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Before 2014-7-27

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Tocaia

Tocaia
[1973]
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album - dalla copertina inequivocabile - che porta come titolo il nome dell’artista.

Tocaia, ovvero imboscata, agguato. Una canzone che, nel pieno di una feroce dittatura militare, facendo ricorso alla poesia e alla metafora ma senza nascondere nulla, nemmeno il nome, celebrava colui che fino a due anni prima era stato il nemico pubblico n. 1 del regime, il capitano dell’esercito, il disertore, il guerrigliero comunista Carlos Lamarca (1937-1971).

Fino al 1969 Lamarca non aveva dato alcun segno di insofferenza alla vita militare o di non condividere l’azione dell’esercito golpista. Poi, improvvisamente, disertò portando con sè un camion carico di armi e munizioni e si unì al gruppo armato Vanguarda Popular Revolucionária (VPR). Con la sua nuova divisa Lamarca firmò parecchie azioni eclatanti, come il sequestro dell’ambasciatore svizzero Giovanni... (Continues)
Baixava a noite na mata
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/27 - 22:01
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Canto americano

Canto americano
[1973]
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album - dalla copertina inequivocabile - che porta come titolo il nome dell’artista.

“[...] No campo especifico da música popular é do conhecimento de todos as perseguições enfrentadas por compositores como Chico Buarque, Geraldo Vandré, Taiguara e muitos outros que lutavam contra o arbítrio que imperava no Departamento Nacional de Censura, órgão oficial do governo com autonomia para monitorar a produção intelectual do país. Apesar de todas as dificuldades era necessário não se deixar esmorecer, fraquejar naquele momento seria desastroso e um ato de covardia diante da pátria e do que ela significava para cada um de nós.

No meio desse tiroteio alguns nomes se destacavam, e alem dos já citados um se fez vibrante, inconformado, realista e determinado, era o paulista Sergio Ricardo. Construindo sua carreira de cantor, compositor e cineasta desde... (Continues)
Bésame rosa de sangue
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/27 - 20:37
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Banderas rotas

Banderas rotas
[1989]

Album:Trilce

Banderas Rotas. Cuasimemorias
Autor: José Antonio Labordeta
Editorial: La Esfera de los Libros

Año de publicación: 2001

Banderas rotas son las memorias o, mejor cuasimemorias como prefiere el autor, de un ser humano, nacidas a veces en el coracón y otras en el cerebro. El currículo estrambótico de una generación idealista que vivió el salvaje conflicto de la guerra civil y la interminable posguerra y se ocupó de menesteres inútiles como derrocar una dictadura y llevar a cabo el largo peregrinar de la democracia.

He puesto sobre mi mesa
(Continues)
Contributed by adriana 2014/7/27 - 20:24
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Calabouço

Calabouço
[1968]
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album che porta come titolo il nome dell’artista, pubblicato nel 1973

Si veda anche Menino di Milton Nascimento, dalla cui pagina riprendo l’introduzione.

Una canzone dedicata a Edson Luís de Lima Souto (1950-1968), il primo giovane vittima della repressione della dittatura brasiliana.

Edson Luís era originario del Pará, veniva da una famiglia povera che con molti sacrifici l’aveva mandato a Rio de Janeiro per frequentare le superiori.

Il 28 marzo del 1968 gli studenti di Rio inscenarono una protesta nella mensa scolastica, il Restaurante Central dos Estudantes detto “Calabouço”, perchè i prezzi dei pasti erano aumentati in modo insostenibile. La polizia militare, intervenuta in forze, disperse gli studenti davanti all’edificio, ma non quelli che si erano asserragliati dentro il Calabouço, resistendo con bastoni e lanci di pietre. Mentre... (Continues)
Olho aberto ouvido atento
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/27 - 18:38
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Storia di un’osteria

Storia di un’osteria
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"

Suprema sintesi della storia del fascismo, dagli splendidi albori alla squallida fine...

Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).

Recensione di Gasolio da Debaser

I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.

L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane,... (Continues)
Storia de ’n’osteria
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/26 - 23:12

Una brutta ventata

Una brutta ventata
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"

Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).

Recensione di Gasolio da Debaser

I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.

