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Before 2014-7-23

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Maddalena di Val Susa

Maddalena di Val Susa
[2014]
Testo e musica di Alessio Lega
Lyrics and music by Alessio Lega
Paroles et musique d'Alessio Lega
Testo ripreso da Il deposito

La recentissima e bella canzone di Alessio Lega è accompagnata qui per la prima volta dal suo video, perché certe canzoni, sempre sgradite al potere, è sempre bene ascoltarle cantate e ricantate. Abbiamo pensato di inserire in questa pagina anche il racconto di una domenica di qualche mese fa, passata in Val Susa. Per ribadire certe cose e certi eventi. [RV]
Maddalena sequestrata
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi e Adriana 2014/7/23 - 19:24
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Núcleo Base

Núcleo Base
Dall'album "Mudança de Comportamento" (1988)

Scritta dal cantante Edgard Scandurra durante il servizio militare, è un vero e proprio manifesto anti-arruolamento.
Meu amor eu sinto muito, muito, muito, mas vou indo
(Continues)
2014/7/22 - 22:34
This 22 July of death in Gaza, due to Zionist nazism, is also the anniversary of two massacres apparently distant in time: that by the “Christian” xenophobe Anders Breivik in Oslo and Utøya on July 22, 2011, and that of the Béziers Cathars on July 22, 1209. Both are products of the same culture, of the same intolerance, of the same religious fanatism, of the same history. Nothing comes from the moon. We want to remember them together in this black day.
Riccardo Venturi 2014/7/22 - 21:55

Utøya

Antiwar Songs Blog
Utøya
  Questo 22 luglio di morte a Gaza grazie al nazismo sionista è anche la data che ricorda due stragi apparentemente lontanissime nel tempo: quella dello xenofobo “cristiano” Anders Breivik a Oslo e Utøya il 22 luglio 2011 e quella dei Catari di Béziers, avvenuta il 22 luglio 1209. Ma entrambe sono prodotti della stessa […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-22 20:46:00
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Venn

Venn
Til minne om de i Oslo og Utøya 22 Juli 2011
In ricordo di Oslo e Utøya, 22 luglio 2011
In memory of Oslo and Utøya, July 22, 2011
[2005]
Scritta da Espen Lind e Lene Marlin
Written by Espen Lind and Lene Malin
Skrevet av Espen Lind og Lene Marlin

Questa canzone norvegese non doveva parlare, e non parlava in origine, delle vittime di Oslo e dei ragazzi e delle ragazze di Utøya. Era stata scritta per uno di quei progetti del tipo Bob Geldof o Africa Unite, per raccogliere fondi per le vittime dello tsunami nell'Asia Meridionale, il 26 dicembre 2004. Lo Spellemannprisen, l'equivalente norvegese dei Grammy Awards, aveva organizzato una riunione delle principali popstar norvegesi (35 in tutto), che avevano interpretato questa canzone scritta dalle rockstar Lene Marlin e Espen Lind. Poi c'è stata Oslo. Poi c'è stata Utøya e quel maledetto 22 luglio 2011 in cui un cristonazista xenofobo... (Continues)
[Sivert Høyem]
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2014/7/22 - 19:56
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Μην καρτεράτε άλλο πια

Μην καρτεράτε άλλο πια
Min karteráte állo piá
Στίχοι, μουσική και πρώτη εκτέλεση: Νικόλας Άσιμος
MC: "Με το βαρέλι που για να βγει το σπαει"
1978

Testo, musica e prima esecuzione di Nikolas Asimos
MC: "Με το βαρέλι που για να βγει το σπαει"/ Con il barile che sta per esplodere"
1978



"Dalla prima musicassetta illegale di Asimos." (gpt)
Μην καρτεράτε άλλο πια, σπάστε της πείνας τα δεσμά
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2014/7/22 - 18:22
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Refuseniks

Refuseniks
[2014]
KilnAboy è scritto con la A cerchiata di Anarchia…
Dal disco intitolato “Prison Bars and Battle Scars”

