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Jacques Brel: Ces Gens-là

Jacques Brel: Ces Gens-là
Ces Gens-là

Chanson de langue française – Ces Gens-là – Jacques Brel – 1966



« Et si la France n'était pas la France, tous les Français seraient des étrangers ! », disait Pierre Dac se remémorant De Gaulle. Et si la chanson française n'était pas française ? Comment faut-il dire ? Donc, il y a la chanson française et la chanson de langue française – Zacharie Richard, par exemple ou Claude Léveillée ou Diane Dufresne ou Eddie Constantine… Mais quand même… Alors, Brel… Lucien l'âne mon ami, Brel, c'est toute une histoire. D'abord, on l'aime. Et puis, on ne l'aime plus. Et on ne sait pas pourquoi. Et puis, on l'aime de retour. Pour de bon, cette fois. On ne sait toujours pas pourquoi. Enfin, on l'aime toujours, même s'il n'est plus là. Enfin, c'est mon histoire à moi. Cette histoire de rien que je t'ai racontée là. Mais enfin, quand on l'entend, quand on le voit, quand on l'entend en le... (Continues)
D’abord, d’abord, il y a l’aîné ;
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/1/5 - 22:34
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Liberiamo

Liberiamo
[1975]
Scritta da Gianfranco Manfredi e Ricky Gianco
45 gg - La Poiana Dischi di parte LPS 001 [1978]

La canzone sembrava intitolarsi all'inizio “Liberiamo Notarnicola”; nel '78 fu incisa su 45 giri per “La Poiana – Dischi di parte” assieme a “Questa casa non la mollerò”. Tra i personaggi da liberare, quelli individuabili sono stati lincati direttamente nel testo (trascritto all'ascolto da Adriana, dato che in Rete se ne trovano solo scarsi brandelli dispersi in remoti “forum”); ma nulla si è finora riusciti a sapere di “Toyo” (o “Toio”) da liberare assieme a Giovanni Marini. Naturalmente, chi ne sapesse qualcosa è pregato di intervenire su questa pagina. [RV]
Liberiamo Notarnicola
(Continues)
Contributed by Adriana + CCG/AWS Staff 2015/1/5 - 15:45
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Evviva 'o rrè

Evviva 'o rrè
2001
dall'album Medina
feat. 99 Posse

Stavo cercando il video di Curre curre guagliò al concerto del 1 maggio del 2001 99 posse e Pino Daniele, e mi sono imbattuto in questo pezzo. E allora oggi voglio ricordarlo così
È muòrto 'o rre', evviva 'o rre'
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2015/1/5 - 14:54
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אויפֿן פּריפּעטשיק

אויפֿן פּריפּעטשיק
Oyfn pripetshik
[1872]
Testo e musica di Mark Varshavski
Lyrics and music by Mark Varshavski
Paroles et musique de Mark Varshavski

Quante volte, in questa sezione yiddish del sito, abbiamo avuto modo di parlare dell'alfabeto ebraico in note e commenti; forse anche, per chi scrive, quelle lettere vecchie quanto il mondo, o quasi, rappresentano un legame con un passato del tutto sconosciuto ma che, in una maniera che non so, sento anche mio. Questa canzone, tra le più famose in lingua yiddish, parla proprio dell'alfabeto ebraico, di quelle lettere che un vecchio rabbino e maestro insegna ai bambini della scuola di un qualche shtetl del vecchio Impero. L'autore di questa canzone, Mark Varshavski (Mark Markovič Varšavskij) era nato a Odessa nel 1848 ed era stato uno dei più prolifici autori di canzoni popolari; si dice che, quando furono ascoltate dal grande scrittore Sholem Aleichem, questi... (Continues)
אויפן פריפעטשיק ברענט אַ פייערל
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/1/4 - 13:00
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Pray for Newtown

Pray for Newtown
[2014]
Parole e musica di Mark Kozelek, responsabile del progetto musicale Sun Kil Moon
Nell’album intitolato “Benji”

Una canzone-preghiera che Sun Kil Moon ha scritto, su sollecitazione di un suo fan, per le vittime di molti episodi di violenza feroce e folle che hanno profondamente segnato anche recentemente la nostra epoca.

Si comincia dalla strage del 1984 al McDonald di San Ysidro, California, quando tal James Oliver Huberty, un pazzo “survivalista” ossessionato dalla crisi economica, dalla guerra nucleare e da un futuro che egli immaginava di caos generale, si armò fino ai denti ed aprì il fuoco all’interno di un affollato ristorante vicino a San Diego, uccidendo 21 persone prima di essere fermato da un cecchino della polizia.