L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (Continues)
Bella signora
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/26 - 23:10
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Il rondone

Il rondone
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"

Bellissima canzone che può benissimo essere accostata ad altre forse più famose, come Ad un giovine pilota, Il pilota di Hiroshima e Pilota di guerra. C’è in più un aspetto che le altre non considerano; l’onanismo vigliacco dell’assassino di massa che non guarda negli occhi le proprie vittime... E penso in questi giorni alla cieca e codarda violenza dell’esercito israeliano, con i suoi aerei, le sue navi, i suoi cannoni, i suoi carrarmati, i suoi droni che infieriscono su uomini, donne e bambini nella trappola di Gaza...

Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).

Recensione di Gasolio da Debaser

I futili... (Continues)
Con l’orecchio ai motori
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/26 - 23:09
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A noi mo'

A noi mo'
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"

Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).

Recensione di Gasolio da Debaser

I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.

L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (Continues)
A noi! Mò
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/26 - 23:03
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Il colpo di vuoto

Il colpo di vuoto
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"

Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).

Recensione di Gasolio da Debaser

I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.

L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (Continues)
Diciott'anni e un giorno
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/26 - 23:02
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Le Clandestin

Le Clandestin
(2000)
Album: "En attendant les caravanes"
Il vagabonde et s'enveloppe
(Continues)
2014/7/26 - 21:54
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Rue de Panam

Rue de Panam
Album: Rue du Temps (1997)

avec Les Hurlements d'Léo

Dalle strade di Paname, cioè di Parigi, invase dai turisti, dalla droga e dalla repressione un messaggio chiaro: un giorno gli sbirri avranno il loro da fare perché i vagabondi parlano di rivoluzione. Un giorno le nostre canzoni vi disarmeranno e allora non ci sarà altro che la follia, la gioia e l'anarchia...
Dans une rue de Paname
(Continues)
2014/7/26 - 17:49

Ο Νικολός

Ο Νικολός
O Nikolόs
[1970-71]
Στίχοι: Νίκος Δαμίγος
Μουσική: Χρήστος Λουρετζής
Parole: Nikos Damigos
Musica: Christos Louretzís
In “Τα τραγούδια της εξορίας (1967-71)”, “Le canzoni del confino (1967-71)”, un CD realizzato a partire da alcune registrazioni su magnetofono compiute clandestinamente da Nikos Damigos, e Christos Louretzís, Kyriakos Ypsilandis (Κυριάκος Υψηλάντης) e altri detenuti politici che i fascisti allora al potere in Grecia spedirono al confino nei tanti campi di prigionia allestiti sulle isole dell’Egeo, come Makronissos, Gyaros e Leros. La registrazione fu realizzata nel campo di Partheni a Leros ma i brani furono scritti da Damigos nel suo peregrinare, grazie ai frequenti trasferimenti, tra l’isola di Gyaros - per molti il primo campo di transito - e il campo di Lakkì, che come quello di Partheni si trovava sull’isola di Leros.

L’introduzione che segue è tratta da un paio... (Continues)
Μιά νυχτιά σκοτάδι πίσσα τον αδειάσανε γιαλό
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby e Gian Piero Testa 2014/7/26 - 15:54
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Alle barricate

Alle barricate
2015
Sangue e cenere



Sangue e cenere

La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.

Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi  dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.

Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per  bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (Continues)
Agosto del '22 l'Italia è rastrellata
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/7/26 - 14:45
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Ottavo chilometro

Ottavo chilometro
2015
Sangue e cenere



Sangue e cenere

La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.

Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi  dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.

Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per  bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (Continues)
Danno gli occhi alla Pioggia nella Notte più nera
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/7/26 - 14:44
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Non finisce qui

Non finisce qui
2015
Sangue e cenere



Sangue e cenere

La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.

Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi  dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.

Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per  bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (Continues)
Vostro Onore, vostro Onore
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/7/26 - 14:41
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Roma meticcia

Roma meticcia
[2011]
Album : Profondo rosso
Se il vento urla contro
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/7/26 - 01:36
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When You See Millions of the Mouthless Dead

When You See Millions of the Mouthless Dead
[ottobre 1915]
Versi di Charles Hamilton Sorley (1895-1915), nella raccolta postuma intitolata “Marlborough and other Poems” pubblicata nel 1916.
Musica per orchestra sinfonica del belga Jan Van der Roost (1956-), che intitolò il componimento “Et in Terra pax”

