Riccardo Venturi 2015/11/22 - 22:42
Scrivo il tuo nome, “sicurezza”
Antiwar Songs Blog
Serge Q. : Suggestion pour le drapeau de la future garde nationale / Suggerimento per la bandiera della futura guardia nazionale Il 22 novembre 2015, vale a dire “oggi” nel normale computo del tempo, Serge Quadruppani (che ho avuto occasione di incrociare lo scorso giugno a Bologna, senza scambiarci nemmeno una parola ma canticchiandogli sulla […]
Antiwar Songs Staff 2015-11-22 21:55:00
Ni violeur ni terroriste
Album: 11 Septembre, Récit du 11ème Jour (2004)
Ft: Aboubakr
Scritta dopo l'11 settembre una risposta articolata, da parte di un musulmano, all'islamofobia dilagante in Francia e in occidente. Il gruppo condanna i terroristi responsabili dell'11 settembre ma non risparmia la società occidentale e i suoi ghetti.
genius
Ft: Aboubakr
Scritta dopo l'11 settembre una risposta articolata, da parte di un musulmano, all'islamofobia dilagante in Francia e in occidente. Il gruppo condanna i terroristi responsabili dell'11 settembre ma non risparmia la società occidentale e i suoi ghetti.
genius
[Couplet 1: Médine]
(Continues)
(Continues)
2015/11/19 - 22:24
Guantanamo
Album: 11 Septembre, Récit du 11ème Jour (2004)
Coupable innocent potentielle est la cible
(Continues)
(Continues)
2015/11/19 - 22:14
Song Itineraries:
Guantanamo Bay detention camp
11 Septembre
(2004)
Il pezzo chiude il primo album dei Médine “11 Septembre, récit du 11ème jour”.
Il videoclip disponibile su youtube è stato censurato in televisione.
Rimandiamo a genius per le note.
Il pezzo chiude il primo album dei Médine “11 Septembre, récit du 11ème jour”.
Il videoclip disponibile su youtube è stato censurato in televisione.
Rimandiamo a genius per le note.
J'recrache le drame du monde qui nous entoure:
(Continues)
(Continues)
2015/11/19 - 22:07
Song Itineraries:
September, 11: Attack on New York
Mentre el diretto cammina
Anonymous
Canzone contro la guerra risalente alla prima guerra mondiale, non ne conosciamo l'autore. L'esecuzione (si tratta di volontariato, scusate la qualità scarsa del video) è stata registrata durante la festa del 25 aprile 2015 alla Casa del Popolo di Sottolongera-Podlonjer, Trieste.
Mentre il diretto cammina
(Continues)
(Continues)
Contributed by Claudia Cernigoi 2015/11/19 - 19:46
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Township Beat
[1985]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”
Some of us work and some of us play
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/19 - 14:44
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
1999
[1985]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”
Mutilate that poster face
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/19 - 14:11
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Grensvegter
[1985]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”
In Afrikaans “Grensvegter” (traducibile come “difensore dei confini”, “border fighter”) indica il combattente patriota bianco in puro stile Rambo, l’ammazza-negri nelle guerre d’Angola e Namibia e nelle township sudafricane… In fondo, anche in casa propria si trattava di difendere i confini dello status quo, come voleva il regime dell’Apartheid…
“Grensvegter” era anche il titolo di un fotoromanzo sudafricano degli anni 70 che celebrava le gesta del patriota combattente duro e spietato…
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”
In Afrikaans “Grensvegter” (traducibile come “difensore dei confini”, “border fighter”) indica il combattente patriota bianco in puro stile Rambo, l’ammazza-negri nelle guerre d’Angola e Namibia e nelle township sudafricane… In fondo, anche in casa propria si trattava di difendere i confini dello status quo, come voleva il regime dell’Apartheid…
“Grensvegter” era anche il titolo di un fotoromanzo sudafricano degli anni 70 che celebrava le gesta del patriota combattente duro e spietato…
I) Grensvegter:
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/19 - 13:49
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Underground
[1988]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Sleep Armed”
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Sleep Armed”
The power lines have fallen down
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/19 - 13:10
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Independence Day
[1984]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco d’esordio della band sudafricana, intitolato “Own Affairs”.