Nella seconda strofa Sun Kil Moon racconta con tristezza dell’indifferenza di molti suoi amici statunitensi di fronte alle stragi di Oslo ed Utøya (77 morti),... (Continues)
I was a Junior in high school when I turned the TV on
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/3 - 15:07
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מײַן שטעטעלע בעלז

מײַן שטעטעלע בעלז
Mayn shtetele Belz
[1928]
Testo di Jacob Jacobs (Yakov Yakubovitsh)
Musica di Alexander Olshanetsky
Testo ripreso da Yiddish Wikisource

La canzone fu dedicata alla cantante Isa Kremer nata a Bălți (Бэлць), una città che oggi si trova in Moldavia, ma allora stava nei confini dell'Impero Russo. In seguito la città nominata nel titolo veniva spesso identificata in modo sbagliato con un paese ucraino che si chiama Belz (Белз). Dopo la premiera dell'operetta "Dos lid fun getto" nel 1932 a New York, di cui la canzone faceva parte, il brano divenne molto popolare in tutto il mondo e già nel 1935 ne uscì in Polonia la versione polacca interpretata dal cantante Adam_Aston. La melodia di Olshanetsky alla fine della seconda guerra mondiale ispirò Ludwik Starski a scrivere le parole della Warszawo ma (Varsavia mia) per un film musicale, il primo lungometraggio polacco del dopoguerra "Zakazane piosenki",... (Continues)
אַז איך טו מיר דערמאָנען
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2015/1/3 - 06:59
Song Itineraries: Extermination camps, Ghettos
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Pierre Dac: Bagatelle sur un Tombeau

Pierre Dac: Bagatelle sur un Tombeau
Bagatelle sur un Tombeau

Pierre Dac – à l'état-civil : André Isaac, né le 15 août 1893 à Châlons-sur Marne.
Mobilisé en août 1914 au lendemain de son vingt-et-unième anniversaire, il revient du front quatre ans plus tard avec deux blessures, dont une d'un obus qui lui a raccourci le bras gauche de douze centimètres – Bagatelle sur un Tombeau – 1944 

13 juin 1944 – Radio Londres
Pierre Dac répond à Philippe Henriot, éditorialiste de Radio Paris et sous-ministre de la Propagande collaborationniste, le « Goebbels français », qui l'avait insulté et attaqué de mille façons plus laides et plus moches les unes que les autres – un vrai torrent de boue, un mois avant. (Henriot contre Dac – 10 mai 1944)

Bien évidemment, Lucien l'âne mon ami, ni toi, ni moi n'avons le goût, ni l’intention d'être antisémites.

En tant qu'âne, je ne me sens pas trop concerné. Disons que je ne suis pas trop raciste ;... (Continues)
"M. Henriot s'obstine; M. Henriot est buté. M. Henriot ne veut pas parler des Allemands. Je l'en ai pourtant prié de toutes les façons : par la chanson, par le texte, rien à faire. Je ne me suis attiré qu'une réponse pas du tout aimable – ce qui est bien étonnant – et qui, par surcroît, ne satisfait en rien notre curiosité. Pas question des Allemands.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/1/1 - 21:40
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If You're Reading This

If You're Reading This
[2007]
Scritta dal country singer Tim McGraw insieme a Brad e Brett Warren, meglio noti come The Warren Brothers.
Singolo poi inserito nell’album intitolato “Let It Go”
If you're reading this, my momma's sittin' there
(Continues)
2015/1/1 - 05:18
Song Itineraries: Anti War Love Songs, Heroes
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‘E vuoi cjantâ

‘E vuoi cjantâ
Versi di Federico Tavan (1949-2013), poeta di Andreis, Pordenone.
Nella raccolta intitolata “‘e vorés dàie alc al mont ma no sai cê…” (“vorrei dare qualcosa al mondo ma non so cosa…”, pubblicata dal Circolo culturale Menocchio di Montereale Valcellina (PN), 2014.

Musica di Marco Brosolo, aka 9 (produttore musicale ed artista visuale che vive a Berlino), che ha utilizzato la poesia per la sua “Pensiero”, prima traccia dell’EP intitolato “volo sbranato”
No sta fâ casu
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/31 - 23:52
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Colapesce: Maledetti italiani

Colapesce: Maledetti italiani
[2014]
Parole e musica di Lorenzo Urciullo, in arte Colapesce
Singolo che anticipa il nuovo album - dal titolo misterioso - che uscirà nelle prossime settimane.

“L’Italia da sempre utilizza le figure che hanno reso il nostro paese immortale per giustificare il declino in cui anneghiamo da decenni.” (Colapesce)

“Protagonista del videoclip un bambino sovrappeso, italiano di seconda generazione, che metodico e pacato imbraccia motoseghe, lame, asce, archi e frecce e altri fantasiosi strumenti di tortura per sbrindellare le immagini di italiani illustri e molto meno illustri: D’Annunzio e Barbara D’Urso, Matteo Renzi, Flavio Briatore e Luigi Tenco, Asia Argento e Giulio Cesare, Michelangelo e Paolo Brosio. Il meglio e il peggio, l’alfa e l’omega, nel bene o nel male essenza di un’italianità da azzerare per sperare, forse, in un nuovo inizio.” (da Il Fatto Quotidiano)
Sono sempre l’ultimo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/31 - 22:57
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Dans le dos

Dans le dos
[1944 ]

Parodie du Refrain des chevaux de bois – 1936


Ah, Lucien mon ami l'âne, tu connais sans doute aucun la chanson du « Refrain des Chevaux de Bois »…

Certainement, comment ne la connaîtrais-je pas, je suis un ongulé, moi aussi. Alors, tu penses… si je la connais. Je m'en vais de ce pas d'âne, t'en dire le texte et tu pourras même l'écouter chanté par Ray Ventura (1936) et puis, par Georges Brassens, qui l'aimait beaucoup. Donc, voici :