Che destino quello del giovane scozzese Charles Sorley!
Educato al Marlborough College - come Siegfried Sassoon - prima di entrare ad Oxford, Charles Sorley decise di andare a studiare una lingua ed una letteratura che amava... quella tedesca. Fu infatti i Turingia, all’Università di Jena, che lo sorprese lo scoppio della guerra. Posto in arresto per qualche giorno, fu poi espulso dal paese e corse ad arruolarsi volontario nel Suffolk Regiment. Sul fronte francese divenne capitano in poche settimane e poi, il 13 ottobre 1915, nei pressi di Hulluch, Nord-Passo di Calais, fu colpito in fronte da un cecchino tedesco durante una delle... (Continues)
When you see millions of the mouthless dead
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/25 - 21:53
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Arról alúl

Arról alúl
[fine 800, inizio 900]
Canzone di soldato anonimo
Su di una melodia popolare riscritta e arrangiata da Zoltán Kodály. Brano incluso nell’opera “Magyar Népzene VI” (“Musica popolare ungherese VI”) pubblicata nel 1925.

Classica canzone di “naja”, identica in ogni epoca ed in ogni angolo del mondo: la triste lettera dall’amata, il dubbio sulla sua fedeltà, il rancore verso i vertici per tutto quel tempo perduto, forzatamente trascorso lontano dalla casa e dagli affetti...
Ho datato il brano a cavallo dei due secoli perchè la ferma è qui di tre anni, e quindi precedente al 1912 quando anche in Ungheria, come già avevano fatto altre nazioni, il servizio militare obbligatorio fu “ridotto” a 2 anni... Dopo poco però arrivò la Grande Guerra a rimettere tutto a posto: la naja non ebbe più termine.
Arról alúl kéken béborult az ég,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/25 - 20:55
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Körtéfa

Körtéfa
Testo di anonimo soldato ungherese.
Su di una qualche aria popolare ovvero originale, riscritta e arrangiata da Zoltán Kodály. Brano incluso nell’opera “Magyar Népzene VII” (“Musica popolare ungherese VII”).

A Gyöngyös durante la Grande Guerra c’era un ospedale da campo e lì vicino un grande pero sotto il quale i soldati convalescenti si radunavano e se la contavano e se la ridevano, e se la cantavano… Un’oasi di pace e di vita lontana dal furore della guerra, dall’orrore della morte…
Körtéfa, körtéfa,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/25 - 14:58
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Doberdói dal

Doberdói dal
[1916]
Testo di anonimo soldato ungherese.
Su di una qualche aria popolare ovvero originale, riscritta e arrangiata da Zoltán Kodály. Brano incluso nell’opera “Magyar Népzene VI” (“Musica popolare ungherese VI”). Ignoro la data precisa di composizione dell’opera.

Una “katonadal”, una canzone soldatesca ungherese direttamente dalle trincee della Grande Guerra, precisamente da Doberdob (Doberdó del Lago), dove nell’agosto del 1916 fu combattuta una delle battaglie più sanguinose dell’intero conflitto…

Da quello che sono riuscito a capire dalla traduzione inglese, il protagonista della canzone, certamente un contadino povero privo persino del certificato di nascita, acquista il suo primo documento d’identità quando viene arruolato per andare a combattere contro gli italiani: non gli servirà a gran che, perché morirà subito e avrà una sepoltura anonima sul campo di battaglia…
Keresik a, nem lelik a keresztelő levelemet,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/25 - 14:12
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Eddig való dolgom a tavaszi szántás

Eddig való dolgom a tavaszi szántás
Testo di anonimo autore popolare, ignoro a che epoca possa risalire.
Musica popolare, riscritta e arrangiata da Béla Bartók. Brano incluso nell’opera “Nyolc magyar népdal” (“Canzoni popolari ungheresi”), per voce e pianoforte (Sz. 64, BB 47) del 1917.

Bartók intento a registrare canzoni in un villaggio magiaro, 1906

Uno dei tanti canti popolari raccolti intorno al 1907 da Béla Bartók insieme all’amico Zoltán Kodály nel corso delle loro peregrinazioni per i villaggi rurali del Regno d’Ungheria. Bartók lo arrangiò dieci anni dopo, in piena prima guerra mondiale.
Eddig való dolgom a tavaszi szántás,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/25 - 11:49
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Wolf

Wolf
[2011]
Scritta da Klara e Johanna Söderberg.
Singolo poi incluso in alcune edizioni dell’album intitolato “The Lion's Roar” pubblicato nel 2012.

