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Over the Rainbow

Over the Rainbow
"Over The Rainbow" è stata recentemente riproposta in una versione cantata dai bambini sopravvissuti alla strage avvenuta alla fine del 2012 nella scuola elementare Sandy Hook di Newtown, Connecticut, quando un folle armato fino ai denti uccise 27 persone tra cui 20 piccoli.
Si veda al proposito Pray for Newtown di Sun Kil Moon

B.B. 2015/10/15 - 08:51
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Barn av regnbuen

Anonymous
Versione norvegese di My Rainbow Race di Pete Seeger, con testo Lillebjørn Nilsen.

Vista la valenza che la canzone ha assunto in particolare dopo la strage di Utoya, suggerirei di mantenere questa pagina autonoma aggiungendo i contenuti posti a commento dell'originale americana.
Bernart Bartleby 2015/10/15 - 08:36
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Ballade von der Judenhure Marie Sanders

Ballade von der Judenhure Marie Sanders
Hi,

First thank you for you great website. I just want to signal a little mistake in Marie Sanders' Song : at the end it is not "was mann mit uns macht" but "was man mit ihnen macht".
So not "what they are doing to us" but "what they are doing with them" or "what they are used for" some thing like that (I am French, not English, it is "ce que l'on fait d'eux" in French)
my sources are : Bertolt Brecht, Die Gedichte edited by insel taschenbuch ; and the score by Eisler : AusgewÄhlte Lieder, III (ed. VEB Deutscher Verlag für Musik. Leipzig).

I think it is important because in other texts, Brecht insists on the fact that as a writter you must denounce "evitable causes". If the poem ended like you say, it would be just depressing. But with Brecht's end, it gives hope that things could maybe change.

Anyway, I would be glad to learn they are other sources with other ending !!!

THank you again for your site,

Marie Soubestre.
Marie Soubestre 2015/10/14 - 11:44
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Le roi

Le roi
Il tema de "le roi de cons" torna in una canzone che Brassens non registrò mai e che ha visto la luce su iniziativa di Bruno Granier e Claude Duguet (che firma la musica) nel disco omaggio a Brassens intitolato "Sauf le respect que l'on vous doit…"

LE CAUCHEMAR

Sa majesté n'avait pas l'air d'un Cypriote
D'un Belge, un Suisse, un Écossais,
Mais tout bonnement hélas! d'un de nos compatriotes,
Dans mon rêve le roi des cons était Français.

Quand un olibrius portait une couronne,
Tous en choeur on applaudissait,
Nous les fiers descendants de général Cambronne,
Dans mon rêve où le roi des cons était Français.

Et tous comme un seul homme, on courait à l'embauche
Dès qu'un botteur de culs passait,
Tendant les miches à droite, tendant les miches à gauche,
Dans mon rêve où le roi des cons était Français.

Dupont, Durant, Dubois, Duval, Dupuis, Duchêne,
A nos fusils la fleur poussait,
Toujours... (Continues)
Bernart Bartleby 2015/10/14 - 11:24
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L'Oltretorrente

L'Oltretorrente
Il pdf del racconto di ZeroCalcare sul suo viaggio nei pressi di Kobane. Bellissimo. Se non lo avete ancora fatto vi suggeriamo di dargli un'occhiata.

Kobane Calling
CCG Staff 2015/10/14 - 11:24
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Le déserteur

Le déserteur
TURCO / TURKISH [2] - Zeynep Oral

La traduzione turca della scrittrice e giornalista Zeynep Oral (traduzione letterale).

