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Before 2015-11-8

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Verso il sole

Verso il sole
(2007)
Album: "Sponda sud"

Una bellissima canzone di libertà, una metafora di tutte le migrazioni verso nord nel nostro regno occidentale. Con la speranza di fare ritorno un giorno, come le rondini... verso il sole, al di là di tutte le frontiere che non dovrebbero esistere per gli umani come non esistono per le rondini.
Quando vola sui deserti
(Continues)
Contributed by CCG Staff 2015/11/8 - 23:38
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Il mondo corre

Il mondo corre
[2011]
Album: Questione Meridionale
Il mondo corre, corre, corre forte come il vento
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/8 - 15:36
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Lamentarsi come ipotesi

Lamentarsi come ipotesi
[2014]
Testo e musica di Peppe Voltarelli
Lyrics and music by Peppe Voltarelli
Album : Lamentarsi come ipotesi
Il lamento è un arte nobile
(Continues)
Contributed by adriana 2015/11/8 - 09:17
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Buđav 'lebac

Buđav 'lebac
[2009]
Testo e musica: S.A.R.S.
Lyrics and music: S.A.R.S.

Nell'anno del Signore 2009, dopo inizi un po stentati e varie uscite dal gruppo, i S.A.R.S., band serba la cui sigla è piacevolmente ambigua tra la "polmonite atipica cinese" e una frase che in serbo significa "Il braccio recentemente amputato a Joe Satriani", decidono di stracatafottersene del "mercato" (in serbo: trg, il mercato con meno vocali del mondo) e si affidano interamente a YouTube con un brano e con un video che, in breve, sfondano. Il video e la canzone diventano "virali" (si cie così, cosa che sta ottimamente con la SARS...) e, da un giorno all'altro, la band diventa famosissima in tutta la ex Jugoslavia. Forse non poteva essere altrimenti, dato il particolare ancorché semplicissimo argomento del brano: la vita di merda di un anziano, di un pensionato qualsiasi senza più pensione e senza un soldo. La crisi, insomma.... (Continues)
Čik pogodi šta imam za večeru,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/11/7 - 20:53
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Mon père et ma mère

Mon père et ma mère
2015

“Mon père et ma mère”, il nuovo video del brano di Eugenio Bennato, è la storia di un incontro tra il musicista e Enric Parfait, un giovane africano del Camerun che, con pochi versi scritti di suo pugno, gli da l’input per un brano carico di empatia e fratellanza.

Enrico Perfetto, come tanti giovani dell’Africa subsahariana, decide di partire e compiere l’impervia traversata del deserto verso il miraggio dello splendente Mediterraneo. Bennato lo incontra a Tangeri: Enric si trova ad ascoltare la chitarra del cantautore partenopeo e, con tutti i pensieri che deve avere nella testa, non rinuncia ad avvicinarsi al musicista e a porgergli un foglietto con quattro versi scritti a mano: “Mio padre e mia madre si son conosciuti in galera, in eredità mi hanno lasciato la miseria). Per “Mon père et ma mère” Bennato si avvale della collaborazione di musicisti come Stefano “Mujura”, Ezio Lambiase, Sonia Totaro e Chiara Carnevale. Nel brano c’è anche la voce esordiente della figlia del cantautore, Eugenia.
Mon père et ma mère
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/7 - 16:27
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Perspektiva

Perspektiva
[2011]
Testo e musica: S.A.R.S.
Lyrics and music: S.A.R.S
Album: Perspektiva

Nonostante la sigla "SARS" riporti alla famosa "polmonite atipica" (Severe Acute Respiratory Syndrome) comparsa nel 2002 nella provincia cinese del Guangdong, la band alternativa pop rock reggae hip hop belgradese S.A.R.S. intende la sua sigla come Sveže Amputirana Ruka Satriania, vale a dire "Il braccio amputato da poco a Joe Satriani". Formata nel 2006 da Aleksandar Luković "Lukac" (chitarra) e Dragan Kovačević "Žabac" (voce) assieme a Vladimir Popović "Hobbo" (voce), Žarko Kovačević "Žare" (voce), Miloš Kovačević "Kriva" (basso), Branislav Lučić "Beban" (percussioni), Goran Mladenović "Japanac" (batteria) e Ivana Blažević "Violina" (violino), la band, dopo una crisi iniziale che ha portato parecchi membri a lasciarla, si è rivelata nel 2008 con un brano, Buđav lebac ("Pane ammuffito") interamente promosso... (Continues)
Mozak pored kompa i nezdrava klopa,
(Continues)
Contributed by krzyś 2015/11/7 - 01:46
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Mary Hamilton

