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L'émigré

L'émigré
L'émigré

Chanson française – L'émigré – Jean Arnulf - 1976
Paroles : Serge Rezvani
Il venait tout droit, son violon sous le bras
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/2/10 - 16:25

Al partigiàn ad Piasẽisa

Mario Gallinari e Quinto Canevari
Al partigiàn ad Piasẽisa
[1944/45]
Sull'aria di In sal lugiõn dal Municipal
(Caret-Testori)

Secondo Canti di Lotta (sito distinto dal Deposito), i versi di questo canto sarebbero stati composti tra il 1944 e il 1945 dai partigiani piacentini Mario Gallinari e Quinto Canevari, appartenenti alla 59a Brigata Garibaldi. La melodia a ispirata ad una canzonetta locale intitolata In sal lugiõn dal Municipal [Nel loggione del (teatro) Municipale] (parole di E. Caret, la, musica di Testori), nota gia prima dell'inizio della seconda guerra mondiale. La canzone a stata registrata a Piacenza il 12 giugno 1975 da Mario Di Stefano, informatrice Luisa Vaccari. Fin qui le notizie sul canto; ma c'è da dire qualcosa sul testo. Diffusosi da "Canti di Lotta" in alcuni altri siti con una grafia piacentina non pienamente rispondente, e soprattutto senza l'accentazione delle finali laddove necessaria, è stato qui ricostruito integralmente... (Continues)
Al partigiàn ad Piasẽisa
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi (in onore di Daniela -k.d.-) 2015/2/10 - 12:19
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Sui monti di Piacenza

Anonymous
Sui monti di Piacenza
[1945]

Il canto fu registrato il 5 maggio 1974 da Mario Di Stefano dalla voce di tale Carlo Picozzi, a Cicogni di Pecorara, in Val Tidone. Secondo Di Stefano, "La canzone vive[va] ancora nella memoria della popolazione della Val Tidone" ed è "dedicata alla memoria del partigiano Giovanni Lazzetti ("Ballonaio") di Castelsangiovanni, appartenente alla Divisione Piacenza, fucilato nel gennaio 1945". (Ricavato da Canti di Lotta).

Giovanni Lazzetti, "Il Balonàio", nacque a Borgonovo Val Tidone il 16 gennaio 1920 e fu fucilato nel 1945. E' stato uno dei più famosi partigiani italiani. Si legge dal Museo della Resistenza Piacentina (a cura di Ermanno Mariani): "Giovanni Lazzetti, detto il Ballonaio, fu uno dei più famosi partigiani italiani.; la sua fine fu annunciata dal Colonnello Stevens a Radio Londra. Un personaggio straordinario: da capobanda dei ladri di frutta della sua citta' a volontario... (Continues)
Sui monti di Piacenza,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/2/10 - 11:30
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Klage

Klage
[1914]
Versi di Georg Trakl, pubblicati sulla rivista “Der Brenner”, diretta dall’amico Ludwig von Ficker, all’inizio del 1915.
Poi nella raccolta “Die Dichtungen” pubblicata nel 1919.
Musica di Jan Adriaan Stuten (1890-1948), musicista e direttore d’orchestra neerlandese, nella sua composizione “In Memoriam” (1940) dedicata al poeta Georg Trakl.

Poesia composta nel settembre 1914, un mese prima di Grodek e di questa – l’ultima prima del suicidio – sorella.
Come nell’invocazione con cui si apre il quinto movimento della cantata di Bach BWV 56 (“Komm, o Tod, du Schlafes Bruder”, “Vieni, o Morte, sorella del Sonno”), anche Georg Trakl in questo “Lamento” invoca il sonno e la morte, descritti come uccelli rapaci che volteggiano intorno all’uomo mentre, gemente, affonda nel mare dell’angoscia, verso la Notte finale.
E fu proprio così, ormai impossibilitato a sostenere i suoi drammi interiori... (Continues)
Schlaf und Tod, die düstern Adler
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/10 - 10:11
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
Maremma amara is no doubt the best known Tuscan folksong in the world; so well known, that it was not included in our website. One of the most typical AWS shortcomings, although it was mentioned here and there and, above all, despite of the beautiful “remake” by Del Sangre, Maremma, including the (short) full lyrics of the folksong as a refrain. Time has come to dedicate a full page to this song of hard work, sorrow and death, tracing back its origins to the early 19th century and rediscovered in the 60's by the great Caterina Bueno
Riccardo Venturi 2015/2/9 - 23:49
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Geotenn ar marv