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco d’esordio della band sudafricana, intitolato “Own Affairs”.
its independence day
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/19 - 13:00
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
September 84
[1984]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco d’esordio della band sudafricana, intitolato “Own Affairs”.
Il 15 settembre del 1984 nasceva il principe Harry (Prince Henry of Wales, glande pilota di elicotteri da combattimento Apache), proprio nei giorni in cui la polizia sudafricana ammazzava decine di neri durante la cosiddetta “Township Uprising” (settembre-novembre 1984)
Sempre nel settembre 1984 diventava presidente del Sudafrica l’ultimo glande, irriducibile segregazionista, Pieter Willem Botha (1916 – 2006), detto “Die Groot Krokodil”.
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco d’esordio della band sudafricana, intitolato “Own Affairs”.
Il 15 settembre del 1984 nasceva il principe Harry (Prince Henry of Wales, glande pilota di elicotteri da combattimento Apache), proprio nei giorni in cui la polizia sudafricana ammazzava decine di neri durante la cosiddetta “Township Uprising” (settembre-novembre 1984)
Sempre nel settembre 1984 diventava presidente del Sudafrica l’ultimo glande, irriducibile segregazionista, Pieter Willem Botha (1916 – 2006), detto “Die Groot Krokodil”.
something on page three caught me eye
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/19 - 12:52
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Don't Dance
[1984]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Own Affairs” e poi anche nella compilation “Forces Favourites”, realizzata nel 1986 dalla Shifty Records per la “End Conscription Campaign”, la campagna contro il servizio militare obbligatorio lanciata nel 1983 dall’United Democratic Front (UDF), la più importante organizzazione sudafricana interrazziale anti-apartheid negli anni 80.
Il Sudafrica segregazionista era strutturato più o meno come Israele oggi: i bantustan neri erano un po’ come il grande ghetto di Gaza e le aree controllate della West Bank. E ovviamente l’apartheid sudafricano, così come l’occupazione israeliana, richiedevano enormi risorse, anche umane, per il controllo della numerosa popolazione assoggettata.... (Continues)
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nel disco intitolato “Own Affairs” e poi anche nella compilation “Forces Favourites”, realizzata nel 1986 dalla Shifty Records per la “End Conscription Campaign”, la campagna contro il servizio militare obbligatorio lanciata nel 1983 dall’United Democratic Front (UDF), la più importante organizzazione sudafricana interrazziale anti-apartheid negli anni 80.
Il Sudafrica segregazionista era strutturato più o meno come Israele oggi: i bantustan neri erano un po’ come il grande ghetto di Gaza e le aree controllate della West Bank. E ovviamente l’apartheid sudafricano, così come l’occupazione israeliana, richiedevano enormi risorse, anche umane, per il controllo della numerosa popolazione assoggettata.... (Continues)
ok people get up off your feet
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/19 - 11:31
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame, Deserters
Hou My Vas Korporaal!
[1983]
Parole e musica di James Phillips (1959-1995), songwriter e rocker sudafricano, bianco.
Singolo che l’autore pubblicò sotto lo pseudonimo di Bernoldus Niemand
Poi nell’album “Wie Is Bernoldus Niemand?” del 1984
Testo trovato su Lyrics Translate
Poco prima di chiudere l’esperienza dei Corporal Punishment e aprire quella dei Cherry-Faced Lurchers, James Phillips, giovane rocker bianco sudafricano, anticonformista e antirazzista, attenzionato dalla polizia segreta del regime dell’Apartheid, attribuì al suo alter ego Bernoldus Niemand un disco il cui obiettivo dichiarato era “slaughter the Afrikaans sacred cows”, fare a pezzi i pilastri su cui si reggeva la società bianca sudafricana. E non solo la segregazione razziale che colpiva la maggioranza nera ma anche la coscrizione militare, il calvinismo, la soppressione di ogni dibattito politico e l’intolleranza verso il non-conformismo,... (Continues)
Parole e musica di James Phillips (1959-1995), songwriter e rocker sudafricano, bianco.