The Turkish translation made by the writer and journalist Zeynep Oral (a literal translation)

La traduction turque de l'écrivaine et journaliste Zeynep Oral (traduction littérale)
ASKER KAÇAĞI
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/10/14 - 11:15
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Csak egy éjszakára

Csak egy éjszakára
d'après la version italienne de Fulvio Senardi – 2004
d'une chanson hongroise Csak egy éjszakára – Géza Gyóni – 1914



Géza Áchim, né à Gyón le 25 juin 1884 (et il tire son nom de plume de celui de sa ville natale : Gyóni signifie « de Gyón »), provenait d'une famille d'étroite observance luthérienne, et fut lui aussi théologien protestant. Il ne sera jamais compté parmi les grands de la littérature et de la poésie hongroises ; on dirait un « mineur » ou quelque chose du genre, face à des noms comme Sándor Petőfi, Endre Ady, Attila József, Mihály Vörösmarty et autres. S'il n'y avait cette poésie, qui n'est pas seulement une de plus célèbres du XXième siècle en langue hongroise, mais même une des plus citées, mises en musique, reproposées, etc. Une poésie, entre autres choses, au destin fort singulier, étroitement lié à celui qui l'écrivit ; elle est, selon toute vraisemblance, devenue la... (Continues)
POUR UNE NUIT SEULEMENT
(Continues)
2015/10/13 - 23:17
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Os vampiros

Os vampiros
Os vampiros interpretata dagli UHF (2014)

Riccardo Venturi 2015/10/13 - 20:23
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Era de noite e levaram

Era de noite e levaram
Era de noite e levaram interpretata dagli UHF



Gli UHF, formatisi nel 1978, sono la più vecchia e probabilmente ancora la più famosa rock band portoghese. Questa loro versione di Era de noite e levaram è stata appositamente da loro preparata per il 25 aprile 2014, 40° anniversario della Rivoluzione dei Garofani. E sentite come il vecchio José Afonso si adatta perfettamente al rock, perdiana!
Riccardo Venturi 2015/10/13 - 20:16
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Epígrafe para a arte de furtar

Epígrafe para a arte de furtar
13 ottobre 2015



Due parole del traduttore. Forse, a qualcuno, sarà sorta la curiosità di sapere che cosa sia quell' "Aqui d'el rei" finale che ho tradotto, piuttosto banalmente invero, con "aiutatemi". Si tratta della tradizionale invocazione di soccorso che potrebbe corrispondere al nostro "accorruomo" o qualcosa del genere: "qui, (soldati/guardie/eccetera) del Re!". L'espressione è talmente antica da aver mantenuto, unica in tutta la lingua portoghese, la forma arcaica dell'articolo, "el", al posto del moderno "o".
EPIGRAFE PER L'ARTE DI RUBARE
(Continues)
2015/10/13 - 19:24
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Traz outro amigo também

Traz outro amigo também
13 ottobre 2015
PORTA PURE UN ALTRO AMICO
(Continues)
2015/10/13 - 19:04
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Les quatre bacheliers

Les quatre bacheliers
La vicenda di questa canzone è autobiografica e riporta a un episodio del Brassens liceale (aveva circa 17 anni), avvenuto nella città natale di Sète (che allora si chiamava ancora Cette, da cui le prese in giro che non fosse una città, ma un pronome dimostrativo, e che i suoi abitanti si chiamassero ces). La « banda dei senza vergogna », come la chiama Salvo Lo Galbo nella sua traduzione, era appunto una gang di liceali che aveva trovato questo simpatico modo per avere qualche soldino in più in tasca : rubare in casa i gioielli e l'oro di famiglia per andare a rivenderseli e farsi un po' belli con le bimbe del paese. Nella gang c'era anche Brassens. La cosa fu scoperta e, in una cittadina di provincia francese degli anni '30, non fu presa alla leggera. I ragazzi furono arrestati, portati fuori dalla caserma della Gendarmeria in manette e accolti da una folla che reclamava punizioni esemplari,... (Continues)
Riccardo Venturi 2015/10/13 - 17:54
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Le vieux Normand

Le vieux Normand
13 ottobre 2015
IL VECCHIO NORMANNO
(Continues)
2015/10/13 - 16:28
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Le sceptique