Anonymous
Mary Hamilton
Child #173
[attorno al 1563 | around 1563]
Traditional from Scotland / Tradizionale scozzese
Testo / Text: From Charles Kirkpatrick Sharpe's A Ballad Book, Edinburgh 1823, p. 18
Da A Ballad Book di Charles Kirkpatrick Sharpe, Edimburgo 1823, p. 18
Traditional tune / Melodia tradizionale: Gavin Greig, Last Leaves of Traditional Ballads, edited by Alexander Keith, Aberdeen, Scotland, 1925
[Attribuita a Davide Rizzio (1533-1566)
Attributed to David Rizzio (1533-1566)]


Nota.Buona parte del materiale contenuto in questa pagina era già presente nel sito nella pagina dedicata a Seasons of Murder di Lorcan Otway, canzone dedicata a Rachel Corrie che utilizza la melodia tradizionale di Mary Hamilton. Il materiale è stato interamente modificato e trasferito in questa pagina. [RV]


Francis James Child, come a volte accennato in questo sito, non era particolarmente interessato alle melodie... (Continues)
Word's gane to the kitchen,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/11/6 - 19:17
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Alita gli ani

Alita gli ani
2012
O.S.T. del film di Massimo Bruno "Viva L'Italia"
Appena sveglio a capoletto,
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/6 - 10:11

La Cigogne et la Prostituée

La Cigogne et la Prostituée
Chanson française – La Cigogne et la Prostituée – Marco Valdo M.I. – 2015

Ulenspiegel le Gueux – 10

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LI)
Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l'édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d'où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent pas ici.

Nous voici, Lucien... (Continues)
Claes avait reçu en paiement
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/11/5 - 22:38

Gwerz Gaidig ar Goaz

Anonymous
Gwerz Gaidig ar Goaz
Si veda anche questo commento

Testo trovato su Son A Ton – Chansons traditionelles bretonnes, come tratto da "Kanaouennoù Pobl", canzoni bretoni raccolte da tal Alfred Bourgeois nella seconda metà dell’800 ma poi pubblicata solo nel 1959.
Sulla musica di “Jenovefa Rustefan”, canzone presente nel “Barzaz Breiz, chants populaires de la Bretagne”, raccolta curata da Théodore Hersart de La Villemarqué e pubblicata nel 1839.

Una canzone che Alfred Bourgeois (un militare di carriera che si dedicò allo studio delle tradizioni orali dopo la guerra del 1870) raccolse nel 1891 nei pressi di Kernévez, Finistère, dalla voce di un’anziana del posto, la signora Jeanne-Yvonne Oulc'hen, vedova Monchec. L’informatrice sostenne che la storia cantata fosse vera e che gli sfortunati protagonisti fossero i membri di una famiglia abitante a Plouguiel, nel dipartimento bretone delle Côtes-d'Armor…

Quelle tristesse!... (Continues)
I
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/5 - 15:11
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Luca lo stesso

Luca lo stesso
2015
C'è chi ama la sua terra e i suoi confini ed è così patriottico
(Continues)
2015/11/5 - 14:31
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Se solo mi guardassi

Se solo mi guardassi
[2012]

Singolo di estratto dall'album Sud.


Testo di Fiorella Mannoia
musica di Ivano Fossati e Paolo Buonvino

« È il punto di vista dei tanti "invisibili" fratelli stranieri che vivono intorno a noi, ai quali non chiediamo mai nulla delle loro vite e che avrebbero in realtà tanto da raccontarci se solo avessimo voglia di ascoltarli.- Fiorella Mannoia »
Se solo mi guardassi quando ti vedo passare
(Continues)
Contributed by adriana 2015/11/5 - 14:06

Soudarded a mem bro

Anonymous
Soudarded a mem bro
Brano trovato su Son A Ton – Chansons traditionelles bretonnes, come tratto dalla raccolta “Guerzenneu ha soñnenneu Bro-Guened / Chansons populaires du Pays de Vannes” (Regione di Vannes, Morbihan, bassa Bretagna) pubblicata nel 1911 e curata da Maurice Duhamel (1884-1940), musicista e uomo politico bretone.