Singolo che l’autore pubblicò sotto lo pseudonimo di Bernoldus Niemand
Poi nell’album “Wie Is Bernoldus Niemand?” del 1984
Testo trovato su Lyrics Translate
Poco prima di chiudere l’esperienza dei Corporal Punishment e aprire quella dei Cherry-Faced Lurchers, James Phillips, giovane rocker bianco sudafricano, anticonformista e antirazzista, attenzionato dalla polizia segreta del regime dell’Apartheid, attribuì al suo alter ego Bernoldus Niemand un disco il cui obiettivo dichiarato era “slaughter the Afrikaans sacred cows”, fare a pezzi i pilastri su cui si reggeva la società bianca sudafricana. E non solo la segregazione razziale che colpiva la maggioranza nera ma anche la coscrizione militare, il calvinismo, la soppressione di ogni dibattito politico e l’intolleranza verso il non-conformismo,... (Continues)
Hou my vas, korporaal
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/19 - 10:24
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame, Deserters
Allora il mondo finirà
[1967]
inedito
[2015]
Album: Se io avessi previsto tutto questo...
Non è un nuovo brano, solo un outtake del disco Folk beat n.1 di Guccini, e fa riferimento ad un'apocalisse nucleare, già presente in altri brani di quell'album: L'atomica cinese e Noi non ci saremo, e poi in Il vecchio e il bambino dall'album Radici
inedito
[2015]
Album: Se io avessi previsto tutto questo...
Non è un nuovo brano, solo un outtake del disco Folk beat n.1 di Guccini, e fa riferimento ad un'apocalisse nucleare, già presente in altri brani di quell'album: L'atomica cinese e Noi non ci saremo, e poi in Il vecchio e il bambino dall'album Radici
Un giorno il cielo si aprirà
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 + Lorenzo + Carlo 2015/11/19 - 09:26
La messe du Pape, le pardon de Till et les florins de l’Hôtesse
La messe du Pape, le pardon de Till et les florins de l’Hôtesse
Chanson française – La messe du Pape, le pardon de Till et les florins de l’Hôtesse – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 12
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LIII)
Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous... (Continues)
Chanson française – La messe du Pape, le pardon de Till et les florins de l’Hôtesse – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 12
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LIII)
Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous... (Continues)
Pèlerin, pèlerinant ayant longtemps pèleriné,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/11/18 - 21:39
A Child
(Zionism is savagery)
Feat. Ileana Gugliermina
Feat. Ileana Gugliermina
A child cries
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG Staff 2015/11/18 - 20:19
Song Itineraries:
The Palestinian Holocaust
Shot Down
[1984]
Parole di James Phillips (1959 –1995), rocker sudafricano, bianco
Musica de The Cherry Faced Lurchers
Canzone presente nell’album registrato dal vivo “Live at Jameson's”, pubblicato nel 1985.
James Phillips era nato nella conservatrice città di Springs, nella provincia mineraria del Gauteng sudafricano. Da giovanissimo incontrò il rock 'n' roll e Bob Dylan, e la sua vita cambiò.
Contribuirono al cambiamento anche due anni di servizio militare cui Phillips fu costretto e durante i quali maturò la sua scelta di obiezione di coscienza.
Sul finire dei 70, fondò la sua prima band, i Corporal Punishment, che a differenza della gran parte degli altri gruppi non si dilettava in cover nei pub ma proponeva canzoni proprie, tutte caratterizzate da ironia e sarcasmo contro la dirigenza politica del tempo che, oltre ad opprimere e massacrare la maggioranza nera, frustrava le istanze di libertà... (Continues)
Parole di James Phillips (1959 –1995), rocker sudafricano, bianco
Musica de The Cherry Faced Lurchers
Canzone presente nell’album registrato dal vivo “Live at Jameson's”, pubblicato nel 1985.
James Phillips era nato nella conservatrice città di Springs, nella provincia mineraria del Gauteng sudafricano. Da giovanissimo incontrò il rock 'n' roll e Bob Dylan, e la sua vita cambiò.
Contribuirono al cambiamento anche due anni di servizio militare cui Phillips fu costretto e durante i quali maturò la sua scelta di obiezione di coscienza.