Dopo l’esordio con una cover dei Fleet Foxes ed “Emmylou”, il loro manifesto artistico esplicitamente dedicato ad Emmylou Harris, June Tabor, Gram Parsons e Johnny Cash, le due sorelle svedesi Klara e Johanna – due vere streguzze, vero Adriana? – sono ormai molto famose, e se lo meritano.
Questa “Wolf” è emblematica del mondo fantastico in cui le First Aid Kit si muovono, come due “Alice in Wonderland” – il videoclip fu girato nel profondo della foresta di Järvsö, Hälsingland, nel Norrland svedese – ma è anche una denuncia della distruzione del pianeta che l’essere umano sta conducendo e della necessità che l’uomo riscopra l’animale naturale che è in lui, proprio per arginare l’autodistruzione in atto…
Per i percorsi “Lupi contro la Guerra” e “Guerra alla Terra”.
Wolf mother, where you been?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/25 - 09:05
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Maybe There's a World

Maybe There's a World
(2006)
Dall'album "An Other Cup"
I have dreamt of a place and time
(Continues)
2014/7/25 - 00:54
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Angel of War

Angel of War
da "Footsteps in the Light" (2006)

Si trova nella prima raccolta pubblicata da Yusuf Islam (già Cat Stevens) dopo la conversione alla religione musulmana. E' un bellissimo dialogo fra l'Angelo delle Guerra e il Giovane Soldato che rivede se stesso nel nemico. La melodia ricorda molto il suo classico degli anni '70 "Lady D'Arbanville." ma in questo caso Yusuf è accompagnato solo dalle percussioni e da un coro di voci zulu.

Ancora una volta dobbiamo ringraziare la trasmissione Rataplan di Radio Due Rai per averci fatto conoscere questo pezzo.
O Angel Of War! What am I fighting for?
(Continues)
Contributed by CCG Staff 2014/7/25 - 00:16

Communiqués

Communiqués
Communiqués

Canzone française – Communiqués – Marco Valdo M.I. – 2014

Le Livre Blanc 8

Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.

Mon ami Lucien l'âne, encore une canzone paradoxale, comme son titre te l'indique : « Communiqués ».

Eh bien, Marco Valdo M.I. mon ami, rien ne va droit dans cette histoire du Livre Blanc. A-t-on déjà vu une chansons constituée de communiqués ? Car j'imagine que c'est de cela qu'il s'agit...

En effet, c'est bien de cela qu'il est question : une chanson constituée de communiqués. Comme tu le sais, le communiqué est – dans notre univers médiatique – une forme très particulière... (Continues)
L'Académie des Sciences communique :
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/7/24 - 23:27
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Sanitarium Blues

Sanitarium Blues
[1989/1996]
Parole e musica di Townes Van Zandt
Nel disco postumo del 1999 intitolato “A Far Cry From Dead”

Una bellissima canzone, forse una delle ultime, dello schivo e malinconico Van Zandt, morto a soli 52 anni nel 1997 per effetto dei postumi non curati di una brutta caduta ma a causa di una vita trascorsa in frequenti ricoveri psichiatrici per una mai sconfitta psicosi maniaco-depressiva e nella dipendenza da farmaci, alcool e droghe...
The folks, they just can't take no more
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/24 - 21:11

Viole del Carso

Viole del Carso
[1918]
Parole e musica di E. A. Mario, pseudonimo di Giovanni Ermete Gaeta (Napoli, 1884-1961).
I testi di questa e di altre canzoni del maestro napoletano nel 1922 verrano incluse - “Leggenda del Piave” compresa - in un volume d’impronta marcatamente patriottarda intitolato “Il Libro Grigio-Verde”... E bisogna pure aggiungere che il prolifico E. A. Mario fu amato assai durante il fascismo: per esempio, nel 1936 al Gran Teatro la Fenice a Venezia si tenne un grande concerto durante il quale vennero cantate molte sue canzoni di celebrazione del fascismo e della guerra coloniale...