“Refusenik” si riferiva originariamente ai cittadini ebrei dei paesi del blocco sovietico cui veniva rifiutata l’autorizzazione ad emigrare in Israele. In seguito il termine è passato ad indicare i militari che per motivi politici, religiosi o morali rifiutano il servizio attivo in particolari circostanze o luoghi, come i soldati e i riservisti israeliani – meglio definiti come “sarvanim”, o “mishtamtim” o ancora “shministim” nel caso dei più giovani - che si rifiutano di servire nell'esercito israeliano nei Territori Occupati e/o nell’assedio di quella striscia di terra dimenticata da Dio a da Allah che è Gaza.
You say that you despise me
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/22 - 15:25
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Satan, Your Kingdom Must Come Down

Anonymous
Satan, Your Kingdom Must Come Down
Un blues country gospel registrato per primo nel 1931 da Blind Joe Taggart, uno dei tanti cantori/musicisti di strada ciechi degli anni 20 e 30.
Ripreso in seguito dagli Uncle Tupelo e più recentemente da Robert Plant nel suo disco “Band of Joy”, reunion con la sua band originaria pre-Led Zeppelin.

Propongo questo brano per il percorso su “Il Diavolo” ma anche per quello su “La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù” perché mi pare che negli anni della Grande Depressione, quando “Satan, your kingdom must come down” fu inciso, l’invocazione fosse diretta contro la disoccupazione, la miseria, la fame che attanagliavano la popolazione americana e mondiale, mentre i ricchi che avevano fatto soldi a palate speculando sulla Grande Guerra già si preparavano alla seconda…

E poi ritengo che questa semplice preghiera – come lo sono spesso blues, gospel e spiritual... (Continues)
Satan, your kingdom must come down
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/22 - 09:11
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Il lago che combatte

Il lago che combatte
collaborazione tra gli Assalti Frontali e Il muro del canto

2014
canzone inedita

Dopo un anno di collaborazioni dal vivo sui palchi più prestigiosi della cultura romana, dal Nuovo Cinema Palazzo al Teatro Valle Occupato, esce la prima canzone in studio prodotta dai due gruppi per un evento speciale dedicato al lago della Snia, il primo lago naturale di Roma, l'unico di acqua risorgiva, un lago nato lì dove c'era la fabbrica della Viscosa, in mezzo ai palazzi di via Prenestina e via Portonaccio, dove i costruttori venti anni fa truccarono le carte, cambiando la destinazione dell'area da non edificabile a edificabile e cercando di realizzare un grande centro commerciale. Ma questa volta i palazzinari di Roma hanno trovato una resistenza inaspettata, la natura si è ribellata, durante gli scavi, quando già erano pronti tre piani sotto il livello della terra e tre piani sopra ecco che le ruspe... (Continues)
Palazzinaro amaro sei un palazzinaro baro
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/7/21 - 21:37
Song Itineraries: War on Earth
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Hanno picchiato Damiano (sul portone di casa)

Hanno picchiato Damiano (sul portone di casa)
2012
Lontano dal cerchio

la storia è simbolica e inventata, ma si ispira ad eventi reali. La violenza del potere costituito nei confronti della dissidenza è cronaca quasi abituale. L’insofferenza alla violenza del sopruso accentua il bisogno di denunciare, almeno con la realtà delle parole, la prevaricazione, prescindendo dalle motivazioni in campo.
Storie che non sanno di niente solo perché qualcuno non vuol farle sapere
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/7/21 - 20:13
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Chegança

Chegança
[1997]
Parole e musica di Antonio Nóbrega.
Nel disco intitolato “Madeira que cupim não rói - (Na Pancada do Ganzá II)”.
Sou Pataxó
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/21 - 15:23
Song Itineraries: Native American Genocide
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Sarajevo

Sarajevo
(2014)


In scena nella ricorrenza del 28 giugno di cent'anni fa, quando a Sarajevo furono uccisi Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria e Ungheria, e sua moglie Sofia, attentato che di lì a poco avrebbe scatenato la Prima guerra mondiale.

Nel giorno dell'anniversario, sabato 28 giugno, ha preso il via «Sentiero di pace», un evento radiofonico che grazie alla collaborazione tra il Trentino, la Rai e l'Ebu (European Broadcasting Union) diffonde in tutta Europa riflessioni e approfondimenti sulla guerra mondiale 1914-1918. Al teatro Sociale di Trento è andata in scena anche una composizione inedita commissionata appositamente al maestro Nicola Piovani: Sarajevo».