Un soldato prigioniero (non di guerra, ma recluso nel carcere della propria guarnigione per qualche imprecisata condanna - insubordinazione? Diserzione? Vigliaccheria di fronte al nemico? Comunque, per intolleranza alla durezza della vita militare...) implora i camerati suoi conterranei, che stanno partendo in licenza, di non rivelare alla famiglia la sua triste condizione…
Soudarded a mem bro, pen deet é permision, O!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/5 - 13:07
Song Itineraries: From World Jails
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L'histoire du jeune soldat

Anonymous
Canzone tradizionale francese
Chanson traditionnelle française

Praticamente impossibile trovare ulteriori notizie su questa canzone tradizionale ripresa in questa versione dal sito della Compagnie de la Branche Rouge. Una versione leggermente diversa (nel finale) è ripresa invece da un opuscolo della Fundación Juan March. Il tema della canzone, probabilmente settecentesca, è quello praticamente eterno del soldato che lascia a casa la fidanzata e la ritrova morta e sepolta. La canzone si fa comunque notare per l'insolita disponibilità del capitano nel concedere la licenza al giovane, ed anche per la ragazza morta che parla dalla tomba (un tratto sicuramente assai arcaico, che fa presumere un'antichità maggiore) invitando il giovane a tornare al reggimento "dove finirà i suoi giorni". Nella seconda versione la ragazza esprime però la speranza "di poterlo rivedere un giorno". Sicuramente,... (Continues)
Sont trois jeunes garçons, tous trois allant en guerre,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/11/5 - 09:05
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Me zo ur serjant-major

Anonymous
Me zo ur serjant-major
Canzone su di un’aria originaria della zona di Scrignac, Finistère.
Nella raccolta intitolata “Digor an abadenn! Kanaouennou dansal” edita nel 1950
(note da Son A Ton – Chansons traditionelles bretonnes)
Trovo il brano – con il titolo un po’ diverso, “Gavotenn Ar Serjant-major”, non so il testo… – nella discografia dei An Triskell ‎(“Musiques Celtiques”, 1973)

Un sergente maggiore bretone torna al suo paese per una breve licenza, dopo anni di ferma e di guerra. Poco prima di ripartire, la sua amata gli annuncia tra le lacrime che lei è disperata e non potrà far altro che vestire il lutto sopra il proprio vestito bianco da sposa…
Me zo ur serjant-major 'tistreiñ deus an arme
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/4 - 15:44
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Legato a te

Legato a te
[2007]
Parole e musica di Simone Cristicchi
Nell’album intitolato “Dall'altra parte del cancello”

Un brano che inserirei nel percorso “Pena di morte, omicidio del Potere”.
Nel caso di Welby – come in ogni caso di un essere umano che pretende di porre fine alla propria vita in modo, appunto, umano – il Potere condanna alla “pena di vita” ma si tratta della stessa cosa, la stessa violenza, lo stesso abuso d’autorità, la stessa negazione di libertà, la stessa indifferenza alla sofferenza…

Se poi uno si ferma a pensare che il Potere che si arroga il diritto “sacrosanto” di una tale sopraffazione è rappresentato da gente come – per esempio - Angelino Alfano, o il cardinale Camillo Ruini, o ancora quel Giulio Anselmi, all’epoca direttore de La Stampa, che consentì la pubblicazione di un’intervista, inventata di sana pianta, in cui una presunta figlia di Welby, mai esistita, asseriva che il padre non voleva affatto morire, beh, allora viene veramente da vomitare…
a Piergiorgio Welby
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/4 - 12:05
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Finestre di dolore

Finestre di dolore
[1974]
Parole e musica di Francesco de Gregori
Nel terzo album dell’artista, non intitolato, anche noto come “La pecora” dall’immagine in copertina


Tutto si può dire, ma non che il titolo non rispecchi il testo. E una canzone cupa, e anche un po’ pallosetta; è la più lunga del disco, cinque minuti accompagnati dalla sola chitarra, sporca e povera. Nelle tre strofe si susseguono, si autoalimentano immagini evangeliche e riferimenti privati. “Forse non riscriverei, ad esempio, Finestre di dolore. Ci sono dei pezzi che a volte scrivi solo perchè ti mancano tre-quattro minuti per completare un LP.”