Resta il fatto che “Viole del Carso” di patriottico non ha nulla e credo che possa bene essere accolta nel percorso delle “Canzoni d’amore contro la guerra”, così come a suo tempo fu accolta Le rose rosse, scritta sempre da E. A. Mario e interpretata da Carlo Buti.
Noi siamo le viole del Carso
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/24 - 20:22

Podgora

Anonymous
Podgora
[1915?]
Un breve canto di anonimo soldato che, dopo un secolo, ci fa ripiombare nel fango e nel dolore delle trincee…

Prima della Grande Guerra il Monte Calvario – in realtà una collina di poco più di 200 metri – ad ovest di Gorizia, veniva chiamato in sloveno Kalvarija o Podgora, dal nome del vicino villaggio, oggi Piedimonte del Calvario. La zona fu teatro di battaglie feroci, come quella avvenuta nel luglio 1915 nel quadro della cosiddetta Seconda battaglia dell'Isonzo…
Ho perso la voce
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/24 - 11:59
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Előüzent Ferenc Jóska

Anonymous
Előüzent Ferenc Jóska
[1914-18?]
Canzone magiara dalle trincee della Grande Guerra, un messaggio rivolto direttamente a Ferenc József, l’imperatore Francesco Giuseppe. Fa bene il paio con Olvad a hó, altra canzone popolare di quel periodo raccolta sul campo dai compositori Béla Bartók e Zoltán Kodály.
Interpretata, fra gli altri, dalla cantante Kati Szvorák nel disco collettivo intitolato “Katonadalok” (“Canzoni di soldati”) del 2006.

Ho trovato il brano anche fra le musiche e i canti che accompagnano il recente documentario “Paolo Rumiz racconta la Grande Guerra” (in 10 DVD editi da L’Espresso/La Repubblica e reperibili in edicola). Mi pare di capire che la colonna sonora sia curata dal Centro studi Musica e Grande Guerra
Előüzent Ferenc Jóska,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/24 - 10:40
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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La ballata degli sconfitti

La ballata degli sconfitti
1994
Le scoperte di Arezzo

Canzone allegorica sull'Italia, scritta ancora all'inizio dell'era Berlusconi
Per la carrozza Italia preghino signori
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/7/24 - 07:23
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Maddalena di Val Susa

Maddalena di Val Susa
[2014]
Testo e musica di Alessio Lega
Lyrics and music by Alessio Lega
Paroles et musique d'Alessio Lega
Testo ripreso da Il deposito

La recentissima e bella canzone di Alessio Lega è accompagnata qui per la prima volta dal suo video, perché certe canzoni, sempre sgradite al potere, è sempre bene ascoltarle cantate e ricantate. Abbiamo pensato di inserire in questa pagina anche il racconto di una domenica di qualche mese fa, passata in Val Susa. Per ribadire certe cose e certi eventi. [RV]
Maddalena sequestrata
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi e Adriana 2014/7/23 - 19:24
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Núcleo Base

Núcleo Base
Dall'album "Mudança de Comportamento" (1988)

Scritta dal cantante Edgard Scandurra durante il servizio militare, è un vero e proprio manifesto anti-arruolamento.
Meu amor eu sinto muito, muito, muito, mas vou indo
(Continues)
2014/7/22 - 22:34

Utøya

Antiwar Songs Blog
Utøya
  Questo 22 luglio di morte a Gaza grazie al nazismo sionista è anche la data che ricorda due stragi apparentemente lontanissime nel tempo: quella dello xenofobo “cristiano” Anders Breivik a Oslo e Utøya il 22 luglio 2011 e quella dei Catari di Béziers, avvenuta il 22 luglio 1209. Ma entrambe sono prodotti della stessa […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-22 20:46:00
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Venn

Venn
Til minne om de i Oslo og Utøya 22 Juli 2011
In ricordo di Oslo e Utøya, 22 luglio 2011
In memory of Oslo and Utøya, July 22, 2011
[2005]
Scritta da Espen Lind e Lene Marlin
Written by Espen Lind and Lene Malin
Skrevet av Espen Lind og Lene Marlin

Questa canzone norvegese non doveva parlare, e non parlava in origine, delle vittime di Oslo e dei ragazzi e delle ragazze di Utøya. Era stata scritta per uno di quei progetti del tipo Bob Geldof o Africa Unite, per raccogliere fondi per le vittime dello tsunami nell'Asia Meridionale, il 26 dicembre 2004. Lo Spellemannprisen, l'equivalente norvegese dei Grammy Awards, aveva organizzato una riunione delle principali popstar norvegesi (35 in tutto), che avevano interpretato questa canzone scritta dalle rockstar Lene Marlin e Espen Lind. Poi c'è stata Oslo. Poi c'è stata Utøya e quel maledetto 22 luglio 2011 in cui un cristonazista xenofobo... (Continues)
[Sivert Høyem]
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2014/7/22 - 19:56
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Μην καρτεράτε άλλο πια