Sabato è stato dunque il linguaggio universale della musica a farsi tramite di emozioni, riflessioni, spunti ma anche occasione di dialogo sul conflitto. A rendere possibile tutto questo l' Orchestra nazionale sinfonica della... (Continues)
Pax
Pax
Pax
2014/7/20 - 22:24
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Havana Affair

Havana Affair
[1975]
Lato B del primo singolo dei Ramones.
Sul lato A, la celeberrima “Blitzkrieg Bop”, quella che si apre con il coro "Hey! Ho! Let's go!", il loro inno di sempre.
Entrambe poi nell’album d’esordio “Ramones” del 1976.




Una canzone ironica in puro stile Ramones - tutt’altro che una band interessata ai temi politici - e che pure fa riferimento alla politica estera americana e, in particolare, al disastroso tentativo d'invasione di Cuba, il famigerato sbarco alla bahía de Cochinos (la Baia dei Porci) del 17 aprile 1961...
Ripresa da Red Hot Chili Peppers e Screeching Weasel.

Contribuisco questo brano in memoria di Tommy Ramone (Thomas Erdelyi o, meglio, Erdélyi Tamás, ungherese, ebreo, figlio di scampati all’Olocausto), batterista e produttore del gruppo, “The Last of the Ramones”, l’ultimo membro della formazione originaria, scomparso l’11 luglio scorso...
PT-boat on the way to Havana
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/20 - 21:49
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Les Vacanciers

Les Vacanciers
Les Vacanciers
Chanson française - Les Vacanciers – Ricet Barrier – 1968

Auteurs compositeurs : Ricet Barrier - Lelou

Tiens Lucien l'âne mon ami, comme c'est la saison des vacances, je m'en vais te faire voir les vacances du point de vue de ceux qui sont envahis par les vacanciers. Car les vacances, c'est un peu la blitzkrieg annuelle. Cette ruée des colonnes motorisées vers les côtes rappelle furieusement la fuite des réfugiés, la débâcle et la progression concomitante des armées survoltées volant vers la victoire.

Je sais, je sais, dit Lucien l'âne en maugréant. D'autre part, c'est aussi la soupape de sécurité du système et si j'ose te le dire, la carotte de l'âne. Dis-moi qui, dis-moi quoi, car à propos des vacances, je pense comme toi que c'est un attrape-couillons. Faire courir onze mois les gens pour quelques jours, au mieux quelques semaines, d'arrêt-buffet. Mais nous ne sommes... (Continues)
Cré vin dieu !
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/7/20 - 19:08
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Es urgente

Es urgente
(1977)
Testo del poeta andaluso Juan de Loxa
Musica di Virgilio Fernández
dall'album "No hay derecho"


Esa iglesia que pide
alzamiento militar;
¿estos que invitan al crimen
tienen algo de humanidad?…
Delante de los descendientes
del más cruel dictador,
un curita mal nacío
va traicionando a su dios…

Manuel Gerena, 19-7-14

Lo scorso 18 luglio, in occasione dell'anniversario della sollevazione militare dei quattro generali fascisti contro la Repubblica Spagnola, si è celebrata nella chiesa "de los Jeronimos" a Madrid una messa durante la quale il parroco officiante ha chiesto esplicitamente un nuovo sollevamento militare per frenare l'"estrema sinistra". Come ai tempi de celeberrimo radiomessaggio di Sua Santità Pio XII ai cattolici di Spagna l'officiante ha celebrato il 18 luglio 1936 come la "data storica e centrale nella storia della salvezza della Spagna".