Refrain des chevaux de bois

1936 - 
Auteurs : Charlys – Maurice Vandair - 
Compositeur : Maurice Alexander - 

Brassens
:
Ray Ventura

Viens ma chérie ne me sois pas rebelle 
Belle belle fleur de printemps 
Tu es parmi les autres jouvencelles 
Celle celle que j'aime tant 
Je ne pourrais pas t'offrir des bijoux 
Ni des robes à un prix fou 
Mais je t'invite et selon mes moyens 
Je ne te refuse rien 
Ah, viens viens ma nénette 
Faire... (Continues)
Dans le camp nazi, on s'agite, on s'énerve
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/31 - 18:07

Bum

Bum
Poesia di Federico Tavan, nella raccolta “Amalârs, antologjie de leterature furlane”, Kappa Vu, Udine 2001.
Musica dei Bande Tzingare, progetto musicale e poetico dell’artista friulano Guido Carrara.
Nell’album “Necal” del 2001.

Federico Tavan, friulano, è stato un’Alda Merini al maschile.

“Poteva capitare anche a te
nascere in un pentolone
tra rospi e intrugli
di streghe senza processo
e il dolore grande di una madre.
Io mi sono trovato a passare
da quelle parti.”
(Federico Tavan, “Il destino di un uomo”)

Rimasto orfano, fu rinchiuso in manicomio a soli dodici anni e visse presso una struttura sanitaria di Maniago fino al 2008, quando gli fu concesso un assegno straordinario, in base alla Legge Bacchelli, cosicchè potè tornare nel paesino natale di Andreis, vicino a Pordenone, dove è morto a 64 anni nel 2013.
Federico Tavan ha scritto molte poesie, in friulano e italiano,... (Continues)
Noi inchiodati
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/31 - 11:26
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Velilla

Velilla
[2014]
Parole di Loris Vescovo
Nell’album intitolato “Penisolâti”
Ispirata a e sulla melodia di “Africanina”, conosciuta anche come “Pupetta mora”, canzone del periodo fascista e coloniale scritta nel 1936 da Enea Malinverno con musica di C. Rampoldi (“Pupetta mora, africanina, tu della libertà sarai regina, col legionario liberatore imparerai ad amare il tricolore.”)

Velilla, fusione di Velina e Balilla, è neologismo coniato da Loris Vescovo per definire il Ventennio di Berlussini (o Mussoloni, che dir si voglia)… La differenza è che quello di Benito a un certo punto finì a Dongo, con strascico simbolico a Piazzale Loreto; il Ventennio di Silvio pare invece non finire mai, e continuerà anche dopo la sua serena morte, quando si compirà definitivamente la sua reincarnazione al Potere, peraltro già tragicamente in atto.
Preghiamo per noi. Amen.
I canti del ventennio son proibiti
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/31 - 09:35
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Peace Mound Center Statement

Peace Mound Center Statement
Musica di Leopold Kozłowski

https://www.youtube.com/watch?v=arCaFQ6FaLY
instrumental
Contributed by k 2014/12/30 - 22:42

Hiroshima símbolo de paz

Hiroshima símbolo de paz
[1970]
Parole e musica degli argentini Don Filinto e Alfonso Casini, poco noti musicisti e compositori di tango.
Testo trovato su Todo Tango
Vuelen las campanas por la paz del mundo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/30 - 22:09
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Sadagora Hot Dub

Sadagora Hot Dub
Testo e musica di Amsterdam Klezmer Band
Sito ufficiale http://www.amsterdamklezmerband.nl/
Познакомились в саду Эдемовом,
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/12/30 - 20:10
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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L'albero

L'albero
1997
L'albero

Canzone che da il titolo al nono album di Jovanotti del 1997 e che fa riferimento ad altre 2 CCG: Le radici ca tieni e 'A livella. Una parabola sulla tolleranza e l'integrazione
Proprio come un albero che vive in mezzo agli alberi
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/12/30 - 16:51
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On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle

On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle
On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle

Persiflerie française - On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle - Pierre Desproges - Théâtre Grévin 1986 

Lucien l'âne mon ami, il n'y a pas que la chanson dans le spectacle sur scène, dans les cabarets et dès lors, je te prie de bien vouloir considérer ceci. Il y a aussi les persifleurs… Par exemple, Karl Valentin… en est un exemple. Ou les Monty Pythons… Ou Ascanio Celestini… Je ne sais depuis quand, peut-être même en Egypte aux temps des pharaons en trouvait-on déjà… Mais il y a une longue tradition de ces persifleurs qui s'en prennent aux pouvoirs et aux gens et aux choses installées. Qui mettent à mal les idées reçues, qui font de la moquerie un art majeur. Il y en a toute un gamme ; certains sont plus incisifs que d'autres. Parmi tous ceux-là, il en est un qui disait : On peut rire de tout, certes ; mais pas avec... (Continues)
On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle ?
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/30 - 16:23
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Lavoratori soldati (o Guerra e pace)

Lavoratori soldati (<em>o</em> Guerra e pace)
[1917]
Canzone scritta da Pietro Pizzuto, siciliano di Ficarra (Messina), e Pietro Pietrobelli, veneto di Schio (Vicenza), socialisti antimilitaristi mandati a combattere nella Grande Guerra.
Testo trovato su A – Rivista Anarchica (all’interno di un articolo intitolato “La guerra dei senzapatria” a firma di Gaia Raimondi) e in una ricerca sul processo di Pradamano del 1917 pubblicata su BlogER.