Μην καρτεράτε άλλο πια
Min karteráte állo piá
Στίχοι, μουσική και πρώτη εκτέλεση: Νικόλας Άσιμος
MC: "Με το βαρέλι που για να βγει το σπαει"
1978

Testo, musica e prima esecuzione di Nikolas Asimos
MC: "Με το βαρέλι που για να βγει το σπαει"/ Con il barile che sta per esplodere"
1978



"Dalla prima musicassetta illegale di Asimos." (gpt)
Μην καρτεράτε άλλο πια, σπάστε της πείνας τα δεσμά
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2014/7/22 - 18:22
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Refuseniks

Refuseniks
[2014]
KilnAboy è scritto con la A cerchiata di Anarchia…
Dal disco intitolato “Prison Bars and Battle Scars”

“Refusenik” si riferiva originariamente ai cittadini ebrei dei paesi del blocco sovietico cui veniva rifiutata l’autorizzazione ad emigrare in Israele. In seguito il termine è passato ad indicare i militari che per motivi politici, religiosi o morali rifiutano il servizio attivo in particolari circostanze o luoghi, come i soldati e i riservisti israeliani – meglio definiti come “sarvanim”, o “mishtamtim” o ancora “shministim” nel caso dei più giovani - che si rifiutano di servire nell'esercito israeliano nei Territori Occupati e/o nell’assedio di quella striscia di terra dimenticata da Dio a da Allah che è Gaza.
You say that you despise me
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/22 - 15:25
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Satan, Your Kingdom Must Come Down

Anonymous
Satan, Your Kingdom Must Come Down
Un blues country gospel registrato per primo nel 1931 da Blind Joe Taggart, uno dei tanti cantori/musicisti di strada ciechi degli anni 20 e 30.
Ripreso in seguito dagli Uncle Tupelo e più recentemente da Robert Plant nel suo disco “Band of Joy”, reunion con la sua band originaria pre-Led Zeppelin.

Propongo questo brano per il percorso su “Il Diavolo” ma anche per quello su “La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù” perché mi pare che negli anni della Grande Depressione, quando “Satan, your kingdom must come down” fu inciso, l’invocazione fosse diretta contro la disoccupazione, la miseria, la fame che attanagliavano la popolazione americana e mondiale, mentre i ricchi che avevano fatto soldi a palate speculando sulla Grande Guerra già si preparavano alla seconda…

E poi ritengo che questa semplice preghiera – come lo sono spesso blues, gospel e spiritual... (Continues)
Satan, your kingdom must come down
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/22 - 09:11
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Russians

Russians
РУССКИЕ
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/7/21 - 23:47

Il signore degli agnelli

Il signore degli agnelli
Chanson italienne – Il signore degli agnelli – Riccardo Scocciante – 2006

Lorsque Riccardo Scocciante, ou bien le dégoûtant personnage qui se cache derrière ce pseudonyme, m'a envoyé la chose qui suit, il m'a dit : « Écoute, tête de nœud, je sais que tu es en cheville avec un site de chansons contre la guerre. Voilà, tiens, j'ai écrit une chanson contre la guerre et même contre le pape, qui pour moi est cette espèce de zombie, dont certains affirment qu'il a fait partie de la SS, et qui me casse un peu les couilles. Veille à l'insérer, sinon cette nuit, je viens tuer ton chat. »
Je lui ai fait remarquer que je n'ai pas de chat, et que si j'en avais un, je lui scalperais les gencives au marteau-piqueur à ce tueur de chat, si seulement il touchait à un poil du minou ; mais puisque ce site accueille tout, mais vraiment tout (ou presque), je vous présente quand même sa « chanson » (dont je... (Continues)
LE SEIGNEUR DES AGNEAUX
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/7/21 - 23:16
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For What It's Worth

For What It's Worth
Che ne dite di questa cover? E' del 1968 ed è dei Band Of Joy, formazione in cui militavano due futuri Led Zeppelin, Robert Plant alla voce (e si sente!) e John Bonham (e si sente pure!)...
Kikkazza!!!

