âne en raclant le sol d'un sabot aussi noir que rageur, ou l'inverse.

Dans le cas de la chanson de Carmen Consoli, on peut même préciser qu'il s'agit d'un uxoricide,... (Continues)
Avez-vous vu un homme à poil
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/1/22 - 19:51
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Las cosas que pasan

Las cosas que pasan
[1972]
Parole e musica di Piero De Benedictis, in arte Piero, cantautore argentino ma nato in Italia, a Gallipoli il 19 aprile 1945, giusto in tempo per festeggiare la fine della guerra.

Un brano inedito fino a pochi anni fa ma risalente al 1972, registrato durante un concerto di Piero con il Cuarteto Zupay alla Facoltà di Medicina dell’Università di Buenos Aires. Non venne però incluso nell’album “Coplas de mi país”, pubblicato quell’anno, e vide la luce solo in un album dal vivo con Pablo Milanés nel 1999 e, più recentemente, nella riedizione del disco originario.

Una canzone che trovo bellissima.
Nel racconto mi ricorda La memoria di León Gieco, ma più “lieve” ed ironica... per forza, ancora non era accaduto il macello del 76-82 e tutto il resto, ma i germi c’erano già tutti...
Nell’andamento musicale è invece molto simile a La guerra di Piero di Fabrizio De André.
Que lindo es sentarse en la mesa de un bar
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/22 - 18:56
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Rosa di Turi

Rosa di Turi
Album: Radiodervish - 1996

Poi in Radiodervish - In acustico (2001)

Gramsci scontò nel 1926 un periodo di detenzione nel carcere pugliese di Turi e scrisse una poesia intitolata appunto La rosa di Turi. E’ intensa come può esserlo parlare alla donna che si ama tra le pareti di un carcere e ci mostra un lato di vulnerabilità sentimentale e personale di un uomo dalle forti convinzioni politiche.
Della parte in arabo c'è solo la traduzione tra parentesi.


22 aprile 1929
Carissima Tania,
ho ricevuto le tue cartoline del 13 e del 19 aprile. Aspetterò con pazienza le notizie di casa.
Credo che anche tu ti sia accorta, in quei pochi momenti che ci siamo visti, quanto io sia divenuto paziente. Lo ero anche prima, ma solo in virtú di un grande sforzo su me stesso: era una certa qualità diplomatica, necessaria per entrare in rapporto con gli imbecilli e con la gente noiosa, della quale purtroppo... (Continues)
Sai da un anno in qua
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2015/1/22 - 17:55
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La signora del quinto piano

La signora del quinto piano
da "L'abitudine di tornare" (2015)

Nei brani più di denuncia, da La signora del quinto piano che descrive un femminicidio a La notte più lunga sui barconi di immigrati, utilizzi un tono di feroce sarcasmo, accompagnato però da una musica quasi dolciastra: è una scelta stilistica?

"No, proviene dalla nostra cultura siciliana. Il buon Pirandello ha introdotto il concetto dell'umorismo che è il sentimento del contrario: davanti il carretto e dietro la tragedia. Sta un po' nello stile siciliano descrivere anche le tragedie in maniera sarcastica, umoristica. Basterebbe vedere Emma Dante che è proprio la rappresentazione dello spirito siciliano. Penso che in questo sono proprio figlia della mia terra".
Intervista a Carmen Consoli
La signora del quinto piano ha un piccone in salotto, un guardiano fidato
(Continues)
2015/1/21 - 23:48
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Esercito silente

Esercito silente
da "L'abitudine di tornare" (2015)

Palermo: guerre e faide di mafia, lo stato assente che compare solo ai funerali, l'omertà, la lotta di Peppino Impastato, lo scempio della costruzione dell'aeroporto di Punta Raisi, oggi intitolato a Falcone e Borsellino.
Come si può credere che questa città
(Continues)
2015/1/21 - 23:40
Song Itineraries: Mafia and Mafias
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La notte più lunga

La notte più lunga
da "L'abitudine di tornare" (2015)

La furia mediatica che accompagna gli sbarchi degli immigrati in Sicilia
Verso l'alba avvistammo quella barca malandata
(Continues)
2015/1/21 - 23:35
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Mi país