Geotenn ar marv
Album: Sarac'h (2003)

Con Mari Boine

(Denez Prigent canta in bretone e Mari Boine in lingua Sami)
Saotret o deus dour ar stivell
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2015/2/9 - 23:00
Song Itineraries: War on Earth
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Татары

Татары
Русская народная колыбельная "Татары шли, ковылю жгли"

Inna Zhelannaya / Инна Желанная - vocal / вокал
Sergey Kalatchev / Сергей Калачев - bass / бас
Oleg Mariakhin / Олег Маряхин - saxophon / саксофон
Alexey Tyazhelukhin / Алексей Тяжелухин - drums / барабаны
Lev Slepner / Лев Слепнер - marimba / маримба
Gennadiy Lavrentyev / Геннадий Лаврентьев - violin / скрипка

Testo da http://dreamsong.ru/tatars-went-grass-burnt
Татары шли, ковылю жгли,
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2015/2/9 - 21:43

Maremma amara, Maremma maiala

Antiwar Songs Blog
Maremma amara, Maremma maiala
Il termine Maremma, per secoli e secoli, è stato un nome comune, col suo plurale: si poteva parlare, e si parlava, di maremme per indicare qualsiasi terreno costiero paludoso, compreso il suo tratto d’entroterra. Derivando dal latino maritima, il cui significato dovrebbe essere chiaro, se ne capisce il perché; tuttora qualche anziano, o qualcuno che […]
Antiwar Songs Staff 2015-02-09 20:42:00

Im Osten

Im Osten
[1914]
Versi di Georg Trakl, pubblicati sulla rivista “Der Brenner”, diretta dall’amico Ludwig von Ficker, all’inizio del 1915.
Poi nella raccolta “Die Dichtungen” pubblicata nel 1919.
Musica di Jan Adriaan Stuten (1890-1948), musicista e direttore d’orchestra neerlandese, nella sua composizione “In Memoriam” (1940) dedicata al poeta Georg Trakl.

Un’altro terribile presagio della Grande Guerra in cui sarebbe sprofondata per sempre la sua vita. Georg Trakl scrisse questi versi nell’agosto 1914, pochi giorni prima di partire da Innsbruck con un trasporto militare diretto al fronte in Galizia e Bucovina.
Lì Georg Trakl, assegnato ad un reparto sanitario, si trovò a dover assistere, da solo e senza mezzi, decine di soldati feriti, straziati, agonizzanti. Il senso di disperazione ed impotenza lo indusse a tentare il suicidio, ma gli fu impedito dai commilitoni. Trasferito presso l’ospedale... (Continues)
Den wilden Orgeln des Wintersturms
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/9 - 16:50
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Menschheit

Menschheit
[1912]
Versi di Georg Trakl, nella raccolta “Gedichte” pubblicata nel 1913.
Musica di Jan Adriaan Stuten (1890-1948), musicista e direttore d’orchestra neerlandese, nella sua composizione “In Memoriam” (1940) dedicata al poeta Georg Trakl.