Le sceptique
13 ottobre 2015
LO SCETTICO
(Continues)
2015/10/13 - 12:44

Passe-temps

Passe-temps
12 ottobre 2015
IL PASSATEMPO
(Continues)
2015/10/12 - 19:57
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Partigiano di Valle Susa

Louis Bernard (Fulvio Davì)
Partigiano di Valle Susa
Nella terza strofa c'è sicuramente un "adattamento". Infatti "balda schiera ci invita ad eroi" non ha molto significato.
Molto probabilmente il testo era " balda schiera invitta d'eroi".
"Invitta" era termine ostico e poco conosciuto che è stato trasformato in " C'invita".
Ne ho parlato con Elio Pereno ma lui ricorda di aver sempre sentito "c'invita".
La musica è probabilmente quella di una canzonetta dell'epoca, la struttura strofa in minore e ritornello in maggiore sembra confermarlo.
Se volete posso passarvi la trascrizione del canto con accordi.
Orla Mario 2015/10/12 - 19:09
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Valigie di cartone

Chanson italienne – Valigie di cartone – Peos – 1963

Texte de Nuccio Ambrosino
Musique de Giampiero Borella

Encore des valises ?, dit Lucien l'âne en riant de toutes ses dents.

Eh oui, mon ami l'âne Lucien, dit Marco Valdo M.I. en clignant les yeux. Encore… Ainsi l'autre jour, je disais :

La valise, la valise, s'il y a bien un objet qui illustre l'immigration, c'est la valise. La vieille valise, sans roulettes, généralement en carton, enfin, celle qu'on porte à bout de bras. En découvrant cette valise de La Tresca, il m'est revenu à la mémoire, outre les histoires racontées par les immigrés, une autre chanson italienne où il était question de « la valise », dont j'avais fait une version française, il y a quelque temps déjà. C'était une chanson de Gianni Rodari. Puis j'ai un peu cherché dans le labyrinthe et j'en ai trouvé d'autres encore sur le même thème :
une valise anonyme La valigia,
la... (Continues)
VALISES DE CARTON
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/10/12 - 19:08
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Don Juan

Don Juan
Une version québecoise des Vigoureux acochymes... Très jazzy...



Lucien Lane
Lucien Lane 2015/10/12 - 18:39
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Les funérailles d'antan

Les funérailles d'antan
12 ottobre 2015
I FUNERALI DI UN TEMPO
(Continues)
2015/10/12 - 15:09
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Georges Brassens: Philistins

Georges Brassens: Philistins
La traduzione integrale della poesia di Jean Richepin (1876)
Di Riccardo Venturi, 12 ottobre 2015

Due parole del traduttore. Jean Richepin, come scrisse René Fallet, "aveva una gran barba e fu accademico di Francia". Dopo la regolare gioventù da poeta romantico arrabbiato, nell'età matura assunse il "ventre rond" che tanto odiava da giovanotto, e un buon posto tra gli Immortali (addirittura col n° 2 dell'epoca); onore a Brassens che sapeva scovare autenticamente delle perle anche in personaggi improbabili. Da notare, e molti lo avranno sicuramente già notato, che la poesia originale di Richepin termina con una strofa che ci suona parecchio familiare: le "rose che nascono dalla merda" (propriamente, nell'originale francese: "da uno stronzo"). Sono, i pratica, i fiori che nascono dal letame di Via del Campo di De André. Insomma, ci sarebbe da sospettare una derivazione diretta, visti i legami di De André con Brassens. Tanto più che nel Recitativo del medesimo De André si nominano pizzicagnoli e notai...
CANZONE DELLE CAMPANE A BATTESIMO
(Continues)
2015/10/12 - 14:07
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La marsigliese del lavoro (Inno dei pezzenti)

La marsigliese del lavoro (Inno dei pezzenti)
“Noi siamo rimasti la turba / la turba dei pezzenti, / quelli che strappano ai padroni / le maschere coi denti.”