L'amico Gustavo... (Continues)
Es urgente pedir por esta boca,
(Continues)
Contributed by CCG Staff 2014/7/20 - 16:38

La Repubblica di Caulonia

La Repubblica di Caulonia
[2005]
Questi versi furono composti da Fortunato Sindoni, uno degli ultimi cantastorie siciliani - originario di Baccialona Pizzaottu (Barcellona Pozzo di Gotto), Messina - appositamente per il Kaulonia Tarantella Festival... Raccontano dei movimenti rivoluzionari antilatifondisti capeggiati a Caulonia da Pasquale Cavallaro nel 1945.
Testo trovato sul sito del Fan Club di Mimmo Cavallaro
Si veda al proposito Castrum vetus, proprio di Mimmo Cavallaro, di cui si riporta parte dell’introduzione per comodità del lettore:

Pasquale Cavallaro era un insegnante elementare ed era un comunista. “U profissuri”, come veniva chiamato, era un uomo di polso e di cultura (“omu di pursu e d'intellettu”) e conosceva bene la travagliata storia della sua terra. Sapeva bene, per esempio, che l’ “Unità d’Italia” aveva cambiato solo il nome a Castelvetere, ma per il resto tutto era rimasto come prima: i padroni,... (Continues)
Si mi susteni u sensu e la raggiuni
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/20 - 15:21
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Castrum vetus

Castrum vetus
[2011?]
Parole e musica di Mimmo Cavallaro
Nel disco dei TaranProject (Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea) intitolato “Sonu” (2013)

“Castrum vetus”, Castelvetere è l’antico nome di un paese in provincia di Reggio Calabria. Due anni dopo l’“Unità d’Italia” venne ribattezzato Caulónia, italianizzazione dal greco calabro, perchè lì si pensava che sorgesse l’antica Kaulon fondata dagli Achei (si seppe più tardi che l’insediamento in questione sorgeva invece nel vicino comune di Monasterace).

Mimmo Cavallaro, originario di Caulonia/Castelvetere, ha dedicato al suo paese questa canzone che è una sintesi suprema di storia, che si va dalle scorrerie piratesche al periodo borbonico, con i suoi re e briganti di volta in volta avversari e compari, dalla feroce occupazione piemontese, da cui scaturì quella che impropriamente viene chiamata “Unità d’Italia”, ad un episodio importante ma non molto... (Continues)
Castrum vetus mari nostrum
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/20 - 14:43
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Lu meu patruni

Lu meu patruni
[2001?]
Parole e musica di Mimmo Cavallaro
Già nel repertorio dei Tarankhan, formazione di Mimmo Cavallaro con Francesco Loccisano e altri.
Poi nel disco dei TaranProject (Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea) intitolato “Sonu” (2013)
Chjovi, chjovi, chjovi, chjovi,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/20 - 09:36
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La perquisa

La perquisa
[1998]
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”


Stato mafia soldi banche
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/20 - 08:25
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Crociere

Crociere
[1998]
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Il sole va su
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/20 - 08:01
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Abruxia

Abruxia
[1998]
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Non è vero sapere le cose
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/20 - 07:39
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I've Known No War

I've Known No War
(1982)
Album: "It's Hard"

Segnalata dal bel programma di Radio 2 "Rataplan", una bella canzone degli Who da un album posteriore al loro periodo d'oro dopo la tragica morte del batterista Keith Moon, sostituito da Kenney Jones (ex batterista degli Small Faces).

***

Parke Puterbaugh of Rolling Stone magazine stated that the song was the key to the album, as he wrote in his 1982 review of It's Hard:

"'I've Known No War,' [is] a song that could become an anthem to our generation much the way 'Won't Get Fooled Again' did a decade ago. 'I've Known No War' is one conscientious objector's statement of defiant opposition, tempered by the realities of the present day. To wit, that a nuclear war, despite our best pacifistic inclinations, is in the hands of a few men who will simply decide to push a button, and that the ensuing annihilation will be sudden, certain and eternal".

Wikipedia
I've known no war
(Continues)
2014/7/20 - 00:27
After so many years of true chaos, the pages of an historical album have finally been given their definitive form: The Ballad of Mauthausen / Six Songs (Farandouri Cycle) by Mikis Theodorakis. Not only does this album include some among the most celebrated and beautiful songs in the Greek language (with lyrics by Kambanellis, Gatsos and other poets), well known also in their translations in various languages, but also some among the oldest pages of this website with contributions by the whole “Greek Team” starting from the “pioneer” Giuseppina Dilillo up to the very first intervention of Gian Piero Testa. But we cannot forget the great Maria Farandouri's voice.
Riccardo Venturi 2014/7/19 - 20:43
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Lettera dalla Palestina