Una poesia che nei suoi primi versi è un presagio dell’orrore della guerra imminente della quale, già alla fine del 1912, si poteva avvertire l’odore di morte. Non bisogna infatti dimenticare che l’impero austro-ungarico tra il 1908 ed il 1909 si era annesso la Bosnia ed Erzegovina e che proprio nei Balcani in quegli anni divamparono i conflitti (prima e seconda guerra balcanica) e serpeggiavano quelle tensioni che fecero da innesco all’esplosione della Grande Guerra.
Nei versi successivi il poeta esprime la propria convinzione che solo la fede possa salvare gli uomini sull’orlo del baratro, prima che “la disperazione e la notte calino nei loro tristi cervelli”.

Su quanto pesò l’esperienza della guerra sulla vita di Georg Trakl si legga Grodek.
Menschheit vor Feuerschlünden aufgestellt,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/9 - 15:14
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Maremma amara

Anonymous
Maremma amara
[Inizio del XIX secolo]
Canzone popolare della Toscana meridionale
[Early 19th century]
A folksong from Southern Tuscany

Maremma amara, Maremma maiala
di Riccardo Venturi

Il termine Maremma, per secoli e secoli, è stato un nome comune, col suo plurale: si poteva parlare, e si parlava, di maremme per indicare qualsiasi terreno costiero paludoso, compreso il suo tratto d'entroterra. Derivando dal latino maritima, il cui significato dovrebbe essere chiaro, se ne capisce il perché; tuttora qualche anziano, o qualcuno che ha il gusto della lingua italiana d'un tempo, si lascia sfuggire una maremma laddove, oggi, si preferisce un più scientifico ecosistema palustre o altri termini di quest'epoca così attenta all'ecologia.

Col tempo, quasi inutile dirlo, si è stabilita una Maremma per antonomasia: la zona paludosa costiera tra la Toscana meridionale e il Lazio settentrionale, per intendersi.... (Continues)
Tutti mi dicon Maremma, Maremma...
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/2/9 - 12:19
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Libera terra

Libera terra
2012
SENZA PADRONE sogni e storie dell’impresa a proprietà collettiva.
(GP. Bigazzi – M. Del Testa – M. Cavallo – A. Granata – V. Catalano)
Bruciano i campi di grano, vanno in fumo gli ulivi,
(Continues)
Contributed by dq82 2015/2/8 - 17:39
Song Itineraries: Mafia and Mafias
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1977

1977
(2009)
Parole e musica di Ana Tijoux
dall'album "1977"

Il primo successo di Anita Tijoux, che l'ha fatta conoscere fuori dal Cile, la canzone con cui è tuttora identificata. Identificazione totale, perché si tratta di una sincera canzone totalmente autobiografica. Il 1977 infatti è l'anno in cui Ana Tijoux nasce a Parigi, da genitori cileni in fuga quattro anni prima dal regime di Pinochet. Anno del Serpente secondo la tradizione cinese, l'anno in cui nasce la serpiente (femminile in spagnolo) che, come si dice nel frammento introduttivo, evolve molto velocemente.

Le strofe presentano la vita di Ana, dalla prima infanzia segnata da un padre assente che si limita a darle un nome tradizionale, Ana María, forse in omaggio al paese che ha dovuto lasciare, alle prime esperienze - ancora bambina - del mondo competitivo e crudele delle banlieue francesi, fino agli anni bizzarri dell'adolescenza,... (Continues)
Cuando las serpientes se evolucionaron
(Continues)
2015/2/8 - 12:53
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La volante

La volante
Album :Born Bad

feat. Marino Severini

Canzone dedicata a La volante dell'87a Brigata Garibaldi "Crespi" attiva nell'Oltrepo' Pavese
Fischia il vento..della libertà
(Continues)
Contributed by dq82 2015/2/8 - 11:47
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Bestia

Bestia
[2006]
Scritta da Álvaro Henríquez
Nell’album de Los Tres intitolato “Hágalo usted mismo”

Se No es cierto è dedicata al vecchio dittatore Augusto Pinochet, schiattato pochi mesi dopo l’uscita di “Hágalo usted mismo”, un’altra canzone dell’album è invece dedicata a Juan Manuel Guillermo Contreras Sepúlveda, ufficiale cui Pinochet affidò il comando della Dirección de Inteligencia Nacional (DINA), il famigerato servizio d’intelligence e polizia politica del regime.