Sul finire dei 70, fondò la sua prima band, i Corporal Punishment, che a differenza della gran parte degli altri gruppi non si dilettava in cover nei pub ma proponeva canzoni proprie, tutte caratterizzate da ironia e sarcasmo contro la dirigenza politica del tempo che, oltre ad opprimere e massacrare la maggioranza nera, frustrava le istanze di libertà... (Continues)
Long have we all waited
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/18 - 16:08
Lungile Tabalaza
[1978]
Parole di Roger Lucey, cantautore sudafricano, bianco.
Musica di Roger Lucey e della sua band, gli Zub Zub Marauders
Nell’album intitolato “The Road is Much Longer”, pubblicato nel 1979
Nel 2000 Roger Lucey ha pubblicato una raccolta dal titolo "21 Years Down The Road", con la stessa copertina di “The Road is Much Longer”
Tabalaza, Lungile, age 19.
Was detained on 10 July 1978 in connection with arson attacks and the robbery and burning of a delivery van. He died the same day in custody at the Sanlam Building, Strand Street, Port Elizabeth. Police claimed he had committed suicide by jumping from the fifth floor of the Sanlam Building. At the inquest in October 1978, the government pathologist acknowledged that several bruises and lacerations could have been sustained before he fell. The inquest held found no one responsible for his death. (dal sito della Truth Commission sudafricana)... (Continues)
Parole di Roger Lucey, cantautore sudafricano, bianco.
Musica di Roger Lucey e della sua band, gli Zub Zub Marauders
Nell’album intitolato “The Road is Much Longer”, pubblicato nel 1979
Nel 2000 Roger Lucey ha pubblicato una raccolta dal titolo "21 Years Down The Road", con la stessa copertina di “The Road is Much Longer”
Tabalaza, Lungile, age 19.
Was detained on 10 July 1978 in connection with arson attacks and the robbery and burning of a delivery van. He died the same day in custody at the Sanlam Building, Strand Street, Port Elizabeth. Police claimed he had committed suicide by jumping from the fifth floor of the Sanlam Building. At the inquest in October 1978, the government pathologist acknowledged that several bruises and lacerations could have been sustained before he fell. The inquest held found no one responsible for his death. (dal sito della Truth Commission sudafricana)... (Continues)
Some men take the hard line and some take none at all
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/18 - 11:52
Deuxième Génération
Album : Morgane de Toi (1983)
A proposito dei terroristi responsabili del massacro al Bataclan abbiamo sentito ripetere e ripetere che sono nati in Francia, che "il nemico è tra noi". In effetti una parte di verità c'è. Per quanto strepitino le Le Pen e i Salvini, i responsabili del massacro non sono arrivati dalla Siria insieme ai rifugiati, ma sono nati nei paesi occidentali, facevano parte della famosa seconda o addirittura terza generazione di immigrati. Naturalmente si tratta di una piccolissima minoranza, ma dovremmo riflettere sul perché la propaganda dei fanatici dell'ISIS riesca a fare presa su dei ragazzi così giovani.
Allora forse fa bene rileggere questa vecchia canzone di Renaud, di un po' di tempo fa, quando la musica dei ragazzi di origine magrebina nelle periferie francesi non era ancora il rap, ma l'hard rock (magari cantato in cabilo...). La canzone racconta in prima persona... (Continues)
A proposito dei terroristi responsabili del massacro al Bataclan abbiamo sentito ripetere e ripetere che sono nati in Francia, che "il nemico è tra noi". In effetti una parte di verità c'è. Per quanto strepitino le Le Pen e i Salvini, i responsabili del massacro non sono arrivati dalla Siria insieme ai rifugiati, ma sono nati nei paesi occidentali, facevano parte della famosa seconda o addirittura terza generazione di immigrati. Naturalmente si tratta di una piccolissima minoranza, ma dovremmo riflettere sul perché la propaganda dei fanatici dell'ISIS riesca a fare presa su dei ragazzi così giovani.