Lettera dalla Palestina
(2012)
Album: "Novembre"

"Tempo fa lessi una lettera scritta da un soldato israeliano alla propria madre. Scriveva dalla prigione in cui era stato messo in quanto Shministim cioè obiettore di coscienza. Nella lettera il ragazzo cercava di spiegare alla madre i motivi del suo rifiuto a combattere. Mi piaceva raccontare questa storia."
Questo albero che non dà frutti
(Continues)
Contributed by Pierangelo 2014/7/19 - 14:51
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Candyland

Candyland
(2014)

Il brano, che prende il nome dal famoso gioco da tavola, paragona gli spettatori passivi e acritici a personaggi di plastica che vivono nel mondo fantastico di "Candyland".

"Candyland" protests pro-war propaganda
How are things in Candyland?
(Continues)
2014/7/19 - 09:13
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Ο ίσκιος έπεσε βαρύς

Ο ίσκιος έπεσε βαρύς
O ískios épese varýs
[1965]
Στίχοι: Γεράσιμος Σταύρου
Μουσική: Mikis Theodorakis
'Αλμπουμ: Η μπαλάντα του Μαουτχάουζεν - Κύκλος Φαραντούρη (1966)
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη

Testo: Gerasimos Stavrou
Musica: Mikis Theodorakis
Album: Η μπαλάντα του Μαουτχάουζεν / The Ballad of Mauthausen - Six Songs (1966)
Prima interprete: Maria Farandouri

Lyrics: Yerasimos Stavrou
Music: Mikis Theodorakis
Album: Η μπαλάντα του Μαουτχάουζεν / La ballata di Mauthausen - Ciclo Farandouri (1966)
First recording: Maria Farandouri







Η μπαλάντα του Μαουτχάουζεν - Κύκλος Φαραντούρη / The Ballad of Mauthausen - Six Songs (Farandouri Cycle) (1966)


Μίκης Θεοδωράκης / Mikis Theodorakis
Ιάκωβος Καμπανέλλης / Iakovos Kambanellis
Δημήτρης Χριστοδούλου / Dimitris Christodoulou
Γεράσιμος Σταύρου / Gerasimos Stavrou
Τάσος Λειβαδίτης / Tasos Livaditis
Νίκος Γκάτσος / Nikos Gatsos
Μαρία Φαραντούρη... (Continues)
O ίσκιος έπεσε βαρύς
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/7/19 - 00:25
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Fighter Pilot

Fighter Pilot
(1981)
dall'album "Honi soit"

Trovata grazie alla trasmissione di Radio2 Rataplan

Mr. John Cale si rivolge a un pilota di caccia. Qual è il confine fra chi per alcuni è un "eroe" e per altri soltanto una "persona orribile"?
Fighter pilot you're losing the war again
(Continues)
Contributed by CCG Staff 2014/7/18 - 22:59

Rataplan!

Antiwar Songs Blog
Rataplan!
Dal 30 giugno su RAI Radio 2 è cominciata un’interessante trasmissione musicale dedicata  alle canzoni contro la guerra, in occasione del centenario dall’inizio del grande macello del primo conflitto mondiale. Il programma si chiama “Rataplan” e va in onda dal lunedì al venerdì alle 17.00. Lo conduce l’ottimo John Vignola, un giornalista e critico musicale […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-18 21:11:00
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سر اومد زمستون

سر اومد زمستون

Originally an Armenian song, called "Sari sirun yar", this song was performed by the Organization of Iranian People's Fedai Guerrillas and is one of the revolutionary anthems of Iran. In 2009, this song was used by Mir Hossein Moussavi's electoral campaign. ("T")
سر اومد زمستون، شکفته بهارون
(Continues)
Contributed by T 2014/7/18 - 15:17
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World Peace Is None of Your Business

World Peace Is None of Your Business
[2014]
Parole e musica di Morrissey.
Il brano che dà il titolo all’ultimo lavoro del grande ed immarcescibile artista inglese, sempre più anarchico man mano che passa il tempo...

Semplice, dura, diretta, semplicemente bellissima. Un pugno in faccia ai governanti e una sferzata diretta a tutti noi: “No more you poor little fool”, WAKE UP!!!