Manuel Contreras era legatissimo ai gruppi di estrema destra e alla CIA americana già dalla fine degli anni 60 ed era noto per la sua metodicità nella raccolta d’informazioni e per la sua efficienza. Tant’è che a pochi giorni dal golpe era riuscito ad attivare 7 campi di detenzione dove si lavorava a pieno “regime”.

Contreras fu anche l’ideatore ed organizzatore della cosiddetta “Operación Cóndor”, volta ad eliminare gli oppositori... (Continues)
Bestia
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/7 - 23:09
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No es cierto

No es cierto
[2006]
Scritta da Álvaro Henríquez e Roberto “Titae” Lindl
Nell’album de Los Tres intitolato “Hágalo usted mismo”

Una canzone dedicata a Augusto José Ramón Pinochet Ugarte (1915-2006), uomo e soldato irreprensibile, onesto e leale.
Considerato apolitico e fedele alle istituzioni, nell’agosto del 1973 fu nominato capo dell’esercito cileno dal presidente cileno Salvador Allende in persona, consigliato in tal senso dal generale Carlos Prats che invece era inviso a parecchi settori militari.

Un mesetto più tardi fu proprio l’ottimo e fidato Pinochet a guidare il sanguinoso golpe militare contro il governo legittimo dell’Unidad Popular di Allende. E si autoproclamò capo supremo della nazione e presidente della giunta che governò manu militari il Cile fino al 1981.
In quegli anni fece eliminare fisicamente migliaia di oppositori, tra i quali il suo mentore Carlos Prats (assassinato a Buenos... (Continues)
Nunca nadie entendío lo que dijiste ayer
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/7 - 22:04
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Las horas

Las horas
[2004]
Parole di Denisse Malebrán, cantante del gruppo.
Musica dei Saiko
Il brano che dà il titolo all’album registrato a Santiago de Chile nel 2003, giusto a 30 anni dal golpe fascista dell’11 settembre 1973.

Una canzone introspettiva che racconta il dramma di una donna che ha visto l’uomo amato desaparecido durante gli anni più bui della dittatura militare in Cile.
Desiertos, ríos, mar
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/7 - 21:01
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Le Twist Du Déserteur

Le Twist Du Déserteur
Le Twist Du Déserteur

Chanson française – Le Twist du Déserteur – Jean Arnulf – 1963
Paroles Rezvani – Cyrus Bassiak



Mon cher ami Lucien l'âne, voici une chanson de déserteur, une de plus dans les Chansons contre la Guerre, où elle va rejoindre Le déserteur de Boris Vian et des tas d'autres, y compris Joseph Porcu. Comme tu le vois dans son titre, c'est une chanson d'époque : c'est un twist. Si tu te souviens et peut-être serais-tu le seul âne à l'avoir pratiqué, le twist était une sorte de déhanchement assez douloureux auquel les danseuses et les danseurs s'astreignaient pendant qu'un chanteur (une chanteuse ou plusieurs) essayaient de se faire entendre par delà les instrumentistes eux-mêmes bien décidés à se faire entendre. Et très audacieusement, ce twist est intitulé : Le Twist du Déserteur. Très audacieux, car à l'époque, ça rigolait pas avec le service militaire. J'en tiens... (Continues)
Du plomb dans la cervelle des autres,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/2/7 - 20:47
Song Itineraries: Deserters
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Delia

Delia
Versi di Pablo Neruda, nella raccolta “Memorial de Isla Negra” pubblicata nel 1964
Musica di Manuel García (1970-), cantautore, poeta e chitarrista cileno, fondatore del gruppo Mecánica Popular
Nel disco intitolato “eXile” del 2008, con Pau Guillamet "Guillamino", poeta catalano.

