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Maramao, perché sei morto?

Maramao, perché sei morto?
[1939]
Parole di Mario Panzeri (1911-1991), milanese, grande paroliere e compositore italiano.
Mario Consiglio (1907-1975) musicista torinese.
Interpretata dal Trio Lescano con un’esordiente Maria Jottini (1921-2007) che proprio quell’anno vinceva la “Gara nazionale per gli artisti della canzone” indetta dall'Eiar.
Ripresa in seguito da Rita Pavone (1969), da Nicola Arigliano e persino da Beppe Starnazza e i Vortici (1981).

Il ritornello di questa celebre canzonetta è in realtà molto antico, tant’è che lo ritroviamo citato, per esempio, dal Belli nel suo Er canto provìbbito ma anche in dedica al brigante Giuseppe Nicola Summa, detto Ninco Nanco, catturato e giustiziato sommariamente il 13 marzo 1864 a Lagopesole, frazione di Avigliano di Potenza, dalla Guardia Nazionale:

“Ninghe Nanghe, peccé sì muerte?
Pane e vino nan t'è mancate
La 'nzalate sté all'uerte
Ninghe Nanghe, peccé sì... (Continues)
Quando tutto tace
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/15 - 13:25
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Piazza Barberina

Anonymous
Piazza Barberina
[intorno al 1910]
Canzone romanesca che ha molte versioni, come accade per qualsiasi canzone nata nella strada. Ho indicato tra parentesi un ritornello cantato in alcune di queste.
Interpretata da molti, tra cui Luisa De Santis, i Controcorente, Franco Nardi de I Menestrelli…

La “lochèscion” è piazza Barberini, con la fontana del Tritone di Gian Lorenzo Bernini (1643)…
L’epoca è quella immediatamente successiva al regio decreto n. 690 del 1907, con cui il governo Giolitti disciplinò competenze e poteri delle “guardie di città”, i vigili urbani…
A piazza Barberina, più su der Tiritone,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/15 - 10:39
Song Itineraries: From World Jails

Er canto provìbbito

Er canto provìbbito
[Roma, 11 febbraio 1833]
Un sonetto datato 1833 ma che si riferisce ad alcuni anni prima, precisamente al dicembre 1830, mese in cui morì – dopo breve pontificato – il papa Pio VIII, al secolo Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni, che il Belli aveva già ferocemente schernito all'indomani della fumata bianca, nell’aprile del 1829, nel sonetto “Pio Ottavo”: “Guarda llí cche ffigura da vienicce a ffà da Crist'in terra! Cazzo matto imbottito de carne de sarcicce!”… Qui un povero mendicante storpio viene arrestato da alcuni zelanti militi in alta uniforme e ficcato in gattabuia per canticchiare la vecchia canzoncina popolare “Maramao, perché sei morto?” mentre incombe il funerale del Santo Padre…

Già solo per questo anche “Maramao, perché sei morto?” meriterebbe almeno un Extra sulla CCG, tanto più se si pensa che, nella versione divenuta celeberrima più tardi, nel 1939 (quella a firma... (Continues)
Sta in priggione, ggnorzí, ppovero storto!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/15 - 09:58

La gente, non i luoghi

Antiwar Songs Blog
La gente, non i luoghi
  Ilana Weaver, aka Invincible, è nata in Illinois in una famiglia di fede ebraica ma ha trascorso la sua infanzia in Israele. Oggi vive e lavora a Detroit, Michigan La canzone People not places mi è stata ispirata da una conversazione che ho avuto con mia madre (Ima, in ebraico) cinque anni fa, quando […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-14 22:00:00
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People Not Places

People Not Places
[2008]
Scritto dalla rapper ebrea americana Ilana Weaver, aka Invincible.
Nel coro è accompagnata dalla voce di tal Abeer (forse una cantante palestinese) che canta in arabo. Non sono riuscito ancora a trovarne il testo in lingua originale...
Nell’album intitolato “ShapeShifters”

Ilana Weaver, aka Invincible, è nata in Illinois in una famiglia di fede ebraica ma ha trascorso la sua infanzia in Israele. Oggi vive e lavora a Detroit, Michigan.