I due, e con loro parecchi altri, non rinunciarono mai alla propaganda antimilitarista, nemmeno quando furono buttati in prima linea, e per giunta nei pericolosissimi reparti di punizione.
All’inizio del 1917 Pizzuto e Pietrobelli diffusero questa loro poesia - da cantarsi sulla melodia di O Gorizia, tu sei maledetta, oppure su quella de Il general Cadorna, oppure ancora di una delle canzoni di Pietro Gori (messinese pure lui come il Pizzuto, guarda caso) - insieme al manifesto della conferenza... (Continues)
Ascoltate o popolo italiano
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/30 - 15:47
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L asêdi ala Ròca ed Galîra

L asêdi ala Ròca ed Galîra
I fatti qui raccontati risalgono al 1334, ma non sono certo che questa canzone popolare bolognese – qui nella versione recitata e cantata da Fausto Carpani trovata su La stòria d Bulåggna – sia altrettanto antica. Per cui non mi sento di datarla, riservandomi successivi accertamenti.
Aggiungo che gli stessi fatti furono sapientemente raccontati da Dario Fo nel terzo monologo (“Il tumulto di Bologna”) del suo magistrale spettacolo in grammelot intitolato “Il fabulazzo osceno”, messo in scena nel 1982.

Brevissimi cenni storici.
All’inizio del 300 c’era non poca maretta tra il papa ed i grandi feudatari romani (come i Colonna) e anche molti monarchi europei ce l’avevano su con la Chiesa. Roma era troppo insicura per la corte pontificia e così il francese Clemente V, successore di Bonificio VIII (schiattato dalla bile poco dopo aver subìto dai Colonna l’oltraggio dello “schiaffo di Anagni”),... (Continues)
[Recitativo]
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/30 - 12:07
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I Ain't Living Long Like This

I Ain't Living Long Like This
I look for trouble and I found it son
(Continues)
2014/12/30 - 02:54
Song Itineraries: From World Jails
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Don't You Think This Outlaw Bit's Done Got Out of Hand

Don't You Think This Outlaw Bit's Done Got Out of Hand
http://www.allthatsleft.co.uk/2012/11/...
http://tasteofcountry.com/remember-whe...

Canzone del 1978, dall’album “I've Always Been Crazy”, che Waylon Jennings scrisse con riferimento alla brutta esperienza vissuta l’anno precedente, quando fu arrestato e detenuto per possesso e spaccio di cocaina sulla base di un’accusa formulata contro di lui addirittura dall’agenzia federale DEA, la Drug Enforcement Agency... Se la vide proprio brutta ma poi la sua difesa riuscì a ridimensionare la vicenda e a dimostrare la violazione dei più elementari diritti dell’assistito.
Una canzone ascrivibile al sottogenere country Outlaw e che sulle CCG può benissimo fare il paio per esempio con Starkville City Jail di Johnny Cash.

(Bernart Bartleby)
I'm for law and order, the way that it should be
(Continues)
2014/12/30 - 02:21
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Les Juifs

Les Juifs
[1975]
Paroles : Henri Djian

Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson qui a toutes les raisons de se retrouver ici dans les Chansons contre la Guerre… Une chanson qui poursuit l'antisémitisme et plus exactement, cette inexplicable haine qui roule sournoisement dans nos sociétés et soudain, resurgit au jour et puis éclate en un grand feu de destruction collective. Il n'y a pas d'explication rationnelle à cette maladie de société. Comment expliquer cette barbarie distillée goutte à goutte jusqu'à noyer des peuples entiers dans la fange brune, dans l'ordure noire ?

Tu as raison, Marco Valdo M.I. mon ami. Il n'y a pas de raison dans tout cela. Et surtout qu'on ne vienne pas parler ici de race… Il n'y a, foi d'âne, qu'une seule race humaine. Délirante, autodestructice, irrationnelle, paranoïaque, schizophrène, tout ce qu'on veut et pire encore, mais une seule. Enfin, c'est comme si on disait... (Continues)
D'abord, ils ont un nez.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/29 - 18:25
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Endangered Species

Endangered Species
[2011]
Parole e musica di Esperanza Spalding, Wayne Shorter (mitico sassofonista e compositore jazz) e Joseph Vitarelli, featuring Lalah Hathaway
Nel disco della Spalding – bravissima e splendida bassista afroamericana - intitolato “Radio Music Society”, pubblicato nel 2012
She's in danger, too
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/29 - 16:45
Song Itineraries: War on Earth
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Black Gold

Black Gold
[2011]
Parole e musica di Esperanza Spalding, classe 1984, bravissima e bellissima bassista, contrabbassista, violinista e cantante afroamericana.
Nel suo disco del 2012 intitolato “Radio Music Society”
Hold your head as high as you can
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/29 - 16:36
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Land of the Free

Land of the Free
[2011]
Parole e musica di Esperanza Spalding, classe 1984, bravissima e bellissima bassista, contrabbassista, violinista e cantante afroamericana.
Nel suo disco del 2012 intitolato “Radio Music Society”