Delia del Carril Iraeta (1884-1989), è stata una pittrice argentino-cilena, compagna di Pablo Neruda (che la chiamava Hormiguita) per 20 anni, dal 1935 al 1955. Si conobbero nel 1934 in Spagna, a Madrid, dove Neruda era stato inviato come console dal governo cileno. Lui era un giovane trentenne, lei un’affascinante ultra-cinquantenne. Compromessi entrambi con la causa repubblicana, lasciarono la Spagna alla fine del 1936, pochi mesi dopo l’assassinio del loro amico Federico García Lorca, per trasferirsi prima in Francia e poi in Cile.
Delia es la luz de la ventana abierta
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/7 - 19:28

Refasola del guerrillero

Refasola del guerrillero
Canzone inedita scritta da Rolando Alarcón e dedicata a Manuel Rodríguez, avvocato, deputato, ufficiale dell'esercito, condottiero dall'aura leggendaria, protagonista della lotta d'indipendenza del Cile dalla Corona di Spagna.

Nell'anno stesso della proclamazione d'indipendenza (1818) Manuel Rodríguez fu arrestato su ordine del rivale Bernardo O'Higgins che lo fece trucidare in carcere.
A Manuel Rodríguez è intitolato il Frente Patriótico (FPMR), il gruppo guerrigliero protagonista dal 1983 della resistenza armata contro il regime di Augusto Pinochet.
Allá viene el guerrillero,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/7 - 18:43
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Lentes de Allende

Lentes de Allende
Canzone inedita scritta da Manuel García e Mario Villalobos, fonadatori del gruppo rock cileno Mecánica Popular

Formada en el año 1998, la agrupación de folklore-rock chilena Mecánica Popular dejó inmortalizada la canción “Los lentes de Allende”, composición que enfatiza las gafas características del líder político chileno.

“Lentes del Allende” gana en poesía simple pero llena de simbolismo sobre el modo en que la dictadura militar y sus elementos figurativos (”sangre, fuego, radares, hielo, infierno”) contrastan con todo aquello (avasallado por la fuerza militar) que condensan “Los lentes de Allende”. ”Giro hacia la gente, mis lentes de Allende”, es uno de los fragmentos de letra más lúcidos que identifica la sensibilidad humana de “saber mirar” a la gente con el legado político de Salvador Allende. Las “Lentes de Allende” ya no serían para la canción propiedad privada de Allende (o de su familia), sino del cantante Manuel García y de todo el pueblo chileno. (da 10 canciones de rock sobre el golpe militar en Chile)
Perros en la lluvia
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/7 - 18:35
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Welcome to England

Welcome to England
Ft: Crazy Haze

Album: Listen (2011)
[Verse 1: Crazy Haze]
(Continues)
2015/2/7 - 17:48
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Romance de la guardia civil española

Romance de la guardia civil española
[1924-27]
Versi di Federico García Lorca, nella raccolta “Romancero Gitano” pubblicata nel 1928
Dedicati a Juan Guerrero Ruiz (1893-1955), uomo di lettere ed editore spagnolo, cui Lorca si rivolge con l’appellativo di “Cónsul general de la Poesía Española”
Musica del gruppo argentino Atilio y Los Alimonados (la voce è di Atilio Basaldella).
Nell’album intitolato “Atilio y Los Alimonados cantan Lorca”

Il mondo e la cultura dei gitani, degli zingari andalusi, stava molto a cuore a Lorca che aveva già dedicato ad essi un’intera sua raccolta, il “Poema del cante jondo” pubblicata nel 1921, in cui è presente la poesia 24 Bofetadas (Canción del gitano apaleado)‎, messa in musica negli anni 70 da Los Aguaviva. Come in quella canzone, anche in questo “Romance de la guardia civil española” Lorca raccontava la perenne e crudele lotta dei gitani (spesso chiamati “cartagineses”) contro l’autorità... (Continues)
Los caballos negros son.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/7 - 15:05
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So Serious

So Serious
Album: "Listen" (2011)

feat. Shadia Mansour / شادية منصور

Lyrics from genius.com
[Intro: Logic and Shadia Mansour]
(Continues)
2015/2/7 - 15:00
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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En el país de Nomeacuerdo

En el país de Nomeacuerdo
Nella scena finale de "La historia oficial" di Luis Puenzo c'è Gaby - la bimba che Alicia ha creduto sua ma che scopre essere figlia di desaparecidos - che intona come filastrocca questa splendida canzone...