Allora forse fa bene rileggere questa vecchia canzone di Renaud, di un po' di tempo fa, quando la musica dei ragazzi di origine magrebina nelle periferie francesi non era ancora il rap, ma l'hard rock (magari cantato in cabilo...). La canzone racconta in prima persona... (Continues)
J'm'appelle Slimane et j'ai quinze ans
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2015/11/18 - 00:03
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Hommes de loi
Album: Trait pour trait (2006)
Nel "paese dei diritti dell'uomo", che ha per motto "Liberté, Égalité, Fraternité", è proprio vero che la legge è uguale per tutti ? Gli Sniper ne sanno qualcosa, dato che hanno avuto anche a che fare con i tribunali della Repubblica, accusati di incitamento all'odio. Sarkozy, all'epoca ministro dell'interno li qualificò "criminali che disonorano la Francia".
Naturalmente per capire a fondo il testo bisogna affidarsi alle puntualissime note di genius.com. Comunque la canzone non risparmia nessuno, dagli uomini di legge ai politici dell'UMP e del FN, al dibattito sull'"identità nazionale".
Nel "paese dei diritti dell'uomo", che ha per motto "Liberté, Égalité, Fraternité", è proprio vero che la legge è uguale per tutti ? Gli Sniper ne sanno qualcosa, dato che hanno avuto anche a che fare con i tribunali della Repubblica, accusati di incitamento all'odio. Sarkozy, all'epoca ministro dell'interno li qualificò "criminali che disonorano la Francia".
Naturalmente per capire a fondo il testo bisogna affidarsi alle puntualissime note di genius.com. Comunque la canzone non risparmia nessuno, dagli uomini di legge ai politici dell'UMP e del FN, al dibattito sull'"identità nazionale".
[Refrain]
(Continues)
(Continues)
2015/11/17 - 23:07
Africain
Album: L'Apogée (2012)
Una canzone antirazzista e anticolonialista di questo gruppo composto da ragazzi francesi originari di diversi paesi africani.
Una canzone antirazzista e anticolonialista di questo gruppo composto da ragazzi francesi originari di diversi paesi africani.
[Refrain: Barack Adama & Maître Gims]
(Continues)
(Continues)
2015/11/17 - 22:52
Blood Diamondz
(2007)
feat. Sexion d'Assaut
Un pezzo registrato nel 2007 ma pubblicato solo nel 2011, chiaramente ispirato al film Blood Diamond - Diamanti di sangue, ancora un bel pezzo contro il colonialismo in Africa. Rimandiamo a genius per le note.
feat. Sexion d'Assaut
Un pezzo registrato nel 2007 ma pubblicato solo nel 2011, chiaramente ispirato al film Blood Diamond - Diamanti di sangue, ancora un bel pezzo contro il colonialismo in Africa. Rimandiamo a genius per le note.
[Couplet 1 - Lefa]
(Continues)
(Continues)
2015/11/17 - 22:41
La faucille et le marteau
La faucille et le marteau, ovvero "La falce e il martello" di Zebda.
Dall'album "Le bruit et l'odeur" del 1993
Dall'album "Le bruit et l'odeur" del 1993
J'ai peur de la faucille
(Continues)
(Continues)
Contributed by leoskini 2015/11/17 - 20:12
Le bistrot
[1960]
Testo e musica: Georges Brassens
Paroles et musique: Georges Brassens
Album: Le mécréant
Mi è capitato in questi giornacci cani di pensare a una canzone che, per me, fosse Parigi. Ce n'è più d'una; ma nessuna ha a che vedere con tricolori, con marsigliesi, con aeroplani, con coprifuochi, con stati di emergenza, con patrie, con campi elisi, con paure, con terrori. La prima che mi è venuta a mente, di canzoni, è stata questa; e allora, mi sono detto, bisognerà che ce la metta.
En ces jours de merde, il m'est arrivé de penser à une chanson qui serait mon Paris. Il y en a plusieurs; mais aucune d'elles n'a rien à voir avec drapeaux tricolores, marseillaises, avions, couvre-feux, états d'urgence, patries, champs élysés, peurs, terreurs. La première qui m'est passée par la tête, c'est bien cette-ci; et, alors, je me suis dit qu'il fallait la mettre. [RV]
Testo e musica: Georges Brassens
Paroles et musique: Georges Brassens
Album: Le mécréant
Mi è capitato in questi giornacci cani di pensare a una canzone che, per me, fosse Parigi. Ce n'è più d'una; ma nessuna ha a che vedere con tricolori, con marsigliesi, con aeroplani, con coprifuochi, con stati di emergenza, con patrie, con campi elisi, con paure, con terrori. La prima che mi è venuta a mente, di canzoni, è stata questa; e allora, mi sono detto, bisognerà che ce la metta.