Bernart bartleby 2014/7/21 - 22:48
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Il lago che combatte

Il lago che combatte
collaborazione tra gli Assalti Frontali e Il muro del canto

2014
canzone inedita

Dopo un anno di collaborazioni dal vivo sui palchi più prestigiosi della cultura romana, dal Nuovo Cinema Palazzo al Teatro Valle Occupato, esce la prima canzone in studio prodotta dai due gruppi per un evento speciale dedicato al lago della Snia, il primo lago naturale di Roma, l'unico di acqua risorgiva, un lago nato lì dove c'era la fabbrica della Viscosa, in mezzo ai palazzi di via Prenestina e via Portonaccio, dove i costruttori venti anni fa truccarono le carte, cambiando la destinazione dell'area da non edificabile a edificabile e cercando di realizzare un grande centro commerciale. Ma questa volta i palazzinari di Roma hanno trovato una resistenza inaspettata, la natura si è ribellata, durante gli scavi, quando già erano pronti tre piani sotto il livello della terra e tre piani sopra ecco che le ruspe... (Continues)
Palazzinaro amaro sei un palazzinaro baro
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/7/21 - 21:37
Song Itineraries: War on Earth
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Russians

Russians
Molto veritiera! Spero che queste sue parole non siano vane..
Sara 2014/7/21 - 20:36
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Hanno picchiato Damiano (sul portone di casa)

Hanno picchiato Damiano (sul portone di casa)
2012
Lontano dal cerchio

la storia è simbolica e inventata, ma si ispira ad eventi reali. La violenza del potere costituito nei confronti della dissidenza è cronaca quasi abituale. L’insofferenza alla violenza del sopruso accentua il bisogno di denunciare, almeno con la realtà delle parole, la prevaricazione, prescindendo dalle motivazioni in campo.
Storie che non sanno di niente solo perché qualcuno non vuol farle sapere
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/7/21 - 20:13
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Lu meu patruni

Lu meu patruni
bella assai
Krzysiek Wrona 2014/7/21 - 03:37
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Sarajevo

Sarajevo
(2014)


In scena nella ricorrenza del 28 giugno di cent'anni fa, quando a Sarajevo furono uccisi Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria e Ungheria, e sua moglie Sofia, attentato che di lì a poco avrebbe scatenato la Prima guerra mondiale.

Nel giorno dell'anniversario, sabato 28 giugno, ha preso il via «Sentiero di pace», un evento radiofonico che grazie alla collaborazione tra il Trentino, la Rai e l'Ebu (European Broadcasting Union) diffonde in tutta Europa riflessioni e approfondimenti sulla guerra mondiale 1914-1918. Al teatro Sociale di Trento è andata in scena anche una composizione inedita commissionata appositamente al maestro Nicola Piovani: Sarajevo».

Sabato è stato dunque il linguaggio universale della musica a farsi tramite di emozioni, riflessioni, spunti ma anche occasione di dialogo sul conflitto. A rendere possibile tutto questo l' Orchestra nazionale sinfonica della... (Continues)
Pax
Pax
Pax
2014/7/20 - 22:24
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Havana Affair

Havana Affair
[1975]
Lato B del primo singolo dei Ramones.
Sul lato A, la celeberrima “Blitzkrieg Bop”, quella che si apre con il coro "Hey! Ho! Let's go!", il loro inno di sempre.
Entrambe poi nell’album d’esordio “Ramones” del 1976.




Una canzone ironica in puro stile Ramones - tutt’altro che una band interessata ai temi politici - e che pure fa riferimento alla politica estera americana e, in particolare, al disastroso tentativo d'invasione di Cuba, il famigerato sbarco alla bahía de Cochinos (la Baia dei Porci) del 17 aprile 1961...
Ripresa da Red Hot Chili Peppers e Screeching Weasel.

Contribuisco questo brano in memoria di Tommy Ramone (Thomas Erdelyi o, meglio, Erdélyi Tamás, ungherese, ebreo, figlio di scampati all’Olocausto), batterista e produttore del gruppo, “The Last of the Ramones”, l’ultimo membro della formazione originaria, scomparso l’11 luglio scorso...
PT-boat on the way to Havana
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/20 - 21:49
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I'm Not Afraid of Life

I'm Not Afraid of Life
Dopo Joey (2001), Dee Dee (2002) e Johnny (2004), l'11 luglio scorso è morto anche Tommy Ramone, ultimo membro della formazione originaria dei Ramones.