"La historia oficial", scena finale
Bernart Bartleby 2015/2/6 - 23:08
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Resumen Porteño

Resumen Porteño
[1983]
Parole e musica di Luis Alberto Spinetta, detto “El Flaco”

Nel disco intitolato “Bajo Belgrano”, registrato con il gruppo Spinetta Jade tra luglio e settembre del 1983, proprio mentre si stava chiudendo la sanguinaria epoca della dittatura.
“Resumen Porteño” fu la canzone con cui Spinetta il 26 gennaio 1984 chiuse il suo storico live alle Barrancas de Belgrano, il quartiere di Buenos Aires dove era nato, il suo primo concerto in un’Argentina finalmente libera.

Una canzone che racconta la storia di tre giovani argentini negli anni che vanno dal 1976 al 1983, quelli del proclamato “Proceso de Reorganización Nacional”, roboante definizione per una delle dittature più feroci che abbiano mai insanguinato l’America Latina.

Ricky ha deciso di fuggire in Brasile per scampare al servizio militare. Infatti la sorte gli ha destinato un numero molto alto e sicuramente gli toccherà finire... (Continues)
Ricky está listo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/6 - 13:35
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Tempi difficili

Tempi difficili
2013
Portavérta

Un bella metafora dei tempi che corrono, non so se sia una vera CCG... agli altri admin l'ardua sentenza
Il paese ci gocciola addosso dai vetri appannati
(Continues)
Contributed by dq82 2015/2/6 - 11:22
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La tempesta

La tempesta
2013
Portavérta

"io non ho più parole di pace per la vostra guerra"
Io ne ho fatte di cose sbagliate,sì Signore
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2015/2/6 - 11:15
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Patria Trelew

Patria Trelew
[1974]
Scritta da Naldo Labrín, componente del gruppo Huerque Mapu (“Messaggeri della terra”, in lingua mapuche).
Nel disco intitolato “Montoneros” (o “Cantata Montoneros”)

I Huerque Mapu sono stati (o sono, che recentemente si sono ricostituiti per l’ennesima volta) un gruppo che faceva musica militante, espressione della sinistra peronista nell’argentina della prima metà degli anni 70. Tutti i testi della “Cantata Montoneros” sono disponibili su Pacoweb, portale dedicato alla musica andina ma francamente più che di canzoni si tratta di slogan da comizio sessantottino e in definitiva sono, a mio parere, piuttosto stucchevoli e brutte.
Ne faccio menzione perché comunque restano la testimonianza di un periodo molto convulso e difficile della storia argentina, una fase che oltretutto non ho mai compreso fino in fondo e che mi ha sempre lasciato molto perplesso.
Proverò adesso a dire una... (Continues)
[Recitado]
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/6 - 10:37
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Adieu Sacco & Vanzetti

Adieu Sacco & Vanzetti
ADDIO SACCO E VANZETTI
(Continues)
Contributed by Francesca Macilletti 2015/2/6 - 01:01

Au matin du Grand Soir

Au matin du Grand Soir
Au matin du Grand Soir

Chanson française – Au matin du Grand Soir – Marco Valdo M.I. – 2015



Je lisais l'autre soir cette phrase que j'ai mise en exergue à la chanson… et si je l'ai mise là, il y a une double raison.

Deux raisons, veux-tu dire, Marco Valdo M.I. et lesquelles ?