Poesia di Rocco Scotellaro, scritta all’indomani del trionfo democristiano alle elezioni politiche del 1948. Nella raccolta intitolata “È fatto giorno. 1940-1953” pubblicata nel 1954, l’anno successivo alla morte del poeta.

POZZANGHERA NERA IL 18 APRILE

Carte abbaglianti e pozzanghere nere
hanno pittato la luna
sui nostri muri scalcinati!
I padroni hanno dato da mangiare
quel giorno si era tutti fratelli,
come nelle feste dei santi
abbiamo avuto il fuoco e la banda.
Ma è finita, è finita è finita
quest’altra torrida festa
siamo qui soli a gridarci la vita
siamo noi soli nella tempesta.

E se ci affoga la morte
nessuno sarà con noi,
e col morbo e la cattiva sorte
nessuno sarà con noi.
I portoni ce li hanno sbarrati
si sono spalancati i burroni.
Oggi ancora... (Continues)
Bernart Bartleby 2015/10/12 - 13:55
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Davide van de Sfroos: Akuaduulza

Davide van de Sfroos: Akuaduulza
Mi attacco qui, per analogia o assonanza....ciao, GS

CANTI POPOLARI VENETI DI LOTTA E RESISTENZA
Anche cantare, come scrivere, può essere RESISTENZA.
La canzone popolare veneta ha trovato nel “Canzoniere Vicentino” dei cultori attenti non solo alle sue valenze musicali, ma al contesto storico, sociale e umano in cui ha avuto origine. Sfatando anche qualche stereotipo.

Un incontro con il IL CANZONIERE VICENTINO
(Gianni Sartori)

Il primo L.P. del Canzoniere Vicentino “S’è rivà el Torototela” ha rappresentato una pietra miliare nel panorama della musica popolare veneta. È quindi assai auspicabile che quanto prima venga data al gruppo la possibilità di ripetere l’esperienza: il materiale non manca e la capa- cità neppure. Il secondo LP dovrebbe presentare un repertorio un po' diverso. Il primo è stato sostanzialmente una antologia mentre stavolta vorrebbero, attorno ad un pezzo che usano... (Continues)
Gianni Sartori 2015/10/12 - 10:55
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Georges Brassens: Saturne

Carissima Daniela -k.d.-, non so se ti ho mai raccontato di Agrippa d'Aubigné, il poeta francese che fu il cantore degli Ugonotti. Quando ero in seconda liceo, e avevo quindi davvero i famosi diciassette anni e mezzo che dico sempre di avere, la professoressa di greco e latino, la famosa Asselle che sempre nomino, parlò in classe della sua opera principale, il "Poema tragico" (Les Tragiques), che poi è la narrazione in poesia di tutte le guerre di religione di quell'epoca e della Notte di San Bartolomeo. Un'opera poetica stupefacente, che tant'è vero corsi subito a comprare (nelle edizioni della BUR) e che ho tuttora in casa. Pensa dunque che cosa sei andata a "smuovere" nominandomi D'Aubigné, che conosco quasi a memoria. Quando abitavo in Svizzera, una volta feci un giro a Ginevra; bene, ti dico che volli di riffa o di raffa salire alla cattedrale protestante, che oltre ad essere parecchio... (Continues)
Riccardo Venturi 2015/10/12 - 01:39
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C'est la merde

C'est la merde
Voi, i grandi filosofi
(Continues)
Contributed by Daniel(e) BELLUCCI - Nizza - 11.10.2015 ore 21.17 - giorno precampano 2015/10/11 - 21:18
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A Pa’‎

A Pa’‎
À PA'
(Continues)
Contributed by Daniel(e) BELLUCCI - 11.10.2015 - Nizza un po' campana. 2015/10/11 - 19:30

La valigia

La valigia
Chanson italienne – La valigia – Leo Valeriano – 1970



La question, Lucien l'âne mon ami, que je me pose… c'est : y a-t-il autant de valises dans les chansons en d'autres langues que l'italien ?