En ces jours de merde, il m'est arrivé de penser à une chanson qui serait mon Paris. Il y en a plusieurs; mais aucune d'elles n'a rien à voir avec drapeaux tricolores, marseillaises, avions, couvre-feux, états d'urgence, patries, champs élysés, peurs, terreurs. La première qui m'est passée par la tête, c'est bien cette-ci; et, alors, je me suis dit qu'il fallait la mettre. [RV]
Dans un coin pourri
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/11/17 - 17:11
Una barca color del mare
Davanti a me il Mare tra le Terre
(Continues)
(Continues)
Contributed by rosso malpelo 2015/11/17 - 17:09
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Seicento destini
Eravamo noi ad emigrare, eravamo noi a morire fra le onde del mare, come i morti del piroscafo "Principessa Mafalda" nel 1927:314 per la stampa fascista, in realtà persero la vita 657 pesone
Ero il terzo di sette fratelli,
(Continues)
(Continues)
Contributed by rosso malpelo 2015/11/17 - 17:04
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Soleil Éteint
[2000]
Parole di Flav, fondatore nel 1994 del gruppo punk/oi! francese.
Musica dei Paris Violence.
Nell’album intitolato “De Bonne Guerre”
Parole di Flav, fondatore nel 1994 del gruppo punk/oi! francese.
Musica dei Paris Violence.
Nell’album intitolato “De Bonne Guerre”
Les dernières fumées se dissipent
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/17 - 15:51
Retour à Budapest
[2001]
Parole di Flav, fondatore nel 1994 del gruppo punk/oi! francese.
Musica dei Paris Violence.
Nel mini-album intitolato “Ni Fleurs Ni Couronnes”
Parole di Flav, fondatore nel 1994 del gruppo punk/oi! francese.
Musica dei Paris Violence.
Nel mini-album intitolato “Ni Fleurs Ni Couronnes”
Comme un seul homme le peuple hongrois
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/17 - 14:33
Raison d'État (Semaines sanglantes)
[2001]
Parole di Flav, fondatore nel 1994 del gruppo punk/oi! francese.
Musica dei Paris Violence.
Nell’album intitolato “L'Âge de Glace”
Una canzone sulle “semaines sanglantes” del 1851 e 1871.
Il 1851 è l’anno del colpo di Stato bonapartista, al quale cercarono di opporsi in armi molti repubblicani, tra i quali non solo operai e contadini ma anche alcuni deputati, come Jean-Baptiste Baudin, che morì crivellato dai colpi dei soldati su di una barricata in faubourg Saint-Antoine.
Il 1871 è invece l’anno della feroce repressione della Comune di Parigi, la breve esperienza rivoluzionaria seguita alla disfatta di Sedan e alla caduta del dittatore Bonaparte.
Parole di Flav, fondatore nel 1994 del gruppo punk/oi! francese.
Musica dei Paris Violence.
Nell’album intitolato “L'Âge de Glace”
Una canzone sulle “semaines sanglantes” del 1851 e 1871.
Il 1851 è l’anno del colpo di Stato bonapartista, al quale cercarono di opporsi in armi molti repubblicani, tra i quali non solo operai e contadini ma anche alcuni deputati, come Jean-Baptiste Baudin, che morì crivellato dai colpi dei soldati su di una barricata in faubourg Saint-Antoine.
Il 1871 è invece l’anno della feroce repressione della Comune di Parigi, la breve esperienza rivoluzionaria seguita alla disfatta di Sedan e alla caduta del dittatore Bonaparte.
Que de sang a coulé en vain
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/17 - 12:25
Song Itineraries:
The Paris Commune, 1871
Paris Is Burning
[2006]
Parole e musica di Anne Erin "Annie" Clark, in arte St. Vincent, cantautrice e multistrumentista statunitense.
In un EP del 2006 e poi nel suo album d’esordio intitolato “Marry Me” dell’anno seguente.