Oui, deux raisons et sans doute, même plus encore. La première, c'est cette phrase elle-même qui m'a paru résumer cette idée de Grand Soir et de matin du Grand Soir. Toute l'histoire en une ligne, soutenue par un fort vent d'optimisme et de joie de vivre. La deuxième (car il y en aura d'autres, réflexion faite !), c'est que je lisais à ce moment une chanson chantée par Marc Ogeret et qui parlait du matin du Grand Soir elle-aussi Le Matin du Grand Soir. La troisième raison, c'est que tout cela a ravivé dans ma mémoire une antienne dont je ne sais plus si j'en ai été l'auteur ou si elle m'est venue d'ailleurs ; en... (Continues)
« Bientôt peut-être, les ténèbres traversées des flammes du Grand Soir couvriront la terre. Puis, viendra l'aube de joie et de fraternité » – A dolphe Retté dans Le Libertaire – 1899 (Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/2/5 - 16:53
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Las increíbles aventuras del Señor Tijeras

Las increíbles aventuras del Señor Tijeras
[1974]
Parole di Charly García
Musica di Charly Garcia e Nito Mestre (Sui Generis)
Nell’album intitolato “Pequeñas anécdotas sobre las instituciones”

Una canzone sulla censura. Inutile dire che fu censurata, con il taglio netto dell’ultima strofa: “Io detesto la gente che ha il potere di dire quello che è bene e pure quello che è male. Solo il popolo, amico mio, è capace di capire. I censori di idee tremeranno di orrore davanti all’uomo libero con il corpo in pieno sole.”

Il personaggio del Señor Tijeras – che così tanto ricorda Agostino, il segretario dell’Organizzazione Internazionale della Moralità Pubblica interpretato da Albero Sordi ne “Il moralista” diretto nel 1959 da Giorgio Bianchi – ha anche un nome e un cognome: si tratta di Miguel Paulino Tato, detto Néstor (1902-1986), giornalista e critico cinematografico che dalla sua scrivania di presidente dell’“Ente de Calificación Cinematográfica” diresse la censura dal 1974 fin quasi al termine della dittatura di Videla e soci.
Escondido atrás de su escritorio gris
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/5 - 16:12
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El show de los muertos

El show de los muertos
[1974]
Parole di Charly García
Musica di Charly Garcia e Nito Mestre (Sui Generis)
Nell’album intitolato “Pequeñas anécdotas sobre las instituciones”

Una canzone che nella scaletta del disco originario doveva essere la prosecuzione di Juan Represión che però i Sui Generis furono costretti ad elimiminare e sostituire con “Tango en segunda” (comunque anch’essa dotata di una certa forza: “Alguna gente que conozco vive metida en un baúl”, o “A mi no me gusta tu cara y no me gusta tu olor”)…

Il brano si apre significativamente con un suono di sirene della polizia ed è ancora dedicato a Juan Represión, quello che dorme tranquillo, senza sapere che sta contribuendo all’assassinio di qualcuno, Juan Represión che solo in apparenza conduce una vita normale e che crede di avere la mani pulite ed invece ha i morti ammazzati sulla coscienza e le mani e i vestiti lordi di sangue…

Perché la censura... (Continues)
Tengo los muertos todos aquí
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/5 - 15:40
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Juan Represión

Juan Represión
[1974]
Scritta da Charly García
Nell’album intitolato “Pequeñas anécdotas sobre las instituciones”

“Pequeñas anécdotas sobre las instituciones” - pubblicato pochi mesi dopo la morte dell’appena rieletto presidente Juan Domingo Perón e con il paese già nel caos completo che sfocerà di lì a poco nella svolta fascista – è stato uno dei dischi più censurati nella storia della musica argentina.
Charlie Garcia, autore di tutti i testi, fu costretto a cambiarne la maggior parte ma due brani, “Juan Represión” e “Botas locas”, furono del tutto espunti dalla prima edizione dell’album (e vennero inseriti per la prima volta soltanto in un'antologia del 1991!). I Sui Generis osarono proporli dal vivo in un concerto a Montevideo, Uruguay, nel 1975 e vennero praticamente tirati giù dal palco dalla polizia, arrestati e interrogati per ore…