Franchement, Marco Valdo M.I. mon ami, je n'en sais rien. En fait, je ne le pense pas. J'ai même l'impression que cette foutue valise, qui tient à peine debout parfois, est le symbole-même de l'émigration italienne. C'est en tout cas, comme ça, que les immigrés ici en Wallonie le ressentent.

De fait, à propos de l'émigration des gens de tous les pays, j'ai entendu parler de bagages, de sacs, de malles, de boîtes, de caisses… de toutes sortes d'autres objets destinés à contenir les affaires de l'exil, mais pas autant de valises que chez les émigrés italiens… Faudrait voir dans d'autres émigrations et donc dans d'autres langues… Peut-être y en a-t-il chez les émigrés espagnols, portugais, grecs,... (Continues)
LA VALISE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/10/11 - 18:16
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Georges Brassens: Les passantes

Georges Brassens: Les passantes
Buongiorno, sono capitato in questo sito circa due giorni fa perché cercavo notizie (solo per mio interesse personale) sulla canzone "Amara terra mia" di Modugno. Ero rimasto sorpreso di constatare che altri avevano lo stesso mio interesse per questa canzone. Ho creduto quindi di lasciare un mio modesto contributo a quella conversazione.

A distanza di due giorni mi sono imbattuto di nuovo in questo sito cercando la canzone "Les passantes" del grande Georges Brassens (tradotta in "Le passanti" dal grande Fabrizio De André). Me ne ero già occupato, di questa e di altre canzoni di Brassens, nel 1999 quando in occasione della morte del mio concittadino Fabrizio feci, in suo ricordo, uno dei miei primi siti usando esclusivamente il linguaggio html (all'epoca non esistevano ancora o erano poco conosciuti i CMS (Content Management System), il cui indirizzo è il seguente: http://deandre.altervista.org/... (Continues)
gaetano rizza (libri-narrativa.it) 2015/10/11 - 15:04
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Noi, Chisciotte

Noi, Chisciotte
Chanson italienne - Noi, Chisciotte (Prima : Il ritorno di Quixote) – Marco Rovelli

Voici donc la version française de la chanson de Marco Rovelli. Elle intègre les deux versions en une seule et voici pourquoi.
J'étais revenu à cette chanson, un peu par hasard… Comme le titre en avait été changé, et comme ma mémoire est assez déroutée par les centaines de chansons présentes sur ce site, j'ai traduit cette chanson une nouvelle fois et c'est en tenant de la retrouver dans le site, que j'ai trouvé ma précédente version française et votre requête à traduire la nouvelle strophe introduite entretemps.
Je le fais bien volontiers. Cependant, je trouve dommage d'abandonner la première version et tout spécialement cette deuxième strophe qui était à mes yeux, le passage le plus important de la chanson. Il suffit de lire le long commentaire que j'en avais fait : comment abandonner, occulter Spartacus,... (Continues)
NOUS QUICHOTTE ou LE RETOUR DE QUICHOTTE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/10/11 - 11:46
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Al Confine

Al Confine
Canto per le ragazze ed i ragazzi di Ankara
CCG/AWS Staff 2015/10/10 - 20:55
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Il tragico naufragio del vapore Sirio

Anonymous
Il tragico naufragio del vapore Sirio
Il Sirio – canzonetta a due voci
Raoul Romito (tenore) E. Palma (baritono)
Columbia 14369 F (1921)
E da Genova il Sirio partiva
(Continues)
Contributed by Giovanni Bartolomei da Prato 2015/10/10 - 18:56
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Bunker-Ballade

Bunker-Ballade
Ammabile, dolce suono della lingua tedesca, finalmente!
Grazie Juha
krzyś 2015/10/10 - 00:19

La valigia

Anonymous
La valigia
Chanson italienne - La valigia – Anonyme – s.d.