Appena scoperta grazie a John Vignola e alla sua “Rataplan”su RAI Radio 2, una trasmissione di musica contro la guerra, realizzata in occasione dei 100 anni dall’inizio della carneficina del primo conflitto mondiale...
World peace is none of your business
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/17 - 22:11
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Let's Make Peace and Stop the War

Let's Make Peace and Stop the War
[1972]
Nel disco intitolato “Chicken Lickin'”

Ho scoperto questa splendida acid/funk Anti War Song grazie a John Vignola e alla sua “Rataplan”su RAI Radio 2, una trasmissione di musica contro la guerra, realizzata in occasione dei 100 anni dall’inizio della carneficina del primo conflitto mondiale...
Let's make peace, oh, stop the war
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/17 - 21:39
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Βράχο βράχο

Βράχο βράχο
Vráho vráho

[1961]
Στίχοι: Δημήτρης Χριστοδούλου
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη έκτελεση: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
Δίσκος: "Πολιτεία"
1961

Testo di Dimitris Christodoulou
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione di Grigoris Bithikotsis
Disco: ""Πολιτεία" ("Città")

Colmo una lacuna. Questa vecchia e non mai dimenticata canzone greca, quando uscì tra iol 1960 e il 1961 con le altre del disco intitolato "Città" (Politia), intendeva probabilmente richiamare, tra le comuni situazioni e i comuni sentimenti di chi stentava la vita nei quartieri popolari delle città, anche il caso non certo infrequente di chi doveva imbarcarsi per trasferire in un paese straniero le sue chance di sopravvivenza. La canzone, sia nel testo sia nella musica, è infatti focalizzata sullo stato d'animo di chi è partito ma ancora non è arrivato: di chi cioè sta arrancando sul mare senza essere marinaio.

I... (Continues)
Eίναι βαριά η μοναξιά
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2014/7/17 - 19:32
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Christians Murdered Indians

Christians Murdered Indians
[2001]
Parole e musica dei Corporate Avenger, band industrial, hip hop, rock del sud California, composta da nativi americani.
Nel disco intitolato “Freedom Is A State Of Mind”

Le parti tra virgolette sono recitate e tratte dall’edizione inglese della “Brevísima relación de la destrucción de las Indias” scritta nel 1542 da Bartolomé de las Casas, frate domenicano, storico, riformatore sociale e primo vescovo del Chiapas, Messico.
“Even in the initial stages of contact between European Christians and Native Indian people the stage was set for ethnocentrism, and the attitude towards the Indians was that of Christian superiority. The Indians were read a proclamation in Spanish which they had no hope of understanding, they had no hope of understanding the death sentence they were being read, and it went something like this: "We ask and require you to acknowledge the church as the ruler and superior of the whole world and the high priest called pope and in his name the king of Spain as lords of this land. If you submit we shall receive you in all love and charity and shall leave you, your wives and children and your lands free without servitude, but if you do not submit we shall powerfully enter into your country and shall m... (Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/17 - 14:56
Song Itineraries: Native American Genocide
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The New Black

The New Black
[2008]
Scritta da Jeremy Karodia e Ayub Mayet.
Nell’album intitolato “Pura Vida” (2012)
Canzone ispirata al racconto “Mornings in Jenin” (il cui titolo originale è “The Scar of David”) della scrittrice palestinese americana Susan Abulhawa (1970-)

Susan Abulhawa, nata in Kuwait in una famiglia di rifugiati dopo la guerra del 1967, scrisse “The Scar of David” dopo aver constatato di persona gli effetti dell’operazione “Scudo Difensivo” lanciata da Israele nel 2002 nel corso della seconda Intifada, la più grande operazione militare in Cisgiordania dalla guerra dei Sei Giorni del 1967, proprio la guerra che costrinse i suoi genitori all’esilio prima in Kuwait e in Giordania e poi negli USA.