Una canzone dedicata a Cornelius Dupree Jr., un afroamericano di Houston, Texas, che nel 1980 fu condannato a 75 anni di reclusione (un ergastolo, di fatto) per una rapina con stupro commessa l’anno precedente.
Lui professò sempre la sua innocenza.
Poi con il test del DNA si scoprì che non era stato lui per davvero, e allora lo liberarono…
Soltanto una nota di dettaglio: nel frattempo Cornelius Dupree Jr. si era fatto 30 anni di galera!
L’hanno risarcito con 80.000 dollari per ogni anno di prigione, ossia 2.4 milioni, esentasse.
Da che la scienza ha reso disponibile il test del DNA, nel solo Texas sono stati scagionati ben 41 condannati…
Finally, they've exonerated Dupree
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/29 - 16:24
Song Itineraries: From World Jails
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Industrial Child

Industrial Child
[2014]
Scritta da Jack Bruce (1943-2014, musicista scozzese ex membro dei Cream) e Peter Brown
In “Silver Rails”, l’ultimo album di Bruce, uscito qualche mese prima della sua recente scomparsa
Tell you a story of grief and grime
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/29 - 15:27

O bicho

O bicho
[1947]
Versi di Manuel Bandeira (1886-1968), poeta ed intellettuale brasiliano, nella raccolta intitolata “Belo, belo” pubblicata nel 1948
Poesia musicata da diversi artisti, tra i quali Raimundo Fagner (1949-), cantante, musicista e produttore musicale brasiliano
Vi ontem um bicho
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/29 - 14:08
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Sono un ribelle mamma

Sono un ribelle mamma
[1987]
Testo e musica di Roberto "Freak" Antoni
Lyrics and music by Roberto "Freak" Antoni
Album: Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti
Poi in "La Krema" (album antologico, 2002)

L'anno che sta per andarsene ha visto andare e partire, come tutti. Tra quelli che sono partiti, il 12 febbraio, c'è stato anche Freak Antoni. Così, in un anno che ha segnato una grave perdita anche per questo sito, mi è venuta un po' la voglia di uno sberleffo; ché, secondo me, la cosiddetta “sorella morte” è una seriosa e insopportabile, cupa e stupida entità che, oltretutto, è pure parecchio permalosa. Sorella di chi, poi? Mia, no di certo. Non provo proprio nessun tipo di sorellanza con questo personaggio tanto esaltato, e ti pareva, dalle religioni di qualsiasi tipo come il viatico verso qualche favoloso “altro mondo”. Nonostante le sue brutture, nonostante le sue autentiche schifezze, continuo... (Continues)
Pronto, passami la mamma
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/12/29 - 11:00

Siamo di guardia sul Montoso

Anonymous
Siamo di guardia sul Montoso
In “Canti della Resistenza italiana”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, Biblioteca Universale Rizzoli, 1985.
Canto diffuso tra le Brigate Garibaldi, in particolare la 4ª “Cuneo”, operante dalla Valle Po fino alle Langhe, nel cuneese, e la 105ª “Carlo Pisacane” attiva in Val Luserna (Pellice), nel torinese. Non per niente la segnalazione di questo canto mi arriva dall’amico Pino Costa di Luserna San Giovanni, maestro forgiatore e costruttore di beidane valdesi che abbiamo già incontrato su queste pagine.



Montoso, nel Comune di Bagnolo Piemonte, a 1.250 metri sullo spartiacque tra le valli Po e Pellice, è oggi un esempio di speculazione edilizia dissennata e criminale dovuta alla vicinanza con gli impianti sciistici del Rucas (che credevo abbandonati da tempo e che invece pare che in parte vivacchino ancora, neve permettendo, non si sa come…).

“Ma dopo l’8 settembre... (Continues)
Siamo di guardia sul Montoso
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/29 - 10:57

Era una notte nera (Passa la ronda dei Garibaldini)

Anonymous
In “Canti della Resistenza italiana”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, Biblioteca Universale Rizzoli, 1985.
In realtà il brano è mutuato, quasi pari pari, da “Passa la ronda”, un canto degli Alpini risalente alla Grande Guerra: “Passa la ronda dei veci alpin: e la risponde ‘fiaschi de vin!’
Nella versione resistenziale divenne l’inno di qualcuna delle molte Brigate Garibaldi, in particolare la 105ª "Carlo Pisacane" attiva in Val Pellice (TO). Non per niente la segnalazione di questo canto mi arriva dall’amico Pino Costa di Luserna San Giovanni, maestro forgiatore e costruttore di beidane valdesi che abbiamo già incontrato su queste pagine.
Passa la ronda dei garibaldin
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/29 - 09:58

Man müßte wieder sechzehn Jahre sein

Man müßte wieder sechzehn Jahre sein
Man müßte wieder sechzehn Jahre sein
oder 
Existenz im Wiederholungsfälle 

Erich Kästner 1936
(« Doktor Erich Kästners Lyrische Hausapotheke »)
Man müßte wieder sechzehn Jahre sein 
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/28 - 21:32
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Land of Hope and Glory

Land of Hope and Glory
[1979]
Scritta da Lee Thompson e Chris Foreman
Quinta traccia del fenomenale album d’esordio della ska band inglese, “One Step Beyond”