La canzone è un allegoria del cittadino benestante ed amante... (Continues)
Juan Represión viste
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/5 - 13:58
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Cielo del ' 69

Cielo del ' 69
Bernart Bartleby 2015/2/5 - 09:51
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Den vita duvan

Den vita duvan
[1975]
Scritta da Lasse Holm e Alf Robertson
Album: Mats Rådberg, På egen hand, 1975

Skriven av Lasse Holm e Alf Robertson
Album: Mats Rådberg, På egen hand, 1975
Åh, den lilla vita duvan var utan hem för en lång, lång tid
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/2/5 - 02:43
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Medals of Gold

Medals of Gold
Great song...brilliant work
David D 2015/2/5 - 02:26
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Le Matin du Grand Soir

Le Matin du Grand Soir
Chanson française – Le Matin du Grand Soir – Marc Ogeret – 1968
Chanson de Bertal-Maubon (ou Bertal Maubon) est le pseudonyme collectif de Marcel Bertal (1882-1953) et Louis Maubon (18..-1957), paroliers de chansons, et auteurs de monologues, vaudevilles, livrets d'opérettes, pièces de théâtre – début du siècle dernier



Évidemment, Lucien l'âne mon ami, tu as déjà entendu parler du Grand Soir, moment révolutionnaire par excellence, moment terrible où le monde va basculer…

Comme tu le dis si bien, j'en ai entendu parler et entendu chanter, bien évidemment, de ce fameux Grand Soir. D'une certaine manière et pour certains, c'est une chose terrible et sérieuse. Pour ce que j'en sais, le Grand Soir fait très peur aux riches…

Évidemment… Donc, ce Grand Soir a beaucoup troublé l'ordre bourgeois à la fin du dix-neuvième siècle, au début du vingtième, quand les anarchistes menaient la guerre... (Continues)
Vive Robespierre et vive Cambronne !
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/2/4 - 23:11
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La farina dal Diàul

La farina dal Diàul
Domenico Scandella, known as "Menocchio", a miller from Montereale Valcellina (PN) during the 16th century. He declared some decidedly original theses on the origin of the universe and on the presence and role of God, Jesus, and the Church. Because of his theories on the origin of the universe that were based more on myth than on science (dating back to the predecessors of India, i.e., the Veda Indians and of whom he had never heard, perhaps a sign that the archaic culture had been transmitted genetically), he was put on trial and convicted twice: the first time in prison and the second time at the stake for witchcraft, as he was convicted of heresy. This sentence was carried out diligently between the end of the 16th and the beginning of the 17th century. The piece has been musically constructed using the archetype on an ancient modal melody originally from the area of Carnia (in Friuli).

This... (Continues)
THE DEVIL'S FLOUR
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2015/2/4 - 21:47
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La ragazza di Kobanê

La ragazza di Kobanê
Uno mi ha detto – A Kobanê si gioca
fanno alle Brigate internazionali
sotto la protezione della NATO
e comunque si scrive con l’accento
circonflesso – un marxista, un letterato...

31 gennaio, 2-3 febbraio 2015
L.L. 2015/2/4 - 18:08
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Elegia per gli impiccati di Bassano

Elegia per gli impiccati di Bassano
je m apelle Marc Bertapelle je deouvre cette photo ou mon oncle a ete pendu ils ce nomais Guido BERTAPELLE les horeurs d
e desiquilibrés qu elle gachie ils etais si jeune Marc BERTAPELLE
marc.bertapelle@orange.fr 2015/2/4 - 17:01
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El optimista (Busco trabajo)

El optimista (Busco trabajo)
Il riferimento ad Osama Bin Laden in una delle ultime strofe data la canzone non ai primi anni 80 ma almeno alla fine del secolo scorso…
Bernart Bartleby 2015/2/4 - 16:00




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