Tommy Ramone era stato batterista (dal 74 al 78, poi sostituito da Marky Ramone) e produttore della band.
Aveva scritto pezzi immortali come "I Wanna Be Your Boyfriend" e "Blitzkrieg Bop"...

Il suo vero nome era Thomas Erdelyi o, meglio, Erdélyi Tamás. Era ungherese, ebreo, figlio di genitori scampati all'Olocausto perchè nascosti dai vicini... Molti suoi familiari invece furono vittime dei nazisti...

R.I.P. Tommy Ramone
Bernart Bartleby 2014/7/20 - 21:07
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Les Vacanciers

Les Vacanciers
Les Vacanciers
Chanson française - Les Vacanciers – Ricet Barrier – 1968

Auteurs compositeurs : Ricet Barrier - Lelou

Tiens Lucien l'âne mon ami, comme c'est la saison des vacances, je m'en vais te faire voir les vacances du point de vue de ceux qui sont envahis par les vacanciers. Car les vacances, c'est un peu la blitzkrieg annuelle. Cette ruée des colonnes motorisées vers les côtes rappelle furieusement la fuite des réfugiés, la débâcle et la progression concomitante des armées survoltées volant vers la victoire.

Je sais, je sais, dit Lucien l'âne en maugréant. D'autre part, c'est aussi la soupape de sécurité du système et si j'ose te le dire, la carotte de l'âne. Dis-moi qui, dis-moi quoi, car à propos des vacances, je pense comme toi que c'est un attrape-couillons. Faire courir onze mois les gens pour quelques jours, au mieux quelques semaines, d'arrêt-buffet. Mais nous ne sommes... (Continues)
Cré vin dieu !
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/7/20 - 19:08
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Es urgente

Es urgente
(1977)
Testo del poeta andaluso Juan de Loxa
Musica di Virgilio Fernández
dall'album "No hay derecho"


Esa iglesia que pide
alzamiento militar;
¿estos que invitan al crimen
tienen algo de humanidad?…
Delante de los descendientes
del más cruel dictador,
un curita mal nacío
va traicionando a su dios…

Manuel Gerena, 19-7-14

Lo scorso 18 luglio, in occasione dell'anniversario della sollevazione militare dei quattro generali fascisti contro la Repubblica Spagnola, si è celebrata nella chiesa "de los Jeronimos" a Madrid una messa durante la quale il parroco officiante ha chiesto esplicitamente un nuovo sollevamento militare per frenare l'"estrema sinistra". Come ai tempi de celeberrimo radiomessaggio di Sua Santità Pio XII ai cattolici di Spagna l'officiante ha celebrato il 18 luglio 1936 come la "data storica e centrale nella storia della salvezza della Spagna".

L'amico Gustavo... (Continues)
Es urgente pedir por esta boca,
(Continues)
Contributed by CCG Staff 2014/7/20 - 16:38

La Repubblica di Caulonia

La Repubblica di Caulonia
[2005]
Questi versi furono composti da Fortunato Sindoni, uno degli ultimi cantastorie siciliani - originario di Baccialona Pizzaottu (Barcellona Pozzo di Gotto), Messina - appositamente per il Kaulonia Tarantella Festival... Raccontano dei movimenti rivoluzionari antilatifondisti capeggiati a Caulonia da Pasquale Cavallaro nel 1945.
Testo trovato sul sito del Fan Club di Mimmo Cavallaro
Si veda al proposito Castrum vetus, proprio di Mimmo Cavallaro, di cui si riporta parte dell’introduzione per comodità del lettore:

Pasquale Cavallaro era un insegnante elementare ed era un comunista. “U profissuri”, come veniva chiamato, era un uomo di polso e di cultura (“omu di pursu e d'intellettu”) e conosceva bene la travagliata storia della sua terra. Sapeva bene, per esempio, che l’ “Unità d’Italia” aveva cambiato solo il nome a Castelvetere, ma per il resto tutto era rimasto come prima: i padroni,... (Continues)
Si mi susteni u sensu e la raggiuni
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/20 - 15:21




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