“The war-is-not-over Paris is Burning is a woozy Weimar-esque waltz filled out by phased effects, a martial groove and sneaking, cynical lines like the Shakespeare allusion "Come sit right here and sleep while I slip poison in your ear.” (Joshua Klein, da Pitchfork)
Una canzone complessa, su più piani di lettura, quello storico, della Rivoluzione francese e di Parigi occupata e bombardata durante l’ultimo conflitto mondiale, a quello dell’attualità, con le rivolte delle banlieue francesi nel 2005, le più gravi dal maggio 1968, quando il presidente Chirac e il ministro dell’interno Sarkozy – come oggi Hollande – dichiararono per alcune settimane lo stato di emergenza in base ad una... (Continues)
Parole e musica di Anne Erin "Annie" Clark, in arte St. Vincent, cantautrice e multistrumentista statunitense.
In un EP del 2006 e poi nel suo album d’esordio intitolato “Marry Me” dell’anno seguente.
“The war-is-not-over Paris is Burning is a woozy Weimar-esque waltz filled out by phased effects, a martial groove and sneaking, cynical lines like the Shakespeare allusion "Come sit right here and sleep while I slip poison in your ear.” (Joshua Klein, da Pitchfork)
Una canzone complessa, su più piani di lettura, quello storico, della Rivoluzione francese e di Parigi occupata e bombardata durante l’ultimo conflitto mondiale, a quello dell’attualità, con le rivolte delle banlieue francesi nel 2005, le più gravi dal maggio 1968, quando il presidente Chirac e il ministro dell’interno Sarkozy – come oggi Hollande – dichiararono per alcune settimane lo stato di emergenza in base ad una... (Continues)
I write to give word the war is over
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/17 - 10:42
Sulla Strada Di Doufer
Album: Roba da Maiali (2011)
Ballata folk incentrata sull'immaginaria Doufer, diventa motivo che volge a idee di pace ("preferisco sognare ad occhi aperti/anche se è più facile ferirsi/non esiste nessun limite di tempo/solo quello di una bomba, ma non conta") e di spensieratezza ("il cantante della gente vola come una piuma"). Doufer è vista con l'immagine di una città piena di armonia e serenità ("l'aria a Doufer è felice e profuma").
Ballata folk incentrata sull'immaginaria Doufer, diventa motivo che volge a idee di pace ("preferisco sognare ad occhi aperti/anche se è più facile ferirsi/non esiste nessun limite di tempo/solo quello di una bomba, ma non conta") e di spensieratezza ("il cantante della gente vola come una piuma"). Doufer è vista con l'immagine di una città piena di armonia e serenità ("l'aria a Doufer è felice e profuma").
Sulla strada di Doufer
(Continues)
(Continues)
Contributed by Mariachiara 2015/11/17 - 00:44
Arabia
feat. Reda Taliani
Omaggio alle rivoluzioni delle primavere arabe, soprattutto quella tunisina, prima che degenerassero in altri disastri. Con un chiarissimo atto d'accusa ai paesi occidentali e al loro neocolonialismo.
Numerose note e commenti su genius
Omaggio alle rivoluzioni delle primavere arabe, soprattutto quella tunisina, prima che degenerassero in altri disastri. Con un chiarissimo atto d'accusa ai paesi occidentali e al loro neocolonialismo.
Numerose note e commenti su genius
[Refrain : Reda Taliani]
(Continues)
(Continues)
2015/11/16 - 23:28
Inch'Allah
(2010)
con il cantante algerino Reda Taliani
Una canzone per un matrimonio che esprime una lista di desideri quanto mai attuali in questi giorni di coprifuoco, stati d'emergenza, xenofobie, terrorismo e terrore.
con il cantante algerino Reda Taliani
Una canzone per un matrimonio che esprime una lista di desideri quanto mai attuali in questi giorni di coprifuoco, stati d'emergenza, xenofobie, terrorismo e terrore.
C'est un son plein de sourires dans un climat tendu
(Continues)
(Continues)
2015/11/16 - 22:42
Nubi nere
2016
Restiamo Umani
Restiamo Umani
C'è un vento di paura
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 15:24
Day After Tomorrow
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
E' la prima canzone chiaramente politica di Tom Waits, portata al successo da Joan Baez, che denuncia l'assurdità della guerra, attraverso la presa di coscienza di un giovane soldato al fronte, che si sente fregato dalle promesse che gli avevano fatto.