(“Francesco De Gregori. Quello che non so, lo so cantare”, di Enrico Deregibus)

Quindi, una canzone che lo stesso autore sconfessa quasi con brutalità…
Eppure a me non dispiace, e ci vedo pure un’attinenza con la CCG, in particolare con il percorso sulla “Guerra del lavoro”… I ragazzi protagonisti... (Continues)
La luce della luna ci trovò sopra il tetto
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/3 - 14:19
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4 Little Girls

4 Little Girls
[1997]
Parole e musica di Pantera Saint-Montaigne
Scritta per il documentario “4 Little Girls” diretto dal regista afroamericano Spike Lee e dedicato al Birmingham Sunday, quel terribile 15 settembre 1963 quando a Birmingham, Alabama, i suprematisti bianchi del KKK fecero saltare in aria una chiesa battista sulla 16ma strada, uccidendo 4 bambine e ferendo altri 22 giovanissimi neri.
On a sweet September morning in '63
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/3 - 11:01
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Mainline Prosperity Blues

Mainline Prosperity Blues
[1965]
Parole e musica di Richard Fariña
Nell’album “Reflections in a Crystal Wind”, con Margarita Mimi Baez Fariña, compagna di Richard e sorella di Joan Baez.

“Mainline Prosperity Blues” - traccia che apre il secondo lato del secondo e ultimo album della coppia (Richard morirà di lì a qualche mese, in un incidente motociclistico accaduto il 30 aprile 1966, mentre si recava a festeggiare il compleanno di Mimi) – è una canzone su quant’è buona la droga (quando è buona) e su quanto sono brutti il lavoro e la società su di esso fondata…
Good morning, teaspoon
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/3 - 10:27
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Niente da spartire

Niente da spartire
[2015]

Album : Pronti a salpare
Tutto quello che dici non è quello che fai
(Continues)
Contributed by adriana 2015/11/3 - 08:17
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If Jesus Met Mohammed

[2006]

From the EP "Holy Wars"

Music and Lyrics by Ed Perrone (BMI)
Copyright © 2006 by Ed Perrone. All rights reserved.

With much of the hatred in the world today (and throughout history!) based on religion, this song wonders if the founders of those religions would actually hate each other. Or would they get along in peace and in harmony?
If Jesus met Mohammed
(Continues)
Contributed by Ed Perrone 2015/11/3 - 07:28
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Stranamore (pure questo è amore)

Stranamore (pure questo è amore)
Capito qui proprio per capire meglio questo testo, e devo però fare un appunto, a mio avviso: non esistono canzoni "semplici", secondo me, nel significato... o almeno non nella canzone italiana degli anni '70.
Voglio dire: le frasi che Vecchioni qui tira fuori non hanno molto senso se non con citazioni.
Io che sono totalmente ignorante che ne posso sapere di chi sia "Marco"? E perché "Marco"? Non credo sia un caso... perché a Marco l'alba sul Danubio parve fosforo e miele, ad esempio? Il Danubio??? Non posso prenderla come una cosa "semplice" e di immediata comprensione... ovvio che capisco cosa vuole dirmi tutta la strofa in questione, ma i riferimenti ci sono e mi intrigano, proprio perché non li conosco.
"L'uomo è vino" è un'altra cosa che non posso capire se non conosco l'antefatto... e qui nemmeno il senso riesco a cogliere se non conosco questo antefatto.
Idem sulla strofa finale,... (Continues)
Gianmaria Framarin 2015/10/31 - 07:24

Salmo alla casa e agli emigranti

Salmo alla casa e agli emigranti
Chanson italienne – Salmo alla casa e agli emigranti – Rocco Scotellaro – 1952

In “L'universo contadino e l'immaginario poetico di Rocco Scotellaro”, de Giovanni Battista Bronzini, Edizioni Dedalo, 1987.
Dans la section intitulée « Quaderno a cancelli » du recueil « È fatto giorno. 1940-1953 », Milan, Mondadori, 1954.