“This song was inspired by and has been in the works since a conversation with my mom (or Ima, in Hebrew) 5 years ago when I asked her if she missed ‘back home’ (which she calls Israel) and she responded profoundly: ‘I miss people not places’. I realized what a privilege it was to not miss a place and land that so many Palestinians have been displaced from.
The song takes the listener on a journey through a haunted ‘birthright’ tour where the buried... (Continues)
Prepare for take off
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/14 - 12:48
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Враги сожгли родную хату…

Враги сожгли родную хату…
Одна из самых популярных песен о Великой Отечественной войне, проникнутая острым драматическим и трагическим настроением. В песне описывается ситуация возвращения солдата с войны домой. Но дом сожжён, и жена погибла. В текст встроен пронзительный монолог солдата над могилой супруги, построенный как его обращение к ней.

"The Enemy Burned Down His Home", about a soldier who returns from the front to find his entire family dead
Враги сожгли родную хату,
(Continues)
Contributed by Vlad Ermakoff 2014/7/14 - 11:43
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New Aryans

New Aryans
Be proud that you're a white amerikan
(Continues)
Contributed by Alessandro Carènzan 2014/7/13 - 18:55
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Pazzum pazzia

Pazzum pazzia
[1979]
Scritta da:
Chiara Riondino
David Riondino
Silvano Panichi
Massimo Fagioli
Daniele Trambusti
Gaja Gualtieri
Album: Non vi mettete a spingere
E alloraaaaaa....!!!!
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/7/13 - 17:26
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Santa pazienza

Santa pazienza
[1974]
Parole e musica del Collettivo Víctor Jara
(Daniele Trambusti, Chiara Riondino, Massimo Fagioli, Gaja Gualtieri, Silvano Panichi, David Riondino).
Dall'album eponimo (il 1° del collettivo).

1974 COLLETTIVO VICTOR JARA (Circolo Ottobre COLP 03)
Brescia '74 / Ballata dei democratici / Per Giovanni Marini / Le Murate / La colpa è del Diavolo / Mi piaci Fanfani / Santa pazienza / La ballata dei militari / 7 colombe bianche (su una 600) / Gli eroi / Il dattilografo


Il Collettivo Víctor Jara, 1974.



Qualche tempo fa lo avevo trovato l'album del Collettivo Víctor Jara, in una vecchia stereocassetta rimasta sepolta nelle cose di una persona che conosco. Fosse mai; il nastro era rotto. Così, da allora, del Collettivo di cui fecero parte i fratelli Riondino e delle loro canzoni cerco le tracce in rete, e sono tracce parecchio difficili da trovare; ci vuole pazienza. Ironia perfetta,... (Continues)
Santa pazienza, sorella dell'ignoranza,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/7/12 - 18:25
Creuza de mä was released just 30 years ago (1984), so we thought an album like this deserved a special page including a very special song: Jamin-a. Fabrizio De André used to say this is “The only erotic song in his repertory”.
Riccardo Venturi 2014/7/11 - 20:44

Per i trent’anni di Creuza de mä

Antiwar Songs Blog
Per i trent’anni di Creuza de mä
Trent’anni fa, nel 1984, usciva “Creuza de mä”, e si è pensato che un album del genere meritasse una pagina speciale contenente una canzone del tutto speciale che ne fa parte: Jamin-a. Fabrizio De André diceva che era “l’unica canzone erotica del suo repertorio”. Forse non è proprio vero, ripensando magari all’antichissima “Barbara” (ad esempio), […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-11 19:39:00
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Fabrizio De André: Jamin-a

Fabrizio De André: Jamin-a
Per i trent'anni di Creuza de mä
[1984]
Testo di Fabrizio De André
Musica di Mauro Pagani e Fabrizio De André
Album: Creuza de mä

Lyrics by Fabrizio De André
Music by Mauro Pagani and Fabrizio De André
Album: Creuza de mä

Paroles de Fabrizio De André
Musique de Mauro Pagani et Fabrizio De André
Album: Creuza de mä