Nei primi dieci giorni di aprile del 2002 il campo profughi di Jenin nella West Bank fu teatro di una furiosa battaglia tra l’IDF e i gruppi armati palestinesi che lasciò sul campo 23 morti tra gli aggressori... (Continues)
Did I hear you speak? Did you hear the children plead?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/17 - 11:39
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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One Rode to Asa Bay

One Rode to Asa Bay
[1990]
Parole e musica di Quorthon (Tomas "Ace" Börje Forsberg, 1966-2004), il leader di questa formazione extreme/viking/thrash metal svedese.
Nell’album intitolato “Hammerheart”

La Scandinavia fu l'ultima parte dell'Europa germanica ad essere convertita al cristianesimo, e fu anche la più restìa ad accettarlo. Glielo fecero ingoiare con la spada.
A partire dal IX secolo, i territori dell'Europa settentrionale vennero gradualmente convertiti al cristianesimo non tanto dai missionari, come Oscar di Brema, piuttosto manu militari dai capi germanici e vennero trasformati in stati-nazione sotto il controllo della Chiesa.

Il processo di cristianizzazione forzata culminò con le crociate del Nord (le “Crociate Baltiche”) intraprese tra il XII e il XIII secolo dai re cristiani di Danimarca e di Svezia, dagli Ordini monastico-militari tedeschi dei Fratelli della Spada e dell’Ordine Teutonico... (Continues)
One man rode the way
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/16 - 22:12
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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(Indian) Corn Song

(Indian) Corn Song
Parole di Woody Guthrie.
Musica dei Blackfire, band punk rock composta da due fratelli e una sorella nativi americani, precisamente Navajo.
Nel disco intitolato “Woody Guthrie Singles”, raccolta di brani fino a quel momento sconosciuti e mai pubblicati del grande cantautore, realizzato in collaborazione con la di lui nipote Nora Guthrie.

Il titolo originale ha una riga tirata sopra “Indian” (io non ero capace a formattare correttamente e l’ho messo tra parentesi), a sottolineare che gli argomenti che la canzone affronta - l’affarismo anche in campo bellico, il furto della terra, la corruzione politica e la povertà morale del capitalismo - riguardano tutti noi come vittime, e non solo i nativi americani cui evidentemente Guthrie si voleva rivolgere in primis...
I been a restin’.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/16 - 20:41
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Pierres De Gaza

Pierres De Gaza
[2007]

Album:D'un Chemin A L'autre

Il ritornello è in arabo e si traduce così:
sforzatevi nella fede sforzatevi nella preghiera (rituale) sforzatevi nella preghiera (personale)
e nel ricordo (ripetizione) del Corano
(miguel martinez)
C'est l'histoire d'une Guerre, trop de soldats qui courent
(Continues)
Contributed by adriana 2014/7/16 - 17:08
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Avec le coeur et la raison

Avec le coeur et la raison
[2009]

Album : Réel
Pour ceux qu'on chassent de leurs maisons
(Continues)
Contributed by adriana 2014/7/16 - 16:33
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Migrante

Migrante
Miramòr (IMD/Blumusica, 2014) 
Dal nero del mare e del cielo il vento
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/7/16 - 15:57

The Indian Hunter

The Indian Hunter
[1842]
Versi di Eliza Cook (1818-1889), scrittrice e poetessa inglese, militante del movimento Cartista.
Musica del pianista, compositore e baritono inglese Henry Russell (1813-1900).

Non credo che Eliza Cook sia mai stata in America, eppure scrisse questa poesia immaginando le domande di un nativo americano di fronte alla colonizzazione della sua terra da parte dei bianchi...
Vale anche per questa canzone l’introduzione a The Indian's Prayer
Oh! why does the white man follow my path,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/16 - 15:18
Song Itineraries: Native American Genocide

The Indian's Prayer

Anonymous
The Indian's Prayer
[1846]
Versi di autore anonimo
Musica di Isaac Baker Woodbury (1819-1858), compositore originario del Massachusetts.