Provenant de la Sardaigne, il s'agit d'un chant de l'immigration des mineurs qui allèrent travailler en Belgique. Je l'ai trouvé sur un site belge, où il a été inséré par le CASI, le Centre d'Action Sociale de Molenbeek.

(Riccardo Venturi)

La valise, la valise, s'il y a bien un objet qui illustre l'immigration, c'est la valise. La vieille valise, sans roulettes, généralement en carton, enfin, celle qu'on porte à bout de bras. En découvrant cette valise de La Tresca, il m'est revenu à la mémoire, outre les histoires racontées par les immigrés, une autre chanson italienne où il était question de « la valise », dont j'avais fait une version française, il y a quelque temps déjà. C'était une chanson de Gianni Rodari. Puis j'ai un peu cherché dans le labyrinthe et j'en ai trouvé d'autres encore sur le même thème :
une valise anonyme La valigia,
la... (Continues)
LA VALISE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/10/9 - 22:09
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La valigia

La valigia
Chanson italienne – La valigia - La Tresca – 2013

Texte : C. Cempella –
Musique : S. Belardi, C.Giuliani, S.Possieri

La valise, la valise, s'il y a bien un objet qui illustre l'immigration, c'est la valise. La vieille valise, sans roulettes, généralement en carton, enfin, celle qu'on porte à bout de bras. En découvrant cette valise de La Tresca, il m'est revenu à la mémoire, outre les histoires racontées par les immigrés, une autre chanson italienne où il était question de « la valise », dont j'avais fait une version française, il y a quelque temps déjà. C'était une chanson de Gianni Rodari. Puis j'ai un peu cherché dans le labyrinthe et j'en ai trouvé d'autres encore sur le même thème :
une valise anonyme La valigia,
la valise de Rodari La valigia dell’emigrante
la valise de La Tresca La valigia

J'ai donc pris la peine de les mettre en français, puisque l'une renvoie à l'autre et inversement.

Ainsi Parlait Marco Valdo M.I.
LA VALISE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/10/9 - 21:40
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Amara terra mia

Amara terra mia
Sono arrivato qui cercando notizie sulla canzone Amara terra mia e vi spiego il perché:
Non vorrei sconvolgere questa interessante conversazione decennale, ma essendomi sempre piaciuta questa bellissima canzone fin da quando ero ragazzo (e sono passate alcune decine di anni) mi sono meravigliato alquanto quando me la sono trovata, una notte in un canale tv, come colonna sonora di un vecchio film francese (con un testo francese, naturalmente) degli anni Trenta . In quell'occasione pensai che la Bonaccorti e Modugno (che ammiro molto, quest'ultimo, anche per aver cantato la canzone in oggetto) probabilmente si fossero vantati di qualcosa che in effetti non apparteneva loro completamente, ma solo nella sensibilità di averla riscoperta. Anche perché quando la Bonaccorti parla di quella canzone dice che l'ha composta lei, non specificando mai che parla solo del testo.
Spero che qualcuno di voi... (Continues)
gaetano rizza (libri-narrativa.it) 2015/10/9 - 01:37
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Csak egy éjszakára

Csak egy éjszakára
Da Géza Gyóni: Un poeta ungherese nella Grande Guerra
(In Semicerchio, Rivista di Poesia Comparata, XXX-XXXI, 2004)
SOLO PER UNA NOTTE
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/10/9 - 00:35
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Se me fue mi amor

Se me fue mi amor
Le sorelle Carmen y Laura potrebbero non essere le autrici del brano. Infatti sul portale Allmusic la canzone viene attribuita a Felipe Valdés Leal (1899-1988), importante compositore messicano.
B.B. 2015/10/8 - 14:39
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Le cinque anatre

Le cinque anatre
Chanson italienne – Le cinque anatre – Francesco Guccini – 1978

Paroles et musique de Francesco Guccini



« Les cinq canards sont un hymne à la résistance, à l'anticonformisme, à la liberté personnelle ; derrière une écorce de noir et brumeux darwinisme de façade se cache en effet la lutte pour la vie, pour la dignité, pour une existence juste et finalement satisfaisante. […] Un texte qui superficiellement ressemble peu à ceux qui l'ont précédé. Mais dans ce vol, dans ce dernier vol du canard survivant, il y a toute la conscience têtue que nous cherchons depuis toujours, cette impression sincère de justice éternelle qui accompagne seulement celui qui se sait du bon côté, continuant à lutter, malgré tout, avec rage et sentiment.