I Madness prendono qui a prestito il titolo della famosa iper patriottica canzone del 1902 (che la maggioranza degli inglesi vorrebbe come inno nazionale al posto di “God Save The Queen”) per raccontare dell’esperienza di uno di loro, il sassofonista Lee Jay Thompson, detto El Thommo, in un “borstal”, come vengono chiamati in Gran Bretagna i carceri minorili, i riformatori di Sua Maestà...
Attention!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/28 - 18:11
Song Itineraries: From World Jails
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Uncle Sam

Uncle Sam
[1985]
Scritta da Lee Thompson e Chris Foreman
Singolo poi incluso nell’album “Mad Not Mad”
Venne pubblicato anche in una curiosa (e dai cultori ricercatissima) “flag bag” costituita da una bandiera americana con il titolo stampato in cirillico (!)

Parodia delle strettissime relazioni militari - oltre che parentali - tra inglesi e statunitensi... Assolutamente da vedere il video delirante ambientato un po’ tra villette a schiera tipicamente inglesi, un po’ su di una caricaturale isoletta nel Pacifico, un po’ su di un anfibio militare che solca il Tamigi... Alla fine non resta che un’enorme lattina di Coca Cola...
Here they come again
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/28 - 17:25
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Skip a Rope

Skip a Rope
Skip a rope, skip a rope
(Continues)
2014/12/27 - 17:48
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Canción otoñal

Canción otoñal
Noviembre de 1918
Granada
Poesia di Federico García Lorca
Testo da wikisource
Hoy siento en el corazón
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/12/27 - 16:28
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Italia una parola aperta

Italia una parola aperta
[2013]
Versi di Erri De Luca
Musica di Roberto Colombo
Nell’EP live “Qualcosa è nell’aria”
Italia è una parola
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/27 - 13:24
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קינדער-יאָרן

קינדער-יאָרן
Kinder-yorn
[193?]
Parole e musica di Mordkhe Gebirtig [Mordechai Gebirtig] / מרדכי געבירטיג
Testo trovato su Yiddish Wikisource
Una canzone interpretata da molti artisti, a cominciare dal tenore sovietico (lèttone) Mikhail Alexandrovich, l’austriaco Theodore Bikel nel 1959, l’ucraino Sidor Belarsky nel 1961, Talila e l'Ensemble Kol Aviv nel 1977, Bente Kahan nel 1992 (nell’album “Farewell Cracow”), il gruppo klezmer Shpil Es Nokh A Mol, sempre nel 1992, Lloica Czackis nel 2008 (nell’album “Tangele. The Pulse Of Yiddish Tango) e tantissimi altri.
Un vero classico della cultura Yiddish.

Una canzone struggente sulla nostalgia dell’infanzia, sinonimo di innocenza e libertà, ormai compromessa e perduta, e non solo e non tanto per una questione puramente biologica, temporale, ma per il dispiegarsi sul presente e sul passato dell’ombra mortifera dell’antisemitismo, che di lì a poco il nazismo avrebbe riorganizzato e scatenato con l’obiettivo di annientare gli ebrei in tutta Europa.
קינדער-יאָרן, זיסע קינדער-יאָרן,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/26 - 23:04
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David Riondino: Mistici digiuni (Battiato in carcere)

[1994]
Testo e musica di Franco Batt David Riondino
Album: Temporale



Il 2015, come sapete, ci porterà l' "Expo" (o "Expò", pron. "espò") di Milano, incentrata sull' "alimentazione". Lungi da noi prendere posizione su questa congrega di mafiosi, corrotti e speculat questo evento: ci siamo limitati, qui, a trascrivere quello che dovrebbe essere il vero inno dell'Espò milanarda, ivi compresa la scena iniziale, che si svolge in una cella di galera (quella dove sono già finiti alcuni intrallazzati con l'evento). Franco Battiato, dice una leggenda, se la prese un po' per questa sublime riondinata del 1994, abbinata a Franco da Catania; e pazienza. [AHiL]
- Maledizione...sono in questa cella, da solo...solo per modo di dire...
(Continues)
Contributed by Ahmed il Lavavetri 2014/12/26 - 22:24

Riccardo Venturi: Micorta per l'estate

Riccardo Venturi: Micorta per l'estate
[22 giugno 2012]

Poiché siamo appena entrati nell'inverno dell'emisfero nord, e scrivo con calato sulla testa un berrettone di lana che sembro ancor di più un orso bruno, desidererei proporVi ciò che scrissi all'inizio dell'estate del 2012. Non saprei dirvi molto su questa cosa, se non che è il secondo degli "autoritratti" che mi sono fatto; il primo risale a molti anni prima, ed avevo scelto di tratteggiarmi mentre ero immerso in vasca da bagno (si chiama, infatti, Autoritratto immerso in una bagnarola e trovò un musicante nella figura di Stefano Mannelli). Per questo secondo e ultimo, invece, presi spunto dai Rombi e milonghe di David Riondino; ma poiché non posso e non devo sentirmi all'altezza, scrissi una micorta al posto di una milonga, anche se poi, in definitiva, il testo non è affatto breve. Così ero quel giorno; oggi, chissà. Ma arriverà, di nuovo, un'estate. Due appunti: nel testo... (Continues)
Dice un mi' vecchio amico, che mi sono scordato
(Continues)
2014/12/26 - 21:50
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Don Kişot