Trent'anni fa, nel 1984, usciva “Creuza de mä”, e si è pensato che un album del genere meritasse una pagina speciale contenente una canzone del tutto speciale che ne fa parte. Fabrizio De André diceva che era “l'unica canzone erotica del suo repertorio”; forse non è vero, ripensando magari all'antichissima “Barbara” (ad esempio), ma resta il fatto che “Jamin-a”, dedicata a un'amica algerina di Faber, è veramente un pozzo di sensualità, di sesso e di vita dal quale non si esce e non si vuole uscire. Di “Creuza de mä” abbiamo quasi tutte le canzoni nel sito, compresa,... (Continues)
Lengua 'nfeugä, Jamin-a
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/7/11 - 19:18
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I padroni de le filande [Coragio ancor, putele]

Anonymous
I padroni de le filande [Coragio ancor, putele]
[ca. fine degli anni '20]

Il canto si è formato in una situazione specifica di lotta: alla fine degli anni venti, le operaie della filanda Bonazzi di Arzignano (Vicenza), per ottenere un aumento salariale, entrarono in sciopero. Al canto segue un frammento di “Coragio ancor putele”. La durezza del lavoro in filandera era tale che la cessazione, anche temporanea, dell'attività era attesa con ansia e salutata con gioia dalle lavoratrici, pur sapendo che neanche a casa si sarebbero
riposate. [Rino De Michele]
I padroni de le filande
(Continues)
Contributed by Rino De Michele & RV 2014/7/11 - 17:56
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Sfida

Sfida
[1892]
Versi di Ada Negri, nella raccolta intitolata “Fatalità”, esita a Milano dai F.lli Treves nel 1892.
Musica di Doc Pippus (chi sarà mai costui?)
Una poesia che si trova anche nell’antologia initolata “Canti e inni sociali del primo novecento”, T.E.P. editrice, 1977.

Versi che mi hanno fatto ricordare quelli di Guccini nella sua Cirano
O grasso mondo di borghesi astuti
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/11 - 12:13
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Per le ribelli della libertà

Per le ribelli della libertà
[2010?]
Versi di Matteo Moder, giornalista e scrittore.
Musica di Margot Galante Garrone.
Ribelli per la sbirraglia
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/11 - 11:11
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Potage: BerluscoNO!

Potage: BerluscoNO!
[1990]
Scritta da Angelo Tagliabue, in arte Speedy Angel, e Sandro Bianchi, in arte Sench, del gruppo punk comasco dei Potage.

Singolo profetico del 1990, ben prima della maledetta “discesa in campo” (26 gennaio 1994)…

Per qualche tempo, agli inizi di carriera, nel gruppo suonò anche Davide Bernasconi, ora noto come Davide Van De Sfroos ed all’epoca conosciuto come David Action.
Ma il leader del gruppo, nonché l’autore di quasi tutto il repertorio, era Speedy Angel, Angelo Tagliabue: purtroppo l’anno scorso ci ha lasciato, ed i rimanenti Potage si stanno dando da fare per ricordarlo con varie iniziative; il loro sito ufficiale è http://www.ipotage.org
Qui sul blog noi lo facciamo presentando un 45 giri quasi profetico, visto che venne realizzato dai Potage nel 1990, quindi prima della famosa “discesa in campo” di Berlusconi, ed attacca la figura dell’allora imprenditore milanese, che... (Continues)
B E R L U S C O N O !
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/11 - 09:38
Song Itineraries: Prime Minister Abuse
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Venían del desierto

Venían del desierto
[1972]
Parole e musica di Víctor Jara
Singolo poi compreso nella raccolta intitolata “El derecho de vivir en paz” pubblicata nel 2001.

Con A Luis Emilio Recabarren – che secondo me andrebbe spostata dagli Extra – un altro omaggio di Jara al padre del movimento operaio cileno, morto suicida nel 1924.
Venían del desierto,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/10 - 14:23
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Messa di Requiem

Messa di Requiem
per soprano, mezzosoprano, tenore, basso, doppio coro e orchestra

Composta nell'anno 1874 in occasione del primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni.
Prima esecuzione nella chiesa di San Marco a Milano il 22 maggio 1874 diretta da Giuseppe Verdi

Il 6 luglio scorso Riccardo Muti ha diretto al Sacrario di Redipuglia il grande concerto per i 100 anni della Grande Guerra con cui si apre il ciclo di commemorazioni italiane per l’anniversario dello scoppio del primo conflitto mondiale.