Mi país
[196?]
Parole e musica di Gonzalo Navas Cadena, in arte Pablus Gallinazo (o Gallinazus), cantautore e poeta colombiano.
Ignoro se Pablus Gallinazo abbia mai inciso questa sua canzone. Sicuramente all’epoca la interpretarono Ana y Jaime (un duo colombiano anch’esso autore di canzoni di protesta) e più recententemente i K.O.M.A., una punk band di Bogotà (nel loro album “Basura de Estado” pubblicato nel 2013.)
Con un poco de humor
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/21 - 22:44
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Hay un niño en la calle y un diamante en un baile

Hay un niño en la calle y un diamante en un baile
[1972?]
Parole e musica di Gonzalo Navas Cadena, in arte Pablus Gallinazo (o Gallinazus), cantautore e poeta colombiano.
Nel disco intitolato “El comandante”

Ho scoperto dell’esistenza di questo cantautore “di protesta” colombiano trovando il suo curioso nome d’arte nel testo di Canción protesta degli Aterciopelados.
Pare che Gonzalo Navas Cadena decise di chiamarsi Pablus Gallinazus in onore dei Paolo famosi dell’epoca (Paolo VI, Pablo Picasso, Pablo Neruda,...) e perchè l'Urubù dalla Testa Nera (Coragyps atratus) - un uccello che in America Latina viene variamente chiamato “buitre negro”, “zopilote” o, appunto, “gallinazo” - era uno dei pochi animali non ancora utilizzati nell’araldica, siccome che è un avvoltoio, un uccellaccio mangiacarogne...
En el fango del mundo se ve
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/21 - 21:48
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Gaza

Gaza
Album: Al Darawish - 1993

Poi in Radiodervish - In acustico (2001)

testo in arabo
Hanno avvolto il cielo con il nero della notte,
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2015/1/21 - 20:07
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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La chanson des Restos

La chanson des Restos
[1986]
Parole e musica di Jean-Jacques Goldman.

Goldman scrisse questa canzone per Coluche che aveva appena fondato un’associazione caritativa chiamata “Les Restos du cœur”, per la lotta contro la povertà e contro lo spreco e la distruzione delle eccedenze alimentari per ragioni di mercato (un’esperienza paragonabile al nostro Banco Alimentare, ma molto più articolata).
Purtroppo Coluche morì poco dopo, il 19 giugno 1986, in un incidente motociclistico (un episodio molto misterioso, che molti hanno considerato un assassinio, per via della personalità molto scomoda di Coluche)
Moi, je file un rancard
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/21 - 16:20
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Il naufragio del Katër i Radës

Il naufragio del Katër i Radës
2007
Est!

La Katër i Radës, realizzata in Unione Sovietica negli anni cinquanta come motosilurante, era stata trasformata in pattugliatore costiero negli anni settanta.

Era stata rubata al porto di Saranda da gruppi criminali che gestivano il traffico di immigrati clandestini. Partì da Valona nel pomeriggio del 28 marzo 1997carica di profughi che cercavano di raggiungere le coste italiane, per fuggire dall'Albania in preda all'anarchia. Sulla piccola imbarcazione, progettata per 9 membri dell'equipaggio, avevano trovato invece posto verosimilmente 142 persone.

Alle 17:15 fu avvistata dalla fregata Zeffiro, impegnata nell'operazioneBandiere Bianche, nome in codice con cui era nota l'operazione di blocco navale realizzata per limitare gli sbarchi delle cosiddette carrette del mareprovenienti dalle coste albanesi. La Zeffiro intimò alla Katër i Radës di invertire la rotta, ma la nave albanese... (Continues)
Gli occhi verso Est a montagne non più mie
(Continues)
Contributed by dq82 2015/1/21 - 15:40
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Quand je s´rai grand j´veux être con

Quand je s´rai grand j´veux être con
[1975]
Scritta da Xavier Thibault, autore compositore e interprete, membro e direttore de Le Grand Orchestre du Splendid, l’orchestra del caffè-teatro Le Splendid di Parigi.
Nel disco di Coluche intitolato “Le Schmilblick”
[Parlé:]
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/21 - 15:36
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Sois fainéant (ou Conseil à un nourrisson)

Sois fainéant (<em>ou</em> Conseil à un nourrisson)
[1977]
Scritta da Michel Colucci, in arte Coluche (1944-1986), umorista ed attore francese.
Nel disco “Enregistrement public Vol. 3”
A toi l'enfant qui viens de naître
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/21 - 15:07
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La guitare enragée (ou Les salauds!)