Una preghiera che potrebbe essere stata davvero scritta da un pellerossa nell’America del XIX secolo, cacciato dalla sua terra e privato della sua vita dai coloni bianchi, così come anche da un profugo palestinese del XXI secolo, ridotto a sopravvivere in un campo o assediato o bombardato in un enorme ghetto chiamato Gaza o rinchiuso in un bantustan chiamato West Bank, delimitato da un alto muro di cemento presidiato notte e giorno da uomini armati, un palestinese cacciato dalla sua terra e privato della sua vita da un esercito potente e da cowboys con la kippah in testa e l’Uzi in mano…
Let me go to my home in the far distant west,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/16 - 14:26
Song Itineraries: Native American Genocide
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Gianfranco Manfredi: Quarto Oggiaro Story

Gianfranco Manfredi: Quarto Oggiaro Story
[1976]
Scritta da Gianfranco Manfredi con Giuliano Illiani e Ricky Gianco.
Nel suo disco intitolato “Ma non è una malattia”.
T’ho incontrata a Quarto Oggiaro
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/16 - 09:36
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Stornelli viterbesi (So' stato a lavorà)

Stornelli viterbesi (So' stato a lavorà)
[1946]
Versi raccolti tra il 1969 ed il 1971 da Alessandro Portelli e Maurizio Gnerre a Canepina e Ronciglione, provincia di Viterbo.
Il testo - trovato sul blog Gocce di Note - è stato trascritto dall’opuscolo intitolato “Canzoni popolari operaie e contadine di Roma e del Lazio” dove compaiono sotto il titolo di “Ottave e stornelli”.

Interpretati da Piero Brega (1947-), architetto e musicista, animatore e voce solista del Canzoniere del Lazio fino al 1976, nell’album del gruppo intitolato “Quanno nascesti tune” del 1973.
I
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/15 - 21:22

Metafore incrociabili

Metafore incrociabili
Testo di Gian Piero Testa
Cantabile sull'aria di "Avanti popolo"
2014, luglio 15
Forza Concordia alza il bicchiere
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2014/7/15 - 20:13
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Maramao, perché sei morto?

Maramao, perché sei morto?
[1939]
Parole di Mario Panzeri (1911-1991), milanese, grande paroliere e compositore italiano.
Mario Consiglio (1907-1975) musicista torinese.
Interpretata dal Trio Lescano con un’esordiente Maria Jottini (1921-2007) che proprio quell’anno vinceva la “Gara nazionale per gli artisti della canzone” indetta dall'Eiar.
Ripresa in seguito da Rita Pavone (1969), da Nicola Arigliano e persino da Beppe Starnazza e i Vortici (1981).

Il ritornello di questa celebre canzonetta è in realtà molto antico, tant’è che lo ritroviamo citato, per esempio, dal Belli nel suo Er canto provìbbito ma anche in dedica al brigante Giuseppe Nicola Summa, detto Ninco Nanco, catturato e giustiziato sommariamente il 13 marzo 1864 a Lagopesole, frazione di Avigliano di Potenza, dalla Guardia Nazionale:

“Ninghe Nanghe, peccé sì muerte?
Pane e vino nan t'è mancate
La 'nzalate sté all'uerte
Ninghe Nanghe, peccé sì... (Continues)
Quando tutto tace
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/15 - 13:25
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Ἀσπίδι μεν Σαίων τις ἀγάλλεται [Fr. West 5, Tarditi 8]

Ἀσπίδι μεν Σαίων τις ἀγάλλεται [Fr. West 5, Tarditi 8]
LO SCUDO

È stato il mio ginnasio di provincia
i lirici del Pontani trafugati
perché ho gettato lo scudo, son fuggito
al G8 di Genova – di plexiglas
c’era scritto el durito, se ne fregia
uno degli sbirri, a casa sua

14 luglio 2014
L.L. 2014/7/15 - 10:05
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Cinnamon Girl

Cinnamon Girl
Quando i tamburi di guerra suonano a Babilonia
(Continues)
Contributed by ecnirp89 2014/7/15 - 00:40
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Lungometraggio

Lungometraggio
Grande Enzo!
k 2014/7/14 - 23:28

La gente, non i luoghi

Antiwar Songs Blog
La gente, non i luoghi
  Ilana Weaver, aka Invincible, è nata in Illinois in una famiglia di fede ebraica ma ha trascorso la sua infanzia in Israele. Oggi vive e lavora a Detroit, Michigan La canzone People not places mi è stata ispirata da una conversazione che ho avuto con mia madre (Ima, in ebraico) cinque anni fa, quando […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-14 22:00:00




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