Il Sacrario di Redipuglia è un (orribile a nostro parere) memoriale, costruito durante il ventennio fascista, dove riposano i resti di oltre centomila soldati italiani (di cui 60mila senza nome) caduti nella Grande Guerra. Tra parentesi "Redipuglia" non ha niente a che vedere con la Puglia ma si trova in provincia di Gorizia. Il perché si chiami così è una storiella illuminante. "Redipuglia" è infatti... (Continues)
Requiem e Kyrie - quattro voci soliste e coro
(Continues)
2014/7/9 - 23:21
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England 1914

England 1914
[1969]
Parole e musica di Ralph McTell.
Nell’album intitolato “Spiral Staircase”.

1914-2014. Cento anni dall’inizio della Grande Guerra, della Grande Mattanza: oltre 17 milioni di morti....
Night stirs her inky finger in the water of the day,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/9 - 22:14
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Streets of London

Streets of London
[1969]
Parole e musica di Ralph McTell
Nell’album intitolato “Spiral Staircase”, la canzone forse più famosa del cantautore e chitarrista inglese.

Una canzone che parla di emarginati, di rifiuti umani, di homeless... Tra di loro anche un vecchio reduce di guerra... Sullo sfondo, una Londra fredda e indifferente...
Have you seen the old man
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/9 - 21:47
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Bentley and Craig

Bentley and Craig
[1982]
Parole e musica di Ralph McTell.
Canzone interpretata anche da June Tabor.

Derek Bentley aveva 20 anni quando il 28 gennaio 1953 fu impiccato nella prigione di Wandsworth a Londra. Derek, che da piccolino aveva contratto l’epilessia in seguito ad una brutta caduta, vide aggravarsi le proprie condizioni di salute quando, durante la seconda guerra, una bomba nazista distrusse la sua casa lasciandolo gravemente ferito. A causa dei danni ricevuti, lo sviluppo mentale di Derek era pari a quello di un bambino di 11 anni. Nel 1952, insieme ad un amico, tentò una maldestra rapina. Scoperti e raggiunti dalla polizia, il complice - tal Christopher Craig di 16 anni – sparò uccidendo un poliziotto. Benchè non fosse nemmeno armato, Derek fu condannato a morte al posto di Christopher, cui non poteva essere inflitta la pena capitale perché minorenne.
Nel 1998, 45 anni dopo, il povero Derek Bentley,... (Continues)
In 1952 in Croydon
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/9 - 21:23
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Mη γράφεις άλλα γράμματα

Mη γράφεις άλλα γράμματα
[1972]
Mi gráfeis álla grámmata
Στίχοι: Μάνος Ελευθερίου
Μουσική: Δήμος Μούτσης
Πρώτη εκτέλεση: Βίκυ Μοσχολιού
Δίσκος: «Συνοικισμός Α'»-

Testo di Manos Eleftheriou
Musica di Dimos Moutsis
Prima interpretazione di Viky Moscholiou
Disco: «Συνοικισμός Α'/Quartiere n. 1» -


Ξενητιά (ksenitià) è una di quelle parole del lessico greco che mettono in difficoltà chi le deve tradurre. Non perché sia difficile intenderne il senso e il sentimento annesso, ma perché noi non abbiamo una parola abbastanza acconcia per esprimerla. Ξενητιά vuol dire terra straniera e insieme lo "straniamento" che vi prova il migrante. "Straniamento", però, non va bene, se non come strumentale ausilio al tentativo di spiegare. E' troppo poco comune e, in più, si propaga da altri campi di riflessione.

Manos Eleftheriou mette il dito sulla più comune e elementare conseguenza della Ξενητιά, il deterioramento... (Continues)
Μη γράφεις άλλα γράμματα
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2014/7/9 - 18:15

Valdivia egu Lawxaru

Valdivia egu Lawxaru
Poesia di Rayen Kvyeh
Da "Luna dei primi germogli" (We coyvn ñi kvyeh)
Edizioni Gorée, Iesa (SI), 2006
Cura e traduzione di Antonio Melis e Luciano Giannelli

La colonizzazione si vede da migliaia di piccole cose. Ad esempio, al momento di costruire questa pagina cercavo, sull'elenco delle lingue predeterminato del sito, la lingua mapuche, o mapudungun; la avrei cercata invano, se non avessi conosciuto la denominazione coloniale data dai Conquistadores spagnoli a quell'idioma e al popolo che lo parla: araucano. Denominazione evidentemente ancora in uso, nonostante sia pienamente rifiutata dai Mapuche come segno indelebile della colonizzazione: nemmeno il diritto di chiamare la propria lingua col suo nome.