Don Kişot
[1947]
Versi di Nâzım Hikmet




Musicata nella versione originale dai Mukavemet
Una versione in italiano è stata musicata da Michele Mirabassi, Erri De Luca e Gianmaria Testa per lo spettacolo “Chisciotte e gli invincibili. Il racconto, i versi, la musica.” (2007)
Ölümsüz gençliğin şövalyesi,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/26 - 14:30

Mis ojos hablarían

Mis ojos hablarían
Versi (strofe 1, 2, 5 e 6) di Blas de Otero, nella raccolta “Pido la paz y la palabra” pubblicata nel 1955
Si veda anche Me queda la palabra, altra poesia di Blas de Otero sullo stesso tema.

Strofe 3 e 4 (indicate tra parentesi) del poeta C.R. Eguiagaray, dal libretto del disco “Gernika” realizzato nel 1977 da un gruppo basco omonimo, con musiche ed arrangiamenti di Alejandro Jaén.

Una poesia sulla necessità di continuare a far sentire la propria voce, di testimoniare contro il regime fascista di Franco, nonostante la paura, l’odio ed il sangue su cui la dittatura, nata da una feroce guerra fratricida, era fondata.
Le strofe indicate tra parentesi, composte 20 anni più tardi, testimoniano come in terra basca la lotta di quel popolo per la propria libertà ed autodeterminazione proseguisse anche dopo il ritorno alla democrazia in Spagna.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/26 - 10:43
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Wildside

Marky Mark and the Funky Bunch
Wildside
http://en.wikipedia.org/wiki/Wildside_(Marky_Mark_and_the_Funky_Bunch_song)
Ah yeah huh America the beautiful
(Continues)
2014/12/26 - 04:48
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Lettera di San Paolo agli operai

Lettera di San Paolo agli operai
[2013]

Album : Venga il regno
Scrivo dal nuovissimo quartiere
(Continues)
Contributed by Monica Pintucci 2014/12/26 - 00:35
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Gloria

Gloria
dalla Misa criolla di Ariel Ramírez

Canción: Gloria

Si buscáis el Link:
http://letras.com/mercedes-sosa/200689/

Comentarios:
Una versión de la canción "Gloria", de una de mis cantantes favoritas, Mercedes Sosa.

Dios os ilumine!
Feliz Navidad a todos! Salute! Buon Natale a L'Italia!
Gloria a Dios en el cielo
(Continues)
Contributed by Victor M. Espada 2014/12/25 - 12:31
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The Pogues & Kirsty MacColl: Fairytale of New York

The Pogues & Kirsty MacColl: Fairytale of New York
(1987)
The Pogues feat. Kirsty MacColl
dall'album "If I should fall from grace with God" (1988)

Di tutte le canzoni di Natale, questa è di gran lunga la nostra preferita. E non siamo gli unici, dato che più di venticinque anni di distanza questa sembra quasi essere diventata un "classico di natale" alternativo. Ma niente renne e Babbi Natale: il Natale fa solo da sfondo a questa storia di immigrati irlandesi a New York.

Un barbone che si ritrova a passare la vigilia di Natale nella cella degli ubriachi, quando sente cantare una vecchia canzone irlandese corre con i ricordi ad un vecchio amore, ai suoi sogni americani impossibili da realizzare.

Due interpreti fantastici, un impareggiabile duetto di insulti reciproci tra la voce melodiosa di Kirsty MacColl e quella roca di Shane MacGowan.

I Pogues sono conosciuti per essere una band che unisce le sonorità della musica tradizionale irlandese... (Continues)
It was Christmas Eve babe
(Continues)
2014/12/24 - 23:43
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Kurzgefasster Lebenslauf

Kurzgefasster Lebenslauf
Kurzgefasster Lebenslauf

Erich Kästner – 1930

Musica di Will Elfes (1924-1971), scultore e musicista tedesco. Nel suo album “Will Elfes Singt Kästner” del 1970.

(Bernart Bartleby)
Wer nicht zur Welt kommt, hat nicht viel verloren.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/24 - 21:49
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Man in the Mirror

Man in the Mirror
I'm gonna make a change
(Continues)
2014/12/24 - 21:36
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Patriotisches Bettgespräch

Patriotisches Bettgespräch
Chanson allemande – Patriotisches Bettgespräch – Erich Kästner – 1930

Et voici, Lucien l'âne mon ami, la chanson intime, au plus intime des moments de vie des humains et des humaines.

Chanson intime ? Moments intimes des huains et des humaines ? Tu ne veux quand même pas me dire que cette chanson se passe dans un lit et au moment intime…

Et bien, si ! C'est très exactement ça et si tu fais bien attention au texte, tu pourras suivre l'action. Ainsi, voici que soudain, il dit :

« Mon membre s'endort - Il se redresse. Ah ! … »

et elle lui répond un peu plus tard :

« Viens, mon trésor, tirons un coup, jouissons ! »

Il est vrai que c'est assez intime, mais en quoi est-ce patriotique ?