Tra l'altro il testo contiene anche una interessante riflessione, ovvero : "Io sono in guerra e prego Dio che mi salvi la vita. Ma se chi sta dall'altra parte del fronte prega anche lui lo stesso Dio che salvi la vita a lui, come farà Dio, che è poi lo stesso Dio per entrambi, a scegliere tra me e lui?".
Tom Waits è un famoso cantautore americano, dalla voce roca, molto ruvida. E' un tipo particolare: grande pianista, gran fumatore, buon bevitore. Ha recitato anche in numerosi film. Forse lo ricorderete accanto a Benigni in "Daunbaylò", che significa "Fuori dalla legge" e già il titolo la dice... (Continues)
E' la prima canzone chiaramente politica di Tom Waits, portata al successo da Joan Baez, che denuncia l'assurdità della guerra, attraverso la presa di coscienza di un giovane soldato al fronte, che si sente fregato dalle promesse che gli avevano fatto.
Tra l'altro il testo contiene anche una interessante riflessione, ovvero : "Io sono in guerra e prego Dio che mi salvi la vita. Ma se chi sta dall'altra parte del fronte prega anche lui lo stesso Dio che salvi la vita a lui, come farà Dio, che è poi lo stesso Dio per entrambi, a scegliere tra me e lui?".
Tom Waits è un famoso cantautore americano, dalla voce roca, molto ruvida. E' un tipo particolare: grande pianista, gran fumatore, buon bevitore. Ha recitato anche in numerosi film. Forse lo ricorderete accanto a Benigni in "Daunbaylò", che significa "Fuori dalla legge" e già il titolo la dice... (Continues)
DOPODOMANI
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 12:27
La java des bombes atomiques
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
LA JAVA DELLE BOMBE ATOMICHE :
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 12:12
La médaille
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
LA MEDAGLIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 12:00
Chansons de La bande à Bonnot: 02. Les joyeux bouchers
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
GLI ALLEGRI MACELLAI :
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 11:57
Todo cambia
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
TUTTO CAMBIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 11:51
Nel mio paese
2013
Nel mio Paese, lontano, lontano che io chiamo "Nostalgia"
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 11:39
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Civil War
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
Guardali, stan combattendo e giovani donne piangendo,
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 11:19
Rin del angelito
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
PICCOLO ANGELO
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 11:17
The Price Of Oil
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
IL PREZZO DEL PETROLIO
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 11:14
If I Had A Hammer
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
SE AVESSI UN MARTELLO
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 11:06
Nebbia infinita
2014
Canzone per Federico Aldrovandi
Canzone per Federico Aldrovandi
Nebbia lungo le strade e nei miei pensieri,
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 10:55
Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
TUTTI A CASA :
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 10:53
The Captain
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
Il Capitano dal suo letto mi chiamò
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 10:48
Gam Gam
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
Anche quando sarò
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 10:40
שטילער, שטילער
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
ZITTI, ZITTI :
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 10:29
Seven Curses
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
LE SETTE MALEDIZIONI
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 10:26
Simple Song Of Freedom
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
QUESTO E’ IL MIO CANTO
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 10:14
The Green Fields Of France (No Man's Land)
ITALIANO / ITALIAN [2]
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
Italian "Translasong" by Andrea Buriani
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
Italian "Translasong" by Andrea Buriani
WILLIE Mc BRIDE - I verdi Campi di Francia-
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 10:10
Vladslo
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
VLADSLO
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 10:07
Beautiful That Way
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
LA VITA E' BELLA COSI'
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 10:01
Soldier's Eyes
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
Spesso ora mi chiedo:” Cosa sto facendo”? ..
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 09:59
Uomini persi
Due anni fa, mi sono procurato quel libro di Claudio. E mi sono domandato se fosse possibile risalire quel fatto di cronaca che lo spinse a dar seguito al suo proposito di scrivere questa canzone.
Francesco Ferrandino 2015/11/16 - 09:56
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Scrivo il tuo nome, Sicurezza
I write your Name, Safety
SERGE QUADRUPPANI