Après avoir vu ses compatriotes s'embarquer à Naples, à Rocco Scotellaro, s'est posé le problème de la forme poétique la plus apte à exprimer l'angoisse de qui voit se répéter l'exode biblique. Il le résolut par le psaume : « Épique : sonne faux, maintenant. Élégie : c'est trop facile. Ode : pour qui et quoi ? Sonnet : il faut de la paix et beaucoup de jours d'incubation, pas des rimes, du fait. Chanson : je suis seul. Discours : idem. Epicedio (chant funèbre en présence du mort ; en français, parfois, thrène, mais en fait, le thrène (treno en italien) se chante en l'absence... (Continues)
PSAUME DE CHEZ NOUS ET DES ÉMIGRANTS
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/10/30 - 22:56
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Culloden's Harvest

Culloden's Harvest
Molto interessante! solo un appunto: Il Clan Campbell effettivamente combattè con l'esercito Governativo, mentre il Clan MacDonald interpretò il suo posizionamento sul fianco sinistro nella carica come un’offesa (era tradizione che i MacDonald si schierassero sul fianco destro) e così si rifiutarono di obbedire durante la battaglia, portando a un crollo della linea di attacco.
Ciao!
Beatrice
Beatrice 2015/10/30 - 18:45
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La montagna

La montagna
Lo sapevate che Antonietta Laterza ha inciso un brano inedito di Guccini dal titolo "Campioni" nel suo disco del 1992 "Donne A Marrakech"? (a mio avviso, un testo decisamente banale, peraltro!)
Flavio Poltronieri 2015/10/30 - 16:32
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Amerika

Amerika
La Grande Germania esiste solo teoricamente, finché ci sono i soldi. Culturalmente fa pena da anni. Ce né sbarazziamo di sto mucchio di merda marcia, finalmente???
krzyś 2015/10/30 - 00:24
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Amerika i Engleska

Amerika i Engleska
L'AMERICA E L'INGHILTERRA
(Continues)
Contributed by Pippo 2015/10/29 - 17:15
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Volio BiH

Volio BiH
VORREI [1]
(Continues)
Contributed by Pippo 2015/10/29 - 16:36
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Lo avrai camerata Kesselring

Lo avrai camerata Kesselring
La versione di Giulio Stocchi, scritta - credo - nel 2008, quando Alemanno blaterava di fascismo come “male relativo” (giusto per rimarcare quanto lui fosse tanto più a destra di quel Fini che nel 2003 a Gerusalemme il fascismo lo aveva definito “male assoluto”) e La Russa esaltava l’innocenza e l’eroismo dei giovani di Salò…

LO AVRAI CAMERATA KESSELRING

“Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani”

esulta La Russa

“ma con che pietra si farà
a deciderlo tocca a noi”

mentre il sangue
gli imbratta il grugno

Coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
colla terra dei cimiteri
dove i nostri camerati giovinetti
riposano in serenità

e gli cola
fra i fili della barba

la merda

degli eroi di Salò
Bernart Bartleby 2015/10/29 - 10:28
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Il Libero

Il Libero
Chanson italienne – Il Libero – Nomadi – 1993
LIBRE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/10/27 - 23:05

Oh chi m’abbinni lària (La Sicilia a lu 1866)

Anonymous
Oh chi m’abbinni lària (La Sicilia a lu 1866)
CHE SVENTURA MI COLSE (LA SICILIA NEL 1866)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/27 - 21:30
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Tutti quei monti che io cavalcai

Anonymous
Trovo la canzone su Youtube interpretata dal coro Le Vie del Canto nel loro spettacolo “Piuttost’ che fa ‘l soldato”.

Dalle note al video parrebbe che la canzone non sia che una versione di Ero povero ma disertore, canto di origine trentina risalente al 1835-1838, poi ripreso durante la Grande Guerra e quindi ulteriormente adattato durante la Resistenza...

In effetti le similitudini sono notevoli...
Bernart Bartleby 2015/10/27 - 14:24




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