La guitare enragée (<em>ou</em> Les salauds!)
[1982]
Scritta da Michel Colucci, in arte Coluche (1944-1986), umorista ed attore francese.
Nel disco intitolato “...Adieu, me revoilà!”
[Parlé:]
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/21 - 14:57
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Misère

Misère
[1978]
Scritta da Jean-Louis Chotard - Gérard Grandjean / Pierre Bénichou - Marie Grospierre
Nell’album dal vivo intitolato “Le triomphe de Coluche au Gymnase”
Misère, misère
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/21 - 14:38
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Storie di uomini di donne e di sogni

Storie di uomini di donne e di sogni
Brano dedicato ai popoli migranti.
Si immagina la Terra osservata da una navicella spaziale
che attraverso rapide zoomate protocolla le migrazioni dei popoli
Aspettative di migliori condizioni di vita
(Continues)
Contributed by Katya Sanna 2015/1/21 - 12:21
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Una flor para mascar

Una flor para mascar
[1961]
Parole e musica di Gonzalo Navas Cadena, in arte Pablus Gallinazo (o Gallinazus), cantautore e poeta colombiano.
Nell’album “Una flor para mascar, vol.2” pubblicato nel 1972 (almeno, credo)

Ho scoperto dell’esistenza di questo cantautore “di protesta” colombiano trovando il suo curioso nome d’arte nel testo de Canción protesta degli Aterciopelados.
Pare che Gonzalo Navas Cadena decise di chiamarsi Pablus Gallinazus in onore dei Paolo famosi dell’epoca (Paolo VI, Pablo Picasso, Pablo Neruda,...) e perchè l'Urubù dalla Testa Nera (Coragyps atratus) - un uccello che im America Latina viene variamente chiamato “buitre negro”, “zopilote” o, appunto, “gallinazo” - era uno dei pochi animali non ancora utilizzati nell’araldica, siccome che è un avvoltoio, un uccellaccio mangiacarogne...

Questa “Una flor para mascar” è una delle più famose del Gallinazo ed è una dolente ma anche divertente... (Continues)
El reloj se ha dañado
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/20 - 23:23
Video!

Canción del pueblo

Canción del pueblo
“La Solfónica” è un gruppo spontaneo di cantori e musicisti nato in Spagna nel 2011 in seno al Movimiento 15-M, meglio noto come “Indignados”.
Cuando el pueblo alza su voz
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/20 - 16:12
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Canción protesta

Canción protesta
[2006]
Nell’album intitolato “Oye”
Contra los talabosques
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/20 - 14:07
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Rosas en el mar

Rosas en el mar
[1966]
Una delle prime canzoni scritte da Aute, poi inserita nell’albun d’esordio “Diálogos de Rodrigo y Ximena” pubblicato nel 1968.
Interpretata anche da Massiel nel 1967.
Testo trovato su Cancioneros.com
Recentemente reinterpretata dal gruppo punk rock spagnolo Reincidentes nella loro raccolta intitolata “Aniversario” pubblicata nel 2013.
Voy buscando un amor
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/20 - 13:14
Song Itineraries: Anti War Love Songs

Moi, j'aime la Chine…

Moi, j'aime la Chine…
Rire, c'est rire, même jaune !

En complément à la chanson et en défense de Fluide Glacial, je propose l'interview du rédac'chef de Fluide :

http://leplus.nouvelobs.com/contribution/1308729-la-une-de-fluide-glacial-fait-polemique-en-chine-ma-reponse-de-redacteur-en-chef.html

Amis chinois, versez votre obole (de rire) à Fluide...

Cordial

Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane

P.C.C. (c'est le PS chinois) : et si vous ne connaissez pas, allez écouter Tonton Georges : Le temps ne fait rien à l'affaire
Marco Valdo M.I. 2015/1/20 - 12:37




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