Tout simplement car les deux amoureux discutent du fait que le Landtag (le Parlement) et les ministres sont très soucieux de la natalité et condamnent par avance toute pratique qui pourrait ralentir la progression... (Continues)
CONVERSATION PATRIOTIQUE AU LIT
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/23 - 20:50
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Bella Ciao

Anonymous
Bella Ciao
11b. Bella ciao (Versione bretone da War un ton stourm - Carnet de chants bretons de Breizhistance)
11b. Bella ciao (Breton version from War un ton stourm - Carnet de chants bretons de Breizhistance)


Di questa versione esiste un video, inciso da tre bambine (Maiwenn, Alwenna e Mammani), riportato da Hervé Cudennec sul suo canale YouTube. Le bambine appartengono alla scuola di Vernay.


BELLA CIAO
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/12/23 - 15:33
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Il minatore di Frontale

Il minatore di Frontale
Salve,

ecco il testo con la corretta punteggiatura e qualche correzione. In particolare, a mio avviso, non è "in tasca alla montagna", ma "in tasca la montagna", altrimenti non avrebbe senso. (Benché ci sia un rafforzamento fonosintattico dettato dalla musica che può ingannare (in tascallamontagna), non è "alla", ma "la".

(correzione accolta nel testo)
Davide 2014/12/23 - 01:26
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Son la mondina, son la sfruttata

Son la mondina, son la sfruttata
Per è quasi una guida spirituale. È la canzone che ho insegnato ai miei figli per non dimenticare la durezza del lavoro. Conservo sempre un quadro delle mondine.
pietro soracr 2014/12/22 - 21:41
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Give Peace A Chance

Give Peace A Chance
...addio anche a Joe Cocker...
2014/12/22 - 21:01
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L'Internationale

L'Internationale
RUSSO / RUSSIAN 2
Versione completa (6 strofe) di Arkadij Jakovlevič Koc (Aron Kots)
Complete version (6 stanzas) by Arkadij Jakovlevič Koc (Aron Kots)
1931

Nel 1931, lo stesso Aron Kots tradusse fedelmente la versione originale francese di Eugène Pottier, completa di tutte e sei le strofe. Le strofe 1, 2 e 6 sono naturalmente quelle della sua prima versione del 1902, mentre le altre tre (compresa la 5a strofa antimilitarista) furono tradotte ex novo. La versione completa fu pubblicata nel 1937.

In 1931, Aron Kots himself faithfully translated Eugène Pottier's original French poem including all 6 verses. Verses 1, 2 and 6 are taken of course from his 1902 version, while the other three (including the anti-militarist 5th verse) were translated ex novo. The complete version was published 1937. [RV]

Текст принадлежит французскому поэту, анархисту, члену 1-го Интернационала и Парижской коммуны... (Continues)
Интернационал [1]
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/12/22 - 00:03
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Italia Combatte

Anonymous
La versione presente sul disco "Canti Partigiani" del Coro Toscanini,priva della strofa iniziale e finale, s'intitola "La Potente", quasi certamente in onore a Aligi Barducci (vedi anche Beppino (Dalle rive dell'Arno un mattino))
gianfranco 2014/12/21 - 21:39
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The Happiest Days of Our Lives / Another Brick in the Wall Part II

The Happiest Days of Our Lives / Another Brick in the Wall Part II
Quasi tutto ciò che sappiamo lo abbiamo imparato fuori della scuola. Gli allievi apprendono la maggior parte delle loro nozioni senza, e spesso malgrado, gli insegnanti. Ma il tragico è che i più assorbono la lezione della scuola anche se a scuola non mettono mai piede.

È fuori della scuola che ognuno impara a vivere. Si impara a parlare, a pensare, ad amare, a sentire, a giocare a bestemmiare, a far politica e a lavorare, senza, l'intervento di un insegnante. Non fanno eccezione a questa regola neanche quei bambini che sono soggetti giorno e notte alla tutela di un maestro. Gli orfanelli, gli idioti e i figli degli insegnanti imparano quasi tutto quello che sanno fuori del processo “educativo” predisposto per loro. Gli insegnanti che hanno tentato dl migliorare l'istruzione dei poveri hanno ottenuto risultati mediocri. Ai genitori poveri che vogliono mandare a scuola i loro bambini non... (Continues)
2014/12/21 - 21:17
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
NEERLANDESE / DUTCH / NÉERLANDAIS [2]
Jaap Fischer

La versione neerlandese di Jaap Fischer (1963)
The Dutch version by Jaap Fischer (1963)
La version néerlandaise de Jaap Fischer (1963)

La versione neerlandese di Jaap Fischer è del 1963 ed è probabilmente una delle prime versioni in un'altra lingua a parte la prima in assoluto in neerlandese. Pubblicata come "lato A" di un singolo contro la guerra (il lato B presenta una feroce ballata antimilitarista, Jan Soldaat), la versione di Jaap Fischer risente nella sua struttura della famosa versione tedesca di Max Colpet, pubblicata l'anno prima (1962). Le due lingue sono peraltro molto simili l'una all'altra.

Jaap Fischer's Dutch version was released in 1963 and is probably one of the first translations into a language other than English, and certainly the very first Dutch version. It was released as the "A side" of an antiwar single (the B... (Continues)
ZEG ME WAAR DE BLOEMEN ZIJN
(Continues)
Contributed by dq82 2014/12/20 - 20:22




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