I Mapuche, la “gente della terra” stanziata prevalentemente nell'odierno Cile e, in parte, in Argentina. Sicuramente esisteranno chissà quante canzoni dei Mapuche, ma per parlarne in... (Continues)
Puñma wigu.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/7/9 - 14:38
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Addio a Lugano

Addio a Lugano
Scusa mi puoi spiegare il legame tra Sanremo (Liguria) e la Toscana?
Gaetano 2014/7/9 - 01:34
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Οι πρωθυπουργοί

Οι πρωθυπουργοί
Ho scoperto questa divertente canzone del “mangas” e patriarca del Rebetiko Márkos Vamvakáris su rebet-asker, sito interamente dedicato a quel genere musicale così particolare.

Canzone che dedico volentieri al nostro attuale premier Renzi(e) ma anche agli ex Letta, Monti e Berlusconi, primi ministri del recente passato che hanno fatto un gran bene al Paese e a cui va tutta la sincera gratitudine del popolo. Proprio così come cantava Vamvakáris, che nel 1936 salutava la quasi contemporanea dipartita - nel senso proprio dello schiattare - di ben tre ex primi ministri greci, tali Kondilis, Venizelos e Demergìs...
Bernart Bartleby 2014/7/8 - 23:23
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Tre colori

Tre colori
C'è qualcun'altro qua a chi piace MaiQuel Giàcksson : D
https://www.youtube.com/watch?v=ksalaT...
krzyś 2014/7/8 - 22:38
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Pick Up a Gun

Pick Up a Gun
[1971]
Parole e musica di Ralph McTell
Nel disco intitolato “You Well-Meaning Brought Me Here”

Alla fine degli anni 50, quando aveva solo 15 anni e la scuola gli andava stretta, Ralph McTell si arruolò nell’esercito inglese... Bastarono 6 mesi e tornò di gran corsa agli odiati libri.
Evidentemente l’esperienza sotto le armi gli restò ben impressa, insieme ad un’opinione molto precisa del “God, Country, Family”...
The adverts in the papers solicit soldiers for the army
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/8 - 21:02
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Old Forgotten Soldier

Old Forgotten Soldier
[1974]
Parole e musica di Harry Nilsson.
Nel disco intitolato “Pussy Cats”, prodotto dall’amico John Lennon (che compare insieme a Nilsson nella divertente copertina)
Reaching for a butterfly
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/8 - 18:44
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Non ti ricordi, mamma, quella notte

Non ti ricordi, mamma, quella notte
[1943]
Canzone dei partigiani garibaldini della brigata “Antonio Gramsci” operante in Valnerina, Umbria, tra il 1943 e il 1944.
Comunemente attribuita a Dante Bartolini, militante comunista, comandante partigiano (fu vice-comandante del battaglione “Guglielmo Morbidoni” col nome di battaglia di “Tito”), poi operaio delle acciaierie di Terni, poeta e cantore nel gruppo de La Valnerina.
Ne “La Valnerina ternana”, raccolta di canti pubblicata da i Dischi del Sole nel 1976, a cura di Valentino Paparelli e Alessandro Portelli, ricerca ripubblicata nel 2011 in formato libro + cd dell’editore Squi[libri].

Nel marzo del 1944 i partigiani della “Antonio Gramsci” riuscirono a creare la prima zona libera d'Italia, nella zona compresa tra la Valnerina e il territorio di Cascia e Leonessa.
Non ti ricordi, mamma, quella notte
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/8 - 13:52
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L'Internationale

L'Internationale
TATARO (DEL VOLGA) [2] / (VOLGA) TATAR [2]

La versione nell'alfabeto latino-cirillico Jaņalif (o Yañalif, Yangalif) del 1928. Probabilmente è la versione originale. L'immagine e il testo stampabile sono stati forniti da Arisztíd nel giugno 2015.

