L'Arte espressa da artisti autentici, non solo e un delitto contro l'arte, la provocazione di tentare di snaturarla, poichè, in momenti come questi, o comunque storicamente ripetibili, ritorna straordinariamente attuale in tutti i contenuti. - Ciò nonostante, tornando alla politica storica, non considero fù un errore il Berlinguerismo, il quale, dallo stesso statuto del P.C.I. si stabiliva imprescindibile la democrazia, come base sociale imprescindibile del confronto e della lotta politica, se ha funzionato o no, se avrebbe funzionato meglio lo scontro includendo la violenza alla violenza del potere, credo non lo sapremmo mai, la sinistra smetta con il suo storico autolesionismo, e impara a valorizzare e tenere memoria dela parte positiva delle sue azioni politiche e sociali, e non continui a martoriarsi nei cavilli delle inevitabili negatività proprie.
Un testo in yddish per il fatto di essere senza la puntatura si può per questo considerare scorretto? In genere per quel che ne so la puntatura non si mette, salvo in testi ufficiali e simili. Sbaglio?
Jacopo . perugia
2014/7/28 - 20:25
Dipende per cosa intendi per “puntatura”, Jacopo. Secondo l'ortografia ufficiale YIVO, nelle parole di origine germanica (o comunque non ebraica), la puntatura si mette solo quando realmente distintiva: ad esempio, אַ per “a”, אָ per “o”, פֿ per “f”, פּ per “p”. Nelle parole di origine ebraica, generalmente non si mette nessuna puntatura come da uso moderno e si scrive ad esempio חבר "amico” ([khaver]); è lasciata comunque facoltà di scriverlo parzialmente puntato, חבֿר (io lo faccio sempre, ad esempio). Altra facoltà lasciata è quello di scriverlo con la puntatura tiberiense completa (חָבְֿר) , ma è un caso davvero raro. Questo per quanto riguarda l'ortografia YIVO, che sarebbe meglio adottare; in pratica, moltissimi testi yiddish sono scritti senza nessuna puntatura, specialmente prima della formulazione dell'ortografia YIVO. In questo senso, ovviamente, non possono essere considerati... (Continues)
Si Nathalie a beaucoup chanté cette chanson, c'est qu'elle a raccourci tous les trajets en voiture de mon enfance pendant lesquels mon père nous faisait chanter mes frères et moi; elle faisait partie de nos chansons préférées et nous avons transmis à nos enfants ! ... la maman de Nathalie qui remercie Maurice Felbach :)
La contestazione del Palalido è di aprile 1976 e il disco esce a maggio 76.Forse i tempi sono troppo ravvicinati,ma prima del Palalido ci furono altri episodi di contestazione e probabilmente sono questi che hanno suggerito la canzone.
Guarda che non hai capito tu: "antifascismo" era tra virgolette e Riccardo citava Bordiga, mica bruscolini...
B.B. 2014/7/28 - 15:30
Da ex consiliare avevo apprezzato Bordiga in quanto antistalinista (e ho fatto in tempo a conoscere di persona anche la compagna di Pietro Tresso, quando non andava di moda...), ma comunque non posso scordare che Bordiga ha continuato indisturbato il suo tram-tram (mi pare fosse ingegnere...) in epoca fascista mentre altri finivano al confino e poi in montagna (in gran parte proletari con la 3° o con 5° elementare, come mio padre). In ogni caso la vostra citazione mi è sembrata strumentale e di cattivo gusto, visto cosa circola attualmente (sorvoliamo sull'uso improprio delle virgolette...).
Comunque io a Belfast ci sono andato ancora nel 1981 (e ricordo anche un intervento di Seamus Costelo a Firenze, nel 1972, mi pare...) e non ho visto fascisti nei quartieri cattolici, ma solo proletari incazzati, come in Euskal Herria che conoscevo meglio. Tutta gente con cui ho solidarizzato, sia umanamente... (Continues)