Cette chanson du bon Francesco est en fin du compte une fable amère, qui veut nous faire réfléchir sur ce qui est juste et ce qui est faux ; il semble nous dire... (Continues)
LES CINQ CANARDS
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/10/8 - 10:22

Compagno col kashmiv

Compagno col kashmiv
Compagno di scuola
Krzysiek 2015/10/8 - 09:04
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Uomini persi

Uomini persi
cara Alberta ottima la traduzione ma....non sta nella metrica della musica del brano.
Appena ho un po'di tempo ti mando la mia versione così mi dici cosa ne pensi,grazie.
MAX TRENTINI-cantautore laureato in lingue
max trentini 2015/10/8 - 03:56
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Pater Noster

Pater Noster
chiedo scusa, ma dai miei testi, la traduzione corretta risulta"con la paglia della miseria che imputridisce nell'acciaio dei cannoni"
Del resto tutta la poesia è condizionata dalla guerra, quindi l'acciaio dei cannoni è, in un certo senso, simbolicamente prioritario e tutto il resto ne è condizionato.
Cordialità
amicotuo 2015/10/7 - 23:49
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Perché non ci vai tu

Perché non ci vai tu
Quattordici anni fa, il 7 ottobre iniziarono i bombardamenti americani sull’Afghanistan, preludio alla occupazione militare di quel Paese che ogni anno ha causato migliaia di vittime. Da 14 anni l’Italia è in guerra in Afghanistan solo per servilismo politico. E per servilismo politico i governi europei non hanno preso posizione sul bombardamento statunitense dell’ ospedale di Kunduz. I politici italiani in assoluto silenzio. Un governo dotato di qualità etiche e rispettoso del Diritto Internazionale Umanitario avrebbe già chiesto l’apertura di una indagine da parte della apposita Commissione prevista dalle Convenzioni di Ginevra. Mi associo nel chiedere che il Governo italiano lo faccia.

Gino Strada, 7 ottobre 2015
2015/10/7 - 20:03
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Fango

Fango
Me la cantava papà quando ero piccola...l'ho cercata a lungo e ritrovata solo ora! Grazie! <3
Alicia 2015/10/7 - 19:47
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Le déserteur

Le déserteur
Questa versione è stata composta nel 2012 per l’iniziativa “Réaction en chaîne humaine”, una catena umana che l’11 marzo (ad un anno esatto dal disastro di Fukushima) ha unito Lione ed Avignone per denunciare i rischi del nucleare e chiederne la fine.
DÉSERTONS LE NUCLEAIRE!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/7 - 14:23
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Georges Brassens: La non-demande en mariage

Georges Brassens: La non-demande en mariage
Petit mot pour les mariés de l'an 15.

« Mais Ulenspiegel et Nelle s'aimaient d'amour… » (Charles De Coster – Ulenspiegel - XXXI)

Nous en étions là de nos lectures, quand on apprit le terrifiante nouvelle : Riccardo Venturi voulait chanter pour les mariés…

Pour ce qui est du mariage, nous on a l'habitude… Après plusieurs mariages, après s'être plusieurs fois mariés, sans compter les autres, on n'est plus si impressionnés et la chose devient banale.
On peut l'affirmer sans crainte :
Il n'y a aucune raison d'avoir peur du mariage, aucune raison de le refuser tant qu'on peut en sortir librement et sans dramatiser la chose.

Bon vent l'équipage !

Cordial

Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Marco Valdo M.I. 2015/10/6 - 23:48




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