The Tatar Internationale's version in the Latin-Cyrillic scrpt Jaņalif (o Yañalif, Yangalif) of 1928. Probably the original version. The image and the printable lyrics were contributed by Arisztíd in June 2015.
INTRNATSIONAL
(Continues)
Contributed by Arisztíd és RV / Arisztíd og RV 2014/7/8 - 11:57
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L'Internationale

TATARO (DEL VOLGA) [1] / (VOLGA) TATAR [1]

La versione in lingua tatara del Volga nell'alfabeto latino rimasto ufficiale dal 1997 al 2004 (sostituito poi dall'alfabeto tataro-cirillico).

The Internationale's version in the Volga Tatar language according to the Latin script in official use from 1997 up to 2004 (then raplaced by the Tatar Cyrillic alphabet).
INTERNATSIONAL
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/7/8 - 11:17
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Il mercenario di Lucera

Il mercenario di Lucera
La canzone "Il mercenario di Lucera" vecchie rivendicazioni a parte non mi sembra molto politica. Il mercenario è uno che combatte a pagamento senza farsi troppi scrupoli. Ovvio che sia meglio per lui combattere per il più forte e ricco non per dei poveri che vivono nella jungla. Ideali politici? Solo delle donne altrettanto mercenarie e l'esaltazione del suo sacrificio ("Viva la morte mia e la gioventù"). Sembra la ballata di uno che si lascia alle spalle il suo paese dopo guai con la giustizia(di nero c'è solo la sua fedina)facendo il militare di professione anziché il bandito senza farsi troppi rimpianti per una vita qualunque ma più normale della sua.
Carlo 2014/7/7 - 16:12
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Zdravljica

Zdravljica
Nell'originale le strofe hanno la forma di una coppa di vino, cosa che è abbastanza inusuale.
Anonymus 2014/7/7 - 14:35
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Στην αλάνα

Στην αλάνα
Su Beloyannis io avevo messo la canzone di Mikis e qualche nota sulla sua vicenda: http://www.antiwarsongs.org/canzone.ph...
Gian Piero Testa 2014/7/7 - 04:49
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Έρχονται χρόνια δύσκολα

Έρχονται χρόνια δύσκολα
Come data, credo che il 2000 vada bene, anche se Music Bazaar vende il disco come prodotto nel 2001. Stelios morì il 14 settembre 2001, dopo una lunga lotta contro il cancro, e "Vengono tempi difficili" è la canzone eponima di un disco singolarmente avaro di pezzi, che sono solamente sei. Questo sembra rivelare le difficoltà personali dell' ultimo scorcio di vita del grande Stelios - che, tra l'altro, si era fatto alquanto scorbutico. Non so se il disco sia uscito ancor vivente Kazantzidis, come emerge in Wikipedia: certo deve annoverarsi tra le ultime cose sue. L'ultimo cd di S.K., sempre del 2001, avrebbe il titolo di "Ta Pondiakà" (Le canzoni dei Greci del Ponto): ma non l'ho trovato da nessuna parte.
Gian Piero Testa 2014/7/7 - 04:44
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Το δέντρο

Το δέντρο
Lo so, Bartleby, che sembro un po' soffrire di pigrizia (e per questo vi esorto a esortarmi), ma questa canzone l'avevo già mandata ad AWS, quando avevo voluto dare un degno spazio a Manos Loizos. La trovi qui : Τα τραγούδια μας.
La mia preferenza a contribuire dischi interi rende più difficile rintracciare le singole canzoni; e questo è innegabilmente un problema.
Gian Piero Testa 2014/7/7 - 04:22
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Il sogno di Piero

Il sogno di Piero
Grazie, Flavio. Non sei assolutamente in ritardo, Era Milly, vero? E il collage (o, più pomposamente, il centone) era quello che iniziava così: "un paese vuol dire non essere soli" ? Amarcord...
Gian Piero Testa 2014/7/6 - 22:17
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A las barricadas

A las barricadas
AUX BARRICADES !
(Continues)
Contributed by Ljotunn 2014/7/6 - 16:28




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